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Palazzo Roncale a Rovigo
Costruito tra il 1550 e il 1562 per volontà dell'omonima famiglia, desiderosa di celebrare il prestigio sociale ed economico raggiunto, Palazzo Roncale è ancora oggi, come in passato, perno visivo del centro storico di Rovigo e quinta teatrale dell'accesso alla piazza Vittorio Emanuele II. Per quanto non siano ancora emersi dati oggettivi sulla paternità progettuale di Palazzo Roncale, è stato con regolarità riproposto il nome del veronese Michele Sanmicheli, sulla base dell'analisi della configurazione planimetrica e del linguaggio architettonico, che ha messo in evidenza numerosi elementi ascrivibili al modo di fare architettura di Sanmicheli. Grazie a un ricco apparato iconografico e a una serie di studi approfonditi, il volume ripercorre la storia della famiglia committente e quella del palazzo, anche in relazione al contesto urbano, sino all'ultimo restauro avvenuto ai giorni nostri. -
La casa. Forme e luoghi dell'abitare urbano. Ediz. italiana e inglese
Esistono dei luoghi e delle architetture in cui, da sempre, l'esperienza umana ha vissuto e preso coscienza di sé vivendo con essi momenti decisivi della sua esistenza civile e umana. La dimora prima di questa autocoscienza umana e civile ha le sue radici nella città, l'artificio umano per eccellenza, e nella costruzione della casa, strumento concreto e irrinunciabile della sua realtà. Tuttavia, poiché nel mondo contemporaneo è sempre più difficile riconoscere la relazione fondativa tra costruzione della casa dell'uomo e città, diventa sempre più necessaria una riflessione sul ruolo dell'architettura nella costruzione dei luoghi urbani e collettivi. Dopo ""La casa. Forme e ragioni dell'abitare"""" e """"La casa. Le forme dello stare"""", questo libro prosegue la ricerca sulla casa attraverso uno studio delle diverse scale cui questo tema rimanda, da quella della stanza come luogo domestico per eccellenza, a quella dello sviluppo urbano per mezzo della costruzione di aree e insediamenti residenziali di completamento e di nuova progettazione. Il progetto è stato realizzato nell'ambito di un programma di ricerca nazionale al quale hanno partecipato gruppi appartenenti all'Università di Bologna, sede di Cesena, al Politecnico di Milano, all'Università Iuav di Venezia, all'Università di Trieste."" -
Cubismo
Il movimento artistico del Cubismo è giustamente considerato come quello che più di ogni altro ha esercitato una condizionante influenza sull'arte del XX secolo e come quello al quale hanno fatto riferimento gli altri movimenti a esso contemporanei e quasi tutti quelli successivi, fino ai nostri giorni. Nato a Parigi intorno al 1907, il Cubismo (il cui termine deriva dalla recensione su Gil Blas del critico Vauxcelles che, recensendo la personale di Braque scrisse della ""tendenza del pittore a ridurre tutto a cubi"""") non vuole più rappresentare l'oggetto in una collocazione spaziale fissa e monocentrica secondo un unico punto di vista, ma restituire una pluralità di aspetti e sfaccettature in una simultaneità di visione e molteplicità di prospettive. Questo agile volume propone una panoramica sul Cubismo e sui suoi protagonisti, da Paul Cézanne, Pablo Picasso, Georges Braque, Albert Gleizes a Juan Gris, Fernand Léger, Robert e Sonia Delaunay, Francis Picabia."" -
Le virtù del colore tra figurazione e astrazione
Questo volume è un inedito viaggio nel mondo dell'arte attraverso i molteplici tonalismi che emergono dalle opere di otto artisti rappresentanti della contemporaneità veneta e friulana, protagonisti coetanei della rinascita culturale del Nord-Est italiano del secondo dopoguerra. Un testo storico che ricostruisce le vicende artistiche italiane, a partire dagli anni quaranta, dando conto del contesto culturale in cui questi personaggi si sono formati, che ha determinato l'emergere di tali poetiche e il loro sviluppo così longevo nel tempo. Un ampio e dinamico panorama del contesto artistico veneto e friulano attraverso 77 opere di Saverio Barbaro, Renato Borsato, Giorgio Celiberti, Aldo Colò, Ennio Finzi, Riccardo Licata, Giorgio Dario Paolucci, Giuseppe Zigaina. -
