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Donne negli anni Settanta. Voci, esperienze, lotte
Questa raccolta di saggi, che si segnalano per l'originalità delle scelte tematiche e per l'utilizzo di fonti fino a questo momento assai poco o per nulla prese in considerazione dalla storiografia, è stata ideata privilegiando la logica del confronto fra esperienze e generazioni diverse piuttosto che quella della esaustività dei temi e dei piani di indagine. In effetti gli anni Settanta nel nostro paese sono stati un periodo ricco di maturazioni, mutazioni, complessità e contraddizioni. La scelta di concentrare lo sguardo sul protagonismo delle donne in quegli anni ne moltiplica le sfaccettature, le ambiguità, le alternative. È per questo che i saggi contenuti in questo testo incrociano la dimensione politica con quella sociale rappresentando la capacità delle donne in quegli anni di presentarsi sulla scena del Paese intrecciando strettamente vita e pensiero, dimensione pubblica e dimensione privata, il fare politica e il ""fare marmellate"""". La molteplicità delle esperienze soggettive, politiche e associazionistiche delle donne sembra costituire la cifra di questo periodo, interpretandone la discontinuità e la contraddittorietà, ma anche l'effervescenza sociale e politica. Questi saggi evidenziano come quelli non siano stati solo gli anni della violenza, ma anche del protagonismo femminile. Scritti di: Beatrice Pisa, Stefania Boscato, Patrizia Salvetti, Valentina Palermo, Anna Balzarro."" -
Le signore dei signori della storia
La panoramica degli studi storici odierni offre testimonianza di una propensione, sensibile ormai da parecchi decenni, ad estendere il proprio campo d'indagine alle piccole e grandi protagoniste che hanno in varia misura contribuito alla progressione della Storia. Ciononostante parecchio resta ancora da fare per smantellare la troppo lunga tradizione di silenzio che ha gettato il suo cono d'ombra su figure eccellenti o sinistre, dominate o dominatrici, intrepide o timorose, ma tutte a vario titolo interlocutrici dei ""Signori della Storia"""" cui hanno vissuto accanto. Il contributo del presente volume è ripercorrere nel tempo e nello spazio le tappe di alcuni slittamenti da posizioni femminili di complementarità a posizioni di simmetria. Di mostrare, in una panoramica che sceglie l'ordine cronologico e la narrazione biografica con valore di exempla, come da vittime o da figure eccessivamente reattive rispetto ai più illustri e riconosciuti uomini della loro vita, alcune protagoniste della Grande Storia abbiano man mano assunto responsabilità e misura nei confronti di se stesse e del mondo. Sono le """"Signore dei Signori della Storia"""": madri, figlie, mogli, amanti, cui è spettata la sorte di identificarsi e costruirsi in uno spazio storicamente percepito come """"altro"""", secondo, man mano individuato come quello del secondo sesso o, con terminologia più poetica ma ugualmente limitante, dell'altra metà del cielo."" -
Sinestesie e monoestesie. Prospettive a confronto
Nei discorsi di tutti i giorni una voce può diventare calda o fredda, un odore viene spesso ritenuto pungente e un colore può essere squillante come evocasse l'effetto di un campanello. Nella filosofia e nella letteratura di tutti i tempi, poi, si trovano simili attestazioni di interferenza percettiva: basti ricordare che fu Aristotele ad evidenziare le caratteristiche di un suono chiaro e Dante Alighieri a descrivere il sole tacere. Il significato all'interno di questo genere di connessioni verbali intersensoriali, o sinestesie, sembra a volte sconfinare nel non sense. Per questo non è semplice spiegare come sia possibile che la nostra mente le elabori e le comprenda. Come mostrano i contributi di questo volume, solo alcuni paradigmi cognitivi e pragmatici della linguistica, della semiotica e di altre discipline sono in grado di fornire una serie di modelli esplicativi adeguati. Attraverso l'analisi di esempi tratti da testi, epoche e lingue diverse e tramite l'esame di una serie di dati sperimentali, gli autori delineano i confini culturali e le regolarità linguistiche del fenomeno. Il risultato è una sorta di grammatica della sinestesia, che fra versi, slogan e modi di dire aiuta il lettore a rivisitare la straordinaria capacità conoscitiva delle mappe concettuali e la potenza comunicativa delle strategie retoriche. -
