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Kurt Vonnegut Jr. Una biografia chimica
Gli esseri umani sono cialtroni che si danno arie da evoluti, sono piccole scimmie che agitano il tocco e la bacchetta per sembrare professori, sono bambini che si atteggiano a una maturità che non raggiungeranno mai. Ha avuto modo di verificarlo sul campo, tra la facoltà di chimica e quella di antropologia, tornando in licenza giusto in tempo per assistere all'uscita di scena di una madre che si toglie la vita ingoiando sonniferi il giorno della festa della mamma. L'omaggio di Pascal Schembri a Kurt Vonnegut Jr. non è solo un ampio e argomentato saggio italiano sull'autore di ""Mattatoio n. 5"""", ma anche un trattato sulla letteratura e sulla fantascienza, sull'impegno sociale e sull'insegnamento. Nel 1944 sono due le date salienti che influenzeranno in modo determinante la vita di Kurt Vonnegut Jr., conclusasi nel 2007 a ottantaquattro anni, nel pieno riconoscimento della sua carriera letteraria e accademica. La prima è il 14 maggio e riguarda il suicidio della madre. La seconda è il 19 dicembre e registra la resa sua e dei suoi commilitoni all'esercito nazista durante la battaglia del Belgio. Di questo avvenimento, e delle sue conseguenze, le opere di Vonnegut saranno pervase un po' tutte, con maggiore o minore esplicitazione. È l'episodio centrale della sua vita. La sua esistenza umana e artistica ruota tutta intorno a esso. Il particolare sguardo sulla vita che l'autore di Indianapolis riversa nei suoi romanzi e saggi si rivela un patrimonio umanistico imperdibile, cui Schembri restituisce memoria rispolverandone i temi ricorrenti, i leitmotiv, i principali personaggi creati e ricreati per riprodurre la meravigliosa insensatezza di un'esistenza che va comunque vissuta col massimo dell'ispirazione intellettuale."" -
I grandi ammiragli dell'età remica
15 biografie di grandi ammiragli, dall'antica Grecia alla fine del XVI secolo. Ogni ammiraglio è qui valutato sotto il profilo dell'abilità personale e dell'importanza storica, e viene messo in risalto anche il contributo dato alla riorganizzazione della Marina da parte di uomini di stampo prettamente politico quali Temistocle e Lisandro. La figura dell'ammiraglio come ufficiale di marina è piuttosto recente: nei tempi più antichi non era prevista la figura di un ufficiale al quale veniva esclusivamente affidato il comando di una flotta. Nel Medioevo tale professione iniziò ad assumere una propria autonomia; parallelamente si assistè alla fortuna di imprenditori e proprietari di una o più galee chiamati al comando di navi o flotte grazie alle relazioni di parentela con ricchi mercanti delle grandi famiglie veneziane o genovesi, come i Doria. Nel Rinascimento, soprattutto in Spagna, l'estrazione sociale continuò a rimanere un requisito fondamentale per ascendere a tali cariche, e gli ammiragli provenivano quasi esclusivamente dall'aristocrazia. Di tutt'altro ceto erano gli ufficiali dell'Impero ottomano, dove gli ammiragli venivano scelti tra i marinai di professione che avevano prestato servizio in posizioni subalterne sulle galee di Stato o fra uomini che avevano fatto le loro esperienze a bordo di navi corsare, come il Barbarossa, Dragut e Uluc, Ali. Il libro è arricchito e completato da minibiografie di altri ammiragli non altrettanto famosi e da curiosi aneddoti storici. -
Guida al cinema fantasy
