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Iraq. La logica del ritiro
A tre anni dall'inizio della guerra in Iraq, la violenza e la miseria continuano ad affliggere il paese, mentre liberali e conservatori sono tuttora impegnati a discutere sul quando, e in quali circostanze, le forze della coalizione e le truppe statunitensi debbano ritirarsi. Arnove sostiene che l'occupazione a opera delle truppe statunitensi è la principale causa di sofferenza e instabilità per il popolo iracheno. Partendo dal presupposto che George W. Bush non sia stato mai interessato a ""esportare"""" la democrazia in Iraq, esplora le reali ragioni dietro l'invasione mostrando inoltre come continuando l'occupazione del paese, strategia irrealistica e temeraria, si stia trasformando il mondo in un posto sempre più pericoloso dove vivere. Il libro si conclude con uno spunto per il movimento pacifista. Arnove ipotizza una vasta coalizione che includa soldati, familiari dei militari impegnati nell'occupazione, tutte le comunità colpite dalla guerra e le associazioni a sostegno delle popolazioni civili, che possa infine costringere le truppe a tornare a casa. Con prefazione di Howard Zinn."" -
I barbari. Saggio sulla mutazione
Nel suo nuovo libro, ""I barbari. Saggio sulla mutazione"""", pubblicato a puntate sul quotidiano la Repubblica tra maggio e ottobre 2006, Alessandro Baricco riflette su un fenomeno che ha osservato nel mondo intorno a lui, percepito dai più come un'apocalisse imminente e annunciato da una voce che suona come un grido d'allarme: stanno arrivando i barbari. Puntata dopo puntata, Baricco va a visitare i villaggi che già mostrano i segni del saccheggio e li racconta in pagine che hanno sempre la forza viva della narrazione e qualche volta la malinconia della memoria personale (sono le sue fotografie in bianco e nero). Vino, calcio, libri: dai luoghi esplorati emerge che non si tratta di una semplice invasione ma di una vera e propria mutazione e """"quelli che chiamiamo barbari sono una specie nuova, che ha le branchie dietro alle orecchie e ha deciso di vivere sott'acqua"""". Un'incursione nel palazzo imperiale di Google rivela un universo con milioni di links (collegamenti) le cui traiettorie corrono in superficie e tracciano i sentieri-guida del sapere. Ne segue una nuova idea di esperienza e, con l'esperienza, di senso e percezione. In questo scenario c'è posto per l'anima? Una parentesi su musica classica, Nona di Beethoven e due famosi dipinti di Ingres apre scorci inattesi sul paesaggio dei barbari."" -
Voci e volti dei nuovi napoletani. Con DVD: Bianco e nero alla ferrovia
Il cofanetto di 'Voci e volti dei nuovi napoletani"" contiene il dvd del film di Antonio Capuano e un'antologia che raccoglie scritti vari dedicati al fenomeno sempre più attuale dell'immigrazione. Producendo il film di Capuano, la Fondazione Premio Napoli ha voluto rendere evidente quella che è sempre più la sua vocazione principale: tenere vivo lo spirito critico attraverso una lettura attenta del territorio e di chi lo abita."" -
Ritratti. Andrea Zanzotto. DVD. Con libro
L'incontro fra Andrea Zanzotto e Marco Paolini si sviluppa entro tre nuclei fondamentali di ricerca: la natura, la storia, la lingua. La natura è intesa dal poeta come pensiero al quale rivolgersi in un continuo scambio e risonanza ma anche come improvvisa mutazione, cementificazione e offesa. La storia riguarda quello che è stato detto il secolo dell'ottimismo, secolo che ha visto crescere la fede nella scienza ma anche il collasso di qualsiasi forma di razionalità. La lingua è scoperta di un viaggio accidentato, segno di un lessico familiare, musica e canti di un paese, ma anche di un andare mendicando di altri linguaggi, ricercare le stratificazioni che li hanno intessuti; sino ad arrivare a quelli che sono i destinatari della poesia ed i luoghi della lettura per riscoprirne la sacralità. -
Una palla di racconto
"Una palla di racconto"""" nasce da un'idea che ha preso vita nelle aule della Scuola Holden, è stata diffusa nell'etere dai microfoni di Radio2-Catersport e si è infine realizzata con la pubblicazione di questo volume. Il libro raccoglie cinque racconti di allievi del Master Holden, """"Le storie della spugnosa"""" e venticinque racconti, """"La formazione di Catersport"""", selezionati tra gli oltre settecento arrivati in redazione tra gennaio e marzo 2006. Tema dei racconti, il gioco della palla in ogni sua possibile forma e varietà, in sport praticati, inventati o semplicemente immaginati." -
