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Guida alla letteratura noir
In un periodo in cui rischia di diventare un'etichetta vuota e buona per tutti i prodotti letterari, c'è più che mai bisogno di una bussola per orientarsi nel multiforme e sfuggente mondo del noir. Questo volume traccia una mappa sui principali scrittori, sulle tendenze e sui periodi che definiscono questo stile che qualcuno chiama ""genere"""" e qualcun altro """"movimento"""", delineandone il percorso storico, sociologico ed estetico e sottolineandone con forza le profonde differenze con la narrativa poliziesca, il mystery e l'hard-boiled. Un periplo che parte in margine alla """"scuola dei duri"""" dei pulp degli anni Trenta, con Dashiell Hammett e Raymond Chandler o i romanzi di James M. Cain, prosegue attraverso i classici degli anni Quaranta, come Cornell Woolrich o Fredric Brown, e si trasferisce anche sull'altro lato dell'Atlantico, in Francia, con Georges Simenon, Léo Malet e più tardi André Héléna e la Série Noire di Marcel Duhamel, per arrivare negli anni Cinquanta ai paperback della Guerra Fredda e a personaggi letterari come Jim 'Thompson, David Goodis o Mickey Spillane. Un filone che approda infine ad autori ormai parte della nostra contemporaneità come James Ellroy, Derek Raymond, Edward Bunker, Jean-Patrick Manchette o Jean-Claude Izzo. Senza trascurare, in Italia, il """"maestro di tutti"""": Giorgio Scerbanenco. Un volume che sì rivolge tanto al neofita per indirizzarlo e guidarlo in un percorso mirato di letture, quanto al cultore e all'appassionato perché possa approfondire e sviscerare ulteriormente il tema, facendo chiarezza in un campo in cui troppo spesso il Nero ha soprattutto oscurato la vista di critici ed esegeti troppo confusionari."" -
Storia dei samurai. Cronache dal periodo degli Stati combattenti
Un racconto degli eventi politici e militari che segnarono la storia del Giappone nel XVI secolo; un lasso di tempo che rappresenta la parte conclusiva del Sengoku jidai, il periodo degli Stati combattenti, caratterizzato da un forte decentramento politico e da un'elevata bellicosità tra i vari clan che si dividevano le province del Sol Levante. Un'epoca durante la quale decine di famiglie di samurai si affrontarono animate dal grande sogno di unificare il paese sotto il controllo di un unico padrone. Nella prima parte del libro, l'autore prende in esame le principali istituzioni politiche, la situazione sociale ed economica, il contatto con gli europei e il rapporto con la religione cristiana. Il volume entra poi nel cuore della trattazione raccontando la vita e le gesta dei più famosi daimyo e samurai, la loro etica, le tecniche di combattimento e soprattutto come si faceva guerra nel Giappone feudale. In queste pagine si susseguono i nomi romantici di grandi guerrieri come Imagawa Yoshimoto, Oda Nobunaga, Takeda Shingen e Toyotomi Hideyoshi che - insieme ad altri - si alternarono in sanguinosissime battaglie quali Okehazama, Nagashino, Sekigahara, Tennoji e tante altre. Alla fine solo uno riuscì a portare a termine la missione assegnata dal destino: Tokugawa Ieyasu, di cui seguiremo le gesta dai primi timidi tentativi per imporre il potere fino alla sua divinizzazione. Già pubblicato con il titolo ""II sole e il ciliegio"""" (2011), questa nuova edizione amplia il volume originario descrivendo campagne e battaglie in precedenza solo accennate ed è inoltre arricchita da mappe appositamente realizzate."" -
Nicolas Eymerich. Il lettore e l'immaginario in Valerio Evangelisti
"Nicolas Eymerich. Il lettore e l'immaginario in Valerio Evangelisti"""" è la più completa guida all'opera di Evangelisti: una lettura che mostra come essa sia un unico grande romanzo, un """"One Big Novel"""" articolato nei diversi cicli e nei testi pubblicati in volumi, riviste e web in venticinque anni di attività. Una narrazione che riesce a unire in sé filosofia greca e fantascienza, poesia medievale e letteratura di genere, cronaca contemporanea e psicanalisi, muovendosi dal XIV al XXXII secolo. Perno di tutto questo è il Ciclo di Eymerich, che si estende ben oltre i noti romanzi e comprende racconti, radiodrammi, fumetti e