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Sintesi e separazione
L'indagine si rivolge inizialmente alla filosofia di Martin Heidegger e porta alla luce la profonda contraddittorietà della sua base teoretica. Si interroga allora sul fondamento del successo di tale pensiero, che benché gravato dalla contraddizione è tra i più studiati e seguiti del novecento. Da qui l'ampliamento della ricerca e il suo rivolgersi alla direzione fondamentale della filosofia contemporanea, alla sua essenza e alle sue radici, che affondano nel modo in cui la filosofia da Platone in poi ha concepito l'ente quale sintesi tra la determinazione (ciò che) e il suo essere (è). Rilevando che la concezione dell'ente come diveniente presuppone da ultimo che la determinazione (ciò-che) in sintesi con l'essere consista in una struttura o unità relazionale dinamica di momenti, l'indagine mette a nudo la logica che pensa l'ente come essenzialmente diveniente - in questo libro definita ""separante"""" - e risponde a questioni di grande rilievo teoretico: come mai la determinazione separata dall'essere non è riconosciuta come nulla e perciò come autocontraddizione di essente-niente? E come mai il problema del nulla assoluto viene sostanzialmente accantonato fino a Hegel incluso per ripresentarsi potentemente all'interno del pensiero (filosofico e non) contemporaneo?"" -
Diamanti grezzi. Vol. 1: Manuale psicoeducativo del trattamento del disturbo di personalità borderline. Programma strutturato per professionisti
Tra i disturbi di personalità, il disturbo borderline è quello che giunge più comunemente all’osservazione clinica. Recenti studi stimano che almeno il 2% della popolazione mondiale sia colpito da questa condizione. Il libro della psicologa e psicoterapeuta Dolores Mosquera vuole fornire una proposta organizzata per percorrere le diverse e più specifiche aree problematiche del disturbo borderline di personalità, mettendo a disposizione del lettore un programma che descrive la struttura per il lavoro con i pazienti e un itinerario sistematico che passa in rassegna gli aspetti centrali della patologia. Attraverso la pluriennale esperienza dell’autrice, maturata presso il centro Intra-TP di Santiago de Compostela da lei stessa fondato, il volume offre spunti pratici applicabili direttamente al lavoro clinico, oltre che utili per lo sviluppo di protocolli di ricerca. Postfazione di Vincente Rubio Larrosa. -
La cura della dissociazione traumatica. Un approccio pratico e integrativo
In tutto il mondo i terapeuti si pongono le stesse domande e affrontano le stesse sfide quando curano pazienti traumatizzati e gravemente dissociati. Questo libro nasce da migliaia di ore di terapia che tre grandi esperti del settore hanno vissuto con i pazienti. Gli autori offrono un'amplissima panoramica che spazia dalla neuropsicologia della dissociazione come disturbo di non-realizzazione e dalle fasi di valutazione, prognosi, formulazione del caso e pianificazione del trattamento, fino ad arrivare ai temi clinici più specifici. Le modalità relazionali di essere e stare col paziente sono la spina dorsale del trattamento e per questo motivo vengono approfondite in tutto illibro, mostrando interventi altamente pratici e solidi a livello teorico, descrivendo approcci innovativi ed empatici basati sulle ricerche più recenti riguardanti l'attaccamento e la psicologia evoluzionista. -
Che tu sia il mio corpo. Una lettura contemporanea della signoria e della servitù in Hegel
Scritta a quattro mani da Judith Butler e Catherine Malabou, quest'opera prende le mosse da una rilettura della dialettica servo-padrone formulata originariamente da Hegel in ""Fenomenologia dello spirito"""". """"Che tu sia il mio corpo"""" è il comando che il padrone impone allo schiavo. Malabou e Butler, da sempre attente studiose del corpo delle minoranze, sottolineano come questa ingiunzione sia di fatto impossibile, in quanto soggettività e corporeità non possono essere mai completamente disgiunte. Il distacco non può compiersi se non nella forma di un """"attaccamento ostinato al distacco"""", un attaccamento sempre più ostinato e addirittura disperato."" -