Visca
Questo volume raccoglie inediti di Pazienza, tra cui tavole, vignette, caricature, storie, realizzate dal disegnatore quando frequentava il liceo artistico a Pescara. Molte di queste storie hanno come protagonista Sandro Visca, suo insegnante e amico di sempre, con il quale fonderà il ""Laboratorio Comune d'Arte Convergenze""""."" -
Che Guevara
Per scrivere la biografia di Ernesto Che Guevara, Anderson ha vissuto per tre anni a La Habana e per realizzare le sue interviste ha viaggiato in Sud America, in Europa e in Russia. È a lui che si deve la scoperta, avvenuta nel 1996, del luogo di sepoltura del Che: molte delle informazioni raccolte in quell'occasione sono alla base del suo libro, che è insieme un resoconto sulla vita del Che e una narrazione sulla storia dell'America Latina durante i problematici anni della Guerra Fredda. Anderson ha inoltre avuto accesso ai diari, custoditi dalla vedova del Che, Aleida March, e agli impenetrabili archivi del governo cubano. Attingendo a una vasta gamma di interviste e fonti secondarie, fra le quali spiccano documenti finora poco noti provenienti dal Sud America e materiali dall'archivio segreto del Kgb, Anderson crea un ritratto esaustivo dell'uomo e del combattente. -
Letteratura e libertà. Con DVD
Dal 1999 al 2008 Emanuele Trevi ha registrato un gran numero di conversazioni con Raffaele La Capria, ""decano"""" degli scrittori italiani puntualmente riscoperto da nuove generazioni di critici e lettori. Ne è nata una sorta di diario e insieme di autobiografia che dalla Napoli degli anni Trenta giunge fino a noi oggi. Una Napoli che è stata fonte di ispirazione inesauribile, definita dall'autore stesso """"metafora di un conflitto tra personaggio e uomo, tra un'idea di sé astrattamente compiuta e la fatale insufficienza di questo progetto di personalità"""". Stimolato da una particolare atmosfera di confidenza e amicizia con l'intervistatore, La Capria traccia un autoritratto pieno di luci e ombre, ripercorrendo i momenti cruciali della letteratura italiana del Novecento."" -
Che fine ha fatto Osama bin Laden?
Dopo aver dimostrato che mangiare esclusivamente hamburger in dosi massicce danneggia gravemente la salute e arricchisce notevolmente le multinazionali del cibo, Morgan Spurlock si cimenta in un'impresa ancora più ardua e pericolosa: scovare il nascondiglio di Osama bin Laden. Dopo aver appreso alcune informazioni fondamentali su Bin Laden, l'Islam e la Guerra al Terrore e dopo aver affrontato il corso di sopravvivenza ""Surviving Hostile Regions"""", inizia per lui il lungo cammino alla ricerca di Osama bin Laden. Il globo è pieno di tracce del nemico pubblico numero uno e Morgan Spurlock è deciso a seguirle tutte. Girerà il mondo in lungo e in largo, toccando alcuni dei luoghi simbolo del terrorismo che ha caratterizzato la seconda metà del ventesimo secolo, fino ad avvicinarsi al cuore delle tenebre, il confine fra Afghanistan e Pakistan, dove si suppone si nasconda Osama. Lungo il tragitto incontra e intervista imam e principi, rifugiati e soldati, accademici e terroristi. In Europa visita i ghetti delle grandi città dove le nuove generazioni di immigrati aspirano alla Guerra Santa globale, rompe il digiuno del Ramadan al Cairo, viaggia nel furgone di una squadra di bombardamento a Tel Aviv e scrive il suo gruppo sanguigno sulla maglia di Kevlar nella base statunitense di stanza a Kandahar. Un libro divertente (forse l'unico del genere sul terrorismo) ma soprattutto uno strumento per comprendere il conflitto globale che sta oscurando le esistenze di molta parte del mondo."" -
Beata ignoranza. Il primo racconto della scuola che resiste nell'era Gelmini
Un professore precario racconta la scuola italiana in presa diretta nei mesi più difficili della sua storia. Un quadro impietoso dove ci si indigna, ma si ride anche con un retrogusto amaro. Infernali collegi dei docenti, le risse alle nomine, il nonnismo tra docenti, il bullismo tra studenti, il razzismo serpeggiante, e infine la disorganizzazione. Un caos che aumenta con l'avvento di riforme scolastiche continue e di una burocrazia che non sembra avere misericordia della formazione scolastica di un paese, dunque del suo futuro. Cosimo Argentina spiega i motivi che animano l'agitazione della scuola italiana in questi mesi con una prosa affilata e l'urgenza di un pamphlet tra invettiva e narrazione. Per dirla con Sandro Veronesi: ""Abbracciare una volta per tutte l'idea di complessità contenuta in tutto quello che si studia, per contrastare la pochezza che ispira questa sventurata stagione civile""""."" -
