Sfoglia il Catalogo feltrinelli017
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 9361-9380 di 10000 Articoli:
-
Machiavelli. Sette saggi di teoria politica
Machiavelli fu una figura eccentrica, nel senso letterale di «lontana dal centro», dai classici canoni della teoria e del pensiero politico. Sovvertendo ogni platonica (e non solo) ambizione di ordine e di conciliazione, Machiavelli è il primo a caratterizzare il motore della dinamica politica in termini di conflitto e di divisione. Il conflitto, per Machiavelli, non è una scoria pericolosa da eliminare, ma il nucleo irriducibile della politica: il conflitto non è un residuo, o un rìschio estremo, che la politica debba, o possa, rimuovere, ma esattamente il suo «fatto», la sua «materia», alla quale nessuna «forma», nessun ordine, potrà mai rinunciare, pena il prosciugamento del politico stesso. La presente antologia machiavelliana permette di comprendere in che senso divisione e conflitto costituiscano non soltanto una caratteristica intrinseca dell'esistenza umana, ma anche un principio di azione pratica, utile per affrontare e risolvere i dilemmi e le tensioni del tempo presente. La sfida, che Machiavelli invita a raccogliere, e che fa di lui un autore estremamente attuale, è che possa esistere una «unità» anche nel conflitto, attraverso di esso, e soprattutto grazie ad esso. -
Davanti alla legge. Umani e altri animali nella biopolitica
Come pensare l'umano al di fuori dei parametri classici delle scienze umane e dell'umanesimo? Come pensare gli animali e il rapporto tra vite animali e vite umane al di fuori dell'antropocentrismo, e il politico al di fuori dei parametri classici della filosofia politica? In «Davanti alla legge. Umani e altri animali nella biopolitica», Cary Wolfe affronta questi temi in una direzione inedita, sviscerando il nesso tra biopolitica, postumanesimo e filosofia dei diritti degli animali e focalizzando il punto - i punti - in cui la classica distinzione biopolitica tra bios e zoe interseca ed è complicata dalla classica distinzione ontologica umano/non umano. Nel corso di un tour de force concettuale attraverso il pensiero biopolitico - da Heidegger e Arendt ad Agamben, Esposito e Butler via Foucault e Derrida - Wolfe mette a fuoco una questione cruciale per la teoria contemporanea: come cambiare lo schema del soggetto umano e delle strutture antropocentriche sottese al progetto di conoscenza umanista immanente all'orizzonte politico della democrazia liberale, del concetto di sovranità e del suo quadro giuridico? -
Studi preliminari di sociologia del diritto
In questo libro Geiger pone, così come nelle altre sue opere, i fondamenti teorici di una moderna sociologia del diritto. Egli analizza i problemi della sociologia del diritto in rapporto al diritto vigente attraverso la lente della realtà storica e sociale nella misura in cui essa serve per spiegare problemi sociali a cui essa fa riferimento. Per Geiger compito della sociologia del diritto è quello di studiare il diritto come fenomeno sociale, partendo dalla norma come fondamentale elemento regolatore dell'ordinamento sociale. Egli, infatti già nel 1928, opera la distinzione fra sociologia del diritto materiale, che studia come la società condizioni e determini il diritto, e sociologia del diritto formale, che studia invece come il diritto plasmi e regoli la vita sociale. Affrontando il rapporto fra diritto e morale, Geiger sostiene la separazione netta fra il diritto e la morale, difendendo una posizione di nichilismo pratico rispetto ai valori e, quindi, alla morale. Per Geiger il nichilismo pratico dei valori applicato al diritto fa sì che la forza regolatrice dei rapporti sociali non risieda più nella morale, ma in una società fattuale. -
Romanzo poliziesco, filosofia e critica sociale
