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I fratelli Oppermann
"Nel gennaio del 1941 la sorte dell'Europa e del mondo sembravano segnate [...]: avevamo letto 'I fratelli Oppermann' di Feuchtwanger, importato nascostamente dalla Francia, in cui si descrivevano le 'atrocità naziste'; ne avevamo creduto una metà, ma bastava..."""" (Primo Levi, """"Il sistema periodico""""). Questo romanzo, la storia di un'agiata famiglia di ebrei tedeschi travolta dall'avvento del nazismo, rivela contenuti quasi profetici nel descrivere gli avvenimenti storici, pur essendo stato pubblicato nel 1934. Una società ora inconsapevole, ora politicamente impreparata, ora volutamente cieca di fronte alla Storia assiste all'affacciarsi del nazismo nella Germania degli anni Trenta: passato e futuro si fondono nella saga degli Oppermann, che da cittadini benestanti ed emancipati di una Berlino all'avanguardia precipitano nel vortice di una tragedia reale, fatta di svastiche, camicie brune, discriminazioni, inganni e tradimenti." -
Il mondo senza sonno
Composti per la maggior parte durante gli anni della Prima Guerra mondiale, i quattro testi qui raccolti (""Il mondo senza sonno"""", """"Episodio sul lago di Ginevra"""", """"L'obbligo"""" e """"Ypres"""") fanno rivivere la straordinaria gamma di emozioni e sensazioni che sconvolsero l'Europa intera. L'allerta continua, lo spaesamento radicale e il suicidio, il rifiuto di obbedire e la diserzione, la mercificazione del trauma sono i terreni esplorati da Stefan Zweig."" -
Le età della donna. Diario del corpo femminile
La donna non ha età, o forse ne ha così tante che ognuna merita una descrizione accurata, una definizione di ciò che accade al corpo e alla psiche. L'intera vita di una donna è qui raccontata con un approccio divulgativo e un tratto scientifico semplice alternato a pagine di diario. Cosa succede e perché mentre gli anni passano? Cosa differenzia la bambina dall'adolescente, la giovane adulta dalla donna matura? Quali sono i metodi di prevenzione nelle diverse fasce di età, quale stile di vita aiuta a vivere meglio? Queste e altre domande trovano risposta, insieme a suggerimenti per risolvere piccoli e grandi problemi tipicamente femminili che non sempre devono essere visti con eccessiva preoccupazione. Sapere cosa fare significa vivere meglio: questo libro vuole spiegare alle donne le diverse fasi della vita e tanti trucchi per essere longeve e felici. -
Equilibrium
Camminiamo su due piedi da almeno sei milioni di anni e da subito abbiamo imparato a scaricare il peso del nostro corpo sull'arco del piede. Salvatore Ferragamo ha dedicato la sua vita allo studio anatomico del piede e dell'arco plantare, confrontandosi con l'architettura e l'ingegneria, come dimostrano i suoi brevetti. L'elogio del camminare, danzare scalzi o sulle punte, avanzare sul filo come funamboli, scalare montagne, incedere e marciare a comando, passeggiare per ritrovare se stessi, deambulare senza meta sono solo alcuni dei temi affrontati nel volume a corredo della mostra ""Equilibrium"""", il nuovo progetto del Museo Salvatore Ferragamo, curato da Stefania Ricci e Sergio Risaliti. """"Equilibrium"""" si basa infatti su un confronto tra opere d'arte di valore e significato eccezionali e media diversi - pittura, scultura, fotografia, video, cinema, edizioni a stampa - arricchito da documentari e testimonianze storiche, immagini d'archivio e una serie di interviste a personaggi celebri della nostra epoca: Wanda Miletti Ferragamo e James Ferragamo, Reinhold Messner, Eleonora Abbagnato, Will Self, Cecil Balmond e Philippe Petit. I curatori hanno selezionato opere di Canova e Degas, di Rodin e Bourdelle, di Matisse e Picasso, di Lipchitz e Severini, di Klee e Calder."" -
Jean Arp Osvaldo Licini. Ediz. italiana e inglese
