Sfoglia il Catalogo feltrinelli020
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8641-8660 di 10000 Articoli:
-
Storia della chirurgia. Dalle origini al Novecento
Durante il suo sviluppo da strumento di stregoneria e religione a campo di scienza e tecnologia, la chirurgia ha sempre ispirato forti emozioni: speranza e ammirazione, paura e riprovazione, ma mai indifferenza. Questo libro mostra le basi sulle quali è stata costruita la chirurgia contemporanea, percorrendo millenni e paesi fin dalla preistoria, attraverso le civiltà classiche, con i loro metodi di cura spesso efficaci, le epidemie e le terribili operazioni sui campi di battaglia del Medioevo, il lavoro pioneristico dei medici, fino al mondo contemporaneo che osserva meravigliato i trapianti di cuore, la chirurgia plastica, le operazioni al cervello con il laser. Assistiamo alla fortuna di pazienti sopravvissuti alla trapanazione del cranio, a curiose pratiche volte a curare patologie come ""l'isteria femminile"""", ma anche all'ideazione di strumenti ancora utilizzati in alcuni paesi, come il forcipe. L'autore tratta il vasto mondo della medicina nei suoi diversi settori (oculistica, odontoiatria, chirurgia, eccetera), raccontando la nascita di istituzioni come la sanità pubblica e di professioni, quali quella infermieristica. """"Storia della chirurgia"""" ambienta gli eventi nel loro contesto, grazie all'esposizione di fatti relativi alla società, ai suoi personaggi e alle testimonianze rimaste. Biografie di medici noti e dei loro pazienti, aneddoti e brani tratti da scritti famosi, documenti di fatti bizzarri e originali, curiosità e superstizioni: tutto questo contribuisce alla storia degli """"uomini in bianco"""" e della loro indispensabile ed emozionante professione. L'autore di questo libro, arricchito da più di 100 illustrazioni accuratamente selezionate, è contemporaneamente un esperto chirurgo e uno storico della medicina."" -
Storia delle epidemie
"Storia delle epidemie"""" di Stefan Ujvari è un excursus su terribili contagi e mortali malattie, ma anche un percorso di cura e di rinascita. Se il dolore rafforza l'uomo, le epidemie che si sono abbattute sull'umanità nel corso dei secoli le hanno permesso di progredire e perfezionarsi, pur attraverso la sofferenza e la perdita, trovando via via i migliori rimedi al male. Dalla peste di Atene nel v secolo a.C. alla peste nera del Medioevo, dalla venerea sifilide al colera diffusosi durante la Rivoluzione industriale, fino all'aids, all'Ebola e alle armi biologiche: la narrazione del dottor Ujvari ci conduce attraverso gli anfratti medici della Storia con approccio scientifico, per meglio comprendere le vicende umane e la loro infaticabile resistenza al declino e alla morte. L'insorgenza di ogni grande epidemia ha da sempre modificato le civiltà e il loro sviluppo sociale, economico e politico, ma anche, e soprattutto, il loro rapporto con il divino, per lungo tempo inteso come forza punitiva per i peccati commessi. Nulla di più falso, come l'autore ben chiarisce attraverso esempi e fonti storiche: è infatti l'uomo stesso il principale responsabile della comparsa e della diffusione degli agenti di contagio. Un libro di ampio respiro geografico, oltre che storico: dalle foci del Nilo al Brasile, dall'Europa agli Stati Uniti, da Oriente a Occidente, ogni morbo viene reso oggetto di analisi e descrizione, per capire la sua profilassi e quindi combatterlo al meglio. Premessa di Eugenio Paci, prefazione di Moacyr Scliar." -
Storia della Siberia. La lunga conquista
