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Il segreto di Mirta
Roma 1751. Elena, Sacerdotessa dell'Ordine della Dea Demetra, sta per essere condotta in carcere per volere della Santa Inquisizione. La donna, conoscendo in anticipo l'amara sorte che l'attende, scrive a sua figlia Mirta una lettera, testamento d'amore e di verità. La vita della piccola, ignara erede dei Misteri di Eleusi, viene cosi affidata ad Antonia. Nonna e nipote fuggono lontano dalla scure del Sant'Uffizio e arrivano a Napoli. Nel caos allegro della Napoli settecentesca, trovano rifugio a San Biagio dei Librai, presso un amico di famiglia, collezionista di volumi antichi e stampatore. La storia di Mirta, una bambina diversa da tutte le altre perché avvolta da poteri occulti, s'intreccia con quella di Raimondo di Sangro, Principe di San Severo. Epigono della tradizione alchemica, Gran Maestro della Massoneria Napoletana, il Principe si dedica alle più ardite sperimentazioni scientifiche e magiche, grazie anche alle reliquie esoteriche trafugate all'Ordine con un inganno ordito alle spalle di Elena durante un suggestivo rito arcano celebrato in un'antica villa romana. In un vortice crescente di sospetti, di misteri e di emozioni arriva per Mirta il momento delicato del primo amore ma anche quello sconvolgente della rivelazione sulla sua nascita che porterà a delle conseguenze inimmaginabili. Si è trasportati in un'atmosfera millenaria, e sedotti dal potere femminile pagano, che emerge con tutta la sua forza misteriosa e perentoria. -
Parole tra le ciglia
La malattia sento che mi ha cambiato non solo il corpo ma anche il cuore. Così, spesso, mi chiedo chi veramente sono oggi. Sono una libellula alla quale un dispettoso bimbo ha strappato le ali o, piuttosto, un leone pronto a ruggire contro la sorte? Sono una mano privata delle sue dita o, piuttosto, un pugno chiuso contro la vita stessa? Sono una vetusta Penelope, capace solo di sfilare le trame della sua vita o, piuttosto, una nuova e fiera Medea? Sono una semplice margherita senza più i suoi petali o, piuttosto, una tenace edera avvinghiata al muro della vita? Sono soltanto un pallido fantasma, l'ombra di me stessa o, piuttosto, una bellicosa valchiria? Sono ancora un essere umano o, piuttosto, un corpo privato della propria anima? -
Voglia di fragole. Manuale serissimo di sopravvivenza al desiderio di maternità
Diretto e colloquiale, questo libro è un vademecum che nasce dall’esperienza personale di una giovane donna. Nelle sue pagine sono affrontati gli ostacoli di chi cerca invano di avere un figlio, ""catalogandoli per prendersene gioco"""", che si tratti dì domande indiscrete, problemi di coppia o esami invasivi. Ad alcuni capitoli dal tono umoristicamente nozionistico, si alternano più intimi episodi di vita vissuta e sopravvissuta. Fra sale d'attesa di Centri Specializzati e zii d'America esperti di pranoterapia, fra scienza medica e superstizione, un manuale per uscire indenni dalla frustrante ricerca di maternità. La storia dì ogni donna che prova a far pace con se stessa e col suo corpo, a prescindere dall'arrivo di un bambino. La storia di chi scrive, che però è anche un po' di tutte, perché di nessun dolore si possiede l'esclusiva, un dolore che si guarda in faccia, come a smascherarlo, come a indebolirlo e, soprattutto, a superarlo con serenità e convinzione. Con una """"Lettera a Miriam"""" di Giovanna Mozzillo."" -
Ritorno in Egitto
Il potere di Roma è al tramonto. Nell'Urbe regna l'angoscia perché i barbari premono ai confini, la criminalità impazza,, dilagano le epidemie, proliferano insetti mostruosi e fenomeni inspiegabili accreditano la tesi che la fine del tempi sia vicina. Un mondo in sfacelo in cui sempre più capillarmente si diffonde il messaggio del Cristo, il profeta di Nazareth che all'umanità atterrita offre certezze e speranze, ma ribaltando criteri di giudizio validi da secoli e rivoluzionando il concetto di bene e di male. Accade così che Claudio e il suo concubino Ligdo d'improvviso scoprano come il loro rapporto - un rapporto da sempre ritenuto giusto e gradito ai celesti - ora per il nuovo dio sia turpe e peccaminoso. Si innesta così una vicenda che, ricca di episodi suggestivi o inquietanti, sfiora il confine tra razionale e irrazionale e si dipana incalzante verso un esito imprevedibile. Una vicenda in cui il pathos - implicito nell'impatto tra due concezioni della vita reciprocamente incompatibili, quella classica che esalta l'eros e quella cristiana che lo criminalizza - è potenziato anche dallo stile.. Il romanzo, pur ricreando un mondo lontano da noi ma all'origine della nostra storia e della nostra civiltà, affronta temi attualissimi: perché attuali sono il contrasto tra laicità e fondamentalismo e l'ansia di chi vede sgretolarsi il sistema di valori a cui da sempre ci si è affidati. -
