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Storie di cibo racconti di vita
Un progetto a cura di Davide Rampello e Marco Amato per La Triennale di Milano. Dieci scrittori italiani si misurano con il racconto dell'esperienza del cibo, tema questo tra i più profondamente radicati e condivisi nella cultura umana; l'uomo può essere in grado di rinunciare a qualunque cosa, ma non a nutrirsi. L'alimentazione, tema centrale del prossimo Expo Milano 2015, ""Nutrire il Pianeta. Energia per la vita"""", è un argomento così esteso e multiforme che appare difficile stabilire un unico scenario entro cui muoversi. Il mondo del cibo deve essere quindi raccontato da ogni prospettiva possibile, la prospettiva di chi il cibo lo produce, chi lo consuma, chi lo adora, chi lo odia, chi ne fa una professione, chi una malattia. Per questo il volume ha coinvolto diversi linguaggi narrativi, dalla drammaturgia teatrale, alla biografia, dal racconto, al saggio storico, per mettere in luce più visioni e soprattutto per utilizzare oltre al presente anche la memoria; dieci racconti con l'obiettivo comune di narrare, attraverso il cibo, la vita dell'uomo."" -
Degas
Edgar Degas è stato uno dei principali protagonisti della pittura francese della seconda metà dell'Ottocento. Pur condividendo gli ideali impressionisti, assunse tuttavia una posizione del tutto autonoma all'interno del movimento, affrontando differenti temi e padroneggiando le più svariate tecniche di realizzazione. Attraverso una selezione di capolavori, questa agile monografia ripercorre l'intero arco artistico del grande maestro che ritrasse con modernità la vita contemporanea parigina e che tanto profondamente ha segnato la pittura europea agli albori dell'età moderna. -
I costumi di scena delle ballerine
Questo primo volume della collana è dedicato al magico mondo delle ballerine. Protagoniste alcune famose ballerine del repertorio classico: Giselle, Coppelia, Cenerentola, Carmen, Esmeralda, La figlia del faraone, Odile... Sulle pagine pari un breve testo racconta di ogni personaggio la storia, la personalità, l'ambientazione... Sulle pagine dispari è disegnata la silhouette della ballerina da vestire, inserita nel suo contesto di scena. In mezzo al libro, in modo da poterle staccare senza distruggere il volumetto, una doppia pagina con i pezzi da ritagliare dei costumi delle otto ballerine. I pezzi risultano mischiati e le bambine dovranno ricostruire il costume intuendo dalle forme e dai suggerimenti dati i pezzi giusti. Alla fine del libro, una tavola a colori riproduce le otto ballerine vestite con i loro costumi di scena corretti. Un libro per conoscere, oltre alle storie delle protagoniste dei balletti più famosi, anche i loro costumi di scena. Un modo divertente per scoprire il mondo della danza, ritagliando e incollando, vestendo e rivestendo le tue ballerine preferite. Età di lettura: da 6 anni. -
Borgata Gordiani
Colafranceschi, detto ""Cola"""", Farinacci """"er communista"""", Franchino """"er carozziere"""", Pino """"er matricida"""", Limone alto alto e senza colpa, che si nasce come si nasce, sono ragazzi senza arte né parte che vivono di espedienti e si aggirano tra la borgata e il litorale di Ostia consumando la loro esistenza tra bravate, prodezze e amori assai poco romantici. Sono figure del sottoproletariato romano del secondo dopoguerra, che fame e disperazione hanno reso strafottenti, tracotanti e incapaci di sognare. È la Roma di Pasolini e a parlare è un ragazzo di vita. Dai suoi ricordi emerge una città che non esiste più, desolante eppure poetica e una gioventù persa tra sogni inespressi e irrealizzati."" -
Il segreto della gondola
