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Hull-house. Mappe, dati e storie di un distretto di Chicago
Consapevoli dell'efficacia dell'indagine sociale nel processo conoscitivo, i residenti della Hull-House, con il coordinamento di Jane Addams e la collaborazione, tra gli altri, del lavoro grafico di Agnes Holbrook e di quello istituzionale di Florence Kelley, realizzarono questa ricerca, simboleggiata dalle sue mappe policrome che evidenziavano salari e nazionalità di quel territorio. Quell'analisi, alla quale parteciparono Ellen Gates Starr, Josefa Humpal Zeman, Isabel Keaton, Julia Lathrop, Alessandro Mastro-Valerio, Alzina Stevens e Charles Zueblin, parte dei quali residenti nella Hull-House, mostrava anche caratteri esistenziali e forme dello sfruttamento diffusi tra i lavoratori di tutte le età, in gran parte immigrati, presenti nel diciannovesimo distretto di Chicago. La pubblicazione di questa edizione ridotta della grande indagine del 1895, esterna all'università, ripropone la sua centralità nello sviluppo dell'analisi sociale e della sociologia nella realtà statunitense alla fine del XIX secolo, collegandola all'attività della riforma sociale e al ruolo scientifico, critico, propositivo ed emancipatore avuto dal collettivo di donne residenti e raccolte intorno e all'interno della Hull-House di Jane Addams. -
L' immaginazione sentimentale. Residui del «Trattato di sociologia»
Il volume ripropone alcune parti scelte del ""Trattato di sociologia generale"""" che proprio nel 2016 festeggia il suo centenario. Testo da sempre considerato negli anni un pilastro della sociologia e talvolta complesso nella lettura, questo """"piccolo Pareto"""" chiaramente ridotto nei testi adattati, vuole nello specifico, a distanza di un secolo, attraverso l'introduzione della curatrice, leggere in una prospettiva analitica ma anche critica l'opera dello studioso. Nasce dall'idea che è possibile riproporre anche se in contesti e tempi diversi, la voce dei maestri della sociologia. Pareto, in questo piccolo volume, vuole essere riproposto tanto agli studiosi e ai ricercatori più vicini al suo pensiero, quanto alle nuove generazioni in particolar modo e a quanti non hanno trovato occasione di confrontarsi con il suo Trattato. Piccole pillole di un testo ormai celebre della sociologia, che cento anni dopo ha tanto da dire e da suggerire a chi legge quotidianamente la realtà sociale fatta di residui e derivazioni, oggi come ieri."" -
Non solo piombo. Politica e cultura nella Milano degli anni settanta
Non solo piombo, la Milano degli anni settanta. Certo una città ferita, in crisi, ma anche fervido laboratorio di esperienze amministrative; effervescente centro di iniziative artistiche e sperimentazioni teatrali; sede di memorabili esposizioni; fucina di talentuosi stilisti capaci di coniare un brand che sarà esportato in tutto il mondo; culla della rivoluzione dei linguaggi pubblicitari e degli stili comunicativi, delle nuove tecnologie e del terziario avanzato. Una città impegnata a cambiare pelle, dove convivono impegno politico e fantasia, contestazione e ricerca, politiche pubbliche e iniziativa privata. In un incandescente incrocio capace di sprigionare energie che alimenteranno, a breve e a lungo termine, una grande mutazione identitaria, verso la metropoli futura. -
Gli imbarazzi dell'identità
Questo studio di Vincent Descombes analizza l'uso che viene comunemente fatto nei dibattiti attuali, soprattutto sulla spinta dei grandi fenomeni di trasformazione del tessuto socio-culturale, politico ed economico, che coinvolgono i rapporti tra gli individui e le istituzioni delle società occidentali del concetto di identità, di cui ne evidenzia l'enigma lessicale, tanto da constatare che spesso non è la risposta alla domanda che è controversa quanto la domanda stessa. ""Chi sono?"""", """"Chi siamo?"""", sono domande che ci si pone quando ci interroghiamo sulla nostra identità e appartenenza sociale e politica. Chiedersi """"Chi è?"""", è porsi una domanda sull'identità di cui comprendiamo immediatamente il senso, giacché conoscere l'identità di qualcuno, è sapere come si chiama, che cosa fa, qual è la sua qualità sociale. Tuttavia, quando ci si pone la domanda alla prima persona, """"Chi sono?"""", l'intenzione non è affatto quella di conoscere il proprio nome, cognome e stato civile. Infine, chiedersi """"Chi siamo?"""" è porsi una domanda sull'identità collettiva di appartenenza, sul riconoscimento e la condivisione dei valori comuni che coinvolgono l'uso del """"noi"""" e le rivendicazioni identitarie, di carattere civile e politico. L'argomento del volume è appunto quello di analizzare che cosa vuol dire la parola """"identità"""" nei diversi usi che ne facciamo."" -
