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Guerra & pace (e un giallo) sul pianerottolo
La commedia dell'arte sulle scale. Un libro dove ogni lettore ritrova il mondo quotidiano in cui vive, dall'attico alla guardiola del portiere, con un cartello in bacheca: ""C'eravamo tanto amati"""". Dalla pizzeria, insieme, ad """"allora, vado dall'avvocato"""", prima tappa sull'autostrada della Giustizia, ultimo casello la Cassazione, distante anche venti anni. Per un lenzuolo che svolazza al vento o i gemiti da sotto le coperte o un """"Per Elisa"""" suonato allo sfinimento. È il reportage di un viaggio di un """"inviato speciale sul pianerottolo"""", attraverso assurde incomprensioni e impensabili ripicche; vendette studiate a tavolino da strateghi dall'incredibile fantasia; irreprensibili lei non sa chi sono io, perduti dietro un mozzicone di sigaretta; anni sacrificati con l'ansia di un verdetto che alla fine non cancellerà l'odio. E tanta umanità solidale più forte dell'arroganza. In chiusura, il colpo di scena: un delitto sul pianerottolo. Testimoni, colpevoli, sospettati, poliziotti e giornalisti. Manca il maggiordomo, solo perché abita in un altro condominio."" -
Rome's cream of the crop. Sweet and savory tips for the eternal city
È sufficiente lanciare la domanda: ""Dove si mangia la miglior carbonara di Roma?"""" ed ecco che tutti diventano critici gastronomici convinti. A volte le risposte coincidono, altre divergono, creando un'accesa ma sempre saporita polemica. In questa piccola ma preziosa guida scritta da una giornalista brasiliana diventata ormai romana, potete trovare davvero di tutto: dagli gnocchi più succulenti alle più sfiziose patatine fritte, dai più filanti supplì al migliore e più gustoso gelato al gusto di pistacchio. Ma se il cibo è senz'altro il cuore di questo libro, non mancano però altre piacevoli sorprese: sarete cosi tentati ad entrare in un negozio o in una qualche bottega per perdervi tra gli oggetti più bizzarri o di scoprire dove si trova la panchina più elegante e isolata per leggere in assoluta tranquillità un buon libro e tanti altri indirizzi per godersi al meglio la città di Roma."" -
Viaggio nella danza popolare in italia. Itinerari di ricerca del centro nord. Con DVD
Il volume raccoglie le esperienze di studio e di ricerca di un gruppo di studiosi, molti dei quali protagonisti attivi all'interno della propria cultura, coordinati da Placida Staro, tra le più grandi figure dell'antropologia della danza e dell'etnocoreologia non solo italiana ma anche internazionale. La raccolta traccia un prezioso itinerario di ricerca nei territori del Centro Nord dell'Italia compresi in due grandi aree culturali: l'arco alpino e l'Appennino Settentrionale, al cui interno si riconoscono ""abiti gestuali"""" e linguaggi non verbali condivisi dalle diverse popolazioni che vi abitano. I saggi sono ricchi d'indagini storico-filologiche, di contestualizzazioni socio-culturali degli eventi danzati, di analisi e trascrizioni musicali e coreutiche, queste ultime in Cinetografia Laban o Labanotation, uno dei più efficaci metodi di analisi e trascrizione del movimento. Il libro è ricco d'immagini raccolte dagli autori, nei molti anni di ricerca, e di preziosi documenti video, nel DVD allegato, in cui si posso vedere danze e rituali perché, come sosteneva Rudolf Laban, """"solo la danza può parlare della danza"""". Ed è proprio la ricchezza di tanti e diversi livelli di documentazione (testi scritti, analisi e trascrizioni, immagini, video) che consente al lettore di accedere non solo alla conoscenza pratica delle danze ma anche alla comprensione del sistema simbolico e del pensiero estetico del mondo popolare."" -
Miti ladini delle Dolomiti. Enrosadira
Enrosadira e il rosseggiare delle Dolomiti al tramonto, quando, in determinate condizioni atmosferiche, le rocce di origine corallina avvampano, coprendosi di tutte le sfumature dall'arancio al viola. L'immagine, che fa parte del più antico repertorio ladino, è associato al ricordo di un tempo prima del tempo, in cui la benevolenza divina non era confinata in cielo, ma si manifestava attraverso l'età dell'oro. Nel corso dei secoli, l'immagine del ricordo di un tempo e un luogo perfetti si è sovrapposta e confusa con quella del giardino delle rose, un tema comune nell'arco alpino. In questo terzo volume, dedicati ai miti ladini, sono state raccolte e districate le storie che riguardano sia l'uno sia l'altro motivo, ristabilendo l'esatta precedenza. -
Cosa sei disposto a perdere?