La vera storia di Will Warburton
Scritto da George Gissing poco prima della morte e pubblicato postumo nel 1905. Ambientato nella Londra di fine Ottocento, vi si narra la vicenda esistenziale di Will Warburton. Giovane borghese con un'ottima professione e rosee prospettive, Will vive una vita agiata, circondato dall'affetto della famiglia e degli amici. Un improvviso rovescio di fortuna, causato da investimenti sbagliati, lo riduce però sul lastrico, costringendolo a diventare droghiere, professione umiliante secondo i tipici schemi mentali e i pregiudizi di classe dell'epoca. Proprio per questo egli tiene tutti all'oscuro della nuova situazione, adattandosi a condurre una vita modesta e senza futuro. Quando si viene a sapere la verità, tutti gli voltano le spalle. Solo allora Will prenderà coscienza delle contraddizioni e dei pregiudizi di cui è intrisa la società vittoriana. Avvalendosi di una prosa tersa e armoniosa, il romanzo conferma le grandi qualità stilistiche di Gissing e la sua acuta ironia e capacità di smascherare i condizionamenti e l'ipocrisia dei contemporanei. -
Cava e il suo paesaggio negli anni del Grand Tour. Testimonianze di artisti e letterati inglesi e americani
Utilizzando fonti e documenti per lo più inediti, l'autore indaga le diverse modalità con le quali scrittori, poeti e pittori inglesi e americani del Grand Tour (tra i più famosi: Walter Scott, Thomas Uwins, Edward Lear, Robert Browning) videro e rappresentarono l'antica città della Cava e il suo circondario, facendone ora il soggetto di rappresentazione pittorica, ora il tema di evocazione letteraria, ora il catalizzatore di ""conversioni"""" religiose ed estetiche. I capitoli che compongono il libro conducono alla conoscenza di una splendida città meridionale e del suo territorio tra Settecento e primo Novecento, e per gli studiosi di letteratura del viaggio in generale."" -
Una strana tribù. Memorie di una famiglia
Il libro tratteggia il complesso rapporto tra Ernest Hemingway e il figlio Gregory, padre di John, che, come scrisse lo stesso Ernest, assomigliava più di tutti a lui, sia fisicamente (""un piccolo Thomas Hudson in miniatura"""", si legge nel romanzo Isole nella Corrente, dove Gregory è rievocato nella figura di Andy), sia in alcuni lati del carattere, e nella passione per la pesca, le donne e la caccia. Ma Gregory fu un figlio che del padre finì per ereditare anche un certo lato oscuro (soffrirono entrambi di malattia bipolare ed entrambi erano affascinati dall'androginia), nonché le stesse debolezze, fragilità e un continuo estremismo con forti spinte autodistruttive. Una vita intensa, quella di Gregory, proprio come quella di Hemingway, caotica ma allo stesso tempo vissuta con autenticità. Il libro vuol essere un omaggio dell'autore a suo padre. Scrivendolo, John scopre come sia stato difficile vivere accanto a lui, così fragile, ma anche eccentrico per l'abitudine di indossare abiti da donna, lottando con la parte femminile del suo io. Un'abitudine che Gregory aveva sviluppato durante l'infanzia ed era nota allo stesso Ernest, che l'aveva sorpreso a indossare un paio di calze della madre e non se n'era meravigliato, poiché riconobbe in lui una strana e alquanto bizzarra tendenza degli Hemingway, tanto da esclamare: """"Gregory, io e te proveniamo da una strana tribù"""". La verità e che il mito machista e il culto della virilità alimentati dal celeberrimo nonno erano solo una parte, sia pure preponderante, della loro complessa personalità. Ma ce ne accorgiamo solo ora leggendo questo libro che riporta anche alcune lettere inedite molto violente tra Ernest e Gregory."" -
