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Patagonia. Paesaggio dell'immaginario
La Patagonia è il paesaggio definitivo della mente. Un luogo non-luogo. Come la Siberia e il Sahara, è divenuta metafora del nulla e dell'estremo. Le sue frontiere si estendono oltre i confini di Argentina e Cile per racchiudere un'idea evocativa del luogo. Situata nella punta meridionale del Nuovo Mondo, questa regione di steppe e venti impetuosi era popolata da tribù di cacciatori nomadi quando Ferdinando Magellano vi approdò nel 1520. Questo momento segnò l'inizio di un'era di avventure e di esplorazioni. Insieme a marinai provenienti dall'Europa e dall'America, sir Francis Drake e John Byron ne perlustrarono baie e insenature, fiordi e canali. Quando nel XIX secolo la terra fu libera, un folle francese si autoproclamò re di Araucania e Patagonia. Un gruppo di famiglie provenienti dal Galles salpò da Liverpool per fondare una Nuova Gerusalemme nel deserto. I leggendari Butch Cassidy e Sundance Kid, in fuga dagli Stati Uniti, vi si rifugiarono per gestire un ranch nei pressi delle Ande. Tutti loro, così come in seguito tanti scrittori di viaggio — Bruce Chatwin fra tutti -, hanno lasciato romanzi e resoconti, memorie e diari che evocano il potente fascino di questa terra sull'immaginazione. Dalle pianure deserte ai mari in tempesta, dai giganteschi fossili di dinosauri alle sculture nel ghiaccio, il paesaggio della Patagonia ha ispirato e ammaliato nel suo incantesimo selvaggio generazioni di viaggiatori e artisti. -
Storia dell'alchimia
L'oro ha sempre esercitato il suo fascino sull'uomo e da sempre si è cercata la strada per fabbricarlo, per trasmutare i metalli vili nel metallo più prezioso. Quest'idea ha condotto a incessanti (e talvolta bizzarri) esperimenti che hanno traghettato il sapere alla moderna scienza chimica di oggi. Ogni epoca ha visto affiancarsi a molti onesti alchimisti abili truffatori e ciarlatani, furfanti votati a ingannare le persone facendo leva sulla credulità e sulla cupidigia umana, lasciando credere che esistesse un metodo infallibile per acquistare una ricchezza illimitata. Ma l'alchimia è stata anche molto altro: per alcuni significò anni gettati e fortune disperse nel tentativo di preparare un elisir di lunga vita; per altri l'esplorazione di un simbolismo religioso o mistico capace di condurre al perfezionamento dell'anima umana. ""Storia dell'alchimia"""" descrive le origini e lo sviluppo di quest'arte, dal periodo greco all'Ottocento, dalla Cina al mondo arabo. L'elemento romanzesco e avventuroso di questa storia è illustrato da passi tratti dalle opere dei suoi più celebri e noti indagatori."" -
Non solo cowboy. Un viaggio nelle storie più intriganti del selvaggio West
I libri sul West spesso tralasciano i dettagli più intriganti... Per esempio che i giovani Stati Uniti raddoppiarono le loro dimensioni acquistando dalla Francia la Louisiana, nel 1803, col denaro preso in prestito dai britannici, e che questi documenti sul maggiore accordo immobiliare della storia sono, a tutt'oggi, conservati in una cassaforte di Londra. Butch Cassidy rimase davvero ucciso in Bolivia? Sembra invece che sia tornato negli Stati Uniti, sotto falso nome, per finire i suoi giorni nel West povero in canna. Nel 1935 propose perfino una sceneggiatura autobiografica ai produttori hollywoodiani, che la rifiutarono perché poco credibile. Se il ricco zio, proprietario di un ranch, l'avesse spuntata, Winston Churchill, scolaro dallo scarso profitto, sarebbe stato spedito nel Wyoming per diventare un cowboy, cambiando la storia del Novecento... E ancora, i retroscena della temeraria spedizione di Lewis e Clark, la visita inaspettata di una ""regale turista"""" nella minuscola cittadina di Sheridan... Storie inedite che aggiornano e rinfrescano idee e luoghi comuni sulle leggendarie terre di frontiera a ovest del Mississippi. West è infatti molto di più di un'immensa distesa di territorio: si tratta di un ideale, di uno stile di vita, di un atteggiamento, un particolare modo di fare e di parlare."" -
La luna nell'immaginario, Storia, letteratura, cinema
