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M.A.X. Museo spazio officina. Eidz. italiana e inglese. Ediz. bilingue
Questo volume ha come obiettivo quello di stimolare la riflessione sul valore della trasformazione di un'area attraverso le realizzazioni architettoniche e il ridisegno urbano, il cui pensiero guida attua tangibilmente lo Zeitgeist nell'applicazione di una ""visione"""" della cultura di un luogo capace di dare fattibilità a un """"concetto pilota"""". È il caso dell'area destinata al progetto culturale di Chiasso, che ha visto all'inizio degli anni duemila un rapido cambiamento dovuto a una lungimirante volontà politica di Creative City. Il progetto è stato favorito dalla felice scelta della Fondazione Max Huber Kono di realizzare un museo, e dalla decisione dell'esecutivo della città di confine di ristrutturare una ex autorimessa con officina, facendola diventare un luogo pubblico dedito all'incontro e al dialogo sulla contemporaneità quale work in progress. Un'area artigianale dismessa diventa quindi, attraverso una radicale trasformazione, il cuore pulsante della produzione della cultura con lo storico Cinema Teatro con cui entra in stretto dialogo. La trasformazione è stata affidata dieci anni or sono agli architetti svizzeri - allora emergenti, ora noti nel panorama internazionale - Pia Durisch e Aldo Nolli, i quali sono intervenuti con un progetto ex novo di museo, la ristrutturazione dello Spazio Officina e il masterplan dell'intera area."" -
Città di mare con nebbia
"Veridica relazione degli strani eventi accaduti nella nostra città l'inverno 1888, così come da me registrati..."""" Con queste parole, cariche di mistero e aspettativa, inizia il documento che il narratore dice di aver trovato nel cassetto segreto di un mobile di famiglia. E ben più che strani sono gli eventi che si svolgono in una ricca e tranquilla città di mare affacciata sul Baltico negli anni in cui la navigazione a vapore ha ormai sostituito i grandi velieri. Proprio su una di queste navi in città - in concomitanza con inspiegabili aggressioni notturne - giunge un misterioso straniero dal profilo rapace, che reca al seguito un servitore dall'aspetto inquietante. Mentre la paura si insinua come nebbia sottile, le autorità indagano e l'attenzione del lucido e razionale capitano Veidt si concentra sempre più sullo straniero misterioso. E la vicenda, una città e il Male, si dipana, veloce ed essenziale, secondo moduli propri al grande cinema dell'espressionismo tedesco, sino a una fine sinistra, che non dissolve l'orrore." -
L' italiano in cucina
Venti cuochi stellati, fra i migliori del mondo, riuniti per la prima volta a Parigi da tutta Italia, ci guidano alla scoperta della cucina di un Paese ricchissimo e in larga parte ancora inesplorato. Ciascuno di loro ci invita a sederci a tavola per un pasto speciale, dove assaporare i tesori della cucina italiana nell'infinita varietà che la distingue. Ognuno ha i suoi ingredienti, i suoi segreti, il suo giro di mano, il suo legame forte e genuino con il territorio. Tutti hanno un debito nei confronti di produttori, contadini, viticoltori, pescatori, veri tutori della ricchezza del nostro territorio e umili artefici del successo del gusto italiano nel mondo. Al seminario ""L'Italiano in cucina"""", nato da un'idea di Massimo Bottura e organizzato a Parigi da Marina Valensise all'Istituto Italiano di Cultura, hanno partecipato Davide Oldani, Gianfranco Vissani, Enrico Cerea, Pino Cuttaia, Heinz Beck, Moreno Cedroni, Salvatore Tassa, Gennaro Esposito, Alfonso Iaccarino, Anthony Genovese, Luigi Ferraro, Carlo Cracco, Roberto Petza, Emanuele Scarello, Vinod Sookar e Antonella Ricci, Giancarlo Perbellini, Cristina Bowermann, Mariangela Susigan, Matteo Baronetto."" -
Milano
