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Verso l'estremo. Estensione del dominio della destra
Da qualche tempo dilaga in Europa una destra nazionalista e xenofoba che, di fronte a governi neoliberali sempre più timidi al cospetto del potere finanziario, ha buon gioco nel costruire consensi attraverso un discorso fortemente antiliberale. Luc Boltanski e Arnaud Esquerre analizzano questa deriva ""verso l'estremo"""" con grande lucidità, sottolineando come essa, da un lato, radicalizzi le posizioni della destra classica, dall'altro, intercetti il consenso di elettori che nel passato si schieravano a sinistra. La crescita degli estremismi è la spia di una crisi più profonda della politica a cui urge rispondere."" -
Europa. Topologia di un naufragio
"Europa. Topologia di un naufragio"""" esamina la crisi del rapporto sapere/potere a partire dal fallito tentativo di Hegel, e poi di Marx, di unificare teoria e prassi, sino all'inquietante esito nietzschiano: la dichiarata, e sofferta, impotenza della """"volontà di potenza"""". Questa parabola, che nel tragico destino di Giovanni Gentile trova un singolare riscontro, caratterizza il fatale tramonto di Europa rappresentato nel grande, incompiuto, romanzo di Musil. Il pensiero del Novecento, da Schmitt a Benjamin, a Derrida e Heidegger, ha tentato in vari modi di opporsi a tale conclusione, con l'unico risultato di rivelare il fondo della crisi, coinvolgendo in essa la stessa immagine della storia. Più che """"storie che corrono in tempo"""", Ottocento e Novecento appaiono come i luoghi, certo non gli unici, in cui la storia si 'raccoglie' e si 'arresta'. Il peggio è che Europa, come attestano i nostri giorni incerti e crudeli, si rivela incapace di ri-pensare se stessa libera dalla nostalgia del potere e della potenza." -
Itaca, infine. Saggi sull'«Odissea» e la filosofia dell'immaginazione
Il volume racchiude tre brevi saggi sull'Odissea che propongono e sviluppano passo dopo passo un'interpretazione unitaria e originale di questo libro bellissimo in cui ricordo e dimenticanza, tempo lineare e tempo ciclico fanno da sfondo al viaggio di Ulisse, un viaggio che si perde in un mare sconfinato alla ricerca di un'isola abbandonata da tempo. Alla lettura dell'Odissea si affiancano e si intrecciano di continuo brevi riflessioni sulla natura e sulla funzione dell'immaginazione, e questo fa sì che questi tre saggi siano anche a loro modo tre contributi ad una filosofia dell'immaginazione. Pagina dopo pagina, in un'atmosfera di divertita complicità, il lettore è chiamato a continuare il gioco immaginativo dell'Odissea, a riflettere sulle sue regole e a riappropriarsi del diritto di leggere liberamente i classici. -
L' anima tigrata. I plurali di «psyché»
"L'Áme tigrée"""" si pone come coerente sviluppo dell'ermeneutica durandiana. I cinque capitoli di cui si compone il testo costituiscono un originale tentativo di tematizzare la costitutiva pluralità dell'anthropos e della sua Psyché. Nel primo capitolo Durand si confronta con Bachelard, mostrando come quest'ultimo, inizialmente partigiano della purezza del discorso scientifico contro le """"illusioni"""" dell'immaginario, si sia progressivamente reso conto del carattere fallimentare di tale impresa: anche il dato scientifico più obiettivo è originariamente impregnato di un'aura simbolico-immaginaria, che immette sapiens entro un regime poetico-mitico, dipartimento antropologico più essenziale d'un pensiero che si configura come arida scienza senza coscienza. Nel secondo capitolo l'Autore applica le sue categorie strutturali d'indagine alla nozione di polarità magnetica, istituendo un originale parallelo tra metodo aperto e plurale dell'antropologia e sperimentazione scientifica. Nel terzo capitolo si analizzano le strutture drammatiche dell'immaginario sociale. Nel quarto l'Autore istituisce un parallelo tra l'ermeneutica ricoeuriana e lo strutturalismo di Lévi-Strauss; oltre a una preziosa descrizione dello status quaestionis della querelle dello strutturalismo, s'avanza qui un'originale lettura della stessa, cui s'accompagna una denuncia di limiti e criticità dei due approcci, e una proposta di possibile, fruttuosa contaminazione. Il quinto capitolo propone una """"mitocritica"""" di Psyché. Occultata e rimossa nel secolo dei lumi, la sposa di Amore è invece più presente che mai. Il lato d'ombra e opacità che inquieta coscienze """"chiare e distinte"""" costituisce una dimensione antropologica che lo studioso rivendica con forza, e che riconosce come operativa fin nel cuore della società più demistificante sogni, immagini e follie umane." -
