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Bestie
Fin dall'inizio di Bestie Tozzi invoca la libertà, la dolcezza, il ricongiungimento. Gli sguardi di un'anima già avvertita e definita ""piena di occhi chiusi"""" (Barche capovolte) si indirizzano preferenzialmente verso scenari normalizzati, specie campestri; ognuna delle bestie qui doviziosamente chiamate a raccolta sarà, secondo l'associazionismo jamesiano, il segno materializzato di un proprio disagio e di una propria conoscenza: una sorta di dislocazione rintracciata di quel che di non saputo l'io porta con sé, del suo inquietante impasto di """"buca di scorpioni"""" e """"nido di usignoli"""", di """"bisbigli"""" e """"code paurose"""". All'insegna di modi di essere, il dentro e il fuori annullano demarcazioni di territorio: tutto sarà estasi o incubo. A dare consistenza al fantasma animalesco che come un appuntamento inevitabile e strutturante attende il lettore è ciò che Luigi Baldacci ha chiamato il """"realismo del profondo"""" di Tozzi, l'espressionismo integrale di una scrittura ai vertici del Novecento."" -
Messina 1860 e dintorni. Uomini, idee e società tra Risorgimento e unità
Il volume propone più percorsi di ""lettura"""" su alcuni aspetti della realtà meridionale nella transizione dal regno delle Due Sicilie al regno d'Italia con l'obiettivo di offrire spunti concreti alla riflessione storiografica. In particolare in questo lavoro convergono tre linee di ricerca, di riflessione e di analisi, che tendono a mettere in luce in una visione d'insieme, anche se variegata e variamente composita, prima di tutto il contributo della Sicilia e dei siciliani al dibattito politico sull'idea federalista nell'800; a """"leggere"""", poi, la complessa transizione dai Borboni ai Savoia attraverso le concrete riforme del sistema giuridico e amministrativo; a descrivere, infine, il passaggio tra Risorgimento e Unità in un grande centro urbano, sia pure assumendo come punto di osservazione una città come Messina, che per molti aspetti rappresenta una realtà anomala nel contesto dell'isola grazie anche alla presenza di un'attiva borghesia mercantile legata al commercio marittimo."" -
Un impaziente desiderio di scorrere il mondo. Studi in onore di Antonio Invernizzi
Già ordinario di Archeologia e Storia dell'arte del Vicino Oriente antico, Antonio Invernizzi ha ricoperto la carica di Direttore Scientifico del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino e ne è stato Presidente fino al 2010. Oggi è Professore Emerito presso l'Ateneo di Torino e socio dell'Accademia delle Scienze di quella città. In occasione del suo settantesimo compleanno un volume miscellaneo raccoglie contributi ispirati alle principali tematiche ed aree di interesse della intensa e diversificata attività scientifica dello studioso. -
Amartinengo
Chi conosce la fragilità di questa vita, prova con tutte le sue forze a difenderla, a proteggerla. Chi è stato lì lì per perdere tutto, si abbarbica come pianta rampicante al muro dell'esistenza. Dopo essersi misurata con la possibilità di fuggirsene via, Lavinia cerca un contrappeso per continuare a esistere nella sua realtà scombussolata dalla vendita della casa murata a Martinengo. Si fa erede della memoria, mettendone insieme i cocci: le vite che le sono state raccontate dalla nonna, quelle che ha scovato nel baule verde leggendo le lettere, i diari e un quaderno di chi non c'è più. Confida in ciò che indovina, mentre con un balzo piomba nelle vite dei suoi cari, lascandosene incantare. Ha perduto la casa degli avi, ma ricostruisce pareti d'aria e di vento: storie da leggersi vicino o lontano da Martinengo. Storie per montare tende beduine nei deserti della vita. Non tutto è smarrito se si è disposti a ricominciare come Penelope, saggia e innamorata, che disfaceva per rifare la sua tela, tessendo la sua fedeltà più che la pazienza. Quando l'idillio è mantenuto intatto dentro le pieghe della memoria, si fa indistruttibile. E immemoriale. -
