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Storia dei sommergibili. La guerra subacquea dalle origini all'era atomica
Il testo di riferimento del viceammiraglio Hezlet la storia dell'attività dei sommergibili nella Prima e nella Seconda guerra mondiale, occupandosi di politica navale e di strategia, illustrando con quali finalità furono e sono costruiti sommergibili e analizzando i loro problemi, i loro successi e insuccessi e le loro possibilità. Tramite la narrazione delle azioni belliche nei teatri marittimi dell'Atlantico, del Mediterraneo e del Pacifico ci avviciniamo alla vicenda di centinaia di uomini che hanno vissuto anni della loro vita nella pancia di una balena d'acciaio, vivendo spesso in situazioni caotiche, in un non-luogo dove ogni spazio è ridotto ai minimi termini. Dai giovani eroi degli U-Boote, capitani coraggiosi poco più che ventenni, ai grandi ammiragli sovietici al comando di potenti e vetuste macchine atomiche. Lo spettacolare progresso tecnico subentrato dopo la fine della Seconda guerra mondiale ha aperto una nuova fase nella storia della guerra subacquea. Il sommergibile di un tempo, trasformato in sottomarino dotato di autonomia e velocità, capace di immergersi a profondità impensate, armato con missili a testata nucleare, si è fatto elemento fondamentale della guerra globale. Arricchisce e aggiorna il volume un saggio di Mirko Molteni sul ruolo del sottomarino nella Guerra Fredda e sui più gravi incidenti che hanno avuto come protagonisti, negli ultimi cinquant'anni, sottomarini nucleari della stregua del Kursk. -
L' aviazione italiana 1940-1945. Azioni belliche e scelte operative
Per lunghi e sanguinosi anni, aerei ed equipaggi italiani hanno affrontato nemici troppo potenti, sostenendo uno sforzo disumano grazie a un coraggio e a un senso del dovere che paiono oggi incredibili: uniche risorse capaci di sopperire all'arretratezza dell'Italia al confronto con colossi come Impero Britannico, Stati Uniti e Unione Sovietica. Gli aviatori italiani fecero miracoli con vecchi biplani Fiat contro gli Hurricane della RAF, si lanciarono con improvvisati ma efficaci aerosiluranti Siai-Marchetti contro massicce navi da guerra. E a un passo dal crollo finale, seppero affrontare con sparuti caccia Macchi e Reggiane le possenti Fortezze Volanti americane che demolivano le città del Belpaese. Dopo il maldestro armistizio dell'8 settembre 1943, un nuovo dramma: la divisione dell'aviazione sui due versanti della penisola. La Regia al Sud, a fianco degli anglo-americani, e al Nord l'effimera Aeronautica Repubblicana, a seguire le sorti ormai segnate di Mussolini. Commilitoni divisi da una diversa valutazione degli eventi, ma tutti accomunati da un sincero amore per il proprio Paese. Durante la Seconda guerra mondiale l'Italia poté costruire poco più di 10.000 aerei, una piccola flotta rispetto ai 100.000 degli alleati tedeschi, ai 120.000 britannici e ai ben 280.000 americani. Pochi furono quelli di tipo moderno, arrivati al fronte troppo tardi per sperare di mutare le sorti. Prefazione di Gregory Alegi. -
Guida al cinema di spionaggio
Il cinema di spionaggio è entrato nell'immaginario collettivo con la figura di James Bond, ma ha una storia molto più antica e complessa. Questo libro ne ripercorre le vicende con piglio agile e narrativo attraverso un itinerario seguito cronologicamente, con capitoli specifici dedicati a personaggi e fenomeni di rilievo, senza dimenticare il cinema asiatico e la commedia. Dalla carriera folgorante di 007 e l'opera del suo autore Ian Fleming allo spionaggio più intellettuale e letterario di John le Carré, senza dimenticare i film interpretati da icone del genere come Michael Caine e le serie di successo, da Missioni Impossible a Jason Bourne, sino alle recenti pellicole di American Assassin (2017) o Red Sparrow (2018) e allo sviluppo del genere in film come Blackhat di Michael Mann (2015), che individua nel cyberterrorismo l'ultima frontiera del filone. Ma l'universo dello spy movie offre anche molte altre varianti con pellicole di qualità dirette da grandi registi che, almeno una volta, si sono cimentati nel filone. Da Mata Hari alle spie dell'OSS durante il secondo conflitto mondiale, dalla Guerra Fredda alla caccia a Osama Bin Laden, il cinema di spionaggio ha seguito la cronaca, mescolando i temi del Noir, del racconto d'avventura esotica; un genere cinematografico che rappresenta il nostro sguardo verso un mondo oscuro e affascinante che accompagna l'attualità e la Storia. Un testo indispensabile per ogni appassionato ma anche una guida esaustiva per chi ricorda solo le figure più note del genere e desidera approfondirne la conoscenza. -