Con l'esattezza di uno storico e la tensione di un narratore, Jurji Semenov ci fa rivivere l'epico e appassionante racconto della conquista della Siberia. Dai primi cacciatori di pellicce alla famiglia Stroganov, che aprì le porte di questo immenso paese pieno di ricchezze; dai massacri degli indigeni alla dura colonizzazione, pagata con la fatica dei deportati; dalle eroiche spedizioni che scoprirono nuovi territori alla formazione della Grande Russia, si snoda l'epopea di quattro secoli di storia. Attraverso la conquista della Siberia ripercorriamo la storia russa, con le passioni e le idee che l'hanno caratterizzata: la formazione del granducato di Mosca, la lotta di Ivan il Terribile contro i boiari, la vittoria sui tartari, l'Impero di Pietro il Grande, la rivolta polacca, la grande illusione decabrista... Senza risparmiarci i dettagli più cruenti e impressionanti, l'autore ci trascina in un'epoca di interminabili viaggi e indicibili torture, rivelandoci una logica di conquista e inserimento coloniale retta da un rispetto assoluto del rigore e al di sopra di qualsiasi altro interesse, umano o economico che fosse. Tante le vicende coinvolgenti qui raccontate: dai ribelli che tentarono di sottrarsi alle rigide regole, alle donne, di qualsiasi estrazione sociale, che affrontarono ghiacci e inumane fatiche per ricongiungersi ai propri uomini, condannati ai lavori forzati. Il lungo cammino dell'Impero russo verso la conquista di un territorio sconosciuto, tra vittorie e sconfitte, un racconto che è una vera e propria avventura su terre ghiacciate, rivelatesi nel tempo fondamentali miniere di materie prime e ricchezze. -
Vampiri. Guida alla caccia
Per secoli, i vampiri si sono nascosti nell'ombra, predando i deboli e gli indifesi. È solo grazie a un gruppo di cacciatori dediti e potenti che la minaccia dei vampiri è stata largamente repressa, e le prove della loro esistenza confinate nei sussurri del mito. Ora, con l'espansione dei centri abitati, i vampiri hanno trovato nuovi ricchi terreni di caccia per nascondere il proprio operato e costruire i loro imperi sotterranei. Le congreghe di tutto il mondo sono diventate potenti. È solo questione di tempo prima che facciano un passo verso la luce e inizino la loro guerra contro l'umanità. Ma c'è un aiuto a portata di mano: Vampiri. Guida alla caccia contiene tutte le informazioni necessarie per riconoscere e combattere la crescente minaccia. Dopo aver esplorato le origini di queste oscure e terribili creature, il manuale esamina le numerose specie e sottospecie di vampiri che esistono oggi nel mondo. Concentrandosi sulle armi, le tattiche e le abilità dei cacciatori, questo libro fornisce informazioni per identificare e uccidere i vampiri, prendendo nota delle tecniche dei cacciatori più esperti di tutto il mondo e di ogni epoca. -
I due volti del Terrore. La narrativa horror sul grande schermo
Non esiste un medium migliore di un altro per raccontare una storia, ma unicamente due modi differenti di intendere e trattare uno stesso racconto. Michele Tetro e Roberto Azzara (accompagnati da molti altri autori ospiti) ci conducono in un lungo viaggio attraverso i due volti del terrore, quello narrativo e quello cinematografico, qui per la prima volta messi a confronto. Storie di vampiri, fantasmi, demoni, mostri, creature soprannaturali, serial killer, minacce provenienti da altri mondi, incubi incarnati, spettri dell'inconscio vengono rievocati nelle loro due dimensioni principali, quella della parola scritta e quella delle immagini in movimento. Grandi opere classiche e moderne, grandi scrittori, grandi film - conosciuti o meno noti - vanno a comporre un variegato arazzo del genere horror, esplorato con l'intento di valorizzarne sia l'aspetto più propriamente immaginifico e personale (dovuto alla lettura dei testi) che quello generalmente condiviso dell'adattamento cinematografico. Il percorso suggerito è quello tracciato dagli scrittori e dai registi che più di tutti hanno lasciato la loro traccia nel mondo horror, nonché nelle numerose notti insonni degli appassionati del genere. Il volume è ulteriormente impreziosito da box di approfondimento su vari argomenti e autori: assassini seriali, horror per bambini, adattamenti da fumetti, fanta-horror, case maledette... -
Storia dell'Africa. Sulle tracce di una leggenda
