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In (equalities). Letture da J.J. Rousseau, Mao Tse-tung, M. Friedman, E. De La Boetie, H. Maturana, N. Chomsky, J. Bergoglio, Th. More, B. Russell, J. Kristeva
Il discorso di Rousseau sulle diseguaglianze sociali è stato, per alcuni aspetti, preceduto e seguito da analisi di diversi autori - alcuni dei quali qui considerati, che hanno offerto prospettive differenti: ideologica (Mao Tse-tung e M. Friedman), sistemica (De la Boetie e Maturana), razionalistica (Chomsky), ecumenica (Bergoglio), utopistica (More), pragmatica (Russell), clinica (Kristeva), rilevando comunanze e differenze. L'autore ritiene che l'importanza delle diseguaglianze non riguardi solo situazioni economiche e sociali degli individui, ma anche vissuti psicologici che coinvolgono tutti i membri della collettività. -
Il cinema francese negli anni di Vichy
Il 17 giugno 1940 il maresciallo Pétain annunciò alla radio che il governo da lui formato avrebbe chiesto un armistizio alla Germania. La Francia fu divisa e il regime di Vichy iniziò a operare discriminazioni politiche e civili e a collaborare con l'occupante. Avanzava sotto diverse forme la risposta alla ""decadenza"""" della Francia repubblicana: la """"rivoluzione nazionale"""", e con essa una ristrutturazione del cinema nazionale, parte di una più ampia operazione di colonialismo economico condotta dalla Germania nazionalsocialista. Tra il 1940 e il 1944 l'industria del cinema francese produsse duecentoventi lungometraggi di finzione: commedie leggere, adattamenti letterari, melodrammi, polizieschi, ambientazioni storiche e fantastiche. Il pubblico si recò al cinema con continuità, premiando i film francesi: un paradosso che rispondeva a un """"bisogno esistenziale di scuotersi da dosso la realtà quotidiana e l'umiliazione"""". Il saggio iniziale ricostruisce il contesto produttivo e culturale del cinema francese del periodo, mentre le schede filmografiche che lo accompagnano restituiscono al lettore la sua ricca e sorprendente varietà: un'ampia selezione di opere e autori che rende conto della """"curiosa età dell'oro"""" vissuta dal cinema francese durante il periodo di Vichy, contraddistinta dall'oscillazione tra il collaborazionismo e la resistenza, tra l'Occupazione e la Liberazione."" -
Fenomenologia e patografia del ricordo
Nel ripercorrere significative piste suggerite dalla riflessione di Edmund Husserl, Paul Ricoeur, Hannah Arendt, Karl Jaspers, William James, Jorge Luis Borges, Sigmund Freud, il volume si concentra su alcuni interrogativi fondamentali: come si costituisce il ricordo? Com'è possibile portare a presenza ciò che svanisce nell'oblio? Che ne è della carica pulsionale, dunque del ruolo delle pulsioni e degli istinti nella costituzione del ricordo? Quale il nesso tra memoria, oblio e perdono, tra misericordia e ricordo? Tra gli altri temi discussi nel volume, non meno interessanti appaiono le questioni della patografia e della falsificazione del ricordo. Temi, questi, che si implicano a vicenda, costituendo una significativa costellazione di problemi sui quali occorre, di volta in volta, tornare a riflettere. -
Schritt für schritt in die deutsche Sprache. Ein Lehr-und Übungsbuch. A2-B1. Con Aggiornamento online
Il manuale ""Schritt für Schritt in die deutsche Sprache"""" utilizza un metodo modellato sull'apprendimento della lingua materna, accompagnando gradualmente lo studente nella vita quotidiana, nella mentalità e nella cultura tedesca. Ogni lezione è dedicata a un tema o a un ambito specifico e contiene spiegazioni grammaticali, esercizi e testi di attualità, di letteratura e di filosofia per ampliare le proprie competenze lessicali. Sulla piattaforma moodle l'autrice ha sviluppato un percorso di e-learning per l'insegnamento del tedesco. Il testo si presta perciò anche per uno studio interattivo: è possibile trovare ulteriori esercizi di grammatica e ascoltare alcuni brani del libro per migliorare la propria pronuncia sul sito www.deutsch-online.it."" -
