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Il segreto del gelso bianco
Un segreto, confidato da una bambina prima a un albero di gelso bianco e poi affidato alle pagine di un diario, fa palpitare il cuore di questo romanzo che attraversa con passo leggiadro l'intero arco del XX secolo, in un viaggio immaginario fra la Murgia pugliese, gli Stati Uniti d'America e la città di Torino. Al centro c'è la storia di Marianna, della sua famiglia e di un paesino che vive l'inevitabile evolversi dei tempi, pur restando sempre legato alla propria essenza rurale. Un'intensa saga familiare che intreccia sentimenti e affanni quotidiani, gioie e sofferenze sullo sfondo di un mondo velato dalla religiosità e dalla superstizione, ma non privo di una sottile ironia. -
Cronaca di una vita in silenzio
La morte di un uomo buono e i segni che lascia negli animi di quelli che restano, soprattutto quando i legami tra le persone hanno la solidità patriarcale della famiglia Cialliku. Come fissati nel tempo, i protagonisti di questo romanzo si trovano tutti muti, contriti nella casa di Meta, detto Lala, e di sua moglie Ija: sono questi nonni il fulcro che tiene unita una famiglia che ha attraversato la storia balcanica degli ultimi cento anni e ne ha vissuto sulla pelle le convulsioni politiche. La casa di Meta e Ija è stata il teatro di tante vicende umane e politiche raccontate da più narratori: le nove persone riunite nel cordoglio sono le voci che animano il romanzo prendendo silenziosamente la parola, ciascuno svelando il proprio monologo interiore. Storia familiare, cronaca politica, confessione intima, breviario di un popolo sotto il tallone, tutto fa di questo romanzo una specie di ""Cent'anni di solitudine"""" balcanico, in cui Spanjolli oppone al fiammeggiante barocco di Garda Marquez una scrittura """"popolare"""" di registro basso, senza per questo rinunciare all'epico e al fantastico."" -
Pareti di cristallo
"Pareti di cristallo"""" è un'autobiografia e nel contempo un libro sulla traduzione. Barbara Lanati, una delle più note e raffinate traduttrici di letteratura anglo-americana, ci accompagna attraverso le grazie e le insidie della parola tradotta: un viaggio fatto di piccole violenze e di ostinato rigore, di lunghi assedi e di rese precipitose. Ma è anche un viaggio nell'universo di quattro grandi autori tradotti: Gertrude Stein, Henry James, Angela Carter, Emily Dickinson. Come scrive la stessa autrice, questo libro """"non ha nulla a che vedere con un manuale, né contiene indicazioni pratiche, né suggerisce facili scappatoie ai trabocchetti più frequenti che un testo letterario nasconde per chi lo voglia tradurre. Piuttosto si cerca di capire come aggirare un testo, come ascoltarne il ritmo, i silenzi, come cercare di controllarlo senza soffocarlo; farlo trasparire - nella lingua di arrivo senza dissolverne le sfumature, senza aggiungerne""""." -
Gente dell'ombra. Transe e possessioni
Una ricerca e un viaggio fra i corpi e il sapere della transe della gente dell'ombra, ai margini dell'Occidente: i santuari tunisini, la macumba brasiliana, i suoni del tarantismo, le pratiche estatiche delle confraternite marocchine, il culto dei santi... Uno strumento utile per orientarsi fra i mille rituali della cultura mediterranea, solare ed oscura al tempo stesso, alla ricerca continua di una riconciliazione con i demoni che la possiedono e di una terapia. -
Storie dal golfo del Siam. Racconti da Thailandia, Malesia e Singapore
Le passioni fatali e gli amori impossibili, i piccoli tradimenti e la scoperta dell'erotismo, le differenze culturali e la modernità che avanza valicando la diga della tradizione e del passato. Una terra densa di contrasti e sfumature prende vita davanti agli occhi del lettore che sfoglia queste pagine attraversate da etnie differenti. Racconti intensi dalla Thailandia, dalla Malesia e da Singapore costituiscono un mosaico coloratissimo. L'atmosfera è quel cortocircuito generato dalla frontiera che in questi luoghi amalgama l'anima delle radici allo sviluppo economico, ed ecco convivere su un piano quasi surreale l'albero del tele e i grattacieli. Sedici racconti scanditi dal ritmo dei monsoni, firmati dai migliori scrittori del Golfo del Siam, vengono qui riuniti per stracciare il velo di un esotismo ormai stereotipato. Questo libro è un accesso necessario alla vita quotidiana di un mondo capace di esprimere estraneità e comunanza. Così vicino e così lontano. -