Il sorriso del vulcano
Nina Bardari è un'avvenente psicologa che come seconda attività gestisce un B&B sulla collina di Pizzofalcone a Napoli. La presenza tra i clienti di un mercante d'arte svizzero, alla ricerca di un prezioso reperto archeologico, e la sua improvvisa scomparsa movimentano la vita di Nina. Quando il cadavere dello svizzero viene ritrovato nei pressi del lago d'Averno, la donna si lascia coinvolgere dall'indagine di polizia condotta dal commissario Teo Morra. Una coppia di raffinate alzatine di porcellana di Capodimonte e un libro antico, sottratto alla Biblioteca Nazionale, sono i primi fili conduttori dell'indagine, che presto si trasforma in un'appassionante caccia alla ricerca del vero luogo di sepoltura del poeta Virgilio, mago e nume tutelare della città di Napoli. Attraverso l'incontro con personaggi ambigui della malavita locale e un Grand Tour virtuale sulle tracce dell'autore dell'Eneide, Nina e Teo riescono a risalire all'identificazione del colpevole dell'omicidio, scoprendo, insieme alla forte attrazione reciproca, una comune passione per l'esplorazione dell'antico e dell'ignoto. -
La giovinezza infinita
Ambientata a Napoli, la storia si sviluppa seguendo due fili conduttori: il Sessantotto e l'amore. L'io narrante è un giovane universitario, Andrea, che il sopraggiungere delle lotte studentesche spinge a mettere da parte il sogno di fare lo scrittore per dedicarsi con tutto se stesso alla politica. All'improvviso nel suo orizzonte appare Louki, una ragazza francese che ha partecipato al Maggio parigino, affascinandolo con la sua figura agile e delicata e con il mistero che la circonda. L'amore nasce poco per volta e sconvolge la vita di Andrea, scandita dalla partecipazione a riunioni, ad assemblee e a cortei di protesta, quando furono in tanti a credere di poter cambiare il mondo e creare una frattura definitiva con il passato. Proprio in un corteo contro la guerra in Vietnam, durante un violento scontro con la polizia, i due si scoprono attratti da un sentimento carico di vibrazioni, dove il non detto appare fuso in un tenero alone di poesia. Avvalendosi di una prosa dal respiro ampio e armonioso, in questo suo nuovo romanzo Esposito riesce a far rivivere con emozione i lontani giorni del Sessantotto e delle lotte studentesche. Più di un saggio storico, ""La giovinezza infinita"""" aiuta a comprendere quella grande fiammata che accese gli entusiasmi di tanti giovani e che ancora si riverbera nei loro cuori."" -
La bellezza del nulla
Un professionista ricco e affermato abbandona all'improvviso l'Italia e si trasferisce in Africa senza fare più ritorno. Per disperdere le proprie tracce, l'uomo cambia spesso itinerario e assume un nome di origine egiziana, Anwar, quindi si unisce ad una giovane e bellissima africana, che gli resterà accanto fino alla morte e gli darà cinque figli. Nessuno sa nulla di lui per trent'anni, fino a quando un lontano parente, per ereditare i suoi beni, lo fa ricercare da un detective privato. L'incontro tra il segugio e il desaparecido in Africa ricorda quello leggendario di Stanley e Livingstone (""Mr Livingstone, suppongo?""""). A quel punto le vite dei due uomini sembrano quasi sovrapporsi e fondersi in un'unica esperienza spirituale e valoriale, a conclusione di un thriller psicologico che non lascia scampo ai protagonisti e li indaga mentre vivono lontano dalle ipocrisie, dalle convenzioni e dalle falsità del mondo a cui erano abituati. Vera protagonista del romanzo appare soprattutto l'Africa, con la sua magia, i suoi paesaggi, i suoi tramonti e i suoi ritmi di vita, così lontani da quelli dell'occidente e dell'Europa. Un'Africa affascinante e misteriosa, seducente e incomprensibile, che non può non far venire il mal d'Africa..."" -
L' isola di terracotta. Ediz. ampliata