Giovanni Pirelli intellettuale del Novecento
Giovanni Pirelli (1918-1973), noto per lo più come erede ""ribelle"""" di una delle più importanti dinastie industriali d'Italia e come curatore, insieme a Piero Malvezzi, dei fortunati volumi di """"Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana"""" (1952) e """"Lettere di condannati a morte della Resistenza europea"""" (1954), è stato un intellettuale dal profilo ricco e complesso. Scrittore, ricercatore, collaboratore e finanziatore di molteplici iniziative culturali e politiche, Pirelli è stato un protagonista fondamentale e finora poco conosciuto di diverse stagioni di dibattito della sinistra italiana, dapprima entro il PSI e poi in autonomia rispetto alle organizzazioni storiche del movimento operaio. Per formazione, esperienze e ampiezza di relazioni, mantenne sempre una spiccata attenzione agli scenari internazionali. Strenuo sostenitore dell'indipendenza algerina, amico di Frantz Fanon, fin dai primissimi anni Sessanta ha messo i movimenti anticoloniali al centro del suo impegno politico e intellettuale. Curioso, aggiornato ed eclettico, ha sperimentato letteratura e musica, cinema e teatro, raccolta documentaria e ricerca storica, elaborando una personale visione della necessità di """"dare voce"""" ai soggetti individuali protagonisti delle grandi trasformazioni del Novecento. Della varietà di un tale itinerario, questo volume intende fornire una lettura polifonica, affidata a studiosi di diverse discipline che hanno potuto attingere all'archivio personale di Giovanni Pirelli."" -
Gli antenati di Faust. Il patto col demonio nella letteratura medievale
II dottor Faust è il protagonista di numerosi racconti della tradizione popolare e di alcune grandi opere come La tragica storia del dottor Faustus (ultima decade del Cinquecento) di Christopher Marlowe e il Faust di Goethe (1802, 1832). In questo volume Alfonso D'Agostino retrocede di alcuni secoli per rintracciare le radici del topos narrativo del ""patto con il diavolo"""" nella storia della letteratura medievale latina e romanza."" -
Media art. Prospettive delle arti nel XXI secolo. Storie, teorie, preservazione
"Tutte le arti sono media, ma l'espressione 'media art' è giunta ad avere un significato speciale. [...] Oggi le media art non solo affrontano i grandi temi del nostro tempo. Esse risiedono negli stessi media di cui parlano. Il contemporaneo è globale, ma solo a causa dei media che rendono possibile la globalizzazione. Tali media non sono evidenti praticamente da nessuna parte nella pratica mainstream dell'arte che vediamo nelle biennali da Venezia a San Paolo. Gli artisti, invece, sempre di più sono cresciuti in un mondo di cambiamento costante, dove la TV è passata da essere un'emittente di stato a centinaia di canali in streaming. E gli spettatori sono passati da comunità radunate in grandi sale ad un coinvolgimento profondamente personale con uno schermo non più grande del palmo della tua mano e auricolari per proteggerti dalla distrazione di altre persone. [...] Catricalà ci conduce verso questi strani incontri, introducendoci alle ricche eredità e al futuro delle più importanti arti degli ultimi cento anni. Ponendo una questione capitale: come possiamo diventare umani nella nuova costellazione in cui ora stiamo arrivando?"""" (Dalla Prefazione di Sean Cubitt, Goldsmith, University of London)" -
L' antropologia medica di Laín Entralgo
Laín Entralgo si inscrive nella tradizione umanistica del medico-filosofo. La sua riflessione si è concentrata nell'elaborazione di un'originale antropologia medica nell'ambito della sua peculiare visione della bioetica. Il suo contributo alle neuroscienze nell'ultima fase della sua vita è sfociato in una teoria monistica dinamico-strutturale. -
Presente imperfetto. Eredità coloniali e immaginari razziali contemporanei