Il dottore sul Nilo
Donne alienate, in crisi in una Londra solitaria e in una gelida Aberdeen, sono le donne dei racconti di Leila Aboulela, donne africane che con distacco radicalizzano lo stato di ibernazione delle loro tristi e sterili esistenze fuori dal Sudan. Le lenti di un passato nostalgico rivendicano e decostruiscono radici arabe distorte da rappresentazioni orientaliste. Le protagoniste di ""Luci colorate"""", """"Il museo"""" e """"Lo Struzzo"""", i racconti qui proposti nelle loro prime versioni italiane, sono donne arabe, musulmane, africane e immigrate, donne autentiche e conflittuali. Contrapposte alle figure femminili che popolano la narrativa contemporanea collocabile nell'ambito della scrittura arabo-anglofona, le donne abouleliane mettono a fuoco nella loro problematicità esperienze di spostamento e transizione, seppur nella critica consapevolezza della loro scomoda condizione di donne immigrate e africane. Sumra de """"Lo Struzzo"""", Shadia de """"Il museo"""" e l'anonima donna araba di """"Luci colorate"""" non si assimilano, piuttosto danno voce al mondo afro-arabo con gli occhi dell'altro e smantellano i cliché sull'Africa trasmessi da personaggi britannici come il dottor McCulloch de """"Il dottore sul Nilo""""."" -
L' ombra dell'altro
Un gioco perverso, come quello che porta il gatto a far impazzire il topo, spinge sull'orlo del trauma spirituale l'inquirente Valmir D., alienato dal regime comunista albanese fino al punto di sentirsi e fingersi Anonimo e continuamente seguito dalla sua Maledizione. In queste pagine simili a un cuore in lotta tra paura e incredulità, Fatos Kongoli ci racconta una realtà al rovescio, fatta di incubi così concreti da sembrare falsi. Ed è in quest'atmosfera surreale e incrinata che il Cadavere trascorre l'esistenza e Festim G. giunge alla soglia del suicidio e della pazzia. -
Carlo Verdone. L'insostenibile leggerezza della malinconia
Carlo Verdone da trent'anni è un detective arguto e garbato della nostra società. Esplora il linguaggio quotidiano, plasma tipologie, costruisce personaggi memorabili, formatta tic e fragilità, sfrontatezza e timidezze, ingorghi lessicali e bradisismi emotivi. È un autore. Un virtuoso della comicità. Un architetto della messa in scena e della battuta. Lo spettatore davanti ai suoi film si vede riflesso come in uno specchio: riconosce, nei personaggi di Verdone e in se stesso, l'iperbole e la malinconia, la dolcezza degli affetti e la tenerezza della commedia umana. -
Racconti e leggende popolari norvegesi
Al centro dei racconti di Peter Christen Asbjørnsen ci sono credenze popolari e leggende su fate e folletti, giganti e valchirie, abitanti non sempre silenziosi di un mondo nascosto, celato nelle viscere della Terra o all'interno di una montagna. In tempi e momenti magici, questi esseri portentosi - troll dal naso lunghissimo e sirene ammaliatrici (huldrer) la cui bellezza è deturpata da una malcelata coda di mucca - escono allo scoperto, pronti a irretire gli esseri umani con le lusinghe della bellezza o con il miraggio di una ricchezza facilmente a portata di mano. Così gli uomini si avvicinano al ""popolo dei monti"""" e stringono con esso patti e legami, salvo poi tornare alla realtà inevitabilmente delusi, segnati nel corpo e nello spirito da un'esperienza soprannaturale, per lo più diabolica. In grado di dileguarsi all'istante come gomitoli grigi che rotolano via, non a caso troll e huldrer sono messi in fuga dal suono delle campane o dall'invocazione del nome di Gesù, né possono manifestarsi davanti a chi si protegge con il santo segno della croce. Superstizioni, incantesimi e pratiche magiche tipiche della tradizione popolare compongono il fascino di questa raccolta di racconti che conduce il lettore nell'universo dei miti nordici."" -
Fiabe bosniache
Le fiabe della Bosnia, così variegate e lussureggianti di motivi e di parole, così dense di metafore attorno al viaggio eterno della vita, coi suoi mille sentieri iniziatici, con le inevitabili paure, le prove da superare, i sogni e le aspirazioni a un mondo migliore, rappresentano l'anima più profonda del popolo da cui provengono. La fitta rete di rimandi alle culture europea, islamica e slava fa di queste Fiabe bosniache un caleidoscopio di storie fantastiche con al fondo un insegnamento di vita. Grandi e bambini le leggeranno con occhi diversi, ma entrambi ne saranno conquistati. -
Allunaggio di un immigrato innamorato