Per Giacomo Leopardi la Luna è una presenza misteriosa ed enigmatica, che rispecchia il cammino dell'uomo nonostante a lui procuri angoscia. Leopardi si chiede cosa ci faccia in cielo, così silenziosa. Più coraggiosi, molti altri sognatori hanno invece immaginato di poterla avvicinare: ci hanno volato intorno, l'hanno raggiunta, vi sono atterrati, ne hanno conosciuto gli abitanti ""lunatici"""" o seleniti. In tanti hanno immaginato viaggi sul nostro satellite, basti pensare all'ariostesco Astolfo che sulla Luna recupera il senno di Orlando e, ancora prima, a Luciano di Samosata nella sua Storia vera. Alla fine il sogno di tanti poeti, pensatori, scrittori si è avverato: l'uomo sulla Luna ci è arrivato davvero, ci ha mandato razzi, macchine semoventi che l'hanno studiata, ci ha posato i propri - piccoli ma grandi - passi. Nel cinquantenario del primo sbarco sulla Luna, questo libro fa un excursus sull'immaginario generato nell'ambito della narrativa e del cinema, ma anche nel fumetto, nell'arte e nell'illustrazione, nella pubblicità, nella musica e in televisione. Ripercorreremo le pagine scritte da Jules Verne e da Herbert G. Wells fino a grandi scrittori di fantascienza quali Arthur Clarke e Robert Heinlein, i film di grandi registi a partire dal Viaggio nella Luna di Georges Méliès del 1902 e proseguendo con Fritz Lang, Robert Altman e Stanley Kubrick fino al recente biopic su Neil Armstrong. Poi i fumetti di Tintin, serie televisive come UFO e Spazio: 1999, il rock spaziale di David Bowie e vari altri gruppi, le illustrazioni di Chesley Bonestell e Karel Thole... Non mancherà l'aspetto scientifico, con un riepilogo della storia delle missioni spaziali e ipotesi sul futuro della colonizzazione lunare, e il ricordo emozionante di quella notte del 20 luglio 1969."" -
Storia della guerriglia. Tattica e strategia della guerra senza fronti
La guerriglia, considerata un'azione sussidiaria della guerra regolare dagli storici d'arte militare, ha assunto durante la Guerra Fredda un'importanza nuova, diventando la forma di combattimento in cui si sono scaricate le tensioni fra Oriente e Occidente. Hahlweg si propone di presentare la guerriglia nella sua realtà e nella totalità dei suoi aspetti; ne traccia il quadro storico dal XVIII secolo alla guerra del Vietnam, descrivendone l'evoluzione, i modi e i risultati nei suoi rapporti con la guerra vera e propria, con la politica, la società, l'economia, la tecnica. Ne risulta una ""analisi spettroscopica"""" di una delle più peculiari espressioni del nostro tempo e di uno degli strumenti più importanti della politica mondiale. Prefazione e Postfazione di Marco Guidi."" -
Valencia. La città, la sua regione
Valencia, città calda e accogliente, una delle capitali turistiche del Mediterraneo, è un luogo d'incontro dell'anima occidentale con quella araba, la commistione, non sempre priva di conflitti, di due culture che si sono avvicendate storicamente sulla costa sud della Spagna. Questo libro racconta la città ma anche il territorio che circonda Valencia, le province di Castelló e Alicante, con particolare attenzione alla loro anima moresca. I mori progettarono un sistema di irrigazione che permise lo sviluppo di una fiorente tradizione agricola, introdussero la lavorazione di sete pregiate, l'industria della carta e la produzione di arance. Non tutti sanno che nel Quattrocento Valencia era la città più ricca del Mediterraneo occidentale e ancora oggi possiamo ammirare splendidi palazzi di quel periodo. Attorno alla città si alternano diverse tradizioni: Gandia, famosa non solo per le sue spiagge, ma anche per il palazzo appartenuto alla famigerata famiglia dei Borgia; Elx, con un'estesa piantagione di palme; Alcoi, roccaforte anarchica circondata da montagne. Michael Eaude ci racconta l'arte, la letteratura e l'architettura di Valencia, soffermandosi sulle personalità che hanno contribuito a fondarne l'anima: Josep de Ribera e l'impressionista Joaquín Sorolla; il cantore dell'inquietudine, il poeta medievale Ausiàs March; Santiago Calatrava, l'architetto che ha dato alla città edifici d'acciaio che sembrano sul punto di spiccare il volo. Un libro sugli angoli nascosti di Valencia e del país valencià, una terra ricca di storia e contraddizioni, profumi, suoni e colori a cui nessun viaggiatore può rimanere indifferente. -