Il crepuscolo degli dei della steppa
"Quando arrivava il crepuscolo andavamo in spiaggia con le macchine fotografìche e le regolavamo per cogliere il momento in cui il sole s'inabissava."""" Non succede molto all'Istituto Gorki, una casa di riposo per intellettuali e artisti della tarda Unione Sovietica sospesa sulle propaggini abbacinanti del Mar Baltico. Capita che i più giovani, al riparo dal mondo tra quelle mura desolate, non riescano neanche a immortalare sulla pellicola il passaggio fulmineo di luce e ombra al tramonto. La paralisi del sistema, come forma di controllo del regime, ha fatto calare su di loro una nebbia fìtta e spessa. Pallidi e smagriti, gli scrittori ciondolano nei corridoi del pensionato sostenendo la ragione di stato, ma declamano al chiuso delle loro stanze versi che non scriveranno mai; coltivano, risentiti e rancorosi, manie di grandezza personali ma scoraggiano gli altri dall'azione, dal libero pensiero e dall'amore vero. Conformisti e ipocriti per necessità, gli artisti conducono giornate letargiche in epoca di piena Guerra Fredda, aspettando il momento del riscatto. Eppure, quando l'occasione si presenta - Boris Pasternak vince il Premio Nobel con """"Il dottar Zivago"""", romanzo inviso al regime e proibito in patria - è soltanto la loro pochezza morale ad avere la meglio, l'unica a trionfare su valori, ideali e responsabilità." -
Caina
Vincenza è sempre impeccabile e meticolosa nel suo lavoro, lo fa bene ed è richiestissima, ma solo quando è incinta. Di mestiere fa il killer, uccide con freddezza e agisce con disprezzo, perché Vincenza oltre a essere spietata ha un animo xenofobo, violento, e un odio viscerale per tutto ciò che non appartiene alla sua lingua e alla sua pelle. Per Vincenza uccidere è ""come pulire una stanza sporca e mettere un poco d'ordine"""". Emilia, sua madre, è una donna ambigua e sensuale che si porta dietro un legame misterioso con la figlia, un filo grigio fatto di amore e tensioni, rabbia e passione, sangue e salvezza. Vincenza nelle sue giornate viene ossessionata da voci che nessuno sente, sono i morti murati nel cemento, che si lamentano con lei. Sembra non avere cuore, finché non perde la testa per un egiziano dalla vita sospetta. Emilia non è da meno, è piena di morbosità, anche se queste sembrano riguardare soprattutto il suo asfissiante rapporto con la figlia e il suo giovane innamorato."" -
Il rumore dell'acqua, del ferro nel fieno e del giunco che stringe
Giovanni Carta è un esordiente già maturo nello stile e nella narrazione, afferra storie e le regala al lettore prima che diventino storia, romanzo, omaggiando in questo il racconto orale piuttosto che l'imperialismo del personaggio. I racconti sono però legati in una struttura a cerchi concentrici che tende a imitare l'intreccio dei cesti di giunco, manufatti ricorrenti sia nella narrazione che nella vita quotidiana di un tempo nei paesi dell'entroterra sardo. Non essendo presente in Sardegna nessuna forma di letteratura scritta in lingua (le uniche sono le trascrizioni delle poesie, improvvisate o meno), fino a poco tempo fa questi cesti, con le loro decorazioni raffiguranti scene di caccia o balli, costituivano una delle poche forme di narrazione non orale, sebbene ristretta a pochi temi. Allo stesso modo, la progressione dei racconti è concentrica: i racconti esterni (il primo, il secondo, il sesto e il settimo) sono i più recenti e concatenati, quelli interni (il terzo, il quarto e il quinto) i più lontani nel tempo. La successione delle storie costruisce una sorta di ironica Vita Rustica, ostentando i particolari toponomastici, economici e sociali in un ricco apparato di note, e calando veramente il lettore nella quotidianità sarda contemporanea: giocando con i cliche regionalistici, liberandoci così da essi. -
Il ladro di suoni
