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La linea d'ombra. Problemi e soluzioni di ricerca sociale e valutativa
La valutazione dei programmi e più in generale la ricerca sociale scontano il rischio di una deriva tecnicista in cui, dato un problema, il ricercatore propone una soluzione tecnica (realizzare dei focus group, somministrare dei questionari) della quale raramente si comprende la ragione, gli eventuali vincoli di opportunità, il nesso col contesto, l'uso dei risultati. Ciò può produrre una mole di dati non sempre utili, a volte banali, e in ogni caso non bene argomentabili. Il volume raccoglie una novantina di brevi note, già apparse sul blog dell'autore (www.valutazione.it) dal 2006 al 2010, riadattate, annotate e precedute da un'ampia introduzione originale, che compongono un discorso organico che attraversa i grandi temi della ricerca sociale e della valutazione, da quelli epistemologico-metodologici fino alle principali tecniche di ricerca. Con linguaggio discorsivo, esempi empirici, riferimenti alla letteratura e figure esplicative, il volume sottolinea la necessità di un pensiero pluralista, dell'attenzione al metodo, dei vincoli del linguaggio, dell'uso della valutazione, illustrando in maniera semplice diverse soluzioni operative e mostrando limiti e potenzialità di molteplici tecniche. La linea d'ombra è rivolto a chi trova insoddisfacenti le ritualità metodologiche e desidera inserire il lavoro di ricerca in un orizzonte più rigoroso ma anche più libero da cliché. -
Le incerte vie della sostenibilità. Aziende di servizi pubblici e cittadini per l'ambiente
Le organizzazioni complesse sono in grado di rispondere alle sfide della sostenibilità ambientale? In quali termini sta avvenendo una trasformazione in senso ecologico degli attuali modelli di produzione e di consumo dei servizi elettrici, idrici e ambientali? Questo studio si propone di verificare alcune possibili risposte a tali quesiti, attraverso una ricerca empirica su alcuni attori-chiave per la costruzione delle strategie di sostenibilità presenti e future: da un lato, le aziende erogatrici di servizi pubblici locali (multiutility), dall'altro, i cittadini-consumatori e le realtà della società civile organizzata (associazioni, gruppi, reti). A partire da uno studio di caso sul Gruppo a2a, sono esaminate le strategie per la sostenibilità adottate dalla maggiore azienda di servizi ex municipalizzata italiana e le pratiche di consumo di energia e di acqua, oltre che di gestione dei rifiuti, di un campione di utenti-consumatori dei servizi della medesima Società. Le indicazioni che scaturiscono dall'indagine dimostrano che la trasformazione in senso ecologico dei modelli di produzione e consumo dei servizi si sta manifestando attraverso vari percorsi di sostenibilità. Il superamento degli schemi di azione e di interazione tradizionali, la nascita di nuove forme d'interdipendenza tra produttori e consumatori offrono elementi per riflettere sul peso dei fattori sociali e culturali nella costruzione di scenari e pratiche di sostenibilità innovativi. -
Il destino della materia. Sulla scena espressionista
Ripercorrendo il tema della costruzione negli anni tra la fine dell.ottocento e gli inizi del novecento, il volume analizza il passaggio dell'architettura dall'universale unità teleologica ottocentesca ad una nuova ""universalità"""" legata al fare che coinvolge non soltanto gli elementi materiali della costruzione ma le stesse categorie estetico-simboliche della sua origine. In questo contesto, grazie anche ad un'analisi comparata di testi di teoria architettonica e di estetica del tempo, che fin da Hegel introduce la costruzione nel sistema ontologico, l'individuazione semperiana di etimi primari dei codici stilistici e il divenire evolutivo della costruzione espressionista appaiono configurarsi come ricerca di un Assoluto a partire dall'oscurità più vischiosa della materia. La costruzione, ricondotta alla nudità originaria della sua materialità, diviene espressione di contenuti cosmici e spirituali che si manifestano attraverso allusioni a processi vitali ad essa immanenti e che procedono dal suo nucleo, in una sorta di struttura monadica, centralizzata. La monade, che agli inizi del novecento è al centro degli interessi di filosofi e mistici ma anche della scienza naturale darwiniana, diviene metafora della costruzione espressionista."" -
