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Un insostenibile voglia di vivere. Frammenti di memorie e riflessioni
"Un'insostenibile voglia di vivere"""" è la prosecuzione di """"In fondo al giardino"""". Il protagonista è lo stesso, gli anni sono diversi: vanno dalla formazione scolastica, ai primi amori, ai soggiorni in città e ambienti diversi. Accanto alle memorie non mancano riflessioni: su quella malattia che per non pochi è la vita, sul modo di fronteggiarla scrivendone, e sul rinascere da questo di una difficile voglia di vivere. Il discorso si articola su più tempi: i tempi davvero lontani in cui le cose sono accadute, i giorni loro vicini delle prime notazioni, i tempi lunghi di riletture casuali disperse negli anni e dei primi progetti di narrazione; infine i tempi della terza età in cui, tra Milano e Bonassola, riprendo tutto in mano e cerco di dare una fisionomia alla storia, in vista di eventuali letture altrui. Ricordi prendono improvvisi alla gola. Parole salgono spontanee e subito si ritraggono - ansia di fermarle. Ricordare: il passato non è nostalgia né rammarico, ma fonte di vita. Che l'oblio spegne. La mia via di scampo è questa voglia di parole, la felicità di parole trovate." -
Pane per i denti
Questo libro racconta di incontri con libri per riflettere sull'esperienza, inevitabilmente autobiografica, del leggere; emerge, comune ai diversi momenti e aspetti della lettura, l'immagine di una bocca interna sempre in esercizio. Di qui il Pane del titolo. Alla semplicità del cibo primario e alla naturalezza del mangiare, si accompagna però la sfida del trovare pane per i propri denti, il cibo giusto per noi. Il processo della scelta. Pane per i denti quindi, per lo stato di allerta intermittente che è all'opera quando scegliamo cosa leggere, cosa mangiare, alle prese in entrambi i casi con le opzioni di godimento, salute, libertà, dipendenza, e poi soddisfazione, sazietà, delusione, pentimento. Dal racconto dell'intreccio tra vita e lettura non emergono libri imprescindibili, né compiti definiti e frutti prevedibili; il fuoco è piuttosto sui modi di quell'intreccio, e l'invito è a misurarsi con i propri modi, con i propri percorsi del leggere. -
Che cos'è la conoscenza? Un universo in espansione
Il testo propone un viaggio nell'universo della conoscenza, tra le galassie di conoscenza (religione, scienza, arte), nel cervello (percezione, apprendimento, memoria) e nell'etica (dalla conoscenza all'educazione). Le argomentazioni si espandono attraverso un registro comunicativo intuitivo, tra divulgazione e speculazione, attraverso esempi e riferimenti concreti, rivolgendosi in alcuni casi direttamente al lettore. -
Antropologia del nazionalismo. Stati Uniti, Unione Europea, Russia
Questo libro analizza in una prospettiva antropologica l'identità e il senso di appartenenza degli abitanti di tre grandi potenze contemporanee: gli Stati Uniti, l'Unione europea e la Russia. Qual è l'immagine mentale che americani e russi hanno della propria patria? Come si rappresentano gli europei l'entità sovranazionale a cui appartengono? L'autore risponde a queste domande descrivendo tre universi culturali profondamente diversi e mostrando come le rappresentazioni collettive di Stati Uniti, Unione europea e Russia siano frutto di una narrazione che distorce e nasconde la realtà. -
Interpretazione e trasformazione
Tradizionalmente, l'ermeneutica si è definita come una ""kunstlehre"""", un insieme di metodologie, tecniche e tecnologie per l'interpretazione e la comprensione di espressioni culturali, in particolare dei testi. In quanto corrente propriamente filosofica, essa è diventata durante il secolo scorso una riflessione di secondo grado su interpretazione e comprensione quali aspetti centrali dell'esistenza umana, dell'essere nel mondo, con se stessi e con altri. Eppure, oggigiorno entrambe queste prospettive sembrano troppo ristrette. Nel primo caso, l'ermeneutica era certo applicata ma anche limitata a un ambito talmente specifico da essere ridotta al ruolo di ancella di discipline quali la filologia o l'esegesi biblica. Nel secondo caso, essa avanzava una pretesa di universalità, perdendo però molta della sua concretezza. L'intento di questo volume è di tracciare una prima via per superare quest'alternativa. L'ipotesi avanzata e affrontata dai diversi autori è che non ci sia buona interpretazione che non sia trasformativa, sia sul contesto sociale, naturale e tecnico entro cui avviene, sia sull'interpretante stesso."" -
Il tempo simbolico delle città
“Images of American City” (1961), testo dal quale sono tratti i saggi presentati e pubblicati per la prima volta in Italia, analizza e interpreta il processo con il quale gli americani hanno rappresentato il passaggio della loro realtà da rurale a urbana e metropolitana. Al centro di questa dinamica è il modificarsi delle condizioni di vita, come della percezione dello spazio e del tempo, nella simbolizzazione urbana. Il lavoro di Strauss sulle immagini delle città evidenzia l'interesse per lo sviluppo e i coinvolgimenti relazionali tra le persone e le reciproche influenze, con effetti processuali sulle identità dei singoli come sul loro complesso interattivo. Questo mostra come i risultati dell'analisi di Strauss possano contribuire ad aprire una ulteriore riflessione tra interazionismo simbolico e sociologia urbana. -