Renzo Ferrari. Tracciati milanesi. 1980-2013
Questa pubblicazione accompagna la mostra ""Tracciati milanesi, 1980-2013"""" di Renzo Ferrari allo Spazio Tadini di Milano e accoglie, accanto alle immagini, testimonianze critiche e poetiche, con particolare rilievo ad alcuni testi che l'amico Emilio Tadini ha dedicato al pittore svizzero. La cronologia presa in considerazione offre un excursus di disegni, acquerelli e oli nel loro sviluppo linguistico contemporaneo a periodi difficili per l'Italia, dagli """"anni di piombo"""" a """"mani pulite"""" allo """"yuppismo"""" fino all'attuale crisi. Il pittore attraversa il contesto artistico e culturale milanese mantenendo sempre costante un'ossessione figurale attenta al tempo presente ma unita a una dimensione ancestrale. Lo spazio-intrico degli anni ottanta, l'affondo nel nero della fine del decennio, la miccia cromatica dagli anni novanta esprimono l'energia angosciata del nostro vissuto infelice che, nonostante tutto, cerca un riscatto dalla """"notte oscura da cui nasce il giorno"""". Questa dimensione ha tenuto lontano Renzo Ferrari dal conformismo e dalla sterilità dell'arte modaiola attuale."" -
Marcello Jori. La città meravigliosa degli artisti straordinari
La Città Meravigliosa degli Artisti Straordinari fa parte di un'opera ampia e complessa: un mondo concettuale e pittorico nella cui costruzione Marcello Jori (meranese di nascita) è impegnato da anni e che si erge intorno a una serie di ritratti di artisti contemporanei destinati all'immortalità, personaggi ritratti dal vivo tra il 1993 e il 2012: olio o acrilico su tela, acquerelli su seta, disegni su carta. Opere che vengono accompagnate da un ulteriore acquerello dedicato al luogo storico in cui si svolge questa mostra: Castel Tirolo, il Castello della Città Meravigliosa degli Artisti Straordinari. Curato da Danilo Eccher il volume presenta i quattordici ritratti di artisti di fama internazionale, da Gerhard Richter, Hermann Nitsch, Mario Merz a Rudolf Stingel, anch'egli originario di Merano, al gardenese Gilbert di Gilbert & George. -
La città meravigliosa degli artisti straordinari
Il volume riproduce il grande libro autografo e illustrato a mano da Marcello Jori. Pubblicato in pregiata carta, questo tomo autografo contiene le iscrizioni e gli acquerelli originali con i quali Jori ha voluto documentare in maniera quasi filmica l'avventuroso divenire della singolare mostra al Museo Provinciale di Castel Tirolo. Marcello Jori, meranese di nascita, vive e lavora tra Bologna, Milano e la sua città natale. Il suo nome è ormai conosciuto ben oltre i confini nazionali, la sua attività espositiva si estende fino agli Stati Uniti, alla Russia e alla Germania. Il volume è pubblicato in occasione della mostra al Museo Provinciale di Castel Tirolo (13 aprile-9 giugno 2013). -
Federico Delrosso Architects. Spostando il limite. Ediz. italiana e inglese
Nei lavori dell'architetto e designer di origini biellesi Federico Delrosso (1964), c'è un costante passaggio di testimone fra ieri e oggi che, lungi dall'essere nostalgico o citazionista, rende tutto presente e attuale. Non ha riferimenti precisi, sarebbero limitativi per un'inclinazione inquieta e curiosa come la sua. Eppure nel suo percorso progettuale è facile ritrovare gli insegnamenti dei modernisti - Gio Ponti, Ernesto Nathan Rogers e Le Corbusier in testa - che intesero l'architetto come progettista ""dal cucchiaio alla città"""" e che posero un accento costante sull'indagine dello spazio, ereditato poi da Richard Meier. Così come nella ricerca del disegno di un'unica superficie continua, e nel dialogo costante fra interno ed esterno, è altrettanto facile leggere gli studi sul nastro di August Ferdinand Moebius. Rispettoso dei contesti circostanti, naturali o urbani, e dello """"spirito dei luoghi"""", Delrosso mira a includerne la realtà e il valore reale con chiarezza etica ed espressiva: la base di un sentire organico attuale da ricercare più che nello stile, nei presupposti. Questa prima monografia arriva a compimento di un ciclo segnato da progetti di architetture per residenze private e commerciali, di interior e di design realizzate negli ultimi venti anni."" -