produzioni musicali, spingendosi fino alla fan fiction letteraria e filmica. Un universo narrativo che ha per protagonista l'inquisitore, personaggio-emblema del potere repressivo di ogni diversità. Il lettore è guidato alla scoperta della vera identità di Eymerich seguendolo nel suo duplice viaggio. Quello di superficie — le avventure raccontate nei romanzi che ne fanno un eroe popolare — e quello più profondo, interiore: una crisi personale che attraversa il Ciclo e con cui mette in discussione le proprie convinzioni e il rapporto con gli altri. Quando ne esce, però, Eymerich non diventa un """"buono"""", anzi. Il lettore si innamora di un personaggio negativo, che è il male, è il potere totalitario che vuole imporre un unico modello di vita, è un colonizzatore dell'immaginario che vuole cancellare qualsiasi pensiero divergente. E che alla fine diventa un demiurgo senza più rivali. Ecco allora la sua identità: il realismo capitalista a cui sembra non esistano alternative, ed è proprio questo ciò che Evangelisti denuncia con i suoi libri. E sembra chiedere al lettore: tu da che parte stai?" -
Robert E. Howard e gli eroi dalla Valle oscura
Tutti conoscono Conan il barbaro, Solomon Kane, Bran Mak Morn, Kull di Valusia... personaggi fantastici e straordinari, indimenticabili creazioni dello scrittore texano Robert E. Howard (1906-1936), considerato, al pari di J.R.R. Tolkien, uno dei padri del genere Heroic Fantasy (o Sword & Sorcery). Ma accanto a essi vi sono altri personaggi, meno noti, di matrice più storica: il truce gaelico Cormac Mac Art, il feroce Cormac Fitzgeoffrey, Dark Agnes de Chastillon (spadaccina nella Francia del XVI secolo), la saga dei Pitti (che si articola dalla preistoria ai giorni nostri) e gli episodi legati alla Battaglia di Clontarf del 1014 (quando gli Irlandesi scacciarono i Norreni dalla loro terra). Per la prima volta in Italia, questo volume analizza l'opera letteraria di Howard attraverso un approfondito studio sulle tematiche, sugli influssi e sulle reali conoscenze storiche (o sulla carenza delle stesse...) di questo celebre scrittore popolare, ancora scarsamente considerato dalla critica ""colta"""" ma in grado di ispirare da parecchi decenni canoni e regole di un filone narrativo ormai ben definito e caratterizzato. Il Medioevo """"mitico"""" di Howard, collocandosi in posizione sia alternativa alla reale verità storica, sia a integrazione della tradizionale letteratura avventurosa e cavalleresca, offre al lettore un nuovo livello di conoscenza dell'uomo, del fantasista e del narratore considerato l'ultimo bardo della narrativa popolare fantastica. Il libro affronta infine l'influenza esercitata dall'autore texano anche in altri campi quali cinema, illustrazione e fumetti."" -
Storia del sigaro. Mitologia, tradizione e cultura
Una ""Storia del sigaro"""" con importanti richiami anche alla storia del tabacco. Un viaggio che ripercorre, dalle origini, culture e tradizioni attraverso un excursus storico, antropologico e di costume. Scoperto da Cristoforo Colombo nel suo viaggio verso le Indie Occidentali, il tabacco è la pianta non commestibile più diffusa in tutti i tempi e in tutte le aree geografiche. Ricchissimo di significati simbolici, a cominciare dal suo originario impiego nelle cerimonie religiose degli indios amerindi, una volta introdotto nel Vecchio Mondo ha assunto altre funzioni, prima ornamentali e medicamentose, poi voluttuarie. Perché il sigaro? Perché il tabacco, tra i suoi diversi derivati, ha conservato nel sigaro le impronte dei suoi antichi significati rituali e antropologici, arricchiti in epoca moderna dall'incontro delle culture indios con quelle africane ed europee immigrate nel Nuovo Mondo. Anche per questo, il sigaro è il manufatto che più di ogni altro ha alimentato la nascita di storie e tradizioni paragonabili solo a quelle legate al vino. Dalla diffusione del tabacco nel mondo alle diverse modalità di consumo, dalla botanica e coltivazione della pianta alla filiera produttiva; dalla manifattura nelle fabbriche di sigari alle tipologie di sigari in commercio oggi e in passato; dai paesi produttori di sigari all'analisi dei singoli """"terroir"""", partendo da Cuba per arrivare a Rep. Dominicana, Nicaragua, Honduras, Brasile, USA, Messico, Indonesia, Filippine... senza dimenticare naturalmente l'Italia e le sue bicentenarie tradizioni legate al sigaro Toscano."" -
