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Sociologia e nuovo realismo. Ontologia sociale e recupero dell'interpretazione
Il dibattito internazionale sui fondamenti ontologici della realtà sociale intreccia questioni piuttosto delicate, che la letteratura classica del pensiero sociologico ha tradizionalmente trattato come dicotomie: individualismo e collettivismo; individuo e società; realismo e costruttivismo; micro e macro analisi; qualità e quantità. I tentativi orientati al superamento di queste contraddizioni, inaugurati dalla seconda metà del Novecento, sono rimasti ancorati a una logica epistemica non altrettanto incline a riconoscere la portata ontologica del confronto tra realtà e costruzione. Lo scopo di questo volume sta quindi nel trattare la dimensione costitutiva della realtà sociale mediante un'analisi teorica ed empirica di singoli temi o fenomeni in essa inclusi (l'identità personale, la coppia, il denaro, le politiche di welfare e le relazioni di potere). Tale analisi si realizza ri-assegnando una specifica collocazione all'interpretazione nell'ambito dell'ontologia sociale realista. -
Il divenire della conoscenza. Estetica e contingenza del reale
È nel momento in cui nasce la scienza moderna che nasce, indipendentemente, anche l’estetica. È al fine di poter definire una conoscenza universale di una natura necessaria che si determina il bisogno di isolare tutta una serie di giudizi che conducono a osservazioni soggettive su una natura concepita come libera, finalistica e creativa. Ma che succede quando attraverso l’applicazione corretta dello stesso metodo scientifico ci si trova ad ammettere che la natura non è obiettivamente necessaria né completamente deterministica? È possibile, allora, ripensare il rapporto tra conoscenza estetica e conoscenza sensibile sulla base di una contingenza ontologica del reale? I saggi di autori internazionali presentati in questo volume sono altrettante riflessioni libere sul tema. -
Vecchiaia e morte nella società fetalizzata. La psicoterapia dell'anziano
I recenti sviluppi della scienza e tecnologia medica hanno protratto in maniera straordinaria la durata della vita. Il fenomeno ha profondamente trasformato, e trasformerà sempre più radicalmente, la vecchiaia e la morte, sottoponendone lo statuto antropologico ad una vera e propria mutazione. Vecchi sempre più longevi sono così destinati a cadere in una condizione di “fetalizzazione” che spoglia la loro condizione esistenziale di qualsiasi dignità e pone famiglie e società di fronte a problemi di accudimento sempre più difficili. Al tempo stesso l’anziano o il vecchio ancora in buone condizioni di vita esprimono con sempre maggiore frequenza una domanda di sostegno psicologico, di ricerca di senso e di ri-narrazione del proprio Sé attraverso l’esperienza della psicoterapia. Il libro indaga e riflette su tali fenomeni con radicalità di analisi e di riflessione clinica. -
Comprendere l'altro. Il circolo ermeneutico della relazione d'aiuto. Un approccio metodologico all'interpretazione in psicoterapia, musicoterapia,counseling
Il presente lavoro intende offrire a chi si occupa di psicoterapia e, più in generale, agli operatori della relazione d'aiuto, un agile strumento metodologico volto a migliorare la comprensione di ciò che avviene nel corso delle sedute o degli incontri con i loro pazienti o interlocutori. L'autore facendo riferimento a costrutti teorici di matrice fenomenologica e psicodinamica, sviluppa un approccio metodologico originale che per la sua sinteticità e chiarezza può essere utilmente impiegato anche in ambito didattico. Come si legge nell'Introduzione 'Il concetto di circolo ermeneutico, introdotto in filosofia da Hans Georg Gadamer, è qui riproposto ad indicare che il pensiero cresce non tanto per sviluppi chiari e lineari ma eundo et redeundo, cioè attraverso un andare e un ritornare ""circolare"""" sugli stessi temi, sulle stesse prospettive, arricchendosi progressivamente di nuovi contenuti, come in un dialogo in cui i diversi interlocutori assisi ad una tavola rotonda offrissero - a turno - il loro contributo interpretativo al tema presentatosi."""""" -
