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Manuale di scrittura action e thriller. Raccontare il genere e coltivare la creatività
Il thriller è il genere più diffuso della moderna ""narrativa popolare"""", e anche il più praticato da autori affermati e aspiranti narratori. Il nome viene dal verbo inglese to thrill, che significa """"creare un brivido"""". Questo manuale di scrittura, attraverso una serie di lezioni ricche di esempi, suggerimenti di lettura ed esercizi, fornisce le tecniche fondamentali per potersi muovere in questo filone. L'autore, forte di un'esperienza trentennale e più di cento romanzi pubblicati, accompagna il lettore in ogni fase, dalla strutturazione della storia alla definizione dei personaggi, svelando """"dritte"""" utili per costruire un romanzo avvincente, ben scritto e capace di catturare il lettore. Come suscitare paura? Come tener viva l'attenzione? Quanto contano il conflitto e la storia d'amore tra i personaggi? Come si descrive con la parola una scena d'azione? A questa e ad altre domande il lettore troverà risposte esaurienti nel corso di ogni lezione. Sarà poi stimolato a leggere e a cimentarsi con la narrazione. Il testo contiene anche utili indicazioni per sviluppare la propria creatività e scoprire i legami tra la narrativa scritta, il cinema, i fumetti e la televisione che sono diventati irrinunciabili per chi vuole scrivere """"da professionista"""". Un libro per chi scrive e per chi ama leggere."" -
Gatti. Istruzioni per l'uso. Come sopravvivere all'essere posseduti da un gatto
Migliaia di anni fa i gatti erano venerati come divinità. Questo, i gatti, non l'hanno mai dimenticato. Che lo si ami o lo si detesti il gatto è una creatura a cui non si può rimanere indifferenti. Molti di noi hanno provato il desiderio di dividere la vita con uno di questi adorabili felini, e siamo in tanti ad aver ceduto a questo desiderio. Un errore che tutti noi commettiamo è quello di pensare di essere il ""padrone"""" del felino in questione. Nossignore! Si può essere il padrone di un cane ma non di un gatto, che nell'arco di dieci minuti finirà per rigirarvi sull'artiglio del pollice, vi conquisterà con le fusa e gli struscini e farà di voi il suo servo per la vita. I suoi desideri saranno ordini, e sarete ben felici di essere così """"schiavizzati"""". Non c'è da meravigliarsi che queste creature siano state considerate tanto divinità quanto famigli del demonio, perché hanno un modo tutto loro di sottometterci alla loro volontà. In queste pagine troverete una serie di preziose istruzioni che vi aiuteranno a sopravvivere all'essere """"posseduti da un gatto"""". Imparerete a prendervi cura di lui nel modo migliore, a partire dalle sue esigenze pratiche, dal come farlo ambientare a quel che possono essere i pericoli che anche un appartamento può nascondere, per proseguire con una serie di consigli pratici su come somministrare medicine, quali piante non tenere in casa perché velenose per i mici, quali sono i tipi di cassettina e di lettiera migliori, quale tipo di alimentazione scegliere eccetera."" -
Artemisia Gentileschi. L'artista in Italia. Guida ragionata alle opere nei musei, nelle chiese, gallerie e collezioni d'arte in Italia
La nostra storia comincia così... In un modesto atelier una ragazzina romana di diciassette anni ritrae un'amica come una Vergine che allatta il Bambino. Vive con il padre Orazio Gentileschi, anche lui pittore, e sogna di diventare artista nonostante viva in un secolo, il XVII, che non ammette pittrici a scultrici nelle accademie d'arte. Quella stessa ragazzina, trent'anni dopo, si troverà sospesa tra i ponteggi della Queen's House di Greenwich a Londra, per completare un ciclo di tele insieme al padre. A chiamarla è stato lo stesso re d'Inghilterra: Carlo I Stuart. Questo volume racconta l'incredibile parabola artistica di una grande protagonista della pittura moderna, capace di affermarsi contro le violenze e le discriminazioni del suo tempo pur di venir riconosciuta al pari di un uomo. La sua vicenda può esser letta come un romanzo, come una guida d'arte a come un saggio biografico. È la storia di una donna che si chiama come le grandi regine del passato e le prime cacciatrici dell'Ellade, a come una pianta che cura il primo sangue delle vergini. Il suo nome è Artemisia. -