L' anticiviltà. Il naufragio dell'Occidente nelle narrazioni della Shoah
Auschwitz è il luogo, simbolico e materiale, in cui si compie l'ultimo atto della modernità europea. Auschwitz, in questo senso, divide la storia in un «prima» e un «dopo» tra cui non c'è più nessuna comunicazione, dando vita a una vera e propria frattura che mette fine ai miti e alle illusioni di quella stessa modernità. Ad Auschwitz la parabola gloriosa inaugurata dall'Uomo vitruviano di Leonardo collassa, sostituita dal suo doppio speculare e negativo: quel Muselman in cui Primo Levi identifica l'emblema di «tutto il male del nostro tempo» e che abita l'anticiviltà del genocidio. Le testimonianze italiane della Shoah, per la prima volta studiate nel loro insieme, esibiscono e raffigurano proprio i contorni e gli abissi di questa civiltà capovolta e dimostrano come la profonda cesura storica, culturale e antropologica di Auschwitz, ben lungi dall'essere una costruzione teoretica posteriore, sia già presente in nuce nei racconti dei superstiti. Attraverso la mise en abîme dei testi fondativi dell'etica giudaico-cristiana (la Torah, il Nuovo Testamento e la Commedia dantesca), la koinè mortifera di Auschwitz dà vita all'«antinarrazione delle camere a gas» che ribalta, frantumandola, l'integralità delle grandi narrazioni del passato. Con il conseguente naufragio, come per l'imbarcazione dell'Ulisse dantesco rivisitato da Levi, dei principi dell'umanesimo occidentale. -
L' ornamento. Percorsi teorici tra letteratura e arti applicate
Il volume intende illustrare la nozione di ornamento nel dialogo tra letteratura e arti applicate tra metà Ottocento e inizi Novecento. In particolare, si mostrerà come la nuova centralità teorica data all'ornamento si rifletta in ambito letterario ove la decorazione perde il suo aspetto marginale per divenire perno strutturale della narrazione (À rebours di Joris-Karl Huysmans), elemento portante e veicolo di simbologie, creatore di epifanie (Walter Pater), oppure segno di distinzione (IlPiacere di Gabriele D'Annunzio e Georg Simmel). Lo studio svolge la sua indagine anche all'interno delle arti applicate e nella visione di teorici ove l'ornamento racchiude diverse questioni, come l'ideale dell'artista-artigiano, il grottesco, la relazione bellezza e funzionalità (J. Ruskin, W. Pater, W. Morris, C. Dresser). -
Andy Warhol's tv. Dall'arte alla televisione
Eccentrico, famoso, influente, geniale, forse l'ultima celebrity dell'arte contemporanea. Quando, negli anni Sessanta, firma le prime serie di ""Campbell's Soup"""", Andy Warhol inizia l'ascesa all'art system. Da allora, mostre, cataloghi, volumi e riviste hanno raccontato molti momenti del suo universo di repliche. Eppure, diversi aspetti sono stati trascurati. Per comprendere il senso profondo di tale straordinaria avventura attraverso i media, questo libro suggerisce un sentiero inconsueto, legando l'arte alla televisione. È stato delineato un percorso segnato da due categorie critiche -registrazione e derealizzazione - che connotano la poetica dell'artista e il suo rapporto con il reale. Si tratta di dispositivi di cui si serve la tv per mettere in immagini il mondo e fare del mondo immagine. Il padre della Pop Art li assimila, prima da telespettatore, poi da produttore di """"Andy Warhol's TV"""". Emerge così un Warhol inedito. Che considera la tv non come un semplice divertissement ma come un linguaggio dotato di profonde valenze estetiche. Autore di un'opera che, nel suo insieme, appare """"televisiva""""."" -
Alle origini del sacro. L'esperienza religiosa in Rudolf Otto
La riflessione di Rudolf Otto è stata sovente oggetto di interpretazioni forzate e riduttive che, concentrandosi quasi esclusivamente sulla sua celebre opera ""II Sacro"""" del 1917, ne hanno enfatizzato il carattere irrazionalistico. Il volume, analizzando a fondo i motivi d'influenza filosofici (Lutero, Kant e Fries) che caratterizzano il pensiero di Otto dagli esordi al capolavoro del 1917, si propone di ripensare la carica irrazionalistica attribuita alla sua riflessione teologico-filosofica, evidenziando la continuità tra i suoi scritti. In modo particolare, lo studio intende mettere in luce la convergenza tra fondazione gnoseologica e analisi fenomenologica a partire da una riproposizione interpretativamente originale della nozione di """"sentimento""""."" -
La forza dei dettagli. Estetica, filosofia, storia, epistemologia da Warburg a Deleuze