La disperata ricerca della certezza. Criteri etici di orientamento nelle terapie intensive neonatali
Il volume ha per oggetto l'analisi del problema dell'incertezza scientifica e morale che caratterizza le scelte mediche di fine e di prosecuzione della vita per i neonati estremamente prematuri sottoposti alle cure intensive, senza trascurare la problematica più generale delle modalità con cui la bioetica e il biodiritto fronteggiano l'incertezza scientifica e morale. Esso prende avvio dalla constatazione che nonostante il progresso della biotecnologia abbia aumentato le possibilità di sopravvivenza di feti sempre più piccoli fuori dall'utero materno, la prognosi di sopravvivenza e di morbilità per ogni nuovo nato resta comunque incerta e i rischi per la salute elevati. Questa condizione di incertezza mette in discussione eventuali doveri di cura, costringe a cercare criteri sicuri di orientamento morale e pone la difficile questione morale di stabilire chi sia intitolato a decidere per il neonato. Partendo da queste considerazioni, viene svolta un'analisi critica di alcune ""strategie"""" teoriche e pratiche con le quali, nell'incertezza scientifica e morale che connota le scelte di cura, la comunità scientifica, i bioeticisti e il diritto tentano di trovare validi criteri di orientamento morale fissando limiti e doveri di cura per medici e genitori. L'obiettivo comune a tali strategie consiste nella prevenzione del conflitto e nella ricerca di un accordo tra i candidati decisori sostituti del neonato (medici e genitori) e, allo stesso tempo, nella salvaguardia del vero bene del paziente."" -
Il tutor clinico. Manuale per lo sviluppo delle competenze
L'esigenza di promuovere e sviluppare le competenze dei professionisti a tutti i livelli, comune a tutte le organizzazioni di lavoro, è particolarmente importante nel mondo della sanità. La complessità dei contesti organizzativi richiede oggi un professionista in grado di aiutare e promuovere l'innovazione, offrendo una professionalità dinamica, in permanente formazione. Per adattarsi a questi cambiamenti, le organizzazioni devono spostare l'asse delle competenze e delle priorità, rispondendo ai bisogni che vanno dagli studenti in prima formazione, alla specializzazione, al primo inserimento nel mondo del lavoro e, ovviamente, alla formazione continua dei professionisti già inseriti nell'azienda. È in questo contesto che il ruolo del tutor viene inteso come elemento cruciale per la formazione. Questo manuale è nato proprio dall'esigenza di aiutare il tutor a interrogarsi su come sta esercitando la professione, in-dividuando gap ed eccellenze, rispetto alle quali costruire piani di crescita specifici. In altre parole, si tratta di uno strumento per aiutare chi vuole lavorare meglio. Solo attraverso il continuo interrogarsi sul modo in cui si esercita la propria professione, si potranno attivare dei reali percorsi di miglioramento, indispensabili per affrontare al meglio le sfide del futuro. -
Cultura riproduttiva. Fertilità e sterilità tra comunicazione e prevenzione
La prospettiva di una mancata fertilità è molto remota nei vissuti e nella progettualità dei giovani e rende la prevenzione della salute riproduttiva una sfida particolarmente ardua e di complessa realizzazione. L'obiettivo del volume è riflettere su possibili percorsi di sensibilizzazione dei giovani verso quella che abbiamo chiamato cultura riproduttiva, un insieme di conoscenze, consapevolezze e sensibilità sui temi della procreazione e della salute riproduttiva che riguardano vissuti, scelte e desideri sia nostri che altrui. Una cultura che nel nostro paese si mostra di una complessità sconcertante, tanto