L' amore goloso. Libertinaggio gastronomico nel XVIII secolo
Frizzante e saporito excursus sui legami che il libertino intesse in permanenza tra la tavola e il letto, questo libro celebra l'ingresso trionfale nella letteratura dell'arte gastronomica attraverso il romanzo licenzioso. Le gioie della tavola vengono passate in rassegna da Safran con humour, gustose citazioni e tanti aneddoti che mettono in luce la stretta relazione che ha legato erotismo e nutrimento nel corso del Settecento. Le virtù afrodisiache degli alimenti (cioccolato, ostriche, caffè, champagne, vini, liquori), che costituiscono i vari capitoletti del libro, erano conosciute assai prima del secolo dei Lumi, ma, nota Safran, bisognerà attendere i grandi libertini, come Casanova e Sade, per vederli associati ai piaceri della bocca e ancor più a quelli dell'alcova... Repertorio di ricette e menu ""golosi"""", il libro è un viaggio pieno di fascino che ci fa entrare nella società galante dell'epoca e nella narrativa più irreverente, ispirata dalla nuova filosofia della """"natura"""" e della """"ricerca della felicità""""."" -
Storia moderna. Vol. 5: Scritti vari.
Il volume completa la serie degli Scritti vari di Ernesto Sestan (1898-1988), promossa dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze. Esso raccoglie 24 contributi, di cui due inediti. Testimonianza di una attività indefessa e acuta, questi lavori spaziano dagli albori dell'età moderna sino alle soglie della Rivoluzione francese e toccano aspetti essenziali della storia italiana ed europea, dal conflitto tra cristiani e islamici dopo la caduta di Bisanzio (1453) alle vicende del Sacro Romano Impero nel periodo della sua decadenza, all'indagine sul Secolo di Luigi XIV di Voltaire, sino alle più tarde ricerche su Carli e Denina. Con rara finezza di scrittura, l'autore delinea problemi salienti della vita intellettuale e politica tra '400 e '700, facendo perno sul lascito dell'Illuminismo e della sua storiografia con immutata fedeltà alle prospettive etiche e concettuali dello storicismo. -
Le opere di Dante. Testo critico 1921 della Società Dantesca Italiana
Con un saggio introduttivo di Enrico Ghidetti. 25 maggio 1921: è finito di stampare un volume contenente tutte le opere di Dante che aveva il merito, secondo Michele Barchi principale responsabile dell'edizione, di avere ""messo alla portata di tutti"""", nella ricorrenza centenaria, un libro che consentisse di """"leggere Dante nella forma che meglio ci è dato oggi di ricostruire"""". E questo """"Dante del 21"""" rappresenta una pietra miliare nel secolare itinerario della filologia e letteratura dantesche. L'edizione del '21, già riproposta nel 1960 per i tipi della stamperia Valdonega dalla casa editrice Ricciardi, in quella veste editorialmente impeccabile si ripubblica oggi, nella certezza di offrire una preziosa testimonianza di quanto il dantismo italiano tra Otto e Novecento ha prodotto, riconquistando il posto che gli compete nella civiltà letteraria del nostro tempo. E ad un tempo viene nuovamente reso disponibile un testo basilare di riferimento per tutti i cultori di Dante."" -
Dialettica della fede
"Solamente quando si ha fede si pensa; chi non ha fede non pensa; pensa solamente colui che ha fede"""", si legge nella Chandogya Upanishad (VII, 19). Anche nel mondo cristiano - da Meister Eckhart ad Hegel, passando per san Giovanni della Croce - è presente la consapevolezza che non vi sia pensiero senza fede, ma anche, per contro, che neppure vi sia fede senza pensiero. Contrariamente all'opinione comune, infatti, la fede non è affatto credenza, produttrice di rappresentazioni religiose, sostitutive del sapere scientifico e destinate al conflitto con esso, ma distacco, ovvero movimento della ragione verso l'Assoluto, che nega ogni rappresentazione e toglie via ogni elemento accidentale dell'anima, conducendo così alla scoperta dello spirito." -
Eredità cartesiane nella cultura britannica