Guida ai grandi aforisti
Cosa lega grandi autori come Woody Allen, Roland Barthes, Charles Baudelaire, Friedrich Nietzsche, Carl Gustav Jung, Karl Kraus, Marcello Marchesi, Frarwoise Sagan, Kurt Vonnegut e Virginia Woolf? La scrittura aforistica! In una breve frase spesso si possono condensare intere visioni della vita, pillole di poesia o riflessioni universali serie, ironiche, satiriche, pronte a cogliere le diverse sfumature umane. Una forma d'arte, sintetica ed efficace, che talvolta rappresenta al meglio uno scrittore scomparso nel momento in cui la memoria dell'uomo-artista torna ad affermarsi in qualche anniversario commemorativo. Dopo il primo infarto, Ennio Flaiano comincia a catalogare le infinite notule e annotazioni disseminate dalla fervida intelligenza lungo il cammino di un'esistenza provvida. Non farà in tempo a trasformare in un libro la vastità del suo album prima che la morte completi il conto alla rovescia. Di Oscar Wilde emergono le arguzie pronunciate a tavola o estrapolate dalle commedie. L'aforista, per la sua tendenza a essere folgorante nei giudizi e nei commenti, fornisce materiale di prima mano a chi nei post sui social edifica la propria personalità mediatica sulle fondamenta della moderna frenesia citazionistica. -
I grandi ammiragli dell età velica
Dopo aver dedicato un primo saggio agli ""Ammiragli dell'età remica"""", con questo volume Savoretti passa a descrivere le imprese di altri grandi ammiragli vissuti in un periodo storico che ha esaltato notevolmente la guerra navale: l'età velica. Le prime grandi navi a vela permisero non solo di intraprendere lunghe navigazioni oceaniche, ma anche di praticare quella """"guerra di corsa"""" che consentì a Francis Drake di gettare le basi dell'Impero. britannico. L'avvento della vela come propulsore e quello delle armi da fuoco mutarono profondamente il modo di combattere sul mare. La posizione di due navi a vela o di due flotte rispetto alla direzione del vento consentiva l'assunzione di maggiori iniziative tattiche, come la """"linea di battaglia"""" adottata dall'olandese Maarten Tromp a metà del XVII secolo o le Fighting. Instructions di Robert Blake alla base delle tattiche navali della Marina britannica. Le decisioni dei grandi conflitti in questo periodo storico furono sempre ottenute sul mare da battaglie tra grandi flotte che esaltarono le virtù marinaresche e belliche di grandi geni navali come Michiel de Ruyter e Niels Juel. Solo nella seconda metà del XVIII secolo, con i Rodney, i Suffren e soprattutto Nelson, il concetto tattico raggiunse un livello elevato, con le conseguenti vittorie non più dovute al solo valore, ma allo sviluppo razionale di un ragionamento geniale, come il rivoluzionario """"taglio della T"""". L'età velica vide le imprese di ammiragli considerati i """"padri fondatori"""" delle loro marine militari: Fyodor Ushakov in Russia, John Paul Jones negli Stati Uniti, William Brown in Argentina e Thomas Cochrane in Cile e Brasile. In questo saggio, oltre alla carriera navale, vengono descritti anche gli aspetti personali che hanno caratterizzato le loro avventurose vite."" -
ArchiDisney. Architettura, città, design nell'arte di Floyd Gottfredson
Fumetto e architettura sono due mondi che gioiosamente e giocosamente vanno spesso a braccetto. In particolare, nell'interpretazione di alcuni grandi autori del fumetto Disney, l'architettura fumettata è stata un mezzo per rappresentare luoghi, movimenti, situazioni e stereotipi che, nel mondo reale, imbevevano la vita quotidiana del pubblico di lettori cui le vignette erano indirizzate. Viceversa, il riferimento a elementi procedenti dalla quotidianità del dibattito architettonico, oppure dal mondo della tecnologia e del design industriale, ha contribuito a restituire al lettore una componente di plausibilità e riconoscibilità che sono state essenziali nel consolidamento dell'universo Disney. Quale e quanta architettura, reale e fantastica, ha