L'Italia ha un passato coloniale con il quale si è iniziato a fare i conti in tempi relativamente recenti. È un passato che sembra non riuscire a passare, soprattutto rispetto agli immaginari che ha prodotto e che continuano a circolare, spesso non visti, nella cultura contemporanea e nella vita quotidiana. La mancanza di una vera rielaborazione degli immaginari razzializzati prodotti in Italia in quel lungo periodo che va dall'unità d'Italia fino al fascismo, ha fatto sì che questi riemergano oggi attualizzati in una serie di immagini e linguaggi razzializzati o apertamente razzisti. I saggi teorici e le pratiche di ricerca contenuti in questo volume aiutano a ricostruire questo ""passato che non passa"""", a partire da un'analisi della cultura popolare e di consumo contemporanea, che ne sono impregnate. Il volume raccoglie i contributi prodotti durante due giornate di incontri e dibattiti intorno a questa tematica, che si sono svolte alla Casa della Memoria e della Storia di Roma a novembre 2014. Al centro dell'interesse quegli oggetti quotidiani - ricordi familiari, prodotti di consumo, giocattoli - che contengono tracce di immaginari coloniali, la cui analisi e rilettura collettiva può aiutare a rivedere il proprio passato, prendere coscienza di come si è formata storicamente l'idea di una """"italianità"""", decostruire i tanti stereotipi che continuano a circolare in questo presente interculturale."" -
Ricerche sulla critica marxiana dell'economia. Materiali per la ricostruzione della teoria del valore
Il volume raccoglie alcuni tra i più importanti contributi di Hans-Georg Backhaus, l'iniziatore della corrente teorica che nel mondo tedesco è conosciuta come Neue Marx-Lektüre. Partendo da una prospettiva teorica che affonda le proprie radici nella Scuola di Francoforte - in particolare nell'approccio critico di Adorno - Backhaus sviluppa una rilettura complessiva della critica dell'economia politica marxiana a partire dalla dialettica della forma di valore. Il procedimento argomentativo si sviluppa attraverso una comprensione stratigrafica dell'opera marxiana che l'autore presenta attraverso gli interrogativi a cui la tradizione marxista e la teoria economica l'hanno sottoposta. Alla esposizione e alla comprensione critica dell'opera marxiana, l'autore affianca una prospettiva ricostruttiva nella quale, spesso argomentando Marx contro Marx, la critica dell'economia diviene il principio fondante della teoria critica della società. Il volume è arricchito da una lunga introduzione dell'autore sugli inizi della Neue Marx-Lektüre e da un saggio critico dei curatori in cui l'opera di Backhaus è analizzata e contestualizzata all'interno del dibattito sulla teoria marxiana del valore. -
La destra radicale tra legittimità e identità
Questo libro adotta un approccio originale allo studio del radicalismo politico, affrontato in termini di quei dilemmi e compromessi strategici che accomunano il percorso degli attori politici ""dall'identità stigmatizzata"""". Allo scopo di far luce sulle dinamiche di radicalizzazione delle organizzazioni di estrema destra, l'analisi ruota intorno a un interrogativo centrale: possono gli stessi fattori di opportunità politica determinare scelte analoghe per organizzazioni che, costrette a mantenersi su un equilibrio precario tra identità e legittimazione, potrebbero non essere ugualmente interessate all'accesso alla sfera dell'influenza politica? Concentrandosi sull'anello mancante tra i paradigmi di struttura e azione, l'analisi guarda attraverso la lente dei protagonisti della destra radicale in Italia e in Spagna a quei meccanismi interpretativi che specificano il rapporto tra il livello macro dei fattori esogeni e l'ambito delle scelte strategiche delle organizzazioni della destra radicale. Così facendo, intende far luce sui meccanismi interni di questi attori politici, agenti chiave nelle dinamiche dei loro successi o insuccessi, piuttosto che semplici astanti, destinatari passivi delle opportunità politiche sul loro percorso."" -
La cooperazione allo sviluppo in Africa. Teorie, politiche, pratiche