Attraverso oltre centocinquanta opere, un dialogo inedito tra due grandi artisti del XX secolo: lo scultore alsaziano, svizzero di adozione, Jean Arp (1886-1966) e il pittore italiano Osvaldo Licini (1894-1958). Il primo è stato uno dei protagonisti del dibattito artistico della prima metà del Novecento, il secondo è una figura quasi mitica di artista solitario, capace di elaborare una ricerca del tutto originale eppure in sintonia con le coeve esperienze europee. A dispetto dello stile di vita profondamente diverso dei due, le loro opere presentano sorprendenti punti di contatto, testimonianza di una comune sensibilità e di orizzonti di ricerca condivisi che questo catalogo si propone di sottolineare attraverso paralleli visivi e la disamina critica della poetica degli artisti, condotta attraverso numerosi saggi. Il volume documenta infine gli intensi rapporti che Arp e Licini intrattennero con i propri contemporanei proponendo raffronti con opere di Matisse, Modigliani, Klee, Kandinskij, Sophie Taeuber-Arp e altri ancora. -
Carmine Ciccarini. La città delle anime. Ediz. italiana e inglese
Il volume presenta una selezione di vedute di Carmine Ciccarini raffiguranti la città contemporanea: personalissime visioni dell'artista che colgono la vita frenetica della metropoli, costantemente annegata in un'alienante solitudine che permea le immagini ora fluttuanti, ora distillate in una insidiosa quiescenza. Tema già affrontato dai pittori futuristi, la città che sale si trasforma e trasforma anche la gente che la vive. Come scrive il curatore ""La città metropolitana va intesa come una caustica metafora dello strazio esistenziale a cui è sottoposto l'uomo che va a riflettersi nelle strutture che egli stesso ha messo in movimento e non è più in grado di regolamentare. E le anime? Paiono staccate da un corpo che non è più in grado di accoglierle."""""" -
La piazza imbandita. Mercati storici lombardi tra XVIII e XX secolo
Nel mito, Mercurio è il dio del commercio, degli scambi e dei profitti mercantili. Il suo nome deriva dal termine latino merx che designa la merce, e probabilmente significa mercante. Il tipo di mercato esaminato in questo libro è propriamente il luogo fisico, tutelato dal dio dei traffici, dove le merci vengono scambiate. È un luogo convenuto nel centro urbano dove si contano, si pesano, si registrano, si valutano le derrate da vendere e da acquistare; dove si stabiliscono i nessi tra le risorse, le tecniche e i bisogni, si quantificano i calcoli necessari per raggiungere un punto d'incontro tra domanda e offerta. Il mercato assorbe dunque una tra le funzioni più importanti della collettività, dando concretezza nello spazio alla dimensione alimentare. E tuttavia, pur costituendo un elemento chiave nella parabola della nutrizione, questa struttura della civiltà materiale è malnota, misconosciuta dalla storiografia intorno al cibo o, più spesso, è associata a un'idea di folclore, che abitualmente poggia sulla falsa concezione che vi siano creazioni collettive spontaneamente prodotte dal popolo. Attraverso dipinti, stampe, fotografie e documenti questo volume ripercorre la storia e l'importante ruolo dei mercati storici in Lombardia tra XVIII e XX secolo. -
Il viaggiatore inglese
Masolino d'Amico torna a parlare di cultura anglosassone soffermandosi questa volta su un altro grande personaggio: Thomas Cook (1808-1892), fondatore della prima agenzia di viaggi, considerato l'inventore del turismo moderno. Ai suoi albori, il giovane Cook era un fervido battista, fanatico sostenitore della Lega della Temperanza, un'associazione filantropica che combatteva l'alcolismo e il consumo di alcol. Pur di tenere i suoi accoliti lontano dalla bottiglia organizzava per loro raduni con canti e preghiere. Nel 1841, sfruttando le nuove possibilità offerte dal treno, organizzò un viaggio cui parteciparono 540 persone. Il successo di questa iniziativa fu tale che decise di programmare viaggi sempre più lontani. La Scozia, Londra in occasione della Grande Esposizione al Crystal Palace, la Svizzera alla scoperta delle montagne, la Francia, l'Italia, e infine la Terra Santa, la destinazione più importante per un cristiano come lui. -
Atlante dei Sacri Monti prealpini. Ediz. illustrata