è caratterizzata da contraddizioni e ambivalenze, a volte da veri e propri paradossi che attraversano le immagini e i desideri di famiglia e di genitorialità ma coinvolgono anche altri importanti aspetti della nostra società. Il volume si interroga sulle criticità di una comunicazione sulla salute riproduttiva in Italia, che attraversa media tradizionali di massa e nuovi luoghi della rete, e sulle ambivalenze e sui silenzi che connotano i vissuti relativamente sommersi delle donne e degli uomini con problemi di fertilità; restituisce, infine, i risultati di un percorso concreto di sensibilizzazione dei giovani a tematiche distanti dal loro presente e dalla loro consapevolezza, al fine di offrire elementi a supporto di chi voglia operare per la diffusione di una cultura riproduttiva. -
Campus FormArea: verso modelli partecipativi. Esperienze di formazione, innovazione e sviluppo territoriale
In un momento di crisi, in un contesto nazionale in cui tutto appare immutabile e appannaggio di logiche lontane dalle sfide della globalizzazione, della valorizzazione dei giovani e del merito, questo libro si propone di raccogliere alcune esperienze positive e innovative già silenziosamente in atto. Infatti se guardiamo non al sistema generale ma alle piccole, rare forse, ma presenti e a loro modo diffuse, realtà a vario titolo eccellenti (buone e virtuose amministrazioni locali, realtà imprenditoriali di nicchia ma di successo, i fermenti delle parti più avanzate della società civile) ci accorgiamo che, nonostante tutto, qualcosa di nuovo succede, che una parte della società si mobilita. È infatti necessario favorire la nascita di una nuova tendenza direttiva dal basso, affermare il diritto-dovere della cittadinanza attiva, riconoscere al centro della scena valori come operosità e impegno, spontaneamente prodotti dall'impresa. Inoltre, tale cambiamento che nasce spontaneo nella rete e della rete prende la forma, genera la necessità di nuovi modelli meno autoritari e più partecipativi per l'educazione, l'istruzione, la formazione, lo sviluppo. Se prima il formatore esprimeva rispetto al sapere la visione di chi ne è depositario unico e lo trasmette, il formatore del futuro esprimerà la visione di un sapere è sempre più diffuso e accessibile, costruito su nuovi modelli partecipativi e si occuperà di mettere in condizione di gestire liberamente il cambiamento. -
Parlare in pubblico sicuri, preparati e organizzati. Tecniche sperimentate per presentazioni più motivanti, entusiasmanti e persuasive
Saper parlare davanti a più persone è indispensabile nei campi e nelle occasioni più disparate. Se fate parte di un'organizzazione dovete saper esporre i vostri punti di vista, le vostre idee, i vostri progetti in riunioni d'ufficio, di reparto, di gruppi di lavoro, di colleghi, di direzione, convincendo i presenti della loro importanza e giustezza e cercando di entusiasmarli con le vostre proposte. Se vi occupate di vendita dovete saper parlare ai vostri potenziali clienti, convincerli che offrite loro la soluzione migliore, motivarli, indurli a darvi la preferenza rispetto a concorrenti sempre più numerosi e agguerriti, fidelizzarli. Se siete un tecnico, un formatore, un consulente, un insegnante, un medico, un operatore sociale dovete saper parlare a quanti vi ascoltano nel loro linguaggio, indicare loro le soluzioni da adottare e le strade da seguire per conseguire gli obiettivi e i risultati che si propongono d'ottenere, aiutarli a operare e a risolvere i loro problemi. Molti credono che oratori si nasca, cioè che solo alcuni siano dotati della capacità innata di presentarsi davanti a un uditorio e di pronunciare un discorso vivace e convincente senza provare ansia. Non è così! Imparare a parlare in pubblico è come imparare qualsiasi altra attività. Per poterlo fare senza problemi occorre acquisire alcune abilità/competenze di base, che troverete qui illustrate, e poi cercare le occasioni per esercitarle. -
Lezioni virtuali di manager reali
