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Francisco Franco. Appunti per una fenomenologia della potenza e del potere
Questo libro sul processo di costruzione del mito di Francisco Franco si presenta al suo lettore come un immane accumulo di appunti. Non si tratta di un'opera sistematica, con intenti esaustivi. Si tratta di un lungo taccuino di viaggio, una serie innumerevole di stimoli, di percorsi, di sentieri erranti nella selva della storia. Si è cercato, attraverso l'impianto fenomenologico, d'isolare fenomeni eterogenei all'interno di categorie molto precise e di stabilire dei nomi. All'interno del nome sono state integrate molte sfumature dei fatti. È questo l'intento del libro: elaborare da una quantità enorme di materiale a disposizione delle categorie ermeneutiche che permettano di guardare al materiale già conosciuto con occhi nuovi. -
Bolle di mattone. La crisi italiana a partire dalla città. Come il mattone può distruggere un'economia
Quella che stiamo vivendo non è la prima crisi economica che si annuncia con un crollo nella vendita delle case. Eppure, mentre il nesso tra la crisi e la finanziarizzazione del settore è in genere considerato casuale, in questo libro si dimostra che invece questo nesso è strutturale e necessario in un'economia prevalentemente speculativa. La tesi, fondata su una ricca ricognizione bibliografica, rimanda ad un ruolo attivo della politica che deve essere centrale sia nella fase espansiva del ciclo che nella fase depressiva. In America, nella crisi del '29, i primi anni del New Deal videro impegnato il governo nel favorire l'esaurimento delle scorte, solo al termine di un processo durato qualche anno fu possibile la ripresa. Anche in Italia bisogna ridurre in fretta le scorte di prodotti immobiliari che stanno intossicando tutto il sistema economico. Allo stato attuale delle cose diventa urgente non solo evitare un ulteriore consumo di suolo, ma cessare la produzione di ulteriori diritti edificatori che non farebbero che allungare all'infinito i tempi di una possibile ripresa. I grattacieli in costruzione e i senzatetto accampati sotto i ponteggi dei cantieri testimoniano purtroppo di una consapevolezza non ancora raggiunta. -
Gli anni Trenta a Milano. Tra architetture, immagini e opere d'arte
Questo volume raccoglie una serie di contributi scritti in tempi e con cadenze diverse su alcuni aspetti dell'arte italiana negli anni trenta. Sono presentate le questioni dell'arte pubblica come fonte di sostentamento per gli artisti, la delicata materia delle scelte iconografiche e tematiche conformi alle direttive della committenza di regime, le inedite sperimentazioni del fotomontaggio nei periodici illustrati e le nuove modalità di presentazione dell'arte moderna al pubblico italiano, sullo sfondo della prima comunicazione di massa vera e propria, che comincia ad affermarsi anche in Italia. Complementari, inoltre, a una riflessione più generale sul sistema delle arti in Italia negli anni del regime sono i contributi relativi al collezionismo e al circuito delle gallerie d'arte milanesi, alle fortune critiche di alcuni artisti e alle nuove iconografie urbane praticate dalle giovani generazioni in confronto diretto con l'arte europea. Topografia e paesaggio delle loro ""flânerie"""" si intrecciano ai percorsi delle nuove architetture, raccontate attraverso un itinerario nella Milano razionalista."" -
L' uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità. Vol. 9: L'uomo in bianco e nero.