Le fondamenta retoriche della società
Attraverso un serrato confronto con la filosofia strutturalista e la tradizione marxista, Ernesto Laclau indaga le produzioni retoriche e discorsive di cui la società è innervata, nella convinzione che esse non costituiscano soltanto i fondamenti dell'ordine sociale, bensì i dispositivi che articolano il campo entro cui ogni vita si trova da sempre messa in gioco. La scommessa che anima l'intero volume è che solo un'attenta disamina dell'intensità e della labilità di simili composizioni possa dischiudere un'inedita prospettiva di intervento politico. -
Storia dell'arte giapponese. Genealogia dei capolavori in una prospettiva comparata. Ediz. illustrata
Hidemichi Tanaka, studioso giapponese di Storia dell'arte occidentale, ricostruisce in questa opera le principali fasi che hanno caratterizzato lo sviluppo dell'arte nel suo paese d'origine. Estrapolando dalle grandi categorie della storiografia occidentale quei tratti stilistici universali attraverso cui è possibile interpretare forme artistiche dalla provenienza differente, Tanaka identifica i momenti fondamentali nella storia dell'arte giapponese: la fase arcaica del periodo Asuka, la fase classica del periodo Nara, la fase manierista del periodo Heian, seguiti dal barocco del periodo Kakamura, dal romanticismo di Momoyama, fino al giapponesismo di Edo. Più che un compendio dettagliato, un lungo percorso che si snoda attraverso le tappe fondamentali dell'arte nipponica compiuto da un esperto conoscitore sia di arte occidentale che orientale. -
Storia dell'arte giapponese. Genealogia dei capolavori in una prospettiva comparata
Hidemichi Tanaka, tra i più autorevoli studiosi giapponesi di storia dell'arte occidentale, ricostruisce in questa opera le principali fasi che hanno caratterizzato lo sviluppo dell'arte nel suo paese d'origine. Estrapolando dalle grandi categorie della storiografia occidentale quei tratti stilistici universali attraverso cui è possibile interpretare forme artistiche dalla provenienza differente, Tanaka identifica i momenti fondamentali nella storia dell'arte giapponese: la fase arcaica del periodo Asuka, la fase classica del periodo Nara, la fase manierista del periodo Heian, seguiti dal barocco del periodo Kakamura, dal romanticismo di Momoyama, fino al giapponesismo di Edo. Più che un compendio dettagliato, un lungo percorso che si snoda attraverso le tappe fondamentali dell'arte nipponica compiuto da un esperto conoscitore sia di arte occidentale che orientale. -
Il concetto di critica d'arte nel romanticismo tedesco
Con la presente traduzione, condotta sulla recente edizione critica tedesca delle opere di Walter Benjamin, ""Il concetto di critica d'arte nel romanticismo tedesco"""" appare in veste monografica. Nel 1919, il filosofo tedesco concluse la sua carriera da studente universitario con questa dissertazione. Per il suo rigore, la profondità delle intuizioni e la sua struttura sistematica, quest'opera è diventata un costante riferimento negli studi sul romanticismo tedesco. Il suo testo è tuttavia altrettanto importante poiché vi si trovano, ancora in germe, alcuni tra i motivi fondamentali del pensiero maturo di Walter Benjamin."" -
Rivoluzionaria 2017-2018. Agenda 16 mesi
Non c'è data sul calendario che non richiami alla memoria un episodio di ribellione o di repressione legato alla storia del proprio tempo. Dopo l'edizione 2017, dedicata al centenario della Rivoluzione russa, questa nuova edizione celebra i cinquant'anni del Sessantotto, il momento in cui la contestazione studentesca e i movimenti operai irruppero nella storia per contestare l'autoritarismo e le ingiustizie sociali delle vecchie istituzioni. Rivoluzionaria ricostruisce una mappa ideale, ma anche reale, dei sogni, dei progetti e degli eventi che hanno formato la nostra coscienza. Da Che Guevara alla Primavera di Praga, da Bakunin al Movimento No Tav, l'agenda ricorda, pagina dopo pagina, tanto i leader quanto i capisaldi della storia mondiale, ma anche e soprattutto le vite di coloro che hanno preso parte alla lotta e gli avvenimenti meno noti che abbiamo il dovere di non dimenticare. -
