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L' uomo nero. Materiali per una storia delle arti della modernità. Vol. 13: Esercizi di lettura.
Il volume presenta i contributi di: Silvia Bignami, Matteo Piccioni, Francesca Castellani, Antonello Negri, Giulia Toso, Flavio Fergonzi, Chiara Perin, Elisa Francesconi, Lara Demori, Laura Calvi, Laura Iamurri, Marco Cavenago. -
L' ontologia relazionale di J. G. Fichte
Con l'espressione ontologia relazionale si vuole riprendere e condensare la svolta ermeneutica nell'interpretazione della filosofia di Fichte avvenuta nella seconda metà del novecento. Il significato di ontologia relazionale in rapporto alla filosofia di Fichte è che in essa il principio trascendentale della realtà non è un Io assoluto, bensì la relazione, nell'essere la perenne modalità in cui l'esistenza si manifesta a noi come vita. Nella relazione, Fichte rinviene la struttura ontologico-trascendentale della coscienza, nel suo essere a fondamento del sentire, del volere e del pensare. La relazione rappresenta l'Assoluto limite in cui siamo determinati e a cui siamo eticamente chiamati: tramite il suo essere vi è genesi della realtà e del sapere di essa, che è la filosofia. Il volume saggia l'interpretazione trascendentale della filosofia di Fichte presentandone la prospettiva essenziale nei tre momenti di sviluppo della filosofia fichtiana (critica, dottrina della scienza, scienze filosofiche), proponendo in particolare un commentario della ""Dottrina della scienza"""" 1804-II e della """"Dottrina morale"""" 1812."" -
La rivolta degli elettori. Il ritorno dello stato e il futuro dell'Europa
Dal 2016 il mondo non è più lo stesso. La Brexit, la vittoria di Trump negli USA, il No al referendum in Italia hanno inviato ai poteri occidentali un forte segnale di protesta. Se per i media e i vertici politici questi eventi sono stati del tutto imprevisti, per chi aveva compreso gli errori commessi dalla classe dirigente degli ultimi 40 anni il destino era già scritto. Dopo aver anticipato il successo di Donald Trump con il libro ""Perché vince Trump"""" (quasi seimila copie vendute in sei mesi), l'analista americano Andrew Spannaus volge lo sguardo al 2017, con le elezioni nei più influenti Paesi europei. Cosa potrà accadere ancora, e perché? La questione è se i governanti saranno in grado di rispondere in modo efficace alle istanze di quella larga fetta di popolazione lasciata indietro dalla globalizzazione economica e finanziaria. Per inquadrare realmente i movimenti populisti e i gruppi nazionalisti in questa fase occorre analizzare in profondità i meccanismi che hanno indebolito la classe media e hanno creato un senso di insicurezza fra molti settori della popolazione. Le dinamiche che hanno portato alla vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti sono presenti anche in Europa, e sollevano dubbi sulla futura forma politica del continente, ma ancor prima sulla sostanza delle politiche da perseguire. Per capire i contorni del problema, Spannaus analizza il ruolo degli Stati nazionali nati con il sistema di Westfalia, per poi valutare punto per punto le argomentazioni in favore di un rafforzamento dell'Unione europea. Se non vuole soccombere contro i nuovi competitor globali, l'Occidente è chiamato a fare i conti con i suoi errori e riprendere a perseguire i suoi principi fondanti."" -
L' evento
"L'evento"""" è il testo che introduce nel cuore pulsante della riflessione heideggeriana.rn«Con toni evocativi, accenti quasi oracolari, uno stile che, fra slanci, inversioni, approfondimenti, si affida a un ritmo rapsodico e segue un percorso capace di aggirare ogni principio, Heidegger guarda all'evento che potrebbe segnare il passaggio dall'evo metafisico a un nuovo inizio della storia. Riprende e sviluppa i temi chiave della sua filosofia. Pagine significative sono dedicate alla verità, al nesso tra pensare e poetare, alla questione della differenza.» - Donatella Di Cesare, Corriere della SerarnrnrnDei sette trattati inediti - compresi nella terza sezione dell'edizione tedesca delle opere di Martin Heidegger - """"L'evento"""" è