L'amore che non conosce confini, l'amore fatale che smuove vite e destini al vero viaggio interiore, al cambiamento e all'incontro-scontro tra due immaginari desideranti e due culture profondamente diverse. Al giovane rumeno Mihai, emigrato dal paese del conte Dracula e del regime di Ceausescu, non poteva capitare niente di più arduo che vivere a Milano e innamorarsi della bella Daisy, una giovane leghista militante, figlia devota di una ricca famiglia brianzola. La relazione dura diciotto mesi e finisce male. Deluso dalla comica e disperata esperienza sentimentale nella quale ha investito gran parte dei propri sogni, Mihai - dopo aver ricevuto da Daisy una missiva infarcita di velenose recriminazioni - risponde alla ragazza con un racconto in forma di diario. ""Allunaggio di un immigrato innamorato"""" è la stralunata avventura d'amore di un migrante ironico e consapevole di sé e della realtà storica e sociale del proprio paese, il viaggio poetico nei sentimenti di una quotidianità urbana, la nostra, di cui non riusciamo più a vedere i paradossi."" -
Le Isabelle. Dal Teatro della Maddalena alla Isabella Andreini. Vol. 1
Una raccolta di scritti di studiose, giornaliste e drammaturghe che rivelano l'origine delle istanze teatrali femministe che portarono alla fondazione del Teatro della Maddalena e, dopo quasi vent'anni, a un rinnovato desiderio di lavoro di gruppo, con più attenzione alle espressioni teatrali rappresentate da ciascuna aderente alla nuova iniziativa. In quest'ottica nacque l'idea di intitolare l'associazione all'attrice Isabella Andreini, donna e artista dalle singolari qualità. Nel presente volume vengono ricostruite alcune delle manifestazioni promosse dall'associazione ""Isabella Andreini"""", di cui si riportano il singolare statuto e i testi, sia di tipo saggistico che drammaturgico. Attraverso gli apporti delle socie della """"Isabella"""" emerge una società teatrale di donne che non avvertono più come esigenza primaria la denuncia della loro condizione sociale, ma vogliono imporre nel teatro le proprie qualità artistiche e critiche."" -
Le Isabelle. Dal Teatro della Maddalena alla Isabella Andreini. Vol. 2
Dopo il volume in cui si ripercorrevano le motivazioni che portarono alla nascita del Teatro della Maddalena, in questo secondo libro delle Isabelle Marida Boggio delinea finalità e caratteristiche professionali di quel Teatro rispetto all'associazione ""Isabella Andreini"""", e lo fa attraverso un ricco excursus documentario. Un'ampia sezione fotografica testimonia i primi spettacoli della Maddalena e le attività della """"Isabella"""", mentre articoli e contributi qui presentati forniscono una documentazione accurata su figure e aspetti di un movimento che negli ultimi decenni del Novecento ha portato le donne a scrivere per il teatro non più in forme sporadiche, bensì come esigenza espressiva di tematiche non solo femministe, ma anche legate all'attualità e a scelte poetiche. Arricchiscono il volume i primi testi rappresentati al Teatro della Maddalena e un saggio di Franca Angelini sull'evoluzione della donna in teatro, da attrice ad autrice di diari fino all'approdo a una scrittura drammaturgica finalmente autonoma."" -
Le gloriose tradizioni del Pacifico e altre storie. Antologia di racconti dalla Nuova Zelanda alle Hawaii
Storie di viaggi, di sconfinamenti e cortocircuiti narrativi capaci di ammaliare i fatti e gli immaginari degli esploratori: sono questi i temi delle prime scritture in Nuova Zelanda e nel resto del Pacifico, quando i viaggiatori e i coloni raccontavano per tentare di dare al Vecchio Mondo un'idea di quello che era il Nuovo. Oggi vi sono anche altri motivi ricorrenti nella narrativa di questa vasta area geografica, fra cui la preoccupazione per l'ambiente, temi sociali come la difficile condizione dell'infanzia e dell'adolescenza in alcune società ancora tribali, la crisi - a volte irreversibile - di tradizioni consolidate da secoli. Anche il senso del mistero e dell'occulto, che fa parte della vita di queste popolazioni e ha ispirato i racconti di tanti scrittori e viaggiatori occidentali (si pensi a Robert Louis Stevenson), è un elemento ancora presente nella tradizione letteraria del Pacifico. Questa piccola antologia vuole aprire una finestra su un mondo complesso e lontano, ma nel quale si agitano problematiche civili e sociali spesso non dissimili da quelle che animano il dibattito culturale nel vecchio continente. -