Il monitoraggio per la valutazione. Concetti, metodi, strumenti
Muovendo da specifiche esperienze sul campo, il testo propone una riflessione sull'inadeguatezza dell'attenzione riservata, sul piano teorico e metodologico, alle condizioni alle quali è possibile acquisire quelle informazioni che si rivelano essenziali per sostenere prospettive valutative così indirizzate. È venuta meno così una ridefinizione adeguata dei processi, degli strumenti e del ruolo del monitoraggio, che non ha ricevuto sin qui l'approfondimento che merita e le cui finalità, strumenti e pratiche appaiono oggi sempre più slegate dalla valutazione. Sulla base di tali riflessioni, il volume si propone di indicare le principali condizioni alle quali i sistemi di monitoraggio possono recuperare un ruolo informativo orientato alla valutazione e al miglioramento delle politiche, presentando un'esperienza triennale maturata nell'ambito di un Accordo di Programma Quadro che ha permesso di sperimentare l'elaborazione di uno specifico percorso di monitoraggio per la valutazione. -
Come accogliere i turisti cinesi. Introduzione alle relazioni con il «mercato turistico più grande del mondo»
Tutti i dati che riguardano il turismo cinese ci mostrano un mercato che ha ritmi di crescita vertiginosi. Ma quanti saranno davvero i turisti cinesi che nei prossimi anni decideranno di venire in vacanza in Italia dipende in gran parte da noi, da quello che il nostro sistema di accoglienza saprà fare per entrare in sintonia con le loro aspettative. Questo manuale fornisce suggerimenti pratici per accogliere e ospitare i turisti cinesi, ma anche un'analisi socioculturale della Cina nei suoi tratti distintivi che intende offrire le giuste chiavi di lettura per accogliere, comunicare e negoziare con successo. Un corretto approccio culturale può infatti essere commercialmente decisivo, in un Paese come la Cina. Enti del Turismo, aeroporti, alberghi, ristoranti, uffici informazione, sistema del commercio, musei, guide, cantine, Pro Loco, servizi di trasporto, agenzie di viaggio, ciascuno di questi soggetti può dare un contributo al successo dell'offerta italiana verso la Cina. A loro è rivolto il volume, pensato per divenire un utile strumento di lavoro. -
Saggi di psicologia della letteratura oggi
Il volume raccoglie vari articoli animati dal comune intento di indagare le motivazioni psicologiche sottese alla creazione di ambienti e personaggi da parte di alcuni autori. Tre articoli sono dedicati alle opere di Goethe e Kafka e diciotto al teatro di Cechov. In quest'ultimo caso si è voluto evidenziare la visione particolare della ""Vita"""" di Cechov che di fronte al dolore e alla sofferenza attuale ipotizza un futuro felice per l'umanità. L'analisi si avvale di tre opere: Le tre sorelle, Zio Vania ed Il Gabbiano (con particolare attenzione al suicidio di Kostantin). Quattro studi sull'opera di Ingmar Bergman hanno approfondito il tema della schizofrenia come descritto in: Come in uno specchio. Seguono quattro articoli da La peste di Camus in cui si indagano le influenze che eventi catastrofici possono avere sulle personalità individuali e come le delusioni possano indurre l'uomo a non temere la morte. Segue un articolo dal titolo: La luce riflessa della luna nelle opere di Giacomo Leopardi evidenziante il divario incolmabile intercorrente tra natura e creatura mortale. Non manca Cesare Pavese con i racconti: Terra di esilio e Il carcere in cui si evidenzia il vissuto personale dell'autore. La Coscienza di Zeno di Italo Svevo è, invece, oggetto di un'indagine che si propone di analizzare le caratteristiche e il significato psicologico dei sogni che si intrecciano con le dinamiche creative dell'autore e del personaggio."" -
Tra Marte e Astrea. Giustizia e giurisdizione militare nell'Europa della prima età moderna. Annali di storia militare europea. Vol. 4