All'inizio degli anni ottanta del secolo scorso prima con ""Excalibur"""" di John Boorman (1981 e poi con """"Conan il barbaro"""" di John Milius (1982), nasce un nuovo genere cinematografico: il fantasy, che già aveva in ambito letterario una tradizione di tutto rispetto. Si tratta di storie per lo più avventurose che hanno una ambientazione barbarica o medievaleggiante dove un eroe o un gruppo di eroi, non necessariamente senza macchia e senza paura, combattono contro il male tra mille pericoli e difficoltà, rappresentate da esseri mostruosi, malvagi stregoni, incantesimi e fatture, alla ricerca non solo del modo di ripristinare la pace perduta ma anche di trovare un equilibrio in se stessi. Il libro ripercorre le tappe di questo genere cinematografico, da quei primi inizi alle successive realizzazioni che culmineranno nel 2001-2003 con l'approdo sullo schermo della più famosa trilogia letteraria del genere: """"Il signore degli anelli"""" di J.R.R. Tolkien, realizzata da Peter Jackson. Ma non è soltanto questo ventennio a essere oggetto della presente narrazione; il racconto prosegue infatti fino ai giorni nostri attraverso pellicole quali le saghe di Harry Potter e delle Cronache di Narnia, le varie versioni per lo schermo del poema nordico """"Beowulf"""", le diverse riproposizioni del ciclo arturiano, eccetera. E non solo, perché, una volta identificati i canoni del genere, è stato compiuto un viaggio a ritroso individuando quei film che, sebbene catalogati allora in altri modi (storici, fantastici, mitologici, peplum), possono essere considerati fantasy ante litteram, a partire dal muto """"I Nibelunghi"""" di Fritz Lang (1924)."" -
Guida al cinema bellico
Come approcciarsi a un genere cinematografico che mette al centro della sua stessa esistenza concetti terribili quali distruzione, morte, situazioni disperate, il tracollo della civiltà alla luce impietosa dei lampi della battaglia, la stigmatizzazione dell'animo più nero e vergognoso della natura umana? Il concetto da cui partire è considerare il cinema di guerra come un cinema della memoria, spettacolare e truce al tempo stesso, rimarcante un istinto fortemente connaturato al genere umano: la pulsione al predominio violento sull'altro. Michele Tetro e Stefano Di Marino analizzano il cinema bellico attraverso i tempi, la storia, i temi portanti, le figure iconiche, gli scenari, i contesti, le interpretazioni, la spettacolarità e le ideologie. Tutto questo senza dimenticare valenze quali eroismo, dedizione, coraggio, forza, volontà, impegno e fervore per la causa della vittoria. arricchito da accurate ricostruzioni storiche, il volume ripropone anche gli scenari bellici più importanti del XX secolo: dai conflitti della Grande Guerra alle tante battaglie combattute per procura in ogni angolo del mondo, dalle operazioni di massa della Seconda guerra mondiale alla ""sporca guerra"""" in Vietnam, dal delicato equilibrio della Guerra Fredda alla guerra del Golfo e alla lotta al terrorismo, fino alle guerre """"di fantasia"""", filtrate attraverso gli stilemi fantastico-fantascientifici del cinema."" -
Divine divane visioni. Guida non convenzionale al cinema
Immaginate di partire per un viaggio nella storia del cinema con un fratello maggiore che ha documentato in una sorta di diario le sue visioni degli ultimi vent'anni: partendo dai cineclub e arrivando a scaricare dalla Rete, passando attraverso palinsesti televisivi, VHS e DVD, nutrendo una fame inarrestabile di immagini in movimento. Il risultato è un'educazione sentimentale cinematografica nata come fanzine per gli amici, poi approdata su Internet e ora finalmente su carta, ricca di critiche puntuali, satire taglienti, interviste a grandi critici cinematografici, estemporanee tranche de vie e opinioni (molto) discutibili. Ma del resto il cinema è negli occhi di chi lo vede e la Verità non esiste. In questo primo volume - scritto tra il 1995 e il 2001 - troverete emozioni, riflessioni, scoperte, panciate di rabbia, rivalutazioni, curiosità, scomuniche e giudizi senza peli sulla lingua su film di ogni tipo, dalla serie A alla serie Z: documentari, lunghi, corti e mediometraggi, horror e classiconi, opere d'arte e fetenzie, mainstream e underground, cinema di papà e pornografia, tutti insieme appassionatamente. Se per voi la visione ha ancora qualcosa di sacro e non va consumata su uno smartphone, questa è una guida non convenzionale per (ri)scoprire il cinema - e il modo di vederlo - com'era e come non sarà più. Buona visione! Prefazione di Mauro Gervasini. Postfazione di Giorgio Gherarducci. -