Il volume affronta la diffusione del cartesianismo nel pensiero britannico dal Seicento all'Ottocento esplorando un vasto spettro di temi e aprendo prospettive di ricerca innovative con indagini specialistiche molto approfondite. In particolare vengono indagati i rapporti tra il metodo cartesiano e i progetti di riforma del sapere di ispirazione comeniana, il confronto di Locke con Descartes e con Malebranche sui temi dell'innatismo e della visione in Dio, i concetti di mente e coscienza fra Descartes e Reid, il confronto di Newton con Descartes sulla teoria della luce. Completa la raccolta di studi una bibliografia sulle opere di Descartes pubblicate in Inghilterra nei secoli XVII e XVIII. Indagando come le singole opere o i molteplici temi del pensiero di Descartes siano stati accolti e riletti nei diversi autori e in contesti scientifici e culturali specifici, il convegno ha potuto mostrare come i temi cardinali del pensiero cartesiano, dalla metafisica, alla filosofia della natura, alla teoria della conoscenza, all'etica, siano stati centrali nella cultura filosofica britannica dal Seicento all'Ottocento. -
Manuale di etica ambientale
L'etica ambientale nasce negli anni Settanta del Novecento nell'incrocio degli interessi dell'etica applicata con la nuova sensibilità nei confronti della natura. Il volume presenta i principali nuclei tematici della disciplina introducendo le concezioni etiche che hanno spiegato il valore degli ambienti naturali e affrontando in particolare il ruolo dell'essere umano e l'antropocentrismo. Discute i temi attuali del cambiamento climatico e si interroga su quali siano gli obblighi che abbiamo nei confronti delle generazioni future e su come possano essere fatti pesare sulle nazioni. Esamina inoltre l'estetica ambientale e la sua relazione con l'etica, la posizione delle religioni sul tema dell'ambiente e le diverse concezioni etiche che hanno riportato dentro i confini della morale gli animali. Questo libro è il primo a fornire un quadro completo dell'etica ambientale in italiano, analizzando i temi concreti e riconducendoli alle fonti dei nostri scrupoli morali, al valore che attribuiamo alla natura, al ruolo della tecnologia e alle richieste della giustizia. -
Viaggi intorno al nome. Percorsi e figure dell'ebraismo contemporaneo
Questo studio ha inteso avvicinarsi al difficile percorso etico e culturale della nostra epoca, al cui interno il pensiero ebraico mostra ancora tutta la sua antica giovinezza nel formulare nuove mappature, che dalle rassicuranti pareti del sacro offerte dal tempio si espandano verso la lettura difficile del tempo presente. Visto così, lo spazio empirico, rappresentato dai tanti esodi dalla terra promessa e dalle tante forzate diaspore verso paesi inospitali, si trasforma in spazio simbolico: dalla particolarità del popolo ebraico ad essere popolo scelto, ""separato"""", dagli altri popoli ad una comunità aperta all'universale in ragione del suo implicito compito messianico. I viaggi intorno al nome impronunciabile non sono che la cifra filosofica del bisogno di attraversare il paesaggio complesso e affascinante rappresentato dall'opera millenaria che ha da sempre legato la parola biblica, il commento e le interpretazioni talmudiche con quella riflessione contemporanea provata dalle crude prove della storia."" -
La morale al tempo della bioetica. Una difesa dell'autonomia di scelta
Questo libro propone una difesa della centralità dell'autonomia decisionale dei pazienti nelle questioni bioetiche di fine vita. L'idea di fondo da cui l'argomentazione prende le mosse è che i nostri schemi di riflessione morale vengono oggi rimessi in discussione e sollecitati a ridefinire i propri presupposti dalla novità dei problemi bioetici. In particolare, concentrandosi sulle questioni di fine vita quali l'eutanasia, l'interruzione delle terapie, la sedazione terminale, il libro evidenzia la necessità di una riflessione teorica, prima ancora che pratica, su domande quali: cosa significa valutare moralmente una certa scelta? Quali individui possono dirsi coinvolti in una decisione e hanno voce in capitolo nella valutazione etica? Cosa significano, e quale valore morale hanno, le distinzioni fra uccidere e lasciar morire o fra uccidere intenzionalmente qualcuno e provocarne la morte in modo non intenzionale? Nel suo continuo rimando tra riflessione teorica e riflessione pratica, il libro non rinuncia a trarre tutte le conseguenze dell'argomentazione proposta, giungendo a sostenere apertamente la liceità morale dell'eutanasia attiva volontaria. -