Edgar Allan Poe. La camera pentagonale. Tutto Poe. Vol. 1
Edgar Allan Poe è un autore notissimo, continuamente ristampato e letto persino nelle scuole. Eppure questa conoscenza sfuma spesso nel luogo comune: le sue raccolte sono in genere ordinate secondo i gusti dei curatori ed è quasi impossibile per il lettore cogliere il senso di un'evoluzione. Le sue donne spettrali e il suo orizzonte dolente vengono spesso ricondotti a struggimenti per la morte di tisi della moglie bambina (idea che un semplice controllo delle date basterebbe a confutare) e spesso si ignora che la pubblicazione dei racconti su riviste li ha visti trasformarsi anche profondamente. Per non parlare della caricatura di Poe in caso clinico, quando invece le sue opere presentano un controllatissimo, lucido lavoro letterario. In più, gran parte di ammiccamenti e sottotesti (spesso all'attualità del suo tempo) resta sfuggente al lettore odierno. Di qui la scelta di presentare un itinerario nel corpus dei suoi scritti: a partire, in questo volume, dalle prove giovanili che, attraverso gioielli di poesia e di prosa e l'esperienza dell'unico romanzo Gordon Pym, culminano nel primo dei suoi capolavori, ""Ligeia"""" (1838)."" -
Storia dei mercenari. Da Senofonte all'Iraq. Nuova ediz.
Quella del mercenario - soldato di fortuna che combatte per una causa straniera, alla quale la sua lealtà è condizionata dalla somma di denaro riservatagli - è forse ""la seconda professione più antica al mondo"""". Mockler ne ripercorre l'evoluzione dai tempi di Senofonte all'Iraq, passando per le Libere Compagnie medievali e le guardie svizzere cadute alle Tuileries. Se il XX secolo vede la nascita delle legioni straniere, i conflitti di decolonizzazione in Africa ne segnano la recrudescenza. Nel XXI secolo, con la proliferazione delle società militari private, emerge la figura del """"contrattista"""" della guerra: un professionista della morte che uccide per denaro e combatte per passione."" -
Guida al fumetto italiano. Autori personaggi storie
Seguire Corto Maltese nei suoi viaggi avventurosi, entrare a far parte del Gruppo TNT, combattere le Giubbe rosse insieme al Comandante Mark, cavalcare nel Far West a fianco di Tex Willer o Cocco Bill, risolvere enigmi come Martin Mystère o vivere nella Fattoria McKenzie con Lupo Alberto... La lettura di un fumetto ha accompagnato la crescita di ognuno di noi grazie a un personaggio, a un racconto, che ci hanno fatto entrare in un mondo avventuroso, divertente, esotico, misterioso o fantastico. Dietro alle decine di personaggi e alle loro appassionanti storie, ci sono gli autori, spesso invisibili, come nascosti dietro la quinta di un palcoscenico da cui danno vita alle loro creature e immagini alle parole. Questa ""Guida al fumetto italiano"""" porta in scena 30 tra i più importanti fumettisti e illustratori nostrani, mettendoli sotto la luce di un riflettore per raccontarne le tappe del percorso artistico ed evidenziarne le influenze che attingono alla letteratura, al cinema, alla storia. Considerato per molto tempo un genere """"minore"""" di pura evasione, il fumetto ha saputo col tempo acquisire la dignità di """"letteratura disegnata"""". Scopriamo così l'antimilitarismo dissacrante delle Sturmtruppen di Bonvi, le avventure de Lo Sconosciuto di Magnus che ci aprono gli occhi sui traffici e le guerriglie di mezzo mondo, la Milano degli """"anni di piombo"""" del Commissario Spada di De Luca o la Bologna del movimento del '77 che fa da sfondo alle storie di Andrea Pazienza..."" -
IF. Insolito & fantastico (2017). Vol. 22: Corpo e computer.