Un giovane studioso di storia dell'arte alla ricerca del successo accademico. Un quadro del più celebre pittore di vedute del XVIII secolo, Canaletto, una gondola appartenuta forse al poeta Robert Browning e a chi prima di lui? Questi gli elementi chiave del racconto. Quando il suo professore gli assegna come tema per la tesi le vedute di Canaletto - un soggetto di cui in tanti hanno già scritto - Jeremy Allyn capisce di dover trovare un'angolazione inedita. Sceglie così di occuparsi delle figure di Canaletto, un aspetto secondario nelle sue celebri scene architettoniche. Deciso a non diventare uno storico dell'arte ""da poltrona"""", Jeremy parte per analizzare di persona uno dei capolavori del pittore veneziano, Il Bacino di San Marco del Columbia Museum of Art, che non aveva mai avuto modo di vedere. Comincia così un'avventura dai risvolti inaspettati che porterà Jeremy a più di una strabiliante scoperta e a svelare un crimine rimasto segreto per secoli."" -
L'intervallo perduto
Al centro di questo libro di Gillo Dorfles è il concetto di intervallo e della sua perdita, inteso come pausa all'interno di un'opera o lungo lo sviluppo di un'azione, ma, anche, come l'interruzione che separa un'opera o una qualsiasi operazione creativa dal suo contesto. Il riverbero di questa assenza in campo artistico ha dato luogo a fenomeni negativi e positivi insieme: in seguito alla compromissione dell'elemento intervallare sono sorte forme artistiche quali l'arte informale, la musica dodecafonica, il monologo joyciano, mentre altre forme già presaghe di una evoluzione futura, mirano al recupero dell'intervallo, come certa musica postweberniana, certe forme d'arte visiva o teatrale. -
Baj, un quadro. I funerali dell'anarchico Pinelli. Ediz. italiana e inglese
In occasione dell'esposizione milanese del celebre dipinto di Enrico Baj a Palazzo Reale, il volume propone la ristampa anastatica del catalogo della mostra del 1972, mai realizzata. La mostra avrebbe dovuto essere inaugurata il 17 maggio 1972, ma fu annullata per l'uccisione del commissario Luigi Calabresi, che aveva diretto le indagini sulla strage di piazza Fontana, nel corso delle quali aveva trovato la morte Giuseppe Pinelli. A quarant'anni dai tragici avvenimenti di piazza Fontana, il volume ripresenta la pittura civile di Baj, con un testo in cui l'artista spiega come e perché fu concepito e realizzato ""I funerali dell'anarchico Pinelli"""", oltre agli scritti di Giorgio Marconi, che acquistò l'opera per aiutare la vedova di Pinelli, Dario Fo e Roberta Cerini Baj."" -
Pietro Carriglio. Un teatro di immagini
Carriglio è arrivato alla perfezione, alla essenziale ascesi formale... È stato, ed è, uomo di teatro. Con una libertà e un gusto senza limiti, e curioso di tutto, anche di ciò che gli era alieno. Meglio così. Il teatro, tenendo insieme letteratura, arti figurative, architettura e anche musica, gli ha consentito un Gesamtkunstwerk. In questo libro, inevitabilmente non finito, tra realtà e progetti, ne abbiamo la prova. Introduzione di Luca Ronconi. -
Aldo Rossi. Teatri
Il teatro, come edificio e come concezione dello spazio, ha un significato del tutto particolare nel lavoro e nella vita di Aldo Rossi. Dal progetto del Teatro Paganini a Parma (1964), al Teatro Carlo Felice di Genova (1983-1989), passando per il Teatro del Mondo presentato a Venezia (1979) e per il progetto del Teatro di Francoforte sull'Oder (1994), arrivando fino al progetto di ricostruzione del Gran Teatro la Fenice per la città lagunare, l'interesse che Rossi ha dedicato al soggetto si è soffermato anche sulla creazione di oggetti d'affezione, quale il Teatrino scientifico (1978), e si è intrecciato con la produzione di oggetti di design, come il servizio da tè e caffè Tea & Coffee Piazza per Alessi (1983), senza dimenticare le scene realizzate per opere quali Madama Butterfly (1986) o tragedie come Elettra (1993), dove la sua esperienza progettuale si è legata al momento più concreto della rappresentazione. La pubblicazione, curata da Germano Celant ed edita in occasione dell'esposizione alla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, presenta sedici progetti dell'architetto-designer milanese dai primi anni sessanta al 1997 e riunisce circa 230 immagini tra studi e schizzi architettonici, modelli di studio e di concorso, disegni, oggetti di scena o riguardanti il tema teatrale e le sue diverse articolazioni sia in architettura sia nel design. -