Prestigiosa rivista di fotografia, L’Uomo in bianco e nero offre un interessante confronto tra arti visive. Questo numero contiene inoltre uno straordinario inedito di Gabriele Basilico sulla sua mostra Milano, ritratti di fabbriche. Settore artistico sempre in evoluzione, la fotografia trae la sua ispirazione dai miti del passato. In queste belle pagine gli artisti dello scatto dialogano con la pittura del Novecento per farle omaggio, per innovarla. Un’ampia parte di saggi per mette di penetrare i misteri dell’arte visiva apparentemente più spontanea e immediata, per scovare il respiro del passato, le sue sofisticate tecniche che dominano la luce, le forme, il tempo. Un libro unico per bellezza e ricchezza, un volume che riunisce i più grandi nomi della fotografia italiana contemporanea e i suoi studiosi. Con un inedito di Gabriele Basilico. Prestigiosa rivista di fotografia, L’Uomo in bianco e nero offre un interessante confronto tra arti visive. Questo numero contiene inoltre uno straordinario inedito di Gabriele Basilico sulla sua mostra Milano, ritratti di fabbriche. Settore artistico sempre in evoluzione, la fotografia trae la sua ispirazione dai miti del passato. In queste belle pagine gli artisti dello scatto dialogano con la pittura del Novecento per farle omaggio, per innovarla. Un’ampia parte di saggi per mette di penetrare i misteri dell’arte visiva apparentemente più spontanea e immediata, per scovare il respiro del passato, le sue sofisticate tecniche che dominano la luce, le forme, il tempo. Un libro unico per bellezza e ricchezza, un volume che riunisce i più grandi nomi della fotografia italiana contemporanea e i suoi studiosi. -
L' esperienza del verbum in corde. Ovvero dell'ineffettività dell'ermeneutica
Questo studio prende le mosse dal paragrafo ""Linguaggio e verbum di Verità e Metodo"""", nel quale Gadamer tratta della nozione di verbo interiore. Con la maggior parte degli interpreti è condivisa l'ipotesi secondo cui la riabilitazione di ciò che Agostino chiama """"verbo nel cuore (verbum in corde)"""" è un punto di vista privilegiato per mettere alla prova l'effettività della tradizione dell'ermeneutica ontologica e veritativa. Tuttavia, contrariamente a buona parte di essi, è avanzata la tesi, per certi aspetti provocatoria, secondo cui tale riabilitazione finisce per mostrare non tanto le potenzialità quanto i limiti di questa tradizione. La dimostrazione si muove lungo un'originale decostruzione e ricostruzione della storia del concetto accanto a un'indagine sulla sua presenza, oltre che in Gadamer, anche in Heidegger e Ricoeur. Nelle conclusioni, che prospettano ulteriori ricerche, è suggerito per quale motivo quella dell'ineffettività dell'ermeneutica non sia da intendersi solamente come una tesi negativa."" -
Teologia della follia
In questo volume sono affrontati, da 24 autori, alcuni dei molti nodi che legano Follia e Ragione, secondo uno scambio multidisciplinare aperto a ulteriori sviluppi. La filosofia, specialmente nella sua accezione di teo-logia, è il terreno d’incontro e di accoglienza di varie discipline ed epoche storiche, dall’antichità classica, al mito, religione, psichiatria fino all’arte nella contemporaneità. Denominatore comune della ricca proposta è l’equivalenza – semplice e fulminante nella sua immediatezza – tra follia e conoscenza: il logos irrompe nel mondo multiforme della storia della follia per comprendere che è logos essa stessa, forza attiva ed enigmatica del sapere. -
Il mito: uno strumento per la conoscenza del mondo. Saggio introduttivo attorno all'ermeneutica mitica
Questo breve saggio sul mito, argomento sul quale esiste una sterminata letteratura, nasce dall’esigenza di riconsegnare alla filosofia contemporanea uno strumento di interpretazione sulla realtà. Per troppo tempo il mito è stato relegato nei meandri della filologia, della ricerca storiografica e in discipline affini, senza potersi riaffermare nel contesto in cui è nato, la filosofia. In questa sintesi sul “cammino del mito”, ciò che vogliamo fare emergere è l’immensa capacità che ha il mito, di proporsi come strumento funzionale al desiderio umano di esprimere la complessità sul reale. -
Quaderno dell'istituto di psicoterapia del bambino e dell'adolescente. Ediz. illustrata. Vol. 36: Raffigurare il trauma: approcci terapeutici
