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Din don down! La storia di Alberto e della sua famiglia che imparò a volare con lui
Il libro racconta di Alberto, nato con quel cromosoma in più che genera la sindrome di Down. Ma è anche la storia di una giovane donna e del suo impatto con la disabilità inaspettata di un figlio e delle ripercussioni che ne derivano in seno alla famiglia e nel contesto esterno. In una successione di capitoli brevi, con un linguaggio semplice e comunicativo, a volte brutale, vengono a galla momenti chiave, come il trauma della scoperta della sindrome a nascita avvenuta, la rozza mancanza di empatia da parte di medici e psicologi, la consapevolezza che la sindrome non è una malattia ma una condizione genetica, l'alleanza familiare nell'impegno della crescita, gli ostacoli, le remore e le discriminazioni nella formazione scolastica e perfino catechistica, la lotta vincente per un'inclusione reale all'interno della società e delle istituzioni, la serena normalità con la quale si è riusciti a vivere l'anomalia di partenza. Quella di Alberto e della sua famiglia è una storia personale ma anche una storia comune a tanti, di quelle che hanno un inizio ben chiaro e definito, ma il cui sviluppo è determinato dalle scelte che volta per volta si è costretti a fare. -
Le solite notti
Flora è una ragazza semplice che, perduti i genitori, emigra al Nord, in una città che ricorda vagamente Bologna. Con l’aiuto di Peppe, unico amico che si ritrova, prende a lavorare come commessa in un negozio periferico. Ma, non sapendo arginare rapine e piccole truffe, viene sbattuta fuori dalla titolare della rivendita e si ritrova ancor più disperata e sola. Allora affida la sua sopravvivenza nelle mani di Peppe, che a sua volta ha affidato la sua nelle mani di Rosario, il potente boss locale, dedito allo spaccio di droga e allo sfruttamento della prostituzione. Flora accetta ogni compromesso morale ed entra a far parte del gruppo di prostitute in servizio in una precisa area della periferia: Pineta Grande. La lunga catena di disperati si allunga quando Flora s’innamora di Marco, il giornalista delle ronde notturne, a caccia di mondi sommersi per dossier da prima pagina, al quale interessa solo fare uno scoop. La cocente delusione colpisce Flora e le offusca l’ultima casella destinata ai sogni. Forse solo allora apre davvero gli occhi e le si palesa davanti la precarietà di una vita consumata sulla strada, in auto occasionali e con uomini senza volto, che indossano gli stessi abiti e lo stesso nome. Intanto, rischia la galera, sopravvive a una lunga interrogazione della Polizia e scaccia con disprezzo Peppe che, invece, nutre da tempo una sotterranea passione per lei. Ma il boss Rosario decide di averla tutta per sé… Dotata di uno stile e di un linguaggio molto personali, la scrittrice trasporta il lettore in un sordido ambiente, frequentato da delinquenti e donne di strada, ma sa anche donargli pagine che incantano e fanno meditare. -
Solo danni collaterali
Un giudice prende di mira un medico professionalmente serio e corretto, e fa saltare per aria tutta la sua vita. Sembra incredibile, ma quella raccontata da Cosso è una storia vera, che segue in presa diretta la discesa di una persona onesta in un inferno giudiziario. Di fronte ci sono due mondi che si scontrano: un magistrato in delirio di onnipotenza, e la sua vittima occasionale. Ma il prezzo altissimo dell'ingiustizia lo paga solo il perseguitato incolpevole, perché il giudice in Italia non è perseguibile per il suo cattivo operato. La vicenda, ambientata in Sardegna nel periodo attuale, inizia col protagonista che viene buttato giù dal letto all'alba di un sabato mattina e subisce una lunga perquisizione, senza spiegazioni e senza rispetto. Privato della libertà, del lavoro, dello stipendio, e infine degli affetti familiari, il medico, aiutato da un'amica giornalista, si lancia in un'indagine serrata per comprendere l'origine delle accuse infondate di cui è fatto oggetto. In questo romanzo, se le vicende giudiziarie sono ispirate alla realtà, i risvolti umani, gli amori e le passioni sono di pura invenzione, così come i nomi e i luoghi, che sono di fantasia e non possono essere attinenti alle persone reali, se non per pura casualità. Cosso ha saputo costruire una storia drammatica, scavando nel profondo dell'animo umano. Più che una critica serrata alle nostre strutture giudiziarie, la vicenda narrata vuol lanciare un grido d'allarme verso un sistema senza difese immunitarie. -
