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8º biennale di Soncino, a Marco
La Biennale di Soncino nasce nel 2001 per volontà di due artisti amici di Marco, allora poco più che ventenni, che organizzano una collettiva di pittori, scultori, installatori e studenti d'arte a loro vicini per riempire il vuoto umano e artistico che la scomparsa di Marco ha lasciato. Questa VIII Biennale di Soncino celebra l'arte italiana e internazionale con una selezione di artisti giovani ed emergenti ma già attivi nel panorama nazionale e internazionale, le cui opere (suddivise in Selezione opere VIII Biennale e Mostre satellite) sono esposte in varie sedi cittadine. Da quest'anno la Biennale di Soncino, negli affascinanti ambienti di Palazzo Stanga Trecco concessi dalla Provincia di Cremona, offre la possibilità di confrontarsi e di conoscere nuovi punti di vista sull'arte contemporanea con una mostra collaterale alla manifestazione soncinese che, nel prestigioso piano nobile del palazzo cremonese, presenta un progetto curatoriale che vede protagonisti artisti della nuova e giovane generazione di talentuosi artisti. -
L'Ottocento e il primo Novecento. Collezione Banca Popolare di Vicenza. Ediz. illustrata
La revisione globale e i riscontri inventariali ai quali è stata sottoposta l'intera ricchezza artistica della Banca Popolare di Vicenza hanno avuto come ultima tappa il consistente ed eterogeneo patrimonio dei dipinti dell'Ottocento e del Novecento, quindi le opere cronologicamente più vicine ai nostri tempi. Il lavoro è stato talvolta agevolato da una documentazione esauriente circa l'ingresso di alcuni quadri nelle collezioni delle banche aggregate via via dalla Popolare di Vicenza. Tali documenti hanno consentito di precisare con certezza dapprima la data esatta di acquisizione, le sue modalità e la provenienza dei dipinti; e anche di confermare l'autore dei medesimi che spessissimo, come d'abitudine nell'epoca più recente della storia della pittura, firmava la sua fatica. Meno facile è stata la puntualizzazione dell'anno di esecuzione delle opere, purtroppo raramente segnato sulla tela. L'impresa si è fatta impegnativa, talvolta ""disperata"""", in presenza di personalità poco o assolutamente non ancora storicizzate, cui la critica e la filologia vanno solo di recente prestando la dovuta attenzione scientifica, che le sta posizionando in una prospettiva decantata dal tempo e sedimentata dai decenni, fuori da un'ormai svanita contemporaneità a tutto vantaggio della indispensabile oggettività, priva di coinvolgimenti unicamente emotivi, dove gusto e moda hanno giocato - e talvolta continuano a giocare - scherzi interpretativi e distorsioni valutative assolutamente da evitare e superare."" -
Vivaldi e l'angelo di avorio. Racconti veneziani
Venezia, 1740: gli ultimi mesi di vita di Antonio Vivaldi sono scanditi da una misteriosa fuga del Prete Rosso verso Vienna. Accuse infamanti fanno sospettare le autorità sull'esistenza di una setta segreta dedita forse ad attività politiche atte a rovesciare il governo della Serenissima. In un contesto incerto e drammatico, l'inquisizione vigila e, dando fede alle delazioni, indaga su un mondo di antichissime leggende, oltre che su un ristretto gruppo di patrizi e musicisti, fra cui Benedetto Marcello e Tomaso Albinoni. Improvvise sparizioni e un misterioso incidente punteggiano lo svolgersi incalzante degli eventi, fino all'apparizione di una verità ancora più sconvolgente ed incredibile di mille fantasiose supposizioni, perché a Venezia la verità tende a divenire miope, o quantomeno a distrarsi, forse per l'effetto del rifrangersi del sole nelle acque e nell'abbacinante candore dei marmi. -
Il bacio di Hayez
"...Il 'Bacio' legato dal conte Visconti di Saliceto, nonostante fosse stato consegnato nel 1887, fu esposto nella Pinacoteca di Brera solo a partire dal 1908, dove Carlo Carrà poté ammirarlo in tutta la sua bellezza e scoprirvi nuove suggestioni: 'Pensate alle linearità dolci del 'bacio' (Giulietta vestita di latta) - forse che il pittore voleva vestirla di celeste velluto? s'incurvano voluttuosamente in un miracolo di finezza e di pudore, in un disegno fatto di linee sensibili, definite'"""". Considerato una delle icone della città di Milano, il Bacio di Francesco Hayez diventa l'oggetto di un percorso che propone un'accurata lettura iconografica, un'analisi della genesi e del significato dell'opera entro il contesto storico, culturale e figurativo del secondo Ottocento milanese, nonché un approfondimento sulla sua fortuna critica. Il celeberrimo dipinto, presentato all'esposizione di Brera nel settembre 1859, incontrò fin da subito una fortuna straordinaria. Le figure dei due giovani innamorati infatti, al di là dell'esplicito significato sentimentale, assumevano quello di un vero e proprio """"manifesto"""" del Risorgimento." -