Pudore e sentimento del pudore
All'interno della fenomenologia della vita emozionale si colloca l'analisi scheleriana del pudore. Questo sentimento evidenzia la doppia appartenenza dell'essere umano: da un lato è biologicamente parte del mondo animale, dall'altro la sua componente spirituale l'avvicina alla divinità. Ma né l'animale né Dio possono provare pudore, solo l'uomo è in grado di manifestarlo in quanto costituisce il ponte, il passaggio tra la dimensione corporea e la dimensione spirituale. Il pudore colma l'abisso che si apre tra lo spirito e la sensibilità ricevendo dal primo la serietà e la nobiltà d' animo e dalla seconda lo slancio e la seduzione della passione; è paragonabile al bozzolo al cui interno l'amore cresce e si sviluppa fino a raggiungere quel livello di maturità che permette all'uomo d'impegnare il suo pensiero e la sua azione nella ricerca dei valori, senza disperdersi nel flusso delle pulsioni libidiche; esso è, dunque, una forza che protegge l'amore. -
Il concerto del grillo. L'opera poetica completa con tutte le poesie inedite
In questo volume si raccoglie l'opera poetica completa di Daria Menicanti, unitamente ad alcuni suoi importanti testi in prosa. ""La poesia di Daria Menicanti, priva degli strombazzamenti critici di cui godono normalmente i poeti (alla moda), pare a me, nella sua nuda semplicità e sincerità, una delle più vive e schiette dei nostri giorni"""". Così scriveva Sergio Solmi, nel 1978, suggerendo di inserire l'opera poetica di questa poetessa nella tradizione della """"poesia d'ogni tempo, dai primi lirici greci fino a Leopardi"""", che si articola sempre """"nei suoi poli fondamentali di amore-morte"""". Per la medesima ragione Vittorio Sereni individuava """"nella poesia della Menicanti, un credito d'amarezza del quale la buona creanza, il ragionevole notare delle sue scelte sintattiche e metriche costituisce la voce a pareggio, l'attento contrappeso e, insieme, il paradossale equivalente linguistico"""". In questa scelta lirica, culturale e filosofica la Menicanti riesce """"a dar voce persuasiva e struggente al suo atroce innamoramento di una vita che sfugge e le si nega, a una sua sommessa, ma precisa e ostinata, rivolta esistenziale"""", riportandoci ai temi classici della poesia d'ogni tempo."" -
Lanx satura. Asterischi filosofici su soggetti, temi ed eventi dell'esistenza
I temi affrontati in queste pagine danno il senso di una lanx satura che, nel senso originario del termine, indicava primizie alimentari varie, disparate, tutte presenti nello stesso piatto, ma tutte con un loro ""sapore"""" specifico e dedicate agli Dei. Questo volume è ripresa e consuntivo di una riflessione su tematiche apparentemente diverse, ma sostanzialmente legate dall'esigenza di una comprensione dei modelli di esistenza e della riflessione che si è fatta sulle sue fenomenologie. V'è, naturalmente, il tentativo di esplicitare un filo rosso sotteso a ciò che è stato lavoro di lettura e di spiegazione di una condizione umana sottoposta a tsunami sociali e culturali che rendono difficile mantenere l'orientamento. Se la filosofia non è diventata fossa e sepolcro del pensiero, il suo compito è quello di reperire il senso delle cose e dei vissuti, in tutte le forme nelle quali l'uomo lo presenta. Quelle ricerche della filosofia possono rimanere """"sentieri interrotti"""", di cui scriveva Heidegger, ma ripercorrere anche quei sentieri accresce il nostro sapere, non come acquisizione di nuove verità, ma come strumento che ci orienta e ci guida in questo cammino di cui non conosciamo la meta."" -
Ardesie e seracchi
La silloge comprende una quarantina di poesie di carattere esistenziale che seguono analogicamente un percorso, ricollegandosi ad alcune tematiche portanti: la ricerca di una meta in senso anche figurato, i luoghi che si riferiscono comunque ad elementi concreti, la percezione delle metamorfosi rappresentate dai seracchi, il desiderio di suggerire immagini servendosi di colori dai toni grigi a quelli sgargianti, il rapido fluire del tempo, solo a volte bloccato dalla memoria, la presenza di personaggi, di animali e oggetti che assumono un ruolo determinante. Lo stile, conciso, asciutto, utilizza un linguaggio allusivo in cui l’anadiplosi sembra creare un preciso rapporto tra i singoli testi. Prevale il verso libero, ma ha un suo breve spazio pure il sonetto con qualche licenza nell’utilizzo della sinalefe, dialefe e degli accenti interni. Compare l’acrostico, già sperimentato in altre raccolte. -