il testo che, dopo i """"Contributi alla filosofia"""" (2007) con cui è stata inaugurata la pubblicazione dei trattati, introduce nel cuore pulsante della riflessione heideggeriana. In questo scritto, composto tra il 1941 e il 1942 attorno alla parola-guida Ereignis (""""evento""""), Heidegger ripercorre e approfondisce, attraverso un percorso vertiginoso, non lineare ma potentemente evocativo, temi, questioni e figure che sono al centro della sua filosofia a partire dalla metà degli anni Trenta: il pensiero della storia dell'essere, il primo e l'altro inizio del pensiero, la questione della verità, la differenza tra essere ed ente, la critica della metafisica e della modernità, il destino dell'Occidente e dell'Europa, il ruolo e il compito dell'uomo, e, infine, il rapporto tra la filosofia e il pensiero e tra il pensiero e la poesia." -
Vivere di paesaggio o l'impensato della ragione
In oltre trent'anni di carriera, François Jullien ha esplorato le latitudini del pensiero cinese attraverso l'utilizzo di categorie necessariamente al di fuori dagli abituali percorsi analitici occidentali. In ""Vivere di paesaggio"""", Jullien affronta la nozione """"cinese"""" di paesaggio, un concetto che cessa qui il suo legame esclusivo con vista e spazio per aprirsi a un'estetica dello sguardo che si riconcilia con le sue proiezioni. Il paesaggio smette dunque di essere qualcosa da contemplare e si tramuta in uno scenario da vivere attivamente come composizione di opposti, come intreccio di correlazioni. Proprio i cinesi furono i primi a pensare il paesaggio, presentandolo come un campo costituito da tensioni tra ciò che è alto e ciò che è basso, ciò che è mobile e ciò che è immobile, ciò che si vede e ciò che si ascolta. L'opera di Jullien invita a calarsi in questo affascinante scenario dove dimensione percettiva e dimensione affettiva si confondono in un unico spirito."" -
Le conseguenze della guerra. Riflessioni sullo «Jus post bellum»
Il filosofo Michael Walzer e la sua ""teoria delle guerre giuste e delle guerre ingiuste"""" acquisiscono in questo momento storico un significato particolare. Afghanistan, Iraq, Libia, Siria. Di fronte al caos geopolitico internazionale e alle odierne tragedie umanitarie, la questione dello jus post bellum - la giustizia dopo la guerra - fino a che punto mette in crisi, oggi, l'efficacia della teoria nel suo complesso, il cui scopo era innanzitutto quello di limitare le ingiustizie? Come sottolineato nel saggio critico di Giona Mattei, contestualizzare le pagine di Walzer nell'attuale scenario politico globale solleva interrogativi sulla nozione di """"guerra giusta"""" e su quanto l'intellettuale americano abbia involontariamente contribuito alla legittimazione filosofica delle politiche di egemonia imperialista."" -
Catastrofi e cambiamenti climatici. Sette riflessioni su pensiero e rappresentazioni del disastro tecno-naturale
Perché, al cospetto delle conoscenze e dei dati scientifici sui cambiamenti climatici, delle prospettive assai preoccupanti, di taluni importanti effetti già oggi osservabili, le risposte politiche sia nazionali sia internazionali rimangono ampiamente inadeguate? Come spiegare il diffuso senso d'impotenza, peraltro trapuntato di fatalismo, nei confronti dei tempi lunghi della politica, soprattutto visti i tempi corti dei possibili disastri su scala planetaria? Non è propriamente ufficio della filosofia indicare vie d'uscita, programmare rimedi, e tanto meno appurare quanto certa e inarrestabile sia la corsa verso il disastro totale. Essa può però pensare gli eventi - le catastrofi possibili, probabili o in corso, concorrenti e interagenti - dall'interno, cioè a partire dalla pensabilità degli stessi. Può valutare la forza o la debolezza persuasiva dei modelli scientifici elaborati per descrivere e comprendere il disastro, la possibilità o l'impossibilità di rappresentarlo e narrarlo, e del pari può mostrare quanto la mera volontà di sopravvivenza sia insufficiente per contrastarlo. In altri termini può tentare di illustrare e comprendere lo spirito delle emergenze e catastrofi che costellano l'esistenza nei due primi decenni del XXI secolo. -