Le lezioni di questo volume nascono in modo piuttosto estemporaneo dall'incontro degli autori con manager di importanti aziende italiane e internazionali. Pierluigi Bernasconi (AD Mediamarket), Pierferdinando Minucci (Presidente Mens Sana Basket spa), Vincenzo Novari (AD 3 Italia), Aldo Papa (Dir. Gen. Autogrill), Luca Roda (Presidente Roda), Samuele Sorato (Dir Gen. Banca Popolare Vicenza), Simona Scarpaleggia (AD IKEA Zurigo), Massimo Gino Lugli (AD Ferrero), Francesco Trapani (AD Bulgari) e Massimo Klun (Vice Dir Gen Alleanza Toro) hanno raccontato storie e visioni personali, dando vita ad una riflessione lucida e appassionate, frutto di semplice, diretta e quotidiana esperienza nel mondo della gestione e del mercato e delle persone. Nel corso degli incontri i manager hanno esternato una propria visione, una chiave di lettura della parola oggetto dell'incontro, alla luce della personale esperienza e del proprio percorso professionale. C'è inoltre un'elaborazione fatta dagli autori ""in dieci passi"""", che ne riassume sinteticamente le tematiche: una sorta di metabolizzazione didattica che aiuta il lettore a cogliere e a far propri alcuni tra i molti spunti che le diverse testimonianze regalano. Ogni capitolo è stato integrato, quindi, da semplici frasi d'evocazione o citazioni e corredato da alcuni esercizi che gli autori hanno prodotto appositamente, per completare il discorso con un corredo integrativo didatticamente efficace."" -
Viaggi in rete. Dal nuovo marketing turistico ai viaggi nei mondi virtuali
La Rete parla di viaggi e nuovi modi di viaggiare nascono in Rete. Il turismo è il settore che, più di altri, ha anticipato e continua ad anticipare l'evoluzione delle dinamiche di mercato che Internet ha generato. La Rete, attraverso blog, recensioni, social network e applicazioni mobile, ha modificato comportamenti e aspettative delle persone, riportando l'individuo al centro. Si delinea un viaggio pensato come esperienza condivisa. Contemporaneamente le nuove culture digitali hanno introdotto altri territori e altre narrazioni, presenti soltanto nel web. Nei mondi virtuali e nei videogames si sono sviluppate forme di viaggio complesse. Non solo non esiste più una differenziazione netta tra chi produce e chi consuma contenuti, ma è definitivamente superato il confine tra online e offline, tra oggettivo e soggettivo, diventati gli uni complementari agli altri in un percorso di reciproco arricchimento. La complessità è alta, gli operatori sia pubblici che privati, sono disorientati. Servono conoscenze tecnologiche ma soprattutto culturali per affrontare un tale epocale cambiamento. Questo libro propone nuovi approcci di marketing basati sulla costruzione di relazioni e fiducia. Il web può e deve essere uno strumento per legare conoscenze, territorio e cultura, per fare promozione dando nuovo senso alla comunicazione, per dare forma e sintesi all'intelligenza collettiva. -
Studi per la fenomenologia della memoria
Cos'è la memoria? Che cos'è un ricordo? Che rapporto c'è tra ricordare e percepire? Il ricordo è forse una forma di fantasia? L'immagine del passato è davvero un'immagine? Esiste una memoria collettiva? Che nesso c'è tra memoria semantica e ricordo? Il racconto del passato può essere considerato come una forma di ricordo? I quattro saggi presenti in questo volume sono un tentativo di elaborare alcuni tra i problemi fondamentali della fenomenologia della memoria. Ritenzione, rimemorazione, rievocazione e memoria semantica appaiono come quattro forme diverse di rapporto con il passato che devono essere analizzate fenomenologicamente. Prendendo le mosse dal pensiero di Husserl, ma confrontandosi anche con la psicologia sperimentale e con le scienze sociali, l'autore tenta di rispondere alle numerose domande che emergono quando si tenta di descrivere rigorosamente l'esperienza del ricordo e della memoria. -
Lettere dall'Europa. Un futuro per il nostro vecchio continente