Novantanove pensieri sulla poesia
Questo piccolo volume è frutto di un percorso insolitamente lungo: quasi quarant'anni di riflessioni, pensieri e aforismi sul mistero della poesia, considerata come espressione tra le più alte consentite all'uomo. Sono pensieri raccolti dall'autore dal vivo, nel momento stesso del farsi del suo lavoro di scrittura nel campo della poesia, della critica letteraria e della spiritualità. Novantanove e non cento: i pensieri cercano di esprimere così i volti molteplici e inesauribili dell'esperienza lirica, alludendo a una completezza (di cui è espressione simbolica il numero cento) che non è raggiunta né raggiungibile. Il testo si articola in tre parti strettamente connesse tra loro - ""Il mistero della poesia""""; """"Poesia, arte, musica""""; """"La parola e la scrittura"""" - e integrate da un'appendice che riporta tredici poesie legate al tema stesso dell'esperienza lirica."" -
Dismisure. Abensour, Machiavelli e la contemporaneità
L'occasione che ha suggerito la pubblicazione di questo libro è stata propiziata dalla volontà di rendere omaggio all'intelligenza e all'opera di un filosofo politico quale è stato Miguel Abensour (1939-2017), già presidente del Collège international de philosophie di Parigi e direttore dal 1974 della collana ""Critique de la politique"""" edita da Payot, alla quale si deve tra l'altro la traduzione francese di alcune delle principali opere della Scuola di Francoforte. Abensour, acuto interprete del pensiero filosofico di Emmanuel Lévinas, Hannah Arendt e Walter Benjamin, studioso del totalitarismo e dell'utopia è stato nel contemporaneo l'originale teorico della """"democrazia insorgente"""" intesa come opera continua, nella comunità politica, di """"trasformazione dell'essere nell'esistente e nel possibile"""" (M. Pezzella). Egli, tra l'altro, sulla scia del filosofo francese Claude Lefort, ha offerto una personalissima rilettura della filosofia politica di Machiavelli, del suo rapporto con la Teoria Critica e con noi nella nostra contemporaneità. Muovendo da queste cruciali stazioni di passaggio che intramano oggi il duplice rapporto tra cultura, filosofia e politica e tra verità, potere e soggetti, l'autore ha inteso offrire al lettore le pagine di questo volume come ulteriore esercizio filosofico-politico già avviato in alcuni precedenti lavori (""""Machiavelli"""", 2013; """"L'arte del conflitto"""", 2014; """"Intervista a Machiavelli"""", con D. D'Alessandro, 2017) e ora qui di seguito approfondito nella faglia del presente attraverso il confronto con la teoria critica del dominio, le drammaturgie del conflitto e le topologie attuali del politico. Tra classico e contemporaneo, """"il caso Machiavelli"""" coinvolge ancora pervasivamente le modalità con cui consideriamo i classici come contemporanei nel nostro pensare la politica nelle trame dell'umano; modalità che ci costringono sempre e comunque a spiegare e vivere le aporie della forma politica nei naufragi e nelle dismisure del nostro tempo: ovvero, il suo futuro."" -
L' opinione pubblica in democrazia
Il ruolo che l'opinione pubblica dovrebbe avere nel processo democratico, l'affidabilità delle tecniche utilizzate per la sua rilevazione e le prospettive in contesti sovranazionali sono argomenti sui quali il pensiero politico contemporaneo non ha trovato accordo. In questo libro l'autrice offre un contributo con una ricostruzione sistematica e critica degli autori che vanno dal Rinascimento fino ai nostri giorni, per arrivare all'individuazione di una cornice teorica in cui la partecipazione del popolo ai processi decisionali assume valore a prescindere dalla qualità e quantità delle opinioni espresse. -
Il gesto e la parola. Vol. 2: memoria e i ritmi, La.