Albert Speer e Marcello Piacentini. L'architettura del totalitarismo negli anni Trenta
Il volume intende fornire un quadro complessivo e unitario della politica architettonica e degli scambi intercorsi negli anni Trenta tra il regime tedesco e quello italiano attraverso l'esperienza dei due ""architetti di stato"""", Albert Speer e Marcello Piacentini. Il saggio ripercorre l'intensa attività dei due architetti dagli anni Venti alla fine della guerra, analizzando i contesti politico-culturali e tracciando il bilancio di una stagione architettonica."" -
Il cuoco e i suoi re
Nato in piena rivoluzione da famiglia numerosa e poverissima, abbandonato dal padre sulla strada, Carême impara a tagliare le carni e a leggere e scrivere. Dopo aver osservato le vetrine delle pasticcerie di Parigi ricopia dalle antiche stampe i più celebri monumenti del mondo che ricrea con pasta frolla, cioccolata e glassa. Scoperto da Talleyrand, ne diventa lo chef e viene ""prestato"""" a Napoleone per i banchetti ufficiali. Alla caduta dell'imperatore si trasferisce a Londra, dove lavora per il Reggente (futuro Giorgio IV). Da Londra si sposta a San Pietroburgo alla corte dello Zar. Tornato in patria diventa lo chef preferito dei Rothschild e dell'alta società parigina. Imposta un nuovo modo di fare cucina, di imbandire la tavola, organizzare le portate, decorare i piatti e stare ai fornelli (igiene, grembiuli bianchi, il berretto da cuoco a forma di fungo). Scrive le sue memorie con una monumentale raccolta di ricette."" -
I naufraghi del «Batavia»
Nel 1629, al largo della costa orientale dell'Australia, s'incaglia una nave della Compagnia olandese delle Indie. A bordo ci sono oltre 300 fra uomini, donne e bambini e un ricco, ricchissimo carico. Dopo aver fatto sbarcare i sopravvissuti sugli isolotti vicini, un tale Jeronimus Cornelisz assume il comando e organizza la piccola comunità derelitta. Man mano che passano i giorni, l'uomo si rivelerà un despota violento, un assassino e uno stupratore... All'epoca il naufragio del ""Batavia"""" fece ancor più scalpore di quanto non ne farà poi il """"Titanic"""" tre secoli dopo: Simon Leys, grande esperto di racconti di mare, ne racconta la tragica vicenda e delinea il ritratto di un uomo in fuga dall'Olanda, i suoi contatti con uno dei maggiori pittori in odore di eresia e la sua metamorfosi in criminale."" -
Come una pietra leggera. Giochi di sabbia che curano
Storie d'analisi di grandi e di bambini, racconti che parlano utilizzando la metodica del ""Gioco della sabbia"""": un mondo in miniatura, un'Arca di Noè per salvare immagini interiori, frammenti di vita, sogni. È la visione, non la parola, a dominare la scena, e questo ci rimanda alla profondità dell'inconscio, al radicamento del nostro piccolo mondo interiore dentro le grandi immagini del mondo, ben prima della parola. Il mondo che ci viene raccontato dal """"Gioco della sabbia"""" è ricco e prezioso, insaturo, inconcluso, come le grandi visioni degli artisti o, più umilmente, come i """"mandala"""" di sabbia che i monaci buddisti compongono e poi lasciano andare al vento e all'acqua: impermanenza. Ecco allora che questo libro è fatto di pietre pesanti, di sabbia lieve e di vento leggero, per ricordarci che il gioco è una realtà che aiuta a curare la vita."" -
Guida al mercato dell'arte moderna e contemporanea
Perché un lavoro artistico viene acquistato per milioni mentre un altro rimane invenduto? Come si valuta un'opera d'arte? Quali fattori, nell'operato e nella carriera di un artista, ne influenzano il mercato? Quali sono le regole silenziose che un collezionista deve conoscere? L'arte è un buon investimento? Quali sono oggi i centri principali del mercato globale dell'arte? Come si compra all'asta? Che ruolo hanno galleristi, fiere e art advisors? Come innovano e ampliano il mercato dell'arte Internet e le nuove tecnologie? Un agile vademecum per chi desidera comprendere il mercato dell'arte moderna e contemporanea e orientarsi all'interno delle sue regole discrete e complesse. Con le testimonianze dirette di chi lavora nel settore, dai più potenti galleristi internazionali ai direttori delle principali case d'asta, ai grandi collezionisti e agli esperti riconosciuti. In appendice, una sezione con il calendario degli eventi da non perdere, tante informazioni utili, oltre a un vocabolario essenziale dei termini più usati. -
