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«Pensare il pensiero». Marianna Ucrìa e il signor Hume. Seguito da «un dialogo» di Dacia Maraini
"Pensare il pensiero"""" è quello che David Hume suggerisce alla protagonista della Lunga vita di Marianna Ucrìa di Dacia Maraini. Che cosa fa il filosofo dentro il romanzo? Si può raccontare Hume leggendo la Lunga vita, e la Lunga Vita leggendo Hume? Il saggio, seguito da Un dialogo di Maraini, cerca di rispondere a queste domande lasciandosi guidare dalle coincidenze, come se le vite di entrambi fossero intrecciate da un obiettivo comune: liberarsi dalle superstizioni ereditarie. Marianna legge e rilegge il Trattato sulla natura umana ed entra nel ritmo di un'intelligenza diversa. Usa l'opera cardine del filosofo come una scala per salire più in alto, seguendo la guida di un pensiero radicale e preciso. Arrivata alla cima non ne ha più bisogno e, come una scettica antica, può lasciarla cadere: ha conquistato la sua libertà." -
La manipolazione del sacro. L'immagine religiosa nel mondo della comunicazione
L'iconografia cristiana si trova a essere contesa tra l'istituzione religiosa che l'ha prodotta, e a lungo gestita in modo esclusivo, e i contesti laici dell'industria culturale, del mondo dello spettacolo, dei social, che della sua immensa riserva di narrazioni e immagini si servono liberamente come fonte d'ispirazione creativa in quanto patrimonio civile e storico della collettività. Il volume si concentra su queste varianti secolari e pop della simbologia religiosa, che raccolgono l'eredità dell'arte sacra e la riconvertono in forme eterogenee e disimpegnate, strumentali e profanatorie. Attraverso un approccio interdisciplinare ai principali linguaggi dell'immagine - arte, cinema, televisione, animazione, pubblicità, videogiochi e meme - si vuole offrire un quadro aggiornato dell'immaginario cristiano nella produzione culturale contemporanea e comprenderne le dinamiche, gli interessi in gioco e le aree di conflittualità. -
Come la freccia di Arash. Il lungo viaggio della narrazione in Iran: forme e motivi dalle origini all'epoca contemporanea (Atti del V Cobiran, 22-23 ottobre 2020)
La narrazione nella plurimillenaria cultura iranica ha assunto molteplici forme in prosa e in versi e, così come la celebre freccia dell'eroe-arciere iranico Arash - che secondo il mito percorreva uno spazio inusitato volando dai monti Alborz a sud del Mar Caspio fino a Marv in Asia Centrale - giunge a noi viaggiando miracolosamente oltre ogni confine nello spazio e nel tempo, perché la parola è ""più veloce nel viaggio della freccia di Arash""""."" -
Amor vitae. Stili e forme dell'arte nell'estetica di Georg Simmel
In questo libro di Antonio De Simone, come si può leggere, nei confronti di Simmel occorre constatare in primo luogo che la sua riflessione filosofico-estetica ""da un lato, mira in generale a isolare un piano dell'arte, un suo mondo, per collegarlo poi in un processo dinamico agli altri piani della vita; dall'altro, il 'problema' dell'arte si presenta come pluralità di problemi, è costituito cioè, in concreto, dai problemi posti dalle singole arti, o, più precisamente, dalle singole opere"""" (Perucchi). In secondo luogo, se la riflessione sull'arte è immanente a tutta l'opera di Simmel, ciò pone il problema di comprendere criticamente che cosa significa sostenere un'interpretazione """"estetica"""" del suo pensiero e/o dell'""""estetismo"""" del suo metodo: una questione (ancora """"aperta"""" e discussa) che - a livello storiografico - non può prescindere dai suoi stessi sviluppi e significati filosofici intrinseci. La dimensione dell'estetico è parte costitutiva del nucleo di pensiero di Simmel e perciò ineludibile per la sua comprensione. Non si tratta soltanto di considerare il rapporto di Simmel con l'arte (e con le diverse arti e le grandi personalità artistiche) e il suo valore filosofico, sociologico e antropologico-fenomenologico, bensì di approntare una lettura della sua opera anche a partire da tale dimensione che include non solo questioni artistiche, estetologiche ed estesiologiche, ma che, tuttavia, non si lascia esaurire da esse, sapendo criticamente coniugare quell'originale congiunzione che intreccia Simmel e l'estetico nella forma dialetticamente correlata del chiasmo che si stabilisce tra l'estetico in Simmel e Simmel nell'estetico."" -