Fuoco e carne di Prometeo
Nel 1818, due secoli fa, appare a Londra un romanzo anonimo: una storia straordinaria e orrida su un uomo che pretende di creare la vita. Il titolo è Frankenstein. La sorpresa è scoprire che l'autrice è Mary Shelley, partner del giovane poeta Percy Bysshe Shelley. L'opera suscita sensazione: viene portata a teatro e si guadagnerà notorietà planetaria tramite il cinema, impattando sull'immaginario collettivo con la forza di un mito. -
Il libro dei gatti
Adorato come una divinità in Egitto, perseguitato nel Medioevo come incarnazione diabolica e bruciato sul rogo assieme alle streghe, il gatto è stato considerato per secoli ora un animale ambiguo, infido ed enigmatico, ora un animale delizioso e un vero amico: e la disparità dei giudizi possiamo ritrovarla in grandi scrittori come Montaigne, Baudelaire, La Fontaine e tanti altri. Qual è allora la ""verità"""" sul gatto? A questa domanda vuole rispondere l'autrice di questo libro-manuale, che ama profondamente questi felini e su di loro """"sa tutto"""". Partendo dalla psicologia del gatto, ci illustra con chiarezza e in modo conciso come esso sia stato """"visto"""" nella letteratura e nell'arte; le razze principali e le loro caratteristiche; il modo migliore di allevare e curare il nostro micio. E, sfatando i falsi miti, ci aiuta a conoscere e a capire meglio questo nostro piccolo grande amico. Completano questa edizione del libro alcune schede sui gatti più celebri di Internet e dei cartoni animati e, in collaborazione con MicioGatto.it, approfondimenti sul comportamento del gatto, dagli aspetti del carattere al linguaggio della coda, dalle malattie più recenti alle razze più ricercate."" -
Guida al grottesco
Sfuggente per natura a ogni definizione razionale, il grottesco si propone - già al suo primo apparire - come negazione delle proporzioni e trasgressione di una narrazione codificata del reale e dell'ideale. I ""grilli"""" - quelle inquietanti presenze ibride antropo-zoo-fitomorfe che la mano dei copisti medievali disegnava nei manoscritti tra le linee del testo - ritornano nella modernità come fantasmi dell'immaginario. Impossibile da contenere all'interno di un solo genere o di un solo linguaggio, il grottesco manifesta una potenza arcaica in primo luogo basandosi sul forte impatto visivo della metamorfosi, della stilizzazione, della forzatura, della caricatura, infine della rappresentazione - dalla fiaba alla fantascienza - del mostro, dell'automa e dell'alieno, eccezioni nella norma del creato e nell'ordine costituito dall'uomo. La sede del corpo è indicata dal grottesco come il terreno di uno scontro tra livelli logici e politici inconciliabili che non sempre possono risolversi nell'esplosione liberatoria del riso, rimanendo sospesi tra grido, gesto gratuito e follia, secondo quella tendenza alla teatralizzazione che determina l'individuazione immediata di figure e parole del grottesco, dal carnevale alla scena borghese al teatro dell'assurdo. Linea di frontiera tra arti visive e letteratura, il grottesco predomina in quei movimenti - dal Barocco al Romanticismo, dall'Espressionismo al Postmoderno - in cui l'evidenza della crisi delle aspettative della ragione genera la contrapposizione di un'estetica del brutto refrattaria a ogni possibile appropriazione ideologica e apportatrice di una frattura vertiginosa e insanabile."" -
Film documentario d'autore. Una storia parallela