Emilio e Sofia o i solitari
Il testo, qui tradotto nuovamente in italiano, racconta un altro finale rispetto a quello pensato ""alla fine"""" dell'""""Emilio"""". Il tradimento di Sofia, il lavoro da falegname, il vagabondare che si trasforma in viaggio: ecco le nuove avventure di Emilio. Questo altro romanzo incompiuto pone altrettante domande inaggirabili nell'attuale panorama dell'educazione permanente, come pure per l'immaginario pedagogico contemporaneo: quando ha termine l'educazione? Come costruire un'esperienza realmente formativa? Ma soprattutto: perché Emilio, in quanto imago dell'allievo ideale, ci affascina ancora?"" -
La fine della cura. Le contraddizioni sociali del capitalismo contemporaneo
La crisi dei tradizionali modelli e strumenti di cura deriva da uno squilibrio sempre meno sostenibile tra famiglia e lavoro? O ci troviamo di fronte a una crisi sociale, politica, economica e culturale assai più vasta e profonda, di cui la trasformazione della cura sarebbe solo un elemento, difficile da isolare rispetto ad altri? Attraverso la ricostruzione dei diversi momenti storici in cui la cura entra in crisi e dei movimenti politici che ne evidenziano le contraddizioni - in particolare i vari femminismi - Nancy Fraser propone la sua visione del capitalismo contemporaneo e del modello neoliberale di femminismo. -
Solitudine: Comune. Per una sinistra lacaniana
La scommessa sulla Solitudine: Comune consiste nell'assunzione delle ""cattive notizie"""" del discorso analitico circa i progetti illuministi di trasformazione sociale e collettiva, e nella loro trasformazione in uno strumento per ripensare la politica nella sua dimensione emancipatoria."" -
Contingenza e leggi della natura
"De la contingence des lois de la nature"""" (1874) è uno dei libri di filosofia della scienza più letti e discussi in Francia e in Europa. Boutroux vi espone il «contingentismo», con cui nega la possibilità che la scienza riduca la realtà a una definizione esauriente e assoluta, decostruendone il concetto di «determinismo»: le scienze descrivono livelli diversi di realtà e per questo sono contingenti. In """"De l'idée de loi naturelle dans la science et la philosophie contemporaines"""" (1895) la tesi generale viene integrata ed estesa da Boutroux in una dimensione più «interna» alle singole scienze, e specificamente a logica, matematica, meccanica, fisica, chimica, biologia, psicologia e sociologia. I due scritti vengono riproposti al pubblico italiano in una nuova traduzione e per la prima volta in un unico volume, in un periodo in cui, alla luce delle riflessioni sui sistemi complessi, la filosofia della scienza di Boutroux è di nuovo fortemente attuale. Si aggiunge in appendice una lettera inedita di Boutroux al filosofo e pedagogista Giuseppe Michele Ferrari." -
Marx a rovescio
La promessa marxista di cambiare il mondo non è stata mantenuta. Cosa resta di Marx? Un testo di una complessità, una ricchezza e una forza concettuale comparabili soltanto alle grandi intuizioni presocratiche o ai monumenti del pensiero classico. Convinto che la necessità di Marx riposi sulla sua capacità di perpetuare l'idea della filosofia come totalità, Bruno Pinchard ricompone pazientemente i momenti di una sintesi marxista della cultura dell'Occidente e ne ricerca i prolungamenti negli eventi contemporanei. Questo Marx non è più quello dei militanti né quello della praxis è un Marx a rovescio rispetto agli usi precipitosi o ai giudizi sommari. -
Modernizzazione in pezzi
A oltre cinquant'anni dalla sua pubblicazione, ""Breakdowns of Modernization"""", il testo di Shmuel N. Eisenstadt che qui pubblichiamo nella prima traduzione italiana, è ancora attuale. Eisenstatd vi avvia infatti la riflessione attorno alle modernità multiple che svilupperà per tutta la sua carriera. Studiando paesi come l'Indonesia, il Pakistan, il Giappone o la Russia, qui Eisenstadt mette già in evidenza come il modello occidentale della modernità sia replicabile altrove ma in maniera multiforme. Se in alcuni paesi si possono registrare segni di modernizzazione, ad esempio in un campo come la politica, in altri possono darsi stagnazioni e fallimenti. La parola modernità allude a un programma comune, ma le cui realizzazioni restano molteplici."" -