Storie di architettura
Michele De Lucchi ci racconta la sua idea di architettura e design, accompagnando le presentazioni dei propri progetti con testi che hanno la forma di narrazioni evocative, storie e riflessioni. Ogni progetto ha come fondamento concetti, pensieri, memorie ed esperienze personali che si evolvono e si trasformano in architetture di scale differenti, dai modelli in legno ai grandi edifici sviluppati dallo studio professionale. Raccontare l'idea che sta alla base di un'opera significa metterla a disposizione degli altri, farla uscire dal momento privato della creazione e farne dono al pubblico: il progetto diventa di tutti, e tutti possono riflettere e giudicare. Il volume contiene scritti illustrati con schizzi che nascono da un'attitudine all'osservazione della natura, dell'uomo, della storia e della società. L'autore concepisce trame inusuali ed estranee ai tecnicismi, dando voce alla sua personale e originalissima visione. -
Una dolce vita? Dal liberty al design italiano. Ediz. illustrata
Trionfa la gioia di vivere nelle arti decorative italiane dell'inizio del XX secolo, si tratti dei raffinati mobili intarsiati di madreperla di Eugenio Quarti, dei vasi a murrine policrome di Barovier, dei fantasiosi teatrini di Fortunato Depero, delle sorprendenti sedie rosso fuoco di Marcello Piacentini o delle creazioni dall'elegante ironia di Franco Albini. Questa ""spensieratezza"""" ci sembra oggi in flagrante contraddizione con il contesto storico in cui si dispiega, uno dei più drammatici nella nostra storia recente. Il che porta la nostra coscienza critica a interrogarsi ancora una volta su una questione ampiamente dibattuta e molto controversa: la questione dell'arte, e più specificamente della libertà dell'espressione artistica sotto un regime dittatoriale. Nel Ventennio fascista le arti decorative sono state l'unico ambito in cui è sopravvissuto un autentico e reale libero arbitrio. A partire dal periodo Liberty, esse diventano un laboratorio le cui sperimentazioni non hanno eguali prima del 1900. Le forme del futuro nascono in questo periodo. Pubblicato in occasione dell'esposizione romana proveniente dal Musée d'Orsay di Parigi, il volume presenta i saggi di Guy Cogeval, Irene de Guttry e Maria Paola Maino, Beatrice Avanzi, Marino Barovier, Laura Falconi, Giampiero Bosoni, Guy Cogeval e Beatrice Avanzi. Chiudono il volume la cronologia, le biografie degli artisti, il catalogo delle opere esposte, la bibliografia essenziale e l'indice dei nomi."" -
Andrea Appiani. Pittore di Napoleone. Vita, opere e documenti (1754-1817)
Appiani è figura complessa; talvolta inafferrabile. È stato un artista ""totale"""": pittore a olio sperimentale, sprezzante e prolifico, frescante profondamente innovatore, disegnatore sublime e impareggiabile, autore di scenografie teatrali, di apparati effimeri, regista delle feste del nuovo potere, artefice della tutela e del riordino del patrimonio artistico dell'Italia napoleonica e della costituzione della Regia Galleria di Brera. Allora con la stesura di questo libro si è cercato di costruire (letteralmente) uno strumento valido e storicamente fondato da poter offrire ai lettori (addetti e non addetti ai lavori) per una migliore comprensione di questa straordinaria figura, della sua arte, dei suoi tempi e della Milano prima asburgica e poi napoleonica in cui visse."" -
La grande pubblicità italiana. 16 stampe. Ediz. illustrata
Art box dedicato alla grande pubblicità italiana. Un cofanetto contenente 16 affiche dei cartelloni illustrati più famosi del secolo scorso. Le stampa qui contenute sono: Società Anonima per la incandescenza a Gas Brevetto Aver; lampade Edison Milano; Flli Sanguinetti Milano; Gabriele d'Annunzio, ""Cabiria""""; Ciprie Gi.vi.emme; Spumanti Cinzano; Bitter Campari; Cova, Milano; Aniccham 3000; Dryden/Bugatti/25; Barilla; Pirelli; Olivetti; Martini; Borsalino; Punt e Mes."" -