La cooperazione allo sviluppo ha svolto un ruolo importante nella storia recente dell'Africa subsahariana. Tale azione tuttavia è stata spesso presentata dai media in modo distorto a causa dell'approccio paternalistico con il quale viene spesso interpretato il continente africano. Il volume vuole ricostruire un quadro più fedele dell'evoluzione storica e della situazione attuale della cooperazione in Africa e osservare da vicino come questa agisca concretamente sul terreno. -
Università quarta dimensione
Qual è la 'raison d'être' dell'università nel nostro tempo? La politica è destinata a soccombere al mercato? Si può, attraverso una ""buona formazione"""", restituire ai giovani coraggio e fiducia in se stessi e nelle proprie idee? È a partire da queste e altre domande sul presente e sul futuro della nostra società che questo libro propone la formula ideale di una """"intraprendente impresa"""" capace, attraverso l'innovazione e la creatività, di assaltare con veloci scialuppe i grandi bastimenti dell'economia globale. Superando le chiusure insite in talune discussioni sui diversi tipi di riforma che vengono proposti oggi nel dibattito pubblico, si disegna una quarta dimensione dell'università, luogo di elaborazione di una speciale """"microfisica"""" in grado di inserire in quello stesso mercato che ci spaventa nuovi episodi che, senza vincerlo, tuttavia lo modifichino e nel frattempo consentano di realizzare un po' di più le speranze dei nostri giovani, di mantenere il governo e il benessere dei nostri territori."" -
L'immagine e la scrittura. Le logiche del vedere tra segno e riflessione
All'interno del dibattito filosofico attuale, i cosiddetti visual studies sono ancora alla ricerca di una rigorosa definizione del loro oggetto e del loro metodo specifico. Per questo, le analisi di autori come William J.T. Mitchell, Gottfried Boehm, Hans Belting e Nicholas Mirzoeff rischiano di smarrire il loro valore critico e di configurarsi anch'esse come ideologie dell'immagine e, per assurdo, di supportare quanto intendono decostruire. L'itinerario qui proposto vuole innanzitutto ricostruire i presupposti filosofici degli ""studi visuali"""". In secondo luogo intende sondarne la solidità epistemologica svolgendo una riflessione sul concetto di immagine e sulle strutture teoretiche del vedere. Attraverso l'analisi di alcune immagini significative e riprendendo linee di pensiero che si snodano tra Hegel, Nietzsche, Barthes e Derrida, il presente lavoro mostra come il discorso sul figurativo rimandi a una dimensione ulteriore, quella di una 'scrittura' che eccede l'immagine e le sue logiche."" -
Ermeneutica della vita pratica. Deliberazione e persuasione atraverso Heidegger e Aristotele
Nel 1924 Heidegger avvia un confronto serrato con la Retorica di Aristotele, vedendo in quest'opera il punto di partenza per comprendere la struttura dell'ascolto del logos. Nelle lezioni di Marburgo sui concetti fondamentali della filosofia di Aristotele, dunque, le pratiche retoriche e non la filosofia del linguaggio esibiscono, agli occhi di Heidegger, gli aspetti strutturali del modo in cui l'essere umano parla con sé stesso quando prende una decisione, deve governare una passione, quando fa i conti con i propri desideri. Aprire all'interno della propria vita degli spazi di autodeterminazione, diventa in questo quadro di riferimento l'effetto della possibilità di far abitare nella propria coscienza i consigli, i rimproveri, le lodi degli altri. -
Dike. Rivista di storia del diritto greco ed ellenistico (2015). Vol. 18
"Dike"""" è la prima rivista specificamente dedicata allo studio del diritto greco ed ellenistico: pubblica articoli sottoposti a """"revisione"""" (peer review). La rivista, diretta da Eva Cantarella e Alberto Maffi, è pubblicata con il contributo e sotto gli auspici del Dipartimento di Diritto privato e Storia del Diritto dell'Università degli Studi di Milano. Dike è aperta non solo agli specialisti del settore, ma anche a tutti gli studiosi interessati agli aspetti giuridici della civiltà greca." -
Design e rito. La cultura del progetto per il patrimonio rituale contemporaneo