Con questo numero intendiamo aprire una riflessione sulle potenzialità terapeutiche utili per il trattamento di una gamma di funzionamenti che si muovono dal paziente traumatizzato, a quello con aree dissociative, autistiche-solipsistiche, psicotiche, terreni dove mancano i processi di soggettivazione. Il recupero della sensorialità, del contatto anche parziale con la virulenza delle immagini visive, oniriche o ipnagogiche interne del paziente (ma non solo) sembra essere la strada maestra alla costruzione di un varco relazionale attraverso cui poter sostenere il paziente ad iniziare a traghettare altrove o a scolorire, almeno in qualche punto, le tinte forti che fino ad allora hanno garantito l’uniformità del processo difensivo del mimetismo. Verranno presentate prospettive applicative quali il trattamento EMDR e la terapia della parola psicoanaliticamente declinata nei vari setting, strumenti differenti intesi come modelli operativi nella loro peculiare specificità prospettica e in integrazione. Sia gli approcci cognitivisti che quelli psicodinamici sono, infatti, oggi maggiormente orientati a definire l’affetto non tanto come stato mentale puro, ma come una risposta psicobiologica complessa, elemento che fonda la pluralità degli interventi curativi. -
Il campo di sterminio di Gusen II. Mauthausen: via Crucis in 50 stazioni
Bernard Aldebert è stato uno delle migliaia di deportati politici nei campi di concentramento nazisti. Caricaturista della rivista Ric et Rac, il 15 novembre del 1943 viene arrestato dalla Gestapo per aver pubblicato una caricatura di Hitler. Trasferito nel campo di Compiègne in seguito viene deportato nei campi di Buchenwald, Mauthausen, Gusen I e Gusen II. Tra i pochissimi che si sono salvati, Aldebert con questa testimonianza ci costringe a non dimenticare, colpisce duramente la nostra coscienza con i suoi disegni e ci obbliga a ripensare a un pezzo della storia del genere umano che oggi, purtroppo, troppo spesso viene avvolto nelle nebbie della falsità e del revisionismo. -
Heliacal phenomena. An astronomical introduction for humanistists
Heliacal Phenomena is a parallel to Salvo De Meis’ Eclipses, being another astronomical introduction for Humanists. In such an extremely wide field, both for theoretical aspects and for the number of documents that have accumulated within centuries, the essentials of theory and documentation have been carefully chosen and the events have been recomputed and compared to previous research. The aim is at giving to Humanists a general view on the importance of these phenomena from the points of view of history, literature, astronomy, that in the past were diffused in histories, poems, and treatises now often unavailable. It is an invitation to students and scholars to consider this subject, that was so useful to science, agriculture, peoples, for its many uses, from knowing the seasons of seeding to navigation, the aspect of the sky related to them, and the legacy left to humanity by the ancient texts from Babylon, China, Greece, Rome or the Academies and Scientists until the present time. That is, from the epochs in which stars were gods, to the modern applications of high speed astronomical photometry. Heliacal Phenomena will be useful as a compendium of information, from which to be able to develop further studies. -
Watsuji Tetsuro e l'etica dell'inter-essere. La costruzione di una relazionalità intersoggettiva
Watsuji Tetsuro (1889-1960), allievo di Nishida Kitaro e membro periferico della ""Scuola di Kyoto"""" incarna perfettamente il caso dell'intellettuale giapponese in prima fila negli anni compresi tra le due guerre, figura controversa per diversi decenni dopo. Il caso in questione è particolarmente significativo, dal momento che il sistema filosofico di Watsuji è stato in tempi più recenti """"purificato"""" dalla responsabilità di un presunto geo-determinismo, riconoscendone invece il carattere pionieristico che guarda ad una sorta di costruttivismo sociale. Un processo lento di revisionismo storico, basato sulla reinterpretazione delle fonti originali (che erano state spesso ignorate), ha fatto infatti nuova luce sul pensiero del filosofo. La teoria della coesistenza relazionale è oggi studiata e ripresa in più aree epistemologiche, come espressione di un nuovo cosmopolitismo. La dimensione intersoggettiva della sua Etica, basata sull'idea di una """"coesistenza relazionale"""" (o di mediazione tra il Soggetto e l'in-betweenness), è stata analizzata attraverso la teoria del ningen aidagara (inter-relazionalità) rintracciabile in Fodo (""""Clima e cultura"""", 1935) e in Ningengaku toshiteno rinrigaku (""""Etica come studio antropologico"""", 1935). L'etica dell'inter-essere e la ricerca di una nuova soggettività storica antitetica alla tradizione occidentale si rivela in grado di abbracciare l'idea occidentale del Dasein heideggeriano con quella di coesistenza relazionale del filosofo giapponese."" -