Un viaggio nella storia di un continente magico e quasi privo di documentazione scritta. Il volume è suddiviso in quattro parti. La prima esamina lo sviluppo della società africana a partire dalla crescita dell'agricoltura, dell'allevamento e della metallurgia. Vengono trattate l'espansione bantu e la diffusione della popolazione nilo-sahariana e di lingua cuscitica nel Nordafrica, le tribù stanziate nelle zone meridionali e centrali (come i khoisan) e gli stati dell'antico Sudan, dove si erano formati i regni del Ghana e del Kanem. La seconda parte affronta le vicende legate alla prima importante influenza esternasull'Africa: l'espansione dell'Islam. Con lo sviluppo dell'Impero arabo nel Nord si assiste a una crescita sempre maggiore del numero di musulmani, prima a nord del Sahara e poi nel resto del continente. L'Islam diviene la religione principale relegando il Cristianesimo a una piccola minoranza. Nella terza sezione viene analizzata l'altra importante influenza esterna: la crescita del commercio su vasta scala ad opera delle nazioni europee. È dato particolare rilievo alla tratta degli schiavi e al modo in cui le culture indigene si adattarono alle circostanze per trarne i massimi vantaggi. La quarta e ultima parte è dedicata alla situazione africana nel mondo moderno: sono trattati il fenomeno del colonialismo europeo e il processo di decolonizzazione nei decenni centrali del XX secolo che si chiude, dopo guerre civili, colpi di stato e stragi sanguinarie, con la conquista dell'indipendenza. Prefazione di Giuseppe Morosini. -
Storia dell'architettura in Occidente. Dall'antichità agli anni Settanta
Una storia dell'architettura non si esaurisce nella descrizione degli stili, dei creatori e dei monumenti che si sono succeduti nel tempo; è anche la storia del nostro modo di ""abitare"""" una casa, un palazzo, una città, di vivere inseriti nella complicata e mutevole trama dei rapporti sociali, economici, religiosi, di costume, di cui da sempre si nutre la società. L'architetto che inventa e disegna le sue strutture, modellando lo spazio secondo un suo concetto ordinatore, si muove a sua volta all'interno di questa trama, sicché la sua opera, per quanto inconfondibilmente contrassegnata dal suo talento creativo, è pur sempre il frutto di esigenze e pressioni più generali. È questo lo stimolante concetto che l'autore ha posto alla base della sua storia dell'architettura. Arricchito da centinaia di immagini, il libro illustra il passaggio tra i vari stili nelle diverse civilità: dalle imponenti piramidi dell'antico Egitto al classicismo greco, per poi focalizzarci sulle costruzioni dell'Impero romano e bizantino. Si ripercorrono lo stile gotico e rinascimentale, il manierismo e il barocco per giungere infine a esplorare le costruzioni moderne, sottoposte a logiche di utilizzo e di inserimento negli spazi urbani del tutto inedite. Descrivendo il lungo cammino percorso dall'architettura, l'autore non perde mai di vista la dimensione funzionale di ogni opera, mostrando come qualsiasi soluzione formale debba tener conto della destinazione d'uso, dei limiti imposti dalla tecnica, del sottile gioco degli interessi contrapposti, riportando così alla loro viva umanità le grandiose rovine, le cattedrali, i castelli, i palazzi e le strutture urbane d'ogni tempo."" -
Mancò la fortuna non il valore. Storia militare dei soldati italiani in Africa 1940-1943
Tra racconto e saggio storico, un resoconto suddiviso in tre ampie parti della lunga, drammatica e tragica campagna militare delle nostre forze armate in Africa dall'inizio delle ostilità della Seconda Guerra Mondiale, nel fatidico giugno 1940, fino a quando, nel 1943, l'ultimo soldato italiano abbandonò il suolo africano. La prima parte tratta l'avanzata in Nord Africa delle truppe dell'Asse e la frenetica, concitata e tumultuosa ""fase del pendolo"""", durante la quale gli eserciti in campo si avvicendarono in offensive e ripiegamenti sullo scacchiere dell'Africa Settentrionale. L'autore prosegue, per afferenza cronologica e quindi per