Filosofia e religione. Studi su Karl Jaspers
Il volume raccoglie intorno alla coppia concettuale di ""filosofia e religione"""", uno dei plessi problematici più classici della storia della filosofia, una serie di saggi elaborati dall'autore in un arco temporale di circa tre lustri, che intendono essere il documento di un lungo e ininterrotto colloquio critico con il pensiero di Karl Jaspers. Nel focalizzare aspetti della meditazione jaspersiana facenti capo al dominio dell'etico e del religioso, gli scritti analizzano alcuni temi cruciali dell'itinerario speculativo del grande pensatore tedesco: quello del mito e della demitizzazione, quello dell'eredità biblica e teologica in rapporto alla libera coscienza del singolo, quello del male radicale, quello del tempo e dell'eterno, quello dei destini dell'uomo contemporaneo segnato dalla morte di Dio e dalle sgomentanti catastrofi storiche del XX secolo. Nell'obbedire al principio della Liberalität, la riflessione di Jaspers conduce inevitabilmente a confrontarsi con l'intera tradizione del pensiero religioso liberale, nel cui orizzonte tale riflessione va inscritta ai fini della sua piena intelligibilità."" -
Con la velocità dell'estate
Una base militare dismessa dell'ex Germania Est, la baia di Stettino, edifici prefabbricati e guerre simulate. Un'infanzia trascorsa in un paese che è scomparso all'orizzonte della storia. Quali aspettative ha tradito l'esperimento del socialismo reale? Quali sogni restano per chi non ha potuto portare a termine quel progetto di nuovo stato e ne ha vissuto la dissoluzione? Con una lingua che si libera dai vincoli di una sintassi tradizionale e dà voce alle proprie congetture interiori, la narratrice cerca di riportare in vita la sorella perduta, di entrare nel suo mondo segreto, nella sua relazione amorosa immaginandola sullo sfondo di un suggestivo paesaggio della memoria fatto di boschi, vecchie caserme, edifici abbandonati. Con il ""cemento delle parole"""" ricostruisce l'ultimo incontro con l'amante e indaga le ragioni di quella decisione tragica e irrevocabile, presa con la velocità dell'estate."" -
Derive territoriali. Cronache dalla montagna del disagio
Non esiste un pensiero del territorio in Italia. E non esiste una rappresentazione condivisa dello spazio-Italia. Queste drastiche espressioni rinviano alla nostra storia, al nostro passato, al nostro presente. Le discussioni sulla questione dell'unità, se indirizzate verso retoriche utilitarie, possono nascondere il lavoro unitario da fare: in nome dei tanti problemi che attendono di essere affrontati con uno spirito diverso da quello della competizione, della divisione o peggio, delle accuse e delle recriminazioni. Il testo propone una verifica empirica delle situazioni dei comuni di montagna in declino o, forse, in dissoluzione. E pone una serie di domande nell'ordine del realismo, delle contraddizioni, dei limiti e delle possibilità che un insieme non modesto sia quantitativo che qualitativo solleva negli orizzonti problematici del futuro. Seguendo il percorso riflessivo dell'ipotesi finale, un'alleanza nuova e intensa tra città e montagna può dare speranza laddove gli spiragli di salvezza sembrano sempre più tenui. -
Risorgimento per lumi sparsi