Lettere al culmine della disperazione (1930-1934)
Il presente volume costituisce un'antologia delle missive inviate da Emil Cioran, nel periodo 1930-1934, agli amici romeni Bucur Tincu, Petre Comarnescu, Arsavir Acterian, Mircea Eliade, Nicolae Tatù. Ciò che maggiormente colpisce in queste prime lettere è la soggettività del giovane Cioran che si mostra e si ritrae misteriosamente nella lingua. In queste lettere è infatti ancora possibile osservare il processo di verità esposta sulla scena epistolare, e cogliere sul vivo l'attività performativa della parola. Le missive di Cioran, redatte al tempo della composizione e della pubblicazione del suo primo libro in Romania non hanno solamente una valenza storica e documentaria, ma sono lettere appassionate, aggressive oppure tenere, in cui il discorso privato e lo scritto di circostanza si accompagnano a un percorso di elaborazione filosofica e retorica, oltre che una ricerca di stile poetico. La posta in gioco per il Cioran di quegli anni è quella di scrivere al culmine della disperazione. -
I sette sigilli
Questo libro contiene la prima traduzione italiana del De Septem Sigillis, un opuscolo apocalittico in cui Gioacchino riassume le duplici persecuzioni dei due Testamenti, scandite dai sette sigilli dell’Apocalisse e dalla loro apertura. L’andamento esplicativo di questa breve opera attraversa tutto il corpus gioachimita, essendo presente in molte delle maggiori opere dell’abate, dalla Concordia Novi ac Veteris Testamenti all’Expositio in Apocalypsim, fino al celebreLiber Figurarum. Nell’introduzione al volume, il curatore sottolinea l’originalità del pensiero di Gioacchino, confrontandolo con le più importanti autorità teologiche del tempo e mettendo in risalto l’audacia e l’importanza della riflessione dell’abate calabrese. -
Manifesto per una sinistra cosmopolita
La crisi in atto è una crisi della politica e non propriamente economica: il capitalismo finanziario gode di ottima salute dato che riesce a mettere in ginocchio interi Stati. Ed è proprio questo suo enorme potere a costituire il problema della politica. Agendo localmente secondo diverse scale di sovranità la politica non è in grado di governare i processi di globalizzazione in corso. Tale mancato governo degli eventi ha determinato un allontanamento dei cittadini dalla politica. Il capitalismo finanziario ha comportato un problema di governance oltre che un problema di rappresentanza politica. I politici non rappresentano più i cittadini: non per incapacità, ma per la costitutiva impotenza della politica rispetto al potere economico-finanziario. Ciò ci conduce dritti al cuore del problema: il senso della democrazia rispetto alla finanza globale. La sinistra deve avere il coraggio di rilanciare un progetto opposto, di apertura e non di chiusura e isolamento. Deve guadagnare visioni e orizzonti politici più ampi in grado di oltrepassare lo Stato-nazione. Il progetto per una nuova sinistra può fondarsi su una cultura cosmopolita - da qui l'idea di lanciare un nuovo Manifesto. Postfazione di Maurizio Ferraris. -
Téchne
Per capire il senso ultimo del nostro tempo si deve capire il senso ultimo della «tecnica». Partendo da questa premessa, le lezioni di Emanuele Severino mostrano che la tecnica è destinata a diventare lo scopo delle forze di cui è attualmente mezzo e a dominare il nostro tempo. Si può comprendere tale «destinazione al dominio» solo se si risale alle origini greche delle tecnica, cioè a quell’affermazione filosofica della cosa come «ente» che radicalizza il senso prefilosofico della cosa quale «diventare altro». Tale radicalizzazione perfeziona ontologicamente l’isolamento della «terra» dal «de-stino» della verità. Tuttavia, come il «paradiso» della tecnica è destinato a non avere l’ultima parola, rivelandosi un «inferno» in cui la felicità realizzata è essenzialmente precaria, così anche l’isolamento è destinato a tramontare definitivamente. -
La filosofia futura (2013). Vol. 1: Discussioni su verità e contraddizione.