Lorenzo Tenchini e le sue maschere. Una collezione anatomica clinica di fine Ottocento tra le università di Parma e Torino. Ediz. italiana e inglese
Le maschere prodotte da Lorenzo Tenchini, accademico e anatomico a Parma alla fine dell'Ottocento, sono un unicum nel mondo occidentale. A nostra conoscenza non ci sono esempi analoghi in Europa o negli Stati Uniti. e neppure vi sono indicazioni di preparati simili in Oriente ma, al tempo stesso, esse costituiscono anche un mistero, in parte ancora irrisolto. -
Joan Miró. Soli di notte. Ediz. illustrata
Joan Miró (Barcellona 1893 - Palma di Maiorca 1983) è uno degli artisti più significativi e rappresentativi del Novecento. Di indole taciturna e riservata, nella sua vita Miró ha portato avanti un lavoro di continuo rinnovamento espressivo, senza però mai tradire il suo stile e soprattutto la sua coerenza. Il suo lavoro inconfondibile ha attraversato varie fasi profondamente connesse ai luoghi in cui ha operato (Barcellona, Parigi e la campagna catalana) e ai contesti artistici con cui è venuto in contatto, in primis il dadaismo e il surrealismo. Attraverso un importante nucleo di opere comprendenti dipinti, sculture, disegni, stampe, documenti e fotografie, ""Joan Miró. Soli di notte"""" offre l'opportunità di conoscere e approfondire l'ultimo trentennio di attività del maestro spagnolo, una fase artistica estremamente fertile e poco conosciuta, racchiusa fra i primi anni cinquanta e il 1983, anno della sua scomparsa. Nonostante l'età avanzata è in questi anni nel pieno della sua forza, immaginazione e vitalità, che Miró realizza gran parte della sua produzione artistica. Un lungo intervallo caratterizzato da profondi mutamenti espressivi, con cui la sua opera diventa più libera, forte e aggressiva. I """"suoi colori"""" e le """"sue figure"""", lasciano progressivamente spazio al nero e a segni che ricordano primitive scritture."" -
Franco Rota Candiani. Luce del sud. Ediz. italiana e inglese
"In questi ultimi vent'anni Rota Candiani ha iniziato un gioco creativo visivo dove la pittura era pulsione per descrivere il suo mondo montano e feroce. Il gesto ne era naturale conseguenza, così come la passione per la materia e il colore. Il gesto serviva a tramutare la sensazione del vissuto, del visto e del percepito in una icona incisiva e plastica. La forza della natura si faceva forza gestuale. Come se fosse stato lui una sorta di guerriero giapponese d'altri tempi intento a riassumere con un segno solo la determinazione di una battaglia ideale. Dal gesto nacque allora il segno, il suo segno, personale e intransigente. Ora l'esperimento va oltre: il gesto vive in sé, senza il bisogno della citazione che lo aveva generato."""" (Philippe Daverio)" -
Cesare De Vecchi. Maestro orafo gioielliere. Ediz. italiana e inglese
Nel cuore del centro storico di Milano, in Via Montenapoleone, per quasi mezzo secolo Cesare De Vecchi, orafo figlio d'arte, ha sperimentato e ricercato con attenzione meticolosa soluzioni estetiche e funzionali in pezzi unici, capolavori che narrano l'amore per il Bello. Ogni gioiello creato dall'atelier ha una piccola o grande storia da raccontare fatta di sogni e di passione, di desideri e di progettazione, di particolari e di interpretazione. La conoscenza approfondita dei materiali preziosi ha permesso di mantenere negli anni un altissimo livello dei pezzi realizzati, mentre la capacità interpretativa è stata sempre applicata alla costruzione di oggetti che potessero dare vita ai desideri dei clienti attraverso un'esecuzione impeccabile. Attento alle mode e alle tendenze, ma sempre capace di inserire in ogni creazione un tocco personale, De Vecchi si è cimentato sia nella gioielleria sia nell'oggettistica preziosa. Attraverso i testi e un accurato corredo iconografico, il volume documenta l'impegno di una vita spesa nella continua ricerca della perfezione tecnica e dell'innovazione stilistica e offre esempi di eccellenza sperimentati in prima persona da un maestro artigiano che, con le sue opere, onora la grande tradizione italiana. -
Signac. Una vita a filo d'acqua