Il volume illustra e documenta un itinerario nel ""sistema"""" dei Sacri Monti prealpini, considerati nel loro complesso un mondo con proprie valenze di cultura religiosa e artistica. Il volume analizza e confronta i diversi casi di Sacri Monti prealpini, ricostruendone la storia comune e ponendo in risalto la comune cultura religiosa - dalle sue radici francescane a quelle borromaiche - e artistica. In tale mondo, con felice interpretazione delle valenze proprie dell'ambiente naturalistico del territorio prealpino, tra la fine del XV sec. e gli inizi del XVII secolo nacque e si sviluppò, una tipologia artistica monumentale, quella dei Sacri Monti: un """"sistema"""" di più cappelle di grandi dimensioni architettoniche, connesse in schemi ora di via sacra ora di città, ospitanti ciascuna un gruppo statuario rappresentante un """"mistero"""" della storia di Cristo o dei Santi. Il repertorio iconografico evidenzia l'eccellenza qualitativa dell'arte dei Sacri Monti che ospitarono alcuni dei momenti più alti della cultura pittorica e plastica della tradizione lombarda tra Rinascimento e Barocco, da Gaudenzio Ferrari a Giovanni d'Enrico, ai Prestinari, al Morazzone, a Tanzio, a Francesco Silva, a Dionigi Bussola, autori che fanno di questa """"Gerusalemme nelle Alpi"""", vivente in tali Sacri Monti prealpini, un caso unico nella storia dell'arte occidentale."" -
I Santillana. Works by Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana. Ediz. italiana e inglese
"I Santillana"""" esplora il duplice universo dei fratelli Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana, discendenti di una mitica dinastia vetraria, formati nel solco del padre, Ludovico Diaz de Santillana, e del nonno, Paolo Venini. Pubblicato in occasione dell'esposizione veneziana, il volume presenta un centinaio di lavori, comprendenti sculture, opere e oggetti in vetro, realizzati dai due artisti a partire dagli anni Ottanta a oggi, insieme a un corpus di nuovi lavori appositamente pensati e realizzati per l'esposizione veneziana. Opere che non sono il risultato di un lavoro a quattro mani, ma al contrario indagano singolarmente il linguaggio, diverso ma intrecciato, dei due artisti, entrambi legati a un percorso artistico autonomo ma con una storia familiare e biografica comune. Il volume riunisce i contributi critici di Pasquale Gagliardi (segretario generale della Fondazione Giorgio Cini), Martin Bethenod (direttore della François Pinault Foundation) e Peter Murray (direttore dello Yorkshire Sculpture Park), una conversazione di Bethenod con Alessandro Diaz de Santillana e Laura de Santillana, il catalogo delle opere, corredato dalle fotografie dell'allestimento della mostra, e le biografie dei due artisti." -
Milano. Highlights
Città d'arte, capitale indiscussa della moda e del design. Milano città degli affari e della finanza, ma anche laboratorio di progettazione architettonica e urbana in occasione di Expo 2015. Un gran tour tutto milanese in un libro che propone un itinerario nella città più europea e cosmopolita d'Italia. Il volume offre un ritratto a tutto tondo della città, prendendo in considerazione gli aspetti che la rendono unica: l'arte, la moda, la movida, il design, i quartieri storici, le curiosità, lo stadio di San Siro, vero e proprio tempio del calcio, e il Teatro alla Scala, tempio della lirica. -
Milano 10 capolavori. Ediz. illustrata
L'eccellenza del genio italiano si manifesta in dieci capolavori che da soli valgono il viaggi a Milano: il Ritratto di giovane donna di Piero del Pollaiolo, la Pala di Brera di Piero della Francesca, il Cristo morto nel sepolcro e tre dolenti di Andrea Mantegna, l'Ultima cena di Leonardo da Vinci, lo Sposalizio della Vergine di Raffaello, la Pietà Rondanini di Michelangelo Buonarroti, la Canestra di frutta di Caravaggio, Il bacio di Francesco Hayez, Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo e Rissa in Galleria di Umberto Boccioni. Un ritratto di Milano attraverso dieci capolavori custoditi nei suoi musei. -
Oltre. Le soglie dell'invisibile
"Oltre. Le soglie dell'invisibile"""" si incentra sulla dimensione del trascendente, dell'assoluto. L'""""oltre"""" rimanda da un lato al limite, al confine, alla possibilità di superare barriere interiori ed esteriori, dall'altro all'inafferrabile, all'inaccessibile, all'indefinibile, a quanto si sottrae al possesso e alla dominazione. In questo senso, l'""""oltre"""" è soglia, punto di passaggio, linea di comunicazione tra visibile e invisibile, tra immanente e trascendente, tra finito e infinito, come se al cuore del sensibile emergesse un senso, talvolta difficile da riconoscere, ma senza il quale l'esperienza umana resterebbe piatta, inerte, superficiale. Il volume propone un originale confronto sul trascendente tra opere d'arte del Novecento e contemporanee (Fontana, Burri, Sironi, Paladino, Spalletti, Nagasawa, Parmiggiani) ed esempi di altre epoche e di altri linguaggi (polittici e tavole a fondo oro, icone russe, ex voto). Quarantadue opere dal XIII secolo ai giorni nostri che tracciano un percorso di vibrante tensione spirituale." -