Apache. Una leggenda americana
Celebrati da cinema e romanzi, gli Apache sono entrati nella storia come abilissimi guerrieri che dominarono il Sudovest degli Stati Uniti dai tempi degli spagnoli sino agli ultimi fuochi delle guerre indiane. Geronimo fu l'ultimo capo di guerra ad arrendersi e il suo nome è diventato il grido di battaglia dei paracadutisti americani in guerra contro il Giappone nella Seconda guerra mondiale e il nome dell'operazione per la cattura di Osama Bin Laden. Stefano Di Marino illustra la storia di questo popolo, i modi di vita, l'epopea militare; un testo che insegue la leggenda tra i segni della storia, citando avversari, generali, soldati e coloni in una carrellata nella quale emergono i vari clan e i loro capi sino ai cruenti anni della guerra che determinò la definitiva sconfitta degli Indiani d'America. -
Profugus. Misteri, migrazioni e popoli del mare nell'Eneide di Virgilio
21 settembre 19 a.C.: Publio Virgilio Marone muore a Brindisi lasciando incompiuta la sua opera più importante, l'Eneide. Incompiuta non per pochi versi da rifinire (come a volte si sente dire), ma per una quantità di nodi non sciolti, mancate armonizzazioni, contraddizioni di un testo ancora magmatico: aspetti che certo non penalizzano la straordinaria ricchezza poetica e umana del poema e anzi offrono la preziosa possibilità di intravederne le stratificazioni, lo sviluppo del pensiero dell'autore, una sorta di making of. Destino strano, quello dell'Eneide: tra strumentalizzazioni imperial-fasciste, deprezzamenti su Virgilio ""servo del potere"""" e incomprensioni sul profilo di Enea non si contano le letture che tradiscono un senso globale del testo. Scritto su commissione di un principe ambizioso per celebrare una nuova età dell'oro, grazie a una pace raggiunta dopo decenni di guerre, il poema svela una realtà complessa, dove la ricerca interiore di Virgilio si specchia nelle vicende e nelle fatiche interiori del protagonista. Cioè un profugus allo sbando coi suoi compagni nella più grave crisi del mondo antico, quella che travolge l'età del bronzo (circa 1200-1150 a.C.). Una crisi - climatica, politica, economica, culturale, religiosa - che dai Balcani al Caucaso, dall'Egeo al Nord Africa, dall'Anatolia per tutto il Levante vede migrazioni coatte, crolli d'imperi, ibridazioni culturali. Se troppe volte ci lamentiamo, di fronte alla nostra crisi odierna, di non disporre di categorie adeguate per interpretarla, grandi storie come l'Eneide offrono senz'altro qualche preziosa provocazione."" -
Storia dell'India
Culla di religioni e di culture, mosaico di popoli, lingue e tradizioni, arricchita nel corso dei millenni da incomparabili capolavori, l'India è oggi abitata da un quinto dell'intera umanità: un gigantesco caleidoscopio, in cui si rispecchiano drammaticamente le ombre di uno straordinario passato, le feroci contraddizioni del presente e le grandi sfide del futuro. In questo libro sintetico e completo, Hermann Kulke e Dietmar Rothermund ne ripercorrono la storia: dalle antiche culture della Valle dell'Indo ai regni che affondano le loro radici nel mito e nell'epopea, dalle invasioni che l'hanno periodicamente sconvolta ai contatti con i Greci e i Romani, dallo splendore delle corti dei Moghul ai sanguinosi contrasti religiosi, dal dominio britannico ai travagli successivi all'indipendenza. È un'evoluzione lunga e tortuosa, caratterizzata da traumatiche fratture e da una profonda continuità: la costante rinascita di antiche tradizioni, al di là degli imprevedibili cammini della storia. Sottolineando i fattori geografici, ambientali e umani che hanno caratterizzato la storia dell'India, identificando le sue correnti sotterranee e le sue svolte fondamentali, gli autori ci restituiscono in tutta la sua ricchezza la straordinaria epopea di una civiltà che, usando le parole di Friedrich Schlegel, ""non è soltanto all'origine di tutte le cose, ma è superiore in tutto, intellettualmente, religiosamente o politicamente e persino il patrimonio greco impallidisce al confronto""""."" -