Un cuore per la signora Chimento
L'incontro fortuito con un vecchio conoscente di gioventù schiude a Natale Banco uno scenario inquietante sul mondo sanitario. Il giornalista catanese si trova a indagare su un traffico di stent cardiaci scaduti e sulla morte di quattro cardiopatici a cui erano stati impiantati. Parallelamente il trapianto di cuore alla moglie di un potente parlamentare maschera un omicidio e allunga ombre su ""La Tribuna"""", dove Banco lavora e dove scopre che l'editore ha voluto la morte del barista del giornale perché il suo cuore fosse donato all'importante beneficiaria. Intanto l'amico di gioventù del giornalista viene trovato ucciso e le indagini portano a scoprire un fondo scellerato di nefandezze e di atrocità. Banco viene accusato di favoreggiamento, mentre la vicenda sulla quale indaga minaccia addirittura di travolgerlo, montando progressivamente in un vortice di sangue e di cinismo. In questo stato diffuso di illegalità, il giornalista deve fare i conti con una realtà nella quale la facilità del mercimonio degli organi umani agisce al contrario dell'inamovibilità che riguarda gli organi dirigenti della società, non certo espiantabili né trattabili, tuttavia intesi a perpetuare un dominio che non ammette deroghe e ripudia i precetti della coscienza."" -
Nero saraceno
Al monastero di Martyrios, in Palestina, il monaco e pellegrino Bernardo viene a conoscenza di un terribile segreto: l'abbazia di S. Vincenzo alle sorgenti del Volturno, uno dei più importanti centri spirituali della cristianità, è bersaglio di un imminente attacco saraceno guidato dallo spietato comandante Suchaim. Scoperto dai complottisti e determinato ad avvisare l'abate volturnense Maione del pericolo incombente, Bernardo si avventura in una pericolosa corsa contro il tempo che lo porta al confine della terra S. Vincentii. Le sue rivelazioni catapultano la comunità monastica nell'instabile scacchiere politico dell'epoca, dominato dagli scontri tra Carolingi, Longobardi, Bizantini e Saraceni. Intanto l'abate e il suo fedele preposito, Cuniperto, impegnati a ricercare alleanze e ad approntare le difese, sono ignari che pure i Saraceni, accampati alle porte di Napoli, possono contare su un complice potente. Dopo morti misteriose, azioni di spionaggio e complotti politici, nell'anno Domini 881 lo scontro armato - violento e sanguinario - cala sull'abbazia come una mannaia. Dal suo esito dipende la salvezza di Bernardo, Maione e Cuniperto, e soprattutto delle reliquie di S. Vincenzo... Luciano cala il lettore in una vicenda realmente accaduta - il sacco arabo di S. Vincenzo al Volturno dell'881 -, facendogli respirare la spiritualità della vita monastica, ma anche il clima di tensione che attanaglia l'Italia centro-meridionale nel IX secolo. -
La felicità immobiliare. Strategie economiche, casi pratici e approfondimenti utili per la gestione dinamica della ricchezza immobiliare privata
Il patrimonio immobiliare è parte consistente della nostra ricchezza, un tesoro prezioso da gestire e custodire con consapevolezza e dinamicità, in una visione ampia che attraversa fasi ed eventi della nostra esistenza. Il libro esplora la ricchezza immobiliare privata cogliendo i profili di redditività, di crescita e di protezione complementari e alternativi alle altre componenti patrimoniali, collocandola a livello strategico nel processo di progettualità degli obiettivi. Le dimensioni di pianificazione immobiliare di profilatura, valorizzazione, valutazione del rischio, gestione, sostenibilità finanziaria, fiscalità e passaggio generazionale, si ricompongono naturalmente nella necessità di ricevere un servizio di Consulenza Finanziaria Globale Evoluta in cui i due mondi, immobiliare e finanziario, comunicano e interagiscono. Da questa prospettiva la consulenza da ricercare e attuare è un modello realmente sinergico: uno sguardo rivolto verso la generazione di valore, l'importanza delle persone e le competenze utili. Elementi operativi e funzionali che il libro racchiude in una visione qualitativa, orientata all'importanza dei comportamenti attivi per dar vita a una nuova percezione del bene immobile. -