Città degli affari, della moda e del design, centro industriale e direzionale, polo d'attrazione di generazioni di immigrati italiani, meta quotidiana di migliaia di pendolari, sede di case editrici, giornali e network televisivi, ricca di teatri, musei, gallerie e università, la Milano del XXI secolo è una metropoli che conserva i simboli di un illustre e millenario passato e che, al contempo, si mostra capace di rinnovarsi e modificarsi. Entro un tessuto urbano eterogeneo, ma certamente ricco e stimolante, emergono i documenti di una storia illustre: dall'epoca tardo romana all'età dei comuni, dalle signorie dei Visconti e degli Sforza all'età spagnola, dal Settecento asburgico agli splendori napoleonici, dall'età della prima industrializzazione al liberty e al déco, fino ad arrivare al secondo dopoguerra e alla più stretta contemporaneità. La guida, curata da Roberta D'Adda e Massimo Zanella, si articola in otto itinerari, che da piazza del Duomo, cuore della città, si irradiano verso le antiche porte, per spingersi poi fin nelle moderne periferie dove stanno prendendo corpo innovativi progetti urbanistici. Il volume è corredato da un ricco apparato di immagini, che guideranno il visitatore nelle sue scelte, da un'introduzione dedicata alla storia della città, da una cartina illustrante i percorsi consigliati e da un pratico indice dei luoghi. -
Milan
Città degli affari, della moda e del design, centro industriale e direzionale, polo d'attrazione di generazioni di immigrati italiani, meta quotidiana di migliaia di pendolari, sede di case editrici, giornali e network televisivi, ricca di teatri, musei, gallerie e università, la Milano del XXI secolo è una metropoli che conserva i simboli di un illustre e millenario passato e che, al contempo, si mostra capace di rinnovarsi e modificarsi. Entro un tessuto urbano eterogeneo, ma certamente ricco e stimolante, emergono i documenti di una storia illustre: dall'epoca tardo romana all'età dei comuni, dalle signorie dei Visconti e degli Sforza all'età spagnola, dal Settecento asburgico agli splendori napoleonici, dall'età della prima industrializzazione al liberty e al déco, fino ad arrivare al secondo dopoguerra e alla più stretta contemporaneità. La guida, curata da Roberta D'Adda e Massimo Zanella, si articola in otto itinerari, che da piazza del Duomo, cuore della città, si irradiano verso le antiche porte, per spingersi poi fin nelle moderne periferie dove stanno prendendo corpo innovativi progetti urbanistici. Il volume è corredato da un ricco apparato di immagini, che guideranno il visitatore nelle sue scelte, da un'introduzione dedicata alla storia della città, da una cartina illustrante i percorsi consigliati e da un pratico indice dei luoghi. -
Paolo Atchugarry. Città eterna, eterni marmi. Ediz. italiana, inglese e spagnola
Il volume costituisce il catalogo della mostra personale dello scultore uruguaiano, allestita nella suggestiva cornice del Museo dei Fori Imperiali Mercati di Traiano. Una rassegna di quaranta opere, di cui dieci monumentali che esposte all'aperto, scaturite nella quasi totalità da quel marmo di Carrara che ha fornito indispensabile alimento agli irripetibili capolavori della classicità e del Rinascimento custoditi nell'Urbe. Grazie all'abilità di Atchugarry si intende rinnovare l'antico e magico rapporto con lo statuario, evocando nelle composizioni delicatamente ascensionali del Maestro innegabili rimandi a una classicità che ci appartiene nell'intimo e nutre la sensibilità di chi ammira gli ""eterni marmi"""". Le opere dialogano tra di loro tracciando percorsi, senza sovrastare l'imponenza dello sfondo, si contestualizzano con esso in un unico concerto architettonico, così che la magia si perpetua. Marmi che ritrovano finalmente il loro spazio ottimale e l'immobilità del tempo, il concetto di equilibrio e di armonia non viene condizionato dalle dimensioni, dagli argomenti trattati o dalla sostanza su cui viene esercitata l'invenzione. La poeticità visiva della scultura di Pablo Atchugarry suggerisce temi metafisici, e il Maestro stesso considera il suo lavoro come una continua """"aspirazione verso un ideale,"""" un anelito che lo porta sempre più verso l'alto, verso """"orizzonti senza limiti""""."" -