Eutopia
Collegio docenti: una lancinante puzza invade l'aula magna. Nessuno però sembra sentirla. A parte due insegnanti, Jack e Gemma, lui in un'ascendente maturità, lei quasi al traguardo del suo percorso professionale. Sconcerto... e decisione di aprire una personale indagine su quel misterioso miasma... Inizia così Eutopia, un romanzo in cui riflessioni sull'educare, fantasticherie, incubi, sogni si intrecciano con momenti vivi e reali di scuola. La storia di un'intensa esperienza esistenziale, pedagogica ed interiore: una avventura di amicizia, di resistenza, ma anche di passione civile e ""politica"""", che lascia intravedere qualche aurora boreale..."" -
La misura dell'umano. Ontoteologia e differenza in Jean-Luc Marion
La misura dell'umano e, conseguentemente, la dismisura del divino s'impongono in questo lavoro come i termini attraverso i quali ripercorrere la filosofia di J.-L. Marion quale è esposta in alcuni suoi primi scritti come ""L'idolo e la distanza e Dio senza essere"""". In essi il filosofo francese indaga la questione della fine della metafisica attraverso il problema della morte di Dio e dell'ontologia heideggeriana, nel segno della possibilità di un discorso su Dio in grado di emanciparlo tanto dai limiti ristretti del pensiero metafisico e dell'ontoteologia che lo riducono inevitabilmente a un """"Dio"""", circoscritto da quelle virgolette che sono la cifra visibile nel corpo del testo scritto della misura dell'umano, quanto da quelli inediti di una differenza ontologica che si manifesta come un altro nuovo e inatteso ostacolo per la rivelazione. Unica via possibile sarà un pensiero del dono come messa fuori gioco della differenza stessa, conquistato attraverso un serrato confronto con E. Lévinas e J. Derrida."" -
Riflessione e astrazione. La dottrina della riduzione fenomenologica nella filosofia di Husserl
Questo saggio riguarda il metodo della fenomenologia di E. Husserl: la riduzione fenomenologica. Prende in esame la sua pratica e soprattutto la sua tematizzazione husserliana: la dottrina della riduzione fenomenologica esposta ad esempio nella seconda parte del corso Filosofia prima e nei manoscritti di ricerca raccolti nella Husserliana XXXIV. Il saggio analizza così le diverse forme assunte dalla riduzione fenomenologica e la loro articolazione. Attraverso questa analisi, mostra che il metodo riduttivo husserliano si articola in due momenti fondamentali e indissociabili: la riflessione fenomenologica e l’astrazione fenomenologica, spesso trascurata dai critici di Husserl. Il suo percorso di ricerca presenta pertanto un duplice interesse: da una parte, offre a chi si sta avvicinando alla fenomenologia husserliana un’utile introduzione al suo metodo operativo; dall’altra, offre a chi si è già addentrato nella fenomenologia husserliana un approfondimento metodologico necessario alla sua pratica fenomenologica. -
Orizzonti del trascendentale
Nel corso del Novecento, in alcune correnti di pensiero e in alcuni filosofi in particolare - si pensi, ad esempio, a Heidegger, Arendt, Jaspers, Sartre, Guardini, Gaos, Zubiri - si può cogliere il comune tentativo, sebbene da distinte prospettive teoretiche, di ripensare il rapporto tra dispositivo trascendentale e orizzonte della storicità. Emerge così la traccia di una riforma del trascendentale, allo scopo di comprendere la vita non già con il tramite di categorie obiettivanti di tipo logico-conoscitivo, ma con il ricorso a una differente concettualizzazione dell'effettività dell'esistere. Di qui la chiara presa di posizione, in alcuni degli autori citati, contro ogni pretesa trascendentale di fondabilità dell'autocertezza della coscienza. Questo volume intende ripercorrere piste significative di tale itinerario del trascendentale. -
Ágalma. Vol. 25: Che cos'è l'intimità?.