Hotel d'Angleterre
1911. Una giovane Italia si appresta a compiere il gran balzo verso la conquista del mondo. Dall'Ufficio Approvvigionamenti del Ministero della Guerra sono scomparsi documenti delicatissimi, e il governo è consapevole che potenze straniere tramano contro i progetti coloniali italiani. In una calda estate, in un clima di Belle Époque, cinque ospiti alloggiano al Hotel d'Angleterre di Salerno: Alberto Brenzoni, stravagante matematico; Peter Aselmeryr, svizzero e rappresentante di tessuti; Marie Christine Bonsignorì, ""mademoiselle"""" in Grand Tour; Teofilo Scorza, tipografo romano sull'orlo del fallimento; e David Stephenson, colonnello dell'esercito britannico in congedo. Edoardo Scannapieco, giovane disoccupato con ambizioni di giornalista, è al primo giorno di lavoro come maître all'Angleterre quando scopre che una busta gialla, affidata in custodia al portiere Geppino, è misteriosamente sparita assieme a lui. Scorza ne reclama la proprietà, dando inizio a ciò che Pavone - agente dell'Ufficio Informativo incaricato di acciuffare la spia - chiamerà """"Operazione Angleterre"""". Schedato dalla prefettura per le sue idee anarco-socialiste, Edoardo sarà costretto a collaborare giocoforza con Pavone al recupero dei documenti, trovandosi coinvolto in una trama complessa, fatta di personaggi ambigui, politici e gente di malaffare; in quegli stessi giorni è previsto un raduno di suffragette, capitanate dalla fiamma del suo cuore, Amelia Minervini, tenace femminista. Esponenti conservatori, collusi con la malavita locale, non vedono di buon occhio l'iniziativa - una petizione per il suffragio universale - che a loro dire, sarebbe il preludio a una stagione di pericolose rivendicazioni. Toccherà a Edoardo disinnescare la bomba femminista e cercare di garantire il successo dell'""""Operazione Angleterre""""."" -
Il castello di carta. Guida letteraria di Salerno e della sua provincia
Da Sàndor Màrai, il grande scrittore ungherese che visse in quasi totale anonimato in un palazzo della zona orientale della città, al premio Nobel Salvatore Quasimodo, che fu colto da malore in Costiera Amalfitana. Dalla storia-leggenda dell'approdo di Ernest Hemingway ad Acciaroli, al novelliere Masuccio Salernitano, dal poeta Torquato Tasso che visse in città la sua fanciullezza all'americano-ravellese Gore Vidal: Salerno e l'intero salernitano sono al centro di vissuti, soggiorni, toccate e fughe di figure letterarie celebri ma anche poco conosciute, spesso dimenticate o tuttalpiù ricordate soltanto nel rettangolo d'una targa toponomastica. Dalla A alla Z, gli autori di tutte le epoche sono presentati attraverso brevi racconti-medaglioni, tesi a coglierne il profilo essenziale e soprattutto l'intreccio con i luoghi del territorio. Viene così offerto al lettore, in un unico volume, un'antologia di testi, aneddoti e curiosità su una parte quanto mai estesa di quella che gli antichi chiamavano ""Campania Felix"""". Con questo libro, Paolo Romano colma una lacuna e dà vita alla prima guida letteraria di Salerno e della sua provincia, una sorta di summa letteraria, un """"Castello di carta"""", per usare la metafora del titolo, un presidio culturale a difesa della memoria e delle radici che la scrittura ha costruito nel solco dei secoli. Presentazione di Gennaro Sangiuliano."" -
L' ombra del sospetto