Intorno al film documentario, in passato, si è consolidata la convinzione che non si trattasse di vero cinema, ma di un genere più vicino al giornalismo; e la stessa parola ""documentario"""" era sinonimo di filmato di cronaca e collage di spezzoni di repertorio. Oggi invece il cinema del reale raccoglie sempre più proseliti sia tra il pubblico che tra gli autori. Da """"Bowling"""" a """"Columbine"""" di Michael Moore fino a """"Microcosmos"""" della coppia Nuridsany e Pérennou, da """"Il cineocchio"""" di Dziga Vertov a """"Lo and Behold"""" di Werner Herzog, passando per il cinema vérité e molte altre fasi della sua lunga storia, il cinema documentaristico d'autore rappresenta il fenomeno cinematografico più rilevante degli ultimi vent'anni. L'autore ci propone un testo il più possibile esaustivo, in quanto a forme, tendenze e registi di tutto il mondo, del film documentario d'autore, dalle origini a oggi. In una fase storica particolarmente favorevole a tale linguaggio filmico, le ragioni del suo successo si possono rintracciare, almeno in parte, nel progressivo venir meno della creatività nel cinema di finzione e nella considerazione che una società globale sembrerebbe voler abbattere le frontiere tra cinema narrativo e cinema del reale, metabolizzandoli entrambi nel proprio flusso di immagini. Il volume è arricchito da filmografia dedicata a questa tradizione filmica, dagli albori fino a oggi."" -
Corpi impuri. Il tabù delle mestruazioni
Si dice: ho le mie cose, sono indisposta, ho il marchese, il marchese? In ""quei giorni"""" mia madre mi vietava il bagno e non preparava la maionese: sarebbe impazzita! Come pure non toccava i fiori: sarebbero appassiti. Oggi per molte donne le innominabili mestruazioni sono una scocciatura, se non un'imbarazzante vergogna. Gli uomini, poi, spesso non ne vogliono nemmeno sentir parlare: che schifo! Se il sangue mestruale provenisse - non so - da un braccio, forse non sarebbe coperto da censure. Ma quel sangue proviene da dove ha origine la vita. E lì, in quel punto, attorno al sesso femminile, si è scatenata una battaglia esilarante e tragica. Scienza e religione si sono affrontate nei secoli con dogmi strampalati e teorie scientifiche fantasiose; fino al 1875 quando, finalmente, hanno cominciato a capirci qualcosa. Postfazione di Giancarla Codrignani."" -
Rino Gaetano. Essenzialmente tu
Quarant'anni fa Rino Gaetano saliva sul palco di Sanremo e conquistava il pubblico con ukulele, cilindro e frac intonando la sua ""Gianna"""". In questo libro, Matteo Persica, come già fatto in """"Anna Magnani. Biografia di una donna"""", vuole però andare oltre l'immagine stereotipata del personaggio pubblico, tracciandone un ritratto affascinante e completo. Dalla nascita a Crotone all'arrivo a Roma; dagli anni passati nel seminario di Narni alla comitiva adolescenziale nel quartiere di Monte Sacro; dalla prima band, i Krounks, alla scuola sperimentale di Marcello Casco; dalle prime esibizioni in pubblico agli spettacoli teatrali per le scuole. Un viaggio nella vita di Rino Gaetano - la sua carriera, le sue amicizie, i suoi amori - alla scoperta del suo lato umano più vero. L'autore focalizza infatti l'attenzione sugli aspetti più intimi del cantautore e, attraverso un repertorio unico di testimonianze, immagini inedite e ricordi degli amici e dei grandi artisti con cui Rino Gaetano ha collaborato, ci racconta la sua umanità, le sue debolezze, la sua determinazione, il suo profondo senso di giustizia e la sua voglia di normalità. Un omaggio sentito a un artista poliedrico e alla sua complessa personalità, una biografia che spiega perché - ancora oggi - Rino Gaetano sia amato, """"venerato"""" da giovani e meno giovani e costantemente ritrasmesso in radio e televisione. Finalmente Rino Gaetano riesce a togliersi frac e cilindro, per indossare, almeno una volta, i panni di quel ragazzo scomparso ad appena trent'anni. E ci sembra più vicino, come non lo è mai stato, quasi uno di noi."" -
Ufo revision. Le vicende ufologiche minori nel panorama storico contemporaneo