attraversato le strisce di Topolino dal 1930 al 1975? E quali e quanti elementi di design? Delbene analizza l'intero corpus del Mickey Mouse di Floyd Gottfredson dal 1930 al 1975, estrapolandone suggestioni e riferimenti architettonici. Da un totale di oltre 13.000 strisce fumettate, tutte quelle che avessero interesse architettonico sono state analizzate, smontate nelle vignette significative e incorporate all'analisi. ""ArchiDisney"""" avvia una ricerca su come e quanto architettura, paesaggio e design abbiano travalicato la sfera del reale per immergersi nel mondo della fantasia, amplificando i potenziali artistici e narrativi del fumetto Disney e contribuendo così a farne un'icona della cultura pop contemporanea. Prefazione di Alberto Becattini."" -
Guida al cinema noir
Il Noir è forse il genere cinematografico più prolifico e duraturo della storia del cinema. Legato alla letteratura ma capace di sviluppare anche moltissimi soggetti originali, accompagna il pubblico sin dagli anni Trenta. Oggi tutto viene etichettato come Noir, ma esistono canoni tematici e stilistici che il lettore deve conoscere per approfondire questo ricchissimo filone. Lo scopo di questa guida è introdurre il neofita in un mondo oscuro e complesso e stimolare l'esperto a rivedere e analizzare film classici e meno conosciuti. Una panoramica del genere Noir, così come è stato interpretato non solo nel suo paese d'origine, gli Stati Uniti, ma anche in Francia, in Inghilterra e in Italia, senza tralasciare quelle cinematografie che negli anni hanno integrato il Noir nella loro tradizione: la Spagna, la Scandinavia e l'Estremo Oriente. Chiarita la divisione nei tre periodi principali, Noir classico (dagli anni Trenta fino alla fine dei Cinquanta), neo Noir (dalla Nouvelle Vague fino agli anni Ottanta) e post Noir (le ultime tendenze legate al cinema di Tarantino), il volume affronta tutti i personaggi chiave con un'ampia scelta di film. -
Tutto Dracula. Vol. 1: conte incubo, Il.
1897: Londra è il centro del mondo, ed esce un libro che dell'orizzonte vittoriano resterà uno degli affreschi fondamentali, labirintico e torbido come Londra stessa; un libro tanto noto da far favoleggiare che si tratti di quello più stampato al mondo dopo la Bibbia. Frutto di anni di ricerche e scrittura, Dracu-la rappresenta un prodigioso precipitato di miti, sogni e angosce del moderno Occidente, che dà voce a speranze, timori e desideri; una sorta di ""manifesto"""" di istanze sociali, morali, religiose, economiche, politiChe del proprio tempo che, in qualche modo, già prefigura il Novecento. Il rapporto Occidente-Oriente, il tema del sesso e il ruolo della donna, le paure dello straniero, dell'epidemia, della follia, la riflessione sul potere, l'ossessione dell'identità e del non riconoscersi allo specchio... Un romanzo strano, in apparenza fin troppo chiaro (fino ai particolari sugli orari ferroviari e gli ultimi ritrovati della tecnica) e che invece gronda ambiguità: non solo in dettagli - come le ombre lasciate da materiali eliminati delle primissime versioni - ma nel rapporto generale con voci narranti sempre in dubbio sulla propria sanità mentale, nelle infinite allusioni che oggi rischiano di sfuggirci. L'evocazione del tiranno non-morto da un predatorio Oriente deciso a infettare la nostra modernità non si consuma nell'Halloween delle facili mascherate, o nella favoletta dei vampiri modaioli: e val la pena cercare di rivivere a fianco dei primi lettori, idealmente coi loro occhi, lo shock culturale recato da quest'opera incredibile."" -
Storia dei draghi. Dai Nibelunghi a Game of Thrones