Attraverso lo scorrere e l'accumularsi di una serie di episodi carichi di ansia e di mistero, il romanzo indaga nelle pieghe dell'animo di due fratelli, ripercorrendo la loro infanzia felice fino ad approdare agli anni della maturità, nei quali emergono crepe inaspettate e insanabili. La storia prende l'avvio con la scomparsa improvvisa di uno dei due, il minore Giovanni, che appare come il più fragile. Insegna italiano e latino in un liceo napoletano e sogna di fare lo scrittore. È una persona solitaria, introversa, chiusa in un mondo fatto solo di letteratura, nel quale non c'è posto per nessuno. L'altro fratello, il maggiore, Francesco, ha un carattere completamente diverso e una larga cerchia di amici, passa da un'avventura sentimentale all'altra ed è un avvocato civilista di successo. La sua serenità e spensieratezza però crollano nel momento in cui viene a sapere dell'improvvisa e misteriosa scomparsa del fratello, alla cui ricerca si dedica subito con tutte le sue forze. Ed è proprio nel corso di questa affannosa e difficile ricerca che lentamente nel suo animo si fanno strada sentimenti contrastanti, soprattutto quando appare nella storia la figura di una bellissima donna, Lucrezia. Da quel momento intorno a lei si muovono le fila delle emozioni e degli eventi, e il mistero della scomparsa s'infittisce sempre di più. Il romanzo, grazie a uno stile limpido e scorrevole, riesce a tratteggiare con acutezza e precisione il tormento interiore che opprime l'animo dei due fratelli e alla fine li conduce a un epilogo inaspettato. -
Duecento giorni di tempesta
Libro candidato da Aldo Cazzullo al Premio Strega 2022Un quartiere a rischio di una città di mare siciliana in mano alla criminalità. Una ""terra straniera"""" ma anche una sfida per Sonia, giovane docente in fuga dal passato. La scuola è fatta di classi """"esplosive"""", così chiamate dai professori per il livello disturbato e disfunzionale dei comportamenti degli alunni. La violenza del quartiere è quella dei ragazzi e delle loro famiglie: i docenti sono soli ad affrontarla e convivono con la frustrazione di poter fare poco o nulla. Sonia è una donna in cerca di se stessa dopo la morte del figlio. Il primo giorno di scuola viene accolta con un'improvvisata lapidazione a base di bottigliette di plastica e a salvarla accorre Andrea, collega d'Arte, con un passato legato alla criminalità. Nelle prime settimane i ragazzi testano il limite di Sonia tra rivolte e rabbia, banchi scagliati in aria e aggressioni. Ad accorrere in suo aiuto, c'è soprattutto Stefano, un uomo sfuggente che alterna silenzi e fughe. Sonia ne rimane immediatamente colpita, ma Stefano mostra nei suoi confronti un comportamento contraddittorio, sicché i loro incontri si trasformano spesso in scontri, fughe e ritorni. Andrea invece riesce a stabilire una relazione con Sonia, fatta di passione e comprensione. Tuttavia il suo temperamento aggressivo degenera in violenza quando Stefano decide di non scappare più da lei. Sarà la gravidanza della donna a rimettere tutto in gioco. Sonia, Stefano e Andrea troveranno la forza di andare avanti insieme.Proposto da Aldo Cazzullo al Premio Strega 2022 con la seguente motivazione:«Ho letto un libro di un editore piccolo e perciò prezioso: Duecento giorni di tempesta di Simona Moraci (Marlin). Lo propongo per la qualità della sua scrittura, capace di raccontare emozioni e trasformazioni interiori e di rielaborare l'esperienza nelle scuole a rischio vissuta dalla stessa autrice. Una realtà poco conosciuta e che costringe gli insegnanti, in una frontiera così bene raccontata dalla scrittrice, a contrapporre l'affetto e la cura alla violenza e alla sopraffazione che si respirano in luoghi ai margini. Luoghi e figure che trovano nella pagina forza espressiva grazie a uno stile maturo. Nello stesso tempo, il romanzo scava nella complessità dei sentimenti, che investono la protagonista e due figure maschili, tra rinascita esistenziale e possibilità di rielaborare il passato per cambiare la propria vita. Il tutto con una narrazione diretta a fare di passaggi emotivi e momenti drammatici tasselli emozionanti di una forma romanzesca coinvolgente. Ironia e un tocco di leggerezza, nello stesso tempo, si amalgamano con gli elementi più sofferti.»"" -
Alfabeto quotidiano. Le parole di una vita
