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Le bocche inutili
Questo volume ospita la traduzione italiana dell'unica opera teatrale di Simone de Beauvoir, ""Les bouches inutiles"""" (1945). Le """"bocche inutili"""" sono le donne, i bambini, i vecchi, i malati, i pazzi, espulsi dalle città assediate e abbandonati al nemico allo scopo di garantire cibo per chi aveva la forza fisica di difendere quelle città con le armi. La problematica è presentata e discussa nei termini del pensiero esistenzialista in un dramma medievale che assomma le infinite tragedie di """"bocche inutili"""" nella storia. Il distacco temporale doveva permettere alla de Beauvoir di evadere la censura vigente nella Parigi dell'occupazione nazista. Ma la fame appartiene anche al vissuto della scrittrice, come le """"bocche inutili"""" appartengono al contesto della Seconda Guerra Mondiale in cui donne incinte, bambini, vecchi, malati, pazzi vengono emarginati e sterminati nei campi di concentramento."" -
Tempo e violenza. Poesie scelte
"Tempo e violenza"""" è una raccolta di cinquanta poesie con testo a fronte scelte da due raccolte della poetessa irlandese Eavan Boland, New Collected Poems e Domestic Violence, Carcanet 2005, 2007. Temi femminili e femministi come il ruolo della donna nella cultura e nella società irlandese, nel mito e nella storia, l'esplorazione e la celebrazione della complessità dell'identità femminile, del contributo muto di generazioni di donne irlandesi alla cultura e alla storia e che la storia e il mito hanno emarginato e ignorato. Temi domestici come il matrimonio, la famiglia, l'allattamento e la cura dei figli, i gesti e le tensioni quotidiane che la poesia e la critica maschile hanno spesso ritenuto non degni di scrittura poetica vengono riesaminati e """"sovversivamente"""" celebrati in versi intensi e memorabili. Altrettanto memorabili e drammatiche sono le poesie che toccano i temi dell'alienazione, dell'assimilazione, della violenza e quelli più """"tradizionalmente"""" irlandesi dell'immigrazione, dell'esilio, dell'identità, della carestia." -
Tutto è uno. Ellam onru. Testo indiano anonimo del XIX secolo. Insegnamento dell'Advaita Vadanta
"Il benessere che deriva dalla conoscenza che """"Tutto è Uno"""" non può essere ottenuto per mezzo di una conoscenza frammentaria che separa le cose e gli esseri. Colui che pensa: io sono separato, tu sei separato, egli è separato, si comporta in un certo modo verso se stesso e in maniera diversa verso gli altri. Al contrario, una persona che guarda a se stessa alla stessa maniera in cui guarda gli altri, e gli altri come guarda se stessa, non potrà che essere onesta e giusta"""". Queste esortazioni incisive e chiare alla luce dei problemi che il mondo contemporaneo sta attraversando, sono state invece scritte da un anonimo indiano nel 1800. La loro fortuna si deve a Sri Ramana Maharsi, il grande saggio indù che visse negli stessi anni di Gandhi e che consigliava """"Tutto è Uno"""" come uno degli strumenti migliori per raggiungere la salvezza e la liberazione. Il testo è una sintesi dell'Advaita Vedanta, il Non Dualismo, la conoscenza esperienziale che costruisce il cuore dell'induismo. Che ci sia davvero, in questa visione pur così antica, qualcosa di profondamente moderno? Qualcosa che sa rispondere al vuoto spirituale creato dalla corsa moderna verso materialismo e individualismo?" -
Non solo shopping. Usi sociali dei luoghi del consumo
Questo libro è un viaggio nei nuovi spazi dello shopping, in particolar modo nei centri commerciali, format distributivi ritenuti efficaci testimonianze di un mutamento socio-antropologico che rende questi spazi luoghi privilegiati della socialità. Luoghi scelti e usati, divenuti parte integrante dell'esperienza quotidiana della nostra società. Luoghi frequentati e amati che si aggiungono (senza sostituirli) ai luoghi antropologici tradizionali, come le piazze e le strade che continuano ad animare i nostri centri storici. Luoghi vissuti, lungi dall'essere impersonali e dal degradarsi in non-luoghi. Prefazione di Giovanni Bechelloni. -
La società densa. Riflessioni intorno alle nuove forme di sfera pubblica