C'è ancora differenza tra naturale e artificiale? Di fronte alla rapida evoluzione delle microtecnologie e all'interazione sempre più ravvicinata tra corpo umano e computer, la domanda appare legittima. Il nuovo numero di IF scruta uno dei temi più attuali della contemporaneità, dove la fantascienza gioca un ruolo di primo piano. Transumano, postumano, cyborg, androidi: se ne parla negli interventi di Domenico Gallo, Riccardo Gramantieri, Carlo Bordoni, Alessandro Fambrini, Jacopo Berti, Roberto Paura, Ignazio Sanna e Francesco Verso. Tomasz Skocki illustra il post-cyberpunk in Polonia, mentre Giuseppe Panella ripercorre l'opera di Antonio Caronia. Completano il numero un'analisi del fandom italiano di Giulia Iannuzzi, i comics fantascientifici di Daniele Barbieri e l'Annuario della SF 2017. -
Il giorno dell'aquila. La battaglia d'Inghilterra
Nell'estate del 1940, dopo la sconfitta della Francia, solo l'Inghilterra, costretta a una disperata difesa, rimaneva in armi contro le forze dell'Asse. Le divisioni tedesche che avevano travolto l'esercito francese si erano minacciosamente concentrate lungo le coste della Manica in previsione dell'operazione ""Leone Marino"""": lo sbarco in Inghilterra che nei piani di Hitler avrebbe dovuto porre fine alla guerra con la conquista dell'isola e il trionfo germanico. Il presupposto strategico dello sbarco, secondo l'Alto Comando tedesco, doveva essere l'annientamento delle forze della RAF. L'Alter Tag, il """"Giorno dell'aquila"""", fu il segnale in codice che scatenò l'attacco della Luftwaffe contro gli aeroporti inglesi e segnò l'inizio della Battaglia d'Inghilterra, la più grande battaglia aerea della storia. Furono quelli i giorni in cui si decisero le sorti della Seconda guerra mondiale poiché centinaia di piloti inglesi, pur con sacrifici cruenti, riuscirono a respingere gli attacchi tedeschi e a infliggere ingenti perdite alle forze aree di Hitler. L'opera di Collier segue giorno per giorno le vicende della battaglia, illustrandone episodi e personaggi in una avvincente e drammatica rievocazione, basandosi su centinaia di testimonianze dirette e su un'accurata ricerca documentale."" -
Le donne di Gioachino Rossini. Nate per vincere e regnar
Nell'immaginario collettivo l'eroina del melodramma è votata al sacrificio: dalla tisi di Violetta al suicidio di Cio Cio San, per malattia fisica o mentale, per mano propria o altrui, sembra difficile uscire dal cliché che vorrebbe la donna o vittima angelicata o incarnazione del male. Si tratta, tuttavia, di una visione parziale che trova, nella secolare storia dell'opera lirica, numerose eccezioni. La principale di queste è costituita dal catalogo rossiniano, che inanella una serie di ritratti femminili di grande potenza e complessità, tanto che perfino una vittima per eccellenza come Desdemona, nell'opera di Rossini, appare, nel momento fatale, ben più forte e risoluta di Otello. Dalla principessa Lisinga, pronta a impugnare le armi per salvare l'amato in Demetrio e Polibio, fino alla principessa austriaca Mathilde, che abbraccia la causa rivoluzionaria in Guillaume Tell, si susseguono eroine buffe e tragiche che, quale sia la loro sorte, delineano un'immagine della donna ricca di sfaccettature. Fra tutte, Matilde di Shabran, intrepida emula di Armida decisa a sedurre un castellano folle, sadico e misogino e a riportare la giustizia nel suo feudo. L'attenzione è focalizzata proprio ai personaggi femminili delle opere rossiniane, messi a confronto e analizzati per tematiche sia nei testi dei libretti sia nella trattazione musicale rossiniana, attraverso esempi precisi sia per il lettore più smaliziato sia per il meno esperto. Due capitoli introduttivi contestualizzano l'analisi della produzione operistica del Cigno di Pesaro. Prefazione di Gianfranco Mariotti. -
Groupie. Ragazze a perdere