Frutto di una lunga amicizia, questo libro raccoglie il testo di un'ampia conversazione tra la scrittrice e Gioconda Marinelli sui più svariati argomenti, da quelli quotidiani alle passioni e alle battaglie di una vita, presentati in ordine alfabetico. Né mancano temi scottanti e attuali come l'inquinamento e la terribile pandemia. La Maraini si racconta senza remore e parla di sentimenti, valori, emozioni, piccole debolezze, certezze, abitudini ed esperienze. Dalla conversazione emergono gli interrogativi che appartengono alla nostra vita, sull'amore, la sofferenza, la violenza, la morte. Le domande della Marinelli si susseguono incalzanti e le risposte e le considerazioni sono sicure, rapide, sempre sincere, mai elusive. Il libro si può leggere ad apertura di pagina, ricavandone insegnamenti e materia di riflessioni, facendoci conoscere i pensieri più reconditi e i moti dell'anima della grande scrittrice, partendo dal presupposto di ""non avere niente nella propria vita di cui non si possa parlare pubblicamente""""."" -
Effetto lockdown. Storia di una pandemia tra cronaca ed esiti psicologici
Un anno di pandemia, letto dal particolare osservatorio di tre esperti della salute mentale abituati a muoversi con intelligenza nei grovigli della società e dell'animo umano. Queste pagine intendono offrire un'ottica non solo di cronaca dell'epidemia, ma anche valutazioni psicologiche sugli esiti riscontrati nelle persone in un anno di lutti per le famiglie, di insopportabili lockdown e di piccole grandi bugie, pubbliche e private, che hanno denunciato imperdonabili errori di gestione, compiuti sia dai decisori politici, che da tecnici della sanità, oltre che da non pochi operatori dell'informazione. Un diario in cui si appuntano e si commentano fatti e si parla non solo di ansia generalizzata e di stress psicologico di massa. Gli scritti raccolti accompagnano diacronicamente la sequenza degli eventi che hanno contrassegnato l'epidemia. Si tenta così di dare un senso accettabile ad un intero anno, che altrimenti sarebbe rimosso e cancellato dalla memoria collettiva, con il rischio di preludere a nuovi disastri, a cui l'umanità reagirebbe impreparata. Prefazione di Marco Demarco. Introduzione di Andrea Pellegrino. -
La signorina e l'amore
Un romanzo che è al tempo stesso testimonianza su un passato prossimo spesso accantonato e commossa riflessione sull'amore e sulla morte.Storia di un amore all'ennesima potenza al tempo del fascismo e della guerra. Un amore tenero, appassionato, inebriante, ma vietato dalle convenzioni dell'epoca. E perciò intessuto di laceranti attese, di ansie, di struggimenti, ma, ciò nonostante, anche di tanta, tantissima felicità. Ne sono protagonisti Leonardo, conteso tra il bisogno di tenerezza e le ambizioni professionali e mondane, e Rosella che, benché fragile e vulnerabile, trova nella fedeltà alle ragioni del cuore il coraggio di sfidare i codici di comportamento imperanti. Intorno a loro, Napoli, ancora radiosa nella sua intatta bellezza, con il mare incontaminato di Posillipo, i pranzi allo scoglio di Frisio, le feste al Giardino degli Aranci, le cene nelle trattorie di Antignano, le serate al San Carlo, lo ""struscio"""" a Toledo, i concerti in Villa Comunale. E una schiera di personaggi che tutti si sottraggono ai luoghi comuni, con il vivacissimo ritratto di una borghesia arroccata nei propri privilegi, ma ammantata nel velo del sentimentalismo. E di un popolo ancora identico solo a sé stesso nelle forme della devozione e nella calda spontaneità. Sullo sfondo le parate di regime, gli echi dei conflitti d'Etiopia e di Spagna, i cortei di studenti che cantano """"Giovinezza"""", e poi la guerra, i bombardamenti e il trauma della quotidianità sconvolta dall'emergenza."" -
Le torri di Guaiferio. Salernum: strutture dello spazio antropico
Vi sono molte città che non hanno bisogno dell’analisi delle trasformazioni perché risolvono tutto il loro spessore nel presente, altre, invece, la richiedono per svelare la loro trasformazione offuscata da un presente disattento. Sono città dal fascino antico come Salerno che, nonostante le ferite del tempo, mostra, nell’aspetto contraddittorio e suggestivo, spazialità derivate da preesistenze antiche, dalla contenuta maestà delle architetture medioevali e dai registri colorati delle ristrutturazioni settecentesche. L’attraversamento di questa complessità si compie con una lettura del Centro Storico di Salerno in tre momenti: La forma della città; La città e il sacro; La metamorfosi della città. La ricerca ha trovato il suo compimento nel superamento delle antiche immagini simboliche della città e delle piante