L' arte della società
Ancora inedita in Italia, questa opera costituisce il quarto di una serie di testi attraverso i quali Luhmann tematizzò uno per uno i sistemi funzionali della nostra società applicando loro la sua teoria più famosa: quella dei Sistemi sociali (1984). ""L'arte della società"""" sviluppa e documenta sulla base di testi storici i temi della differenziazione e dell'organizzazione del sistema dell'arte all'interno della società. Particolare attenzione viene rivolta al salto evolutivo compiuto a cavallo tra il Quindicesimo e il Sedicesimo secolo, momento nel corso del quale, secondo Luhmann, avvenne una cruciale trasformazione per ciò che il sistema arte rappresenta oggi. Il testo si chiude con un'illustrazione storica e una discussione dell'autodescrizione nell'arte."" -
Doikeyt, noi stiamo qui ora! Gli ebrei del Bund nella rivoluzione russa
Alla fine dell'800 gli operai ebrei, esclusi dalle industrie avanzate, erano occupati nelle piccole fabbriche che richiedevano mano d'opera ad alta intensità, con orari fino a venti ore e bassi salari, e dove fame e malattie li ponevano ai livelli più infimi della società. Costretti a vivere nella miseria e segregati nella Zona di residenza, subivano tentativi di annientamento con continui pogrom perpetrati dagli zaristi e dalla Chiesa. In queste condizioni nasceva, nel 1897 a Vilna, l'Unione Generale degli Operai Ebrei di Russia, Polonia e Lituania, nota come Bund, il partito operaio ebraico rivoluzionario che diede vita all'emancipazione delle masse ebraiche e russe. Il Bund lottò per il miglioramento della vita dei lavoratori; divenuto presto una delle più importanti organizzazioni operaie, fu fra i fondatori del Partito Social Democratico Operaio Russo con cui determinò le condizioni per la rivoluzione del 1905 e del 1917, contribuendo in maniera decisiva alla caduta dell'impero zarista. La spinta verso il federalismo, l'autonomia culturale e l'autogoverno extraterritoriale degli ebrei, intesi come una delle tante nazionalità della Russia, rivendicati dal Bund, furono elementi del tutto innovatori nell'ambito della socialdemocrazia, che rimangono attuali. -
Elogio delle matematiche
"Elogio delle matematiche"""" rappresenta una succinta ma chiara introduzione al complesso e articolato pensiero di Alain Badiou riguardo l'ontologia matematica. Nello scarno panorama in lingua italiana su tale argomento, costituisce anche un'irriverente ma stimolante lettura in aperta critica a un accademismo filosofico oramai negligente verso le nobili origini della propria disciplina." -
L'amara vittoria del situazionismo. Per una storia critica dell'«Internationale Situationniste» (1957-1972)
"Vivere senza tempo morto e godere senza ostacoli"""", sono queste le uniche regole adottate dall' “Internationale Situationniste” e fatte proprie da una folta schiera di emuli dei suoi metodi, comportamenti, tecniche e provocazioni, al punto che non esiste ambito critico in cui l'ideologia postmoderna non abbia ripreso e riadattato quanto i situazionisti hanno espresso sull'arte, il proletariato, la vita quotidiana, l'urbanismo, la società dello spettacolo. In ciò consiste l'amara vittoria del situazionismo: l'aver mitizzato un'avanguardia di teorici della rivoluzione intenti a combattere l'alienazione quotidiana prodotta dallo spettacolo della merce, tanto da svilire l'afflato rivoluzionario fino a farlo combaciare con la permissività del sistema capitalista per la bulimia delle merci." -
Star Wars. L'epoca Lucas. I segreti della più grande saga postmoderna