I draghi sono un fenomeno globale. Troviamo tracce di questi mostri alati a diverse latitudini e in varie epoche: animali mitologici che hanno turbato l'umanità per migliaia di anni. Dalle bestie sputafuoco del mito e delle leggende nordeuropee al Grande Drago Rosso del libro dell'Apocalisse, dal ruolo soprannaturale nell'antica Cina a quello delle donne-drago che hanno rappresentato una minaccia all'autorità maschile. Ma c'è una cosa che tutti i draghi hanno in comune: la paura suscitata dal loro formidabile potere e, di conseguenza, il nostro bisogno di sopprimerlo, di placarlo o, in qualche modo, di assumerlo come ""nostro"""". Come spiegare questa esigenza? È il nostro bisogno di imporre l'ordine sul caos, incarnato in un cavaliere, un eroe in grado di uccidere i draghi? È il nostro terrore della natura scatenata nella sua forma più distruttiva? O il drago non è altro che l'espressione di quel mistero più grande e inquietante di tutti: la nostra mortalità? Martin Arnold ripercorre la storia dei draghi, le concezioni leggendarie e storiche su queste figure, la loro rappresentazione e i significati metaforici, religiosi, mitologici, dall'Età Antica a II trono di spade, e risponde all'interrogativo su cosa abbia spinto l'uomo a creare nel suo immaginario queste creature magnifiche. Postfazione di Licia Troisi."" -
Viaggio tra le confraternite enogastronomiche d'italia
L'Italia è un paese in cui l'identità regionale si identifica spesso in tradizioni gastronomiche. Ogni famiglia ha un patrimonio di ricette che tramanda di generazione in generazione; ogni luogo ha dei cibi principi la cui storia si fonde con le leggende locali. Ci sono minestre nate da quel che rimaneva sul fondo della stiva delle navi, pesci a lunga conservazione riportati in Italia come trofeo di avventure nei mari del Nord, Madonne dedicate a bulbi commestibili, peperoni arrivati in Europa con Cristoforo Colombo e diventati l'anima della cucina povera del Sud. Se a inseguire queste storie è uno studioso di società segrete, Che parte in moto verso l'inverno, è facile che l'aspetto misterioso prenda il sopravvento. Michele Leone percorre l'Italia in un viaggio on the road sulle tracce dei moderni cavalieri custodi di vini, birre, risotti, mostarda e degli antichi protocolli per produrli, ma anche degli oggetti legati alle tradizioni: la grolla, la quadara, il bigolaro. Cimeli di una cultura antica tenuta in vita dai confratelli. -
Guida al gioco da tavolo moderno. Dalle origini agli anni Ottanta
Da diversi anni il gioco da tavolo è molto più che un passatempo per ragazzi non ancora schiavi della rete, è divenuto un vero e proprio fenomeno di costume, che sfida il massiccio diffondersi di social media e gioco virtuale, per promuovere l'interazione umana fra un lancio di dadi, un boccale di birra e parecchie risate. Se per i nostri nonni, e ancora nostri padri, il gioco poteva essere una partita di carte con gli amici o la tombolata natalizia che riuniva le generazioni, oggi è diventata consuetudine per molte famiglie dedicare una serata alla settimana al gioco, sia esso di ruolo, di società o un vero e proprio wargame. Questo volume esamina lo sviluppo cronologico di tale fenomeno, partendo dagli Stati Uniti del secondo dopoguerra per arrivare alla fine degli anni Ottanta, quando il wargame e il gioco di ruolo hanno consolidato le proprie radici anche qui in Italia, con la comparsa di negozi specializzati, associazioni e manifestazioni sempre più importanti in varie località del paese. Pur concentrato sui due filoni principali del gioco da tavolo di quegli anni - wargame cartaceo e gioco di ruolo - il libro tratta anche di altre branche del fenomeno, come il gioco sportivo o il libro-game, cercando di dare un'immagine completa delle migliaia di titoli che hanno formato, anno dopo anno, l'intelaiatura dell'odierno immaginario ludico. L'autore accompagna il viaggio con curiosità, classifiche, consigli, gossip, peculiarità e stravaganze di un universo dentro il quale ognuno di noi ha trascorso (o ancora trascorre) una parte significativa della vita. -
Elogio dello snobismo
«Lo snobismo è una religione. Bisogna davvero che sia così, dato che gli snob vivono manifestamente in uno stato di profonda devozione verso le loro divinità». Comincia così il viaggio di Marcel Boulenger nel mondo dello snobismo e dei suoi protagonisti, dei loro rituali, che vengono raccontati con stile ironico e brioso in una sorta di ""retroscena"""" di questo culto dai molti lati oscuri. In questo racconto si troveranno molti spunti di riflessione che faranno rivalutare al lettore la frase «Sono uno snob»... o forse no. Prefazione di Alfredo De Giglio."" -
Guida al cinema di arti marziali