A partire dal complesso rapporto tra Design e Humanities questo volume intende indagare il ruolo del progetto in relazione al fenomeno rituale, fornendo concreti stimoli di contenuto, processo e metodo attraverso un'analisi che affianca alle discipline socio-antropologiche le culture del progetto. In questo scenario, le pratiche quotidiane, la tecnologia, le espressioni artistiche si intrecciano, si citano e si nutrono reciprocamente, generando corto circuiti interessanti da cui il design emerge come disciplina caratterizzata da una natura connettiva e generativa, strumento facilitatore in grado di trasferire - sotto forma di prassi progettuale - peculiarità e conoscenze di altri settori. Proprio la questione della relazione tra design e scienze umane, nonché la ""dote"""" che il progettista porta con sé nel confronto con la ricerca umanistica, è il nodo centrale di questo saggio, che si propone di problematizzarla con approcci interpretativi 'design driven' attraverso la trattazione teorica e la lettura critica di casi."" -
Il cosmo della bildung
Montagna theologica, caverna cosmica o cielo della controriforma, la Cupola di Santa Maria del Fiore ha sempre rappresentato un grandioso programma ideale didattico per l'architettura. Possiamo trascriverlo in un'equazione: l'educazione sta all'ideale come l'architettura sta all'attuale. Un'espressione a quattro incognite vincolate tra loro. Tra queste quella dell'ideale è la meno chiara per le scienze e la più oscura per le coscienze. Comunque, nella cultura del nostro tempo, l'educazione è ridotta ad accumulazione di regole, l'ideale al funzionale, l'architettura a pratica socionormativa, l'attualità a cronologia. In altre parole l'ideale ci richiede sempre un enorme sforzo critico rispetto a tutti i saperi. Esso ci costringe a ripercorrere la biforcazione secolare impressa dalla cultura tecnico-scientifica all'idea di ""reale"""": quella tra trascendenza e immanenza."" -
«Filmavo da indipendente, solo e contro tutti». Gianfranco Brebbia e la cultura internazionale a Varese negli anni Sessanta-Settanta
Gianfranco Brebbia (Varese 1923-1974) è stato un filmaker di avanguardia del cinema sperimentale italiano. Molti anni dopo la sua scomparsa sua figlia Giovanna ha riportato alla luce l'Archivio cinematografico del padre, scoprendo uno straordinario patrimonio artistico di pellicole, lettere, fotografie, quadri, testi ed appunti vari rimasti, per più di quarant'anni, silenti nella pace discreta di una cantina. Da questa straordinaria scoperta è nato un importante studio sulla figura e l'opera di Brebbia dal quale ha preso a sua volta avvio la promozione di un convegno, realizzato dall'Università degli Studi dell'Insubria e dal Centro Internazionale Insubrico (Varese, 17 aprile 2015). I relatori di questo incontro, oltre a delineare, con le loro ricerche, un omaggio alla figura del filmaker varesino e alle sue opere, rimaste nell'oblio per decenni, hanno anche messo in luce la straordinaria vivacità culturale che ha caratterizzato, complessivamente, gli anni Sessanta-Settanta. Durante questo periodo la sperimentazione è stata infatti protagonista nella letteratura, nel cinema, nel teatro, nella musica, nell'arte, nella filosofia e nella stessa società. In questo libro tutti questi vari aspetti sono indagati offrendo al lettore un oggettivo ed articolato quadro di quello che è stato il complesso e vivace contesto storico di questi anni, pur non tralasciando anche talune componenti negative che, soprattutto con il Boom edilizio degli anni Sessanta, hanno danneggiato... -
Ferite e ricami nella clinica dei disturbi alimentari. L'arte del Kintsugi
Ferite e ricami nella clinica dei disturbi alimentari, scritto dall'équipe per i disturbi del comportamento alimentare dell'Istituto Minotauro e curato da Elena Riva, illustra con un ricco materiale clinico gli snodi della psicoterapia evolutiva di orientamento psicoanalitico con questo tipo di pazienti. Il testo approfondisce il tema della ""narratività"""" come sostegno ai processi di soggettivazione e costruzione identitaria, specie in adolescenza e nell'ambito delle patologie narcisistiche, e sostiene la necessità di un intervento multidisciplinare, indispensabile nei confronti di un disturbo esito di un complesso intreccio di problematiche evolutive individuali, dinamiche affettive familiari e valori (o disvalori...) sociali. Un intervento clinico che si rivolga esclusivamente al corpo, alla mente o alle dinamiche familiari, rischia, infatti, di rinforzare il carattere scissionale del funzionamento psichico anoressico e/o bulimico, rispetto cui l'intervento di rete rappresenta un efficace antidoto.""