Succede, in circostanze fortunate, che una tensione positiva della società, l'affacciarsi di nuove tecnologie, la voglia di un mondo migliore e l'entusiasmo della gioventù diventino ingredienti per generare magie. È esattamente ciò che accade nel 1977 con George Lucas e il suo Star Wars, l'opera che inizia la saga destinata a cambiare la storia del cinema. Qual è il segreto del suo successo planetario? Perché Lucas crea Luke Skywalkerl Cos'è l'Expanded Universe? Come si realizza la spada laser? Cosa c'entrano i disegni animati con Star Wars? Quando nascono la computer animation e gli attori digitali? Per rispondere a queste e a tante altre domande Giorgio E. S. Ghisolfi analizza il complesso universo di Star Wars - costituito originalmente dall'esalogia e dall'Expanded Universe - e l'eclettica figura di George Lucas nei loro stretti legami con la società e la cultura del Novecento, con il cinema d'animazione, gli effetti speciali, l'arte e i significati simbolici. L'Epoca Lucas individua un momento fondamentale nella storia del cinema: quello che vede nell'incontro fra mitologia e informatica l'esordio del cinema postmoderno e del cinema digitale. Numerose immagini, una cronologia generale comparata, un esauriente glossario tecnico cinematografico e un'appendice sui primi due film prodotti sotto la gestione Disney completano il volume. -
Le geografie della mafia nella vita e nella letteratura dell'Italia contemporanea
Oggigiorno si parla molto della mafia come fenomeno territoriale, ma quali sono i rapporti tra racconti e mafia? Quali terreni, concreti e fantasticati, ne derivano? Questo studio esplora le geografie della narrazione della mafia create grazie alle testimonianze e alle opere letterarie di figure come Silvana La Spina, Maria Rosa Cutrufelli, Dacia Maraini e Rita Atria. L'analisi evidenzia le pratiche e i modi di pensare, mafiosi e anti-mafiosi, che stanno alla base di diverse città-mondo come Catania, Palermo e Gela, ma anche della nazione intera, con finestre aperte su paesaggi cyberspaziali. Attingendo a concetti provenienti dalla cartografia culturale e sociale, sviluppati da autori come Edward W. Soja, Lea Vergine e Michel de Certeau, vengono proposti nuovi modi per comprendere la mafia, l'ideologia, l'immaginario mafioso al femminile, la resistenza civile e l'impegno postmoderno, la memoria e la cultura della legalità nella rete. -
La politica delle cose. Filippo Turati e il socialismo milanese 1883-1914
A Milano vi erano le condizioni economiche e culturali necessarie perché anche in Italia, come nel resto d'Europa, si costituisse un partito socialista. Ma perché il socialismo milanese svolgesse un ruolo fondamentale nella nascita del Partito Socialista Italiano doveva sorgere un gruppo dirigente capace di conquistare al socialismo la classe operaia e di prendere le distanze sia dall'anarchismo sia dalla Democrazia radicale. Fu questo il ruolo esercitato dalla Lega Socialista Milanese di Filippo Turati ed Anna Kuliscioff e dalla «Critica Sociale», la rivista da loro fondata che fu nei decenni successivi il più importante punto di riferimento per tutto il socialismo italiano. Per più di un secolo, dagli anni Ottanta dell'Ottocento agli anni Novanta del Novecento, le vicende di Milano e quelle del socialismo si sono intrecciate tra loro. Alle grandi Amministrazioni socialiste dell'età liberale, guidate da Emilio Caldara e Angelo Filippetti, ha fatto seguito, nel secondo dopoguerra, una lunga serie di Sindaci socialisti. Una storia appassionante e avvincente che si è poi interrotta ed è stata in parte dimenticata, ma che merita di essere studiata. -
Visioni dell'apocalisse. L'immaginario cinematografico della fine del mondo
Annunciata, scongiurata oppure già accaduta, l'apocalisse è lo scenario di innumerevoli produzioni filmiche che hanno contribuito a dare forma all'immaginario collettivo del Novecento e del nuovo millennio. La prolificità e la diffusione globale delle trasposizioni cinematografiche della fine del mondo sono il segno della vitalità di una tensione escatologica millenaria, che continua a manifestarsi tramite simboli, indizi e suggestioni, popolando le fantasie e gli incubi di un'epoca vissuta costantemente sull'orlo della catastrofe. Attraverso un ampio saggio introduttivo, otto contributi critici e quattro sezioni tematiche, questo volume passa in rassegna oltre un centinaio di pellicole tra classici del cinema d'autore, blockbuster hollywoodiani, B-movie, serie televisive e film d'animazione: l'intento è quello di tracciare una rotta per la comprensione del tema apocalittico, delineando una possibile mappa filmica dell'esperienza della fine e dei suoi risvolti filosofici e culturali. -