omogeneità descrittiva, con la narrazione e la rievocazione delle disperate vicende del nostro impero in Africa Orientale. Nella seconda è descritto il lungo periodo di stasi e di blocco del fronte, sebbene denso di aspri combattimenti fra le nazioni, in attesa delle vicende risolutive della battaglia di El Alamein. La terza parte conclude la narrazione con l'epica, leggendaria e per noi tanto gloriosa, ma sfortunata, battaglia di El Alamein, descritta minuziosamente in tutti i suoi passaggi più significativi. La parte finale di ogni sezione è dedicata alle vicende dell'ultima, disperata resistenza in Tunisia da parte delle truppe dell'Asse."" -
Legione straniera. Storia di un'avventura
La Legione è l'Avventura. Da sempre. Il kepi bianco, i pastrani blu, i forti nel deserto, la possibilità di iniziare una nuova vita cancellando la vecchia. Scenari di fantasia che si sovrappongono a una realtà spesso violenta. Oggi il mito si rafforza trasformando quello che un tempo era visto come un corpo di avventurieri allo sbaraglio in una delle forze speciali più addestrate, meglio equipaggiate e operative in ogni angolo del mondo. Storie di genieri barbuti che marciano sugli Champs-Élysées sulle note di Le Boudin, di scontri nella giungla a Ði?n Biên Phu, in Africa o in Messico. Vicende di uomini, di donne di malaffare, di odi e di amicizie. L'autore racconta la storia della Legione straniera dalle origini nel 1831 sino a oggi, passando dalle guerre in Nordafrica e Spagna ai conflitti in Guinea e Indocina. Seguiremo quindi le vicissitudini della Legione durante i due conflitti mondiali o nel corso delle pagine oscure della fine del colonialismo francese in Indocina e in Algeria. Conosceremo le armi di un tempo e quelle di oggi, i metodi di addestramento e le uniformi. Vedremo come la Legione è diventata uno dei reparti di punta dell'esercito francese e si è distinta nelle operazioni in Africa negli anni Sessanta sino alle campagne in Medio Oriente e in Kosovo, dove si svolse una delle pagine più controverse della sua storia. Una storia di uomini prima che di battaglie, con approfondimenti dedicati ad azioni rimaste nella leggenda come la battaglia di Camerone e il famoso salvataggio dei coloni francesi a Kolwezi negli anni Settanta. Completa il volume un capitolo sui più famosi film dedicati alla Legione. -
Guida alla percezione del viaggio
Da quando si è organizzato in società complesse, l'uomo si è messo in viaggio spinto dalla sete di conquista di nuovi territori e dall'impulso di scambiare prodotti e opere artigianali o artistiche. Solo in un secondo tempo, singoli individui hanno affrontato il viaggio per esigenze diverse, ad esempio per conoscere le usanze degli altri popoli, per studiarne lo sviluppo o per condividere le illuminazioni letterarie o scientifiche. Vi sono casi, nell'antichità, di pensatori e filosofi che hanno effettuato viaggi per recuperare la sapienza delle epoche precedenti e, in tempi più moderni, di intellettuali che si sono mossi per immergersi nell'atmosfera di ambienti culturali diversi, per imitarli o scambiarsi informazioni e divenire, poi, cantori di terre desolate che richiamano i panorami del nostro inconscio. Altra spinta è data dalla possibilità di indagare e denunciare squilibri sociali, razzismi e sfruttamenti in paesi senza libertà di informazione. Non esiste qualcosa di più istruttivo del viaggio, che rende il viaggiatore parte integrante di un nuovo mondo, lontano o vicino che sia. Ogni luogo, con le proprie bellezze, i paesaggi, le tradizioni, la cultura, è in grado di aprire nuove prospettive a chi fino a prima ne aveva soltanto letto o fantasticato. In che modo, dunque, è percepito il viaggio? Cosa spinge l'uomo a valicare i confini della propria terra? Perché il viaggio di ritorno è sempre più breve di quello di partenza? Gli autori di questa guida raggruppano le esperienze più emozionanti e significative della storia, riportando il viaggio attraverso l'anima e gli occhi degli esploratori, gli intellettuali e gli scrittori che, spinti dalle ragioni più varie, si sono persi nel mondo e nelle sue innumerevoli possibilità. -