Pensato in occasione del centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia, questo volume non è però un libro di occasione o di circostanza. Tutti coloro che vi hanno collaborato, da anni rivolgono il loro interesse allo studio della storia della filosofia e della cultura italiane. Per loro, dunque, l'occasione poteva valere soltanto in un senso: quello di richiamo, nella continuità di interessi consolidati, alla riflessione sulla fisionomia di un movimento nato nell'ambito del dibattito filosofico-letterario, piuttosto che nella pratica di un patriottismo fondato su un programma politico definito e socialmente condiviso. -
La Francia di Vichy. Una cultura dell'autorità
Ormai da alcuni anni i contributi più validi e stimolanti per la conoscenza della realtà di Vichy vengono da studiosi non francesi. Col presente lavoro, Maurizio Serra affronta uno degli aspetti fondamentali e più controversi di tale realtà. Quello della cultura, non limitandosi però agli anni di Vichy, ma risalendo agli anni Trenta e anche più indietro, così da tracciare un convincente profilo della tradizione antirepubblicana e poter poi vedere come le diverse componenti di questa tradizione abbiamo giocato e si siano atteggiate nel 1940-44. Ne è uscito un libro che farà a lungo testo e che al tempo stesso si inserisce autorevolmente nel dibattito in corso sul ""fenomeno fascista"""" e sui caratteri del """"fascismo"""" francese."" -
Liberalismo, costituzioni, nazionalità. Il 1848 in Italia e nell'area danubiana
La Primavera dei popoli del 1848 avrebbe potuto sancire, con notevole anticipo rispetto a quanto poi effettivamente avvenuto in Italia, in Ungheria e in altri paesi del bacino danubiano-balcanico, il successo della lotta contro i sistemi assolutistici, a quel tempo ancora largamente dominanti, e la conseguente affermazione del diritto all'autodeterminazione dei popoli per mezzo della creazione di una serie di nuovi, o ricostituiti, Stati indipendenti. Il volume raccoglie saggi di specialisti che, attraverso la presentazione di un ampio spettro di situazioni e problemi ruotanti intorno alla centralità e all'evoluzione della questione nazionale e dei progetti costituzionali per i popoli dell'area mediterranea e della regione danubiana, ricostruiscono criticamente alcuni dei nodi teorici e pratici del biennio rivoluzionario 1848-49. -
Stagione che vai, Firenze che trovi. Almanacco di eventi e socialità fiorentine
Una guida dedicata a eventi legati a Firenze e ai suoi dintorni divisi per ogni mese dell'anno. Gli eventi sono organizzati anche in base a un'ulteriore suddivisione per argomenti: arte, artigianato e musica, enogastronomia, natura, sport e benessere, tradizioni e feste popolari, consigli utili per vivere la città come dei veri fiorentini doc All'interno è possibile spaziare dalle specialità enogastronomiche all'artigianato, ricevendo anche preziosi suggerimenti per visitare i luoghi più suggestivi. -
L' ombra di Piovene
Fra il 2007 e la scorsa primavera, Franco Cordelli s'è trovato a scrivere di Guido Piovene. ""Lo rileggo per caso; ma anche, sospetto, per una qualche bellicosa necessità"""". Sospetto, bellicosità, necessità: sono i caratteri del corpo a corpo dello scrittore di oggi col suo predecessore, rimosso ma proprio per questo inaggirabile. """"Uno degli eroi intellettuali del XX secolo"""", lo definisce con buona dose di provocazione: essendo dovuto, l'oblio di Piovene, proprio alla sua fama di scarso eroismo. Si susseguono confronti esistenziali, prima che letterari, con capolavori come Lettere di una novizia, Le Furie, Le stelle fredde e Verità e menzogna. E si intercala un saggio disperso dello stesso Piovene, Contro Roma, consuntivo corpo a corpo con se stesso, che rivela come questo libro sia un'autobiografia intellettuale. """"Tenacemente indiretta"""": al modo in cui i personaggi di Piovene """"si appalesano e significano se stessi"""". L'ammiratore di Cordelli e delle sue ultime straordinarie inchieste in forma di romanzo sull'Italia contemporanea, """"Un inchino a terra"""", """"Il duca di Mantova"""" e """"La marea umana"""", speculerà infinite agnizioni di lettura.""