Vietri sul Mare, anni Trenta del Novecento. Un gruppo di artisti stranieri avvia un'opera di rinnovamento della ceramica locale. In questa atmosfera di fermento, a contatto con personaggi singolari e affascinanti, si dipana la storia di Michele Procida, apprendista nella faenzera paterna; dai primi turbamenti dell'adolescenza (quando tra avventure salgariane e buffe dichiarazioni d'amore contende al coetaneo Aniello le attenzioni della bella Tommasina) alle speranze giovanili di una nuova arte. Fino all'amore per l'ebrea Gertrud, intenso e drammatico. Una storia in bilico fra eventi reali (l'emigrazione, la Guerra Mondiale, l'alluvione del Salernitano del '54) e narrazioni favolose (l'invenzione della porcellana, la nascita del chiostro maiolicato di Santa Chiara, il viaggio di Turner ad Amalfi, il pavimento a petali di rosa di Filippo Palizzi, la cena a cavallo al ristorante Sherry di New York). Un romanzo di formazione, un racconto mitico, l'epopea di un popolo che rivoluzionò l'arte ceramica e la rese famosa in tutto il mondo. -
Delitto vista mare
Anche in una città di mare come Bari, il freddo può essere tagliente in un mattino di dicembre. Nel vecchio rimessaggio di barche di San Girolamo è stato ritrovato il corpo senza vita del giovane Salvatore. La difesa dell'unico indagato, un pescatore molto vicino alla vittima, viene affidata all'avvocato Donnaroma, mentre gli inquirenti annunciano di aver già assicurato il colpevole alla giustizia. La ricerca della prova dell'innocenza del proprio assistito dovrà allora passare attraverso un'indagine privata del difensore. Tra vicoli ciechi e false piste, l'avvocato andrà alla ricerca di un diverso colpevole. La vicenda giudiziaria rievocherà storie e relazioni tra i personaggi, rimestandole da un passato mai del tutto dimenticato. Sullo sfondo, una Bari insolita, sferzata dal vento di maestrale, e il mare, filo conduttore dell'intero romanzo, su cui aleggia la presenza discreta del personaggio femminile, Margherita, compagna a distanza dell'avvocato Donnaroma. -
Il canto del castrato
È la storia di una duplice travagliata conquista di consapevolezza. Protagoniste due donne, Ippolita e Lucrezia, madre e figlia, appartenenti a una nobile famiglia della Napoli vicereale. La ribellione e il riscatto a cui riusciranno ad approdare costeranno a entrambe un prezzo altissimo, ma consentiranno l'esperienza di una piena e insospettata felicità, resa più esaltante dalla scoperta che voler essere padrone di se stesse costituisce non un peccato ma un diritto. A pilotarle nel non facile processo di liberazione dai condizionamenti cui soggiacciono è ovviamente l'amore. Un amore, in ambo i casi, giudicato inaccettabile dalle convinzioni, dalle convenzioni e dalle ""repulsioni"""" dell'epoca. Perché la madre scopre di amare, riamata, il precettore della prole (un sacerdote che stenta a riconoscersi nei valori della chiesa romana ed è stato conquistato dalla dottrina di Giordano Bruno), mentre la figlia si arrende alla passione di un giovane e celebrato """"canterino"""", per la sua arte invitato nei palazzi e nelle corti di tutta Europa, ma di umilissime origini e, soprattutto, """"castrato"""". Sullo sfondo, la Napoli barocca con i suoi riti, le sue perverse certezze e le sue fatali ossessioni, il borgo montano dove i protagonisti cercano scampo quando in città esplode la peste. Il fascino della vicenda è potenziato dall'uso di un linguaggio che, nel riflettere i ritmi della sensibilità e della comunicatività di allora, risulta sempre vivido e trainante e sa trasmettere a pieno i brividi e l'arcana suggestione di un'epoca inquietante e meravigliosa."" -
L' uomo elettromagnetico. Imparare a guarire partendo dalla concezione olistica
Una narrazione che unisce teoria e medicina, terapie omeopatiche e rivelazioni sulla struttura dell'essere umano, le sue capacità biopsicosomatiche, il sé e gli altri, l'uno e il rapporto con il tutto. L'autore indaga i motivi per cui ci ammaliamo, si chiede perché non guariamo e c'insegna come imparare a guarire studiando il rapporto complesso tra malattia e salute. Il corpo è energia, fonte e recettore di flussi elettromagnetici, il cui benessere viene spesso barattato con gli interessi delle grandi case farmaceutiche. L'omotossicologia come scelta terapeutica è spiegata nei suoi meccanismi, che portano le migliaia di persone che ci si affidano a risultati inaspettati, spesso, diremmo, miracolosi. In realtà essa opera in profondo sul ripristino di un equilibrio dinamico che parte da articolate conoscenze e geniali intuizioni. Questo libro si avvale di una trattazione capace di offrire una visione nuova del nostro corpo nella sua interezza. Entriamo in contatto con scienza, ricerca e medicina, ma anche fisica quantistica, esoterismo e filosofia, in pagine che pongono al centro di un universo interrelato ogni persona e la sua particolare biochimica, composta e modificata da fattori nutrizionali, fattori tossici (virus, batteri, radiazioni ionizzanti e non), fattori storici personali, e così via. -
