Sfoglia il Catalogo feltrinelli019
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6041-6060 di 10000 Articoli:
-
Le funzioni del museo. Arte, museo, pubblico nella contemporaneità
Forse più di ogni altro luogo contemporaneo i musei rendono visibili i meccanismi simbolici, i dispositivi comunicativi, le tendenze e le aspettative dell'attuale panorama culturale. Alle problematiche comuni alla creazione artistica e al museo nello scenario contemporaneo è stato dedicato il convegno internazionale ""Le funzioni del museo"""", svoltosi a Roma nell'aprile del 2009, che ha visto confrontarsi nel corso di due giornate artisti, studiosi, critici e curatori. Questo volume raccoglie e amplia il ventaglio delle riflessioni avanzate in quell'occasione, offrendo ai lettori un panorama delle posizioni teoriche più significative, insieme a una selezione di testi teorici d'artista, """"storici"""" e recenti. Le sue pagine permettono di ricostruire, dalle sue prime manifestazioni alla fine degli anni sessanta sino a oggi, l'evoluzione della Institutional Critique, la tendenza artistica che ha messo l'istituzione-museo al centro del lavoro di creazione, e forniscono gli strumenti critici indispensabili ad affrontare criticamente i """"dilemmi"""" teorici, estetici e sociali che i musei si trovano oggi ad affrontare."" -
Diletta moglie, amati figli. Disposizioni e sentimenti nei testamenti della Trieste asburgica
Un ricco commerciante lasciava il suo ingente capitale costituito da palazzi colmi di mobili e argenteria alla moglie che era stata sposa affettuosa e madre esemplare, un contadino destinava alla moglie che lo aveva assistito e lavorato sempre al suo fianco un piccolo campo con vigna. Uomini e donne appartenenti a tutti i ceti sociali, etnie e fedi religiose nella consapevolezza che la morte poteva carpirli ad ogni momento, scrivevano con l'aiuto di un notaio o di proprio pugno le loro ultime volonta. Le voci dei testatori si susseguono a formare una collana di madri e spose virtuose, padri autorevoli e responsabili, di figli amati e obbedienti, a volte interrotta da storie di mogli maltrattate, di marito traditi nelle loro aspettative, di figli disobbedienti. I testamenti scritti alla fine del Settecento e nell'Ottocento parlano di sentimenti, ma descrivono anche una città cosmopolita come Trieste dove l'illuminata legislazione austriaca aveva reso uguali nella successione i maschi e le femmine. -
Marisa Fabbri. Lungo viaggio attraverso il teatro di regia. Con CD-ROM
Marisa Fabbri è stata una protagonista delle scene italiane del secondo Novecento. Fiera sostenitrice di un teatro d'arte mai disgiunto dall'impegno politico nel segno di Brecht, nella sua lunga esperienza, l'attrice ha saputo coniugare il ripensamento della tradizione del grande attore con una sincera adesione al teatro di regia. Fondamentale la sua collaborazione con alcuni tra i più prestigiosi registi italiani, primo fra tutti Luca Ronconi di cui negli ""anni di piombo"""" è stata il più intelligente alter ego artistico. Il volume ricostruisce il percorso artistico e intellettuale dell'attrice e, attraverso questo, conduce una ricognizione critica sulla storia della scena italiana degli ultimi settant'anni, dalla tardiva nascita della regia all'approdo all'orizzonte postregistico. Si analizza così il contributo di Marisa Fabbri alla """"riforma"""" del ruolo del caratterista, avvenuta attraverso lo strutturalismo più intransigente e secondo le regole della «scrittura vivente» ronconiana, passate però al vaglio degli insegnamenti di Gramsci e Lukàcs."" -
Mario Luzi. Le stagioni del giusto (1935-1960)
Questo libro è il resoconto di una capillare ricognizione testuale degli spazi e dei tempi della prima stagione poetica luziana (1935-1957). ""La barca"""" (1935), """"Avvento notturno"""" (1940), """"Un brindisi"""" (1946), """"Quaderno gotico"""" (1947), """"Primizie del deserto"""" (1952), """"Onore del vero"""" (1957) scandiscono una vicenda della parola e della sintassi poetica in intima sintonia con una tensione etica e conoscitiva che sollecita incessantemente un fervido dialogo con le voci della contemporaneità e del passato."" -
