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Il capriccio della dea
Tra l'illuminazione di Ruggero e l'incontro con Jean e Susanne, acme narrativo del romanzo, lo spazio temporale corre sull'anno 2006. Il racconto però affonda le sue radici molto indietro nel tempo e si proietta in un futuro prossimo. I protagonisti, giovani e meno giovani, esposti al riso beffardo di una Dea capricciosa che pretende ristabilire un ordine sovvertito, sono chiamati in causa a diverso titolo. Il passaggio obbligato attraverso le infinite forme di cui può vestirsi l'amore, da quello parentale, che spinge per la sua realizzazione fino all'esperienza traumatica dell'inseminazione artificiale, a quello che unisce gli adulti, etero o omosessuali, fino a complessi convegni amorosi, condurrà ad una sorta di primato del corpo vissuto nella sua innocente nudità naturale. Travalicare l'esile confine che separa l'incontro fondato sulla parola dall'incontro fisico può essere vissuto nella piena consapevolezza e trasformarsi in un supremo atto d'amore, unico in grado di sconfiggere il capriccio della Dea. -
Baraonda
"Baraonda"""", romanzo d'esordio della scrittrice Laura Russo Krauss, è un viaggio attraverso le azioni, i pensieri e gli scritti di uno studente del corso di Laurea in lettere moderne dell'Università degli Studi """"Federico II"""". Enrico Stasi protagonista del racconto, è l'incarnazione di uno dei ragazzi che si apprestano a mettere piede anno dopo anno nel chiostro di via Porta di Massa, sede della storica Facoltà di Lettere, per intraprendere lo studio delle humanae litterae. Postfazione di Germano Golia." -
La maschera viola
I racconti di questo libro, non sono tecnicamente né favole né fiabe, nè animazione moraleggiante nè trattenimento fantastico. Sono piuttosto storie immaginose che, attraverso i destini delle vite evocate, persone animali cose, restituiscono alla presenza le emozioni, i vissuti, sepolti tra le sottrazioni del passato, oppure suggeriscono ancora intatte possibibilità emozionali, sempre pronte, sulla mobile soglia del tempo, alla prova del futuro verso cui tutti irresistibilmente corriamo. -
I dodici comandamenti ovvero tutto (o quasi) quello che bisognerebbe sapere prima di mettersi ai fornelli e che i ricettari non dicono
Un piccolo manuale con trucchi e astuzie che al momento opportuno potrebbero aiutare a salvare il pranzo o la cena. -
Dentro le parole. Aforismi e pensieri
Gioconda Marinelli in questo lavoro raccoglie i pensieri della Maraini, desumendoli dai romanzi, dai saggi, dagli articoli, dalle interviste, dalle conversazioni, dai seminari a cui ha partecipato. Attraverso i suoi aforismi, apparentemente ""spazi brevi"""" di comunicazione, si incontrano i grandi temi dell'esistenza: l'amore, il dolore, le illusioni, la violenza, la morte; e tutto ciò che appartiene alla nostra realtà: i valori, le emozioni, le parole. """"La realtà, scrive la Maraini, è complicata e sempre sorprendente."""""" -
Exit poll
Mancano poche settimane alle elezioni politiche e Sandro Pes, capo di un governo di centrodestra, scopre di essere spacciato. I sondaggi sono negativi e l'opposizione marcia verso una vittoria sicura. Il premier vede aprirsi il baratro della perdita del potere. Adesso deve trovare il modo per demolire gli avversari e ritrovare la fiducia dei cittadini. Ma ci vuole qualcosa di forte, di molto forte. La vigilia elettorale s'infiamma e subisce una svolta drammatica. Il leader della sinistra decide di contrattaccare con pari durezza, ma prima dovrà fare un viaggio all'estero per chiudere alcuni conti bancari segreti ormai a rischio. -
L' infermiera Margot e altri racconti
La raccolta comprende nove racconti scritti a Berlino Est tra il 1953 e il 1983. I primi tre sono ambientati nel periodo tra il nazismo e il dopoguerra e si rivolgono, con una critica sferzante, ai responsabili dei crimini nazisti ed esprimono amarezza per la vigliaccheria della gente comune. Negli altri sei racconti i problemi della Germania divisa e degli altri paesi socialisti emergono dalle storie di personaggi che devono fare i conti con il socialismo reale e il potere, con la burocratizzazione e con l'isolamento culturale. La prospettiva è quella della ""kleine Leute"""", la gente umile."" -
Il veleno nel cuore