Il cinema di arti marziali ha avuto il suo apice tra gli anni Sessanta e Settanta, ma è giunto sino a noi vivo e ricco di personaggi. La figura più emblematica è quella di Bruce Lee che, con solo quattro film, ha conquistato milioni di spettatori, diventando un fenomeno di costume. La sua tragica, prematura e, per certi versi, inspiegata morte nel 1973 ne ha fatto una leggenda. L'autore, esperto di cinema e cultura popolare, è stato praticante, istruttore, arbitro e cronista di arti marziali, scrivendo numerosi testi su queste discipline. Con questo volume ripercorre la storia di un genere dai suoi esordi sino a oggi, sottolineando come un fenomeno ""di genere"""" abbia allargato la sua influenza a tutto il cinema d'azione, anche occidentale. Se il cosiddetto """"cinema del Kung Fu"""" dell'epoca classica è finito, racchiuso in un'era che periodicamente genera dei revival, si affacciano spesso nuovi spunti e riletture. Il cinema di Hong Kong rappresenta indubbiamente la quintessenza del cinema marziale, ma scopriremo che quello coreano, indonesiano e thailandese, in anni più recenti, hanno dato un loro fondamentale contributo al filone, che ha poi trovato prolifiche e più commerciali espressioni negli Stati Uniti. Questa Guida ripercorre la produzione, le vicende e le curiosità legate a tutti i film celebri e meno celebri. I loro eroi. I registi. E soprattutto gli attori che ne hanno delineato le caratteristiche, da Bruce Lee a Jackie Chan, da Chuck Norris a Jean-Claude Van Damme e Brandon Lee, senza dimenticare le figure femminili. Una panoramica completa che, tra Oriente e Occidente, non tralascia le produzioni per ragazzi legate ai videogame, arrivando sino agli ultimissimi successi."" -
Guida all'immaginario nerd
Cos'è la nerdiness (o nerditudine)? È una subcultura o un'indole? È una galassia di prodotti culturali o un atteggiamento verso la vita? In questa guida cinque autori con un passato o un futuro più o meno nerd illustrano i loro immaginari di riferimento, mettono in piazza le loro vocazioni, si interrogano sulla società.rn«A lungo bollati come ""secchioni"""" e """"sfigati"""", gli appassionati di fantasy e videogames ormai esercitano quasi un'egemonia culturale» - Il VenerdìrnrnLa tesi di fondo del volume è che questa guida è un'impostura: i nerd non esistono, e se esistono non sono quelli che scrivono qui. Se esistevano, si sono suicidati perché non hanno retto il mondo. La verità è che nessun nerd è mai davvero esistito, perché nessun essere umano è una caricatura. La verità è che nessuno è un nerd perché non esiste un vero canone nerd, e se esistesse nessun essere umano sarebbe in grado di incarnarlo. La verità è che il nerd non esiste perché le definizioni di nerd sono contraddittorie tra loro, e se sono tutte vere nessuno può essere un nerd. Ma non possono essere tutte vere perché sono contraddittorie. E ognuno dirà sempre che quella vera è quella che lo definisce come nerd, ed escluderà qualcun altro, e quel qualcun altro escluso, lo scarto, in quanto scarto sarà più nerd del nerd, e tuttavia non potrà fregiarsi del titolo, quindi non sarà un nerd e non essendo nerd né chi si fregia del titolo né chi ne è escluso, non esisterà nessun nerd... Esistono quindi solo percorsi individuali, mentalità, subculture incarnate. Ecco, qui non troverete la nerdiness, troverete dei nerd. Ma siccome il nerd non esiste, qui non troverete dei nerd, ma troverete la nerdiness."" -
Dinomania. Perché amiamo, temiamo e siamo incantati dai dinosauri
Rettili e volatili a un tempo, i dinosauri ci consentono di immaginare un mondo che va decisamente oltre gli usuali confini temporali, culturali e psicologici. Li abbiamo concepiti e rappresentati in modi diversi e contraddittori, che riflettono in parte la mutevole concezione di noi stessi. La loro scoperta, attorno all'inizio del XIX secolo, fu intimamente connessa alla nostra consapevolezza di un tempo geologico. La loro enorme stazza e la forza smisurata richiamavano alla mente ferrovie, navi da guerra e fabbriche, facendo paradossalmente dei dinosauri i nuovi emblemi della modernità. ""Dinomania"""" racconta l'evolversi del nostro rapporto d'amore con i titanici sauri, a partire dalle prime storie ispirate dal rinvenimento delle loro ossa fino agli odierni parchi tematici dedicati a loro. Venendo a concludere che, nella nostra immaginazione, i dinosauri sono - e sono sempre stati - essenzialmente dei draghi, e che la loro attuale rappresentazione attinge agli stessi miti e leggende da cui emerse un immaginario all'inizio dell'era odierna."" -
