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Libri greci nella Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. I manoscritti di Andreas Darmarios
Copista di professione tra i più prolifici del Cinquecento e greco di nascita, Andreas Darmarios fu attivo a Venezia e in larga parte d'Europa. Figura emblematica, appartiene a una generazione che visse l'ultima stagione di copia di manoscritti greci e che, allo stesso tempo, si trovò a fare i conti con la nuova realtà culturale rinascimentale e la contemporanea diffusione della stampa. Il volume si concentra su una porzione ancora poco nota della sterminata produzione di Darmarios, che fa parte del fondo manoscritto greco della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Al fine di ricostruire le dinamiche di allestimento e le metodologie di lavoro del copista, ampio spazio è dedicato all'indagine bibliologica e paleografica dei manufatti. I libri torinesi fanno emergere aspetti importanti della produzione di Darmarios: la collaborazione con altri copisti, i libri dell'atelier, i meccanismi di falsificazione e, non ultima, la scelta dei testi da copiare per i libri da vendere. Uno sguardo attraverso la sua produzione consente una conoscenza più consapevole del mercato librario della seconda metà del Cinquecento. -
Respirare attraverso l'acqua (antologia poetica). Testo portoghese a fronte. Ediz. multilingue
Estrarre la pietra dal mondo / estrarre il mondo dalla pietra, ecco il rovesciamento semantico caratteristico della simbologia dell'ingoiatore ingoiato che contraddistingue la poetica di João Rui de Sousa, poeta-speleologo capace come pochi di addentrarsi negli abissi dell'umano per ricreare un'ecologia del profondo. João Rui de Sousa mette al centro della sua poesia la lotta agonistica tra il significante graffiante e il morso del significato. Per titolo della prima antologia italiana dedicata all'autore, abbiamo scelto un suo verso che rimanda al liquido amniotico, come omaggio a chi costruendo con gli elementali, le geometrie invisibili della poesia, predilige l'elemento acquatico nella trasmutazione dell'impoetico in materia vitale, come una perla che pescata nelle profondità, viene a galla rigenerata dall'impianto di riciclaggio della poesis. -
La storiografia storico-religiosa italiana tra la fine dell'800 e la seconda guerra mondiale
La storia delle religioni vive, in Europa e nel mondo, un momento di crisi d'identità che ha incrementato le riflessioni sul suo statuto, le sue caratteristiche, i suoi ambiti e limiti. In Italia tali riflessioni sono da sempre all'ordine del giorno, probabilmente per le difficoltà che la disciplina ha incontrato - ai suoi inizi e non solo - e che ne hanno ritardato il riconoscimento accademico di quasi un cinquantennio rispetto a Svizzera, Olanda, Francia, Belgio. I saggi contenuti in questa raccolta prendono in esame alcuni di tali modelli, considerando, pur con inevitabili oscillazioni cronologiche, il periodo che ha preceduto la prima cattedra della disciplina e quello dei contemporanei di Pettazzoni. -
Le epigrafi di Luni romana. Vol. 1: Revisione delle iscrizioni del Corpus Inscriptionum Latinarum.
Le epigrafi, insieme alle notizie tramandate dalle fonti letterarie e ai dati archeologici, sono documenti fondamentali per gettare un po' di luce sulla vita politica, religiosa, economica e sociale della colonia romana di Luna (oggi Luni, Comune di Ortonovo, SP). Il presente volume contiene la revisione delle oltre duecento iscrizioni edite nel Corpus Inscriptionum Latinarum, delle quali sono esaminati tanto gli aspetti tecnici, quanto il contenuto e il valore documentario. Per tutte le epigrafi è stato dato ampio spazio, oltre che alla bibliografia precedente, alla tradizione erudita, che si dimostra particolarmente significativa per le lapidi che oggi risultano irreperibili. Le iscrizioni che ancora si conservano sono state sottoposte dall'autore a rigorosi esami autoptici, che in certi casi hanno condotto a rettifiche dei dati acquisiti in precedenza e a nuove letture o proposte di lettura, che talvolta hanno modificato, anche sensibilmente, l'interpretazione dei testi. -
Le «lettere poetiche» e la revisione romana della «Gerusalemme liberata»