Qual è il senso della nostra vita nel caos della vita moderna? Il genere poliziesco, in particolare il romanzo noir di tradizione americana, può aiutarci a esplorare tale questione attraverso le trame oscure e grigie di cui sono intessute le dimensioni dell'esistenza contemporanea. Lo fa attraverso lo strumento della critica sociale contrapposta alle sregolatezze e alle fragilità generate dalle nostre società inegualitarie. Philippe Corcuff coniuga in maniera originale i nostri romanzi polizieschi preferiti con intuizioni filosofiche e sociologiche. Ne derivano un'etica della conservazione della propria integrità personale e una saggezza velata di pessimismo. Troveremo sul cammino tracciato dall'autore i contributi di scrittori classici (Davin Goodis, Howard Fast, Dashiell Hammett, Ross Macdonald e Jim Thompson) e contemporanei (James Lee Burke, James Crumley, Dennis Lehane, Jean-Patrick Manchette, Georges Pelecanos e James Sallis). -
Un' etica della personalità
"Un'etica della personalità"""" costituisce il volume conclusivo - dopo """"Etica generale"""" e """"Filosofia morale"""" - della trilogia """"Una teoria della morale"""", con la quale Ágnes Heller ha compiuto il suo """"quasi-sistema"""" filosofico. Il libro si apre con l'analisi dell'etica della personalità di Nietzsche, trattata in """"Genealogia della morale"""" e messa in rapporto con il """"Parsifal"""" di Wagner, di cui viene proposta una nuova lettura. Seguono tre dialoghi in cui due giovani filosofi immaginari, Joachim e Lawrence, discutono da diversi punti di vista e confrontandosi con una misteriosa figura femminile, Vera, la possibilità di un'etica della personalità. Il libro si chiude con alcune lettere scambiate tra Sophie Meller, la nonna di Ágnes Heller considerata una figura esemplare, e la nipote Fifi (Heller giovane). Una scrittura filosofica che usa differenti stili, anche letterari, corrisponde a un'etica che si ispira esplicitamente più a Shakespeare, a Goethe e a persone reali che a """"teorie"""". L'etica della personalità s'incarna infatti in donne e uomini concreti, con i loro dubbi, le imperfezioni, gli amori e le amicizie e soprattutto la scelta di vivere una vita buona." -
La contingenza dell'inizio. Scritti sul materialismo di Rousseau
Cosa significa pensare l'inizio in senso materialista? In che modo è possibile sfuggire al venerando concetto di ""origine"""" per pensare non l'origine radicale delle cose, ma invece l'inizio di una novità, ovvero, l'inizio in senso forte? La scommessa di Althusser è che Rousseau, letto senza fare concessioni alle interpretazioni che, da Kant a Hegel fino al marxismo ortodosso, l'hanno inscritto nella storia della filosofia ufficiale, sia in grado di insegnarci a pensare l'inizio materialista - contingente, aleatorio, al di là del principio di ragione - aprendo così a un inedito pensiero della storia e della politica che fa della contingenza e della precarietà il proprio paradossale punto di partenza. Nei testi qui presentati per la prima volta in italiano, Althusser sottopone magistralmente gli scritti di Rousseau a una """"lettura sintomale"""" alla ricerca di immagini, metafore e concetti che permettano di sviluppare coerentemente questo pensiero """"altro"""", che infine consenta di rilanciare, ancora una volta, un autentico pensiero dell'emancipazione."" -
Storia delle religioni e mitologia
Raffaele Pettazzoni (1883-1959) è stato il più grande storico delle religioni del Novecento. Fu uno dei primi accademici a proporre uno studio laico e storico-critico della religione in chiave universale, preservandone allo stesso tempo il carattere autonomo, irriducibile a qualsiasi altra dimensione della natura umana. Come scrisse nel 1913, la scienza delle religioni fonda il suo metodo ""sulla natura del suo proprio oggetto, cioè del fatto religioso indefinitamente vario e multiforme nel tempo e nello spazio, ma nell'essenza sua uno e definito"""". Filologo, archeologo ed etnologo rigoroso per formazione, nei suoi studi applica un metodo storico-comparativo, col quale fenomeni e mondi religiosi individuati storicamente vengono comparati nel loro sviluppo diacronico e interpretati alla luce delle dinamiche parallele o divergenti che li caratterizzano. I percorsi principali della sua ricerca, della quale egli percepì l'orizzonte visionario, la dimensione ascetica e la speciale funzione pedagogica, sono condensati in una serie di Saggi redatti nell'arco di venticinque anni e ristampati nel 1946 nella fase culminante della sua carriera con una illuminante """"Prefazione"""". Essi ruotano attorno a tre nuclei fondamentali: il monoteismo, la confessione dei peccati e la fenomenologia storico-religiosa. Dopo quasi settant'anni, essi conservano gran parte della loro vitalità e acquistano ulteriore risalto dal confronto con le ricerche successive che da lui hanno esplicitamente o implicitamente preso le mosse, ricerche che sono presentate e criticamente discusse nella """"Postfazione"""" del curatore."" -