Pablo Atchugarry. La vita dopo la vita. Ediz. italiana, inglese e spagnolo
Pubblicato in concomitanza con l'esposizione dell'opera di Pablo Atchugarry (1954) La vita oltre la vita al Padiglione dell'Uruguay a Expo Milano 2015, il volume presenta la scultura nelle diverse fasi di lavorazione, dal ritrovamento alla realizzazione finale. -
Guardando all'URSS. Realismo socialista in Italia dal mito al mercato. Ediz. italiana e inglese
La mostra ""Guardando all'URSS"""" e il catalogo che la accompagna suggeriscono un'innovativa riflessione sull'immagine mitica dell'Unione Sovietica nell'Italia del secondo dopoguerra e sul ruolo assunto dall'iconografia realista, grazie a documenti emersi da uno studio accurato e finora mai confrontati. L'esposizione prova a cambiare la prospettiva, vuole chiedere allo spettatore un altro sguardo. Tre gli ambiti scelti per indagare questa vicenda affascinante: da un lato, l'iniziativa del Premio Suzzara, ideato nel 1948 da Dino Villani, con Tebe Mignoni e Cesare Zavattini, destinato a far riflettere sul linguaggio realista e sul tema del lavoro attraverso le opere di artisti quali Borgonzoni, Guttuso e Zigaina. Dall'altro, il racconto dei protagonisti del realismo russo nei padiglioni sovietici alle Biennali veneziane del 1934 e dal 1956 agli anni settanta, da Dejneka a Muchina, da Popkov a Gerasimov. Infine, il fenomeno collezionistico, testimonianza di una cultura d'immagine, di una retorica visiva, di una modalità di racconto della realtà sovietica che rivelano forti persistenze, dagli anni della caduta del muro sino a oggi."" -
Ligabue. Gualtieri. Il ritorno
Promossa dalla Fondazione Museo Antonio Ligabue e pubblicata in occasione del cinquantenario della morte, una grande monografia su uno dei più geniali e originali artisti del Novecento italiano. Centottanta opere tra dipinti, sculture, disegni e incisioni (alcune decine mai esposte in precedenza, tra le quali diversi autoritratti, impietosa raffigurazione di sé), ripercorrono la tormentata opera di Antonio Ligabue e confermano, al di là delle fuorvianti definizioni di naïf o di artista segnato dalla follia, il fascino di questo ""espressionista tragico"""" di valore europeo, nella cui opera, che fonde esasperazione visionaria e gusto decorativo, spira il vento del moderno. Di Ligabue è ormai nota la triste odissea esistenziale che segnò profondamente il suo lavoro. Espulso dalla Svizzera per la sua vita turbolenta, Antonio Ligabue arriva nell'agosto 1919 a Gualtieri; l'impatto con il nuovo ambiente si rivela da subito triste e doloroso. I primi dipinti di Ligabue (nei quali traspare il suo grande interesse per i musei di scienze naturali e per gli animali in genere) risalgono alla fine degli anni Venti; sono gli anni in cui Ligabue incontra a Gualtieri Marino Mazzacurati. La difficile e tormentata vita di Ligabue, segnata da ostilità e incomprensioni, e da ricoveri all'Istituto Psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia e al Ricovero di mendicità di Gualtieri, è tutta dedicata, fino alla morte, alla pittura e alla scultura, nonostante le diffuse derisioni e i mancati riconoscimenti."" -
Non chiedere cosa sarà il futuro