Storie di Firenze
Firenze è per eccellenza la città del Rinascimento e dell'arte, ma è stata anche un centro di grande importanza letteraria e artistica tra fine Ottocento e inizio Novecento; meta del Grand Tour, capitale del Regno d'Italia, ha accolto il fermento letterario dei primi anni del XX secolo, ospitando nei suoi caffè grandi autori della scena nazionale e internazionale. Molti sono i romanzi ambientati in questa città elegante, romantica e schiva, molte le liriche che la ritraggono con versi indimenticabili nelle varie epoche. ""Storie di Firenze"""" si propone di visitare i quartieri, le strade e i palazzi del capoluogo toscano accompagnati dalle pagine più belle di Palazzeschi, Pratolini, Cicognani, di accomodarsi ai tavolini dei caffè letterari in compagnia dei futuristi, dei vociani e dei lacerbiani, di sbirciare tra i portici degli Uffizi, giocare a nascondino a Boboli, sospirare affacciati sull'Arno con le liriche di Campana e i brani indimenticabili di Papini, Soffici, Luzi e Montale, le riflessioni di Cecchi e Malaparte, i ricordi di Viviani, Praz, Bilenchi, Zeffirelli, i dipinti di Signorini, Conti, Bicci, Rosai. Un reportage narrativo che raccoglie nove diversi percorsi attraverso il capoluogo toscano, narrando aneddoti d'arte, curiosità, film e grandi romanzi italiani e stranieri che hanno reso Firenze teatro delle storie dei loro personaggi."" -
Diario di un'esploratrice bipolare
Nel 2002 Lucy Newlyn viene ricoverata in un ospedale psichiatrico di Leeds. La psicosi è stata innescata da tre anni di lutto per la morte della sorella, seguiti da varie notti di veglia sul letto di morte del padre in cui le allucinazioni la portano a identificare il reparto ospedaliero in cui si trova con una trincea della Prima guerra mondiale descritta nel romanzo che sta leggendo. L'episodio rivela problemi psichiatrici, che conducono a una diagnosi di disturbo bipolare. Questa condizione, che comporta estreme oscillazioni di umore, è classificata come invalidante e richiede cure farmacologiche; ma è anche una fonte di creatività, dando accesso a dimensioni inusuali dell'esperienza umana. Nel suo diario, che copre una arco temporale di 15 anni, Newlyn descrive episodi di mania, depressione, allucinazioni e paranoia. Raccontando le sue battaglie in famiglia e sul posto di lavoro, demistifica i luoghi comuni sul bipolarismo e critica una società ancora sospettosa nei confronti della malattia mentale. Soprattutto, celebra la scoperta che scrivere poesie le permette di instaurare un rapporto catartico con la propria condizione. -
Scarpe. Storia, stili, modelli, identità
Ogni giorno facciamo una o più scelte su quali scarpe indossare, ma perché scegliamo proprio quelle? Acquistare, indossare e collezionare scarpe è per molti un'abitudine che rasenta il feticismo. Ma perfino chi considera le scarpe come un articolo d'abbigliamento banale e di poca importanza si rende conto di come sceglierne un paio sbagliato possa pregiudicare la riuscita di un'occasione pubblica o privata e avere infauste conseguenze a livello sociale. Questo libro esplora la storia delle scarpe e riflette su come differenti tipi di calzature siano venuti a identificare molte caratteristiche delle persone che le indossano. Diviso in quattro sezioni - sandali, stivali, scarpe coi tacchi e sneakers -, il saggio ripercorre le origini e l'influenza dell'impatto tecnologico; spiega come le scarpe vengono prodotte e indossate; si sofferma sul loro design e ragiona su come siano arrivate a detenere un significato sociale che va oltre la loro primaria funzione di proteggere i piedi. L'autrice ci rivela aneddoti e scandali, successi e fallimenti, idiosincrasie e ossessioni dei loro produttori, indossatori e critici, aiutandoci a capire i fattori che hanno contribuito a influenzare mode e tendenze del footwear.