Un viaggio nel rock raccontato tra le fessure di un mondo che è capace di far rotolare qualsiasi spartito in una suggestione poetica: attraverso lo sguardo delle ""groupie"""", le ragazze che seguendo ovunque, quasi come fossero divinità, i propri idoli, hanno contribuito alla storia del rock. Anzi: sono la storia del rock. In queste rutilanti pagine, Barbara Tomasino su tutto ci fa sentire rock: i protagonisti in realtà siamo noi lettori, catapultati dietro e """"sotto"""" le quinte delle rockstar. Un mondo che hanno raccontato biografi, amici, manager, ma che nessuno è riuscito a rendere come le groupie: nessuno lo ha descritto con la stessa innocente illusione e, al contempo, con lo stesso sguardo di chi ha compreso il crepuscolo degli dèi. Barbara Tomasino è capace di raccontarci non soltanto i solchi della musica, le tracce di un'epoca contraddistinta dal rock, ma riesce a descrivere come musica e letteratura spesso siano la stessa faccia della stessa medaglia. La stessa esigenza di """"suonare"""" una vita a una porta che solo le groupie sono state in grado di aprire."" -
Ettore Majorana. Caccia alla volpe
Cosa avvenne di Ettore Majorana dopo la scomparsa da Napoli il 25 marzo del 1938? Nessuno lo sa con certezza. Se non si suicidò, come avrebbe voluto far credere, visse nascosto da qualche parte, anche perché abbiamo la conferma che, prima di togliersi dalla circolazione per non essere ricattato, forse dalle accuse di omosessualità, fece in modo di mettere al riparo da attenzioni ostili i suoi preziosi studi, anche ""nell'interesse della difesa nazionale"""". È un momento epocale per la Storia d'Italia. Una guerra mondiale come un ghibli del deserto sta per cancellare quasi tutte le tracce di uno scienziato alla deriva. Dove si è rifugiato Majorana? Perché si è tolto dalla circolazione? Dove ha vissuto? Che cosa ha fatto? Dove è deceduto? E, soprattutto, come ha fatto a tenere in scacco ogni studioso che ha tentato di sciogliere il suo enigma? Indagando su alcune verità nascoste del """"caso"""" Majorana, abbiamo spulciato nelle pieghe più nascoste della Storia. Attraverso avvenimenti incredibili, in una Europa in fiamme, le """"lucciole"""" dei neuroni di Ettore hanno lasciato una fievole scia luminosa..."" -
Memorie di una spia
A fine agosto del 1945, tre mesi dopo la resa della Germania, il capo di Stato Maggiore Eisenhower atterra a Washington portando con sé un eccezionale passeggero: l'uomo è Reinhard Gehlen, alto ufficiale tedesco e stretto collaboratore di Adolf Hitler, a capo dei servizi segreti della Wermacht nell'Est europeo. Quando la vittoria dell'Armata Rossa è ormai alle porte, Gehlen si trasferisce in fretta in Baviera, recando con sé i suoi inestimabili archivi e le sue liste di agenti segreti. Si consegna poi agli americani per combattere il comunismo, pronto a tornare sul campo per difendere l'Occidente. Nasce così l'""Organizzazione Gehlen"""" a servizio della CIA nella Germania federale, un potentissimo organismo segreto e militare che influirà per vent'anni sui destini del mondo. L'organizzazione ha il suo quartier generale a Pullach, un villaggio a circa otto chilometri a sud di Monaco, ed è volta alla canalizzazione di informazioni riguardanti le nazioni allora aderenti al Patto di Varsavia ad uso dell'intelligence della NATO."" -
Il libro degli squali
Difficile trovare nel mondo marino una creatura che abbia colpito la fantasia popolare più dello squalo. Incontrastato sovrano dei mari di tutto il mondo e abitante preistorico degli stessi, è da sempre rappresentato come una belva guidata dal solo istinto di sopravvivenza, crudele e spietata, animata da primordiale vitalità. Lo squalo è stato il protagonista di innumerevoli pellicole cinematografiche e di romanzi ""marini"""" in cui l'uomo indifeso è costretto a scontri epici all'ultimo sangue con il """"mostro"""" invincibile, scontri dove la vita dell'uno significa inevitabilmente la morte dell'altro. Lo stesso interesse scientifico ha finito così per