L'autore con questo volume e attraverso il suo lavoro al Parlamento europeo, vuole dare nuova vitalità e passione all'ideale di un'Europa unita cercando di riportarla al centro della vita dei cittadini, soprattutto delle giovani generazioni. Questo tema infatti, così caro alle generazioni passate ha dato, dopo la seconda guerra mondiale, un grande segnale di futuro e di speranza a tutto il continente europeo. I giovani devono essere di nuovo appassionati a questo tema, così caro alle generazioni che prima di noi vi hanno puntato tutto, riappacificando il continente, dopo la seconda guerra mondiale, e, soprattutto, dando un segnale di futuro e di speranza a tutti noi. -
I «manifesti» della psicologia americana tra Ottocento e Novecento
La psicologia americana, tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, vive un periodo di straordinaria crescita, che influenzerà profondamente il cammino della disciplina per tutto il XX secolo e che la presente raccolta antologica di testi ""classici"""" intende documentare e illustrare. A partire dalla pubblicazione dell'opera principale di William James (1890), di cui riportiamo in questa antologia un capitolo, nel giro di pochi anni si differenziarono negli Stati Uniti tre programmi di ricerca che risultarono determinanti per la nascita e il successo della disciplina: la psicologia strutturale, la psicologia funzionale, il comportamentismo. Per la loro affermazione, un ruolo fondamentale fu svolto dalla pubblicazione di alcuni articoli - qui riprodotti - di Titchener (1898), Angell (1907) e Watson (1913), che nel tempo assunsero il significato di veri e propri """"manifesti"""" di quei programmi di ricerca. Attorno a questi tre saggi, ruotarono altri articoli di Dewey, Caldwell e della Calkins, che contribuirono ad animare la discussione che ferveva in quegli anni sulla """"nuova"""" scienza psicologica. A un'approfondita introduzione, in cui sono esposti e analizzati i principali nodi teorici e metodologici che hanno caratterizzato la prima fase di sviluppo della psicologia negli Stati Uniti, segue la raccolta antologica dei """"classici"""", introdotti da una presentazione degli argomenti trattati e accompagnati da un apparato di note e di riferimenti bibliografici."" -
L' Italia alla prova dell'unità
L'impressione che si ha scorrendo il fiume di pagine e di parole alimentato dal 150 anniversario dell'Italia unita è che la rivisitazione e l'interrogazione del passato siano dominate dalle aspre contese in tema di irriducibilità ad unum delle Italie reali. Di qui la scelta di puntare l'obiettivo su alcune aporie che hanno indebolito e complicato l'incontro fra Nazione e Stato. È questo il filo conduttore tanto dei contributi focalizzati su aree e fasi storiche circoscritte quanto delle riflessioni di più lungo periodo sulle ricorrenti tentazioni populistico-autoritarie o sul ruolo di mediazione e compattamento socio-culturale svolto dalla figura pervasiva del parroco. Qualunque sia l'ottica che assumiamo, d'altronde, ciò che balza agli occhi nella storia di questi centocinquant'anni di vita unitaria è il primato del senso di appartenenza locale e regionale, non necessariamente oppositivo di quella nazionale, ma certo onnipresente. Colpisce constatarne la rilevanza anche nella formazione dei moderni partiti politici o nello sguardo di un cinema che proprio puntando sulla regionalità ha spesso saputo restituire al meglio i lineamenti della società italiana: una società al tempo stesso una e molteplice, che ha difficoltà a riconoscersi in uno Stato a ""centralità debole"""" incapace sia di guidarla sia di conquistarla alle proprie ragioni, ma che anche all'incombente federalismo sembra guardare con disincantato sospetto."" -
La cultura della casa. Percorsi critici nel territorio dell'abitare