Torre del Lago, Versilia, primi anni Cinquanta. Nella monotonia di un piccolo paese di provincia appare un uomo dall'aria solitaria e l'andatura affaticata. Viene dall'America e sembra portarsi dietro qualcosa di indecifrabile. Con sé ha un baule misterioso e l'espressione equivoca di chi nasconde un segreto da non dire. In quegli stessi anni, in una suite lussuosa di Manhattan, a casa di un'amica miliardaria, muore il genio del Bebop, Charlie Parker. Si diffondono strane leggende. Gira la voce che nascoste da qualche parte, chissà dove, ci siano ore e ore di registrazioni perdute di Bird, suoni rubati da un pazzo spacciatore, un parassita che lo seguiva ovunque, come un'ombra, e registrava tutte le sue serate, i suoi concerti. Quei nastri diventano il Sacro Graal del Jazz. Ma chi era il ladro di suoni, e dove si trovava? La storia di Dean Benedetti, quel giovane vecchio che si era rintanato a morire giù in Toscana, nasce così, già postuma dall'inizio. Poteva essere tutto vero o tutto falso. Quel tesoro esisteva davvero o era un'invenzione? E se c'era davvero, dove stava? Nessuna prova, nessun indizio. Il racconto è un romanzo e un viaggio nel tempo che si compone di imprevisti e piccoli colpi di scena. È una storia di fallimenti e di rinunce, un lento viaggio iniziatico on the road dalle montagne spoglie del Nevada fino alla provincia toscana. Un romanzo che racconta un mito americano diventato improvvisamente tutto italiano. -
The Paris Review. Il libro
Un libro di incursioni, un'antologia che contiene poesie, interviste, saggi, estratti da romanzi firmati dai più grandi geni letterari della contemporaneità: Gabriel Garcia Márquez, V.S. Naipaul, William Faulkner, Ernest Hemingway, A.S. Byatt, Ezra Pound, Kurt Vonnegut, David Foster Wallace, Raymond Carver, Italo Calvino, Primo Levi, Donald Barthelme, Toni Morrison, Michael Cunningham, Alice Munro, Jonathan Lethem e tanti altri. I temi trattati - che siano leggeri, profondi, volgari, accattivanti, sentimentali o banali - evocano magicamente, scalfiscono l'anima, lasciano il segno. In un ritratto vivido attraverso il quale traspare il movimento altalenante della vita moderna, questa raccolta introduce al metodo e al processo creativo dei più grandi autori del passato e del presente. Così Ted Hughes descrive in ""Amore"""" l'incontro e il rapporto con Sylvia Plath: """"Le nostre menti divennero presto due meccanismi di un unico ingranaggio. Sognavamo sogni condivisi. Il nostro era uno stato di telepatia pervasiva"""". E Octavio Paz su L'arte della poesia: """"Ogni poesia è un dono. Non so se della divinità o di quella misteriosa facoltà chiamata ispirazione""""."" -
Perceber. Romanzo eroicomico
"Se l'ambizione è uno dei tratti imprescindibili di cui uno scrittore deve dar prova fin dall'esordio, allora si può dire che Leonardo Colombati si presenta sulla scena letteraria italiana come uno dei più talentuosi narratori della sua generazione. Perceber - il suo primo romanzo - è una fantasmagoria postmoderna intrisa di amore per la vita in cui vengono mescolati con assoluta spregiudicatezza generi, epoche, luoghi, citazioni (dalla Cabala al Rock, dalla Letteratura alla Gastronomia, dalla Politica alla Pornografia), personaggi reali ma anche fantastici, e soprattutto febbrili ossessioni. Forse la ragione per cui Colombati ha voluto dare al romanzo il titolo di Perceber, la città ebraica tardo-medievale in cui si svolge parte della narrazione, si spiega con l'impossibilità di chiamarlo con il nome dei due veri protagonisti del libro: Roma e il Ventunesimo Secolo. Non ricordo - almeno nella storia più recente del romanzo italiano - un narratore che abbia cercato di raccontare Roma in un modo così fascinosamente truculento. La Roma di Colombati è enorme, spettrale, afosa, ma ha il pregio di essere assolutamente vera e assolutamente a noi contemporanea. Colombati, amando Petronio, Caravaggio, Belli, Moravia, Fellini, ha tentato di servirceli in salsa pynchoniana"""" (A. Piperno)." -
Cuore di cuoio
"Cuore di cuoio"""" racconta la storia di un gruppo di ragazzini che sognano di diventare calciatori. Tra questi si distingue per spirito e carisma Camillo Mario ma conosciuto da tutti come Krol, il nome di un roccioso difensore dell'Olanda. Siamo alla fine degli anni Settanta, la città che ospita le scorribande dei protagonisti è Taranto e la squadra della città sta dominando il campionato di serie B. Nel bel mezzo della stagione giungerà la prematura scomparsa del campione locale Erasmo Jacovone, il mito di Krol e tutti i suoi amici. La morte di Jacovone cambierà la percezione del magnifico giocattolo """"calcio"""", ma anche dell'illusoria felicità. Racconto di un mondo teneramente adolescenziale tra aspiranti calciatori, dove le ragazze hanno i nomi delle squadre di calcio inglese e i sogni sono piccoli e puri come quello di correre dietro una sfera pulsante di cuoio." -
