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Il plastico dei trafitti
Questa raccolta poetica, che trasuda filosofia classica e insieme surrealismo novecentesco, forte e delicata, rivela un costante rapporto d'amore come passione e patire con un territorio che vive da sempre la propria marginalità, dove ""ogni esistere equivale a un resistere"""". Il lettore si immerge nei versi e riflette sull'uomo, sulla natura, su sé."" -
Ai poeti non si spara
L'opera teatrale di Malerba ci pare spii, come di nascosto, la sorella: naturalmente, la sorella maggiore è la narrativa. Eppure, la spia del teatro rivela notevoli segreti, in particolare su uno dei temi centrali, quello del linguaggio. Ciò che accomuna le pièces qui raccolte, che costituiscono la maggior parte del corpus delle opere scritte per il teatro e per la radio, è la visione chiara di come Malerba operi una doppia messa in scena: da un lato, lo scambio di parole, soltanto apparente, che informa e determina tutti i personaggi, che dialogano in modo consueto, scorrevole; dall'altro un piano sfondato in cui si mescolano lingua ed insensatezza che, elidendosi a vicenda, conducono al cospetto di un grottesco nulla abitato dagli umani, cui non rimane altro che celebrare tale cerimonia dell'assenza. -
Sei statua su fondi di bottiglia
"È una raccolta poetica organica e unitaria che comprende la scrittura creativa dal 2008 al 2011. È un diario per frammenti, un incalzare di pensieri e divagazioni su realtà ed esistenza, un dialogo con il lettore per coinvolgere prima di tutto sé.""""" -
Attraverso la rete
"Che 'l'infamia sia oggi una questione di sfumature' è assioma a tal punto condivisibile da permettere di riconoscere in questo nuovo libro di versi di Giovanni Maurizi un fondamento sapienziale che va forse al di là delle intenzioni dell'autore, ma che attraverso la rete lascia trapelare un vero e proprio prontuario del passaggio o della metamorfosi dalla percezione individuale e quotidiana al riconoscimento di una metafisica dell'esistere. Certo, l'esistere poetico di Maurizi non ha nulla di diaristico né tantomeno di confessionale, dilatandosi piuttosto a una sorta di misura antropologica profonda. Tramiti tematici fra l'astratto e il concreto, il valore (morale, esperienziale) e l'evento (dialogico, sentimentale) sono le piante e i loro frequentatori più abituali, gli uccelli. E il loro rapporto viene descritto in una variegatissima, appassionata, vibratile gamma di situazioni che fa di volta in volta travestire i rami dei cachi di 'gelidi pizzi'; o che ai 'platani spogli' impedisce di 'redimere' un giorno troppo crudo, mentre un merlo 'canta d'amore'. È un libro pieno e maturo, questo di Giovanni Maurizi, che conferma non solo la vena sicura del suo autore, ma anche lo stato felice che è proprio di molta poesia italiana, oggi"""". (Alberto Bertoni)" -
L' innocenza della vita
Racchiusi fra un prologo e un epilogo, in prima persona, ricordi di una vita. La guerra e il dopoguerra sono in primo piano. Gli occhi sono essenzialmente quelli di un bambino che assiste e partecipa a fatti più grandi di lui, come la strage di Portella della Ginestra, in una Sicilia che non è solo sfondo inerte nella narrazione. Nell'ultimo episodio il bambino è diventato adulto e si misura con i rapporti interpersonali e con il bene e il male che convivono in ogni uomo. -
La rivoluzione non russa. Quarant'anni di storia del «manifesto»
Nel 1971 nasceva una delle esperienze politiche ed editoriali più singolari e interessanti del panorama italiano: ""il manifesto"""". Dapprima gruppo a Sinistra nel PCI, poi rivista e successivamente quotidiano, la storia del """"manifesto"""" si è intrecciata con quella dell'Italia e non solo, sempre dalla parte delle minoranze, in prima linea nelle battaglie civili e per i diritti degli ultimi. Valentino Parlato, come in un'assemblea politica sotto il fuoco di tante domande, si racconta e racconta dall'interno com'è nata e come si è consolidata l'idea """"folle"""" di un quotidiano comunista e pacifista, i cui editoriali e prime pagine hanno fatto storia e scosso le coscienze; un giornale che continua a essere una voce indipendente, amata e odiata, scomoda per molti ma il cui valore è da tutti riconosciuto."" -
Le letture proibite dell'abate Parini e altri saggi