Un patrimonio artistico senza. Ragioni, problemi, soluzioni
Il libro racconta l'enorme confusione e il sempre più grave ritardo culturale in cui giacciono restauro, conservazione e tutela oggi in Italia. L'autore, Bruno Zanardi, conduce la propria narrazione da testimone diretto, quale è ormai da quasi mezzo secolo. E avanza molti e desolanti esempi: restauri grossolanamente sbagliati, perenne crisi formativa del settore, cementificazione dissennata del paesaggio. Ma avanza anche numerosi casi positivi, a dimostrazione di come la partita per dare un futuro al nostro patrimonio storico e artistico sia ancora del tutto aperta. A patto però che il Ministero dei beni culturali abbia il coraggio d'attuare una politica di tutela moderna ed efficiente, perché finalmente aperta a un lavoro comune con i Ministeri dell'Università e dell'Ambiente e con la ricerca scientifica dell'industria. Lavoro comune che attui quella conservazione preventiva e programmata in rapporto all'ambiente che sempre più appare l'unica azione di tutela in grado di consentire la salvaguardia e la cura del fondamentale carattere storico ed estetico del nostro patrimonio artistico: la sua indisgiungibilità dal paesaggio - urbano, agrario e naturale - in cui è andato stratificandosi in millenni. -
L' orma del tempo
"Qualche parola sul Tempo. Su Cronos dei Greci, superstite e duraturo nelle nostre 'cronologie'. Qualche lettura iconografica: da immagine a parola. Trasposizioni e proiezioni, desunte qua e là dall'arte figurativa occidentale che si è misurata con la rappresentazione dell'impossibile. Cogliendo il Tempo di profilo; descrivendone l'impronta al seguito delle sue orme invisibili, tenui come l'ombra che s'allontana, pesanti come la Morte che si avvicina, distogliendo l'attenzione dal fratello, il Sonno, che vorrebbe prescindere dal Tempo. Impronte frequenti come le vite dopo altre vite. Ombre dopo ombre."""" L'arte classica non raffigurava il Tempo. Il Tempo trascorre; il Tempo è invisibile e inafferrabile nella sua velocità. La cultura medievale, rinascimentale e barocca diede invece """"forma"""" in immagine al Tempo, come all'Eternità di cui esso è preambolo. Lo rappresentò come Padre degli Dei e come ultimo dei sette Pianeti """"erranti"""" in cielo. È Saturno, il vecchio lento e zoppo con la clessidra in mano che divora i figli da lui stesso generati. È il dio della semina che miete i giorni con la sua falce, uguale a quella della Morte. È l'astro della Melanconia e della genialità al quale allo scadere dell'epoca moderna Giambattista Tiepolo più d'ogni altro seppe dare il volto sfuggente di chi perennemente trascorre, lasciando nell'arte un'orma visibile e duratura." -
Manet. Un pittore «super bocciato»
La vita e le opere di Manet, raccontate in prima persona dall'artista e dai personaggi stravaganti dei suoi quadri. Al tempo in cui visse, il grande pittore fu spesso considerato un ""imbrattatele"""" incapace e scandaloso che preferiva ritrarre le persone comuni piuttosto che l'alta società e i grandi eroi del passato. In questo racconto divertente a più voci vedremo le peripezie di Manet per riuscire a esporre i suoi quadri al famoso """"Salon"""" di Parigi dove le sue opere venivano sempre bocciate da critici e giurie! Età di lettura: da 6 anni."" -
ABC Tools. Cento anni di cultura dell'utensile professionale. Ediz. italiana e inglese
Una vicenda familiare di respiro europeo, tesa tra i poli geografici di Germania e Italia, che trova in terra di Lombardia il suo approdo naturale. Tre generazioni di imprenditori che dagli anni antecedenti la prima guerra mondiale a oggi scommettono sull'irriducibile dinamismo del lavoro meccanico, individuando la loro strada tra le incudini, le tenaglie, i martelli di officine operose e di laboratori artigiani. Il mondo magico degli utensili regolarmente rinnovato dal 1913 in un catalogo che è sinonimo tra gli addetti della più alta e affidabile professionalità. Una storia, quella della famiglia Amos e del catalogo ABC, che corre in parallelo, supportandola, con l'avventura industriale e tecnologica tra il XX e il nostro secolo. -