Guida agli stili nell'arte e nel costume. L'età contemporanea
La guida agli stili nell'arte e nel costume in età contemporanea, partendo dal passaggio tra Otto e Novecento, ne analizza le esperienze artistiche con particolare attenzione al contesto culturale e materiale in cui si manifestano e ai protagonisti che le hanno animate. Attraverso preziosi inserti dedicati al costume, restituisce il quadro di un'epoca in termini di immaginario collettivo, moda, orientamenti di gusto e comportamenti sociali. La guida si apre con l'analisi delle sperimentazioni postimpressioniste, indagate nelle cesure che attuano rispetto agli schemi di vita e ai riferimenti culturali della tradizione occidentale, oltre che nei confronti di una concezione dell'arte ormai inadatta a rendere i tempi più moderni. Il generale scollamento dell'arte dalla rappresentazione mimetica conduce da un lato lungo la via dell'astrazione (attraverso una stilizzazione delle forme naturali) e dall'altro verso quella della concretezza (dove l'arte mira, sull'onda dell'immaginario industriale, alla realtà artificiale). Passate in rassegna le Avanguardie storiche (espressioniste, cubiste, futuriste, non figurative, dadaiste, surrealiste, ecc.), il volume affronta le ""poetiche della materia"""" degli anni Quaranta e Cinquanta, le """"poetiche dell'oggetto"""" degli anni Sessanta e Settanta e le proposte artistiche che, dalla fine degli anni Sessanta, si propongono di istituire un nuovo rapporto con la realtà circostante. L'ultima parte del volume individua le principali trasformazioni del sistema dell'arte contemporanea giunto al cambio di millennio, riflettendo sulle nuove dinamiche del mercato artistico e sul ruolo del circuito espositivo-museale."" -
Oslo. Ritratto di città
Adagiata tra le linfe di un fiordo e custodita da rigogliose colline verdeggianti, Oslo è una delle città più dinamiche d'Europa. Tra i leggendari echi di un passato vichingo e lo sfavillio adamantino dei moderni grattacieli, è l'archetipo della metropoli a misura d'uomo. Porta d'accesso del paese e verso il grande Nord, Oslo è molto più di quanto facciano immaginare le romantiche foto delle agenzie di viaggio. Dalla fondazione a opera dell'ultimo, grande re vichingo Harald Hardràde, avvenuta più di mille anni fa, passando per la forte influenza del cristianesimo nello sviluppo della città medievale con il regno di Haakon V, le pestilenze, gli incendi e le distruzioni, i trascorsi di Oslo sono degni delle mitiche saghe norrene. Poi la rinascita, l'indipendenza, l'affermazione, la resistenza all'infausta invasione nazista nel 1940, fino al ruolo da protagonista nell'odierno continente europeo, dove rappresenta una delle mete predilette dai giovani per la sostenibi-lità ambientale e un welfare fra i più solidi del pianeta. Oslo è un crogiolo di avventure e cultura. Navi vichinghe, antiche chiese in legno dall'aspetto minaccioso, musei artici, trampolini vertiginosi, passeggiate incantevoli sul lungofiume, boschi per fare scarpinate a pochi minuti da un centro fresco e pulsante in cui sgorga la multiculturalità. È la città dell'Urlo di Munch, del teatro della vita di Henrik Ibsen, delle sculture umane di Gustav Vigeland, dei gialli di Jo Nesbo e Anne Holt, di una street art stupefacente che si rivela all'improvviso da un angolo e, non ultimo, capitale mondiale del discusso genere musicale black metal. -