Nel campo degli studi dedicati alla formazione degli apparati amministrativi-giudiziari della prima età moderna scarsa attenzione è stata da sempre dedicata agli aspetti inerenti alla formazione di una giurisdizione militare indipendente e dei meccanismi attraverso i quali le varie forze armate del vecchio continente amministravano la giustizia al fine di mantenere l'ordine. I saggi qui raccolti cercano così di fornire alcune tracce, spunti per ulteriori ricerche e approfondimenti sul sorgere del fuero militar in alcune realtà europee, dai territori della Monarchia spagnola all'Impero, ad alcuni degli Stati Italiani d'ancien régime, descrivendone i meccanismi di controllo del personale con le stellette, punendone le infrazioni al codice disciplinare e la salvaguardia dell'autonomia nei confronti della giustizia ordinaria. -
Critica della ragion giuridica
Cambia il mondo e cambiano le leggi, tutte le scienze si trasformano e soltanto la ragion giuridica rimane immobile e immutata, distanziandosi sempre più dalla realtà. Questo libro intende avvicinarsi al fenomeno giuridico sulla base dell'esperienza e del sentire comune, mettendo da parte i ""detriti"""" lasciati dalla sterile erudizione, la comoda inerzia intellettuale, il pragmatismo ingannevole e la falsa autorevolezza delle autorità che hanno smesso di essere tali. Il testo prende avvio da una stimolante citazione medievale: """"Tu cogitabis""""; ma, in definitiva, non è ottimista, perché è consapevole della terribile verità formulata da Max Planck molti anni fa: """"Un nuovo progresso della scienza non trionfa quando convince e illumina i suoi avversari, ma piuttosto quando essi muoiono e arriva una nuova generazione, con esso familiare"""". Nella vecchia contrapposizione tra diritto """"posto"""" e diritto """"praticato"""", l'autore prende posizione per quest'ultimo, analizzandone le diverse modalità espressive (quella giudiziale, quella dottrinale e quella sociale) e lasciando in secondo piano il """"diritto delle gazzette ufficiali"""", anche se ciò significa negare frontalmente il monopolio statale, peraltro è già da tempo ampiamente in crisi, della produzione e del controllo delle norme giuridiche. Perché il diritto non consiste soltanto nelle regole, ma soprattutto negli atti in cui si risolve la sua esecuzione, applicazione e pratica."" -
Tracce urbane. Alla ricerca della città
Nel corso del 2007, in tutto il pianeta, la popolazione urbana ha superato la soglia simbolica del 50%. Inoltre esperienze urbane, cioè pratiche caratterizzate da mobilità, eterogeneità e densità, segnano sempre di più anche contesti che una volta erano tradizionalmente considerati folk societies. Ciò è particolarmente vero per un Paese a urbanizzazione diffusa come l'Italia. Nonostante la retorica della globalizzazione sottolinei l'accresciuta, quanto asimmetrica, mobilità e la compressione spazio-temporale che caratterizza il vivere urbano, appare estremamente significativo il ruolo giocato dalle nostre città intese come contesti materiali e come forme localizzate delle dinamiche globali e dei processi di riterritorializzazione. Da queste rappresentazioni emerge innanzitutto come la città non sia un mero sfondo dell'agire sociale ma sia piuttosto la forma più complessa dell'interdipendenza umana, ovvero un ambiente costituito da processi specifici e strutturanti. Uno degli obiettivi di questo volume è proprio quello di individuare, analizzare, comprendere qual è la specificità di questi processi. In secondo luogo, come determinati fenomeni di riterritorializzazione enfatizzano il locale come spazio di costruzione identitaria. Fenomeni che, pur manifestandosi sotto forme spesso escludenti ci invitano a ricordare quanto gli attori sociali e gli spazi siano in costante interazione reciproca. -
Studiare le montagne. Inventario della ricerca sulle terre alte piemontesi