Gli episodi relativi a misteriosi avvistamenti, strani atterraggi e incontri ravvicinati con i loro altrettanto strani occupanti si erano verificati ben prima del 1947, anno dell'ormai famosa caduta di un oggetto non identificato a Roswell, nel New Mexico (Usa). Sono continuati dopo quell'anno e proseguono tuttora. Che dire delle numerosissime vicende di cui il pubblico ignora l'esistenza? L'opinione pubblica si è fatta un'idea degli ufo basandosi solo sull'esigua casistica che galleggia in superficie, ma esistono innumerevoli eventi oggetto di inchieste che sono stati accantonati e dimenticati a favore di altri che, nel giudizio degli esperti, probabilmente avevano maggiore impatto mediatico. In questo libro Carlo Pirola tratta questi fatti minori, in determinati casi forse ancora sconosciuti. Ma erano storie vere? È valsa la pena revisionare questo materiale per verificarlo? In ""Ufo Revision"""" l'autore cerca di valutare il grado di attendibilità di questi episodi straordinari e secondari elencati nel rispetto di una cronologia non solo ufologica, ma anche storico-politica e sociologica, che copre quasi due secoli, dall'Ottocento a oggi. Si passa dal far west alle due guerre mondiali, dalla Guerra Fredda ai recenti conflitti internazionali; tanti capitoli di storia contemporanea di cui vengono tratteggiate le caratteristiche essenziali. Prefazione di Roberto Pinotti."" -
Storie di Venezia
Queste ""Storie di Venezia"""", costruite sestiere per sestiere, sono evocate nei luoghi in cui vissero i protagonisti, furono girate le scene dei film e gli scrittori immaginarono ambientati i loro romanzi: da """"Il mercante di Venezia"""" di Shakespeare alle vite parallele di Brodskij e Stravinskij; dalla genesi del """"Milione"""" di Marco Polo a """"Fino alla fine del mondo"""" di Wenders e """"Pane e tulipani"""" di Silvio Soldini; dal passaggio di Dante, Petrarca e Boccaccio a Goldoni e la riforma del teatro; dalla caduta della Serenissima all'arrivo di Bonaparte; dallo scandaloso approdo al Festival del Cinema di Hedy Lamarr, la donna più bella del mondo a Peggy Guggenheim su Canal Grande. Venezia è come uno di quei messaggi chiusi in una capsula ermetica e sepolti da qualche parte per i posteri: sotto un manto stradale, in una navicella spaziale, in una tomba. Qui risuonano i canti notturni dei gondolieri secondo Goethe, i racconti delle imprese amorose di Giacomo Casanova, i sospiri della poetessa prostituta Veronica Franco. Tra le sue calli, sulle sue spiagge, Proust ambientò alcuni capitoli della """"Ricerca del tempo perduto"""", Thomas Mann narrò l'amore infelice di Gustav von Aschenbach ne """"La morte a Venezia"""", Luchino Visconti girò le scene notturne del suo """"Senso"""". Venezia è un messaggio temporale grande come una città di centomila abitanti. Aliena, lontana, antica, sollecita nella mente del viaggiatore l'idea di un momento irripetibile, memorabile, eterno."" -
Gabriella Crespi. Spirito e materia, arte e design
Gabriella Crespi (1922-2017), artista e designer, è stata un'imprenditrice del lusso molto amata dal mondo della moda, creatrice di oggetti inimitabili. Le sue opere, in edizione limitata, raggiungono ancora oggi prezzi da capogiro nelle principali case d'asta mondiali. Negli anni Settanta, attraverso i suoi showroom di via Montenapoleone a Milano e di Palazzo Cenci a Roma, Gabriella Crespi ha saputo costruire uno stile unico, fatto di sapiente scelta di materiali e di brillante uso di metalli ed essenze naturali rare, il tutto lavorato da maestri artigiani eredi del più alto sapere creativo italiano. Ha arredato, con un repertorio di oltre duemila pezzi, le residenze dello Scià di Persia, Reza Pahlavi, come di Grace di Monaco, della famiglia reale saudita e di ricchi uomini d'affari, dagli Stati Uniti alla Grecia, al Venezuela. Introduzione di Elisabetta Crespi. -
Storia del mare