a proiezione urbanistica di matrice catastale, proponendo il disegno dei piani terra di tutti gli edifici all’interno del perimetro del Centro Storico. Il disegno, allegato al volume in una tavola fuori testo, ha raggiunto, nei lunghi anni di elaborazione, uno stadio di rappresentazione che restituisce un’idea convincente del rapporto tra la realtà e la topografia urbana. Gli scritti, arricchiti con verifiche di fonti archivistiche, riferimenti letterari, settanta disegni di analisi e trenta immagini fotografiche, restano a commento di un pregevole lavoro che privilegia le matrici tipologiche per il riconoscimento dei tessuti edilizi. E racconta la città come luogo carico di forme dai tratti originari che si alternano ad altrettanti deviati per usi e stratificazioni, fino all’ultima metamorfosi della Salerno postunitaria che acquisterà un carattere prodigioso nel territorio della memoria. -
Un uomo dabbene. La saga dei fonditori di campane Marinelli
Quella dei fonditori di campane Marinelli è una lunga storia di millenni, è un mestiere antico, tramandato di padre in figlio. Sono trascorsi cento anni dalla nascita di Pasquale Marinelli, il patriarca delle campane, e il ricordo è sempre vivo nell'animo dei suoi cari e di quanti lo hanno conosciuto e apprezzato per le doti umane e manageriali, per la passione che ha profuso nel lavoro, nella fonderia di Agnone, da dove sono nate e nascono le voci degli angeli, i sacri bronzi, sparsi in tutto il mondo. Pasquale Marinelli ha scritto con il suo impegno d'imprenditore, insieme al fratello Ettore, scultore di geniale abilità, pagine storiche per il Molise. Sua l'idea della fondazione del ""Museo internazionale della campana"""" dedicato al fratello e intitolato a Giovanni Paolo II. Suo il coraggio di continuare un mestiere difficile e pur affascinante, nel segno della tradizione, con lo sguardo in avanti, precorrendo i tempi. Una vita spesa tra passione, dedizione al lavoro e amore per la famiglia, riportata in questo volume dalla figlia Gioconda che, con l'appoggio della sorella Gabriella, ha rievocato i momenti personali e quelli indimenticabili come la visita in fonderia di Papa Wojtyla e l'affetto per padre Pio. Tra romanzo e saggio, le sue pagine raccontano la storia di una famiglia e quella della Pontificia fonderia Marinelli, che ha seguito da sempre i preziosi insegnamenti degli avi, e che anche oggi, per mano di Armando e Pasquale, nipoti di Pasquale e figli del fratello Ettore, diffonde rintocchi di pace e di fede in luoghi vicini e lontani. Introduzione di Dacia Maraini."" -
La spada di Manfredi
A Parma, nei pressi dell'accampamento chiamato Vittoria, Federico II subisce una delle più cocenti sconfitte della sua vita. L'Impero è battuto dai Comuni del nord, coalizzati dalle abili trame di papa Innocenzo IV, nemico giurato della dinastia sveva. L'idea di annettere l'Italia al Regno di Sicilia sembra tramontare, ma tra le macerie dell'accampamento qualcosa si è salvato, un potente segreto che tiene in vita le speranze dei ghibellini. Sarà Manfredi, figlio prediletto di Federico, a raccogliere l'eredità di una dinastia cosmopolita, amica dell'Islam e amante della poesia e della scienza, prima che svanisca per sempre. Una sfida terribile, che lo porterà a dismettere i panni di semplice falconiere, per imbracciare la spada e lo scudo contro i nemici della sua famiglia. Solo per un ignoto disegno del destino, toccherà a lui, e non all'erede al trono Corrado, cingere la corona del più avanzato Regno che il Medioevo abbia conosciuto. Anni dopo, un cavaliere bussa alla porta di Dante Alighieri, con una storia da raccontare: sarà il sommo poeta a cogliere il segreto più profondo della dinastia sveva e a farsene carico con la sua opera immortale. Tra cavalieri normanni, mosaici bizantini e danzatrici d'Oriente, si snodano i fili di un sud inedito, crocevia del Mediterraneo e cardine di una nascente speranza. -
Torna domani, inverno