"Ancora oggi tutti gli uomini di cultura, non sapendo dove sono diretti, nutrono lo stesso desiderio dei loro antenati di sapere da dove provengono, bastano tuttavia brevi riferimenti al passato delle grandi scimmie perché in generale siano tranquillizzati."""" Ne """"Il gesto e la parola"""", considerato un classico dell'antropologia, André Leroi-Gourhan affronta la complessa e delicata tematica dell'ominizzazione e dei suoi legami con la tecnica e con il linguaggio. Quali sono state le trasformazioni più significative che l'homo sapiens ha subito nel corso dei secoli? Troppo spesso gli uomini si sono accontentati di ricercare le proprie origini nella discendenza dalla scimmia. Diviso in due volumi, questo lavoro percorre a ritroso le principali tappe fino a giungere al """"tempo profondo"""", quell'epoca così lontana da apparire marginale e insondabile, e che invece molto racconta di noi. Una perfetta sintesi che tocca i territori della paleontologia, dell'etnologia, dell'estetica e della sociologia, e che descrive con precisione la progressiva """"liberazione"""" della specie umana attraverso il comportamento materiale nello spazio e nel tempo." -
Il gesto e la parola. Vol. 1: Tecnica e linguaggio.
In Il gesto e la parola, considerato un classico dell'antropologia, André Leroi-Gourhan affronta la complessa e delicata tematica dell'ominizzazione e dei suoi legami con la tecnica e con il linguaggio.rnrn«Ancora oggi tutti gli uomini di cultura, non sapendo dove sono diretti, nutrono lo stesso desiderio dei loro antenati di sapere da dove provengono, bastano tuttavia brevi riferimenti al passato delle grandi scimmie perché in generale siano tranquillizzati.»rnrn Quali sono state le trasformazioni più significative che l'homo sapiens ha subito nel corso dei secoli? Troppo spesso gli uomini si sono accontentati di ricercare le proprie origini nella discendenza dalla scimmia. Diviso in due volumi, questo lavoro percorre a ritroso le principali tappe fino a giungere al ""tempo profondo"""", quell'epoca così lontana da apparire marginale e insondabile, e che invece molto racconta di noi. Una perfetta sintesi che tocca i territori della paleontologia, dell'etnologia, dell'estetica e della sociologia, e che descrive con precisione la progressiva """"liberazione"""" della specie umana attraverso il comportamento materiale nello spazio e nel tempo."" -
Sconfitta e utopia. Identità e feticismo attraverso Marx e Nietzsche
È all'interno del nodo che lega teoria del feticismo e teoria del valore che risiede la fondazione, secondo Marx, della teoria rivoluzionaria. È proprio a questo fondamento che deve mirare la critica: sotto le vesti della teoria bisogna infatti procedere, ormai, a fare i conti con il fallimento pratico di un progetto di liberazione che, in quanto tale, è rimasto soltanto una vaga intuizione. A cinquant'anni dal 1968, Romano Madera - filosofo e psicoanalista che di quella sinistra extraparlamentare fu una delle anime (fondatore del gruppo ""Gramsci"""" e redattore di """"Rosso"""") - riprende e aggiorna le considerazioni formulate in uno dei suoi più noti scritti post-sessantottini (""""Identità e feticismo"""", 1977) per osservare dalla giusta distanza cosa è rimasto di quella magnifica illusione. Oggi, in un mondo dominato da una globalizzazione che affossa le classi subalterne, viene da domandarsi se le categorie marxiane non siano divenute radicalmente inadatte, con l'insistere sui concetti di classe e di coscienza di classe, a descrivere i bisogni qualitativi che, in modo confuso, magmatico, hanno comunque risvegliato una speranza di liberazione dentro la storia contemporanea."" -
Kire: il bello in Giappone