Tutto il calore del mondo
"La forma poetica di Gian Ruggero Manzoni è da sempre stata caratterizzata da uno sporcare la prosa con la poesia, non si sa se per bisogno di un contenitore assoluto o per naturale e istintivo dubbio nei confronti delle forme pure che, al massimo della loro tensione, invece di aprirsi si chiudono come reliquie... Lo scrittore, insomma, come poi l'artista in genere, oggi più che mai, mi pare, deve avere fede, deve avere la forza immobile di abbandonarsi alla tempesta, al fluire dei rottami e dei frammenti di vita tra memoria e corrente, come un occhio del ciclone, al centro del turbine, posando il capo sul sacco in un sonno che non è altro che veglia profondissima, oltre la mente ma nel corpo in pericolo; deve affidarsi a quella corrente, perché anche il sangue deve fluire, scongiurando le troppe ecchimosi di tanta letteratura della consolazione. Se la fonte del peccato, come ricorda Paolo, è nella carne, dalla carne viene anche la salvezza (il 'miracolo'): e il peccato è della e nella carne non perché essa sia cattiva in sé, ma per il fatto che in essa vi è la morte, soprattutto la paura della morte, fonte di ogni peccato; se pensiamo alle parole di Gesù sulla vita: 'Chi cercherà di salvare la sua vita, la perderà; ma chi la perderà, la preserverà' (Lc 17,33) ci accorgiamo che il 'miracolo' è in fondo tutto qui. E questo vale anche per la scrittura di Gian Ruggero Manzoni e per l'arte di Mimmo Paladino. È forse proprio questo tutto il calore del mondo."""" (Andrea Ponso)" -
Lois Anvidalfarei. Ediz. italiana, tedesca e inglese
La monografia illustra il percorso artistico di Lois Anvidalfarei, uno dei più notevoli scultori figurativi contemporanei attivi nell'Europa centrale, celebre per le figure e i gruppi a grandezza naturale (o più grandi del vero), le teste in forma di frammento e la provocante fisicità dei bronzi. Nato il 26 gennaio 1962 a Badia, in Alto Adige, dal 1976 al 1981 frequenta la Scuola d'Arte di Ortisei, in Val Gardena. Nel 1983 si iscrive alla Akademie der Bildenden Künste di Vienna, dove avviene l'incontro decisivo con il professor Joannis Avramidis, che avrà un'influenza duratura sulla sua attività di scultore e disegnatore. Nel 1989, dopo la laurea, l'artista torna nella sua terra, dove lavora come scultore freelance. Il volume è pubblicato in occasione della mostra di Roma (La Pelanda, Ex Mattatoio -Testaccio, 25 ottobre - 30 novembre 2013). -
Marc Quinn. Memory Box. Ediz. inglese
Sculptures, paintings and other art objects by one of the most original Young British Artists in an unparalleled exhibition catalogue.rnrnPublished on the occasion of his major anthology at the Fondazione Giorgio Cini in Venice, this catalogue gathers a number of works by the renowned British artist. “A journey from the origins of life” that, according to the artist, through very powerful works celebrates “the awe and wonder of the world in which we live.”rnMarc Quinn began his career exploring issues such as the relation between art and science, the human body and its survival mechanisms, life and its preservation, beauty and death. Through an essay-interview of the artist with Germano Celant, the volume offers in-depth insight into Quinn’s conceptual practice that incorporates sculpture, painting and installations. The artist’s preoccupation with the metamorphic ability of both human life and nature points to his fascination with our innate spirituality. Quinn questions the codes of nature through his adoption of uncompromising materials such as ice, blood, marble, glass, and lead. Through the use of such materials, his works are at once poetic and confrontational through their exploration of life, death, sexuality, and religion. Quinn transforms the very act of seeing by forcing viewers to question what is around them, pushing them into the unknown in order to rediscover life.