Editoriale: una domanda imbarazzante -
In difesa della poesia
Uno scritto teorico e denso della poesia romantica che ha reso famoso Percy Shelley. Da cosa deve difendersi la poesia in epoca romantica e oggi? Da ciò che è già noto, misurato, squadrato, sostiene Shelley, indicando così in modo ancora poetico e penetrante il campo della ragione. La poesia si nutre dell'ignoto e delle nostre sensazioni a contatto con le nuove scoperte dell'animo. Ma ciò che Shelley propone non è un rifiuto del logos, della speculazione. Ragione e immaginazione collaborano senza sosta, come il braccio e la mente. Ma la ragione è l'ombra, mentre la sostanza, il valore vero delle cose è colto solo dall'immaginazione. -
Immagini, parole, voci
Quale parte ha l’articolazione tra immagini, parole e voci, che quotidianamente realizziamo comunicando con una varietà di interlocutori, nel produrre finzioni o fantasmi, persone di parola o padroni della parola, benessere o malessere, giochi o guerre? è questo l’interrogativo che delinea il percorso di ricerca presentato in queste pagine, focalizzato sull’analisi del senso dell’agire mediante la parola, detta, scritta o digitata, in una varietà di contesti della comunicazione, a viva voce o in rete, quotidiana o letteraria. -
Dimenticare Pasolini. Intellettuali e impegno nell'Italia contemporanea
Questo libro cerca di sfatare alcuni luoghi comuni sugli intellettuali italiani in epoca contemporanea. Il primo è che siano scomparsi. Gli intellettuali in Italia in realtà esistono, sono tanti, stanno bene e sono in numero crescente. Per capirlo basta semplicemente cambiare i parametri della definizione, cercando di individuare quella intellettualità diffusa, presente soprattutto tra le nuove generazioni, che si configura in maniera diversa dall’intellettualismo di vecchio stampo, di carattere verticistico e moralistico, dominato da maitre à panser di turno. Il secondo è che la scomparsa dell’intellettuale-vate, esemplificata dal «mito» che è stato fatto di Pasolini, sia eventualmente un fatto negativo. In realtà è una occorrenza storica che deve essere salutata come un fatto emancipativo, come una circostanza benvenuta e non in termini “apocalittici” o nostalgici. È l’indicazione di un passaggio storico decisivo che libera la società dalla necessità di trovare forme autorevoli di mediazione culturale, lasciando spazio a una mobilitazione intellettuale più “anarchica”, orizzontale e democratica, visibile in epoca contemporanea per il diffondersi dei nuovi mezzi di comunicazione di massa, basati su meccanismi di network e non più di leadership. -
L'evento dell'ospitalità tra etica, politica e geofilosofia. Per Caterina Resta
Il volume raccoglie una serie di contributi concepiti come omaggio a Caterina Resta e ispirati dai molteplici percorsi della sua ricerca filosofica. Accomunati dal campo di indagine della filosofia contemporanea, gli interventi analizzano la dissoluzione della validità e dell’efficacia dei concetti fondamentali che hanno caratterizzato la modernità – soggetto, identità, verità –, nell’orizzonte epocale del dominio del nichilismo. Tuttavia, proprio l’età del nichilismo, l’epoca del tramonto dei valori, schiude inedite possibilità per il pensiero, aprendolo a una pratica filosofica che, in una prospettiva etico-politica, rimetta radicalmente in questione lo statuto dell’umano e del suo rapporto con l’alterità, così come è indagata, in particolare, nell’opera di Derrida e Levinas. Accanto a questa prospettiva, nel volume è presente anche quella geofilosofica che Caterina Resta ha, da lungo tempo, sviluppato nella sua ricerca, esplorando la questione della terra e dell’abitare in un confronto critico con l’idea di origine e di radicamento. Il tema della differenza costituisce la trama comune dei diversi contributi, che interrogano, secondo prospettive e percorsi eterogenei, l’enigma dell’altro e tentano di dare una risposta alla domanda che esso ci consegna: come pensare l’alterità senza cedere alla logica dell’assimilazione? L’apertura all’alterità è, allora, affidata a un pensiero dell’accoglienza e dell’ospitalità; un pensiero che Caterina Resta, attraverso il suo insegnamento e la sua generosità nel condividere il proprio tempo con gli allievi, ci invita a praticare nella costante e vigile custodia dell’“umanità dell’umano”. -