Il libro tratta delle trasformazioni della sfera pubblica con particolare attenzione al caso italiano conseguente al processo d'individualizzazione di massa che ridefinisce profondamente i legami sociali fra individuo e società, anche a causa di fenomeni sociali quali la continua espansione dei sistemi mediali e la crescente mobilità d'individui e informazioni prodotti dalla globalizzazione. Nel nuovo spazio pubblico ogni individuo gestisce un enorme repertorio culturale composto da idee, valori, modelli culturali, simboli, che si riflette sul processo d'attivazione delle dinamiche d'opinione e sulla costruzione delle identità individuali. Si definisce una società densa, abitata da una gran quantità di attori e di temi, di argomenti e di posizioni, che rende le situazioni sociali meno chiaramente definibili per l'abbondanza di senso e la molteplicità di significati possibili fra i quali ognuno di noi deve muoversi, attivando antenne sensibili per comprendere le situazioni, definirle adeguatamente e, quindi, decidere e agire. -
Strindberg. La scrittura e la scena
Questo libro indaga in profondità e in una larga ottica comparativa l'arte poliedrica e dagli interessi circolari di August Strindberg (1849-1912), un maestro del teatro moderno e in assoluto del modernismo. Partendo dal presupposto che la vastissima produzione letteraria del grande autore svedese richiami in continuazione il problema della scena e dell'attore, che s'innerva, a sua volta, nelle peculiarità della sua drammaturgia, Strindberg viene posto in stretta relazione, tra gli altri, con Euripide, Swedenborg, Schopenhauer, Zola, Ibsen, Nietzsche, Craig e Fuchs. Ne emerge il ritratto inedito, ricco d'implicazioni culturali inusitate, di un intellettuale sommamente inquieto e mai distante dall'utopia audace di un teatro di ricerca. -
Neurofitness. BTSA, la bussola per la tua vita professionale e personale
Neurofitness è un libro che contiene un potente messaggio di speranza per le persone che cercano di trovare la loro strada nella vita. Uno strumento di auto-aiuto, che contribuisce a cambiare la vita di tutti i suoi lettori con idee pratiche per una migliore autorealizzazione personale. La lettura di questo libro dà la possibilità di scoprire e ritrovare la bussola della propria vita, consentendo una corretta pianificazione personale e professionale. Di profonda matrice junghiana, il metodo Benziger, denominato BTSA, include le ultime scoperte delle neuroscienze relativa alla valutazione dello stile di pensiero. Diversamente da tutti gli altri metodi non dichiara: ""tu sei così"""", ma dà la traccia di come è stato utilizzato il cervello nel corso della vita, evidenziando immediatamente la presenza di una falsificazione e donando strumenti correttivi che consentono a ciascuno di riconquistare e far crescere rigogliosamente le proprie tendenze naturali, i propri talenti, la propria vita."" -
Il cinema di Gabriel Garcia Marquez
Il libro mette a fuoco la passione cinematografica e il rapporto con il cinema del Premio Nobel colombiano da una prospettiva inedita: non soffermandosi sull'adattamento delle sue opere letterarie, ma indagando direttamente la sua attività di scrittore per il cinema, le modalità, l'evoluzione e i risultati del suo essere sceneggiatore. Emerge così l'importanza del cinema per la formazione del suo stile negli anni giovanili, in cui sognava di realizzarsi artisticamente proprio scrivendo per il cinema, e la continuità della sua attività di sceneggiatore, con più di venti film scritti in quattro decenni. Per la prima volta delineato e approfondito il quadro dell'opera filmica di García Márquez: film in cui spesso sono evidenti alcuni dei tratti caratteristici della sua opera, ma in cui si possono anche scoprire lati meno noti e appariscenti della sua strabiliante inventiva. Si scoprono così le favole e gli incubi, i miti, i destini tragici, le storie d'amore e di denuncia, i sogni e la poesia che popolano l'immaginario di un García Márquez ancora poco conosciuto: appassionato di cinema e scrittore di film. -
Hanif Kureishi