Pubblicate nel 1587, le Lettere poetiche risalgono alla revisione romana della Gerusalemme liberata, per la quale Tasso - tra il febbraio 1575 e l'estate 1576 - si avvalse di cinque ""giudiciosi ed intendenti"""" dell'arte poetica. Questa sezione autonoma dell'epistolario tassiano, concentrata in un periodo fondamentale per l'elaborazione della Liberata, permette l'analisi delle posizioni teoriche dell'autore e, contemporaneamente, consente di entrare nell'officina del poema, cartografando il sovrapporsi di interventi e rettifiche su un testo fluido e in divenire. Queste sono le due principali direzioni del lavoro, che inserisce le Lettere poetiche nella riflessione dell'autore e nel dibattito critico coevo, confrontando il poema come appare dallo scambio epistolare con la vulgata e la restante tradizione, per individuare continuità e rotture nella prassi e nella teoria tassiane."" -
Quaderni dell'Istituto di linguistica dell'Università degli studi di Urbino. Vol. 15
Saggi di Sanzio Balducci, Loretta Del Tutto e Annalisa Franchi De Bellis. -
Il battaglione «Davide». Piemonte, Trieste San Sabba, Jgoslavia 1944-45. Cronaca e storia
Il libro nasce dal desiderio dell'autore di inserire in un quadro storico ben definito il racconto di due reduci che, a settanta anni di distanza, hanno accettato di parlare dei fatti del tutto singolari loro accaduti durante la seconda guerra mondiale. La ricerca, iniziata sulla base di alcuni documenti da loro stessi presentati, è stata successivamente ampliata con il reperimento di nuove importanti fonti documentarie e anche di testimonianze ulteriori. Al tempo stesso, sono state esaminate le principali opere che menzionano la formazione in cui avevano militato, il battaglione ""Davide"""", riscontrando in generale parecchie approssimazioni e non poche inesattezze. Con l'ausilio della documentazione reperita, è risultato così possibile ricostruire in modo attendibile gli accadimenti relativi a questo battaglione dalla storia quasi incredibile."" -
Musica e cultura di fronte alla grande guerra
"La cesura storica della grande guerra è qui osservata nel suo nesso con il pensiero politico-filosofico e con le arti, in particolare con la musica, come esponente esemplare di un passaggio di così difficile interpretazione che segnò la fine di un'epoca. I saggi raccolti nel presente volume colgono il doloroso riflesso di una catastrofe che non poté essere evitata. Emergono reazioni diverse, dall'indifferenza attonita al coinvolgimento intenso, all'illusione, alla rielaborazione nella forma del tragico. Da Richard Strauss a Hugo von Hofmannsthal, da Arnold Schönberg a Gustav Holst, da Thomas Mann a Debussy, a Valéry, intellettuali, musicisti, poeti registrano gli eventi con sguardo attento, con decisioni diverse, cedendo a volte a incomprensioni ed errori, a volte al silenzio, o scegliendo la speranza.""""" -
La musa bifronte di José Augustín Goytisolo
Questa monografia offre un percorso critico della produzione poetica goytisoliana a partire da una prospettiva originale e inedita, che ne propone la sua classificazione in due macro-categorie: la poesia intimista e la poesia critica. A partire dalla disposizione ""bifronte"""" di un io lirico che ondeggia fra l'intimismo soggettivo e la necessità di una parola poetica comprometida, che si fa voce corale, il saggio studia le due modalità principali di questa lirica bifronte, in cui la componente autobiografica si alterna all'esperienza sociale e collettiva nella Spagna della dittatura. La prima parte del lavoro, dedicata alla poesia intimista, accoglie l'analisi delle elegie composte in ricordo della madre compianta, morta durante la guerra civile, per esaminare poi la produzione di taglio autobiografico e introspettivo che indaga l'universo emotivo dell'emittente lirico."" -
Antropologia. Orizzonti e campi d'indagine
Questo libro si rivolge a tutti coloro che, attratti dall'antropologia, desiderano capire meglio di che cosa si occupa e in che modo può aiutare a comprendere il mondo attuale. I flussi di uomini, beni e informazioni che attraversano i Continenti, moltiplicando i contatti e gli scambi fra culture diverse, hanno creato e creano scenari nuovi e sempre più complessi. L'antropologia, che fin dalle sue origini ha offerto preziosi strumenti di analisi, è oggi più che mai necessaria per interpretare e capire l'ecumene globale e la sua complessità. La prima parte del volume offre un panorama degli orientamenti concettuali dell'antropologia, dei suoi fondamenti metodologici, teorici ed epistemologici e della loro evoluzione dalla fine del XIX secolo agli albori del XXI. La seconda parte è dedicata ai diversi campi d'indagine in cui si articola il sapere antropologico, da quelli classici a quelli più recenti. L'esposizione tiene conto delle prospettive teoriche e degli sviluppi emersi negli ultimi anni, in modo da offrire un quadro aggiornato dello stato della disciplina. -
De Oratore. Traduzione e commento