Giuseppe ""Nino"""" Sgarbi (novantaquattro anni, oltre sessanta dei quali trascorsi nella sua casa-museo, cenacolo di scrittori, artisti e personalità della cultura) tesse, in un delicato gioco di rimandi fra passato, presente e futuro, le tre correnti che sono state vento alla vela della sua vita: l'aria - la passione per il volo, la caccia, il cinema; l'acqua - il fiume, la pesca, il mare; il pensiero - i grandi incontri con i libri e la poesia, ma anche con alcuni tra i protagonisti della scena culturale del Novecento. Come scrive Claudio Magris nella prefazione, """"I toni tragici non si addicono alla ferma dignità di un vecchio signore familiare con la ruvida terra e l'acqua del fiume, ma sempre attento alle buone maniere. Sarebbe bello potergli assomigliare, almeno un pochino...""""."" -
Monet. Dalle collezioni del Musée d'Orsay e dell'Orangerie
Nessun artista più di Claude Monet ha cercato di catturare l'essenza della luce sulla tela. Tra tutti gli impressionisti fu lui a rimanere sempre totalmente aderente al principio di fedeltà assoluta alla sensazione visiva, dipingendo direttamente l'oggetto sulla tela. Dopo un esordio all'insegna del realismo courbettiano negli anni sessanta dell'Ottocento, i dipinti di Monet mostrano la cifra più pura dell'Impressionismo, prima di dare vita, inizialmente tramite uno sguardo sempre più acuto e penetrante, poi attraverso una libertà e un lirismo sempre più marcati, a un intero capitolo dell'arte del XX secolo. Pubblicata in occasione dell'esposizione organizzata da Skira, in collaborazione con la Città di Torino, la Fondazione Torino Musei, la GAM Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino e il Musée d'Orsay di Parigi, la monografia illustra il percorso artistico di questo straordinario maestro dell'arte francese attraverso una quarantina di dipinti provenienti dal Musée d'Orsay, che conserva la più importante raccolta pubblica di pittura impressionista al mondo. -
Impressionisti. Tête à tête
Nonostante il ritratto abbia avuto un ruolo essenziale nella pittura degli impressionisti (in particolare nella produzione di Degas e Renoir) e sia stato oggetto di un'autentica ridefinizione nell'ambito della scultura, soprattutto ad opera di Rodin, il genere in sé non ha mai suscitato grande attenzione. Come spiega Guy Cogeval, sembra quasi che gli storici dell'arte abbiano trascurato il fatto che la ritrattistica - probabilmente a causa del suo legame col modello - è stata il veicolo privilegiato di quell'avanguardia pittorica che si impose nella scena artistica a partire dagli anni sessanta dell'Ottocento. Fino all'autoritratto, che pure scandisce l'intera carriera di Cézanne, la cui ricchezza psicologica sarà riconosciuta dalla critica nell'opera degli eredi immediati dell'impressionismo come Gauguin e Van Gogh. Realizzato in occasione dell'esposizione romana, il volume presenta oltre sessanta ritratti dipinti o scolpiti appartenenti alle collezioni del Musée d'Orsay, uno dei musei più importanti al mondo, opere capitali realizzate da artisti francesi che sono oggi tra i più noti della storia dell'arte: Édouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Frédéric Bazille, Camille Pissarro, Paul Cézanne, Berthe Morisot o ancora Auguste Rodin. -
Don't shoot the painter. Dipinti dalla UBS Art Collection. Ediz. italiana e inglese
Un omaggio alla pittura contemporanea attraverso oltre cento tra i maggiori capolavori della UBS Art Collection dagli anni '60 ad oggi. Pubblicato in occasione della mostra milanese, il volume documenta come quest'ultima si proponga di sancire il ruolo della pittura come punto di riferimento nell'arte contemporanea per artisti e pubblico attraverso le opere di una delle più grandi collezioni corporate a livello internazionale, la UBS Art Collection. La mostra ospita opere di 91 fra i maggiori artisti internazionali come John Armleder, John Baldessari, Jean-Michel Basquiat, Michaël Borremans, Alice Channer, Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Gilbert & George, Katharina Grosse, Damien Hirst, Alex Katz, Gerhard Richter, Thomas Struth, Hiroshi Sugimoto, Mark Tansey e Christopher Wool, per citare solo alcuni nomi. Il catalogo è corredato da installation views che raccontano la mostra attraverso lo speciale allestimento ideato dal curatore in cui i visitatori hanno la sensazione di trovarsi all'interno di una insolita quadreria contemporanea di dipinti. Immaginando i quadri come fossero sospesi nello spazio museale, le pareti delle sale espositive sono coperte da fotografie che riproducono le sale della GAM come erano e come sono quando ospitano la collezione permanente del museo. -