La storia di una quarantenne, Elinor Spenser, moglie e madre felice, abbandonata dal marito Ivan, docente universitario, per una studentessa di vent'anni. Questa volta però è la donna tradita a lasciare il tetto coniugale a Canberra, costringendo il marito a rimanerci con le figlie, mentre si trasferisce prima a Parigi da degli amici e poi a Sévérac da sola. Qui, sullo sfondo di una campagna antica e selvaggia, Elinor riflette sul passato, sull'amore e sulla vendetta e decide di riprendere il suo cognome da nubile per costruirsi una nuova identità. -
Tormento
Amparo e Rifugio sono due orfane che si guadagnano da vivere servendo in casa di Natalía de Bringas, smaniosa consorte di un modesto impiegato. Un parente di quest’ultimo, Augustín Caballero, self made man americano, decide di sposare Amparo. Ma la ragazza nasconde un terribile segreto: è stata sedotta da Pedro Polo, un sacerdote che l’ha soccorsa nei primi anni di povertà e l’ha soprannominata “Tormento”. In preda alla gelosia, Pedro le chiede un ultimo incontro. Amparo accetta ma, sorpresa dal fidanzato, che manda a monte le nozze, tenta il suicidio. Salvata in extremis, nel corso di una drammatica confessione spiega le sue ragioni a Caballero, e questi decide di portarla per sempre via con sé… Questi gli elementi dell’intreccio di Tormento, pubblicato a Madrid nel 1884, in cui Galdós combina abilmente alcuni stereotipi della narrativa popolare (la virtù insidiata, la povertà onorata, la purezza del cuore che vince alla fine la meschinità e la maldicenza) con il ritratto lucido e spietato della prosaica realtà madrilena negli ultimi tempi della monarchia di Isabel II. -
Sangue del mio sangue
La follia incontenibile di una famiglia borghese è al centro di questo romanzo che ha per protagonisti un padre impotente e morfinomane, mentalmente instabile, dentista meticoloso e collezionista di libri sugli esperimenti chirurgici nei lager nazisti; una madre depressa cronica, eternamente chiusa nella sua camera da letto, annebbiata dai farmaci e impegnata a cancellare la realtà dalla propria esistenza; la figlia nata da un patetico e isolato amplesso, vittima inconsapevole e indifesa di entrambi. Abusi sessuali, feroci sevizie e violenze psicologiche di vario genere sono il pane quotidiano con cui la bambina si nutrirà per diventare una donna apparentemente sottomessa e vinta. Ma il seme della follia, così tenacemente innestato nella psiche della giovane vittima, finirà per dare i suoi frutti e trasformare l'obbedienza passiva in una fredda e spietata vendetta. Sette anni durerà il suo piano, fatto di impercettibili mosse, di notti insonni, di paziente e silenzioso allenarsi al delitto, di visioni allucinatorie e incubi notturni, in una spirale sadomasochista che la porterà, come un angelo vendicatore, a superare ostacoli e confini per uccidere il drago. -
Canto d'amore
Mai sottovalutare il potere di seduzione di una bella voce. Il divo dell'opera italiana Enrico Caruso era piuttosto basso e grassoccio, niente a che vedere con il suo connazionale e contemporaneo Rodolfo Valentino. Ma le donne non potevano resistergli. Questo libro è la storia, in parte romanzata, di un triangolo amoroso di cui furono protagoniste e vittime due sorelle livornesi, Ada e Rina Giachetti, la prima già sposata e la seconda sedicenne appena. Da Ada, che era un notevole soprano, Caruso ebbe due figli, ma quando si accorse che stava per scoppiare uno scandalo preferì andare a cercare fortuna oltre l'Atlantico e in seguito, conosciuta l'americana Dorothy B. Park a New York, se ne innamorò al punto da sposarla, rinunciando alla fedele Rina che attendeva il suo ritorno in Italia. Nella prima parte del romanzo è proprio Rina a narrare la vicenda. Nella seconda le subentra Dorothy, folgorata dalla voce del cantante proveniente da un negozio di dischi, e poi sua compagna per il resto della vita. -
Vita di un furfante
Lontano sia dal filone poliziesco che da quello fantastico in cui Collins eccelse, ""Vita di un furfante"""" non è mai serio per due momenti consecutivi e '""""si legge tutto d'un fiato"""" (sono parole dello stesso autore) come succede nelle migliori detective-stories. A coinvolgere il lettore non è la tecnica di suspense, né l'intrigo; è piuttosto il brio, la vis comica irresistibile con cui il protagonista Frank Softly, giovane di buona ma squattrinata famiglia, ricostruisce le sue """"memorie"""" di furfante alla fine redento. Da medico mancato a falsificatore di quadri, Frank è coinvolto suo malgrado in un'organizzazione criminale che gli procurerà la deportazione forzata in Australia. Insieme alla comicità, a catturare il lettore c'è poi la limpidezza della prosa, che nella sintesi della lezione settecentesca di parziale derivazione picaresca, con moduli narrativi tipicamente vittoriani, è agita da un grande piacere di raccontare e di divertire."" -