Musica e politica. Storie di lotta, censura e reciproca convenienza
La musica è un formidabile veicolo di messaggi politici e sociali per la sua pervasività, perché può essere fruita collettivamente e riprodotta facilmente. In Musica & Politica ripercorreremo la parabola della musica di partito in Italia, da Bandiera Rossa a Forza Italia fino a una Terza Repubblica silenziosa. Seguiremo poi la generazione che nel 1966 scese nelle piazze italiane, per poi rifluire, negli anni del piombo dei proiettili e dell'oro dei dischi dei cantautori. Sfideremo la censura di qua e di là dal Muro, tra le violenze dell'FBI maccartista e le rigide regole della discografia di regime in URSS, mentre la musica occidentale ed italiana tenta di penetrare oltre cortina e gli artisti cantano alla bomba e alla Luna, nel cielo indiviso. Studieremo l'ambivalenza della resistenza musicale all'apartheid, nel jazz e nel folk locale e nella tardiva reazione del pop atlantico. Calcheremo i palchi del black power di Malcolm X e delle Pantere Nere e cammineremo per le strade dei ghetti in rivolta attraverso le canzoni militanti dei primi anni Settanta. Rivivremo la metamorfosi del Partito laburista inglese da Red Flag alla Londra del Britpop, accompagnando Tony Blair a Downing Street insieme a Blur e Oasis. Ritroveremo le parole d'ordine della guerra al terrore nelle canzoni successive al 9/11, e il tardivo e futile dietrofront della musica americana a conflitti in Afghanistan e Iraq in corso. Infine, l'attualità: la Brexit, Donald Trump, la musica pre-politica nell'Italia di oggi, l'emergenza climatica. -
IF. Insolito & fantastico. Nuova serie (2018). Vol. 23: Stephen King. Reality, stranger than fiction.
Nell'arco di una carriera che ormai ha varcato la soglia del mezzo secolo, Stephen King si è affermato come uno degli autori più prolifici e più letti della storia della letteratura mondiale. Con sessanta romanzi (il sessantunesimo, The Institute, è in uscita a settembre), dieci raccolte di racconti e cinque volumi di non fiction, King ha trasformato la sua ossessione per la scrittura (tematizzata in più di una delle sue opere, da Misery a La metà oscura, ma presente già in Shining) in un sistema di produzione del testo narrativo (ne parla lui stesso - dimostrando un'etica quasi puritana, più che protestante, del lavoro - in On Writing) che ambisce a costruire un mondo parallelo a quello ""reale"""". Questo numero di IF ne è, modestamente, una celebrazione."" -
Storia della Cina moderna. Dalla dinastia manciù alla Rivoluzione culturale
La politica della Cina Popolare è comprensibile solamente se inquadrata nella storia della Cina degli ultimi duecento anni: nella grande crisi, cioè, che vide la disintegrazione delle istituzioni politiche e sociali tradizionali sotto la pressione occidentale. Il libro parte dalla descrizione del chiuso mondo dell'Impero Qing, dominato da una burocrazia di letterati e latifondisti, contro il quale le potenze dell'Occidente organizzarono un massiccio attacco coloniale nell'intento di aprire i vasti mercati della Cina alle proprie merci e i suoi governi alla propria influenza politica. Analizzando le conseguenze dell'invasione e la ""risposta"""" cinese a essa, dalla discussa ribellione dei Taiping e dai primi modesti tentativi di riforma della classe mandarinale alla rivolta dei Boxer e allo sviluppo del movimento repubblicano, McAleavy si sofferma anche sui mutamenti dei costumi, dall'arte alla cultura e alla stampa. Con la Rivoluzione russa del 1917 il marxismo passa la frontiera; comincia così a emergere una nuova Cina. Chiang Kai-shek fonda un regime nazionalista che si dimostra tuttavia incapace di trasformare la Cina in uno stato moderno e crolla sotto i colpi della guerra con il Giappone. In questo periodo Mao Tse-tung adatta le dottrine di Marx e di Lenin alle condizioni della Cina e, dopo aver sconfitto i rigidi dottrinari ed essersi sottratto alle pesanti interferenze staliniane, elabora una teoria e una tecnica della guerriglia rivoluzionaria che nel1949 porterà lui e i suoi seguaci al potere in tutto il paese. L'ultima parte del libro mostra come il nuovo regime abbia spinto lontano le sue aspirazioni e la sua politica, e si chiude alla vigilia della Rivoluzione culturale."" -