"Nella Roma repubblicana l'oratoria era il sapere più strettamente legato alla politica: riflettere sulla pratica oratoria e sulla fisionomia dell'oratore significava quindi intervenire in un campo di problemi intrecciato e in parte sovrapposto all'ambito della politica. Occuparsi della formazione dell'oratore, in particolare, equivaleva a occuparsi della formazione del cittadino romano nel senso più pieno: il modello di oratore ideale che il 'De oratore' si propone di delineare coincide perciò con quello del cittadino (e uomo di governo) ideale. Cicerone affrontò questo tema nel 55 a.C., in un momento in cui, parallelamente alla grave crisi delle istituzioni repubblicane, anche i modelli culturali tradizionali erano in discussione, e saperi specializzati e professioni tecniche emergevano a minaccia di quella cultura unitaria la cui difesa è uno degli obiettivi dell'opera.""""" -
La via delle chiese nella Langa del Barolo. Spiritualità e ambiente
L'itinerario si basa sulla rete sentieristica della Regione Piemonte e attraverso quattordici tappe, da compiere a lenta e meditata andatura, tocca ad anello tutti i principali comuni del prestigioso distretto piemontese. Di ogni centro sono evidenziate le principali caratteristiche e descritti, in particolare, i luoghi di devozione. Oltre alla motivazione spirituale primaria, la guida propone altre esperienze emozionali legate a uno dei territori più belli e accoglienti del Piemonte, recentemente inserito tra i patrimoni dell'umanità dall'UNESCO. Spiritualità, storia, arte e cultura, comunicazione e incontro, valorizzazione della natura sono gli elementi che invitano i lettori a mettersi in cammino. -
Il marciapiede lungo
"Un bambino di nove anni in preda a un capriccio isterico; il padre, separato dalla moglie, che cerca di consolarlo. Poi la frase, improvvisa, tagliente, che il piccolo sussurra tra le lacrime: 'Voglio morire'. È un attimo. Il papà si specchia nel figlio, torna bambino, ripercorre d'un fiato profondi disagi che a propria volta ha vissuto: il difficile rapporto infantile con il padre Gian, il 'Grande Giornalista', vissuto all'insegna del distacco e della violenza psicologica in famiglia; l'adolescenza marchiata a fuoco dalla mancanza della figura paterna; la maturità, che proprio nel momento del riavvicinamento e della ritrovata armonia familiare si trova a fare i conti con un beffardo destino. Un viaggio nei ricordi e nelle emozioni per svelare i segreti della psicologia maschile e metterne a nudo vizi e debolezze, che sembrano trasmettersi inalterati di generazione in generazione.""""" -
I dolci alessandrini. Monferrato, Fraschetta e Preappennino
Luigi Bruni raccoglie oltre duecento ricette di dolci delle terre alessandrine, molte risalenti al secolo scorso, alcune allOttocento. L'origine alessandrina di questi dolci non è sempre accertata: raramente appartengono a un singolo pasticciere, molti sono originari di altre città, spesso provengono da Torino, ma anche da Genova, da Milano o da altri paesi come la Francia, la Spagna o perfino il Medio Oriente. La caratteristica dei dolci descritti è di essere realizzabili nella cucina di casa: richiedono semplici utensili e impiegano ingredienti facilmente reperibili. Le ricette sono precedute da una presentazione che contiene aneddoti e curiosità, descrive la storia, suggerisce varianti che ne agevolano la preparazione. L'introduzione al ricettario propone un viaggio che attraversa tutte le realtà in cui i dolci segnano la vita degli alessandrini. Nelle nostre campagne i frutti sono l'ingrediente principale delle torte e i dolci accompagnano le festività e le ricorrenze familiari. In città le pasticcerie sorte fra la fine dell'Ottocento e il primo Novecento ci mostrano la ricchezza e la varietà dei piccoli dolci che tutti conosciamo (baci, krumiri e amaretti, ecc.). -
Libro de le bestie. Traduzione veneta trecentesca. Ediz. multilingue
Il Llibre de les bèsties (1287-1289) di Ramon Llull si inserisce in una lunga tradizione animalistica, non solo occidentale, cui lautore aggiunge la metaforizzazione dell'animale, funzionale al proprio discorso e investita da una parziale risemantizzazione. L'opera è compresa in un testo più ampio, il Fèlix o Llibre de Meravelles (Libro VII), pur godendo di una certa autonomia. L'impianto narrativo e la componente letteraria, però, non risultano del tutto connotanti, essendo questi testi in parte orientati alle finalità e alle modalità logico-formali dell'Ars lulliana. Il Llibre è uno speculum principis peculiare e raccoglie una serie di suggerimenti da applicare alla gestione della cosa pubblica, sintetizzati in exempla i cui protagonisti sono animali (come nel Kal+la e Dimna). Tra di essi, la Volpe è debitrice soprattutto del Roman de Renart, benché le fonti siano plurime e rielaborate ai fini dell'esemplarità. Fra le caratteristiche letterarie, spicca il meccanismo di mise en abîme, trattato in modo originale secondo una struttura iterativa, quasi 'a ripetizione', piegata al fine didascalico.' -