Linguistica cartesiana. Un capitolo nella storia del pensiero razionalista
Un classico dell'analisi linguistica: Noam Chomsky a confronto con le riflessioni cartesiane sul linguaggio umano. rnIl presente saggio, circolato nella forma di semplice manoscritto quando Chomsky aveva 35 anni ed era ancora ricercatore del ""American Council of Learned Societies"""", venne pubblicato per la prima volta nel 1966. Il testo presenta una serie di ricerche storico-filosofiche e linguistiche e traccia un percorso di un filone di pensiero che viene solitamente riconosciuto come razionalista. L'opera, suddivisa in più parti, riconosce in Descartes il primo pensatore ad aver messo - sebbene in pochi passaggi - in evidenza la natura controversa del linguaggio umano, nonché le differenze che questa caratteristica umana presenta rispetto alle forme di comunicazione non umane. L'idea fondamentale è nota come il """"problema di Descartes"""", la quale riconosce nella creatività linguistica il tratto fondamentale del linguaggio, inteso come un organo del pensiero, dotato di caratteristiche per molto tempo ignorate."" -
Questa casa non è un hashtag! Genitori e figli su internet senza rete
Un esperto di cybersicurezza e sua figlia nativa digitale raccontano quel terzo incomodo entrato in famiglia: la rete. Aneddoti e suggerimenti per navigare con più serenitàrnAlessandro Curioni è un esperto di cybersicurezza, Bianca è sua figlia e, a tutti gli effetti, una ""nativa digitale"""". Nel 2017 il rapporto tra genitori e figli viaggia anche attraverso una connessione wi-fi. Internet non è mai stato un luogo così poco """"virtuale"""" e così tanto """"reale"""". Eppure mamme e papà sono spesso all'oscuro delle più banali regole di sicurezza su Internet, mentre i figli, fin troppo abili, restano vittime dell'ingenuità dei loro anni. Al giorno d'oggi, la rete si colloca al centro di un nuovo dibattito dove genitori e figli possono condividere le loro esperienze - e le loro debolezze - per affrontare insieme gli spiacevoli inconvenienti della navigazione on line. Questo manuale di Alessandro Curioni, scritto con il contributo fondamentale della figlia Bianca, spiega in modo divertente come unire il meglio delle due visioni - quella degli adulti e quella dei ragazzi - per affrontare in tutta serenità e responsabilmente gli sconfinati mari del web."" -
Le radici del dialogo. Filosofia e teologia di Raimon Panikkar
La figura di Raimon Panikkar (Barcellona 1918 - Tavertet 2010) è stata da sempre oggetto di studio e di interesse. Profondo studioso di filosofia, teologia e cultura orientale, Raimon Panikkar ha spaziato la sua indagine intellettuale in ogni aspetto della vita e della cultura dell'umano. Col suo lavoro e il suo insegnamento in università e centri di ricerca in tutto il mondo, egli ha sempre perseguito la spinta ad aprirsi a quello che ha chiamato più volte il ""Ritmo dell'Essere"""": l'interrelazione dinamica e armonica tra ogni elemento del Reale. La sua è stata una filosofia radicata nella necessità di un dialogo interculturale e interreligioso spiegato con rigore nei suoi oltre sessanta libri e centinaia di articoli. Questo volume, frutto di uno studio pluriennale sui testi e conclusosi con una ricerca filologica presso la biblioteca personale di Panikkar, si propone di analizzare con rigore accademico le radici della proposta di dialogo dialogale del filosofo e teologo indo-catalano a partire da quel particolare dialogo che egli ha voluto intessere tanto con i pensieri occidentali che ha studiato quanto con i suoi lettori. Filosofia, teologia e rapporto con il mondo contemporaneo sono quindi sia le direttive di uno studio scientifico e accademico sull'autore sia i sentieri che possono guidare alla comprensione del modo con il quale questa proposta utopica di dialogo è in grado di concretizzarsi nelle criticità del contemporaneo. Prefazione di Luigi Vero Tarca."" -