É vostra la vita che ho perso. Conversazioni e interviste (1964-1995)
Dall'anno dell'esordio pubblico, il 1963 in cui le prime poesie escono sul ""Menabò"""" di Vittorini presentate da Pasolini, al 1995, un anno prima della sua tragica morte, Amelia Rosselli ha accompagnato i suoi anni operosi con numerose interviste rilasciate a giornali, riviste, radio e televisioni. Due giovani rosselliane DOC, Monica Venturini e Silvia De March, le hanno rintracciate tutte, in molti interessanti casi restaurandone i """"tagli"""" editoriali del tempo. Non mancano episodi di grande ampiezza: registrazioni da seminari, lezioni e pubbliche conversazioni nelle quali è stata opportunamente conservata, nella trascrizione, l'impronta vocale così caratteristica di una personalità che mai ha cessato di interrogarsi. Perché """"scrivere è chiedersi come è fatto il mondo: quando sai come è fatto forse non hai più bisogno di scrivere. Per questo tanti poeti muoiono giovani o suicidi"""". Quella continua interrogazione era stata - alla lettera - questione di vita o di morte."" -
Menzogna e potere nella filosofia occidentale
Questo libro analizza il problema della menzogna e del potere nella storia della filosofia politica occidentale. Per Platone coloro che dispongono del privilegio della menzogna sono i reggitori filosofi, i quali la utilizzano come farmaco, solo per il bene della città. L'uso politico della menzogna, finalizzato esclusivamente al mantenimento del potere, viene perorato anche da Machiavelli, secondo il quale chi governa deve esercitare la virtù di saper simulare e dissimulare, senza però apparire spergiuro e mentitore. In epoca contemporanea, Hannah Arendt ha evidenziato come la menzogna reiterata finisca in realtà per mostrare, prima o poi, il suo impatto distruttivo sulla politica, che si realizza massimamente nei regimi totalitari. Oggi, nelle democrazie occidentali, anche in quelle più mature, l'atto intenzionale del mentire è diventato una specifica forma di azione politica che ha perduto ogni carattere di eccezionalità, non soltanto mettendo a repentaglio l'uguaglianza e la libertà di tutti, ma anche minando alla radice il vincolo fiduciario su cui si fonda ogni forma di convivenza organizzata della società. -
Le cinque leggi della biblioteconomia
Shiyali Ramamrita Ranganathan inizia a scrivere quest'opera perché spinto dal bisogno di ricondurre i saperi professionali e le procedure bibliotecarie a un insieme di principi essenziali. Nel descrivere e sostenere i cinque enunciati che egli individua come sintesi della concezione di biblioteca e biblioteconomia, attinge esempi e argomentazioni dalla pratica quotidiana del suo lavoro, dalla storia e dalla cultura filosofico-religiosa indiana a cui somma la rielaborazione di molte idee maturate nel corso dell'attività d'insegnante. In ragione di questo peculiare corredo di esperienze e teoria, ""Le cinque leggi della biblioteconomia"""", rappresentano un caso particolarissimo poiché sono riuscite a restare al centro del dibattito biblioteconomico al di fuori del tempo e dello spazio in cui sono nate e a rendere Ranganathan una delle figure di primissimo piano del pensiero e della tradizione biblioteconomica internazionale."" -
Dopo le guerre
Chi era veramente Rudolf Leupold? La circostanza della morte del padre impone alla figlia di affrontare questa domanda, nel tentativo di comprendere una personalità enigmatica e tormentata, e di definire il senso del loro difficile rapporto. In questo percorso a ritroso, il racconto autobiografico ci porta dapprima nel mondo evocato dai ricordi d'infanzia della figlia per passare poi all'analisi dei documenti, dei diari e degli abbozzi letterari paterni. A poco a poco emergeranno elementi tali da gettare ulteriori ombre sulla personalità del padre. Dalla vita di provincia nella Germania del miracolo economico, il romanzo si spinge a indagare la storia di un uomo cresciuto tra le due guerre mondiali e che fu coinvolto politicamente nei destini del sistema nazista. Attraverso un affascinante impiego di diversi piani stilistici, che implicano una riflessione sul valore stesso della scrittura, il romanzo cerca di ricomporre i frammenti sparsi di un rapporto familiare. Ma Dopo le guerre narra anche la storia di due intere generazioni tedesche: quella dei padri, che hanno vissuto la seconda guerra mondiale, e quella dei figli, toccati dai riflessi dolorosi di questo passato. -