Per una storia della letteratura elettronica italiana
Poesie scritte in linguaggi di programmazione, opere multimediali interattive, storie che si sviluppano tra la realtà virtuale e quella fisica. Questi sono solo alcuni dei generi riconducibili alla ""letteratura elettronica"""", fenomeno intersettoriale caratterizzato dall'utilizzo creativo delle proprietà dei media digitali. In questo libro, il primo a tentare una ricostruzione storica della letteratura elettronica italiana, Roberta Iadevaia ci conduce in un viaggio che parte dai mainframe degli anni Cinquanta, passa per gli home e i personal computer degli anni Ottanta, si tuffa nella rete degli anni Novanta e ne segue gli sviluppi fino ai nostri giorni, caratterizzati da dispositivi sempre più """"intelligenti"""" e onnipresenti. Ad accompagnarci in questo percorso - uno dei tanti possibili in un mondo ancora in larga parte da esplorare - vi è la convinzione che la letteratura elettronica, in quanto costitutivamente ibrida, possa essere uno dei fenomeni più fertili e necessari del nostro tempo."" -
Amore e bellezza. Da Platone a Freud
Cosa si intende oggi per amore? A cosa ci riferiamo quando parliamo di attrazione, desiderio, donazione, sentimento? Perché consideriamo la bellezza una componente imprescindibile del fenomeno amoroso? Il volume cerca di rispondere a questi interrogativi adottando uno sguardo ""estetico"""". Ciò significa partire dalla sensibilità e riferirsi al concetto di bellezza, che sembra comunemente rinviare all'armonia, all'equilibrio tra le parti, a una fonte di attrattive corporee, tuttavia può riferirsi anche all'interiorità e alla spiritualità. Il testo mostra che la definizione di bellezza è strettamente legata alla concezione corrispondente di amore. Se questo viene considerato desiderio, allora ci si trova di fronte all'eros descritto da Platone; se, invece, viene visto come donazione, si tratta dell'agape cristiana. Tuttavia, questi due modi di concepire l'amore vengono rivisitati da altre due visioni molto note nella cultura occidentale: si tratta del romanticismo, in cui il desiderio e la donazione si intrecciano, e della psicanalisi freudiana, che considera l'eros come libido e come forza opposta a Thanatos. Queste teorie vengono interpretate come visioni onnicomprensive, come prospettive che considerano l'amore una chiave di lettura della realtà. Questa chiave di lettura porta con sé concezioni differenti di bellezza: l'amore in senso erotico si focalizza sulla bellezza dell'oggetto, considerata come insieme di attrattive, mentre l'amore in senso agapico insiste sulla bellezza del soggetto e sulle sue qualità. Ciò non implica una dicotomia tra materiale e spirituale, bensì un intreccio delle due componenti riguardanti entrambe le polarità della relazione. Il volume esplora così le definizioni offerte da Platone, dal cristianesimo, dal romanticismo e dalla psicanalisi freudiana, offrendo una lettura filosofica di testi appartenenti a fonti diverse e in grado di influenzare le idee e le pratiche attuali sull'amore."" -
Un notaio nella Ferrara del secondo Quattrocento. Ugo Caleffini e le sue cronache con un'edizione della Storia della città di Ferrara
Il notaio Ugo Caleffini è noto agli storici del Quattrocento quasi esclusivamente per le sue cronache, ma nessuno ha pensato alla sua vita di notaio-impiegato-cronista al sevizio degli Este come a un possibile argomento di studio. Avvalendosi di numerosi documenti archivistici inediti o di testi fi n qui non utilizzati, questo libro intende ricostruire la formazione e la carriera di Caleffini nel quadro del ceto notarile locale, di cui ricostruisce le dinamiche di fondo. -
Politiche della città. Rigenerare, abitare, convivere