Sudditi di Libia
Cosa scrissero e pensarono gli italiani a proposito dei libici al tempo delle colonie? L'immagine di un suddito arretrato ed ""incivile"""" fu frequente, funzionale a dare legittimazione al dominio coloniale e nobilitare la sua presenza """"civilizzatrice"""". Ma al tempo stesso la percezione italiana dei libici si trasformò nello spazio e nel tempo, anche a seguito di quanto avvenne nel frattempo nella madrepatria e nella colonia. La propaganda fu sempre un prezioso strumento della politica coloniale, e ogni colonialismo si è accompagnato ad una grande diffusione di razzismo e di pregiudizi. Ma quale relazione vi fu fra gli stereotipi e la politica coloniale? Furono i primi ad indirizzare la seconda o, al contrario, fu il potere italiano a manipolare l'immagine stereotipata dei sudditi coloniali? Questo ampio e documentato studio fornisce una risposta, facendo emergere la coesistenza di entrambi i fenomeni, lungo tutto il trentennio dell'Italia liberale e fascista, sulla Quarta Sponda."" -
Alterità, dialettica e teoria critica. In ricordo di Alessandro Bellan
Il volume ripercorre e si confronta con alcune grandi questioni della tradizione critico-dialettica, care ad Alessandro Bellan. La teoria critica della società è stata il tema principale delle sue ricerche; la logica dialettica hegeliana ha costituito la prospettiva filosofica fondamentale con la quale ha interrogato la cultura e la società contemporanee; l'alterità, la passione per il diverso, il pensiero utopico di un ""altrove"""" pacificato che conciliasse gli esseri umani e l'insieme dei viventi, hanno rappresentato il principio etico su cui ha fondato la sua intera condotta di vita. Nella seconda parte del volume, viene pubblicata la corrispondenza intercorsa fra il curatore e Alessandro Bellan dal 1998 al 2014."" -
Un' idea di poesia. L'officina dei poeti in Italia nel secondo Novecento
La saggistica dei poeti ha quasi sempre assunto un ruolo marginale rispetto alla poesia, sottraendosi a definizioni di genere e proponendosi al lettore come ancella dei versi, a essi subordinata e funzionale esclusivamente alla loro interpretazione. Questo libro si propone di riconsiderare la critica militante, gli scritti a carattere teorico, gli interventi saggistici di dieci poeti italiani del secondo Novecento (Attilio Bertolucci, Giorgio Caproni, Vittorio Sereni, Mario Luzi, Franco Fortini, Andrea Zanzotto, Pier Paolo Pasolini, Giovanni Giudici, Edoardo Sanguineti, Giovanni Raboni), per rivendicare un'autonomia riconosciuta solo a una minoranza fra loro. Intorno al grande tema dell'officina della poesia e del laboratorio poetico, i capitoli affrontano, ognuno da una prospettiva specifica, un ambito della letteratura che apre uno spazio ancora in parte inesplorato. -
Gender, filosofie, teologie. La complessità, contro ogni ideologia
Il testo vuole incarnare una possibile mediazione tra universi culturali lontani ed essere una lettura propedeutica per chi intenda addentrarsi nella tematica, lasciando che la fede cristiana s'interroghi liberamente sul 'gender'. Un approccio sereno e critico sia alla cultura laica di genere - della quale si esaminano i nodi principali - sia a quella cattolica, con l'intento di superare le reciproche diffidenze e cercare insieme una verità umanizzante per tutti. L'obiettivo è gettare delle basi condivisibili su cui costruire una sintesi teologica più ampia. Un testo che, nell'esaminare i nodi teoretici, volge lo sguardo alla recente campagna 'anti-gender', cercando di fornire le coordinate utili a svelenire il clima e muoversi al suo interno con padronanza di lessico e concettualità. In questo senso, l'opera vuole essere uno strumento per formatori, pastori e attivisti che vogliano introdursi nella complessità senza scorciatoie, per cogliere la ricchezza del 'pensiero di genere': nell'orizzonte della promozione di un benessere comunitario e individuale. -
Marcel Broodthaers. Poetiche dell'ombra