Pensare l'impossibile. Donne che non si arrendono
Quando si parla di donne, in Italia prevale la rassegnazione. Battute grevi, il corpo femminile che diventa oggetto di marketing, la sottomissione come consuetudine, sterili e umilianti dibattiti sulle quote rosa. Il ""velinismo"""" è ormai un criterio selettivo, e solo lo scatto d'orgoglio di una moglie, Veronica Lario, ha creato un temporaneo moto di indignazione contro il """"ciarpame senza pudore"""". I principali istituti nazionali di ricerca pubblicano i dati sulla condizione delle donne: ogni volta è un po' peggio. Meno di una italiana su due lavora, record negativo europeo, le violenze di genere aumentano, altro primato inquietante. Va così, lo stato delle cose è questo. Davvero non è possibile fare nulla davanti a questa situazione? E non c'è modo di schiodarsi da quell'umiliante 72° posto, su 135 paesi, questa la classifica che ci viene assegnata dal nuovo rapporto sul divario di genere del World Economie Forum? Anaï's Ginori dà voce alle donne sparse per la penisola, di ogni ordine e grado, che invece non intendono rassegnarsi e continuano a pensare l'impossibile. Attraverso i loro occhi, le loro parole e le loro storie, disegna una mappa della resistenza, si confronta con le cause dell'arretramento, dalle battaglie degli anni Settanta al corpo delle donne vilipeso e negato di oggi. E in questo viaggio incontra personaggi, situazioni e vizi spesso dimenticati dalle cronache di tutti i giorni. Prefazione di Concita De Gregorio."" -
Credetemi, c'ho provato
Rainier Valley, nella zona sud di Seattle, è un quartiere povero afroamericano, imbevuto di cultura black, di richiami hippie e di musica soul. Mishna Wolff abita là con la sua famiglia, una stravagante coppia di americani bianchi che sogna di rivivere la stagione della Summer of Love. Il padre, capelli corti permanentati, catene d'oro al collo, una passione smodata per Charlie Parker, l'autobiografìa di Malcolm X sotto il braccio, è convinto di essere nero e la sua non è certo una crisi d'identità. Lui è così. È uno del quartiere. Mishna trascorre la sua infanzia nel tentativo di assecondare le volontà di suo padre che la vorrebbe ""giusta"""" come una vera """"sorella"""", """"rilassata"""" nelle lotte tra bande, popolare e osannata dagli amici afro della comunità. Il problema è che Mishna non sa ballare né cantare, è l'anello debole nelle gare di salto a Doublé Doutch, è la giocatrice peggiore che si sia mai vista in una squadra di basket all-black. È timida, goffa, insicura, e penosamente bianca. Eppure, quando prenderà a frequentare una scuola per ragazzi bianchi ricchi, che sfoggiano polo francesi, vacanze in Europa e cavalli da dressage, si renderà conto di essere troppo nera per quell'ambiente, e le sembrerà quasi che la propria identità non riesca a tenere il passo e i ritmi della vita stessa."" -
Tiratori scelti
In Francia le chiamano banlieues, negli Stati Uniti slums, in Italia sono margini e basta. Anni di crisi, la nuova emigrazione, la lega, il precariato, sono anche gli ""anni bianchi"""" della coca, droga non più per soli ricchi, ma per chiunque. La coca modifica le abitudini di tutti i giorni, impone nuove, feroci regole di sopravvivenza. """"Tiratori scelti"""" narra crudamente questa nuova generazione tossica e aggressiva, ma soprattutto un gruppo di ragazzi emigrati italiani di seconda generazione che fa i conti con la nuova emigrazione, le nuove droghe, i nuovi valori. Giorni nostri. Periferia milanese. Maurizio, Gregory, Alvaro, Guido, Irene, Shitzee, Antony; i loro punti di vista rappresentano uno spaccato di questo paese, dove montano le tensioni sociali, dove la coca è il credo, e le """"comitive"""" si trasformano in bande per il controllo del territorio, delle ragazze, di una partita di """"roba"""", di un appartamento popolare. Le diverse voci di questa storia si intrecciano tra loro sino a diventare un unico urlo, quello del quartiere e di questa nuova equivoca generazione.""