Carlo Sismonda. 1929-2011
Una monografia dedicata all'opera di questo grande maestro, pubblicata in occasione della mostra itinerante nel primo anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 31 agosto 2011. La natura e la qualità prevalenti nel lavoro di Carlo Sismonda (Racconigi, 1929-2011), pittore e musicista, sono quelle di un colorista consumato e sensibilissimo, spesso indifferente ai dettagli ma attentissimo alle atmosfere, alle rifrazioni e ai giochi della luce sulle nuvole, nel cielo, sulle cose. Innamorato e studioso di Van Gogh, Sismonda resta fedele al suo esempio in tutti i momenti e le quasi innumerevoli varianti di paesaggio che dipinge nel corso degli anni, avvicinando nel frattempo la sua tavolozza sempre più a quella degli espressionisti tedeschi e presentandosi a una serie di appuntamenti espositivi fitta e nutrita, lo porta a essere apprezzato più e prima in Germania che in Italia. Nel suo lavoro si ritrova non solo l'esempio calzante e vivo dell'espressionismo nordico ma anche quel gusto assoluto e libero della pittura che il Neue Expressionismus aveva riportato in auge negli anni ottanta, reso attuale e vibrante da un'intensa sensibilità per la natura, la bellezza, il sacro. -
Gabriella Benedini. Opere 1972-2012
Dalla metamorfosi all'alchimia, dalla geografia all'immaginazione, dalla pittura all'installazione, dalla musica alla poesia. L'opera di Gabriella Benedini si muove da quarant'anni lungo l'incerto crinale di polarità come queste, alimentandosi di curiosità sempre verdi e di una intima malinconia che non si appaga di un luogo o un volto ma sempre vibra instancabilmente in un'ansia ""di infinito"""". In questa monografia, per la prima volta, tutti i passaggi salienti dell'itinerario dell'artista lombarda, fra le più originali e interessanti voci femminili nel panorama artistico italiano."" -
Gabriella Benedini. Non si riposa il mare
Il volume presenta oltre cinquanta fra le opere più recenti della produzione polimaterica di Gabriella Benedini, appartenenti alle serie delle Costellazioni, Arpe e Navigazioni: lavori ambientali creati per lo più con materiali di recupero, raccolti pazientemente sulle spiagge della Liguria, ai quali l'artista offre una seconda possibilità di vita. Il ""metodo"""" dell'artista si basa così sulla perlustrazione di occasioni poetiche, sulla curiosità per il detrito, sulla rivitalizzazione delle piccole cose. L'artista legge l'immagine in trasparenza, la ordina in base alle interne affinità elettive, alle assonanze, alle vibrazioni che vi indovina, e la inserisce così nel contesto giusto. La sua memoria è sempre attiva perché impegnata nel recupero del fondamento culturale, morfologico e simbolico posto alle spalle dell'immagine; grazie a questo suo continuo, infaticabile esercizio, ogni opera diventa qualcosa di originale, di imprevedibile e unico, dotata di una personalità propria, di un carattere talvolta più discreto e talvolta invece più pungente e incisivo, frammento di una complessa geografia dell'immaginario sulla quale l'artista ha disteso nel tempo la sua sensibile cartografia. Un viaggio nelle """"stanze"""" fisiche e poetiche di Gabriella Benedini, attraverso navi, orizzonti, vele, astrolabi, relitti e preziose biblioteche."" -
Il metodo Strehler. Diari di prova della «Tempesta» scritti da Ettore Gaipa
Le tappe essenziali del magistero registico di Giorgio Strehler marcano indelebilmente la storia del teatro e la stessa matrice culturale europea mettendo in scena, ogni volta più amaramente, un suo (e nostro) discorso sulla necessità di illuminare l'esistenza di bellezza e di impegno per un teatro e una vita un po' più che umani. Il suo teatro ha saputo consegnarci e ribadire i segnali di un senso più alto della Storia individuale e collettiva. All'amarezza dell'uomo di teatro Prospero - e dell'uomo di teatro Shakespeare - fa da eco quella dell'uomo di teatro Strehler. È questo ciò che emerge dalle pagine dei diari scritti durante le prove della Tempesta, nel 1978, da Ettore Gaipa, studioso e prezioso drammaturgo del Piccolo Teatro di Milano. -