Le terre alte piemontesi non rappresentano affatto un oggetto di studio marginale, ma rientrano negli interessi di molteplici soggetti che spaziano attraverso sguardi e approcci tra loro diversi: la ricerca scientifica dei dipartimenti universitari e dei centri di ricerca; le analisi a supporto delle politiche; le attività di documentazione messe in campo dalle associazioni locali e dagli ecomusei; gli studi diretti alla tutela del territorio promossi dalle associazioni ambientaliste. Così come sono moltissimi i temi oggetto di ricerca: sviluppo economico, servizi alla popolazione, ambiente naturale, biodiversità, storia e cultura, patrimonio architettonico, geologia, glaciologia e meteorologia, e così via. Tale diversità rappresenta una ricchezza in termini di conoscenza dell'arco alpino occidentale che non può essere trascurata. In quest'ottica, il volume si propone come il primo inventario della ricerca sulle terre alte piemontesi. Uno strumento finalizzato a individuare e sistematizzare le tipologie di soggetti che studiano le terre alte e i temi che vengono privilegiati, ma anche i problemi della ricerca e le opportunità per il futuro, che spaziano dall'apertura a nuovi temi (quali la green economy, le pratiche di turismo dolce, l'edilizia e la mobilità sostenibili) e le iniziative in grado di creare un collegamento tra ricerca e ricadute sul territorio. -
Logica, linguaggio e didattica della matematica
Il volume - che raccoglie gli interventi al Convegno di Salerno del 2010 ""Logica, linguaggio e didattica della matematica"""" - ha per oggetto il rapporto tra didattica della matematica e logica: rapporto problematico, che spesso ha visto e vede fronti contrapposti. Il libro è rivolto sia a chi è impegnato nella ricerca in didattica della matematica, sia a quegli insegnanti che vogliano solo trovare nuovi stimoli e nuove idee per la propria attività professionale."" -
Ma di che corpo parliamo? I saperi incorporati nell'educazione e nella cura
La ricerca didattica più recente focalizza sempre più la sua attenzione sull'analisi delle pratiche educative, nella convinzione che esista una conoscenza insita nel lavoro dell'insegnante, un ""sapere pratico"""", perlopiù tacito e nascosto nelle variabili implicite dell'insegnare, meritevole di interesse da parte della ricerca. Fra le pratiche didattiche, una riflessione spetta a quelle ordinarie dell'insegnamento quotidiano, le cosiddette routine, connotate da una tale regolarità da diventare ovvie, implicite, talmente note da non essere più accessibili alla consapevolezza dell'insegnante. Diversamente dall'accezione negativa di ripetizione automatica con cui il termine viene connotato comunemente, la routine può essere considerata come unità di analisi utile nella descrizione e formalizzazione dei processi di insegnamento, in quanto """"cuore"""" della memoria professionale e delle competenze sedimentate da un esperto attraverso l'azione. Il volume documenta un'indagine collaborativa focalizzata sulle routine dell'insegnamento scientifico nella scuola secondaria, condotta attraverso metodologie innovative e dispositivi della ricerca misti, fra cui le interviste di esplicitazione, l'analisi di video-casi di insegnamento, l'utilizzo del software di analisi qualitativa Nvivo. Il volume si rivolge a studenti e insegnanti interessati al miglioramento delle pratiche di insegnamento scientifico e al coinvolgimento in percorsi di ricerca-formazione."" -
Governare città plurali. Politiche locali di integrazione per gli immigrati in Europa
Il volume analizza il ruolo delle società civili e dei loro esponenti sul terreno controverso della conquista e della fruizione effettiva dei diritti di cittadinanza, delle politiche e delle pratiche di integrazione che riguardano i migranti. Un ruolo non necessariamente orientato in senso inclusivo. Abbiamo infatti assistito in questi anni anche a mobilitazioni avverse all'insediamento di minoranze, all'apertura di luoghi di culto delle minoranze, alla realizzazione di strutture di accoglienza, nonché a fiaccolate contro l'immigrazione e specialmente contro l'immigrazione definita ""clandestina"""", in nome della sicurezza urbana e dei diritti dei residenti. Il livello locale si rivela cruciale, perché lì si manifestano le tensioni, si misurano le forze in campo e si confrontano visioni diverse del fenomeno. La ricerca presentata nel volume ha tenuto conto quindi anche del versante delle politiche di esclusione, evitando di dare per scontato un atteggiamento pro immigrati da parte delle istituzioni pubbliche locali. Inoltre ha preso in considerazione gli attori sociali, che in vario modo contribuiscono all'elaborazione e all'attuazione delle politiche per gli immigrati. Ha adottato il metodo degli studi di caso, analizzando le politiche rivolte agli immigrati in cinque città europee e tre italiane: rispettivamente, Bruxelles, Francoforte, Madrid, Manchester, Marsiglia; Genova, Firenze e Verona."" -