Nato nel 1954 nella periferia londinese da padre pakistano e madre inglese, Hanif Kureishi è uno degli scrittori più importanti e influenti della Gran Bretagna contemporanea. Il presente volume si propone di offrire una guida introduttiva alla sua vasta produzione, prendendo in considerazione le opere teatrali, cinematografiche, saggistiche e letterarie, in particolare il romanzo ""The Buddha of Suburbia"""" (1990), che ha attribuito all'autore notorietà e successo internazionale. Oltre a fenomeni quali multiculturalismo, discriminazione razziale, integrazione e identità, Kureishi ha esaminato questioni differenti come il senso di colpa, l'incomunicabilità e la crisi delle relazioni di coppia. Questo ampio spettro di tematiche è stato trattato in modo originale e irriverente, attraverso una prosa fluida e coinvolgente, caratterizzata da un sapiente bilanciamento tra realismo, surrealismo, il tragico, il comico, una scoppiettante ironia e un cinico umorismo nero."" -
Spazio. Ediz. multilingue
Nei tre frammenti di ""Spazio"""" vi è un portentoso tentativo di rappresentare la totalità della poesia: non la poesia tutta, ma il suo carattere totale, assoluto. Spazio è infatti un poema totale, assoluto, indubbiamente una cima della poesia del novecento, forse anche della poesia universale. Il poeta compie qui l'estremo sacrificio: farsi egli stesso poesia, divenire poema. """"Gli dèi non ebbero maggior sostanza di quella che ho io"""". Io, come loro, ho la sostanza di tutto il già vissuto e di tutto quel che resta da vivere. Io non sono solo presente, ma fuga torrenziale da cima a fondo. E quel che vedo, da una parte e dall'altra, in questa fuga (rose, resti d'ala, ombra e luce) è solo mio, ricordo e ansia miei, presentimento, oblio. [...] Non ti appena lasciarmi? E perché devi andar via da me, coscienza? Non ti è piaciuta la mia vita? Io che ti ho cercato la tua essenza. Quale sostanza possono mai dare gli dèi alla tua essenza che non le possa dare io? Te lo dissi all'inizio: 'Gli dèi non ebbero maggior sostanza di quella che ho io'. E devi andar via da me tu, tu per integrarti in un dio, in un altro dio diverso da quel che siamo mentre tu sei in me, come di Dio?""""."" -
Asia. Il teatro che danza
Il racconto del teatro in Asia sottende un ineludibile riferimento al divenire del contesto culturale in cui è nato e, quindi, analizzarne lo sviluppo significa anche studiare la genesi di quel contesto in una prospettiva storico-antropologica. Il manuale adotta uno sguardo trasversale che consente di affrontare sincronicamente alcuni macro temi sui quali, al di là del tempo e dello spazio, l'intelligenza teatrale asiatica si è misurata proponendo risposte sempre diverse a questioni al fondo comuni: la trasmissione dei saperi, il corpo che danza, ombre e marionette, maschere e trucco, il comico. Gli aspetti teatrali considerati sono stati indagati iniziando dalle culture che li hanno visti nascere: un fenomeno teatrale asiatico non può essere studiato utilizzando (esclusivamente) paradigmi culturali occidentali, ma adottando un punto di vista interno alla cultura osservata (senza abiurare del tutto quella di appartenenza), nella convinzione che solo il relativismo culturale possa essere la struttura di lettura corretta in tutti i campi del sapere. -
Lo schermo che pensa. Cinema, scrittura e formazione
Il cinema non è mai solo cinema, così come la letteratura non è mai solo letteratura, i film sono soprattutto un inesauribile magazzino di storie e dilemmi morali ai quali far ricorso ogni volta che cerchiamo di alimentare l'immagine di noi stessi e del nostro mondo. Il cinema stimola il pensiero per la sua specifica orditura: l'interpretazione che ne dà lo spettatore non è mai totalmente giustapposta né tanto meno è un significato che viene attribuito al film del tutto ab extrinseco. Le opere con cui l'autore del libro si impegna in un serrato corpo a corpo sono nell'ordine: ""Il Casanova"""" di Federico Fellini, """"Apocalypse Now"""" di F.F. Coppola nella sua versione Redux, e """"Lost in La Mancha"""", un documentario che racconta di un film che Terty Gilliam non è mai riuscito a portare a termine, basato sul Don Chisciotte di Cervantes. Le tre opere hanno in comune il fatto di avere una famosa opera letteraria alle spalle: in tutti e tre i casi la scrittura che li precede ci conduce al nocciolo duro, al cuore del discorso cinematografico."" -
Il re e la regina