Storie di casa Farnese
Tra le grandi famiglie italiane i Farnese arrivarono probabilmente ultimi al banchetto della gloria e del potere, ma nel giro di pochi anni, proprio mentre il Rinascimento si spegneva e il nuovo ordine della Controriforma rendeva sempre più difficili le folgoranti ascese degli homini novi, si trasformarono da piccoli nobili di provincia in aristocratici a livello europeo, da mal ricompensati soldati in regnanti. Alla base è la «fortunazza paolina», quel gioco estroso del destino che riunì in Alessandro Farnese (1468-1549) le più contrastanti doti - cortigiano raffinato, sapiente umanista, politico d'alta scuola - e lo spinse, tra lo sbalordimento e l'invidia dei contemporanei, sul soglio pontificio col nome di Paolo III, per la maggior gloria della Chiesa, ma anche, e forse ancor più, della propria famiglia. E dopo di lui il figlio Pier Luigi (1503-1547), primo duca di Parma e Piacenza, sfrenato nelle passioni e accorto statista, e via via tutti gli altri, generazioni di capitani e di governanti, di prelati e di donne educate per divenire regine, fino agli ultimi Farnese, in cui la proverbiale gentilezza degli avi si muta in mollezza, il gusto del bello in lascivia e ghiottoneria, la violenza dei sentimenti in follia. Ricco di particolari come una vera ""storia di famiglia"""", il libro annoda continuamente le vicende dei Farnese a quelle europee, in un quadro di costume spregiudicato, e talvolta malizioso, sul cui sfondo appaiono i più importanti personaggi del tempo: da Tiziano a Carlo V, da Filippo II al cardinale Alberoni e a papa Urbano VIII."" -
Godzilla e altri kaiju. Guida ai mostri giganti del cinema
Il genere cinematografico dei kaiju (letteralmente, ""strana bestia"""") presenta una serie di temi che vanno ben oltre il motivo dei """"grandi mostri che calpestano le città"""". A partire da """"King Kong"""" (1933) e dall'archetipo """"Godzilla"""" (1954), padre putativo di tutti i mostri a venire, il kaiju ha trovato materiale in scienza, militarismo, capitalismo, colonialismo, consumismo ed ecologia. Quest'analisi critica dei kaiju prende in considerazione l'interezza del genere, dalle pellicole più famose ai film meno noti come Kronos. """"Conquistatore dell'universo"""" (1957), """"Monsters"""" (2010) e """"Pacific Rim"""" (2013). Jason Barr esamina come il kaiju abbia attraversato le varie culture, dalle sue originali ispirazioni folcloristiche in Giappone e negli Stati Uniti, e come il genere continui a riflettere i valori nazionali veicolati per il pubblico di massa. L'autore tenta di ridefinire ciò che costituisce un film kaiju e suggerisce che si tratta di un fenomeno spesso erroneamente identificato come fantascienza. La sua esplorazione approfondisce le radici della cultura e del folclore giapponesi e mette in evidenza elementi chiave che hanno influenzato la struttura e il formato del genere kaiju, tra cui gli yókai (creature del folclore), e le forme tradizionali del teatro bunraku, kabuki e No. Capitolo per capitolo, """"Godzilla"""" e altri kaiju sottolinea come le storie, i mostri e le persone nei film rispecchino un assortimento di preoccupazioni rappresentative delle diverse epoche, incluse le conseguenze della guerra nucleare, i disastri naturali e atomici, il terrorismo, l'inquinamento, la politica globale e delle varie nazioni, lo sviluppo industriale, il colonialismo, i progressi scientifici con i loro pericoli e la presa di potere dei militari."" -