È possibile riqualificare aree dismesse e degradate senza innescare fenomeni di esclusione sociale (rigenerare senza gentrificare)? Qual è il ruolo effettivo della ""partecipazione"""" in queste trasformazioni? Quale idea di città rivelano, o nascondono, le diverse politiche urbane? È possibile democratizzare il """"diritto alla città""""? Tali interrogativi cruciali, insieme a molti altri, sono affrontati in questo nuovo volume collettaneo dell'Associazione ODRADEK XXI di Brescia, che prosegue così la riflessione sul destino della città e il ruolo della cittadinanza attiva critica, iniziata con il precedente L'abitare e lo scambio. Limiti, confini, passaggi (2013). La riflessione, a più voci, è articolata intorno a quattro momenti cruciali: il nodo giustizia-amministrazione-politica; potenzialità, conflitti e sinergie nelle trasformazioni urbane e territoriali; il ruolo dello spazio pubblico nei processi di riconfigurazione urbana; una nuova """"idea di città"""" che integri municipalismo responsabile, sostenibilità ambientale, maggiori investimenti in ricerca sperimentale sulle condizioni di vita nella città stessa. Un filo conduttore sembra attraversare tutti i contributi: la coimplicanza, etico-civile, fra trasformazioni delle strutture partecipative della città e tramutazioni delle coscienze dei suoi abitanti."" -
Emil Lask e le matrici neokantiane dell'empirismo trascendentale
Emil Lask (1875-1915) si trova oggi al centro di un rinnovato interesse da parte di molteplici studi che hanno contribuito a riscoprire il suo ruolo fondamentale nella costellazione del neokantismo e in generale nel dibattito filosofico del primo Novecento. Il volume si propone di offrire un'interpretazione del suo pensiero che possa restituirne il senso coerente e relativamente unitario, come approfondimento costante di un problema fondamentale, quello rappresentato dall'""empirismo trascendentale"""". Dalla dissertazione di dottorato sull'Idealismo di Fichte e la storia (1902) a opere mature come la Logica della filosofia (1911), tale concetto ha accompagnato l'intera parabola speculativa di Lask chiamando in causa, ogni volta, l'insistenza del rapporto del pensiero con un reale allo stesso tempo necessario e impossibile da ricondurre a sé."" -
Suzanne Briet nostra contemporanea
Partendo da un testo specifico - la traduzione italiana del libro di Suzanne Briet Qu'est-ce que la documentation? uscito a Parigi nel 1951 - si delinea un percorso critico alla ricerca dell'identità della Documentazione/Teoria dell'informazione anche in relazione alle altre discipline dell'area. Il lavoro di Briet è sempre più riconosciuto come un ""manifesto"""". Suzanne Briet propone una riflessione, tuttora valida, circa i contributi specifici che le discipline del libro e del documento possono offrire negli scenari aperti dall'era informatica. Briet pensa Qu'est-ce que la documentation? come manuale per la nascente scuola di alta formazione per documentalisti, e allo stesso tempo riesce a tessere un racconto fiabesco e filosofico del mondo nuovo. Con la prima traduzione italiana di """"Qu'est-ce que la documentation?"""" (1951)."" -
Sulla storia del principio di maggioranza
Al Congresso Internazionale degli Storici svoltosi nel 1913 a Londra, Otto von Gierke dedica la sua relazione alla storia del principio di maggioranza avvalendosi di un impianto giuridico, che, anche a distanza di decenni, è ancora perfettamente coerente con la sua monumentale ricerca sul diritto consociativo e con la sensibilità germanistica ereditata dal maestro Georg Beseler. Si è forse stemperato il suo originario entusiasmo politico, ma la convinzione relativa alla assoluta corrispondenza esistente tra comunità e diritto resta intatta, cosicché anche la sua trattazione del ruolo coperto nelle deliberazioni dal principio di maggioranza può giovarsi in modo originale di quella visione. -
Matematica della letteratura
Secondo una parabola lentamente avviatasi con i primi anni del terzo millennio, ma rapidissimamente precipitata nell'ultimo anno, il libro ha cambiato volto, e dinamica, e registro: si è interconnesso al mondo esterno, prolungando le sue pagine su social e siti web, insomma abolendo i confini della carta e debordando dal singolo volume al mondo web. Una simile relazione, di contiguità ma anche di piena e sostanziale continuità fra il dentro e fuori le pagine con l'ecosistema digitale in cui siamo tutti immersi, non poteva non essere oggi oggetto di una riflessione su basi scientifiche e documentali: il contenuto di questo libro intende essere infatti una prima, provvisoria ma scientificamente fondata, esplorazione di quel terreno di contiguità e continuità tra testo e digitale. L'intento è quello di mostrare come, superata la naturale diffidenza verso l'idea stessa che i testi letterari possano essere soggetti ad analisi quantitative, si possa giungere alla perfetta ibridazione interdisciplinare tra le scienze delle macchine e del calcolo e quelle della mente e della vita, come unica risposta che si proietta proattivamente sul presente e nel futuro, un modo per renderci capaci di contribuire alla comprensione dello stare nel mondo della specie uomo. E, alla fine, per continuare a comprendere e giustificare l'intramontabile piacere del testo. -