Stranieri e repressione penale. I soggetti e le istituzioni
Il sempre più deciso ricorso a strumenti repressivi nella gestione dei processi migratori, in particolare nell'ultimo decennio, ha evidenziato la debolezza dei tradizionali strumenti dello Stato di diritto dinanzi all'esigenza di governare la crescente complessità delle società globalizzate. La prevalenza delle istanze di ordine pubblico (e l'assenza di un programma di gestione nel lungo periodo) non ha tuttavia consentito di contenere l'afflusso di migranti, rendendo estremamente fragile l'equilibrio fra autoctoni (in particolare gli appartenenti alle classi più povere) e stranieri. Il profondo mutamento registrato nella percezione sociale dello straniero discende anche da una sommaria associazione fra clandestinità e insicurezza urbana e dalla crisi del sistema di welfare state, incapace di soddisfare l'accresciuta richiesta di solidarietà. Il prodotto finale di tali condizioni è una ricostruzione ""emotiva"""" ed estremamente frammentaria dei diversi profili giuridici e sociali dell'immigrazione, in cui il contrasto della clandestinità è il tema principale delle politiche migratorie e la sicurezza urbana è il nodo della transazione elettorale fra politica e cittadini. L'intento di questo lavoro è quello di analizzare, anche attraverso rilevazioni empiriche, i rapporti che si instaurano fra gli attori del sistema e gli immigrati, cercando di capire quali sono i percorsi che definiscono di fatto le direzioni verso cui si muove l'intero sistema."" -
Diritto liquido? La governance come nuovo paradigma della politica e del diritto
Il termine governance è diventato uno dei più ricorrenti nel dibattito politico e istituzionale. Per questo è necessario interrogarsi sulle cause di tale affermazione, sui significati politici istituzionali e filosofici che in questo percorso sono implicati e su quali trasformazioni sul terreno della fenomenologia giuridica questo ""fenomeno"""" esprime. Fa parte di quella """"febbre"""" di innovazione che il complesso di processi economici e culturali che chiamiamo globalizzazione ha imposto alle scienze delle istituzioni politiche e alla teoria dei processi di produzione della normatività giuridica. Rispetto a questo scenario, sembra che la teoria politica abbia eletto la nozione di governance a idea privilegiata per descrivere i mutamenti delle interazioni tra istituzioni politiche e interessi presenti nella società. Per queste ragioni, l'analisi condotta nel libro si rivolge ai contesti istituzionali in cui il principio politico-normativo della governance è venuto affermandosi, assumendo il significato che ne connota il suo utilizzo attuale. Muovendo da una critica di fondo alla """"sociologia della globalizzazione"""", nella misura in cui essa più che un'analisi del presente si svela come un progetto politico-culturale, si tenta di cogliere i punti essenziali che sfidano la filosofia politica dei nostri giorni, ponendo l'accento sulla persistenza della centralità politica e giuridica dell'istituzione statale."" -
Il restauro come strumento di marketing territoriale. Il caso del centro storico di Ascoli Piceno