Per la prima volta in questo volume tutta la straordinaria produzione poetica in lingua italiana di Tommaso Avagliano, suddivisa in sezioni che danno conto della sua variopinta tavolozza dei colori, con versi di volta in volta nostalgici, leggeri, puntuti, passionali, ironici, erotici. Poesie che toccano i temi universali della formazione adolescenziale, dell'amore, della famiglia, dell'amicizia, del tradimento, della natura, della bellezza, dell'arte, della politica e della guerra. Introduzione di Mario Avagliano. -
Sguardo a Oriente. Reportage, ricordi, racconti di un continente affascinante
"Sguardo a Oriente"""" è una raccolta di reportage, ricordi e racconti di Dacia Maraini su Afghanistan, Cina, Corea, Giappone, India, Iran, Palestina, Pakistan, Siria, Tibet, Turchia, Vietnam, Yemen... Sono testi in cui si sente il ritmo narrativo della grande scrittrice che, come la nonna Yoï, il padre Fosco e la madre Topazia, ama viaggiare e raccontare le vicende e i personaggi di posti lontani. Paesi come il “Caro Giappone” di cui ricorda il periodo di internamento a Nagoya dal 1943 al 1945, le vittime della bomba atomica, i morti per il """"superlavoro"""", l’emancipazione femminile e il fascino del teatro Nō. Il libro parla anche di alcune nazioni che l’autrice ha visitato con Maria Callas, Alberto Moravia e Pier Paolo Pasolini: dalla Cina, pronta a fare “l’ultima pedalata verso il capitalismo”, allo Yemen, afflitto dalla guerra e dalle carestie, e all’India, dove sono in crescita episodi di stupro e di femminicidio. Un’attenzione particolare è riservata a problematiche attuali come la guerra civile in Siria e la coraggiosa protesta delle donne afghane contro le restrizioni imposte dal regime talebano." -
L'enigma della Medusa
Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli è sparita la tazza Farnese, uno dei capolavori più noti. Le indagini sono assegnate al capitano dei Carabinieri Lorenzo Ricci, del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. Giunto a Napoli, il capitano si avvale della collaborazione del maresciallo Salah Hamid della sezione locale, e di Luigi Benitozzi, factotum del museo e uomo di fiducia del direttore. Le indagini appaiono complicate ma Lorenzo trova in uno strambo dipendente del museo, Mauriello, un prezioso testimone, in possesso di un’enigmatica “mappa verbale”, che sembra condurre al reperto trafugato. Seguendo questa pista, il capitano è catapultato nei luoghi più misteriosi della città, e in una dimensione temporale dominata dal glorioso passato napoletano e dal richiamo alla religiosità pagana. Gli indizi che emergono s’intrecciano coi significati evocati dalla tazza Farnese, attraverso le sue arcane raffigurazioni e la sua storia tormentata. Nel corso delle indagini, la città è scossa da un secondo tragico evento, il rapimento del sindaco Ferraris. Se c’è un legame tra i due crimini, tocca a Ricci scoprirlo. Tra violenze e colpi di scena, filoborbonici e fanatici neopagani, la corsa per svelare la mappa verbale è serrata e avvincente. Con una prosa vivace e accattivante, tra avventurose digressioni storiche e dialoghi grotteschi, Alessandro Luciano ci proietta in un racconto ben documentato, calandoci nella realtà quotidiana di una città affascinante e pericolosa. -
Gli dei hanno sete
"Gli dei hanno sete"""", non più ripubblicato in Italia da oltre vent’anni, affronta in maniera acuta e spregiudicata il tema complesso dell’esercizio del potere che rischia sempre di condurre all’abuso e degenerare in violenza. La vicenda si svolge a Parigi tra il 1793 e il 1794, nel tragico periodo del Terrore successivo alla Rivoluzione francese. Il protagonista, Évariste Gamelin, un artista emulo di David, viene nominato giurato del Tribunale rivoluzionario. La passione politica, fusa e confusa con il credo religioso, lo spinge a votarsi anima e corpo alla causa giacobina, anche a costo di compromettere i propri legami familiari e personali. Gamelin aderisce a poco a poco ai principi estremi della Rivoluzione e implora la “santa ghigliottina” di salvare la patria, ma la sua psiche è ossessionata e ciò che lo muove è un delirio di giustizia. Vede ovunque infedeli e traditori della Repubblica ed è convinto di dover essere crudele e spietato affinché le generazioni future possano essere libere e felici. Gamelin agisce in nome di un grande ideale, ma approda alla sua totale negazione affermando una nuova dittatura del dogma e della tirannia."