Guida agli stili nell'arte e nel costume. L'età moderna
Una guida agli stili nell'arte e nel costume che hanno caratterizzato l'età moderna tra il XV e il XIX secolo; un'analisi condotta attraverso una trattazione incentrata sulle esperienze artistiche, con inserti dedicati al costume, che restituisce il quadro di un'epoca in termini di immaginario collettivo, moda e abbigliamento, orientamenti di gusto e comportamenti sociali. Le esperienze artistiche sono raccontate sia dal punto di vista delle peculiarità stilistiche sia in rapporto ai protagonisti che le hanno animate; una trattazione che mette in evidenza il perpetuo cambiamento degli stili. Un racconto che si apre con il Rinascimento, inteso quale atto di nascita della modernità artistica, indagato a partire dall'analisi cinquecentesca del Vasari e che, dopo aver attraversato la rottura manierista, prosegue con il fenomeno barocco, visto nelle sue varianti ""realista"""", """"classicista"""" e """"sensualista"""". Successivamente vengono analizzate le esperienze neoclassiche nel loro contrapporsi alle fantasiose torsioni dell'illusionismo secentesco, mentre la stagione romantica, indagata sia nei suoi protagonisti che nelle specificità nazionali, è anticipata dall'analisi di quelle proposte preromantiche che si contrapposero all'illusionismo naturalistico dell'epoca moderna. Il libro si chiude con l'esperienza impressionista, vera e propria cerniera artistica e culturale tra l'età moderna e quella contemporanea."" -
Guida alla percezione del tempo
Perché perdere tempo a leggere un libro sul tempo? In fondo, per la nostra società, il tempo costituisce il bene più prezioso, quello che perdiamo ogni giorno senza riuscire a fare tutte le cose che riteniamo di dover fare, smarriti nel mare degli impegni. Questo senza pensare che un tale straziante impedimento ce lo siamo creato noi stessi, alzando sempre più l'asticella del possibile, perdendo la ricchezza delle cose fatte con calma, stimolando sempre meno l'immaginazione e diminuendo la capacità di introiezione corretta che riesce a farci vedere cose diverse, fresche e divertenti, tali da rendere la vita degna di essere vissuta. La maggior parte di noi conduce le proprie giornate lungo una strada lastricata di effetti speciali, abbonamenti improbabili che ci obbligano a vedere sempre di più, a capire sempre meno, a fagocitare storie sempre più simili a se stesse; un'esistenza basata sulla fretta che ci obbliga ad alzarci la mattina e sviluppare una serie di obiettivi che non lasciano spazio alla meditazione, alla riconsiderazione, al pensiero filosofico e, anche, alla correzione dei nostri errori mentali. Una carrellata attraverso la storia, la letteratura, l'arte, il cinema, il teatro, la musica e la fisica, su come è stato percepito e interpretato lo scorrere del tempo nelle varie epoche. Un percorso che va dalle immaginarie macchine del tempo ideate da scrittori come H.G. Wells, Isaac Asimov e Michael Bishop, alle scoperte della fisica del Novecento, che fanno quasi sembrare la science fiction realtà, passando attraverso metaforici ""viaggi nel tempo"""" che si affrontano personalmente, nella malattia e nella cura, per approdare alle inevitabili considerazioni sul """"tempo perduto"""" dei consumi e del capitalismo moderno. Testi di Roberto Chiavini, Laura Dalfino, Alessandro Fambrini, Chiara Onniboni, Luca Ortino, Laura Rizzo, Chiara Selmi. Postfazione Loris Pinzani. Introduzione di Robert Silverberg."" -
Dove soffiano i venti propizi. Esploratori, «trappers», cacciatori di pelli e cercatori d’oro nel Nuovo Mondo