Il lato oscuro dell'Esercito romano. Gli ammutinamenti di epoca repubblicana
L'esercito romano. Un meccanismo perfetto. Una macchina da guerra capace di portare un piccolo popolo di pastori alla conquista dell'intero Mediterraneo, trasformandolo nel Mare Nostrum della tradizione. L'esercito di Scipione Africano, Caio Mario, Giulio Cesare è stato il modello sul quale si sono misurati tutti i successivi grandi eserciti della storia, da quello di Federico ii di Prussia a quello di Napoleone Bonaparte, ai famigerati eserciti tedeschi della prima metà del xx secolo. Ma come tutti gli eserciti, anche quello romano era fatto da uomini e, in quanto tale, aveva molti pregi ma anche numerosi difetti. Ammutinamenti, rivolte, diserzioni messi in atto per i più svariati motivi (dall'avidità alla codardia), hanno costellato l'intero arco cronologico dell'espansione romana. E proprio i più grandi fra i condottieri romani, pensiamo a Scipione o a Cesare, furono coinvolti in alcuni dei più celebri di questi casi. Attraverso un esame della casistica più conosciuta e degli episodi più sfuggenti, da ricercare nelle pieghe della storia, vedremo il passaggio da un esercito cittadino via via più specializzato a un vero e proprio esercito professionale, più efficiente, ma anche molto più difficile da controllare, come i lunghi secoli dell'Impero testimonieranno in modo indiscutibile. Non mancheranno delle appendici dedicate al wargame da tavolo e alla fiction, che hanno reso popolare fino ai giorni nostri le imprese dei soldati dell'aquila, ben al di là del ristretto novero degli storici di professione. -
Saladino. Biografia di un eroe dell'Islam
Con Saladino inizia per l'Islam un'era gloriosa. Uomo d'azione, sagace amministratore, prestigioso condottiero, assiduo lavoratore. Benché preferisse alla vista dei campi di battaglia e alle cavalcate marziali le pacifiche discussioni teologiche e non avesse mai dimostrato particolari attitudini per il mestiere delle armi, la sua strada gli apparve ben chiara: ristabilire la fede diminuita in Egitto, imporre a tutti il più rigido rispetto della legge, combattere senza tregua i cristiani, assicurare il potere proprio e della sua tribù, realizzare una grandiosa politica di ricostruzione. Tutta la sua politica non fu altro che azione, un'azione condotta senza tregua, sebbene senza crudeltà. All'età di trentacinque anni Saladino salì sul trono dell'Egitto, fondandovi la dinastia degli Ayyubidi. Un sangue nuovo, un sangue curdo rigenerava l'Islam. Entrando nella storia, colui che venne definito ""il più puro eroe dell'Islam"""" si accingeva a dimostrarsi degno della sua parte fondamentale sulla scena del mondo. Da quel momento gli Stati Latini del Levante si sarebbero trovati a lottare non più uno contro tanti, insignificanti sovrani orientali, incapaci di gestire interessi storici che erano loro affidati, bensì contro un esperto e temibile uomo politico. Il volume ripercorre gli interminabili assedi di Ascalona, Acri, Gerusalemme, senza trascurare l'analisi psicologica del formidabile condottiero, dei numerosi avversari che decisero di affrontarlo e delle truppe delle varie fazioni che, impegnate per anni in operazioni estenuanti e devastanti, rischiavano spesso di perdere di vista lo scopo """"sacro"""" delle loro battaglie. Ampio spazio è dedicato anche agli innumerevoli intrighi, ai tradimenti e alle alleanze segrete che, nell'ombra, manovrarono gli eventi che fecero la storia."" -
Tokyo. Ritratto di una città