Pittore innamorato del colore, Paul Signac ebbe una carriera artistica tanto intensa quanto varia. Composto a partire da una delle più grandi collezioni private di opere dell'artista, questo volume ne illustra il percorso creativo dai primi dipinti impressionisti agli ultimi acquerelli della serie dei Porti di Francia, passando per gli anni eroici del neoimpressionismo, il fulgore di Saint-Tropez, le immagini scintillanti di Venezia, Rotterdam e Costantinopoli. Il virtuosismo del maestro neoimpressionista si traduce ugualmente nelle tecniche più diverse. La foga impressionista degli studi realizzati dal vero si oppone alle limpide policromie dei dipinti divisionisti, il giapponismo audace degli acquerelli contrasta con la libertà dei fogli dipinti en plein air, mentre i grandi disegni preparatori a inchiostro di china acquerellato ci svelano i segreti di composizioni serene, a lungo meditate in studio. Attraverso una selezione di oltre centoquaranta opere, questo catalogo propone un'iniziazione alle armonie cromatiche di Signac, associata a un invito al viaggio. -
Figure 1913-1942. Ediz. illustrata
Dopo ""Paesaggi italiani 1909-1925"""" e """"Incanti"""" prosegue la serie delle sette piccole mostre del ciclo """"L'arte in una stanza"""" che presenteranno alla Fondazione Pasquinelli i dipinti di una raffinata collezione del XX secolo. In """"Figure 1913-1942"""", dipinti di protagonisti della pittura del Novecento quali Sironi (Figura, 1913), Carrà (La ballerina del San Martino, 1915), Modigliani (Testa di Hanka Zborowska, 1917), Campigli (Nudo, 1928) e Picasso (Femme nue assise, 1941-1942), esemplari di stili diversi nella ritrattistica e nella rappresentazione del corpo umano, sono fatti dialogare fra loro e con un pezzo appositamente eseguito da Marta Dell'Angelo (A4 165 - Cariatidi, 2015). Seguiranno """"Futurballa 1913-1918"""", """"Nature morte di Braque e Picasso 1924-1942"""", """"Geometrie e lirismi intorno al 1930"""", """"Immaginazioni, invenzioni, gesti"""" con opere, come sempre di gran qualità, di Picasso, Balla, Braque, Kandinskij, Klee, Prampolini, Miró, Licini, Hartung, Mathieu e Fontana."" -
Ducati. 2015 official yearbook. Ediz. italiana e inglese
Nove podi in MotoGP e cinque vittorie in Superbike: un anno entusiasmante e ricco di sfide impegnative, raccontate nel volume ufficiale della stagione 2015 MotoGP & Superbike Ducati. I momenti più emozionanti della stagione appena conclusa raccontati attraverso le pagine di questo elegante volume da collezione, che rispecchia il prestigio di un marchio che ha fatto la storia della MotoGP scrivendone i capitoli più avvincenti. Le immagini spettacolari dei più grandi fotografi di gara e le parole dei protagonisti delle imprese più appassionanti sono raccolte in questo Yearbook che coglie l'essenza di Ducati. -
Antonio Sanfilippo. Segno e immagine. Dipinti 1951-1960
Attraverso una selezione di dipinti eseguiti fra il 1951 e il 1960, la monografia, che accompagna l'esposizione realizzata in collaborazione con l'Archivio Accardi Sanfilippo, focalizza l'attenzione sulla stagione più intensa del percorso creativo dell'artista, quando entra a pieno titolo nel novero degli esponenti dell'art autre grazie a Michel Tapié che documenta il suo lavoro in pubblicazioni fondamentali come Esthétique en devenir del 1956 e Morphologie autre del 1960 ed espone le sue opere in importanti rassegne accanto ai più affermati pittori americani, europei e giapponesi. Tra i numerosi contatti avviati nel decennio si segnalano quelli con artisti come Claire Falkenstein, la scultrice prediletta da Peggy Guggenheim, e personalità come Hereward Lester Cooke, all'epoca curatore alla National Gallery of Art di Washington. La monografia presenta i saggi di Fabrizio D'Amico e Francesco Tedeschi, cui si deve inoltre la conversazione incentrata sulla militanza di Sanfilippo nell'ambito del Gruppo Forma, che consente di delineare le premesse alla stagione matura della sua ricerca, oggetto della mostra. Nel catalogo delle opere ciascuno dei lavori esposti è analizzato criticamente da Paola Bonani, autore anche della dettagliata biografia che ricostruisce lo stimolante contesto nel quale l'artista opera in quegli anni, corredata da una raccolta di documenti e fotografie in parte inediti in collaborazione con Laura Lorenzoni. -
Luca Pignatelli. Opere su carta. Ediz. a colori