essere condizionato da preconcetti e leggende vecchi quanto l'uomo, o quanto lo squalo: da un incontro con questa creatura non si esce illesi, bisogna conoscerne le debolezze e non farsi cogliere impreparati. Da qui la necessità di un'opera che facesse tabula rasa dei pregiudizi e presentasse gli squali come effettivamente sono, come vivono nel loro habitat naturale e come si relazionano con le altre specie, uomo compreso. L'esigenza di appurare la verità sul mondo degli squali ha indotto gli autori a raccogliere quante più testimonianze e prove possibili a suffragio delle proprie affermazioni. Nel volume gli studi sull'argomento vengono scrupolosamente analizzati e ripuliti da impurità. Eppure, nonostante ci si attenga accuratamente ai fatti, un alone di mistero e un sapore di avventura rimangono; forse un segno che, dopotutto, nelle leggende di sapore antico qualche verità pur c'era..."" -
Storia dei tesori sommersi
Questo libro ci racconta dei tesori che, attraverso i secoli e in parti diverse del mondo, si sono inabissati con le navi che li trasportavano o sono stati predati sui mari e poi sepolti su isole deserte o in misteriosi nascondigli. Per rispondere alle mille domande e dubbi sui tesori sommersi, Hans Roden ha raccolto, studiato e selezionato un vasto materiale informativo, senza trascurare, accanto alla testimonianza e al documento inconfutabile, la traccia di verità che si può scorgere nelle leggende e nella tradizione popolare. La parte più romanzesca riguarda i tesori dei pirati, quelli del capitano Kidd, di Störtebeker, del corsaro Edward Davis, di Benito Bonito, avidamente ma spesso vanamente cercati. Le ricchezze che giacciono sul fondo del mare costituiscono invece una realtà documentata. Si tratta di oro, argento, pietre preziose, per valori ingenti, che sembrano aspettare soltanto che qualcuno vada a recuperarli. Le monete che erano a bordo delle navi dell'Invincibile Armada naufragate sulla costa scozzese, l'oro dei galeoni di Vigo, le ricchezze della ""flotta dell'argento"""" dispersa nel 1715 tra Florida e Cuba, il prezioso """"trono del pavone"""" che dovrebbe trovarsi nel relitto della Grosvenor presso la costa del Sudafrica, rappresentano un richiamo irresistibile. Dalle casse dei pirati che giacciono in fondo al mare a quelle dei nazisti, questo libro ci ricorda che la caccia al tesoro è sempre aperta!"" -
Tifose. Le donne del calcio
Nel 1888 nel Regno Unito, patria del calcio, venne organizzato il primo torneo maschile a squadre. Nel 1894 una certa Nettie Honeyball (nome d'arte di Jessie Alien), cassiera di una drogheria, si appassionò a questo sport tanto da diventare non solo tifosa, ma la prima calciatrice al mondo. Qualche anno dopo, nel 1933, un'altra ragazza entrò di diritto nella storia del pallone: Edelmira Calvetó, catalana e innamorata del calcio e del Futbol Club Barcelona, riuscì a convincere Hans Gamper, uno dei fondatori dei blaugrana, a farla entrare in società. Il suo sogno più grande si realizzò, dando così modo ad altre giovani tifose come lei di prender posto in un mondo sino ad allora esclusivamente maschile. Nettie ed Edelmira sono state delle pioniere, ma la storia del calcio al femminile, per tifo, gioco e professione, non è stata e ancora non è facile, anzi: una strada spesso in salita che però non ha mai visto le donne demordere. In Italia e nel mondo, il numero delle donne che seguono il calcio è in costante crescita, e la loro competenza quando si parla di formazioni e schemi non è diversa da quella degli uomini che, come loro, non possono fare a meno di guardare ogni partita, sugli spalti o in televisione. Perché il calcio è amore, e a differenza di altri tipi d'amore, non passa mai, qualsiasi cosa accada. Ci sono donne che si divertono, agguerrite e passionali, donne che fondano club di tifose, donne che diventano amiche tra un urlo e l'altro dentro gli stadi. Donne che non possono ancora esprimersi come vorrebbero e donne che sono riuscite a calciarlo quel pallone, donne che hanno fatto del calcio un lavoro, donne che non si abbattono di fronte a critiche e giudizi. Prefazione di Simonetta Sciandivasci. -