Al di là del genere. Modellare i corpi nel Sud Africa urbano
"Al di là del genere. Modellare i corpi nel Sud Africa urbano"""" è un viaggio tra gli esclusi dal sistema dicotomico di genere, tra gli emarginati dalla categorizzazione scientifica: le persone transessuali e intersessuate. Esse, con la loro sola esistenza, mettono in dubbio la dicotomia e spalancano le porte a nuove prospettive sul genere. Il panorama attraversato da questo viaggio è quello del Sud Africa urbano, delle strade di Cape Town e dei grattacieli di Johannesburg. È un ambiente complesso e pieno di contraddizioni, eppure è il luogo dove nuove speranze vengono plasmate e la diversità trova la sua strada di esistenza. Le storie sud africane divengono dunque fonte di riflessione per mettere in dubbio le nostre certezze e superare i nostri stessi pregiudizi. Cuore di questo libro è la ricerca sul campo condotta in Sud Africa a cavallo tra il 2009 e il 2010 ed elaborata all'interno della cornice teorica formata da antropologia culturale e gender studies. Introduzione di Francesco Remotti." -
Piracy effect. Norme, pratiche e studi di caso
Cosa hanno in comune una caffetteria di Caracas, l'industria audiovisiva nigeriana, l'interfaccia di iOS, Susan Boyle, i film gialli italiani e uno sgangherato cineclub brasiliano? Apparentemente nulla. Se non fosse per quel minimo comune denominatore noto ai più come ""pirateria digitale"""". Questa lista eterogenea rende perfettamente conto delle mille sfumature di un fenomeno articolato e sfuggente che il volume cerca di cogliere attraverso una molteplicità di approcci analitici e di studi di caso. Al fine di affrontare la complessità delle forme di file-sharing, la continua ridefinizione di pratiche d'uso dei contenuti mediali, le strategie delle industrie culturali e i provvedimenti legislativi adottati, i contributi di ricercatori nazionali e internazionali, e di professionisti del settore forniscono un quadro d'insieme approfondito, attraverso il quale comprendere le trasformazioni che la pirateria sta imponendo all'intero sistema dei media. Il volume contiene saggi di: Thomas Apperley, Luca Barra, Roberto Braga, Oliver Carter, Giovanni Caruso, Sam Ford, Nicolò Gallio, Ercilia Garcia Àlvarez, Daniel Garcia Gonzàlez, Joshua Green, Henry Jenkins, Marcin de Kaminski, Stefan Larsson, Jordi Lopez Sintas, Marta Martina, Gabriel Menotti, Ivan Mosca, Francesca Musiani, Guglielmo Pescatore, Sheila Sànchez Bergara, Massimo Scaglioni, Aram Sinnreich, Mans Svensson."" -
Come per lucido specchio. Libro dei meriti di vita
Il ""Liber vitae meritorum"""" è, con lo """"Scivias"""" e il """"Liber divinorum operum"""", uno dei tre testi principali di teologia mistica di Ildegarda di Bingen. Più che un'etica cristiana medievale, è una narrazione visionaria di forte intensità morale, ancora oggi di estrema attualità. Affrontando il tema del rapporto tra macrocosmo e microcosmo, il testo giunge a definire con profondità la relazione che esiste tra l'uomo e un Dio che ha voluto farsi uomo egli stesso. Dal conflitto tra vizi e virtù (i cosiddetti """"meriti di vita"""") scaturisce l'osservazione della meravigliosa armonia tra progetto divino e libera volontà umana. Ildegarda, - che dà di sé la definizione di """"creatura semplice"""" - riferisce la propria personale esperienza mistica che si traduce in una grandiosa visione cosmica al centro della quale sta, appunto, l'Uomo. Innanzi a lui si svolge il confronto tra vizi e virtù, tra i quali è necessaria ogni giorno una scelta: se questa sarà eticamente errata e sarà improntata al vizio, nell'aldilà purgatoriale l'anima incorrerà in una serie di punizioni. L'autrice si sofferma anche su questo aspetto, sottolineando come l'uomo debba in vita cercare di allontanarsi dal vizio ed emendarsi dei propri peccati, per accedere così, dopo la morte, alla vita """"tutta di gioia"""" con la descrizione della quale il testo si conclude. Prefazione di Claudio Bonvecchio.""