Marcel Broodthaers: artista, poeta, uomo di lettere, collezionista, giornalista, dallo sguardo più da «sociologo che artista», pone al centro della sua ricerca il rapporto arte e società, museo e collezione, valore e statuto dell'opera d'arte. Il volume, diviso in tre parti (""Dalla parola all'oggetto"""", """"Dall'oggetto al décor"""", """"Dal décor alla salle""""), affronta in maniera trasversale e comparativa il percorso singolare di un artista oggi ritenuto tra i più significativi del secolo scorso. In soli dieci anni di attività (1964-1975), dalle poetiche dada e surrealiste approderà a un linguaggio nuovo, postmediale, aperto al milieu nel quale si sviluppano i fenomeni di reificazione e frammentazione tipici della società del capitalismo avanzato, inaugurando la stagione della Critica Istituzionale. Attraverso suggestioni letterarie, poetiche e sociologiche prendono corpo le opere: da """"Pense-Bête, al Musée d'art Moderne-Département des Aigles"""" fino alle salles del periodo décor, rivelando un universo in cui l'infinito non vive solo per iscritto."" -
Creatività musicali. Narrazioni, pratiche e mercato
Il presente lavoro cerca di fare i conti da punti di vista differenti con un termine sfuggente, creatività, mantenendo una comune linea di interpretazione di tipo socio-culturale. Lo scopo non è quello di arrivare a una chiarificazione concettuale esaustiva e completa del termine (operazione impossibile, ma soprattutto inutile), quanto di cercare di utilizzarne la ricca complessità per indagare un ampio campo di problemi di ricerca e di riflessione sulle pratiche artistiche, legate nello specifico alla musica. A partire da un progetto interdisciplinare sui destini dei diplomati del Conservatorio, sono stati coinvolti studiosi con punti di vista disciplinari e metodologici differenti: un compositore (Fabio Cifariello Ciardi), tre musicologi di diversa estrazione (Federica Fortunato, Marco Russo e Stefano Lombardi Vallauri), una pedagogista musicale (Lara Corbacchini), un filosofo (Daniele Goldoni) e tre sociologi (Giolo Fele, Chiara Bassetti e Sara Zanatta). -
Il tempo della moda
Pochi fenomeni esprimono in modo preciso la nozione di tempo come la moda. Per definizione la moda deve sempre essere attuale, ma la sua relazione con il tempo non si limita al presente. Al contrario, nella moda entrano in gioco e si mescolano diverse concezioni del tempo. Il libro individua tre qualità principali del tempo in relazione alla moda: industriale, antilineare e ucronico. La prima sezione riflette sul modo in cui l'industria della moda crea e misura i propri tempi, come stagioni, anni, decenni. Indaga il concetto di modernità e analizza la sfida tra Zeitgeist della moda e storicismo. La sezione antilineare è dedicata alla particolare concezione circolare o labirintica del tempo della moda. Oggetto della sezione sono i modi in cui passato e presente sono al centro di un continuo lavoro di ricostruzione e ricombinazione nelle forme di nostalgia e revival. La terza e ultima sezione, dedicata all'ucronia, è un'esplorazione dell'immaginario e della fantasia della moda, con la sua predisposizione a fare previsioni di tendenza e a ingannare il tempo e i processi dell'invecchiamento. Ogni sezione comprende un'introduzione che guida il lettore nell'articolazione del discorso e ne illustra le varie connessioni. Il libro mette insieme testi chiave sulla materia, con un approccio interdisciplinare che spazia dalla filosofia alla storia, dai media al design della moda, in un arco temporale che va dal XIX secolo al presente. L'ampia varietà di fonti usate comprende libri e cataloghi di mostre, articoli scientifici e giornalistici, interviste e autobiografie. Il libro è pensato per tutti coloro che intendono comprendere uno dei meccanismi più affascinanti della moda: la sua relazione con il tempo. Si propone inoltre come una lettura critica fondamentale per chi studia la moda, la sua storia, i suoi processi creativi e la sua commercializzazione. -
Il regno degli animali. Testo tedesco a fronte