Una ricerca completa sui modi in cui le società, spinte da innata curiosità, hanno interagito con il mare, la vasta distesa che ha allo stesso tempo unito e diviso gli uomini. Gran parte della popolazione mondiale abita sulla costa o nei suoi pressi, vivendo e affrontando il mare nelle maniere più disparate. ""Storia del mare"""" esplora le diversità insite nei mari stessi, le tecnologie marittime, e in particolar modo la pratica della navigazione, nonché le varie culture che hanno dato vita a una società del mare. La separazione fra mare e terra si individua nelle trasformazioni comportamentali di un marinaio quando torna a terra e nello status intermedio dei luoghi nei quali i due regni si fondono e contrappongono, come le spiagge e i porti, dove le navi sono dispiegate anche in contesti simbolici. John Mack osserva il mare attraverso la lente della cultura, componendo con uno studio sulle influenze artistiche e mitologiche, con riferimenti che vanno dai """"soliti noti"""" (Shakespeare, Melville, Conrad, Turner) a scrittori """"insospettabili"""" come Victor Hugo, Brace Chatwin e Samuel Johnson. La sua carrellata di immagini spazia così dalla letteratura alle arti visive, dalle stampe di Hokusai alle opere di Jonathan Raban. Gettando un'ampia rete, """"Storia del mare"""" attinge ad aneddoti, archeologia marittima, antropologia, storia dell'arte, biografia e letteratura per fornire un resoconto innovativo delle acque che ci circondano."" -
La conquista del West
Jacques Chastenet racconta la storia della lunga marcia verso il West, quella corsa irrefrenabile che, in tre secoli, ha portato alla colonizzazione dei futuri Stati Uniti dalle coste atlantiche fino a quelle del Pacifico attraverso incredibili avventure. Sono narrate le varie fasi di questa conquista, le tracce indelebili della sfida alla Frontiera che hanno segnato la mentalità e la psicologia del popolo americano. L'autore non evita di soffermarsi sugli aspetti anche più bui di questa grande epopea, intrisa di violenze e inganni, che hanno portato alla progressiva eliminazione dai territori dei suoi antichi abitanti: i pellerossa. Si scoprirà come i nomi di Pocahontas, Tecumseh, Toro Seduto e molti altri rimangano scritti in modo indelebile nella storia di un popolo grandioso e sconfitto. Lungo il percorso, si conoscono da vicino diversi protagonisti: coloni richiamati a gran voce dal miraggio dell'oro e delle terre coltivabili, infaticabili mormoni, avventurieri romantici come Davy Crockett e pistoleri quali ""Wild Bill"""" Hickok e Calamity Jane; personaggi ritratti sullo sfondo dello sterminato paesaggio americano, tra i canyon del Colorado e la polvere della Valle della Morte, tra le promesse del Nuovo Mondo e la disillusione di terre dure, ostili e spietate. Documentato con rigore scientifico, """"La conquista del West"""" è accompagnato da un apparato iconografico che comprende mappe, illustrazioni, dipinti e disegni."" -
Storie di Torino
Che Torino sia la città più europea d'Italia appare evidente allo straniero appena arrivato. Città tardiva, chiusa per secoli in un quadrilatero di mura che rappresenta una frazione minima della superficie odierna, è cresciuta con un'espansione programmata, quartiere dopo quartiere, proseguendo in lunghe linee rette la centuriazione romana del I secolo: una griglia virtuale sovrapposta a un angolo di pianura protetto dalla confluenza di due fiumi. Nel tempo, l'ampliamento della città raggiunge confini naturali: i fiumi, le colline, i laghi. L'espansione di Torino intorno al quadrilatero romano è dunque un fatto tardivo: oggi sembra incredibile che la città abbia raggiunto la riva del Po soltanto duecento anni fa, dopo la Restaurazione, quando la Francia rivoluzionaria abbatté le mura e le porte romane. L'espansione fisica ha coinciso con la trasformazione del suo temperamento prevalente da militare a industriale; oggi, nell'era della post-industrializzazione, la sua identità appare sfuggente, difficile da definire, come se non volesse mettersi in mostra. La maggioranza delle Storie di Torino è di autori, registi e musicisti italiani, ma si ramifica in una vasta geografia di riferimenti, a loro volta intrecciati in una quantità di direzioni. Se nella cultura italiana la città ha un posto apparentemente secondario, è un fatto contingente dovuto solo a determinati aspetti nel carattere dei suoi abitanti - una ""questione antropologica"""". Questo libro racconta principalmente Storie di letteratura, cinema e musica."" -