Introduzione alla museologia. Storia, strumenti e metodi per l'educatore museale
«Il sapere è frutto della meraviglia», sintetizzava Platone. Chi può meglio sperimentare l'indicazione del filosofo greco se non un educatore museale? Partendo dalle origini della didattica museale in Italia e nel mondo anglo-sassone, questa Introduzione alla museologia intende offrire strumenti e metodi a quanti intendano intraprendere la professione di educatore museale, attività ancora poco sviluppata in Italia ma destinata ad un sicuro sviluppo nel prossimo futuro. Articolato in cinque capitoli, il libro racconta la storia del rapporto tra un oggetto conservato in un museo, o un monumento, e i suoi destinatari. Prendendo le mosse dal dibattito post-unitario e giungendo fino alla recente Carta delle professioni museali, il testo analizza la grande rivoluzione comunicativa e organizzativa che dagli anni '90 in Italia che ha investito, e continua ad investire, le istituzioni museali e il patrimonio nel suo complesso. -
Cogito ergo sum. Idee e fatti sulla comunicazione
Il tema della comunicazione solleva molte domande, anima discussioni, ma su un punto sembra esserci accordo: la sua crescente centralità e la sua capacità attrattiva in termini di attenzione e interesse. Oggi più che mai ogni soggetto sociale (con particolare attenzione ai soggetti pubblici e del terzo settore) si trova a ""fare i conti"""" con il """"problema della comunicazione. Costruire e valorizzare la propria identità, affermare e legittimare il proprio ruolo, individuare ed evidenziare aspetti e caratteristiche che rendano il soggetto riconoscibile e identificabile; attivare e governare relazioni, generare risorse di fiducia, credibilità e reputazione, raccontare se stessi: in una parola costruire la propria immagine. Queste le """"idee"""" che sorreggono la prima parte del volume, tesa a """"esplorare"""" il perché della centralità della comunicazione e il senso che deve animarla. Ai """"fatti"""", ovvero all'esperienza empirica, è invece dedicata la seconda parte del volume, in cui si propone un percorso di ricerca rivolto ad analizzare le modalità attraverso cui le organizzazioni lavorano per comunicare la propria identità e costruire la propria immagine."" -
La «filosofia spontanea» di Tommaso Landolfi
«Se è vero che non esiste una «meditazione picana» comparabile a quella «milanese» di Gadda, l'intensa speculazione landolfiana non può tuttavia essere considerata né espressione aleatoria né vezzo teorico marginale. Sin dai suoi primi scritti critici di slavista, poi nelle sue recensioni, nei suoi diari, nelle sue narrazioni e poesie, Landolfi percorre e ripercorre una rete di concetti [...] che tracciano in filigrana le coordinate di una vera ontologia. Un'ontologia novecentesca, che si crea distruggendosi, che si dice negandosi, ma che nondimeno, nel suo fingere di non essere, è. Ricreare le apparenze procedendo per deviazioni minime, riaccendere, nella lingua, il luogo comune, rifondare i presupposti morali, estetici e logici della realtà alla luce della singolarità e della contingenza, accogliere in una dimensione più estesa del reale tutto ciò che la ragione ordinaria considera come impossibile, sono soltanto alcuni aspetti di un'indagine ben più ampia i cui fondamenti teoretici ed etici sono, pur nell'erranza di un discorso «spontaneo», coscientemente ed esplicitamente assunti dall'autore» (dall'Introduzione). Il volume raccoglie una serie di studi che filosofi e letterati dedicano alla dimensione filosofica dell'opera di Tommaso Landolfi. -
Zara. Due e più facce di una medaglia