Un libro che parte da una semplice domanda che si pone il protagonista della storia Paul Joseph Dayton e che è anche il titolo della pubblicazione. Cosa si è disposti a perdere per amore? Salvare la donna amata dall'accusa di omicidio o diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti d'America? Dopo una brillante carriera come avvocato penalista a Los Angeles, Paul, candidato alle elezioni primarie per diventare il prossimo presidente degli Stati Uniti d'America, apprende che Isabelle, la donna che ha sempre amato e che lo ha lasciato alcuni anni prima, viene accusata dell'omicidio di Doroty, sua sorella gemella. Paul, essendo sempre rimasto innamorato di Isabelle e confidando nella sua innocenza, sa che solo lui può essere in grado di farla scagionare dall'accusa ingiusta e salvarla dalla pena di morte per un crimine che non ha commesso. Ciò comporta, però, una decisione estremamente difficile e unica nella storia delle elezioni americane. Per rivestire i panni dell'avvocato penalista e salvare la donna amata Paul decide di lasciare la corsa alla Casa Bianca. Inizia così un'avventura in Tribunale, ricca di colpi di scena, nella quale ciascuno potrà riflettere se, per amore, si è disposti a rinunciare nella vita a qualsiasi cosa, anche alla più importante. Prefazione di Roberto Giacobbo. -
La porta delle mani
Da sempre Wach va in cerca di luoghi insoliti per le sue sculture: cappelle nella regione dei ghiacciai del Tirolo, stazioni della metropolitana viennese nelle profondità della terra, il monastero barocco di Melk, o Castel dell'Ovo a Napoli. E ogni volta, ma in particolar modo nel caso della mostra presso i Mercati di Traiano a Roma, il centro del suo interesse è un suggestivo intrecciarsi di passato e presente. Nelle sue opere Wach non ricerca il formalismo, ma l'attualizzazione del mito, la visione dialettica di un essere umano in tensione fra natura (il suo essere creatura) e spirito, ed è questo che lo rende inconfondibile nella sua eccellenza. -
Absurdistan sovietico
Secondo le assurde usanze sovietiche, il governo temeva la musica rock occidentale come il diavolo teme l'acqua santa: infatti la musica avrebbe potuto infettare le persone con idee indesiderate e incontrollabili di libertà. Absurdistan - questo è il paese dove è tutto assurdo: la musica, il divertimento e anche la vita stessa. Questo paese è esistito ed era l'ex Unione sovietica, ma potrebbe esistere ancora, ovunque non si capisca il significato della parola libertà. Janikashvili racconta la storia del rock e del pop tra il 1980 e il 1990, il periodo della sua giovinezza, durante il quale questa musica è stata importata illegalmente e trasmessa dalle stazioni radio pirata. Per gli ascoltatori era più di ""sola musica"""", era il suono della libertà. Con un distacco ironico, ma con un'empatia abbondante per le tragedie personali, grandi e piccole di questo tempo, l'autore descrive un mondo assurdo in cui la musica - temuta dallo Stato più di ogni altra cosa - è rigorosamente censurata e controllata."" -
Domenico Umberto Diano (1887-1977). Arte decorativa e scultura monumentale negli anni Venti e Trenta. Ediz. illustrata
Il libro ricostruisce la personalità di Domenico Umberto Diano (1887-1977), artista presente in due aree importanti della cultura figurativa della prima metà del Novecento: le arti applicate e la scultura monumentale, finalizzata all'architettura e votata alla memoria dei caduti nella Grande Guerra. Di lui si erano perse le tracce, malgrado un esordio a due facce di grande risonanza: il monumento al Generale Cantore a Cortina d'Ampezzo nel 1921 e il portale in ceramica nella sezione del Lazio della prima esposizione internazionale di Monza del 1923. Diano studiò all'Accademia di Belle Arti di Roma, con maestri di rango quali Ettore Ferrari, Giulio Bargellini, Duilio Cambellotti; vinse l'esclusivo Pensionato artistico nazionale di Decorazione nel 1915, fu pittore, grafico, ceramista, medaglista, ma