Prendersi cura di chi si prende cura. Riflessioni per gli operatori della salute sul valore e la funzione della psicologia come presenza e accompagnamento
Il testo ci permette di entrare nel vivo della sofferenza reattiva all'esperienza pandemica da covid-19 a livello, individuale, gruppale e sociale. Sono analizzati, infatti, i drammi sperimentati da pazienti e operatori in ambito sanitario sia a livello ospedaliero, sia a livello territoriale. Le distorsioni prodotte dal SARS-CoV-2 sono descritte partendo dall'esperienza clinica, con singoli pazienti, famiglie e personale sanitario. Nel volume si sottolinea l'importanza rivestita dall'intervento psicologico, nei vari contesti sanitari, e di come vada declinato non solo a favore dei paziente familiari i ma anche degli operatori stessi. Infine, sono valutati gli aspetti organizzativi del nostro sistema sanitario, che si sono dimostrati carenti nel fronteggiare la malattia pandemica e viene effettuata una disamina attenta dell'importanza delle strategie di comunicazione efficaci nel favorire e promuovere una crescita scientifica e umana della nostra società. -
Immigrate. Tra gabbie esteriori e interiori, il potenziale trasformativo di sé e del mondo
Le migrazioni, per quanto sgradite a buona parte dell'opulento Occidente, sono un fenomeno che niente potrà arrestare poiché è sempre preferibile rischiare la vita su un barcone che restare sotto l'incombere delle bombe e dei cecchini o morire di fame e di stenti. C'è però un versante specifico delle migrazioni, quello femminile, meno studiato a causa dello status inferiore di molte donne del Sud del mondo e della clandestinità a cui sono assoggettate le immigrate che non hanno potuto effettuare un ricongiungimento familiare. Se anche quando raggiungono il coniuge spesso restano relegate e ""invisibili"""", quando entrano illegalmente restano vincolate a lavori di cura come badanti o colf e molto spesso sono costrette a prostituirsi per ripagare debiti che rischiano di non essere mai estinti. Nonostante le difficoltà di accesso a una vita normale, molte immigrate mostrano di possedere la capacità di dare un contributo inestimabile al mondo uscendo dalle gabbie psicologiche e oggettive che le imprigionano: noi possiamo aiutarle."" -
Viaggio nell'oncologia contemporanea. Un'altra meta è possibile
"Viaggio nell'oncologia contemporanea"""" raccoglie paura, rabbia, solitudine, ansia di sapere, speranza. Prova a illuminare un percorso fuori dai tracciati tradizionali della diagnosi e cura del tumore. Spesso un universo chiuso nella paura, cristallizzato nei pregiudizi e nell'ignoranza della tradizione e degli albori dell'oncologia. Un palcoscenico sul quale il medico cerca la dimensione del malato per comunicare con un registro nuovo, ma anche, attraverso l'ascolto, per sentire l'universo irripetibile del paziente e della sua malattia programmando con lui cura e assistenza. Cambiare il linguaggio è indispensabile per una comunicazione sincera e attuale, incominciando dal depotenziamento e dalla sostituzione della tradizionale parola """"cancro"""". E occorre trasformare la sopravvivenza dei malati in vita piena e vissuta, fino a una sempre più possibile guarigione." -
Ragione funambolica. Sull'utilità del pensiero per la vita