Giovani, cinema, educazione
Il volume contiene tre saggi di Paul G. Cressey, pubblicati tra il 1932 e il 1938 e tradotti per la prima volta in italiano, nei quali il sociologo statunitense delinea l'approccio metodologico e i principali risultati della ricerca condotta a New York nell'ambito dei Payne Fund Studies sul rapporto tra cinema e delinquenza giovanile. Prendendo le distanze dalle argomentazioni dei promotori di quella sembrava assumere i tratti di una ""crociata moralizzatrice"""", Cressey evidenzia la necessità di studiare la fruizione cinematografica nel contesto della """"situazione sociale complessiva"""" in cui è inserito il soggetto nella comunità di appartenenza. Ciò gli consente di verificare le molteplici funzioni svolte dal cinema nelle esperienze giovanili e di sottolinearne il ruolo propositivo di agenzia di """"educazione informale"""". Ne risulta """"un punto di vista affascinante sul mondo dei giovani, del cinema e della vita urbana"""" dei primi anni '30."" -
Teoria dell'atomo e conoscenza umana
Il volume contiene i contributi generali di Bohr alla ricerca scientifica contemporanea: dalla definizione delle ""memorie originali"""", punto di partenza della moderna teoria dell'atomo, alla trattazione delle condizioni di stabilità dei sistemi atomici e molecolari attraverso la ricostruzione della tavola periodica degli elementi. Vengono esposte poi teorie di meccanica ondulatoria alla luce del concetto di complementarietà e dell'affermazione di una meccanica probabilistica che tenga conto del principio di indeterminazione. Il quadro presentato indica chiaramente la direzione in cui occorre ricercare la sintesi dei vari dualismi materia-vita, soggetto-oggetto, individuo-collettività: una visione unitaria della conoscenza umana."" -
La fiction e la vita. Lettura, benessere, salute
Il volume studia gli effetti della fiction (romanzi, film, serial TV) sul corpo in termini di incremento dell'empatia, diversificazione dei trasmettitori neurochimici, consolidamento del Sé, miglioramento delle capacità di mind reading, terapia dell'autismo, ecc. Si tratta di argomenti che la comunità scientifica internazionale sta scoprendo proprio in questi anni e ancora poco noti in Italia, di cui ha parlato un articolo apparso su ""Nature"""" di recente. Il volume documenta il fatto che oggi le fiction """"fanno bene"""" e ne spiega a lungo le ragioni, mentre in passato gli effetti erano considerati negativi, come appare evidente dal case-study dedicato ai lettori normanni di Madame Bovary e al gioco di identificazioni incrociate cui essi hanno dato luogo."" -
La superstiziosa religione. Storia e antropologia tra manoscritti inediti. Vampirismo, trombe d'aria e formulari di magia
Il Mediteranneo e il Mezzogiorno. E poi la Sicilia, la Lucania e il Molise: teatri di vicende superstiziose legate a filo doppio a una fede cattolica sedicente e incoerente, che qui riemergono anche dall'analisi storica e contenutistica di alcuni documenti inediti - manoscritti dal Cinquecento in poi - che retrodatano e avvicinano all'Italia le prime credenze vetero-vampiristiche, che smascherano le pratiche magiche messe in atto da un ottocentesco prete di campagna, e che dipingono la sublime blasfemia del rituale marinaro del 'taglio' delle trombe d'aria. -
Le sembianze degli dei e il linguaggio degli uomini. Studi di lessico e forma degli artigiani capuani
Il volume tratta dei culti e delle divinità di Capua preromana, con riguardo al materiale inedito del Museo Campano, da una prospettiva sia iconografica sia connessa all'immaginario collettivo e artigianale nella rappresentazione delle figure divine, senza trascurare un approccio antropologico, secondo i più avvertiti e recenti indirizzi di ricerca. -
Il mondo al tempo dei quanti. Perché il futuro non è più quello di una volta