Il volume affronta un tema innovativo, legato alla possibile sinergia che può instaurarsi fra differenti discipline: il restauro e il marketing territoriale. La tematica viene affrontata esaminando in prima istanza le teorie e gli strumenti propri del restauro per passare poi ad un'analisi degli strumenti del marketing territoriale. Ciò consente di verificare se e in quale modo il restauro possa essere affrontato in una nuova prospettiva di marketing territoriale. La seconda parte si concentra sull.illustrazione di un caso specifico di marketing territoriale, applicato al centro storico di Ascoli Piceno, e si approfondiscono le strategie poste in essere ed i risultati raggiunti. L'ipotesi che si vuole verificare in questo studio è quella di poter considerare l'opportunità che tutti i soggetti, che intervengono a vario titolo nella formulazione dell'offerta culturale del territorio, contribuiscano in maniera sinergica al suo sviluppo, attraverso nuove soluzioni tecnico-organizzative, in grado di pianificare il sistema degli interventi. Occorre quindi un nuovo approccio che valuti tali interventi, non solo in termini di costi ma soprattutto come un investimento che possa consentire un ritorno, in molti casi non solo culturale. Da qui, l'importanza di un'analisi economica che quantifichi i risultati, mediante una strategia di marketing territoriale. -
Psicopatologia del presente. Crisi della nosografia e nuove forme della clinica
Negli ultimi decenni la psicopatologia è andata incontro a una radicale trasformazione. Sempre più spesso le nuove forme della clinica non si adattano alle nostre tradizionali classificazioni. La schizofrenia, la cosiddetta ""depressione"""", i disturbi alimentari nelle loro mutevoli espressioni, l'autolesionismo, l'area borderline, i comportamenti antisociali sono diventati sempre più spesso forme psicopatologiche """"liquide"""" che, nella loro indefinitezza e complessità, si nascondono dietro la maschera camaleontica del sintomo. Le riflessioni, le ricerche e le pratiche cliniche intorno a queste nuove forme della clinica non hanno ancora trovato una adeguata rappresentazione nei manuali sui quali i nuovi clinici si stanno formando. Questo volume si propone quindi di colmare questa lacuna, proponendosi come strumento da affiancare ai tradizionali manuali di psicologia clinica e psichiatria, con l'intento di fornire allo studente, ma anche al clinico e all'operatore dei servizi, una conoscenza problematica, ma allo stesso tempo aggiornata e approfondita, di aree psicopatologiche che sono, per così dire, nell'occhio del ciclone. In ogni sezione gli autori - un po' come geologi che sondano un terreno sconosciuto - hanno cercato di effettuare una """"trivellazione"""" in profondità che dia conto della natura, delle forme, in qualche misura delle cause e soprattutto degli strumenti necessari per capire e intervenire in situazioni cliniche tanto nuove quanto sconcertanti."" -
Un malato senza nome. Rivisitazione de «Il tailleur grigio» di Andrea Camilleri
La storia è straordinaria e al tempo stesso singolare: per il personaggio, il Malato senza nome, certo non aderente ad uno stereotipo comune; per l'insieme delle situazioni, a tratti irreale, teatrale. Ma, pagina dopo pagina, si viene trascinati all'interno della rappresentazione, ci si incuriosisce come in un giallo, nella incertezza del dipanarsi degli accadimenti. Virzì, psichiatra, con formazione relazionale, e per di più docente universitario, coglie l'intrigante rappresentazione di Camilleri per una riflessione sul rapporto medico-paziente che è una lezione. Ma le lezioni, si sa, in genere piacciono poco. E allora Virzì ci inganna, non ce la fa sembrare tale, e proprio come Camilleri, ci dice poco a poco, ci trascina senza che ce ne accorgiamo, in un racconto sul racconto. E siamo dentro alla lezione senza accorgercene, rendendocene conto solo nelle ultime pagine, quando, finalmente, il Professore getta la maschera, e fa il suo mestiere. Certo che lezioni così ne avremmo volute tante, lezioni che divertono prima di insegnare, che sembrano più la condivisione di un'opinione o di un'esperienza, anche emotiva, che non una prescrizione. Virzì non ha ricette, non ha prescrizioni assertive, ammette la debolezza dei nostri costrutti teorici rinunciando, proprio nelle ultime righe, alle soluzioni. Si limita a raccomandare, a suggerire, a proporre il proprio sentire. E cosa ci propone? Di narrare, e di ascoltare. Proprio come con un racconto (di Camilleri?). -
Gli stili di vita dei medici. Dal dottor Kildare al dottor House?