Immediatezza e riflessività. Pensare destra e sinistra
Destra e sinistra, nate all'epoca della Rivoluzione Francese, sopravviveranno anche nel XXI secolo? Oggi la celebre opposizione politica viene messa in discussione, ma la vita della destra e della sinistra non è affatto conclusa. La loro differenza nell'epoca della globalizzazione non può più risiedere in valori sostanziali e contrapposti, quanto piuttosto in ampie e differenti modalità di approccio alla realtà. Immediatezza e riflessività sono i tratti che le distinguono. Prima di giungere a questa riformulazione il libro riflette sulla nascita della destra e della sinistra; sulle diverse tipologie in cui esse si sono manifestate; sulle analisi che hanno affermato la crisi o validità del distinguerle; sul rapporto che la destra e la sinistra intrattengono con l'apertura e con le nuove frontiere della teoria politica a partire dalla democrazia deliberativa e dal pluralismo riflessivo. -
Public history. Discussioni e pratiche
Nonostante le sue contraddizioni e l'eterogeneità delle sue pratiche la Public History è riuscita a mantenere un'identità di disciplina accademica e, dopo uno sviluppo fortunato negli Stati Uniti, ha iniziato un suo percorso di internazionalizzazione, soprattutto nei paesi linguisticamente affini, trovando solo da poco uno spazio nell'Europa continentale. Nel suo sviluppo internazionale si confrontano definizioni e applicazioni variegate, con diversi percorsi nazionali alla Public History. La Public History non è una disciplina ""altra"""" rispetto alla storia, quanto piuttosto un approccio fondato sulla priorità di portare in pubblico la storia, di mediare con il pubblico la conoscenza storica accettando una negoziazione costante con le memorie e gli sguardi altri sul passato. Il public historian è prima di tutto uno storico che condivide con la comunità scientifica i fondamenti metodologici e le acquisizioni della storiografia più avvertita. Il suo scopo è quello di riconoscere la domanda che proviene dalla società, modulare di conseguenza la propria attività e su queste basi aprire un cantiere comune, in grado di attrezzare un percorso condiviso che conduca il pubblico dal passato alla storia, dal fatto all'interpretazione, un processo collaborativo e coinvolgente che condivida interrogativi e """"autorità"""", che si chieda cosa significhi pensare storicamente, che espliciti quanto la conoscenza del passato sia sempre una costruzione e non un ritrovamento."" -
Atlantide (1841). Appunti per la fine di una leggenda
Nel prologo del ""Timeo"""" Platone ci parla per la prima volta della mitica isola di Atlantide, ponendo le basi per la creazione di un'utopia immortale. Nel 1841, nelle sue celebri Etudes sur le «Timée» de Platon, il primo commento scientifico al complesso dialogo platonico, Thomas-Henri Martin pubblicava una lunga """"Dissertation sur l'Atlantide"""", una rassegna di tutte le storie e le infinite ipotesi legate al continente scomparso. Con un linguaggio lineare e netto, che rivela a ogni pagina le vaste e profonde conoscenze dello studioso, la """"Dissertation"""" riconduce l'""""Atlantide"""" di Platone al luogo suo proprio, riposizionandola in un complesso e suggestivo palcoscenico mitico."" -
L' impero del bene
"Ci troviamo oggi in una situazione che ricorda - ma è mille volte peggio, è mille volte più inquietante - quella del seicento, quando avere un'opinione propria, essere un individuo, mostrarsi come individuo (e non un avanzo di individuo farlocco, di scarto, di quelli che 'sanno distinguersi' grazie al vestito, la macchina, il look, gli hobby, eccetera) costituiva la definizione stessa di eresia. La libertà di pensiero è sempre stata una malattia. Oggi, finalmente, possiamo dirci completamente guariti. Chi non declama il catechismo collettivo è additato come pazzo. Mai come oggi il gregge di coloro che guardano scorrere le immagini ha temuto che un minimo scarto, una variazione, potessero danneggiarlo. Mai come oggi il bene è stato sinonimo di una condivisione così assoluta."""" (Philippe Muray)" -