Mobilitare il cervello: l'arte di riabilitare la memoria
Costruito in un'originale forma dialogica e ricco di spunti interessanti, ""Mobilitare il cervello"""" è un manuale che insegna a migliorare la memoria, affinare i sensi e le percezioni. Nella prima parte vengono esaminati i metodi che generalmente adoperiamo per catturare le informazioni e immagazzinarle, con un'analisi delle mnemotecniche più diffuse. La seconda parte è invece un viaggio attraverso il tempo, alla ricerca di elementi simili nelle tecniche di memorizzazione antiche, con riferimento alle culture indiana, ebraica e islamica, alla tradizione greco-romana e cristiana. Arricchisce il volume una presentazione a firma di Rita Levi Montalcini."" -
Streghe
C'era una volta, I'incipit degli incipit è il grande innesco di una narrazione infinita che si intreccia alla varietà delle culture e degli immaginari uniti da questo comune denominatore. Un mantra che è soprattutto un orologio dalle lancette sospese su un tempo altro, il dettaglio di un mondo in cui tutto è possibile poiché quel mondo è la fiaba. In questo mondo ci trasporta Streghe. Un varco per grandi e piccini, una carrellata di tipi umani. Le streghe sono donne - madri, sorelle, nonne - che nascondono un segreto: a mezzanotte le loro anime abbandonano i corpi per compiere delitti sanguinosi, spesso ai danni dei propri ignari familiari. Per sconfiggere le forze del male bastano però l'ingegno e l 'astuzia, di cui sono portatori uomini semplici e poveri, che in questo modo si guadagnano la gratitudine e la riconoscenza dei parenti delle streghe e riescono anche a migliorare la propria situazione economica. -
La linea di Teodosio torna a dividere
I problemi dell'Albania di ieri e di oggi alla luce della sua storia e di quella europea. Le tensioni politiche, culturali e religiose di una nazione in bilico da secoli, letteralmente spaccata dalla cosiddetta Linea di Teodosio, cioè dal confine che dal 395 segnò definitivamente la scissione tra Occidente e Oriente. Nei secoli che ci separano da quella data, le radici di un lembo d'Europa da sempre terreno di contraddizioni e drammi, di giochi di potere e costruzione di una coscienza nazionale. Postfazione di Piro Misha. -
Fanny Owen
Un giovane rampollo sfaccendato, un gazzettiere e futuro grande romanziere, la figlia di un ufficiale inglese di stanza in Portogallo in un'epoca conturbata di invasioni e guerre civili sono i protagonisti di questa storia. Ma è un triangolo amoroso atipico quello che Fanny Owen racconta, fatto più di parole e fiumi d'inchiostro, amicizie incallite e amori frustrati, passioni che rasentano il morboso. Misurandosi con un episodio reale della vita dello scrittore Camilo Castelo Branco (1825-1890), Agustina Bessa-Luís crea pagine che si contraddistinguono per una scrittura aforistica. Da questo romanzo, il regista Manoel de Oliveira trasse il film ""Francisca"""" (1981), segnando l'inizio di una delle più proficue collaborazioni nella storia del rapporto fra cinema e letteratura."" -
Un tempo berlinese
Un uomo di origini algerine, emigrato da circa venticinque anni in Germania, torna nella sua terra negli anni Novanta e trova un'Algeria a un passo dall'inferno, preda della guerra civile e del terrorismo. Il viaggio del protagonista è accompagnato dalla presenza di un sedicente amico d'infanzia, che insegue l'uomo in ogni suo spostamento, lo pedina, lo assilla, sostenendo di volergli raccontare la storia della sua famiglia, dimenticata e messa da parte dopo il trasferimento a Berlino. Il finale, sconvolgente e imprevisto, proietta il romanzo in un'atmosfera dai contorni noir, in cui ossessioni e spettri personali diventano reali. Sullo sfondo, un paese dilaniato dalla paura e dal sospetto, in un clima che ricorda da vicino il nostro presente sotto la minaccia del terrorismo. -
Fiabe boeme
Si narra che Maestro Pich, il sarto, volendo diventare re sol perché era stato capace di uccidere sette mosche in un colpo solo, riuscì nel suo intento grazie all'astuzia. Questo e altri personaggi animano l'universo magico delle fiabe popolari ceche: sono storie dal sapore antico, in cui personaggi della quotidianità convivono accanto a esseri fantastici, dando vita a imprese memorabili che si giocano sul filo della scaltrezza e della determinazione. Ognuna di queste fiabe racconta di avventure imprevedibili nelle quali, il più delle volte, gli anziani sono più furbi dei diavoli.