Gli ultimi giorni del comandante Plinio
Nella biblioteca dei Girolamini, a Napoli, uno studioso, di cui s'ignora l'identità, scopre misteriosamente un antico codice miniato che riporta il diario degli ultimi quattro giorni di vita di Plinio il Vecchio, comandante della flotta imperiale misenate e autore della celebre ""Naturalis Historia"""". Il racconto di Plinio prende le mosse dall'antico porto militare di Misenum e si svolge nella magica cornice del golfo di Napoli in epoca imperiale. La quiete di città animate ed eleganti, come Napoli, Baia, Cuma, Puteoli, Ercolano e Pompei, e di lussuose residenze d'ozio, è sconvolta da strani fenomeni tellurici, premonitori di una tragedia imminente. La consapevolezza di quanto sta per compiersi prende Plinio un po' alla volta, mentre si documenta su volumi scientifici, si reca a un inquietante incontro con la Sibilla cumana e perfino in un lupanare, dove conosce una ragazza bellissima, dal passato enigmatico. L'eruzione del Vesuvio lo porterà a impegnarsi in una pericolosa missione militare, il cui scopo è il salvataggio degli abitanti delle città minacciate, ma Plinio è mosso anche da altre motivazioni: studiare scientificamente il fenomeno, recuperare due misteriose opere filosofiche, i cui contenuti hanno influenzato la sua stessa vita, e mettere in salvo la donna amata. Rivelando perspicue doti narrative, l'autore attinge alla sua vasta conoscenza del mondo greco-romano per delineare costumi, caratteri e ambienti di una vicenda straordinaria, che il lettore rivive come a vederla svolgersi sotto i suoi occhi."" -
L' americana
Con un linguaggio ironico e nostalgico ad un tempo, il romanzo narra la vicenda di un uomo del Sud, Francesco, che nel 1965 si reca negli Stati Uniti per riportare in Italia la sorella della moglie defunta e passare con lei a nuove nozze. La presenza dell'""americana"""" è di forte impatto sulla realtà del paese, in cui ancora si conservano tradizioni e comportamenti plasmati anche dalla recente esperienza del fascismo. Le apparenti stravaganze di Maria e quelle di sua figlia Susy, che due anni dopo la raggiunge in Italia, influiscono sul comportamento di alcune ragazze del posto, che provano ad alzare la testa contro l'autorità dei padri e degli uomini in generale. Nella narrazione s'intrecciano i ricordi dell'ultimo conflitto bellico, con le famiglie spaccate dall'adesione o dall'avversione al credo fascista, e le difficili ricomposizioni che vent'anni dopo condizionano ancora le relazioni tra i vari personaggi. Bastano tre anni per far saltare gli schemi antiquati e consolidati nel paese, tanto che già prima del '68 la comunità assapora il vento delle trasformazioni culturali e sociali."" -
Il mio nome è Maria Maddalena
Maria Maddalena ha 22 anni e vive a Los Angeles insieme ai genitori, una coppia italiana emigrata in California; è una figlia adottiva e non sa nulla dei genitori biologici. A diciassette anni ha affrontato una gravidanza indesiderata da cui è nato Michael, dato in adozione. Studia antropologia alla UCLA e ha un sogno: andare in Amazzonia grazie a un progetto dell'università. Esclusa dalle selezioni, decide di candidarsi come madre surrogata per guadagnare i soldi che le permetterebbero di andarci autonomamente. Quando, in seguito alla fecondazione in vitro, rimane incinta di due gemelli, i genitori committenti le chiedono di abortirne uno, come previsto dal contratto. Nel frattempo l'università la richiama: può partecipare al progetto. È allora che Maria Maddalena decide di partire per sottrarsi all'aborto. Uno dei genitori committenti resta spiazzato dalla determinazione della ragazza, cade in una crisi profonda e decide di seguirla in Amazzonia. A loro si uniranno un'infermiera e un giovane antropologo, e insieme raggiungeranno una missione di monache nel nord del Brasile. Immersi nei ritmi ancestrali degli Indio troveranno le risposte che cercano. Il romanzo si sviluppa attraverso una felice alternanza di punti di vista e denota sorprendenti capacità narrative dell'autrice, che dimostra di saper dominare la materia trattata, anche in base alle sue dirette esperienze di vita e di lotta politica. Prefazione di Grazia Francescato. -