Nel corso della prima metà del XIX secolo, il territorio americano veniva esplorato e cartografato per la prima volta, aprendo la strada verso l'Ovest alle successive grandi migrazioni di coloni, agricoltori e pionieri; un solco tracciato da spedizioni in aree sconosciute e pericolose, abitate da nativi bellicosi, là dove la sete di conoscenza e la brama di profitto spinsero uomini coraggiosi all'avventura. I protagonisti del libro sono proprio quegli esploratori, tracciatori di piste e cacciatori di pellicce, posatori di trappole, uomini della montagna, avventurieri e cercatori d'oro che misero in gioco la propria vita confrontandosi con una natura spietata e indifferente alle loro sorti, riuscendo infine a domarla. La prima parte del libro illustra l'ingresso nel continente delle missioni di Lewis e Clark, Vancouver, Bonneville, Pike, Long, uomini che portarono a compimento lo spostamento verso Ovest iniziato, secoli prima, da Colombo, gli Spagnoli e i Padri Pellegrini. La seconda parte racconta le vite dei più pittoreschi e rappresentativi primi pionieri, esploratori e cacciatori di pelli, al soldo di grandi compagnie o liberi imprenditori di se stessi, il loro incontro con gli indiani, il confronto con la natura, la loro vita solitaria nei vasti paesaggi delle Montagne Rocciose. Una terza parte, infine, s'incentra sulle rutilanti corse all'oro in California e in Klondike che portarono migliaia di uomini, vinti dalla fascinazione, quasi sempre disattesa, per le preziose pepite gialle, verso drammi e vicissitudini disperate fino a un confronto ultimo con un universo selvaggio e senza pietà, nelle sterminate solitudini del Grande Nord. Il libro è inoltre arricchito da specifici approfondimenti su cinema, narrativa e curiosità. -
Simone Weil
Simone Weil, allieva dell'École normale supérieure, agrégée di filosofia, professoressa di liceo in provincia, sostenitrice dei disoccupati e dei lavoratori dei sindacati, operaia nelle officine Renault, volontaria nelle brigate internazionali, operaia agricola, infine impegnata a Londra nei servizi della Francia combattente, dopo un breve soggiorno a New York. Colpita da tubercolosi (rifiuta di nutrirsi per condividere appieno le sofferenze dei francesi oppressi dai nazisti), si spegne a Londra ""nell'amore di Dio"""". Infatti Simone Weil, benché provenga da una famiglia ebrea, prima di morire si converte al cattolicesimo, al termine di una lunga ricerca spirituale che la porta dai luoghi di san Francesco d'Assisi alla lettura dei testi sacri indù, alla frequentazione assidua di monaci benedettini e di sacerdoti domenicani. Questa biografia, risultato di molti anni di ricerca, riflette su tutta l'opera di Simone Weil, oltre a fornirci dettagli personali, frutto della conoscenza della famiglia e degli amici da parte dell'autore. Georges Hourdin, giornalista, fondatore di uno dei maggiori gruppi editoriali francesi, unisce qui i suoi ricordi alla storia del suo personaggio: gli anni tra le due guerre sono al centro di quest'opera, anni di grandi cambiamenti politici e sociali, di interrogativi sul ruolo da assumere in questo mondo in cambiamento, di impegno e anche di grandi amarezze e delusioni. Anni decisivi per l'esistenza stessa di coloro che li hanno vissuti intensamente. Affascinato da Simone Weil, l'autore ci offre una notevole meditazione sulla vita e sulla storia."" -
Storia degli Aleramici
Gli Aleramici furono un'importante famiglia feudale di origine franca. Quando si parla di dinastia aleramica si pensa subito ai marchesi di Monferrato: questo è stato infatti il ramo più noto (in Italia e soprattutto all'estero) della famiglia sia per l'importanza del territorio da esso governato sia per i prestigiosi risultati conseguiti da alcuni suoi membri nell'Oriente mediterraneo (Terrasanta e impero di Bisanzio). In realtà il casato degli Aleramici, tra tutte le grandi famiglie che intorno all'anno Mille fiorirono in Italia, fu quello che si diversificò in più ramificazioni, dando luogo a numerose dinastie operanti nel basso Piemonte e parte della Liguria occidentale. Pur nella scarsità di documenti a disposizione, e nel rigoroso rispetto della verità storica, l'autore utilizza una narrazione esauriente e completa che non trascura nessun personaggio. Il libro si apre con una introduzione storica utile a inquadrare gli avvenimenti nel loro contesto italiano ed europeo. -
Love (& music) stories. Le storie d'amore più belle della musica