Un'esemplare guida culturale alla città di Tokyo a firma del famoso architetto e scrittore francese Manuel Tardits, residente da più di trent'anni nella capitale giapponese. Un libro piacevole e interessante tanto per chi già conosca bene questa intrigante città quanto per chi sia curioso di avvicinarsi ai suoi aspetti più ignoti attraverso le imperdibili curiosità offerte da Tardits insieme a un'analisi più approfondita del suo carattere molteplice e delle sue contraddizioni. A integrare e arricchire i testi, le straordinarie illustrazioni dell'artista giapponese Nobumasa Takahashi e dell'architetto Stéphane Lagré, che contribuiscono a fornire uno sguardo inedito e affascinante sulla cultura urbana giapponese. La più grande metropoli del mondo, tentacolare e sovrappopolata. A un primo approccio disorientante per chiunque. Ma l'autore riesce a creare un percorso, un filo mistico che ci svela come sotto questo apparente caos la pianificazione urbana e lo spazio cittadino siano governati da un eccezionale ordine. Attraverso quattro tappe fondamentali, Tardits ci apre il cammino in una Tokyo caleidoscopica. A fare da filo conduttore di fronte a tale abbondanza urbana, lo stupore. Muoversi all'interno del più grande agglomerato urbano del mondo significa attraversarne edifici, oggetti, usanze, installazioni, personaggi, storia. A Tokyo il fascino dell'Oriente si mescola con la modernità assoluta del suo presente. E nella Tokyo di Tardits ci si perde e ci si ritrova mille volte, perché mille sono i volti nascosti o evidenti della città. Guidarci alla scoperta di una realtà tanto estesa quanto stratificata e lontana dalle nostre radici è il gran merito che questo libro vanta. -
Genova. Ritratto di una città
Il fascino di Genova raccontatoci da un autore che questa città la abita, ama, studia e interroga ogni giorno, da decenni. Un libro che ci permette di scoprire Genova attraverso un armonioso sguardo sul suo sviluppo storico e architettonico, artistico e letterario. Partendo dal nucleo storico, Fantoni Minnella ci accompagna dalla città borghese alla città littoria, riflettendo sulla metamorfosi del porto e sui piani di riqualifica edilizia che lo rendono oggi un'area nuovamente viva e pulsante per cittadini e visitatori. Un secondo percorso ci porta dai ""proletari"""" quartieri di Ponente agli """"aristocratici"""" quartieri di Levante, per accorgerci di come il tessuto metropolitano di una città così varia ed eclettica abbia assorbito in sé, pur senza omologarle, realtà tanto contrastanti. La """"Genova dei viaggiatori"""" è dapprima una tappa fondamentale del Grand Tour fra XVII e XVIII secolo, poi la """"città romantica"""" tanto celebrata da Byron, capace di richiamare a sé personalità come Charles Dickens, Friedrich Nietzsche e Paul Valéry, ispirati nella creazione artistica dalla sua atmosfera unica. E poi c'è la """"Genova dei poeti"""": scapigliati, simbolisti, futuristi... La Genova di Dino Campana, Eugenio Montale, Camillo Sbarbaro ed Edoardo Sanguineti. Voci alle quali si aggiunge quella del cantore per eccellenza dei vicoli della città vecchia: Fabrizio De André. Ma il ritratto di Genova emerge anche attraverso l'esperienza """"di strada"""" di don Andrea Gallo e attraverso una carrellata dedicata alla città nell'immaginario cinematografico, laddove spesso lo spleen è quello di illustri """"forestieri"""" stregati da una città che è al tempo stesso spazio urbano e luogo dell'anima."" -
Göring
Sir Norman Birkett, il giudice inglese che diresse il processo di Norimberga contro Hermann Göring, annotava nel suo diario durante un'udienza in cui la pubblica accusa stava perdendo il controllo dei nervi: «Göring adesso domina questo processo... Fra poco riuscirà a trasformarlo in una piattaforma per spiegare e illustrare i suoi meriti e le sue glorie alle prossime generazioni tedesche». In verità, la pubblica accusa - invece di trovarsi di fronte a un ""pallone gonfiato"""" portato sugli allori dalla propaganda nazista, l'ultimo Napoleone del regime, """"un donchisciotte di gomma"""" - dovette impiegare tutte le proprie capacità ed energie per non essere travolta da un carattere di ferro, armato di un'abilità diabolica. Proprio durante il processo, che chiude questa biografia del """"paladino di Hitler"""", la strana e forte personalità di