Attraverso l’intervento dell’arte, la «naturalezza » viene apparentemente «tagliata via», ma in modo tale che la sua essenza originaria, più profonda ed intima, venga alla luce.rnrnrnrn""'Kire-tsuzuki' è una struttura in cui elementi che si contrappongono entrano l'uno all'interno dell'altro, e allo stesso tempo si distinguono completamente l'uno dall'altro. La maestria che porta formalmente ad espressione una tale struttura, è l'arte del 'kire'. Il contrasto tra bellezza naturale e bellezza artistica, che gioca un ruolo importante nell'estetica europea, viene qui invalidato nel suo fondamento. Artisticità e naturalezza si compenetrano reciprocamente."""" (Ryosuke Ohashi)"" -
Quando il crimine è sublime. La fascinazione per la violenza nella società contemporanea
Perché la società contemporanea è così affascinata dal crimine? rnrnIn parte perché siamo diventati dei consumatori di sublime, un'emozione intensa e fortemente ambigua, oggi sempre più mercificata. Attraverso l'esperienza del sublime e il senso di spaesamento che l'accompagna, andiamo ossessivamente in cerca di attimi di intensificazione dell'esistenza. Allo stesso tempo, il crimine continua a parlare alle profondità dell'inconscio collettivo, interrogandoci sulla nostra caducità e sul modello di società che vorremmo abitare. È così che la reazione alla violenza è divenuta anche uno strumento per esprimere e rivendicare il desiderio di appartenenza e coesione sociale. La trasmissione ""Quarto Grado"""", il turismo nei luoghi del crimine, il collezionismo di """"murderabilia"""" e il fanatismo di (e per) Anders Breivik sono i Quattro casi di studio selezionati per riflettere su Questi temi, indagando anche per mezzo di interviste cosa accade realmente """"Quando il crimine è sublime""""."" -
Joca, il «Che» dimenticato. La vera storia del ribelle italiano che sfidò il regime dei Gorillas
"Nella vita bisogna fare una scelta. Lo so che questo non è il mio paese, ma c'è la libertà da difendere e se nessuno ci prova le cose non cambieranno mai"""". Libero Giancarlo Castiglia emigrò in Brasile dalla Calabria a metà degli anni '50. Dopo un'esperienza come metalmeccanico a Rio De Janeiro, iniziò a collaborare con la redazione del giornale comunista """"A Classe Operaria"""". Anni difficili, quelli della dittatura militare che depose con la forza il governo del trabalhista João Goulart: il nuovo governo proibì gli scioperi e nel 1965 mise fuori legge le forze politiche avversarie. Castiglia poteva tornare in Italia, ma decise di lottare. Dopo una fase di addestramento in Cina, conosciuto come """"Joca"""", si mise al comando di un distaccamento della guerriglia rurale in Amazzonia: in soli 69 contro migliaia di soldati. Dopo anni di epiche battaglie Joca e i suoi vennero sconfitti fra il 1973 e il 1974, e sparirono nel nulla a seguito di un imponente rastrellamento. All'inizio del nuovo millennio, però, in una fossa comune vicina al grande fiume Araguaia, viene ritrovato uno scheletro con le mani mozzate: il governo brasiliano ritiene possano essere i resti dell'italiano e organizza una spedizione in Calabria alla ricerca del suo dna. Ma da quel giorno di speranza ritorna il silenzio, nessuno in tutti questi anni ha mai voluto dare alla sua famiglia quello che gli spetta di diritto: il corpo del proprio caro insieme alla verità sulla sua morte. Una storia, sconosciuta ai più, che ricorda per alcuni tratti l'epopea del """"Che"""", e su cui il giornalista Alfredo Sprovieri ha deciso di fare chiarezza. Introdotto da Goffredo Fofi, il libro racconta le città e le foreste in cui il Plan Condor inghiottì la meglio gioventù sudamericana. Le due parti del saggio sono precedute e seguite da due brevi incursioni di inchiesta vera e propria che ci riportano al tempo presente e rivelano inediti retroscena sulla vicenda." -