La tratta dei neri. Dall'antichità al Novecento
Il libro di Hubert Deschamps è stata la prima storia complessiva della tragica vicenda secolare di milioni di uomini strappati dall'immensa ""riserva africana""""e venduti come animali da lavoro sui mercati dell'antichità pagana, del Medioevo cristiano, del mondo islamico, dell'America dell'Età moderna. I frammentari contorni di un fenomeno che ha lasciato dietro di sé una scia di sangue e di ferite ancora oggi aperte sono qui collegati in un quadro globale, diventano l'accertata anatomia delle componenti sociali, economiche, religiose e psicologiche che hanno reso possibile il traffico di manodopera forzata e la sua incredibile sopravvivenza fino a tempi recentissimi. Una lettura animata da testimonianze dirette che le imprimono un appassionante andamento narrativo: Deschamps decifra le tracce sepolte della schiavitù nelle grandi culture del passato e ne ricostruisce il sordido volto reale attraverso i giornali di bordo dei grandi navigatori, le cronache della pirateria, i resoconti di viaggio degli esploratori, le polemiche degli abolizionisti, le esperienze dei missionari, dei soldati e degli avventurieri che, venuti a contatto con l'ignominioso commercio di carne umana, rimasero di volta in volta attratti o inorriditi, indifferenti o violentemente critici. Un'opera che aiuta a comprendere come e perché c'erano schiavi neri nell'Egitto dei faraoni o che cosa c'è alle spalle dei movimenti di liberazione razziale del Novecento."" -
Peggy Guggenheim. Un sogno d'eternità
Peggy Guggenheim (1898-1979) condusse un'intera, intensissima vita tutta dedicata alla ricerca della bellezza assoluta. Ricca ereditiera di un padre scomparso nel naufragio del Titanic, fu certamente una grande sacerdotessa dell'arte contemporanea, ma anche e soprattutto una provocatrice scaltra e raffinata, sensuale e disinibita. La turbolenta traiettoria della sua vita incrociò quella dei maggiori scrittori e artisti del suo tempo, da Ernest Hemingway a Truman Capote, da Jean Cocteau a Salvador Dalì. Musa mancata (posò anche per Man Ray) ma collezionista attenta e intuitiva, consacrò musei e gallerie alle avanguardie artistiche europee, dal dadaismo al cubismo, dal surrealismo all'espressionismo, contribuendo a rivelare al mondo il genio di pittori come Vasilij Kandinskij, Mark Rothko e Jackson Pollock. Visse in modo intenso l'incontro con Max Ernst, suo secondo marito, ma anche quelli, non meno seducenti, con Marcel Duchamp, Yves Tanguy o Samuel Beckett. Véronique Chalmet ci restituisce il potente ed eccezionale ritratto di una donna estremamente visionaria, senza trascurarne i lati più intimi. Una dettagliata biografia che, sotto l'egida dell'arte, raccoglie i molteplici e variegati aspetti della vita di Peggy Guggenheim: dalla sfera pubblica, popolata da orde di ammiratori sullo sfondo di una mondanità effervescente, a quella privata, scandita da matrimoni disastrosi e tetri risvolti familiari. -
Alma Mahler. Musa del secolo
Considerata ""la più bella ragazza di Vienna"""" e nota come grande seduttrice, Alma Mahler, vera e propria """"musa del secolo"""", visse un'esistenza frenetica, governata al contempo da passione e rabbia, ingenuità e calcolo. Figlia del pittore Schindler e madre della scultrice Anna Mahler, ferrane fatale per alcuni, fonte d'ispirazione per altri, questa donna straordinaria svolse nel corso della sua lunga vita un ruolo di primo piano negli ambienti artistici di Vienna, Berlino e New York. Introdotta nei circoli della Secessione Viennese, la sua passione letteraria e un carattere intrigante esercitarono un forte fascino sulle maggiori personalità artistiche del XX secolo. Dal pittore Gustav Klimt