La casa, come prodotto e sintesi dell'abitare, sembra reclamare, oggi e sempre più, una rinnovata elaborazione di un progetto che ne faccia riemergere, al di là dei connotati fisici e delle forme anche più consuete, i significati profondi, antropologici e umani. Se la casa, nell'immaginazione progettuale contemporanea, è stata visitata ora come cellula primaria di un sistema residenziale complesso, ora come modello di una nuova cultura del vivere o, ancora quale forma aggregativa risolvente nel territorio ormai invertebrato della nostra città periferizzata, essa, nel contempo, ha dovuto soffrire tutti gli eccessi di una crescita urbana fatta di quantità e di pesi senza più regole né limiti. Le qualità del progetto sono sembrate soccombere e le case, da componenti amiche e preziose della città e del territorio, mutarsi, anche per le loro quantità, nel fattore di alterazione e spesso di distruzione del paesaggio urbano e dell'ambiente. Le infinite analisi condotte sulla residenza concordano, ormai, sulle ragioni strutturali alla base di questo degrado generalizzato: ma è necessario unire a tale dovuta consapevolezza una rifiorente fiducia in una possibile rinascita culturale intorno alla casa e ai suoi territori, ideali e progettuali. Ed è in tal senso che il testo percorre alcuni itinerari alla riconquista dei temi del luogo, lo spazio, la qualità e l'architettura. -
La libreria dell'architetto. Progetti di collane editoriali (1945-1980)
L'arco di tempo che va dall'immediato dopoguerra alle soglie degli anni Ottanta è caratterizzato dalla proliferazione di numerose iniziative editoriali nel settore dell'architettura. Gli architetti protagonisti di queste stagioni usano la parola scritta come imprescindibile strumento di affinamento del progetto. Allora risultano strategici, non solo i singoli libri-manifesto e le riviste prodotte in questo lasso di tempo, ma anche le collane editoriali. In questo saggio, per la prima volta, vengono studiati i progetti - nella loro dimensione culturale, editoriale e grafica - delle collane dirette da questi architetti sia nel più ampio contesto in cui operano che nello specifico di alcuni casi studio: i BPR e Zevi per la collana ""Architetti del movimento moderno"""" de Il Balcone; Aldo Rossi e """"Polis quaderni di architettura e urbanistica"""" per la Marsilio; Guido Canella e """"Architettura e città"""" per la Dedalo; Giancarlo De Carlo e """"Struttura e forma urbana"""" per il Saggiatore; Massimo Scolari e la """"Collana di architettura"""" per la FrancoAngeli."" -
La sfida delle giovani donne. I numeri di un percorso ad ostacoli
A partire dagli anni Settanta la presenza femminile nel mondo del lavoro, fino ad allora piuttosto esigua, inizia a crescere, continuando a rafforzarsi nei decenni successivi. Questo positivo andamento non è stato sufficiente a far recuperare alle italiane lo storico distacco che esse presentano nei confronti sia degli uomini, sia delle donne degli altri paesi europei. Nonostante le donne abbiano credenziali formative ormai comparabili a quelle maschili, si è inoltre ancora lontani dal raggiungimento della parità di genere nei percorsi occupazionali e di carriera. Il volume intende costituire uno strumento che presenta dati ma offre anche informazioni sulle fonti presso cui è possibile approfondire i vari temi. La prima parte è dedicata alla presentazione di alcune tendenze generali nei percorsi formativi, nella sfera famigliare e nel mondo del lavoro. Nella seconda parte l'attenzione si concentra sull'accesso delle donne alle posizioni decisionali e di responsabilità. Qui i segnali positivi sono ancora troppo esigui e non adeguati alle risorse che le donne mettono in realtà in campo. Il volume si chiude con l'approfondimento di alcuni particolari ambiti professionali che si sono progressivamente femminilizzati. Ciò permette di mettere in luce i nessi, tutt'altro che univoci, tra forte presenza femminile, meccanismi della segregazione orizzontale e della segregazione verticale. -
Il valore dell'imperfezione. L'approccio wabi sabi al design