Il 21 settembre 2001 il presidente della Repubblica Ciampi firmava il decreto di conferimento della medaglia d'oro al valor militare al gonfalone dell'ultima amministrazione italiana di Zara. La relativa, solenne cerimonia politico-militare convocata al Quirinale per la mattina del 13 novembre seguente, venne d'improvviso rinviata con risibili pretesti. Il decreto, mai revocato, comunque non avrebbe più avuto seguito. Si snoda da qui una vicenda nascosta, un giallo politico-diplomatico con corredo di importante documentazione che esamina già le intenzioni di altri presidenti della Repubblica di onorare il tragico destino patito dal più distrutto capoluogo di provincia italiana, Zara, nel corso dell'ultimo conflitto. Un giallo che affronta i difficili rapporti con la Jugoslavia prima e la Croazia poi; che ricostruisce le angosce diplomatiche italiane di fronte alla logica storica. La via intrapresa di onorificenze alternative compone un mosaico inimmaginabile di paure e soprattutto di ipocrisie. Ne risulta un quadro politico-istituzionale ineffabile, ma tradizionalmente antitetico alla sensibilità nazionale (c'è da sperare che il 150° dell'Unità induca al ""coraggio""""?)."" -
Immortalati. L'angoscia della morte e il divenire eterni
Attraverso una ricostruzione storica e un'analisi mirata il libro traccia il percorso dei luoghi della morte e delle sue rappresentazioni fino ad arrivare al momento presente in cui contemporaneamente dobbiamo ammettere che la nostra società ha dimenticato i morenti e i morti, cui sembra incapace di dare una collocazione simbolica e fisica che non sia caratterizzato da un allontanamento. I media e le nuove istituzioni, tra cui gli hospice, sono gli strumenti attraverso cui questo allontanamento dei morti dalle nostre case e dalle nostre vite si realizza, quasi a proteggerci, a ""schermarci"""", da un'eventuale contaminazione mortale che potrebbe diffondersi, assalirci, renderci tristi, dirci che siamo limitati e interrompere per sempre il nostro cammino verso il perseguimento della felicità; cammino iniziato, per l'appunto, insieme al tentativo di negazione della morte stessa e continuamente rafforzato attraverso il processo di individualizzazione che mal sopporta i tempi e le fermate obbligatorie che la morte ci impone."" -
I mostri dell'Orlando furioso, specchi della natura umana
Felici immagini poste davanti agli uomini, i mostri dell'Orlando furioso di Ludovico Ariosto sono specchi per i paladini e per i lettori. Permettono di intravedere tutti i giochi della possibilità narrativa: sono la rappresentazione della varietà del mondo, della deroga all'ordine naturale. I mostri rappresentano un modo obliquo di raffigurare l'uomo. Il difforme con Ariosto riflette l'umanità: privo di connotazioni moraleggianti, mai incline al male, almeno fino all'identificazione di uomo e mostro, cioè fino alla pazzia di Orlando. Questo libro analizza caratteristiche, funzioni e cesure delle figure dell'immaginario presenti nel poema: una rassegna di esseri incredibili, raffigurati come ""porzioni di reale"""" con le quali porsi a confronto. L'Orlando furioso scagiona e redime nella sua festosa magnificenza i peggiori incubi che insidiano gli uomini nella loro ricerca del di più della vita. Sfiorando la pazzia. Senza averne timore e con l'ironia dell'arte, Ariosto si serve dei mostri per restituire la parte nascosta. Come pensava Savinio, """"l'arte sorprende la natura nel suo stato di pazzia"""". E come sintetizza Paul Klee nel disegno riprodotto in copertina."" -
Cavour, il suo e il nostro tempo
Con una sintesi di eccezionale e folgorante chiarezza il maggiore studioso di Cavour illustra, in questa intervista rilasciata nel 1985, le conclusioni della sua lunga ricerca su Cavour, ribadisce le critiche all'interpretazione gramsciana del Risorgimento, contesta i tentativi demolitori del processo di unificazione nazionale operati da più parti. Inoltre riafferma la sua visione liberal-democratica e presenta la realizzazione dell'Unità nella forma liberal-cavourriana come il grande fatto positivo nella storia della modernizzazione dell'Italia contemporanea. -
Ricerca speculativa. Teoria del conoscere