Il bambino gender creative. Percorsi per crescere e sostenere i bambini che vivono al di fuori dei confini del genere
La dottoressa Diane Ehrensaft ha dedicato la sua carriera di psicologa a supportare e guidare bambini e adolescenti che non si identificano con il genere biologico indicato sul loro certificato di nascita. Nel suo primo libro, ""Gender Born, Gender Made"""", ha creato il concetto di """"gender creative"""" per ciò che l'American Psychiatric Association definiva ufficialmente un """"disturbo"""". Ora, con """"Il bambino gender creative"""", Diane Ehrensaft offre a genitori, insegnanti, famiglie e terapisti una risorsa completa e aggiornata per prendersi cura dei bambini che intrecciano e uniscono natura, educazione e cultura in un'infinità di modi per determinare il genere del loro vero sé. In nove capitoli semplici da leggere incoraggia i genitori ad ascoltare i figli, sostenere la loro ricerca di una vera identità di genere e intraprendere una valutazione dettagliata delle loro esigenze. Il libro è anche una guida per i professionisti che lavorano con i bambini e presenta la questione attraverso il panorama culturale, medico e legale del genere e dell'identità, in rapida evoluzione."" -
Tutto Dracula. Vol. 2: Abraham Van Helsing e l'ultima crociata
1897: l’età vittoriana è giunta al suo apogeo, Londra è il centro del mondo. Tale considerazione coronava il primo volume di Tutto Dracula, su un romanzo che rappresenta un vero e proprio precipitato dell’intero orizzonte vittoriano, dei suoi sogni e delle sue paure. Lì il vampiro giungeva a far deragliare la visione della realtà dei personaggi, infiltrandosi nel mondo moderno. La seconda e conclusiva parte vede ora il suo confronto con gli eroi, in un dedalo londinese di cimiteri (lo scioccante salvataggio/stupro di Lucy vampirizzata), bassifondi, case vuote in vie eleganti di Piccadilly; e poi in viaggio, verso Oriente, fino a una Transilvania dove sul parapetto del secolo nuovo si consuma una battaglia dal retrogusto escatologico, per salvare il mondo e l’incantevole Mina. -
Storie di Berlino
Berlino e Parigi sono le città che più hanno sofferto di protagonismo nel secolo scorso in Europa; la politica, la scienza e l'arte hanno trovato terreno fertile nelle due capitali. A Berlino non si può sfuggire dal passato: basta una semplice passeggiata in città e i monumenti, gli edifici e i musei prolungano la memoria della criminale dittatura nazista e del paranoico totalitarismo comunista. Un percorso spezzato e complesso separava la zona d'occupazione sovietica da quella alleata, sul quale le autorità della DDR costruirono il muro. La Germania, prima della crisi economica degli anni Venti, viveva una grande stagione culturale grazie ai suoi scrittori di fama mondiale, ai registi e agli attori che inventarono un nuovo modo di fare cinema e che contribuirono a creare il mito di Hollywood, ai filosofi che impressero la loro orma nella storia del pensiero, agli urbanisti che rifondarono l'architettura moderna, agli scienziati che crearono la fisica delle particelle, fino ai compositori che hanno lasciato pagine indimenticabili nella storia della musica. Questo libro, che si occupa di luoghi e storie del cinema, della musica e della letteratura, nasce dall'incrocio tra la città dell'immaginazione, fondata sui libri, i film e la musica, e quella reale, percorsa a piedi per cinque, lunghe suggestive camminate. Eppure ci sono parole, nei libri scritti da chi si trovò a vivere la crudele stagione del nazismo, che possono metterci nella predisposizione mentale per comprendere come sia stata possibile la più grande tragedia della storia in uno dei paesi socialmente e culturalmente più avanzati. -
Storia della caccia. Guida del cacciatore