Guerra di Spagna. Nella Madrid assediata, un gruppo di miliziani occupa un palazzo ducale e v'insedia il proprio quartier generale. Impatto emozionato fra uomini pressoché analfabeti e la raffinatezza della dimora aristocratica. Ricordo personale e leggenda collettiva: spunti preziosi per un romanzo che coniuga felicemente vocazione sociale e politica e alta qualità estetica. Ramón José Sender, esiliato da dieci anni, affronta il tema angoscioso della guerra civile con piglio sicuro, con un taglio studiatamente obliquo che gli consente una grande ricchezza di sfumature; e innesca, fra la duchessa rimasta celata nella torre e il suo giardiniere, una trama morbosa che è anche una storia di dominazione. Fra il bene e il male si perdono i confini; alla luce del parco subentra l'oscurità rotta dai tracciati delle contraeree che delineano spaventosi splendori nella volta notturna. All'antica bellezza si sostituisce un orrore che svela una nuova, inedita bellezza. -
Altro Novecento
Le splendide lettere d'amore di Tozzi alla fidanzata e le ""cifre del comico e della confessione"""" dell'immoralista Palazzeschi, la centralità di Ungaretti nel quadro della lirica del Novecento e il poliedrico Malaparte direttore di una rivista di rilievo come """"Prospettive""""; e ancora la poesia di Luzi e Caproni, Gatto, Sereni e Parronchi, Cattafi e Raboni, ma anche la narrativa di Gianna Manzini e il magistero critico di Luigi Baldacci. Questi e altri - da Carifi a Trinci, dalla Bettarini a Riccarelli - i personaggi di un secolo di letteratura italiana sconfinante nell'oggi che Marco Marchi torna a interrogare. Una nuova serie di """"sondaggi"""" che è un'intensa esperienza di """"ascolto"""": ascolto di testi in grado di rispondere ad un'unica richiesta comunicativa, espressiva e dialogica, in difesa di quei valori che legano da sempre alla parola il destino dell'uomo nel mondo. Una dinamica e propulsiva sinergia scrittura-lettura che torna a farsi colloquio, fiducia in una possibile riqualificazione umana: """"Perché leggere, nel nostro tempo - come scriveva Tozzi un secolo fa e come Marchi invita ancora a credere -, è specialmente esistere""""."" -
Viola & co. Storia e colori del calcio a Firenze e in Toscana (1898-2008)
Il calcio non si può spiegare col calcio. Per raccontarlo è necessario collegarlo con la società, la cultura, il costume e la politica: in altre parole, con la storia. Sergio Salvi e Alessandro Savorelli, ""opinionisti di cultura"""" e non """"opinionisti di calcio"""", dopo """"Tutti i colori del calcio"""", raccontano, dentro una storia del Novecento ita liano, la vicenda del calcio toscano. Dal periodo pionieristico (1898-1928), all'assorbimento nel calcio nazionale, che segna il prepotere delle squadre del Nord (1929-2008), il libro (senza trascurare Livorno, dove è sorto il primo football club della regione, Lucca, Pisa e altre città) segue l'ascesa della Fiorentina, la maggiore """"potenza"""" calcistica regionale fino all'approdo sul palcoscenico """"europeo"""" e ne individua il ruolo storico nel football italiano ed europeo."" -
La porta
La porta è la raccolta di poesie più recente di Margaret Atwood pubblicata nel 2007. Le cinquantuno poesie scandagliano il mistero della creatività, il passaggio del tempo e la consapevolezza della mortalità. Coraggioso e compassionevole The Door - La porta interroga le certezze che faticosamente costruiamo intorno alle nostre vite. L'opera consacra Atwood tra i maggiori e più amati poeti contemporanei. La porta è punteggiata da riflessioni sul corpo femminile e sulla sua vulnerabilità, soprattutto verso gli effetti del tempo, che sono registrati con una buona dose di ironia e di sarcasmo. Molto spazio è dedicato alla fatica, alla stanchezza, ma anche alle vessazioni della vita di una celebrità. Tutte le poesie sono piene di passaggi, di soglie spesso avvolte dall'oscurità, come quelle che si aprono e si chiudono con lo scorrere implacabile del tempo nell'ultimo componimento. Il ruolo del poeta si rivela cruciale, in quanto è l'unico ad avere familiarità con il buio e con il mondo delle ombre. -
Da Einstein a Mandelbrot. La filosofia degli scienziati contemporanei