Gli artefatti sono intrinsecamente destinati ad accompagnare la vita degli individui. Sono entità vive e mutevoli, che possono cambiare il loro aspetto o perfino la loro funzione. Così come per l'uomo, rughe, cicatrici costituiscono una testimonianza del passaggio del tempo e delle esperienze, analogamente graffi, ingiallimento, imperfezioni, a partire da uno stato di ""brillantezza"""" di fabbrica, sono sintomatici dell'evoluzione e dell'unicità dell'artefatto. Le imperfezioni divengono quindi elementi narrativi, che raccontano il vissuto specifico dell'artefatto, l'uso che ne è stato fatto e le sue peculiarità, riuscendo inoltre a rivelare qualcosa del proprietario. Così l'imperfezione diviene un valore da ricercare, come era avvenuto in Oriente con l'influsso del Wabi sabi, la """"bellezza delle cose mutevoli, imperfette e temporanee"""". Imperfetto diviene sinonimo di reale, naturale, inevitabile, umano. Ridare valore all'imperfezione significa progettare prodotti capaci di invecchiare, di modificarsi, di essere riparati; significa stimolare il legame emotivo tra utente e prodotto, allungarne il ciclo di vita e, soprattutto, significa accettare la presenza di una variabile non controllabile che spesso """"cambia il finale del racconto"""". Il libro indaga il valore attribuibile alle imperfezioni degli oggetti, proponendole come sintomi di un'inequivocabile unicità del prodotto, nonché fautrici del rafforzamento del legame emotivo, nel tempo e nello spazio."" -
Valori, partecipazione e produzione culturale nei circoli giovanili Arci. Una ricerca comparativa nella provincia di Mantova
All'interno del contesto europeo l'Italia si caratterizza per un livello di partecipazione associativa medio-basso e per un forte peso della componente adulta e maschile. Tuttavia se nel contesto della ""prima repubblica"""" il dato appariva legato alla presenza di reti associative collaterali ai partiti di massa, ora questo tipo di informazione merita di essere reinterpretato alla luce della crescente individualizzazione della società italiana e dei mutamenti socio-politici degli ultimi due decenni. Il volume assume come punto di osservazione i circoli giovanili dell'universo ARCI, associazione collaterale per antonomasia che ha mantenuto livelli costanti di adesione, arrivando in talune aree a duplicare gli iscritti. Ad essere centrale è l'indagine dei motivi per cui i circoli giovanili siano capaci di diventare mediatori fra ARCI e il mondo dei giovani in senso ampio. Comprendere i circoli giovanili, la loro composizione e il loro sentire significa quindi gettare una luce importante sulle tendenze con le quali ARCI in particolare ma più in generale tutto il mondo dell'associazionismo - dovrà confrontarsi nel prossimo futuro. L'obiettivo è quindi quello di raccogliere, mettere a sistema, verificare e confrontare i dati emersi nel contesto ARCI per offrire - attraverso la fotografia della realtà provinciale mantovana - chiavi interpretative utili all'associazionismo in senso ampio."" -
Razzismo al lavoro. Il sistema della discriminazione sul lavoro, la cornice giuridica e gli strumenti di tutela
Il volume intende indagare in termini sociologici e giuridici il tema della portata istituzionale e sociale delle discriminazioni razziali con particolare attenzione all'ambito del lavoro. La ragione del porre il fuoco di attenzione sull'ambito del lavoro sta nel fatto che lo svolgimento di attività lavorativa è l'unico parametro di legittimità del percorso di cittadinanza proposto agli immigrati dalle politiche migratorie nazionali. Il volume intende verificare il grado di attuazione e di applicazione degli strumenti di tutela antidiscriminatoria introdotti dalla Comunità europea a partire dal 2000, e presentare a operatori sociali e del diritto, a sindacalisti e progettisti di politiche e interventi sociali, utili piste di lavoro nella promozione dei diritti di cittadinanza. Si tratta di un opera collettanea che si avvale del contributo di alcuni tra i più attenti studiosi del diritto antidiscriminatorio e della sociologia delle migrazioni. Il titolo dell'opera intende dare conto con immediatezza sia dell'ambito tematico dell'indagine la discriminazione nel lavoro e nella previdenza -, sia dei rischi di aumento della xenofobia collegati a politiche pubbliche che tendono a ridurre sempre più i fenomeni migratori ad un problema di sicurezza.