Nell'immaginario collettivo i medici sono persone altamente qualificate e altruiste: la professione rappresenta l'attività più importante della loro vita, sono pronti a occuparsi degli altri, chiunque essi siano. D'altra parte i medici, coscienti delle qualità che la società attribuisce loro, interiorizzano l'idea di essere individui votati al servizio dell'umanità sofferente: difficilmente riuscirebbero a immaginarsi senza il camice bianco e lo stetoscopio attorno al collo. Questo non significa che vivano soltanto di lavoro, che non si dedichino alla famiglia e che non svolgano attività ricreative, culturali e di consumo, ma solo che queste non costituiscono (non dovrebbero costituire) un ambito importante quanto la professione nella loro vita. È realmente così? Per i medici la professione continua a essere l'ambito principale di identificazione. Sono però le motivazioni a essere diverse; ed è proprio in tale diversità che sembra racchiudersi il cambiamento rispetto al passato. Il medico old style - esemplificato dal dottor Kildare - esperto e gentiluomo, che mantiene il giusto equilibrio fra ""onore e utile"""", sembra aver ceduto il passo al medico """"scientista"""" - ben rappresentato dal dottor House che non ha bisogno di sviluppare alcun sentimento empatico con colleghi e pazienti, perché la scienza e la tecnologia gli sono sufficienti a formulare brillanti diagnosi."" -
Richiedenti asilo e rifugiati politici. Percorsi di ricostruzione identitaria: il caso torinese
Le transizioni biografiche vissute da richiedenti asilo e rifugiati si protraggono in modo indefinito nel tempo. Su di esse insistono le scelte e le attribuzioni di senso operate dai diretti protagonisti, ma soprattutto le decisioni operate dalle istituzioni dei paesi ospitanti, in termini di definizione delle procedure di accesso e di riconoscimento dello status di rifugiato, oltre che di organizzazione del sistema di accoglienza. L'Europa ha scelto ormai da molti anni di vivere in una pericolosa contraddizione: da un lato, i migranti visti come necessari per sostenere i sistemi occupazionali, previdenziali, scolastici, di cura; dall'altro, le retoriche populiste sul bisogno di proteggersi dalla presunta invasione straniera, richiamando una inesistente monolitica ""cultura"""". Da qui emergono tentativi sempre più articolati per declinare le caratteristiche dei migranti """"buoni"""" e quelle dei migranti """"inutili"""", o addirittura """"nocivi"""" per i nostri sistemi socio-economici. Le sofferenze dei rifugiati sono, dunque, destinate a proseguire anche dopo l'approdo in Italia, e a volte ad aumentare, nell'ambito di una difficile relazione con un sistema di protezione ampiamente deficitario, in assenza di solide reti sociali cui appoggiarsi e alle prese con progetti perlopiù assistenzialistici anziché sostenitori dell'autonomia.""