Jean Cocteau. La squisitezza del mondo
Se c'è qualcosa che Cocteau sembra aver avuto fin dal principio, quelle sono le idee chiare. Abile nell'individuare il talento e lasciarsene espandere, amava la vita oltre misura per le sue immense opportunità creative. L'amicizia con Picasso perseguita con caparbietà, l'affinità elettiva con Proust, il confronto con André Gide e la simpatia per Edith Piaf, la collaborazione con Blaise Cendrars e l'amore per Jean Marais e Raymond Radiguet, l'ammirazione per Erik Satie e Igor' Stravinskij, il teatro alla Comédie-Francaise e il cinema con ""La bella e la bestia"""", l'affetto per Max Jacob e la vicinanza transculturale con Kiki de Montparnasse: tutto nella vita descritta da Schembri ruota intorno a occasioni imperdibili colte al volo. Da Djagilev e i Balletti Russi a Man Ray e Modigliani, da Ezra Pound e T.S. Eliot a Guillaume Apollinaire, passando per l'ammirazione di Proust e il disprezzo di Breton, il Dorian Gray della cultura francese indaga ogni forma artistica dell'età d'oro parigina del Novecento, superando le guerre, lottando con la dipendenza dall'oppio e ritraendo la «morte al lavoro» in una battaglia all'ultimo sangue contro l'ottusità degli insensibili. Cocteau racchiude in sé la meraviglia proteiforme dell'artista totale: poeta, saggista, drammaturgo, sceneggiatore, disegnatore, librettista, regista cinematografico, pubblicitario, decoratore, imitatore, talent scout e attore... Esplorando trasversalmente tutte le forme ed esaltandone il meglio, non rimane intrappolato in nessuna di esse, anticipando il genio e la factory di Andy Warhol. Di classe elevata, si sottrae a ogni classificazione attribuendo alla creazione artistica l'unica vera nobiltà. Laddove «il genio è una questione di dosaggio e di lenta evaporazione». Introduzione di Marco Ongaro."" -
Zombie walk. L'irresistibile ascesa di un mostro senza qualità
Mentre centinaia di film e romanzi, decine di videogame, fumetti e web series, articoli di giornale e ponderose - per quanto improvvisate - speculazioni filosofiche ne decretano la dilagante popolarità, il Morto Vivente è ancora un'entità sfuggente e sotterranea per la saggistica italiana. Zombie Walk cerca di colmare questo vuoto raccontando l'irresistibile ascesa di un mostro senza qualità, la claudicante avanzata di un anti (o super?) eroe senza precedenti che, con silenziosa ostinazione, ha invaso l'immaginario e il linguaggio della quotidianità. Nascosti nelle pieghe della cultura erudita o sbandierati dallo show business orrifico, evocati nei manuali anatomici, mummificati dalle pratiche funerarie, i morti risorgono, i morti amano, i morti lavorano, i morti mangiano. In televisione camminano, sul grande schermo scatenano guerre mondiali, nella Rete globale esplodono, chiacchierano e infettano tutto. -
La legge del più forte. Storia dei pistoleri del Far West. Nuova ediz.
Un libro appassionante che invita il lettore a un appuntamento con i più celebri protagonisti del Far West, entrati nell'immaginario collettivo come cavalieri di nobile coraggio, ma di fatto farabutti della peggior specie e squallidi assassini. Vicende biografiche, atrocità e curiosi aneddoti, come la ricostruzione della sparatoria dell'OK Corral, riportati con precisione storica e dovizia di particolari; un ritratto feroce degli uomini, delle armi e dei duelli della Frontiera dove vigeva ""La legge del più forte""""...""