prima di tutto scultore, vicino a personalità note e apprezzate come Antonio Maraini e Silvio Canevari. Fu partecipe del rinnovamento del linguaggio plastico partito dal secessionismo coi tratti dell'arcaismo e del ritorno allo stile introdotti da Maillol, Bourdelle, Mestrovic; in più si distinse per un tratto particolare e dominante nella sua storia professionale: la dedizione all'insegnamento. Per molti anni Diano fu direttore e maestro della Scuola d'Arte di Comiso (Rg), e impresse al piccolo istituto una vera rinascita, raggiungendo risultati straordinari in opere decorative dove genius loci e forme moderne trovano una intesa perfetta. -
Rime baciate e strapazzate da una femmina malin-conica. Ediz. italiana, portoghese, inglese e francese
Un percorso di vita in rime. Così si potrebbe definire questa raccolta di poesie. Scritta in quattro lingue, rispecchia gli stati d'animo che l'autrice prova in distinte fasi della vita, vissute in città diverse. Si cambiano città, lingue e culture, ma il poeta porta sempre con sé nella sua valigia la necessità di scrivere e il testo poetico gli permette di cogliere con rapidità l'essenza dei sentimenti che si rincorrono l'un l'altro dentro di noi come le stagioni. -
Accademia costume e moda 1964-2014
Un libro elegante nella sua versione cartonata che racconta, attraverso la penna di prestigiose firme italiane ed internazionali esperte di moda ed illustra, grazie ad una serie di immagini fotografiche a colori e alla riproduzione di numerosi bozzetti realizzati dagli studenti dell'Accademia, la straordinaria esperienza rappresentata nei primi 50 anni di vita dell'Accademia di Costume e di Moda, Ente Morale, centro di cultura e formazione per i giovani che vogliono entrare da professionisti nel mondo della moda. L'affascinante storia dell'Accademia Costume & Moda si deve a Rosana Pistolese che ne è stata la Musa inspiratrice nonché il Fondatore di questa realtà e per moltissimi anni Direttore indiscusso. Una figura di donna apparentemente esile e gentile ma in realtà forte e determinata nel perseguire la sua missione. Disegnatrice per le Sorelle Fontana, Irene Galitzine, Gattinoni e tante altre Maison dell'epoca è stata, la Pistolese, una protagonista assoluta nel mondo della moda. Il metodo e il programma di studi sono tutt'oggi, nel loro connubio tra cultura arte e tecnica, geniali per la loro efficacia e attualità. E questa è la formula magica che caratterizza questa realtà molto importante per la formazione dei protagonisti della moda del futuro. A questo proposito basti citare che uno degli studenti più noti e celebri dell'Accademia è stata Frida Giannini attuale Direttore creativo di Gucci. -
Manuel Felisi. Griglie. Catalogo della mostra (Roma, 18 ottobre-8 novembre 2014). Ediz. italiana e inglese
Manuel Felisi integra nel suo campo visivo un paesaggio urbano e uno naturale: antenne, tralicci e rami, però quasi mai come estensione dei suoi turbamenti, disturbi e urli psichici, ma come verifica di una visione in assetto variabile, ricognizione formale, precisa messa a punto iconica, focalizzazione architettonica, controllo stilistico, esercizio di ammirazione per costruzione complesse. Con Felisi vengono felicemente riabilitate nozioni che di solito gli incapaci tendono a gettare nel discredito: la forza della decorazione come lucida tensione costruttiva, l'ordine della composizione, l'evidenza di una bellezza ricercata quasi in estasi, senza vergognarsene. Ovviamente questa è una decorazione che è anche design, un neofloreale che diventa forma, una superfice che è soprattutto struttura, poiché interviene non soltanto sulla pelle dell'opera (nessuno ""rivestimento"""") ma fin dentro al sul dna invisibile, nella sua genesi."" -
Gelasio Caetani (1877-1934). Il realismo dell'utopia. Appunti per una biografia