Memorie di un'opera d'arte. La marchesa Casati
Discendente della dinastia tessile degli Amman, Luisa Casati Stampa (1881-1957) rimase presto orfana e si ritrovò con un enorme patrimonio da dilapidare. Milano, sua città natale, Roma, Venezia, Parigi - dove prese dimora nell'enorme e ingestibile Palais Rose - e infine Londra furono i suoi palcoscenici. Attratta da ogni eccesso, dalle droghe all'occulto, fu modella di tutti i protagonisti delle avanguardie, avendo al suo fianco una corte di iconografi intenti a celebrare le sue gesta in maschera. Leggendaria, sprezzante, chimerica, fu compagna di D'Annunzio e finì i suoi giorni in miseria. Cecil Beaton la inseguì nei suoi ultimi anni per ritrarre la sua decadenza, ma lei si schermì, preferendo affidarsi al ricordo. Una memoria che ha ispirato artisti, scrittori, creatori di moda e performer, affascinati dal suo ""vivere inimitabile""""."" -
L' ultimo degli ingiusti
Dopo ""Shoah"""", nel 2013 Lanzmann decide di realizzare un film su Benjamin Murmelstein, l'ultimo decano del Consiglio Ebraico del ghetto di Theresienstadt (o Terezin) recuperando la lunga intervista filmata che gli aveva fatto quando era esule a Roma. Theresienstadt, detto anche il """"ghetto modello"""", apparentemente era una stazione termale che Hitler aveva """"regalato"""" agli ebrei. In realtà era uno specchietto per le allodole per le potenze straniere e la Croce Rossa Internazionale e un campo di concentramento e di smistamento. Murmelstein fu a lungo accusato di collaborazionismo e non poté mai mettere piede in Israele. Lanzmann, con le sue domande risolute, ottiene da Murmelstein una confessione sincera e talvolta quasi politicamente scorretta, ma mai in contraddizione con una vita di raro coraggio e con la decisione di non fuggire quando avrebbe potuto, restando invece tra la sua gente per fare tutto il possibile."" -
Last words
Last words è una raccolta di found poems. Il disegno concettuale che la presiede è drammatico: restituire il lirismo degli istanti ultimi. Con questo obiettivo Gabriele Tinti ha composto in una collettanea, in un unico, lungo, doloroso, commovente, poema della realtà, le ultime parole di persone comuni che hanno scelto di suicidarsi. Parole organizzate dall'autore in forma di epitaffio collettivo e riportate fedelmente, senza alcuna modifica di sorta, privandole così di qualsivoglia patetico tentativo d'immedesimazione, di finzione, di artificiosità letteraria. Letali, terribili, lucide, scritte come urlo, come grido, in serenità, con consapevolezza, in pace. Sono parole che contengono tutta la complessità terribile della vita. Nel loro essere ultime, conclusione d'ogni comunicazione, d'ogni slancio vitale, testimoniano la più autentica difficoltà dell'essere uomini. Il libro contiene i saggi di Derrick de Kerchkove e Umberto Curi ed è arricchito dalle immagini di morti per suicidio di Andres Serrano tratte dalla scandalosa serie The morgue. -
Il Palazzo vescovile a Padova. Ediz. a colori
"Il Palazzo Vescovile, oggetto di questo volume, sorgeva nella porzione di città inscritta nel quartiere Duomo, nell'omonimo centenaro e nella contrada Vescovado. Padova, così come molti altri poli urbani dell'Italia comunale centro-settentrionale, fin dagli inizi del XIII secolo era infatti suddivisa in quartieri (Duomo, Ponte Altinate, Ponte Molino, Torricelle), ripartiti a loro volta in centenari, ciascuno dei quali era frazionato in svariate contrade, ossia la più piccola unità topografico-amministrativa cittadina. La sede dell'episcopio, sin dall'età tardoantica e altomedievale', era ubicata in un punto nodale di Padova. Tuttavia, proprio a partire dalla prima metà del Trecento, la dialettica fra il potere politico ed ecclesiastico divenne, nel sito dove sorse la nuova dimora dei presuli, particolarmente intensa.""""" -
Kikki Ghezzi. Roots. Ediz. italiana e inglese