Orizzonte Nord-Sud. Protagonisti dell'arte europea ai due versanti delle Alpi 1840-1960. Ediz. italiana e inglese
Un viaggio attraverso le opere di artisti che hanno segnato la storia dell'arte a nord delle Alpi e nel ""paese dove fioriscono i limoni"""" a partire da Giovanni Battista Piranesi e Caspar Wolf che alle soglie della modernità incarnano la polarità nord-sud, fino a Lucio Fontana e Alberto Giacometti che chiudono da protagonisti quella stessa epoca. Tra questi estremi si succedono confronti a volte collaudati, ma più spesso inediti e sorprendenti: Arnold Böcklin e Giorgio de Chirico, Ferdinand Hodler e Adolfo Wildt, Albert Anker e Giorgio Morandi, Giovanni Segantini e Medardo Rosso, Félix Vallotton e Felice Casorati, Max Bill e Luigi Veronesi. Approfondimenti sono inoltre dedicati a figure che non ammettono confronti: Giacomo Balla, Fortunato Depero, Sophie Taeuber-Arp e Paul Klee, la cui opera è esito dell'incontro tra una sensibilità maturata a nord e le atmosfere del Mediterraneo. Si dipana così, attraverso più di centocinquanta opere, il rapporto fatto di rime e dissonanze, convergenze inaspettate e improvvisi scarti che caratterizza i due secoli d'arte italiana e svizzera. Pubblicato in occasione dell'esposizione inaugurale del Museo d'arte della Svizzera italiana al LAC Lugano Arte e Cultura, il volume comprende i contributi di Marco Franciolli, Francisco Jarauta, Pietro Bellasi, Guido Comis, Gerd Roos, Matteo Piccioni, Sharon Hecker, Maria Cristina Bandera, Giorgina Bertolino, Ada Masoero, Walburga Krupp e Francesco Tedeschi, oltre al catalogo e all'elenco delle opere."" -
Anthony McCall. Solid light works. Ediz. italiana e inglese
Inglese di nascita, ma residente a New York dal 1973, Anthony McCall si dedica, a partire dai primi anni settanta, alla sperimentazione artistica nell'ambito dell'Expanded Cinema. Le sue ""Solid Light Sculptures"""" mettono in questione lo statuto stesso del mezzo cinematografico collocandosi tra scultura, performance, disegno e cinema. Fasci luminosi piani, curvi o conici, le sculture di luce solida di McCall attraversano lo spazio espositivo delineando volumi e ambienti e stagliandosi nella foschia artificiale che pervade l'aria. Negli spazi del Museo d'arte della Svizzera italiana presso il LAC Lugano Arte e Cultura, che con Anthony McCall inaugura la sua attività, luce e spazio diventano teatro di una irripetibile esperienza partecipativa. Il volume, curato da Bettina Della Casa, presenta i contributi degli studiosi Luke Skrebowski e Antonio Somaini, oltre a una recente intervista a McCall di Jarrett Earnest, ed è arricchito da fotografie inedite che documentano la mostra di Lugano."" -
Gli artisti che ho incontrato
Scelto da IBS per la Libreria ideale perché non esiste al mondo una testimonianza così lunga - vissuta da protagonista - della evoluzione artistica contemporanea.rnrnL'idea di raccogliere in un unico volume tutta la sapienza critica di Gillo Dorfles in campo artistico offre l'occasione per indagare pittura e scultura contemporanee con la chiarezza e la partecipazione con le quali l'autore ha saputo penetrare nella personalità di ogni singolo artista. Una vasta raccolta di scritti, dal 1930 (quando il giovane Dorfles inizia un'assidua collaborazione con ""L'Italia Letteraria"""" e """"Le Arti Plastiche"""" recensendo mostre milanesi e romane) agli anni Cinquanta e Sessanta - ricchi di fermenti artistici che vedono Dorfles acuto osservatore sulle prestigiose pagine di """"Domus"""" e """"Metro"""" - che arriva fino ai giorni nostri. Questo volume offre al lettore l'opportunità di scegliere con facilità un approfondimento sui lavori dell'artista di affezione nell'ottica competente di un grande critico."" -