La caccia è probabilmente la più antica delle attività umane e, a distanza di millenni, questa passione atavica di ricercare, inseguire, catturare la selvaggina, tramandata attraverso tutti i popoli e tutti i tempi, conserva intatta la sua essenza, se pure privata della primitiva ferocia e, anzi, sublimata da un amore speciale per la bellezza della natura. La storia della caccia è indissolubilmente legata alla storia dell'uomo; per la ricerca e l'inseguimento della preda l'uomo addomesticò il lupo e il cane, domò il cavallo, inventò le prime macchine, si sentì incoraggiato a nuove scoperte, nuove espansioni territoriali e nuove conquiste. Questo libro traccia un vasto panorama etico, storico, tecnico dell'antichissima e poliforme arte venatoria, rivolgendosi non solo a coloro che praticano la caccia, ma anche a tutti quelli che, comprendendo la voce potente della natura e delle sue creature, amano superare con il pensiero e con i sensi la barriera che la civiltà, l'urbanesimo, le necessità della vita quotidiana elevano tra noi e il mondo che ci circonda. Dopo un'analisi delle armi utilizzate nella caccia fin dalla preistoria, dalla clava ai moderni fucili, e delle razze di cani che hanno accompagnato i cacciatori dei popoli di vari continenti e delle diverse epoche, l'autore si concentra sulle specie di selvaggina, da quelle scomparse a quelle più recenti. Dispensando consigli, dona tanto al cacciatore esperto quanto a quello più acerbo una guida di indicazioni tecniche ed etiche, nel rispetto della natura e dell'ordine ecologico. Senza trascurare il ruolo dell'arte, infine, vengono presentate le diverse raffigurazioni realizzate nei secoli, dalle prime incisioni rupestri, alle sculture e ai dipinti medievali e alle opere rinascimentali. -
Tomahawk. Trent'anni di guerre nelle pianure
Nel 1834 la ""questione indiana"""" risultava risolta. Con la firma del trattato, gli Indiani accettavano un vasto territorio dove avrebbero potuto vivere in libertà. Poi esplosero le ribellioni, le prime battaglie. Che cosa aveva provocato la svolta nei rapporti fra i bianchi e gli Indiani? La storia non ha dubbi: i conquistatori europei non avevano rispettato i patti. La loro avidità li aveva spinti a forzare i confini, a penetrare nel territorio indiano e conquistarlo con la forza. Le tribù disseppellirono l'ascia di guerra. Le cronache individuano due eventi in particolare: il massacro del Minnesota, nel 1862, e la battaglia di Wounded Knee, nel 1890. Tra questi si snoda un sanguinolento trentennio di agguati, scontri e carneficine. Di questo periodo, l'autore ci fornisce un quadro completo, passando in rassegna le grandi battaglie, come Washita o Little Bighorn, e dedicando pagine memorabili ai leggendari capi guerrieri come Cavallo Pazzo, Nuvola Rossa, Giuseppe, Toro Seduto. Ma la miccia che diede fuoco alle polveri non fu soltanto il dominio delle terre, bensì un'antitetica concezione della vita: per i Sioux, i Cheyenne, gli Ute, i Comanche, gli Apache, i Nasi Forati o gli Arapaho, la guerra serviva a dar prova del loro coraggio individuale. Per gli usurpatori europei, invece, era un'operazione da concludere in fretta, attraverso lo sterminio """"scientifico"""" del nemico. Le fasi di quella epopea sono raccontate da Wellman con grande perspicacia storica, ma non senza una viva partecipazione, rendendo il libro un contributo doveroso alle tribù degli Indiani, la cui unica colpa fu quella di difendere la propria dignità e la propria libertà."" -
Storia della letteratura spagnola. Dalle origini al dopoguerra