La vita quotidiana è una giungla di contraddizioni che a volte ci paralizzano, ma nelle quali si trova anche il rimedio: i poli delle tensioni in cui siamo imbrigliati possono diventare i punti di forza su cui fissare la fune e attraversare i problemi alla ricerca di una ""via di fuga"""". La ragione funambolica affonda le radici nella cultura tragica, dove l'uomo appare come una sagoma incerta alle prese con i laceranti paradossi che lo abitano. Si tratta di una razionalità pratica, e non è un caso che questo libro nasca da un'esperienza di nomadismo filosofico: uscendo dai confini stabiliti, la filosofia compie una serie di incontri e si trasforma in un sapere di frontiera, intrecciato con le pratiche e in perenne movimento. Mentre vediamo la ragione funambolica all'opera in diversi ambiti, dalla storia, alla politica, all'arte e alla letteratura, le performance di Philippe Petit, l'autore della traversata delle Torri Gemelle che fu invitato da Werner Herzog a inaugurare la sua scuola di cinema, diventano fonte di riflessione per le nostre acrobazie quotidiane. E uno stimolo per cominciare a tratteggiare un'""""antropologia del possibile""""."" -
Provocatio. Vocativo ius rivoluzione
Lo 'ius provocatio', celebre istituzione della Repubblica romana, permetteva all'accusato (e al condannato) di proteggersi dalle rappresaglie della polizia al momento dell'arresto con una richiesta di aiuto al popolo ('provocatio ad populum') per chiedere il riesame del processo. Lo svolgimento di una nuova udienza, davanti al popolo e con il popolo, rendeva possibile la modifica e il rinvio della pena (o della violenza). In questo libro Petar Bojanic indaga e analizza lo 'ius provocatio', la prima organizzazione giuridica nella storia che proteggeva la vita e sospendeva la pena capitale. La ricostruzione che fa di questa istituzione dimenticata attualizza i segreti del termine ""provocazione"""" e i suoi diversi usi nella storia della giustizia, della democrazia e della ribellione."" -
Le avventure del sentire. Il pensiero di Mario Perniola nel mondo
Il 2021 segna gli ottant'anni dalla nascita di Mario Perniola, uno dei massimi filosofi italiani del secondo dopoguerra. Questo volume raccoglie interventi che esplorano la sua opera mostrandone la fertilità e sottolineando al tempo stesso la prossimità delle sue idee con le principali sfide del nostro tempo. Dall'Italia al Brasile, passando per gli Stati Uniti, l'Irlanda, la Francia, il Belgio, il Messico e la Cina, gli autori si soffermano su temi che comprendono l'estetica, la politica, la teoria della comunicazione, i queer studies, il pensiero rituale e religioso, la sessualità e la letteratura, restituendo la plurivocità e l'originalità di un filosofo di respiro internazionale e più che mai attuale. -
Navigator (a vista). Storia e storie del reddito di cittadinanza
L'antologia si compone di testimonianze dirette dei Navigator, i tutor del Reddito di Cittadinanza, raccolte dall'Associazione Nazionale Navigator - A.N.NA. attraverso un contest letterario, volto a far luce tanto su una categoria professionale sconosciuta ai più quanto sulla platea dei beneficiari. Tra ""storie di vita"""", testimonianze e riflessioni, ciascun contributo approfondisce uno o più aspetti dell'universo composito del Reddito di Cittadinanza, alternativamente rappresentato da visioni opposte ma tutte figlie di pregiudizi e mancanza di riscontro nella realtà. La verità è ovunque e in nessun luogo, ma non si può sperare di avere una visione globale della misura senza averla osservata con gli occhi di chi l'ha seguita passo passo: noi. Introduzione di Domenico De Masi."" -
Storia di Suk'yang. Storia della giovane Sugyong
"Storia di Suk'yang e Storia della giovane Sugyong"""" sono le storie d'amore certamente più lette in Corea dalla fine della dinastia Choson (1392-1910). La prima è una toccante vicenda in cui la giovane protagonista, costretta a vagabondare dopo aver perso i genitori a causa della guerra, si ritrova ad affrontare incredibili avversità prima di poterli rincontrare e congiungersi a Yi Son, l'uomo del suo destino. In una trama ricca di vicende, creature straordinarie le vengono in soccorso. La fusione tra il reale e il fantastico rappresenta il più alto esempio di creatività letteraria di epoca Choson. Il secondo racconto, guidando il lettore verso un finale intenso e drammatico, narra dell'amore tra una splendida fanciulla di nome Sugyong e il suo amato Songun. La storia mette in risalto le peculiarità della dimensione immaginaria e le problematiche generate dalle barriere sociali del tempo. Capaci di colpire il lettore e allo stesso tempo riempirne il cuore, queste due storie parlano dell'amore più puro che possa generarsi tra individui e del sistema di credenze di un'epoca dal profondo e rigido codice morale."