In questo numero contributi di: Giorgio Brianese, Nicoletta Cusano, Massimo Donà, Giulio Goggi, Leonardo Messinese, Emanuele Severino, Davide Spanio, Luca Taddio, Luigi Vero Tarca, Ines Testoni, Vincenzo Vitiello. -
Trieste
Per la prima volta sono qui pubblicate le tre differenti stesure (1912 - 1921 - 1945) della poesia più famosa di Umberto Saba: ""Trieste"""", da cui partire per leggere lo scrittore - profondamente parte della terra giuliana - alla luce della plurale complessità della sua città, al contempo italiana, slovena e mitteleuropea. Un universo emotivo, sociale, politico e culturale capace di nutrire i versi che raccontano piazze, vie, rive e mare, sferzate dalla bora e accarezzate dal sole, là dove si infrange l'ultima onda del Mediterraneo."" -
Ermeneutica delle migrazioni. Saggi, discorsi, contributi
Il volume si propone di fare il punto sul complesso concetto di ellenismo e sulla sua 'fortuna', cioè sull'influenza di quell'età sulle successive fasi della storia antica e sulla cultura moderna ed è rivolto a quanti intendono approfondire un dibattitto di recente divenuto assai vivace, soprattutto in ambito anglosassone, sul periodo della storia greco-romana o, forse meglio, della storia mediterranea, che ci appare più vicino, oscillante tra frammentazione politica e translatio imperii, tra nostalgia di uno straordinario passato creativo in ambito letterario, artistico e filosofico e orgoglio di un presente raffinato, erudito e 'tecnologico', infine tra insoddisfacenti soluzioni filosofiche e attese religiose nel segno di un universalismo cosmopolita. Nei saggi qui raccolti, frutto di un ciclo di conferenze tenute in Università Cattolica tra il 2009 e il 2011, confluiscono molteplici prospettive: storica, storico-artistica, storiografica, filosofica, religiosa, letterario-culturale, che intendono suggerire un ampio spettro di riflessioni inteso a caratterizzare la complessità stessa dell'ellenismo come categoria storica e ideale. -
Tempo senza divenire
Tempo senza divenire è il testo della conferenza tenuta da Quentin Meillassoux l'8 maggio 2008 presso la Middlesex University di Londra. Lo scritto è stato rivisto con l'autore prima di essere tradotto dall'inglese. Il volumetto si completa con un breve saggio di Anna Longo che propone un confronto tra il materialismo speculativo di Meillassoux e la scienza contemporanea. -
Abcinema: abbecedario della settima arte. Conversazioni sul cinema
Abcinema: abbecedario della settima arte, si propone di far conoscere meglio, soprattutto ai non addetti ai lavori, quel percorso appassionante che, partendo da un’idea, porta ad un film fatto e finito, proponendo interviste a personaggi appartenenti ad alcune delle tante categorie che lavorano alla realizzazione di un’opera cinematografica (non solo attori e registi quindi), fino ad arrivare ai critici e agli storici del cinema che, per mestiere, la giudicano. Di ognuna delle categorie professionali prese in esame, viene data una semplice introduzione da appassionati, che precede le interviste e che, per quanto riguarda i contenuti, è un invito all’approfondimento a cui il lettore, se vorrà, potrà dedicarsi.