Terzo di sei figli di una delle maggiori famiglie romane, quella dei Caetani, la Storia di Gelasio Caetani inizia come una sorta di favola buona: non vuole pesare sulla famiglia e pensa presto a crearsi un proprio avvenire, scegliendo una professione prestigiosa ma solitaria e svolta nel buio delle profondità della terra: quella di ingegnere minerario. Inizia con una laurea a Roma e una alla prestigiosa Columbia University di New York, ottenendo come premio un'assunzione come operaio nelle miniere del West e del Nord West americano. Come sempre accade nelle favole belle, l'operaio diventa dirigente, progettista e consocio. Poi si mette in proprio. Che cosa desiderare di più? Ma scoppia la Prima Guerra Mondiale e Gelasio lascia il sogno americano per immergersi nel massacro europeo. Parte come volontario e gli fanno indossare una divisa da riposo: lui protesta e lo mandano, come chiede, in prima linea, sull'Alto Cordevole. Diventa così il più importante attore della conquista del Col di Lana, progettando e facendo esplodere la micidiale mina che, la notte del 17 aprile 1916, consente alle dissanguate truppe italiane di conquistare la vetta. Finita la guerra fa di tutto: il deputato nazionalista, lo storico (è lo scrittore della Domus Caietana, e di una decina di altri libri tratti dal preziosissimo archivio storico che la Famiglia Caetani conserva nel suo palazzo in via delle Botteghe Oscure a Roma. -
Mecenate 90. Una storia per l'Italia
Una ""piccola storia italiana"""": con queste parole Ledo Prato, segretario generale di Mecenate 90 sin dalla sua costituzione nel 1989, definisce l'attività dell'Associazione nel volume, pubblicato in occasione del 25º anniversario dalla fondazione. Curato dalla storica dell'arte Alessandra Uguccioni, il libro si apre con un'introduzione, ad opera dello stesso Prato, che illustra i progetti che nel corso degli anni hanno fatto dell'Associazione un'indiscussa protagonista nell'ambito della valorizzazione e della promozione del patrimonio storico-artistico del nostro Paese. Partendo da un originario intento di proporsi come motore culturale per il Paese e perno di riferimento per l'instaurazione di un dialogo tra il mondo dell'impresa e le diverse discipline artistiche, Mecenate 90 ha poi assunto un compito ben più ampio, divenendo leva scardinante della tradizionale concezione del patrimonio culturale come riservato a pochi eletti, """"confinato in una dimensione elitaria"""", per promuoverne invece una fruizione a tutto campo, favorita anche dal coinvolgimento delle imprese, delle loro risorse economiche e del loro know-how gestionale."" -
Alieni. La minaccia delle specie alloctone per la biodiversità del Lazio
Il gambero rosso della Lousiana, la cozza zebrata, il tamia siberiana, la nutria, il pappagallo monaco, la testuggine dalle guance rosse, il punteruolo rosso delle palme sono solo una piccola parte, un assaggio si potrebbe dire delle oltre 330 specie di fauna alloctona che sono state censite e studiate dai ricercatori all'interno del territorio della Regione Lazio. Soltanto nel Lazio sono state introdotte 332 specie di fauna alloctona: 12 molluschi, 4 crostacei, 138 artropodi, 29 pesci, 1 anfibio, 24 rettili, 112 uccelli e 12 mammiferi; la maggior parte di queste specie animali si sono insediate stabilmente e molte sono diventate invasive causando e generando molti danni. Il volume, documenta ed illustra questa situazione fornendo al lettore dapprima elementi di conoscenza del fenomeno grazie ad una serie di approfondimenti divisi per specie animali e poi riportando alcune delle ricerche scientifiche più recenti sul tema. Da segnalare è poi il capitolo che suggerisce una serie di ipotesi di intervento per arginare ed arrestare il fenomeno dell'invasione delle specie aliene presentando una serie di azioni specifiche sul campo nei confronti di alcune specie particolarmente invasive. Infine, l'ultima parte, è una sorta di vero e proprio atlante della fauna alloctona presente nel Lazio documentando per alcune specie la loro diversa tipologia di distribuzione geografica ed i metodi di controllo. -