La letteratura spagnola resta un po' in disparte rispetto alla letteratura europea, coltiva le proprie forme autoctone e tenta, a scadenze varie, di rinnovarsi. Eppure, nel corso della sua storia, e particolarmente nel periodo della sua massima fortuna politica, la Spagna ha espresso alcuni nomi fondamentali sul piano letterario, sia nella poesia che nella prosa. L'autore ci fornisce un rapido excursus all'interno dell'esperienza letteraria spagnola, partendo dall'anno Mille e arrivando al primo dopoguerra del Novecento. Dedica a ogni secolo e a ogni movimento letterario un capitolo introduttivo per poi entrare nello specifico degli autori partendo da Fray Luis de León e passando per Calderón de la Barca, da Antonio Machado a Federico García Lorca. Con una prosa divulgativa e allo stesso tempo puntuale, l'autore ci conduce attraverso i secoli alla scoperta dei generi letterari spagnoli senza trascurare le tematiche e i contesti sociali, le singole voci e il sentire collettivo, riuscendo nel difficile compito di dare un quadro generale tra classicismo e avanguardia. Nel libro le più belle pagine, i versi e le prose vengono citate per introdurre il lettore agli scrittori proposti: Gonzalo de Berceo, Manrique, de León, santa Teresa e san Giovanni della Croce, Cervantes, Lope e molti altri... -
L' epopea dei Vichinghi
Vichinghi: i monaci cristiani ne hanno fatto degli esseri infernali, i cronisti conventuali hanno rappresentato le tribù nordiche come demoni e lupi mannari cercando i vocaboli giusti per descrivere la loro ferocia, la passione per la battaglia e il disprezzo per la vita tranquilla. Col tempo questi demoni divennero eroi nelle descrizioni germaniche, il freddo grigiore del Nord si tramutò in una nebbia mitologica. Qual è la verità? Per certo sappiamo che costruirono le navi più resistenti e veloci del loro tempo, che idearono un fantastico scenario mitologico con una poetica fatta di complesse allusioni e grande rigore formale, che furono straordinari saccheggiatori di città, conventi, rocche e poderi, ma anche abili colonizzatori: aprirono la strada delle isole atlantiche, occuparono la Groenlandia e l'Islanda, misero piede sul suolo americano. L'epopea dei vichinghi racconta un popolo non solo attraverso le battaglie e le guerre, ma ci porta direttamente nella società vichinga, nelle sue reazioni, concentrandosi su aspetti quali il ruolo della donna e dei figli, l'alimentazione, i rapporti tra consanguinei, la filosofia, la letteratura e l'arte. I vichinghi erano di tutto un po': contadini, esploratori e colonizzatori; audaci marinai e temuti guerrieri; pirati e commercianti; capaci artigiani e artisti di genio, individualisti crassi e spregiatori dello stato ma figli obbedienti al ceppo familiare. Un libro che rende giustizia alla poliedricità della vita e degli infiniti talenti di questo popolo; un dettagliato resoconto di quanto oggi sappiamo sul loro mondo così denso e contraddittorio. -
La vera storia di Edgar Allan Poe
La chiave per decifrare il mistero Edgar Allan Poe è introvabile. La teneva in tasca lui stesso quando fu trovato riverso su un marciapiede di Baltimora: fu malmenato, derubato o assassinato? Sarebbe morto comunque perché malato? Alcolismo, depressione, perversione, mania di persecuzione: che nome dare alla sua malattia? Di sicuro ne aveva una: la Letteratura, alla quale sacrificò denaro, amore, prestigio. Il termometro della febbre si chiamava Poesia e lo scopo della guarigione Bellezza, intesa come verità, aspirazione eterna, fine ultimo dell'uomo, da ricercarsi ovunque, persino nella deformità, nel grottesco, nell'intelligenza analitica e negli abissi del cuore umano. Edgar Allan Poe fu soprattutto un veggente: anticipò la critica moderna e generi letterari come la detective story e il gotico moderno, in una società - quella americana degli inizi dell'Ottocento - priva di una cultura nazionale, che sarebbe sprofondata, da lì a poco, nella tragedia della Guerra Civile. Come autore fu disprezzato dai più; costretto ai margini come giornalista, non pubblicò mai per intero una raccolta né di racconti, né di poesie. Solo nel suo ultimo anno di vita conobbe una certa fama grazie alla poesia Il Corvo, composta come estremo ""graffio"""" al mondo che lo ignorava. Abbandonato a più riprese dagli affetti più cari, assaporò l'amore solo per essere costretto a separarsene. In vita sua guadagnò poco più di 300 dollari e scrisse i suoi migliori racconti sotto l'urgenza della fame e del freddo: tanto gli costò il suo posto nella letteratura mondiale."" -