Viviamo in uno spazio e in un tempo tra loro indistinguibili e caratterizzati dalla velocità relativa degli eventi e da una geometria non euclidea. Ma la nostra percezione della realtà resta quella di un'epoca ormai lontana, interpretata deterministicamente dalle leggi della meccanica classica. Velocità della luce, materia granulare, energia discrete, influenza dell'osservatore sulla realtà, sono concetti quotidianamente presenti nelle tecnologie di cui ci serviamo, nelle operazioni finanziarie, nelle telecomunicazioni, nell'organizzazione del lavoro e della produzione, ma non fanno parte della ""cassetta degli attrezzi"""" concettuale per protenderci verso il futuro. Una politica miope ci sta abituando a vivere in un presente perenne, ma fino a quando?"" -
La decisione del desiderio. Etica dell'inconscio in Jacques Lacan
C'è un'aporia nel desiderio, dovuta al nesso tra la responsabilità etica del soggetto e la sua perdita. È infatti soltanto a partire da una espropriazione - di sé, dell'Altro -, da un'assenza di autodeterminazione, che il soggetto decide del suo desiderio. Ma come decidere di ciò che ci domina, cioè come assumere ciò che ci orienta a nostra insaputa? E come si passa da un desiderio preso nel sintomo e nella coazione a ripetere alla decisione del desiderio? Silvia Lippi analizza, a partire dall'insegnamento di Lacan, i paradossi del desiderio, di un desiderio radicato nell'inconscio, all'interno di una lettura che incrocia scrittori, poeti, pittori e filosofi. -
Homay e Homayun. Un romanzo d'amore e avventura nella Persia medievale
Il principe persiano Homay, vedendo il ritratto di Homayun, figlia dell'imperatore della Cina, se ne innamora perdutamente e intraprende un lungo e pericoloso viaggio durante il quale dovrà fronteggiare briganti e cannibali, e liberare la cugina dell'amata, prigioniera in una fortezza incantata. Dovrà a un certo punto abbandonare per amore il trono che gli viene offerto da un popolo incontrato in Asia Centrale e, arrivato finalmente in Cina, cerca attraverso intriganti e numerose vicende, di incontrarsi con l'amata. Anche la bella Homayun s'innamora di lui, ma ci saranno ostacoli d'ogni sorta che ritarderanno l'unione degli amanti, tra cui inganni, guerre, prigionie e tradimenti. -
Libertà va cercando. Percorsi di filosofia medievale
I contributi qui raccolti mirano, attraverso l'analisi di alcuni autori e passaggi salienti, a offrire uno spaccato per quanto possibile complessivo e fedele del pensiero medievale: dalla riflessione dei padri fino a quella della tarda scolastica. La questione della natura della libertà è presentata attraverso la ricostruzione del pensiero di Agostino di Ippona (Giovanni Catapano), Anselmo d'Aosta (Armando Bisogno), Alberto Magno (Andrea Colli), Goffredo di Fontaines ed Enrico di Gand (Guido Alliney) e Guglielmo d'Ockham (Alessandro Ghisalberti). Il frammento della celebre terzina di Dante scelto come titolo del volume, ""Libertà va cercando"""" (""""Or ti piaccia gradir la sua venuta: / libertà va cercando, ch'è sì cara, / come sa chi per lei vita rifiuta"""", Purgatorio, I, 70-72), riassume la tensione che innerva tutto il volume. Queste pagine si offrono come un agile strumento di conoscenza e approfondimento della importante questione della libertà come è stata trattata in alcuni autori medievali, affinché essa possa ritrovare la centralità che le compete nella didattica, senza complessi di inferiorità rispetto agli autori del pensiero classico, moderno o contemporaneo."" -
D'Annunzio e le donne della rosa
"Moglie e amante, sorella e nemica, intellettuale e seduttrice: il volto multiforme delle donne di Gabriele D'Annunzio è protagonista di un gioco dove la vita reale del Vate, nell'Italia dei primi due decenni del '900, si alterna e si confonde con il plot letterario del Ciclo della Rosa, trilogia romanzesca composta da II Piacere, Innocente e II Trionfo della Morte. L'autore crea la fisionomia di un eroe decadente, esteta e superuomo, manovratore di figure femminili, ma da loro dipendente; artefice della creatura-donna e tuttavia, nell'esistenza quotidiana, partner sbrigativo fino alla crudeltà. Il diagramma romanzesco traccia, in realtà e fedelmente, una crescita innegabile della donna nella società di quel tempo: ideale, indipendente, avversaria delle certezze maschili, pronta al cambiamento epocale annunciato dalla nascita della società e cultura di massa."""" (Cinzia Baldazzi)"