Jimi Hendrix. Mio fratello
Sono passati più di quarant'anni dalla sua morte, ma Jimi Hendrix (che la rivista ""Rolling Stone"""" ha recentemente nominato il miglior chitarrista di tutti i tempi) continua a ispirare i suoi fan. Molto è stato scritto sulla vita e la musica di Hendrix ma questa biografia, scritta dal fratello minore Leon, ci regala un ritratto intimo e inedito del ragazzo visionario destinato a diventare un'icona del rock. L'autore ci riporta agli anni che precedettero il suo straordinario successo internazionale, a partire dalla difficile infanzia a Seattle e dalla precoce attrazione di Jimi per la musica: dai suoi primi esperimenti con il suono, quando pizzicava le corde legate alle colonne del letto, all'acquisto della prima chitarra da un vicino. Leon rievoca le prime esibizioni nei locali e svela le radici autobiografiche della maggior parte delle canzoni più celebri del fratello. Seguono i giorni inebrianti del sesso e della droga che accompagnarono il successo straordinario di Hendrix, durante i quali Leon avvertiva l'inquietante sensazione che il management di Jimi tendesse a isolarlo dal resto della sua famiglia. Infine, Leon descrive il tremendo dolore provato quando, rinchiuso nel Monroe Reformatory dello stato di Washinghton, seppe della morte improvvisa del fratello."" -
Il surrealismo. Ieri e oggi. Storia, filosofia, politica
Questo volume di Arturo Schwarz, frutto di 10 anni di lavoro, si propone di presentare il Surrealismo per quello che è - una filosofia della vita e non solo un movimento letterario o artistico. Di conseguenza vuole anche sottolineare quanto il Surrealismo sia più attuale che mai - nonostante storici frettolosi lo abbiano periodicamente dato per morto sin dal 1930. Con il Libro Primo, l'autore si propone di documentare la permanenza del Surrealismo. Il primo capitolo è intitolato, appunto, ""Attualità del Surrealismo"""". Seguono i capitoli dedicati alla storia del Surrealismo, all'impegno politico del movimento, alla sua filosofia i cui tre cardini sono la Poesia, l'Arte e l'Amore. Conclude questo saggio introduttivo un capitolo sul ruolo del gioco surrealista dove questo è visto come il trionfo del principio del piacere su quello della realtà. A conferma dell'attualità del Surrealismo e della sua diffusione internazionale, il Libro Secondo è affidato agli animatori dei vari gruppi surrealisti tutt'ora attivi. Il Libro Terzo, che continua a ricordare la vitalità del Surrealismo, è un repertorio ragionato dei suoi principali periodici - iniziando con il primo del 1919 e terminando con quelli pubblicati sino al momento della chiusura della redazione del volume (dicembre 2010); a questo segue un regesto delle mostre collettive del movimento, dalla prima del 1924 ad, ancora, il 2010."" -
Giotto. La cappella degli Scrovegni
La cappella voluta da Enrico Scrovegni nella nobile e colta città di Padova è una delle pietre miliari della civiltà occidentale, e segna una svolta radicale nell'arte e nella sensibilità moderne. Alle soglie del Trecento, mentre Dante sta scrivendo la Divina Commedia, Giotto realizza uno straordinario racconto visivo: è uno dei non frequenti casi in cui si può a giusto titolo parlare di una ""rivoluzione"""" nella storia della pittura. La dimensione umana si fonde con il sacro, la realtà prevale sul mistico distacco, i sentimenti irrompono sulla scena, le figure e le architetture si staccano dalla rigida linearità e acquistano volume e potenza. Una concezione unitaria lega insieme tutte le superfici affrescate (pareti laterali, arco trionfale, volta a botte, controfacciata), e la straordinaria varietà narrativa degli episodi e dei personaggi è magistralmente orchestrata con una coerenza stringente e con l'intatta forza della comunicazione attraverso le immagini. Seguendo scena dopo scena gli affreschi di Giotto, questo volume illustra l'intero percorso narrativo e visivo della Cappella degli Scrovegni, spiegando i contenuti allegorici e mostrando di volta in volta gli aspetti tecnici, stilistici ed espressivi di uno dei più importanti cicli pittorici dell'arte europea."" -