Lupi mannari. Guida alla caccia
Imparate a temere la luna piena, perché è in quei giorni di follia che si scatena la furia dei lupi mannari. Per migliaia di anni, dalle profondità delle foreste oscure alle strade poco illuminate delle nostre città, queste bestie ci hanno perseguitato dalle tenebre. La guida che vi apprestate a leggere è l'unica cosa che si erge tra l'umanità e un'orda inarrestabile di licantropi. Al suo interno è svelata l'incredibile varietà di lupi mannari, inclusi quelli da contagio, quelli sciamanici e quelli magici, ne sono rivelati i punti di forza e quelli deboli, e sono illustrati i metodi migliori per catturare o uccidere ognuna di queste specie. Il libro spiega anche la storia completa dei lupi mannari e il ruolo inimmaginabile che hanno avuto in alcuni degli eventi storici più significativi, in particolar modo il loro coinvolgimento in vari conflitti bellici. Infine, si concentra sui circoli e sulle società che si dedicano alla caccia di queste creature. Riflettendo sull'immaginario popolare del lupo mannaro, questa creatura metà uomo e metà bestia che rispecchia in qualche modo la natura insita di ogni essere umano, Graeme Davis redige un manuale completo per riconoscere e catturare o uccidere i licantropi. Un libro che mescola ricerca storica e immaginario popolare, leggende e superstizioni, per creare una realtà ""what-if"""", ben salda nel mondo reale. Chiunque sia interessato alla storia e allo sviluppo del mito sul lupo mannaro ne otterrà qualcosa, e i giocatori di ruolo troveranno una varietà di informazioni e suggerimenti che potranno mettere in pratica sui set dei loro giochi."" -
Altamont 1969. I Rolling Stones e il concerto della morte
Il libro ricostruisce le vicende del famoso concerto dei Rolling Stones tenuto ad Altamont, California, il 6 dicembre del 1969; un concerto consegnato alla storia come il momento più buio della storia del Rock 'n' Roll. Sono presi in esame tutti gli aspetti della vicenda, dalla programmazione del concerto alla difficoltosa ricerca della sede, dall'""organizzazione"""" allo svolgimento e al pandemonio che ne seguì, culminato con l'uccisione del giovane Meredith Hunter da parte degli Hell's Angels, ingaggiati dagli Stones come responsabili alla """"sicurezza"""" dell'evento. Al concerto presero parte diversi gruppi. I Santana interruppero l'esibizione come protesta per le continue violenze degli Hell's Angels sul pubblico e Marty Balin dei Jefferson Airplane venne assalito sul palco per aver contestato apertamente i loro metodi violenti. Altri disordini si scatenarono quando fu il turno di Crosby, Stills, Nash&Young, costringendoli a interrompersi. Quando, poi, i Grateful Dead rifiutarono di esibirsi per protesta, fu la volta degli attesissimi Rolling Stones. Una riflessione sulla controcultura del tempo fornisce il contesto socio-musicale che fa da sfondo all'avvenimento, con un occhio di riguardo ai figli dei fiori (e della droga) di San Francisco. L'autore racconta inoltre gli sviluppi del Rock 'n' Roll di quegli anni, descrivendone le origini alla fine degli anni Quaranta, il rockabilly anni Cinquanta e giungere infine all'hard rock anni Sessanta. Agli Hell's Angels è dedicato un capitolo a parte dove sono descritti i miti e i riti, le loro origini storiche e le pagine nere della loro esistenza; una particolare attenzione è dedicata all'analisi del documentario del concerto, Gimme Shelter (1970) dei fratelli Maysles.""