La cucina salernitana
La fantasiosa molteplicità di piatti della cucina salernitana, affiancata alla grande diversità dei prodotti tipici e dei vini, è l'elemento centrale di questo libro, che vuoI essere un gustoso ricettario storico della provincia di Salerno. Alcuni dei piatti presentati possono essere considerati dei veri capolavori per la combinazione dei sapori e per lo straordinario corredo di prodotti del territorio: si pensi alla pasta con ricci di mare o agli scialatielli con melanzane, ai calamari ripieni, alle salsicce con broccoli di rapa, alle zucchine alla scapece, al babà o alla torta Santa Rosa. -
Il riflusso della marea
Scritto e pubblicata nell'anno della prematura scomparsa,""Il riflusso della marea"""" narra la storia di tre uomini: un ex impiegato vigliacco, un ex scrivano farabutto e un ex capitano di marina che, in preda all'ubriachezza, aveva provocato il naufragio di una nave. Falliti nella vita e rifugiatisi nelle isole del Pacifico, i tre si trovano implicati in un balordo tentativo criminale, destinato a travolgerli definitivamente. Il romanzo è incentrato sul drammatico contrasto fra le bellezze di un mondo ancora intatto e la corruzione morale che segue come una maledizione l'uomo civilizzato. Stevenson racconta ancora una volta la lotta fra il bene e il male, in un apologo che apre la strada ai grandi eroi contradditori di Joseph Conrad, da Almayer a Lord Jim. La rinnovata forza di ispirazione trovata dallo scrittore nel suo soggiorno a Samoa ha prodotto un gioiello narrativo che è forse il suo più moderno, quello che più si allontana dalle avventure ottocentesche e già preannuncia il romanzo del Novecento. """"C'è una marea nella faccende umane"""", scrive Stevenson: una marea che, come in Jekyll e Hyde, obbliga inesorabilmente l'individuo al confronto fra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, fra la caduta e la redenzione."" -
Il gioco d'azzardo. Saggio filosofico e critico sulli giuochi di azzardo
Per essere utile alla società, un giovane filosofo del '700, guarito dall'ossessione del gioco, ricostruisce il meccanismo attraverso il quale l'""insana vertigine"""" si insinua nell'animo umano: prima sotto le spoglie dell'onesto divertimento, dopo come bisogno esclusivo che arriva a dominare tutte le facoltà dell'animo. L'uomo allora si trasforma in giocatore e perde ogni rapporto col tempo e con la realtà: vive solo in funzione della sua passione. L'opera si impone come originale riflessione sui comportamenti patologici dei giocatori d'azzardo cento anni prima di Freud e della psicoanalisi."" -
La donna d'ambra
Eros e Thanatos sono i protagonisti di questo romanzo, ambientato nella Napoli sensuale e dinamica degli inizi del XX secolo, con il Vesuvio incombente e minaccioso: un romanzo che narra una storia d'amore e passione tra la napoletana Lucia (la donna dalla pelle ambrata) e lo spagnolo Lorenzo, alter ego dell'autore, venuto nella tumultuosa città per studiarne ""il ventre aperto"""". Ad ostacolare questo amore ritornano i fantasmi del passato: la famiglia della giovane coltiva un antico odio per gli spagnoli, dai quali era stato ucciso un suo antenato in epoca vicereale. Nel corso degli avvenimenti la passionale ed estroversa Lucia innesca con il suo comportamento gelosie e dubbi, fughe e ritorni, indagini e fantasie che coinvolgono altri personaggi ugualmente ambigui, tra cui il fratello della ragazza, classico tipo del """"guappo"""" violento e rissoso, e la sua voluttuosa amante, la prostituta Nazarena, che suscita in Lorenzo un'attrazione fatale... Un'agile struttura narrativa induce il lettore ad attraversare luoghi, ambienti, situazioni che danno della città un'immagine nuova, vivace e palpitante. Per espressa dichiarazione dell'autore, la genesi del romanzo va individuata nella sua volontà di rendere omaggio alla capitale partenopea, """"eterna e indimenticabile""""."" -
Doppio gioco a Long Island