Giuseppe Gembillo ripercorre, in questo volume, il cammino che ha condotto gli scienziati contemporanei a operare una rivoluzione profonda nella tradizionale immagine del mondo. La prima tappa di questo percorso è rappresentato dal dibatttito scientifico e filosofico suscitato dalla fisica quantistica che ha condotto alla crisi della fisica classica e della visione della natura come meccanismo. I passi successivi hanno condotto prima alla storicizzazione della natura e poi a una visione organicistica di essa. Tutto ciò ha comportato il sorgere di un nuovo linguaggio matematico imperniato su una descrizione formale ed esterna degli oggetti. L'autore ha ricostruito il percorso storico teoretico che ha condotto a tale esito tracciando una serie di profili dei più autorevoli scienziati del Novecento, con particolare riferimento a Einstein, Bohr, Heisenberg, Schrödinger, Jordan, Prigogine, Lovelock, Mandelbrot. -
Il territorio magico. Comportamenti alternativi nell'arte
Proponiamo con questa nuova edizione il primo libro di Achille Bonito Oliva, l'eccentrico critico d'arte, saggista e fondatore della Transavanguardia: Il territorio magico. Con questo volume, ormai introvabile e ricercato da tutti, traccia un profilo dei radicali mutamenti che hanno interessato il campo artistico tra anni Sessanta e Settanta, mettendo in luce le componenti chiave - poetiche, filosofiche, antropologiche - di un momento fondamentale della nostra vicenda culturale. In una scena artistica in cui il post minimalismo e l'Arte povera avevano fatto da poco il loro ingresso, Bonito Oliva propone una lettura dei fatti artistici distante dall'accento sui materiali e i processi naturali e concentrata invece sulla dimensione culturale, sulla relazione antropologica tra corpo, linguaggio, comportamento e spazio. Il luogo dell'azione artistica si è trasformato appunto in un ""territorio magico"""": uno spazio condiviso in cui viene tendenzialmente annullata la distanza opera-spettatore e l'artista stesso si espone in qualità di """"materiale""""."" -
Voce viva. Canzoni, stornelli, proverbi, riti e feste di popolo. La tradizione educante
Perché ancora oggi si canta ""Donna Lombarda""""? Sotto una plateale condanna affiora la comprensione per una donna che tenta di cambiare il suo destino. Il rito agrario grano, non carbonchiare ricorda un popolo - gli Etruschi - giunto da noi inseguito da una carestia, mentre il nome stesso di Firenze richiama quello di una divinità che fa """"fiorire"""", maturare il grano. Cinquant'anni di ricerche permettono di presentare in modo nuovo le canzoni, gli stornelli, i proverbi e i riti agrari del Maggio e del ciclo del grano, scegliendo fra i più belli e significativi giunti fino a noi. Sono voci che a ogni passaggio si rinnovano, dimostrando quanto sia tenace e attuale, per qualsiasi popolo, l'impronta tradizionale. Questa ricerca - testo di base per gli studi - grazie a confronti e analisi di nuovo conio, si è sviluppata nei corsi di aggiornamento per insegnanti e nei seminari universitari, che Fornari svolge da anni, mostrando che la tradizione educante offre agli insegnanti un inquadramento nuovo e qualificato. Di tutto ciò è testimone questo libro, che si muove fra tradizioni - allegre o serie - sempre vivaci e intriganti."" -
La donna sulla luna
Il volume antologico contiene cinquantuno poesie tratte dalle principali raccolte di Carol Ann Duffy, una delle voci poetiche più autorevoli e popolari della scena britannica. Duffy gode in patria di una crescente stima di critica e pubblico, resa ancora più solida dalla nomina, nella primavera del 2009, alla prestigiosa carica di Poet Laureate, la prima donna a ottenere l'incarico. Le poesie della Duffy sono lette e apprezzate anche da un pubblico di lettori non abituali grazie allo stile incisivo, comunicativo e solo apparentemente semplice, costruito sull'abile mescolanza di linguaggio lirico-metaforico con un immaginario tough e streetwise, sapientemente artigianale, che implica la conoscenza e lo scaltrito utilizzo dei vari gerghi proletari e stradaioli. È proprio per essere maestra di questo genere di poesia alto e accessibile al tempo stesso che Duffy si trova al vertice delle classifiche di vendita. Anche la critica esprime da tempo il suo apprezzamento per la sua forma classica e innovativa insieme, per la precisione e l'abilità della tecnica per l'originalità del linguaggio, la vastità e profondità dei temi esplorati.