Vogliamo la libertà. Una vita nel partito delle Pantere Nere
"We Want Freedom"""" è l'autobiografia politica di Mumia Abu-Jamal, attivista, giornalista radiofonico e, per molti anni, responsabile dell'Informazione per la sezione di Philadelphia delle Black Panther. La militanza all'interno dell'organizzazione rivoluzionaria afro-americana e la sua instancabile opera di denuncia nei confronti della corruzione di politici e poliziotti locali, che portò Abu-Jamal a essere considerato la """"voce dei senza voce"""", attirarono ben presto le attenzioni dell'FBI e del COINTELPRO. Abu-Jamal era considerato dalle autorità """"un soggetto da sorvegliare e internare in caso d'allerta nazionale"""" e proprio per questo diventa estremamente complesso decifrare cosa accadde la notte del 9 dicembre 1981, quando l'attivista venne incarcerato a seguito di una sparatoria che lasciò a terra il poliziotto Daniel Faulkner. Intorno al processo e alla condanna di Mumia si è creata una mobilitazione internazionale: da Noam Chomsky a Colin Firth, da Angela Davis ai Rage Against the Machine. Mumia è diventato un simbolo della lotta contro la pena di morte, che gli è stata commutata in ergastolo soltanto nel 2008. Dal braccio della morte, dalla cella di isolamento, ovunque si trovasse, Abu-Jamal non ha mai smesso di far sentire la propria voce tramite i suoi diari e i suoi scritti politici. Attraverso un meticoloso lavoro di ricerca, il libro incrocia biografia personale e collettiva, memoria privata e storica, per ricostruire il cammino del popolo afro-americano dalla schiavitù a oggi e per raccontare la nascita del Partito delle Pantere Nere e delle lotte contro la discriminazione razziale." -
L' essere e l'evento
Con ""L'essere e l'evento"""" (1988) Alain Badiou pone le fondamenta concettuali del suo sistema filosofico, che troverà il suo completamento in """"Logiques des mondes"""" (2006) e ne """"L'immanence des vérités"""". Attraverso un utilizzo originale della matematica postcantoriana, della psicoanalisi, dell'arte e della politica novecentesche, il filosofo francese intende affermare la possibilità della filosofia all'interno di un presente che non ha mai smesso di annunciarne la fine. Essere, evento, verità, procedura generica costituiscono allora gli strumenti principali con cui Badiou ripensa i concetti cardine della storia della filosofia e sviluppa un'ontologia del molteplice capace di delineare una nuova teoria del soggetto."" -
Arricchirsi impoverendo. Multinazionali e capitale finanziario nella crisi infinita
Dopo ""Scacco alla superclass"""" (Mimesis, 2016), Giorgio Galli e Francesco Bochicchio tornano in libreria con un saggio che intende fare chiarezza sul rapporto tra crisi e ruolo delle multinazionali.rnrn È corretto affermare che l'attuale situazione abbia coinvolto tutti i livelli della scala sociale, oppure qualcuno ne ha persino tratto vantaggio? Nella prima parte, il noto politologo Giorgio Galli dimostra che la crisi 2007/2016 ha impoverito principalmente le classi medie e lavoratrici dell'Occidente, mentre un centinaio di multinazionali, attraverso una serie di operazioni descritte nel dettaglio, hanno conosciuto un arricchimento senza precedenti. La seconda parte, del giurista e esperto finanziario e di diritto bancario Francesco Bochicchio, certifica la natura endogena della crisi. Contrariamente da quanto sostenuto da Schmidt e Robbins, l'economia attuale si è alterata a tal punto da non poter essere più considerata una scienza dei mezzi. L'opera a quattro mani di Galli e Bochicchio si propone di descrivere i danni causati da questa preoccupante mutazione."" -