Trump non è una fiction. La nuova America raccontata attraverso le serie televisive
A partire dalla profonda trasformazione del modo di fare televisione registrato dalla fine degli anni '90, questo saggio prende in esame le più significative serie televisive americane degli ultimi anni. Culmine del cambiamento è il tragico attentato del 2001 alle Torri Gemelle, unico episodio di aggressione del suolo americano. A una semplificazione del mondo, ridotto a scontro di civiltà, si è contrapposta una maggiore complessità dei personaggi delle fiction che acquistano uno spessore tragico mai avuto in precedenza, diventando manifestazione di contraddizioni sociali ed economiche che aprono lo spazio alla formazione di nuove identità. Con la crisi del 2008 e durante la presidenza Obama, gli Stati Uniti hanno paradossalmente fatto riemergere i fantasmi del razzismo e hanno inasprito le differenze di classe. Proprio queste contraddizioni, unica vera anima sussumibile dell'America, hanno portato all'elezione di Donald Trump. Gli eroi delle serie prese in esame rivelano elementi che si credevano superati, creando da un lato, in direzione centripeta, una dolorosa coscienza della ""banalità del male"""" e dall'altro, in direzione centrifuga, aspettative di recupero di una grandezza e superiorità anche razziale che sembrano coagularsi nello slogan elettorale di """"Trump Make America great again"""". Con Trump, infatti, si chiude un ciclo storico che infrange in maniera irreversibile il primato del politically correct e si apre la strada ai populismi di ogni genere, ma anche a soluzioni inaspettate e imprevedibili. Il sentire dell'intero paese, da nord a sud, subisce una profonda trasformazione che le serie prese in esame, proprio per la loro differenziazione geografica, mettono in evidenza. Introduzione di Alberto Abruzzese."" -
Avanti o popolo! Socialisti e comunisti nei film italiani 1945-2010
Nel suo lavoro Carlo Carotti - cinefilo di valore nonché studioso di storia contemporanea - si propone di analizzare in quale modo le vicende dei due principali partiti della sinistra italiana - il Partito socialista e il Partito comunista - siano state interpretate dal cinema. La produzione cinematografica infatti ha riflettuto nel tempo le crisi e i mutamenti della sinistra italiana attraverso storie di contadini, operai, intellettuali, militanti e politici. Non manca nel volume una presa di posizione critica rispetto ai film analizzati: al lettore viene fornito un apparato critico di primo piano, completo anche delle valutazioni dei principali repertori italiani. -
Graffiti e studi su Gian Pietro Lucini
Il volume mostra, anche attraverso la pubblicazione di documenti rari e inediti, la formazione dell'opera di Lucini e conferma la sua rivalutazione da parte di critici come Anceschi, Viazzi e Sanguineti. Viene inoltre illustrata, in una prospettiva del tutto originale, la poetica luciniana dell'""antigrazioso"""", esaminata anche, nei suoi aspetti di continuità come in quelli di opposizione, in rapporto alla poetica di Carducci. Viene analizzato, infine il carattere espressionistico del linguaggio di Lucini."" -
La filosofia di Sakamoto. Il wabi/sabi dei colori proibiti
Ryuichi Sakamoto è stato pioniere della fusione tra musica etnica orientale e sonorità occidentale. Ha ideato colonne sonore memorabili, minimaliste e orchestrali, come quelle di Furyo e de L'ultimo imperatore, e ha sperimentato un pop elettronico, sofisticato, che unisce sonorità all'avanguardia, melodie orientali, sinfonismi occidentali e incursioni nel jazz. Personalità ricca e mutevole, shintoista, desideroso di una fusione totale con la natura e il Tao, Sakamoto si svela nelle pagine di un filosofo orientalista che ha saputo ascoltare e comprendere fino in fondo le sue opere.