Tutto non è dettaglio, ma ci sono dettagli dappertutto. A partire dalla ""scienza senza nome"""" di A. Warburg, che ha permesso di pensare i dettagli come qualcosa che può trasformare radicalmente il nostro comune sentire e conoscere, fino a G. Deleuze, la cui filosofia delle singolarità e delle molteplicità ha aperto prospettive del tutto nuove alla riflessione teoretica, il problema dei particolari e dei dettagli si rivela sorprendentemente ricco di potenzialità. Questo libro prova a indicare un percorso che possa mostrare non solo la crucialità della questione, ma la valenza di apertura che un """"pensiero dei dettagli"""" offre a chi ha il coraggio di inoltrarvisi. Il lavoro su Parigi di W. Benjamin, le acute analisi di Kracauer su fotografia, cinema e storiografia, i giochi di scala su cui si è soffermata la microstoria in Italia e la particolarissima """"epistemologia dei dettagli"""" proposta da G. Bachelard si propongono nei rispettivi capitoli come una guida progressiva per capire in cosa consista quella che qui viene chiamata """"la forza dei dettagli""""."" -
L' ultimo europeo. 2284
Nel 2284 l'Europa è frammentata, abitata da genti imbarbarite ridotte alla fame, a parte una zona protetta chiamata Nuova Europa, dove esiste una civiltà ipertecnologica. In questa società ideale ogni desiderio può essere soddisfatto, anche se solo mentalmente: un Grande Cervello Elettronico coordina i pensieri e le azioni di tutti. Ma l'incremento demografico opprime tutto il pianeta e la sovrappopolata Asia invade il continente europeo. I neoeuropei, incapaci di distinguere la realtà esteriore dalla realtà mentale, rischiano di scomparire. Uno studioso del passato dovrà lasciarne testimonianza, ricorrendo agli antichi strumenti della carta e dell'inchiostro. Un romanzo ""sociologico"""" e amaramente ironico, dal finale inaspettato e drammatico, cheta riflettere sulla crisi dell'Europa di oggi."" -
Sceneggiatura di poesia. Pierpaolo Pasolini e il cinema prima di «Accattone»
Fra il 1954 e il 1961, quando si era ormai stabilmente trasferito dal Friuli a Roma, Pier Paolo Pasolini collaborò alla sceneggiatura di molti film; lavorò cosi con registi come Mario Soldati, Federico Fellini e Mauro Bolognini, prendendo parte a importanti successi di critica e pubblico, da ""Le notti di Cabiria"""" a """"La dolce vita"""", da """"Marisa la civetta"""" a """"La notte brava"""", dal """"Bell'Antonio"""" a """"La giornata balorda"""". Il libro ricostruisce la storia ed il contesto della sua prolifica attività di scrittore per il grande schermo, ricorrendo a nuovi documenti e a testimonianze dirette: è cosi offerto, per la prima volta, un ritratto organico del """"Pasolini cinematografaro"""" prima del suo debutto alla regia con il controverso trionfo di """"Accattone"""". Il volume, inoltre, individua un inedito del letterato, il trattamento originale per """"Giovani mariti"""", richiestogli nel 1957 da Bolognini e dal produttore Emanuele Cassuto. Per il film Pasolini vinse un premio speciale al Festival di Cannes, ma solo oggi, grazie alla sintesi poetica testimoniata dall'autografo conservato a Firenze, l'opera può essere reinserita nel suo percorso creativo negli anni compresi tra la pubblicazione di """"Ragazzi di vita"""" e l'uscita di """"Una vita violenta""""."" -
Critica della mente innocua. Gruppo e legame sociale in Bion
Il lavoro di Bion sui gruppi consente di guardare da una prospettiva diversa aspetti della società, della politica e della storia che erano pur stati intuiti da grandi filosofi e pensatori otto-novecenteschi: si pensi all'ideologia come falsa coscienza in Marx, alla funzione della morale in Nietzsche o a tutto ciò di cui Wittgenstein dice che si deve tacere. L'indagine di Bion, partita con l'esperienza di lavoro terapeutico compiuta con i militari colpiti da shock durante la seconda guerra mondiale, approfondisce il ruolo svolto dal gruppo nella vita individuale di ognuno. L'individuo necessita del gruppo in quanto questo costituisce un rifugio psichico contro le angosce primarie. Attraverso la creazione di una propria mentalità, il gruppo si pone in relazione con la società attraverso modalità varie che convergono sempre nella difesa della propria identità. -
Dialoghi «in»interrotti. Dall'educazione alla moorte al sostegno nel dolore della perdita
Dialoghi ininterrotti è il terzo volume nato dall'esperienza, ormai quinquennale, del progetto ""Uno sguardo al cielo. Percorso di avvicinamento all'elaborazione del lutto."""" Ricco di interessanti riflessioni teoriche e di spunti pratici per professionisti e non che si trovano a sostenere adulti e/o bambini colpiti da un lutto, il testo analizza, secondo prospettive diverse ma tra loro dialoganti, due aspetti specifici: il lavoro del lutto e l'educazione alla morte, entrambi irrinunciabili all'interno di una riflessione individuale, sociale e culturale che sia tesa a restituire alla morte il posto che le spetta quale ultimo segmento della vita che consenta a ciascuno di equipaggiarsi per proporre e sostenere un progetto di vita più autentico e consapevole."" -
Ágalma. Vol. 32: Arte, letteratura e crimine.