La bici e la rosa. Cronache del giro d'Italia
Il ciclismo in Italia, e la sua massima espressione rappresentata dal Giro d'Italia dove si danno appuntamento ogni anno i più famosi ciclisti al mondo, è una grande passione popolare che coinvolge milioni di sportivi dilettanti che, mossi soltanto dalla passione più pura, ogni anno, macinano migliaia di chilometri sulle strade dell'intera penisola. L'autore, in questo libretto arricchito da alcune immagini fotografiche provenienti dall'archivio storico dell'Ansa, non ha mai smesso di seguire il Giro d'Italia come ""inviato seduto"""", anche se, quando le corse passano per Roma o nei suoi dintorni, si mischia volentieri nel pubblico ai bordi delle strade per sentire il vento, le voci e il suono del gruppo. La sua attenzione, più che al dato tecnico delle gare, è prestata ad una lettura dell'evento sportivo in chiave emozionale e, soprattutto, umana. Il ciclismo, sia quello agonistico, sia quello amatoriale, per Cerocchi sono una scuola di vita e della volontà e con questo spirito, quando e come può, ama raccontarlo per i suoi lettori del blog (di politica, cultura e varia umanità) che cura ormai da alcuni anni. L'idea di scrivere questo libro nasce così con l'unica pretesa di scrivere un inno allo sport della fatica e della strada. Per Pio Cerocchi, infatti, il ciclismo è bello in sé stesso. Introduzione di Romano Prodi."" -
Azioni antiche. Opere e libri. Catalogo della mostra (Roma, 11 marzo-7 giugno 2015)
Il volume rappresenta l'esito finale di un progetto artistico improntato alla riflessione sul rapporto tra poesia ed espressione artistica, immagine e scrittura. Il tema, dibattuto sin dall'antichità e codificato in antico nell'assunto ""ut pictura poiesis"""" espresso da Orazio nella sua Ars Poetica, viene qui presentato coniugando una serie di pregiate opere libro, pubblicate nella collana Orolontano delle edizioni Artein, ai lavori su tela, carta e marmo ideati dai quattro artisti, romani d'origine o d'adozione, Lucilla Catania, Alfonso Filieri, Claudia Peill e Nelio Sonego. Edito in occasione della mostra """"Azioni Antiche. Opere e libri"""" presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e curato da Maria Giuseppina Di Monte, il testo trae il titolo da una raccolta di poesie di Emilio Villa, che fa riferimento alle antiche battaglie dell'uomo. Gli artisti sono stati chiamati a cimentarsi nell'interpretazione artistica, nella resa pittorica e, nel caso di Lucilla Catania, scultorea, della dimensione letteraria e poetica di tre serie di libri, due delle quali concepite appositamente per questo progetto. Il volume contiene anche un saggio di Tiziana Migliore, sull'evoluzione del concetto di libro d'artista, e, in chiusura, le biografie degli artisti coinvolti, a cura di Giulia Aidioni e Ludovica Persichetti."" -
Italiani a tavola. Milleottocentosessanta-Millenovecentosessanta. Storia dell'alimentazione, della cucina e della tavola in Italia
Oltre 250 fotografie che abbracciano un secolo, dal 1860 al 1960, che documentano ed illustrano grazie anche delle puntuali e complete didascalie gli italiani a tavola luogo quanto mai caro a tutti noi. Il volume, realizzato non a caso nell'anno dell'Expo ""Nutrire il pianeta. Energia per la vita"""" dedicato al tema dell'alimentazione, racconta, attraverso preziosi originali fotografici, cento anni (1860 -1960) di tradizioni, abitudini, gesti pubblici e privati, luoghi e occasioni degli italiani a tavola. Un documento sull'enogastronomia italiana e sulla cucina d'Italia, sulla produzione alimentare e il suo commercio relativi ad ogni regione, provincia, città grande o piccola che sia. Nelle fotografie degli italiani a tavola ritroviamo i segni riconoscibili della sua storia alimentare, le differenze e le condivisioni di modi e comportamenti, di ricette e di gusti, di gesti conviviali, che hanno segnato il cammino dell'alimentazione italiana, sia regionale che nazionale."" -