La gioia della strada
"Alla poesia Estellés chiede di dire la verità e nient'altro che la verità. Una verità che si rivela nel dettaglio degli oggetti, nell'esattezza dei colori, nel dolore dei ricordi, nelle movenze dei corpi, negli odori, nei rumori e negli umori: come la luce che accompagna l'alba così il mondo del poeta valenzano si illumina poco alla volta e si riempie di luce. E ad ogni sua rivelazione è diverso. Nel contempo è immutabile ed essenziale, come la verità che giace sul fondo della umana condizione. Quella di Estellés ha un nome solo, anche se prende tante forme: è la terra. Dalla terra plasmata come argilla nasce la vita pulsante, piena di amore e di forza; alla terra si torna in un ciclo di vita e morte nella cui vicenda materiale e ciclica si muove la coscienza civile e la pietas umana. Niente di ciò che è umano è estraneo al poeta, religioso custode di una sapienza antica, moderno innografo dell'identità di un popolo, archeologo del presente.""""" -
Belkiss. Rainha de sába, de axum e do himiar
Prima della generazione di Orpheu (1915), lultima decade dell'Ottocento rappresenta già, in Portogallo, un significativo spartiacque tra la produzione letteraria precedente e quella che si affermerà all'alba del nuovo secolo. Un ruolo centrale è giocato, in tale frangente, dall'opera del poeta Eugénio de Castro (1869-1944), che, mentre s'impone come caposcuola del Simbolismo lusitano, primeggia pure per l'intraprendenza con cui riesce a integrare e proiettare la propria attività creativa nel più ampio contesto internazionale. In questo percorso d'affermazione cosmopolita una tappa decisiva è quella segnata da Belkiss, Rainha de Sabá, de Axum e do Himiar (1894), testo che, presto tradotto e pubblicato in diverse lingue, attira l'interesse di Rubén Darío e raccoglie l'approvazione di Mallarmé.' -
Manoscritti, miniature, testi nella letteratura francese e provenzale. Ediz. multilingue
La confezione dei manoscritti in cui sono trascritte le opere della letteratura medievale - specie a partire dal XIII-XIV secolo, quando si impongono tecniche decorative più raffinate e si intensifica la produzione - è sovente di chiaro ausilio, se non di integrazione, alla comprensione di alcuni fattori letterari manifesti con evidenza crescente verso la fine delletà medievale: come la progressiva contaminazione fra chanson de geste e romanzo, l'esaltazione di valori cortesi giunti al punto più alto della propria parabola ideale, la formulazione di un messaggio 'cavalleresco' e delle connesse strategie di persuasione. I saggi contenuti nel volume, che hanno per oggetto opere scritte in lingua d'oïl e d'oc, illustrano esempi di relazione tra manoscritto e testo, attraverso l'analisi delle immagini inserite a complemento testuale dai compilatori degli atéliers di copiatura, prendendo in esame apparati miniati, o miniature singole, forniti da codici custoditi presso grandi biblioteche europee, specie la Bibliothèque Nationale di Parigi e la Bodleian Library di Oxford.' -
Corone di gloria. Epigrammi agonistici ed epinici dal VII al IV secolo a.C.
"La celebrazione di una vittoria sportiva costituisce un momento unico per un atleta, per la sua famiglia e la sua città, e incarna meglio di qualsiasi altro fenomeno culturale gli ideali e le aspirazioni della classe aristocratica greca in età arcaica e classica. Tale celebrazione poteva essere attuata con molteplici modalità, che variano nel tempo e nello spazio a seconda dei gusti individuali, di tendenze di carattere regionale, e di fattori di ordine socio-economico. Le forme più note e diffuse a livello panellenico sono però certamente il canto epinicio e le statue agonistiche, queste ultime in genere accompagnate da un epigramma, atto a veicolare le informazioni essenziali sull'atleta e le sue vittorie.""""" -
Lingue delle isole, isole linguistiche
Si è svolto a Corte, in Corsica, nel settembre 2014 un workshop dedicato alle lingue delle isole e alle isole linguistiche nel mare Tirreno. Sono accolti nel volume dodici contributi che esplorano le problematiche di continuità e rotture linguistiche tra terraferma e isole, o tra isole linguistiche e varietà italo-romanze in contatto.