Un uomo, un leone e un uovo al tegame. Uomini, animali e oggetti. L'opera centrale della Trilogia degli animali del drammaturgo contemporaneo tedesco Roland Schimmelpfennig, ""Il regno degli animali"""", affronta tematiche di estrema attualità: il mondo del lavoro, il capitalismo, la perdita dell'identità, di un impiego e della possibilità di agire e cambiare, l'insicurezza, la paura, la distruzione del concetto di comunità, l'assurda logica dei meccanismi di potere e infine, per mezzo della metafora meta-teatrale, il fluido passaggio dell'uomo all'animale e all'oggetto. L'edizione presenta il testo originale e la traduzione a fronte di Valentina Gianola ed è arricchita da un'introduzione di Raul Calzoni, un ampio commento di Valentina Gianola e da una postfazione di Elena Agazzi."" -
Spazi e tempi della cittadinanza. Idee e percorsi interdisciplinari per la didattica
L'attuale crisi globale ci induce a riflettere, con uno sguardo rinnovato, al tema della cittadinanza, perché su di esso si gioca una parte non secondaria del futuro delle società e della cultura civile e politica dei paesi occidentali. Il presente volume affronta questo tema in modo interdisciplinare, sfruttando le potenzialità del discorso geografico, di quello storico e di quello pedagogico: la cittadinanza è, infatti, frutto di un'esperienza che matura nel tempo e nello spazio per essere poi trasmessa ad altri; in tal modo, luoghi, storia e cultura sono risorse per la sua costruzione e la sua rappresentazione. Organizzato in due sezioni, il volume mette in dialogo, nella sua prima parte, le discipline (geografia e storia), la didattica e la pedagogia, evidenziandone gli apporti e le reciproche connessioni; nella seconda parte si ospitano alcuni percorsi didattici per la scuola dell'infanzia e quella primaria che offrono esempi legati alla realtà lombarda (in particolare bresciana e milanese), frutto del dialogo interdisciplinare della prima sezione. -
L' incomprensibile ambiguità dell'orizzonte. Un sogno fatto a Ginostra
Ginostra, una piccola comunità sul lato occidentale dell'isola di Stromboli. Tutto è ormai pronto per l'inevitabile salto verso la modernità. Vincenzo, un vecchio pescatore che vive da solo con la sua gatta, è uno dei pochi che ha cercato di opporsi all'arrivo dell'elettricità. Ma la sua non è una presa di posizione contro il progresso, né una difesa della tradizione a tutti i costi. È solo alla ricerca di quel silenzio interiore che rende possibile ascoltare il mare, il vento, i colori delle nuvole o l'incomprensibile ambiguità dell'orizzonte. Introduzione di Giuseppe Di Giacomo. -
Dare forma alla contingenza. Scritti e sculture
Edoardo Robino sceglie di lavorare con il linguaggio e con la materia (legno, pietra), ponendo al centro del lavoro la relazione che caratterizza il rapporto uomo(linguaggio)-natura. Di tale relazione egli evidenzia sia la modalità, ovvero l'unità nella differenza, sia il procedimento, attraverso il quale la modalità stessa si esprime. La forma che questo lavoro prende è l'opera, la quale non è concepita come prodotto di un soggetto che pone, cartesianamente inteso, bensì come uno spazio, in cui la dinamica di unità nella differenza viene mostrata in atto. -
La lotta e il negativo. Sul romanzo storico contemporaneo
La lotta e il negativo sono nelle nostre vite, intrecciati nel movimento incessante, coesistono e si mescolano senza mai essere la stessa cosa, sono la terra su cui edifichiamo e che ci inghiotte, l'aria che respiriamo fino a soffocare. La letteratura, per mezzo dei processi di mitopoiesi o di verità, mette in scena questa dialettica eterna nella rappresentazione della condizione umana attraverso l'arte della mimesis e il racconto delle vite particolari. -
L' atlante dell'immaginario. Un viaggio attraverso «Le città invisibili» di Italo Calvino
A distanza di quasi mezzo secolo dalla sua pubblicazione, ""Le città invisibili"""" ha collezionato traduzioni in una trentina di lingue, conquistando il pubblico dei cinque continenti, dalla Scandinavia al Giappone. """"L'atlante dell'immaginario"""" ci accompagna in un cammino iniziatico, in cui l'autore disegna una mappa intessendo percorsi intorno e all'interno di uno dei romanzi più densi di mistero della letteratura contemporanea e propone una inedita rappresentazione della struttura combinatoria dell'indice, aprendo la strada a nuove possibili interpretazioni. Il viaggio, in un iperspazio dove s'intrecciano concetti e geometrie, svelerà il suo destino nell'incontro con una misteriosa e ancestrale figura.""