La filosofia del cocktail
Una lettura divertente, che mescola il piacere “moderno” del drink con il pensiero arcaico, tracciando così un itinerario non soltanto concettuale, ma gustativo, olfattivo e visivo.rn«Un compendio sulla filosofia che sta dietro l'arte del buon bere che Riva sviscera attraverso la sapienza delle miscele da lui approfondita anche con i suoi studi di chimica.» - Il GiornornrnIn questo viaggio attraverso luoghi e personaggi, l’interazione tra filosofia, musica, scrittura e ricette (sia classiche sia innovative) ci conduce verso la consapevolezza che la preparazione di un cocktail rappresenta quasi un percorso alchemico.rnrnrnrn«Fin da subito, il titolo attira la nostra attenzione: in che modo due sostantivi semanticamente così lontani tra loro possono essere abbinati, creando questo insolito connubio? Da una parte, l'atavico amore per la conoscenza, che affonda le sue radici nelle origini della civiltà; dall'altra, un concetto nuovo, di matrice più incerta ed esotica, che appare per la prima volta all'inizio del XIX secolo e nulla sembra avere in comune con la madre di tutte le scienze. Quali considerazioni, verrà da chiedersi, sono racchiuse tra queste pagine?» Introduzione di Claudio Bonvecchio. -
Idee viventi. Il pensiero filosofico in Italia oggi
Di cosa parliamo quando parliamo di filosofia in Italia?rnrn Gianluca Barbera traccia una mappa ragionata del pensiero filosofico italiano contemporaneo per mezzo di tredici interviste realizzate con i più autorevoli esponenti della disciplina. Da Emanuele Severino a Maurizio Ferraris, da Dario Antiseri a Stefano Zecchi, passando per Remo Bodei, Giulio Giorello, Silvano Tagliagambe, Franca D'Agostini, Marcello Veneziani, Roberto Esposito, Luciano Floridi, Roberta De Monticelli e Massimo Dona. I diversi ambiti della filosofia vengono interrogati da Barbera per fare il punto su una materia eclettica che investe tutti i campi del sapere: linguaggio, scienza, comunicazione, politica, etica e molto altro ancora. Iniziata sulle colonne de ""il Giornale"""", l'indagine di Barbera si arricchisce ed espande i propri confini in questo volume, allo scopo di cogliere il """"qui e ora"""" della filosofia italiana."" -
Attori, teatro e un po' di vita. Scritti per il «Corriere della sera» (1974-2017)
Questo volume presenta, per la prima volta, un insieme di recensioni, interviste, articoli, dedicati al teatro e allo spettacolo, che Maurizio Porro ha scritto, negli anni, per il «Corriere della Sera», raccontando fatti, eventi, serate della vita teatrale milanese e italiana. Ne risulta un osservatorio particolare e inaspettato delle nostre scene dal 1974 ad oggi, in grado di offrire, con garbo e piacevolezza, diversi spunti di riflessione, per comprendere opere e artisti che hanno fatto la storia dello spettacolo dell'ultimo mezzo secolo. Premessa di Franca Valeri. -
Memorie di una vita offesa. Come la mia famiglia divenne vittima della ferocia nazista
Antifascista da sempre, Egidio Bertazzoni insegnò lettere all'Umanitaria dal 1921 al 1943. Dal 1940 al settembre 1943 la persecuzione nazista si fece più serrata e non gli permise più di insegnare. La storia di Egidio culminò in un primo arresto nel gennaio 1944 e in un secondo nella notte dell'1 marzo 1944. Deportato a Mauthausen, lager dove si concentrava l'eliminazione dei deportati politici, morì il 24 agosto 1944 al castello di Hartheim, un centro di eutanasia. Soltanto nel 1964 la sua famiglia avrebbe conosciuto le reali modalità della sua uccisione, tramite il Comité International de la Croix Rouge.