L' ospite maligno
Siamo nel cuore della campagna inglese, in una tenuta isolata, di proprietà di un signorotto decaduto, dal carattere scostante e truce, che rispecchia in pieno l'ambiente che lo circonda. La sua esistenza è resa più grigia dalla crisi del suo rapporto con la moglie, donna dall'animo nobile e gentile, che lui non ama, e che tradisce con la governante francese alla quale è affidata l'istruzione della figlia. L'inizio della vicenda coincide con l'arrivo di un suo cugino londinese, lord danaroso quanto arrogante e cinico. Fra i due, nonostante siano parenti, non è mai corso buon sangue, ma niente lascia sospettare che le cose si complichino al punto che l'ospite viene trovato morto... -
Lascia fare al destino
Insieme alla fotografia di una realtà ormai presente in molte famiglie italiane, emerge in questo romanzo-verità il drammatico confronto con un mondo giovanile percorso da un male di vivere che finisce per bruciare tante vite ancora acerbe. La vicenda prende avvio con la pericolosa sbandata di una ragazza sedicenne, Ilaria, e la sua fuga da casa, che fa scoprire ai genitori di avere una figlia tossicodipendente. Affascinata dai miraggi di Simone, rampollo di un’agiata famiglia borghese, e dal mondo di sradicati nel quale si è lasciata trascinare, Ilaria alterna alle fughe da casa dei periodi di relativa tranquillità, accettando più volte il ricovero in un centro di recupero. Nel frattempo Simone decide di concretizzare la sua vocazione di scrittura mettendo su carta, anche a fini terapeutici, le sue esperienze. Ma la ragazza non accoglie favorevolmente questo suo cambiamento. Ormai sono lontani i giorni felici trascorsi insieme a lui in Thailandia e in Vietnam sui sentieri della droga. La storia si tinge di coloriture drammatiche quando Simone scopre per caso di avere l’HIV, e non riesce a rassegnarsi all’idea di essere stato colpito, ora che aveva scritto l’ultima pagina del romanzo, che quindi resterà inedito. Il giorno del suo funerale Mario consegnerà lo scartafaccio al padre del giovane, perché scopra in quei capitoli l’immagine di un figlio che non era mai riuscito a conoscere veramente. Intanto sta per compiersi anche il destino di Ilaria. -
Le bandierine della libertà. Diario e lettere dai lager (1943-1945)
La guerra sul fronte greco-albanese, la prigionia in Germania come Internato militare italiano e il difficile ritorno a casa alla fine del conflitto nell’Italia da ricostruire costituiscono la lunga e travagliata esperienza del giovane Silvio Sartori, appassionato atleta e calciatore di buon livello, ultimo di undici figli, assegnato a un reggimento di fanteria della divisione “Brennero”, che riesce a tenere un diario, a intrattenere una fitta corrispondenza con la famiglia e a raccogliere decine di appunti e altri documenti. Un archivio di migliaia di pagine, più unico che raro e di grande valore storiografico, che l’autore conserva meticolosamente nel dopoguerra ma che non era mai stato esplorato fino ad ora. Questo libro ne ricostruisce i percorsi. Dopo il fallimentare tentativo di invadere la Grecia e l’occupazione propiziata dall’intervento tedesco, all’annuncio dell’armistizio dell’8 settembre 1943 Sartori, come centinaia di migliaia di altri militari italiani, viene catturato e deportato in Germania. Segue la stagione dell’internamento, segnata dalla fame, dal freddo, dalla violenza, dal lavoro coatto e dalla paura dei bombardamenti, fino alle fasi finali della guerra e alla sconfitta tedesca, col lento ritorno alla vita dei tanti prigionieri e deportati, fatto anche di partite di calcio che accomunano italiani, francesi, polacchi e russi, e la costruzione di un “Villaggio italico” con i nomi di vie e piazze. Così Silvio e gli IMI attendono il rimpatrio, sullo sfondo di un’Europa ridotta in macerie. Introduzione di Marco Palmieri. Introduzione di Marco Palmieri.