Doppio gioco a Long Island (titolo originale Two Time) vanta un protagonista alla Bogart, Sam Acquillo, 52 anni, ex ingegnere responsabile dell'ufficio progettazioni di un'importante società newyorkese, nonché ex pugile. Da cinque anni Acquillo vive a Southampton, località balneare di Long Island, in un cottage affacciato sulla Little Peconic Bay. Qui trascorre il tempo bevendo vodka, trafficando su una Pontiac Grand Prix del 1967 e chiacchierando con il suo simpatico bastardino Eddie. Coinvolto casualmente, insieme all'amica avvocato Jackie Swaitkowski, in una duplice terribile esplosione che infligge una deturpante ferita al viso della donna, distrugge un'automobile in sosta con un uomo al volante e uccide altre persone nel crollo della terrazza di un vicino ristorante, Sam accetta di aiutare una sua vecchia conoscenza, il poliziotto Joe Sullivan, nelle indagini. L'uomo ucciso nell'attentato, Jonathan Eldridge, era un consulente finanziario di successo. Chi aveva interesse a sopprimerlo? Alla ricerca dei possibili indiziati, Sam incontra una serie di personaggi strani o equivoci, fra cui la vedova e il fratello della vittima, Butch Ellington, un artista ricco e famoso. Intanto nasce tra lui e l'affascinante vicina di casa, Amanda, una delicata storia d'amore. Proseguendo le indagini, Sam s'imbatte in una serie di false piste prima di comprendere che nulla è come appare. L'imprevedibile soluzione del caso va cercata molto vicino, nei due volti di uno stesso personaggio. -
Non più schiave. Casa Rut, il coraggio di una comunità
Un libro-testimonianza, dal linguaggio vero, ricco di provocazioni su quel fenomeno, ormai globalizzato, che è la tratta di donne e minori migranti, nuova forma di schiavitù a scopo di sfruttamento sessuale. Questa grave realtà di violenza mette il lettore di fronte alle scottanti questioni del rispetto della vita umana e della dignità della donna, nel più ampio contesto della migrazione dei popoli, delle ottusità burocratiche, della inadeguatezza delle scelte politiche, della distribuzione iniqua delle risorse e della ricerca faticosa di un'etica responsabile. L'impegno creativo e appassionato di una comunità religiosa, in un territorio particolare come quello casertano, traccia qui un percorso possibile rispetto a quelle angoscianti problematiche. Il contenuto del libro nasce da un concerto di voci: suore, giovani donne vittime di sfruttatori, presenze amiche, giornalisti, scrittrici, rappresentanti di istituzioni ecclesiali e laiche, che si armonizzano e convergono per generare ed esprimere, da una realtà di dolore e schiavitù, cammini di vita e di liberazione. Un libro che racconta gesti di tenerezza che leniscono ferite e infondono fiducia, parole che dicono impegno di vita e pubblica presa di posizione a favore della donna oppressa, sogni condivisi che hanno in sé l'ardire di liberare la speranza. Il volume è introdotto da una testimonianza sulla comunità di Dacia Maraini. -
Dacia Maraini in cucina. Sapori tra le righe
Sono rari gli scrittori di oggi che si mostrano attenti come Dacia Maraini agli odori, colori e sapori dei cibi, trasfusi con verità e poesia nelle pagine dei suoi libri. Nasce da questa constatazione l'idea di offrire al lettore una scelta dei brani di argomento gastronomico disseminati nella sua opera narrativa. Ne vien fuori un'antologia gustosa come una bella tavola imbandita, con rievocazioni di alimenti e di pietanze che partono dall'infanzia in Sicilia, passano attraverso l'adolescenza in Giappone e approdano alla giovinezza e maturità in Italia, a contatto soprattutto con gli ambienti romani e abruzzesi. Basta un tocco della grande scrittrice, fatto di parole delicate e colorite, a trasformare il più semplice piatto in una melodia di carillon, capace di suscitare languori ed emozioni perdute. In appendice, un manipolo di ricette ispirate dalle sue più belle descrizioni. -
Piumino da cipria
"Piumino da cipria"""" è il nomignolo che un'amica dalle antenne sensibili ha affibbiato ad Alberto Campa, corrispondente da Parigi di un importante quotidiano romano, avendo intuito quanto sia debole e irresoluto di carattere. Nella capitale francese, poco dopo esservi giunto, Alberto conosce il grande amore: Nicole, una giovane d'alto bordo, disinibita e bellissima, che lo introduce nella vita di società e gli fa credere di essere disposta a sposarlo pur non essendo sicura di amarlo. Ad una festa però Nicole incontra a sua volta il grande amore, nelle vesti di un commediografo di belle speranze, Roland, che di lì a poco la mette incinta. Consigliata dall'amica Jeannette, pur di liberarsi dell'ingombrante fardello la ragazza si riaccosta ad Alberto, che non ha smesso di amarla, e lo convince a portarla in Italia per capire gli dice - se, una volta sposati, saprà ambientarvisi, ma col segreto scopo di abortire..."