Ripubblicando questo libro, si vuole ridare visibilità a un testo che, malgrado i difetti, non va dimenticato. Non solo perché Gentile si formò anche sulle sue pagine, ma altresì perché, collocandosi nella continuità di quella via kantiana dell'idealismo italiano cominciata da Colecchi, ingrossata da Spaventa, percorsa da Jaja e approdata, infine, nell'opera di Gentile, esso costituisce uno snodo di non secondaria importanza nello svolgimento del dibattito filosofico in Italia tra Otto e Novecento. -
Il cavallo e la formica. Saggi di critica sulla traduzione
Partendo da alcune importanti riflessioni di Natalia Ginzburg sulla metodologia della traduzione (espresse nella metafora ""il cavallo e la formica""""), vengono qui raccolti alcuni saggi che analizzano significative traduzioni di opere di noti autori francesi, quali Françoise Sagan, Marcel Proust, Maupassant, Laclos, Butor e Saint-John Perse. Questi lavori intendono offrire, a quanti si accingono a entrare nel variegato e contradditorio mondo della traduzione professionale, gli strumenti adeguati per condurre un'indagine di critica della traduzione. Il lettore troverà inoltre alcune indicazioni coerenti e aggiornate, che si pongono l'obiettivo di indicare una metodologia atta a conseguire un buon risultato traduttivo."" -
Proverbi. Con DVD
Il volume pubblica la raccolta originale inedita di circa tremila proverbi, conservata presso l'Accademia della Crusca, così come Giusti l'aveva concepita e non come è conosciuta grazie alla Raccolta di proverbi toscani di Giuseppe Giusti che Gino Capponi pubblicò nel 1853 e nel 1871. Nelle due edizioni postume infatti Capponi ampliò, rimaneggiò e normalizzò i testi originali, fino a pubblicare, nella seconda e definitiva edizione del 1871, oltre settemilacinquecento sentenze, tratte da preesistenti raccolte di provenienza diversa anche non toscana. Il volume è corredato da un DVD con l'edizione critica, la riproduzione in digitale dei documenti autografi, e una banca dati che permette di interrogare, in varie forme, tutti i proverbi contenuti: le due stesure manoscritte di Giusti e le due edizioni di Capponi. -
Storie, misteri e leggende lungo la via Francigena del sud
La via Francigena non concludeva il suo percorso a Roma, ma proseguiva sino in Puglia, dove i pellegrini erano soliti imbarcarsi per la Terrasanta, e dove si trovava un altro dei principali ""loca sacra"""" del medioevo: il Santuario di San Michele Arcangelo sul monte Gargano. Lungo l'itinerario che da Roma conduceva ai porti pugliesi ancora più numerose risultano essere le testimonianze d'ordine storico-letterario e religioso che si richiamano alle """"peregrinationes"""" medievali. L'Autrice ci propone un viaggio affascinante lungo il quale si alternano storie e leggende che si rifanno all'epopea di Roma antica, a vicende medievali con protagonisti papi e re; a culti cattolici, ad ancestrali miti pagani; ai paladini della Francia, alle scorrerie dei saraceni, fino al banditismo ottocentesco."" -
Elementi di disegno. 12 lezioni di disegno dell'architettura. Ediz. italiana e inglese
Il disegno è una disciplina fondamentale del primo semestre del primo anno dei corsi di Laurea in Architettura, Design e Ingegneria Edile. Questo libro si rivolge a tutti gli studenti che hanno deciso di intraprendere degli studi per i quali è richiesta la padronanza del disegno, a garanzia del futuro successo professionale. Il libro è suddiviso in dodici lezioni, ognuna delle quali affronta un argomento specifico e fondamentale della scienza e dell'arte del disegno. Ogni argomento può essere ulteriormente approfondito nel quadro di una ricerca specifica. Queste lezioni intendono spiegare non solo il come ma anche il perché della rappresentazione: perché si disegna secondo certi codici stabiliti, e perché applicare un particolare metodo di rappresentazione piuttosto che un altro. Recentemente, la pratica del disegno dell'architettura è notevolmente evoluta in quanto lo strumento elettronico ha quasi sostituito gli strumenti grafici tradizionali. Ogni lezione si completa con un riassunto in inglese rivolto agli studenti stranieri sempre più numerosi che frequentano le università italiane.