Come sono nate le più belle canzoni d'amore? Chi le ha ispirate? Qual è la parte più intima, umana, volubile degli dèi della musica, quali i loro piccoli e grandi segreti? Quali sentimenti hanno segnato le loro gloriose esistenze? Da cosa nasce la loro arte, la loro eterna e magica creatività, chi l'ha influenzata? Tutto è svelato in questo libro che parla di musica e amore. Passioni tossiche, fatali, amori che bruciano l'anima, storie iconiche e rivoluzionarie, relazioni urgenti, grandi amicizie, incontri di una notte, rapporti fatti di poesia e delicatezza o al contrario di sesso, violenza e sopraffazione. Da Thelonious Monk & Pannonica a Amy Winehouse & Blake, senza tralasciare Elvis & Priscilla, Ike & Tina, Jim & Pamela, John & Yoko, Freddie & Mary, Sid & Nancy, Kurt & Courtney e tante altre coppie immortali. Elisa Giobbi ha scelto per noi le venti storie d'amore più belle e appassionanti della musica e qui ce le racconta come nessuno ha fatto mai. Prefazione di Eleonora Bagarotti. -
Bruce Springsteen & Atlantic city
Bruce Springsteen, ""The Boss"""", uno dei maggiori rocker al mondo, famosissimo per classici come """"Dancing in The Dark"""", """"Born to Run"""" e molti altri, è da sempre legato alla sua terra natale: il New Jersey, uno stato che ha partorito numerosi talenti musicali, televisivi e cinematografici, oltre a essere lo sfondo della celebre serie """"I Soprano"""". """"Bruce Springsteen & Atlantic City"""" è la narrazione di una storia culturale unica che appassionerà i fan del rock con la sua analisi letteraria del Magic Tour, tournée mondiale realizzata tra il 2007 e il 2008 e l'ultima intrapresa dal boss con la E Street Band. James Pettifer, in questo straordinario saggio di storia culturale e racconto di viaggio, ci conduce per le strade di Atlantic City vissute attraverso le canzoni di Springsteen, cantore delle persone comuni, del lavoro, della frustrazione, delle passioni e dei dolori degli americani. La città diventa quindi uno spaccato della quotidianità del New Jersey, una metafora della società statunitense con le sue contraddizioni e le sue diseguaglianze economiche, nello scintillante mondo intellettuale di Princeton, nelle aree urbane fra le più degradate degli Stati Uniti, nell'energia motrice della creatività giovanile. Tema ricorrente del libro è il Jersey Shore, la costa atlantica del New Jersey, con la sua storia romantica, le paludi sinistre, le vaste e bellissime dune di sabbia e le violente tempeste invernali."" -
I riti di iniziazione. Magici, sessuali e religiosi
L'iniziazione è l'introduzione a un mondo sconosciuto, il necessario accesso a qualcosa di nuovo, a volte terribile altre volte solo ignoto, il passaggio a una nuova fase della vita alla quale esporsi, con la quale confrontarsi e rischiare per il superamento e la consapevolezza, che porta con sé timore. Oggi come ieri la società ha i suoi riti di iniziazione. Giovanni Vignola ci racconta con quali prove l'uomo si sia messo in gioco dall'antichità al Novecento. Così come oggi i nostri figli sono chiamati a sostenere degli esami scolastici per diventare adulti e sancire la loro appartenenza alla società, in un passato più o meno recente, e in varie civiltà, i bambini erano sottoposti a complessi riti di passaggio che coinvolgevano il corpo e la fisicità, ma che mettevano anche a dura prova la resistenza psicologica e morale dei giovani aspiranti alla maturità. I mongoli lasciavano, nel rito di passaggio all'età adulta, i loro figli nella steppa con l'arco e una sola freccia; i genitori restavano in attesa che facessero ritorno con una preda commestibile affinché dimostrassero di essere in grado di cavarsela da soli e procacciarsi il cibo. Alcune tribù usavano eseguire piccole mutilazioni e utilizzare come trofeo l'oggetto del taglio per mostrare alla comunità l'avvenuto passaggio attraverso il coraggio e la sopportazione del dolore... Queste e molte altre storie narrate in questo libro, talvolta ci fanno rabbrividire, altre sorridere. -
Tintoretto. L'artista in Italia. Guida ragionata alle opere di Tintoretto nei musei, nelle chiese, gallerie e collezioni d'arte in Italia. Ediz. illustrata