Giotto. The Scrovegni chapel
La cappella voluta da Enrico Scrovegni nella nobile e colta città di Padova è una delle pietre miliari della civiltà occidentale, e segna una svolta radicale nell'arte e nella sensibilità moderne. Alle soglie del Trecento, mentre Dante sta scrivendo la Divina Commedia, Giotto realizza uno straordinario racconto visivo: è uno dei non frequenti casi in cui si può a giusto titolo parlare di una ""rivoluzione"""" nella storia della pittura. La dimensione umana si fonde con il sacro, la realtà prevale sul mistico distacco, i sentimenti irrompono sulla scena, le figure e le architetture si staccano dalla rigida linearità e acquistano volume e potenza. Una concezione unitaria lega insieme tutte le superfici affrescate (pareti laterali, arco trionfale, volta a botte, controfacciata), e la straordinaria varietà narrativa degli episodi e dei personaggi è magistralmente orchestrata con una coerenza stringente e con l'intatta forza della comunicazione attraverso le immagini. Seguendo scena dopo scena gli affreschi di Giotto, questo volume illustra l'intero percorso narrativo e visivo della Cappella degli Scrovegni, spiegando i contenuti allegorici e mostrando di volta in volta gli aspetti tecnici, stilistici ed espressivi di uno dei più importanti cicli pittorici dell'arte europea."" -
Doina Botez. Il corpo dell'immagine. Opere 1989-2013. Ediz. italiana e inglese
Nata a Bucarest nel 1951, Doina Botez dal 1989 vive e lavora a Roma, dove si dedica esclusivamente all'attività di pittura e grafica. Nella sua opera riesce ad esprimere anche alcuni aspetti tragici della dittatura rumena, nelle illustrazioni dei versi di una importante poetessa dissidente. Questa monografia offre un'ampia prospettiva sulla produzione dell'artista, attraverso le numerose opere su tela e i lavori in tecnica mista su carta che ben restituiscono la sua elegante e sensuale visione dell'arte, fatta di tormentate pennellate e ambigue presenze. Le figure metamorfiche, i personaggi mitologici e le scene barbariche sembrano fuoriuscire dalla tela per raccontare nella loro matericità una storia che la Botez riesce a narrare nelle due dimensioni attraverso i colori squillanti delle tradizioni popolari del suo Paese natale. La tecnica pittorica mista concorre a creare un diaframma fra soggetto e spettatore in una visione prospettica deformata, raffigurando più volti in un volto, corpi umani ed animaleschi insieme, erotici, terrificanti o grotteschi, cancellandone i caratteri tradizionalmente intesi e descrivendo la metamorfosi con appassionata attenzione al fine di renderlo diverso da sé per caricarlo di altre capacità espressive, altri poteri che rivelano l'energia segreta ed oscura della fantasia e del sogno. -
Let it Beatles
Lo spirito e i ricordi degli anni '60 a 50 anni dall'uscita del primo 45 giri dei Beatles, attraverso i punti di vista di due amici nati a 20 anni di distanza uno dall'altro. Una ironica radiografia epistolare di un'epoca felice e irripetibile, che ha avuto il sapore di una vera e propria rivoluzione, un omaggio originale e affettuoso ai Fab Four. -
Il mondo dei dinosauri
Uno straordinario viaggio al tempo dei dinosauri. Quando la Terra era popolata dal terribile T-rex e dal temibile Triceratopo, dal piccolo e feroce Velociraptor e dall'Allosauro, il grande predatore... Una galleria di creature incredibili da conoscere e scoprire insieme a una guida molto speciale: Cocco, il coccodrillo. Si dice sia l'unico dinosauro sopravvissuto fino ai nostri tempi! Età di lettura: da 6 anni.