al compositore von Zemlinsky, fino al direttore dell'Opera Gustav Mahler, che la sposò, tarpando ali e aspirazioni di una donna troppo inquieta per essere relegata a ruoli tradizionali. La scoperta di una relazione segreta con l'architetto tedesco Walter Gropius indusse Mahler a rivolgersi nientemeno che al dottor Freud. Fra i tanti futuri amanti della vedova Alma, sposatasi una seconda e terza volta, il più morboso si rivelerà Oskar Kokoschka, ossessionato dalla riproduzione maniacale di questa Sposa del vento. A lungo si è pensato che Alma abbia sacrificato a Gustav Mahler le proprie doti di compositrice, sfociate unicamente nei Lieder su testi di Rilke, Werfel e Novalis. Ma la verità va cercata nella poliedrica immagine di una donna che Thomas Mann soprannominò la """"grande vedova"""": tanto densa quanto contraddittoria, e dotata di un vero talento per la costruzione del suo mito."" -
La conquista del Nord. I Vichinghi nell'arcipelago britannico
La maggior parte dei saggi storici sui Vichinghi prende in esame la loro conquista e influenza solo su una piccola parte dell'intera regione che comprende Gran Bretagna e Irlanda. E pochi studiosi hanno finora concentrato la propria attenzione sul contatto continuo fra Inghilterra e Scandinavia anche nel periodo successivo alla Conquista Normanna del 1066. Questo libro mira a offrire un approccio alternativo, presentando una storia dell'Epoca Vichinga che consideri l'intera area dell'Arcipelago Britannico, prima e dopo il fatidico anno generalmente considerato come ""spartiacque"""". Tradizionalmente ritratti come barbari brutali, salpati dalle terre scandinave a bordo delle loro caratteristiche imbarcazioni per depredare e saccheggiare molte regioni del Nord, i Vichinghi ci appaiono qui in un quadro meno drammatico ma ancor più affascinante, che rivela i notevoli progressi economici e sociali da loro apportati, fondamentali nel delineare la storia politica delle isole britanniche."" -
Lou Andreas Salomé. Mia sorella, mia sposa
Lou Andreas Salomé è ricordata certamente per la cerchia delle sue amicizie e dei suoi amori, tra i quali spiccano i nomi di alcuni tra i massimi protagonisti della cultura. Ma dall'amicizia con Nietzsche al legame amoroso con Rilke, fino all'esperienza scientifica con Freud, la vita di questa donna straordinaria non si confuse mai con il cliché consueto della collezionatrice di uomini famosi. Nata a Pietroburgo nel 1861, Lou vive per breve tempo a Zurigo e poi a Roma, dove viene presentata a Nietzsche. La sua giovinezza è una sequenza di spregiudicatezze audaci e intimamente frenate, un intreccio indissolubile di irruenza sentimentale e fervore culturale. Viaggiando per tutta l'Europa, si fa lucida osservatrice dei più rivoluzionari fermenti sociali e movimenti d'avanguardia. Scrive delicati romanzi come Fenitschka e un geniale saggio su Ibsen, che illumina a fondo i problemi e le contraddizioni della liberazione femminile. Il grande amore con Rilke viene sentito da Lou come una sorta di unione cosmica di sposi, amanti e fratelli. L'eros è per lei un'esperienza ""panica"""" e totale. L'incontro con Freud a Vienna rappresenta quindi un colpo di fulmine spirituale, la conferma di ciò che lei ha intuito da sempre: la scoperta dell'inconscio e del suo ruolo nell'esistenza umana. Durante il nazismo Lou viene considerata """"nemica dello Stato"""" in quanto sostenitrice della psicoanalisi, """"scienza giudaica"""". Dopo la sua morte, nel 1937, la Gestapo fa irruzione nella sua abitazione e trafuga i suoi scritti e documenti per nasconderli in un seminterrato di Göttingen. Più di venticinque anni dopo, Heinz Peters riesce a recuperarli e inizia a scrivere l'affascinante biografia di questo eccezionale personaggio reso celebre al grande pubblico dalla bella pellicola Al di là del bene e del male di Liliana Cavani. Prefazione di Roberto Fertonani, in appendice uno scritto di Claudio Magris.""