Questo nuovo numero di ""Ágalma"""", la rivista di studi culturali e di estetica diretta da Mario Perniola, raccoglie gli articoli di: Anne-Emanuelle Demartini, Anselm Jappe, Luigi A. Manfreda, Stefano Catucci, Norihide Mori, Marika Pensa, Matteo Monaco."" -
Studi utopici (2016). Vol. 4-5
Nuova rivista di studi utopici. -
Quaderno dell'Istituto di psicoterapia del bambino e dell'adolescente. Vol. 44: Sguardi sensibili al mondo del bambino.
Questo numero si propone di osservare il bambino da più prospettive: clinica, terapeutica, di ricerca e inserito nella ricca trama del lavoro giudiziario. Sono molti gli interrogativi latenti che ritroviamo trasversalmente tra i contributi: il potenziale evolutivo del bambino può avere un peso importante o residuale rispetto al progetto di trasformazione attraverso la cura o attraverso i naturali strumenti evolutivi della vita? Il soggetto ""leso"""" dal trauma, da una storia evolutiva dolorosamente disturbante è titolato per esprimere prospettive soggettive sulla sua posizione psichica e giuridica? O piuttosto l'atto curativo o l'atto di tutela a lui rivolto possono essere radicalmente delegati ad un mondo di adulti che guardano e operano da """"fuori""""? È possibile per l'operatore socio-sanitario, il giudice, il CTU, il clinico muoversi in questi campi senza farsi contaminare dal trauma che vede avviluppati adulti e bambini in contesti ad alta complessità? Gli autori ci accompagneranno in una possibile lettura di questi vertici di osservazione offrendo potenziali composizioni di senso."" -
Pratiche discorsive razionali. Studi sull'inferenzialismo di Robert Brandom
Cosa vuol dire ""fare uso di concetti""""? Che relazione sussiste tra l'uso di un sistema concettuale e l'uso di un linguaggio naturale? Esiste un'influenza delle pratiche sociali in cui sono coinvolti gli esseri umani sui significati delle loro espressioni linguistiche? Che rapporto lega il ragionamento con l'uso di concetti? Queste sono alcune delle domande centrali per il lavoro del filosofo statunitense Robert Brandom. Sulla scorta di simili interrogativi, e mediante un confronto articolato con autori quali Kant, Hegel, Frege, Wittgenstein, Sellars e Dummett, Brandom ha elaborato una complessa teoria del linguaggio e della pratica discorsiva. Questo volume è dedicato, in primo luogo, a presentare le linee guida e le principali strategie argomentative della teoria di Brandom; in secondo luogo, a discutere alcune questioni chiave per il modello inferenzialista, selezionate con particolare attenzione alle principali discussioni suscitate dal dibattito teorico negli ultimi decenni."" -
Ascoltare ragazzi e genitori: la consulenza psicologica breve di sportello
Gli sportelli d'ascolto consentono di fornire un essenziale aiuto evolutivo a chi, ragazzo, adulto, genitore, attraversa una fase di transizione o un momento complicato della vita, e di identificare precocemente situazioni che necessitano di invio alla presa in carico clinica. Il volume presenta in prospettiva psicoanalitica un modello che evidenzia la specificità di questi interventi in ""avamposto"""", e mostra come la tecnica propria del metodo psicoanalitico venga adattata e declinata in conformità al tipo di setting e ai suoi obiettivi specifici, che richiedono una flessibile modulazione dell'assetto, la capacità di stabilire da subito una buona alleanza di lavoro, di identificare velocemente un focus su cui centrare l'attenzione, di contenere ansietà spesso molto intense. In modo che anche un intervento di consulenza breve possa realizzare un'esperienza maturativa capace di restituire senso alla problematicità emozionale che può accompagnare il percorso evolutivo di tutti gli individui.""