Adozione oggi. Percorsi di resilienza
Questo libro è il risultato di una ricerca longitudinale sul tema dell'adozione internazionale durata oltre quindici anni. Attraverso l'approfondimento dei casi seguiti nella pratica clinica - che includono situazioni di diversa gravità - e il confronto con la teoria e la ricerca sull'argomento, cerca di fornire elementi per meglio comprendere il rapporto tra genitori adottivi e figlio adottato. In particolare l'obiettivo è stato quello di evidenziare le modalità utili per sviluppare in entrambi un atteggiamento che favorisca la resilienza, ai fini di un adeguato percorso di crescita emotiva e di emancipazione. -
Il socialismo liberale
In questa opera Audier tenta di tracciare un'originale cartografia del socialismo liberale europeo, ricostruendo i filoni del pensiero politico francese, inglese, tedesco e soprattutto italiano, segnalando l'importanza della tradizione italiana da Merlino a Rosselli, da Calogero a Bobbio. Audier analizza inoltre nello specifico il filone della ""terza via"""", con l'intento di dimostrare come, a partire dagli anni Novanta, questo abbia indebitamente cercato un avallo teorico nel socialismo liberale. La traduzione di """"Le socialisme libéral"""" è arricchita da un nutrito apparato inedito a cura di Postorino. Postfazione di Salvatore Cingari."" -
Il tavolo di ciliegio
Fuggita dalla Jugoslavia dilaniata dalla guerra per trovare rifugio in una Germania da poco riunificata, Arjeta Filipo prende possesso del suo nuovo appartamento a Berlino. Qui, in presenza del vecchio tavolo in legno di ciliegio che era appartenuto a sua nonna, Arjeta rievoca la propria infanzia, ora con l'ausilio di alcune fotografie ricevute dalla madre, ora ricordando gli anni di Parigi e della sua storia d'amore con lo sfuggente Arik. Insieme all'amica Nadezda, Arjeta si ritrova cosi a scandagliare i suoi ricordi per decrittare il segreto che le permetterà di riconciliarsi con il suo passato e con le sue radici. -
Il Montecristo comunista
Luglio 1919. Sanyi, macellaio vegetariano e simpatizzante del Partito Comunista ungherese, parte per Vienna con una missione segreta. Nelle sue mani c'è il destino della rivoluzione proletaria: venti chili d'oro in una valigia di cartone. Ma proprio in quei giorni la Repubblica dei Consigli fallisce e Sanyi finisce nell'illegalità. Comincia cosi una vorticosa tragicommedia fatta di travestimenti e doppie identità. Sanyi riesce a costruirsi un'identità borghese e, in gran segreto, a partecipare all'attività clandestina di una cellula del movimento operaio. Nella girandola di regimi che si alternano in Ungheria, l'uomo rimane in qualche modo sempre a galla, fino al fatidico ottobre 1956 e alla repressione dell'insurrezione anti-sovietica da parte dell'esercito. Basata su un'elaborata ricerca storica, la satira di Noemi Szécsi - che parla il linguaggio demagogico del tempo - ribalta gli elementi del Montecristo francese: Sanyi non è il protagonista di una storia sulla vendetta, ma di un intelligente romanzo sulla stupidità del potere. -
1717. Metamorfosi della Libera Muratoria
Il 24 giugno 1717 quattro logge londinesi si uniscono per fondare la prima Gran Loggia d'Inghilterra. Dopo le corporazioni medievali e le società esoteriche rinascimentali nasce quell'associazione segreta - a noi tutti ben nota - che ha contribuito a dare vita al mondo moderno. Nel 2017 ricorre l'anniversario dei suoi 300 anni. Ma quella che conosciamo è la sua vera storia? Mario Conetti ricostruisce qui una realtà diversa. A inizio Settecento, quando il confronto tra tradizione e modernità coinvolge e sconvolge la cultura, la politica e la religione, si scontrano due concezioni diverse di massoneria: quella fedele alla sua tradizione magica e spirituale, e quella moderna, una macchina simbolica creata per diffondere il razionalismo religioso, la nuova scienza di Newton, la politica liberale. Questo libro è il racconto della battaglia e di chi l'ha combattuta: una ricostruzione rigorosa ma anche avvincente come un romanzo.