Göring viene rivelata con efficacia in un perfetto ritratto psicologico. Il libro, grazie anche ai racconti di persone che ebbero modo di conoscerlo, ripercorre la vita di Göring dall'infanzia fino alla morte. Si capisce così in che modo, uscito dai voli eroici della Prima Guerra Mondiale, magro e gravemente ferito, protagonista dell'incendio al Reichstag, sia diventato fondatore della Gestapo, maresciallo della Luftwaffe, mecenate del terzo Reich, morfinomane, riuscendo ad acquisire un ruolo fondamentale nel regime nazista. Analizzando il suo egoismo e la sua smania di accumulare ricchezze, scopriamo come molte delle azioni di quest'uomo tanto colto quanto vanitoso furono unicamente dettate dalla ricerca di un profitto personale e di una rivalsa da umiliazioni passate che mai era riuscito a digerire."" -
Blackness. Storie e musiche dell'universo afroamericano
Si può ascoltare un brano rap, o vedere un film di Jordan Peele, cercandovi delle connessioni con gli antichi imperi africani? Le pagine di Blackness ci provano partendo dal rapporto che intercorreva tra Europa e Africa prima della tratta atlantica, quando ancora gli schiavi non erano solo neri e i padroni solo bianchi. Forse solo così è possibile osservare da un'angolazione inedita e sorprendente le dinamiche attraverso cui il popolo afroamericano si è mosso in campo musicale, sportivo e cinematografico, fino a scoprire in che modo certe traiettorie si sono riverberate fino a oggi. Soffermandosi su dischi che hanno fatto la storia e piccoli capolavori sconosciuti, dal gospel profano di Ray Charles alle grandi produzioni Stax e Motown firmate da Otis Redding e Marvin Gaye, giungendo fino al retro soul di Charles Bradley e ai linguaggi ibridi di Beyoncé e Childish Gambino, si viene immersi in un universo affascinante e talvolta controverso. Una dimensione in cui si intrecciano gli interessi del capitalismo discografico e l'impegno dei movimenti attivisti, le schiacciate dell'NBA e i casi di blackwashing con cui l'industria del cinema cerca un pubblico sempre più vasto. -
Zombi. Guida alla caccia
Zombi: nel rito vudù, la persona che, dopo il decesso, si pretende sia richiamata in vita da un bokor, un sacerdote dedito a pratiche di magia nera e di cui lo zombi diviene lo schiavo, utilizzato per lavori infimi o illeciti e malefici. Vi sono, però, anche zombi negromantici, revenant, atomici, virali... I morti abitano da sempre gli angoli bui del pianeta, abbandonati sottoterra o relegati in una cornice di pochi centimetri. Nella migliore delle ipotesi occupano una piccola porzione del cervello di altri. Dalla Seconda Guerra Mondiale, il numero di focolai di zombi è aumentato ogni anno, mentre i governi cercano disperatamente di nascondere i fatti. Zombi, guida alla caccia contiene tutte le informazioni necessarie per riconoscere e combattere questa crescente minaccia. A partire dalla spiegazione e dal racconto delle origini storiche, McCullough segue la loro presenza in diverse epoche e in luoghi distanti della civiltà, arrivando a descrivere il pericolo che rappresentano oggi per gli uomini. Tutte le varietà di zombi sono catalogate ed esaminate, fornendo una dettagliata analisi dei loro punti di forza e punti deboli e spiegandoci quale sia il modo giusto per riconoscerli ed eliminarli. Sono infine trattate le tattiche e l'equipaggiamento utilizzati nella lotta contro gli zombi. Accompagnato da numerose ricostruzioni a colori per aiutarne l'identificazione, un must assoluto per chiunque sia in prima linea nella guerra agli zombi. -
Arkan, la tigre dei Balcani