Una monografia dedicata alle opere su carta realizzate dall'artista contemporaneo milanese dal 2003 al 2015. Un complesso e ricco itinerario che si snoda fra le opere su carta di Luca Pignatelli, all'interno delle sue visioni, negli intrecci delle sue riflessioni, negli equilibrismi del suo virtuosismo, nelle improvvisazioni della sua istintività. Come spiega Danilo Eccher nel suo saggio ""il concetto stesso di """"disegno"""" nell'opera di Pignatelli risulta inadeguato e riduttivo: il suo linguaggio su carta è a tutti gli effetti 'pittura', cambia la dimensione e il supporto ma l'ortografia e la sintassi della sua arte non registrano alcun mutamento. Le categorie critiche che si applicano all'interpretazione della sua pittura sono le stesse che aiutano a orientarsi nelle sue carte: non siamo mai di fronte a """"studi preparatori"""" o a """"bozzetti"""", non c'è mai la superficialità della prova, anche quando l'azzardo della sperimentazione e della ricerca innervano l'opera."""" Introdotto dal saggio di Danilo Eccher, il volume presenta i contributi di Danilo Eccher, Arturo Carlo Quintavalle, Elena Lydia Scipioni, Arianna Bona, Anna Musini, Luca Beatrice, Luca Doninelli, Achille Bonito Oliva, Donald Kuspit, Marina Fokidis, Angela Tecce, Michele Bonuomo, Salvatore Veca, Antonella Renzitti, oltre al catalogo delle opere suddivise in sei sezioni (Opere su carta; Architetture e paesaggi; Treni; Cosmografie; Standard; Arazzi italiani)."" -
Aleksandr Rodchenko
Esponente di punta dell'avanguardia russa Aleksandr Rodchenko (1891-1956) rivoluzionò il mondo della grafica, del design, della fotografia. Attraverso più di duecentocinquanta immagini è possibile cogliere appieno la forza di questo innovatore e apprezzare il carisma che esercitò tanto sui colleghi artisti quanto sui letterati, i registi, gli intellettuali che furono suoi compagni di strada. Dai fotomontaggi realizzati per il poema Pro Eto (Di questo) di Vladimir Majakovskij, alle copertine della rivista ""Novyj LEF"""" (Nuovo LEF), punto di riferimento dell'intellighenzia rivoluzionaria, ai manifesti cinematografici e alle illustrazioni per libri, le opere testimoniano collaborazioni e amicizie e riflettono non solo una personalità creativa, ma lo spirito di un momento irripetibile nella storia del secolo trascorso. Gli straordinari ritratti fotografici, le immagini di panorami urbani e architetture, i reportage in fabbriche e cantieri restituiscono sia i volti sia lo spirito di un'epoca di grandi speranze e altrettanto grandi contraddizioni. Lo """"stile Rodchenko"""" caratterizzato da punti di vista inediti, da spigoli e diagonali, rimane ancora oggi la testimonianza più pura non solo del talento di un artista ma del desiderio di aggiornamento dell'arte e del mondo stesso che lo ha animato."" -
Moments. A research laboratory on fashion culture. Ediz. illustrata
Il valore culturale della moda e il futuro della formazione, attraverso un originale dialogo interdisciplinare. Nelle loro innumerevoli interpretazioni, la moda, l'arte, l'architettura, la scrittura e le scienze umane sono state al centro di dibattiti e sperimentazioni in occasione della conferenza dell'International Foundation of Fashion Technology Institutes tenutasi a Firenze nel maggio del 2015. Questo volume documenta l'evento, suddiviso in sei aree di indagine, rappresentate e collegate tra loro da ventisei installazioni e performance: il risultato è una selezione delle migliori idee e progetti riuniti da Polimoda e provenienti da tutto il mondo. -
La lunga vita del design in Italia. B&B Italia 50 anni e oltre. Ediz. illustrata
Il design italiano e il suo clamoroso successo internazionale sono il risultato di un felice incontro tra la cultura del progetto contemporaneo e le visioni di imprenditori come Piero Ambrogio Busnelli (1926-2014). Nata nel 1966 da una sua intuizione delle grandi possibilità dei nuovi materiali per la produzione di arredamento, portata avanti dai suoi successori, B&B Italia è fin dagli inizi l'industria del mobile che più investe nella ricerca e nella sperimentazione su nuove tecnologie, collaborando con molti dei più importanti architetti e designer internazionali da Afra e Tobia Scarpa ad Antonio Citterio, da Mario Bellini a Gaetano Pesce, Zaha Hadid, Patricia Urquiola e Naoto Fukasawa. Questo libro racconta la storia, i prodotti, i luoghi e gli intrecci tra le strategie dell'impresa e la poesia della forma ricercata dai progettisti, sullo sfondo delle vicende del mercato mondiale rese sempre più complesse e affascinanti dalla globalizzazione culturale ed economica: un case study indispensabile per architetti, professionisti, studiosi, collezionisti e semplici appassionati della cultura del design.