Ma quali letture del ""signorino"""" vanno a capitare sotto gli occhi dell'abate Parini? I Contes di La Fontaine, Le sopha di Crebillon, addirittura le Lettres di quella poco di buono, a suo parere, di Ninon, cortigiana famosa per bellezza (e cultura: amica di Molière, ricordata poi da Saint Simon). Di queste le lettere leggeremo quelle, assai sfiziose, scritte al figlio di madame de Sévigné. Affascinante è il carteggio di Ferrante Pallavicino, la cui terribile sorte sarà decisa dai gesuiti. Nella seconda parte del libro, entriamo in tutt'altro mondo, con due protagonisti, tanto diversi quanto eccezionali, del nostro Risorgimento: Settembrini e Mameli."" -
Ricettari nascosti
Queste poesie sono un lungo percorso poetico che attraversa la vita e ne sono viatico. I versi comunicano la necessità di esistere e interagire, confidando nell'adesione ad un progetto semplice e coerente che comprende amorosamente gli uomini, le cose, gli affetti, la natura. -
Prospettive di sviluppo del Salento
"L'economia della Puglia ha subito di recente un sostanziale ridimensionamento a causa della crisi economica internazionale. Per misurare però il livello di sviluppo di un'area non basta guardare al PIL e ad altri dati macroeconomici come il reddito, il valore aggiunto, il saldo della bilancia commerciale, ma si deve valutare anche l'avanzamento generale di un'economia, il suo livello di benessere, la trasformazione e modernizzazione delle strutture sociali. E in questo senso, in Puglia il quadro risulta meno drammatico. Nel volume si esaminano le prospettive di sviluppo della provincia di Lecce attraverso l'analisi di alcuni settori rilevanti, sia per il peso che già rivestono nel complesso della produzione, come nel caso del TAC (nel saggio di Valeria Cirillo), sia per il ruolo importante che in esso potrebbero avere: il turismo (analizzato da Federica Ricchiuto), le energie rinnovabili (Francesca Indolfi), il riciclaggio dei rifiuti (Elisabetta Garibaldi), fino al bene immateriale per eccellenza nei processi produttivi: la tradizione e l'innovazione nelle piccole imprese"""". (Gianluca Palma)." -
In maschera sul Tevere
Nell'arco di due giorni, negli ambienti della sinistra comunista romana, si incontrano e si scontrano vicende personali e non: indolenza e razionalità sono i cardini che convivono in un ossimoro continuo e intorno ad essi ruota l'interrogativo del che fare individuale e collettivo. Attorno ad Andrea, giovani ragazze di borgata, raffinati intellettuali, ingombranti genitori. Viva, pur se inerte e apatica nella gestione della quotidianità, Roma esplode di scorci, di piazze, di chiese, nella commistione di sacro e profano. Alla fine un bilancio, quattro anni dopo, e la considerazione generale: ""I cambiamenti, quelli veri, non avvengono in pochi anni... lo sa bene Roma, una città indecifrabile come il suo fiume, che da sempre scorre imperturbabile tra pagine e pagine fitte di storia""""."" -
Il tempo della memoria
Dieci racconti organicamente collegati come quadri o capitoli o meglio tasselli di un unico mosaico della vita dell'autore che narra di sé dalla giovinezza a oggi. Gli studi, le amicizie, gli amori, le pagine drammatiche della guerra e infine scorrono i pesanti giorni della vecchiaia. -
Deliziose facezie per ameni buontemponi
Trentatré brevissimi racconti come lampi, sospesi tra reale e surreale. Hanno l'obiettivo esplicito di disorientare chi legge, di inserirlo in un'atmosfera che, attraverso il gioco linguistico, i ghiribizzi della fantasia, le riflessioni e le manovre all'ombra di autori prediletti, risveglia le molteplici attività della mente. Evocativi, elusivi, allusivi, ambigui, i testi esplorano con ironia sottile l'ordinaria follia che ci circonda o è dentro di noi. -
Amore scarno
Ostuni, tra gli anni Cinquanta e i Settanta. In primo piano le stanze di un palazzo signorile in cui si compie la storia, narrata in prima persona, di Sara, a partire dalla sua infanzia. Una madre inconsapevolmente egoista, un padre-padrone violento, una nonna e un fratello assai amati, gli zii, le amiche, la scuola e il paese tutto sono protagonisti delle vicende che vedono in primo piano gli aspetti psicologici nel quotidiano svolgersi di tensioni, emozioni, eventi imprevisti. -
Andreotti il papa nero. Antibiografia del divo Giulio