Jacopo Robusti alias il Tintoretto (perché figlio di un tintore di tessuti) venne preso, giovanissimo, a bottega da Tiziano che lo cacciò non appena si rese conto delle potenzialità del giovane. Pochi anni dopo, Jacopo si fregerà del titolo di Maestro, con un suo studio indipendente. Da allora (è il 1540 e Tintoretto ha solo ventidue anni) dipingerà affreschi e opere memorabili in tutta Italia: 16 tavole raffiguranti le Metamorfosi di Ovidio; Il miracolo dello schiavo (per il quale riceve le lodi dell'Aretino); San Marco che appare a salvare un saraceno; Trafugamento del corpo di san Marco e Ritrovamento del corpo di san Marco; un ciclo di dipinti con storie tratte dal libro della Genesi... e molto altro. Nel 1566 dipinge cinque tele allegoriche da collocare nel Palazzo Ducale di Venezia e, nel 1579, accetta l'invito di Guglielmo Gonzaga per realizzare otto grandi tele per il Palazzo Ducale di Mantova in cui si esaltano le gesta della famiglia. Tintoretto muore all'età di settantacinque anni dopo aver realizzato tre ultime opere per la chiesa di San Giorgio Maggiore: La raccolta della manna, l'Ultima cena e la Deposizione nel sepolcro (1592-1594). Un tragitto da nord a sud dell'Italia che mette in luce il patrimonio museale e collezionistico delle nostre città d'arte, aiutando il lettore appassionato a seguire e a conoscere, con una guida insieme turistica e culturale, la vita, le opere e il contesto storico di un maestro dell'arte. -
Fargo Rock City. Un'odissea heavy metal nel nord Dakota rurale
Qualcuno si ricorda di Mötley Crüe, Def Leppard e Judas Priest? C'è stato un tempo in cui cotonarsi i capelli, truccarsi, fare sesso sfrenato con groupie e pornostar, sbronzarsi di Jack Daniel's tenendo gli amplificatori a manetta era la cosa più ""cool"""", spregiudicata e anticonformista che il mercato discografico chiedesse di fare a una rockstar. Ma farlo sotto i riflettori del Sunset Strip a Los Angeles era una cosa, rifarsi all'immaginario di quella way of life a Fargo, nella sperduta provincia americana, un'altra. Fargo Rock City non è soltanto l'ironico memoriale di un'epoca chiassosa, kitsch ed effimera (con tanto di esilaranti e inediti retroscena). Ma anche una critica sociale e culturale di band, fan e album, che si erge a orgogliosa difesa della dignità artistica di quel """"glam rock effeminato, sessista e superficiale"""" in cui migliaia di adolescenti inquieti si sono riconosciuti."" -
La guerra delle Due Rose. La nascita dell'Inghilterra moderna
La guerra civile che ha insanguinato l'Inghilterra nella seconda metà del XV secolo è una delle principali fonti utilizzate da George R.R. Martin per le sue Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, per l'incredibile successo televisivo del Trono di Spade. Ma come si svolse il vero conflitto? È stata realmente la punizione divina per l'usurpazione di Enrico IV Bolingbroke ai danni del legittimo Riccardo II come la propaganda Tudor ha cercato di tramandare? Oppure è stato il frutto malato della deriva morale che travolse la nobiltà inglese alla fine del Medioevo, come ricostruito dalla storiografia vittoriana? Molteplici personalità presero parte al conflitto: re e regine, usurpatori e consiglieri malfidi, vittime innocenti e sovrani impazziti. Uno spazio particolare è riservato nel libro alle molte protagoniste femminili di quei decenni. Parleremo anche delle battaglie che infiammarono il paese, delle rotte e delle ritirate, dei tradimenti e dei colpi di scena, molti dei quali ripresi dallo stesso Martin, mettendo in luce come la sua fonte principale sia stata non tanto la storia di per sé, ma la sua reinterpretazione a opera di Shakespeare, il primo a riunire sotto un unico arco narrativo l'intera sequenza di conflitti dinastici che insanguinò l'Inghilterra fra la deposizione di Riccardo II nel 1399 e la salita al trono di Enrico VII Tudor all'indomani della vittoria di Bosworth nel 1485. Accanto alla storia illustreremo come i fatti siano stati riletti dalla letteratura (a partire da Walter Scott, che a quella guerra civile assegnò il nome con cui è stata poi per sempre identificata), dal cinema, dalla televisione e dagli altri media contemporanei.