Le bevande coloniali. Argenti e salotti del Settecento italiano. Tè, caffè e cioccolato. Ediz. illustrata
Il volume ""Le bevande coloniali. Argenti e salotti del Settecento italiano. Tè', caffè e cioccolato"""", curato da Paolo Torriti dell'Università degli Studi di Siena è il catalogo della mostra inaugurata ad Arezzo e presenta un'importante selezione di argenti, dipinti, stampe e antichi erbari settecenteschi, sulla storia e sulla diffusione in Italia delle bevande coloniali: tè, caffè e cioccolato. La sezione principale del catalogo è dedicata ad illustrare i magnifici contenitori in argento delle bevande coloniali: una quarantina di oggetti tra teiere, caffettiere e cioccolatiere, oltre ad altre suppellettili in argento che fanno da corredo, quali trembleuse, zuccheriere, cucchiaini, guantiere. Dalla metà del XVII secolo la definitiva introduzione in Europa delle cosiddette bevande coloniali modificò i costumi e le abitudini sociali. Saranno comunque il Settecento e la raffinata moda rococò a consacrare tali esotiche bevande richiedendo contenitori raffinatissimi ma al tempo stesso più funzionali. Tra feste, balli, concerti, ma anche nell'intimità della casa, i cui ambienti si fanno ora più piccoli e accoglienti, durante rituali assai meno aulici e più confidenziali, prende forma la cerimonia del caffè, del tè e della cioccolata."" -
L' altra metà dell'arte. Un percorso al femminile nella collezione Macro. Ediz. italiana e inglese
Il catalogo è la prima pubblicazione di una serie che accompagnerà le Mostre che sono ospitate nel nuovo spazio dedicato alle mostre temporanee della collezione permanente del Macro che è stato allestito. Per questa prima esposizione sono state selezionate le opere di diciassette artiste di livello internazionale e di generazioni diverse che sono entrate nella collezione permanente del Museo a partire dagli anni Sessanta. Carla Accardi, Benedetta Bonichi, Elisabetta Catalano, Lia Drei, Isabella Ducrot, Giosetta Fioroni, Paola Gandolfi, Nedda Guidi, Avish Khebrehzadeh, Maria Lai, Rosanna Lancia, Titina Maselli, Elisa Montessori, Beatrice Pediconi, Amparo Sard, Sissi, Alessandra Tesi. L'intento principale della mostra è quello di dare visibilità e far emergere, dalla collezione permanente del Macro, figure femminili di spicco del panorama artistico italiano e internazionale. I 17 nomi proposti in questa occasione rappresentano una prima selezione che spazia tra generazioni e varietà di mezzi e ricerche, dove è stato possibile svelare anche percorsi di affinità, individuati non solo conoscendo a priori il curriculum delle artiste, ma rivisitando e scovando le opere in deposito, parlando con le autrici, relazionandosi con chi le ha conosciute, quando le stesse non fossero, purtroppo, più presenti. -
Uomini e donne oltre la siepe
Il romanzo ""Uomini e donne oltre la siepe"""" è uno scorcio di vita contemporanea, una sorta di commedia umana che vede protagonista principale una donna di nome Margherita. Oltre la siepe, metafora dell'esistenza, vivono uomini e donne con i loro eventi, osservati, raccontati, coinvolti nella società odierna in molte sue sfumature. Margherita è dentro e fuori la storia, protagonista e narrante, discreta e sempre coinvolgente, però, con i suoi racconti che suscitano intense e profonde imitazioni. Caterina Condoluci delinea un affresco amaro e frizzante, accigliato e spigliato del nostro momento storico, che ben coglie, sottovoce ma incisivamente, la confusione dei ruoli e la ricerca di nuove strade da percorrere da parte dei personaggi nelle loro passioni, storie ed esistenze per un rinnovato equilibrio del vivere. Arte e letteratura, immagini e parole in un romanzo che è uno spaccato di vita contemporanea, dove alla fine siamo tutti """"Uomini e donne oltre la siepe"""". Il romanzo è arricchito da 12 riproduzioni fotografiche di altrettante opere d'arte del Maestro Dino Nicoletti che dialogano con i testi dei capitoli in cui è suddiviso il volume.""