Giulio Andreotti, detto anche il divo Giulio, Belzebù, il papa nero, è il personaggio più longevo della storia italiana e al tempo stesso il più controverso. L'unico politico di statura nazionale di cui sono stati accertati i rapporti con la mafia almeno fino al 1980, ma anche l'amico sincero di molti pontefici e il generoso dispensatore di oboli agli orfani e alle vedove. Ascetico nei comportamenti ma capace di accumulare enormi quantità di fondi occulti per mantenere il potere. Nemico storico della sinistra, ma anche primo fautore di un governo appoggiato dai comunisti. Da Sindona a Moro, da Pecorelli a Dalla Chiesa, dai militari golpisti a Licio Gelli, dai palazzinari romani ai mafiosi siciliani, l'intera vita di Andreotti è costellata di delitti, di misteri, di nemici per bene e di amici impresentabili. Per decenni i vignettisti hanno lavorato intorno alla sua inconfondibile sagoma, la sua vita è stata costantemente illuminata dai riflettori, i suoi motti appartengono al lessico corrente degli italiani, eppure non è esistito nel paese un altro uomo così insondabile e irrimediabilmente distante dai suoi simili. Dal secondo dopoguerra all'era Berlusconi, Michele Gambino traccia un profilo del personaggio in larga parte inedito, ricostruendone, oltre alle vicende giudiziarie e storiche, la psicologia, la religiosità, i sentimenti e le pulsioni celate dietro la maschera di cera. -
Slalom
Dopo anni di eroina, il giovane Leandro Serotini è ""pulito"""" da otto mesi grazie alla comunità terapeutica """"Il Cantiere"""". Durante la sua prima libera uscita torna a casa a Firenze, e scopre per caso che l'omicidio di un tossico di cui parla tutta la stampa è stato commesso in comunità. E quel cadavere ritrovato in un cassonetto non sarà l'unico. Combattuto tra la volontà di portare a compimento il suo percorso di recupero senza distrazioni, e quella di stanare i colpevoli, Leandro si imbatte in una storia d'amore con una affascinante e determinata giornalista che vuole arrivare a vedere cosa si nasconde nel Cantiere, con i suoi metodi coercitivi, psicologicamente e fisicamente al limite, e il suo patron, un ambiguo e carismatico personaggio."" -
Il principio di non contraddizione
Nella Prefazione, Giorgio Bárberi Squarotti scrive: ""Questa poesia si svolge come ricostruzione sempre molto riflessiva e lucidissima del tempo di vita trascorso, al fine di capirlo in forza della parola che, sola, è in grado di chiarirla, di giudicarla, di rinnovarne la presenza e la grazia e la varietà e i dubbi: Il viaggio del poeta è, sì, nello spazio e nel tempo, ma anche nella parola: nei termini antichi, nei miti, nei nomi di poeti e filosofi d'illustre passato."""""" -
Azzurro, due barre oro. Composizioni con alberi di famiglia
"Il discorso poetico di questo libro è ampio, grandioso, a tratti epico nel racconto famigliare, che è, però, esemplare e maestrevole, fra rievocazione e ironia, sacralità e piacere del racconto e della presentazione di personaggi e luoghi moderni e antichi. La scrittura è alacre e saporosa, molto inventiva e originalissima. Ci sono testi che hanno l'andamento del poema."""" (Giorgio Bárberi Squarotti)." -
Di posa in posa
Il corpo e il suo disegno come territori di espressione e comunicazione con l'altro sono il centro di questo racconto autobiografico che è anche saggio. Nell'apparente immobilità della posa, una modella per pittori raccoglie l'universo infinito di segni, pensieri e sentimenti che nel corpo sono racchiusi e che sul foglio di chi dipinge si disvelano. La figura umana, offerta e interpretata, diviene così la lente d'ingrandimento, il luogo in cui ""immaginare un mondo possibile, dove anima e corpo si corrispondono""""."" -
Il vero è sogno
Queste poesie delineano, in uno stile denso di ragione e sentimento, un viaggio interiore: l'inchiesta senza fine, tra vero e sogno, alla ricerca di un proprio radicamento e di un senso nel mondo tecnologico-mercantile; un percorso satirico venato di malinconia; il racconto lirico e lo studio dell'affettività profonda attraverso se stesso; infine l'affaccio a un oltre laicamente religioso. -
Lo strappo nel cielo di carta
In questa raccolta poetica c'è il racconto della vita nel suo quotidiano consumarsi, nell'alternarsi di ragione, sentimento, passione, gioia, dolore, vanità. I versi, come una lente, guardano il senso nascosto, colgono legami, affermano il carattere rivoluzionario dell'amore, e diventano grido, rifiutando l'ovvietà e la religione del potere.