Rinascimento. Ediz. illustrata
Introduzione di Vittorio Sgarbi. -
Skan-zo-na-ta. La canzone umoristica e satirica italiana da Petrolini a Caparezza
"Un libro come questo non l'ha mai scritto nessuno prima d'ora... Il background musicale di questo paese è ancorato al melodramma, alle storie di amori sofferti, persino tragici, eppure il primo disco italiano è stato 'A risa, il cui testo del ritornello è uno scoppio di risate. Si può dire, quindi, che l'industria italiana del disco sia nata ridendo. Per tradizione, invece, la canzone è strappalacrime, l'importante è che non faccia pensare troppo. Chi potrebbe mai identificarsi con un foruncolo (la canzone di Fo) o con la Veronica di Jannacci, quella che la dava via in piedi al Carcano? O ancora con L'inno del corpo sciolto di Benigni? In queste pagine non si raccontano solo canzoni ma stili di vita, luoghi, persone, città, teatri, avventure. È il ritratto dell'Italia in musica."""" (dalla prefazione di Alberto Tonti)" -
Agathos. Ediz. italiana e inglese
Il volume presenta le singolari opere d'arte dell'artista e matematico Carlo Franzoso, in arte ""Agathos"""", le cui creazioni sono state esposte recentemente al Louvre di Parigi, al Leonardo da Vinci di Milano e permanentemente presso alcuni musei della matematica italiani. Il linguaggio matematico, geometrico o semplicemente numerico, alla base delle intuizioni artistico-scientifiche di Agathos, è perfettamente compatibile con l'idea di una matematica e di una geometria il cui ruolo, ridisegnato in chiave moderna, è di esplorare la realtà nei suoi piani informali e metafisici, e trovare traccia di un Principio che tutto muove. Le soluzioni innovative di Agathos fanno di lui l'esponente primario di una corrente come quella della Transgeometria e possono essere comprese solo alla luce di una conoscenza approfondita di concetti matematici, e in parte filosofici, che l'autore ha saputo tradurre sapientemente in colore. L'uso delle forme e dei colori, ma anche delle cifre che compaiono nelle opere pittoriche di Agathos, narra una realtà informale dove il numero e il colore non sono più espressivi di un fattore quantitativo, bensì qualitativo."" -
Kokocinski. La vita e la maschera: da Pulcinella al clown
Artista visionario dalla cangiante personalità - circense, teatrante, funambolo, alchimista del gesto, scenografo, pittore, poeta, architetto dell'anima - Alessandro Kokocinski combina gli spunti del fantastico russo con quelli del realismo sudamericano, mescola la tradizione pittorica italiana e spagnola ai monumenti del teatro popolare napoletano. Sotto un tendone da circo sempre vivo, ecco un carosello di opere polimateriche ispirate alle metamorfosi della Maschera: sculture, pitture, installazioni, disegni, filmati, versi poetici, libri d'artista. Un assalto di uomini rotti, un canto sciancato, un colore pentecostale acceso di lapilli dal ritmo tragico. Ma anche un volo angelico dai riflessi felici e iridescenti catapultati verso il cielo; un volume sottile esaltato dalla dimensione funambolica dell'arte circense, un graduale affettivo colmo di sentimento. Tra Vita e Sogno. Memoria, Umanità. Pubblicato in occasione della mostra romana, il volume include i saggi di Paola Goretti (Abbagliare il mondo: la vita la maschera il sogno), Margaret Mazzantini (Per Koko), Fabio Lazzari (Per Alessandro Kokocinski) e Tiziana Gazzini (Fughe, incontri, incanti: una storia inquieta); seguono il catalogo delle opere e gli apparati, comprendenti la bibliografia e l'elenco delle esposizioni.