Il libro è la prima monografia dedicata a Kikki Ghezzi, artista milanese residente a New York dal 1996. Esso nasce dalla volontà di documentare e di mettere a fuoco le caratteristiche e gli esiti delle suo percorso artistico, dalle prime prove pittoriche, ai lavori più maturi fino al suo ultimo ciclo (""Roots"""") nato tra l'estate 2013 ed il 2014 e qui per la prima volta presentato nel suo insieme. Il libro testimonia quindi una ricerca pluriennale, che trascende progressivamente vicende e ossessioni autobiografiche approdando a una sintesi tra immagine e astrazione. Nei dipinti di carattere onirico precedenti il 2013 la figura era una presenza costante, quasi ossessiva, ma spesso invisibile ed evocata solo simbolicamente. Nell'ultimo ciclo di opere sono delle vere radici, di varie forme e dimensioni, ad essere oggetto dell'attenzione e della sperimentazione di Kikki Ghezzi e ad assumere l'aspetto di strane creature umanizzate. Si tratta di radici trovate dall'autrice a varie latitudini del mondo, la cui metamorfosi porta alla luce le due anime della pittura dell'artista, quella energica ed espressiva, di forte accensione cromatica, e quella fragile e delicata, dai toni tenui e modulati. Due anime che sembrano infine ricomporsi nel segno incisivo dei disegni. Il volume è curato da S. Fontana, N. Grimes, L. Banner,S. Cusatelli, D. Ebembach, A. Groos, P. Buettner, K. Park."" -
«Smarrita e prediletta». Maria Maddalena nel Rinascimento lombardo
Dal forte interesse e dal fascino suscitati dalla figura di Maria Maddalena nasce l'idea di un viaggio tra le tele del Cinquecento lombardo che, più di altre di pari valore devozionale, offrono della santa un'immagine di straordinaria intensità artistica ed evocativa. Pagina dopo pagina il lettore potrà approfondire la conoscenza di colei che cerca il senso della vita in Cristo e meglio comprendere alcuni aspetti di una figura che, oggi come ieri, continua ad affascinare anche in sede agnostica in quanto archetipo dell'amore nel suo significato più alto. La dominazione francese ha prodotto, soprattutto a Milano, capolavori intrisi di misticismo; da qui lo spunto per concentrarsi sulla biografia della ""fervente amatrice"""" di Cristo, sia evangelica sia leggendaria, nella figurazione lombarda al tempo di Leonardo. Non a caso si inizia idealmente il percorso con il Salvator Mundi del Vinciano, che forse meglio di qualunque altra opera rappresenta l'oggetto del desiderio cristiano, per poi proseguire con una variegata antologia iconografica sulla santa """"smarrita e prediletta"""", a firma di artisti come Bramantino, Marco d'Oggiono, Giampietrino, Luini, Savoldo e Solario. Il senso dei dipinti proposti, oltre a permettere di avvicinarsi all'immagine di Maddalena così come concepita dai pittori del Rinascimento settentrionale, persegue l'intento di indurre chi legge a guardare oltre le tele, per riflettere sul mistero della Risurrezione, di cui la santa è la prima testimone."" -
Terreferme. Emilia 2012. Il patrimonio culturale oltre il sisma
Il progetto ""Terreferme. Emilia 2012: il patrimonio culturale oltre il sisma"""" nasce ad un anno dal terremoto che nel maggio del 2012 ha colpito la pianura emiliana a nord del Po tra le province di Ferrara, Bologna, Modena e Reggio Emilia. Dopo dodici mesi di lavoro in situazione di grave emergenza, con quasi 2.000 beni architettonici danneggiati e con la necessità di avviare in tempi rapidi i cantieri per la messa in sicurezza, è emersa l'esigenza di stabilire un primo momento di riflessione sulle attività svolte. L'esperienza umana e professionale maturata dai tecnici e dai funzionari del Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo impegnati nella salvaguardia del patrimonio culturale di queste terre di pianura profondamente ferite, doveva trovare un luogo dove essere raccolta e valorizzata per essere poi codificata e condivisa. Terreferme ha l'ambizione di essere """"quel luogo""""; un laboratorio permanente per la raccolta di dati e informazioni e per lo sviluppo delle migliori pratiche di intervento sui beni culturali colpiti da eventi naturali distruttivi. Il volume, catalogo della mostra multimediale allestita in Triennale in occasione del secondo anniversario del terremoto, rappresenta il primo momento di visibilità di questo progetto. Terreferme presenta 43 video narrazioni sulle caratteristiche del patrimonio culturale emiliano, sui danni che ha subìto e sulle attività che sono state svolte per la sua tutela e per consentirne il recupero futuro.""