Ascesa e declino di Zeljko Raznatovic, meglio conosciuto come ""Arkan"""" (Felino): il tristemente famoso, sanguinario, signore della guerra dei Balcani. Dopo una gioventù da teppista per le strade di Belgrado, negli anni Ottanta è stato tra i maggiori ricercati dall'Interpol per via dei suoi crimini coperti dall'attività di agente segreto per conto del governo jugoslavo. Negli anni Novanta diventò il principale organizzatore e artefice della feroce pulizia etnica voluta dal presidente serbo Milosevic durante la guerra in Croazia e in Bosnia del 1991-1995. Fu lui a riunire e addestrare i più feroci hooligan della Stella Rossa di Belgrado, carcerati e banditi, e a trasformarli nelle """"Tigri"""": soldati spietati che stupravano e uccidevano perpetrando, di fatto, un genocidio. Arkan, che aveva sposato la più celebre pop star del suo paese in un matrimonio principesco, era popolarissimo, l'uomo più ricco della Serbia e solo dopo l'intervento nato del 1999 venne accusato di crimini contro l'umanità. Ciononostante non fu mai portato in giudizio perché, il 15 gennaio 2000, venne ucciso nella hall di un albergo di Belgrado con modalità da esecuzione, in circostanze misteriose, degne della sua vita di vero e proprio """"assassino di Stato""""."" -
Storia delle arti marziali. L'avventura delle discipline da combattimento
Fin dagli albori della storia il complesso di discipline di combattimento armate e disarmate che conosciamo come ""arti marziali"""" ha accompagnato lo sviluppo della civiltà. Nei secoli le arti del combattimento, in Oriente e in Occidente, sono state tecniche di sopravvivenza, discipline filosofiche, attività ludiche, sportive e, dal Novecento, hanno parzialmente cambiato finalità ponendosi soprattutto come pratiche educative per tutti, abbandonando le caratteristiche più violente allo scopo di migliorare il fisico e la mente di chi le esercita. L'autore, che vanta una trentennale esperienza come atleta, insegnante, giornalista e promoter, ripercorre la storia dell'evoluzione delle tecniche di combattimento dall'antichità a oggi in una panoramica agile e avvincente. Dalle prime tecniche praticate da Egiziani e Babilonesi fino alle discipline coltivate da monaci buddhisti, santoni indù, samurai e contadini in rivolta, la storia delle arti marziali si sviluppa come un travolgente racconto sull'avventura dell'Uomo. Attraverso continui mutamenti e sviluppi si è giunti alle moderne Mixed Martial Arts, riservate a campioni professionisti, mentre nelle palestre si coltivano dottrine che insegnano il rispetto di se stessi e dell'avversario. Non mancano aneddoti e ritratti di personaggi chiave, oltre che un'analisi paese per paese delle singole scuole, con cui l'autore traccia un quadro esaustivo di un mondo esaltante in continua evoluzione."" -
Santi, demoni e orixas. Odoya e la mistica del candomblé. Ediz. illustrata
Il Candomblé è un culto sincretico afro-brasiliano nato dall'unione tra i culti africani e il Cattolicesimo, attraverso un processo dinamico e reinterpretativo in continua evoluzione. Originato dagli schiavi africani nelle piantagioni del Nord del Brasile all'inizio del Novecento, si è poi diffuso in tutto il paese, anche in grandi metropoli quali Rio de Janeiro e San Paolo, fino a diventare, nel corso dei decenni, un sincretismo popolare e universale praticato anche da ricchi e bianchi. L'importanza del Candomblé per la cultura brasiliana si coglie nella musica (il samba, l'axé), nella gastronomia (le specialità della cucina di Bahia), nelle arti visive e performative (la capoeira), nei modi di dire e persino nella maniera di pensare. I protagonisti del culto sono gli Orixás (come Ogum, Xangô e la dea-madre Iemanjá, che si saluta con ""Odoyá!""""), divinità meravigliose e superbe, ricche di umanità e di vizi, che esercitano un fascino particolare per i propri fedeli, i quali cadono in trance per riceverli. Il Candomblé insomma è qualcosa di più di una religione: è un modo di intendere la natura, la spiritualità, il rapporto con gli animali e gli altri uomini; una filosofia, se vogliamo, semplice ma profonda; un decodificatore di simbologie universali, di archetipi, di mitologie. Il Candomblé permea, profuma, condisce il Brasile di oggi; se non ci fosse stato e se non resistesse ancora, questo paese, questa cultura e questo popolo sarebbero profondamente diversi. Quasi irriconoscibili.""