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Leo e Lio. Liberi e curiosi. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 4 anni. -
#guardiesisinascesidiventa. Ediz. illustrata
"#guardiesisinasce&sidiventa"""" è una grande comunità di guardiesi sparsi ovunque (nel mondo). Guardiesi non solo di derivazione - chiamiamola di nascita o genetica o diretta - ma anche d'adozione. Questo gruppo è una grande famiglia simboleggiata da forti e lunghe radici con un fusto e rami verdi consapevoli di ricevere i frutti del futuro. Nessuna distinzione viene fatta tra chi ha la visto germogliare la propria """"radice"""" nelle nostre terre e chi, anche non avendola, diventa guardiese per """"innesto"""" ossia per ragioni di lavoro, vita o di cuore. L'abbraccio del gruppo è uno soltanto e si proietta a vedere Guardia Lombardi e l'amore per questa terra come unione e commistione di mondi diversi che si uniscono per farne società e comunità condivisa. Il gruppo è una telecamera sempre accesa sui luoghi, sulle persone, sulle vite, anche sulle perdite, ahimè numerose e dolorose. È un grande paese virtuale gravido di realtà vissuta e combattuta giorno per giorno." -
Tu
"A volte, anzi spesso, può capitare che gli uomini perdano la propria identità e che arrivino a diventare ciò che il loro lavoro li induce ad essere. Altre volte, la professione praticata diviene occasione di ulteriore approfondimento di un'umanità connaturata all'individuo e che completa ancora di più il nostro esistere, il nostro essere. Dico questo, perché la breve storia che sto raccontando riguarda un uomo, che appartiene a questo secondo gruppo piuttosto che al primo. Infatti, la persona di cui parlo, Tonino Cianciulli, è un valido ingegnere prestato all'informatica, dirigente dell'ACCA software di Montella fondata dal fratello Guido un trentennio fa, e che, quando dismette gli abiti dell'ingegnere, ama indossare le vesti del poeta. Anzi, la sua formazione tecnica e scientifica non è disgiunta affatto dalla sua tensione etica, religiosa, umana, e in un certo senso poetica, che caratterizza la sua scelta di vita..."""" (Paolo Saggese da Storia della Poesia Irpina 2. Dal primo novecento ad oggi)" -
Magna Grecia. L'attività letteraria
Un viaggio affascinante in un'epoca della quale molto resta a livello di monumenti e testimonianze archeologiche, mentre i documenti legati alla tradizione letteraria sono assai scarsi; molte le citazioni indirette di età romana, rare e lacunose le fonti dirette, trattandosi per la maggior parte di lacerti e frammenti attraverso i quali possiamo soltanto intuire la ricchezza testuale. Marandino costruisce uno studio approfondito dalla tradizione poetica legata al leggendario Omero, passando per la letteratura filosofica, quella di ricerca, per terminare con la lirica ellenistica. A completare l'ampio spettro di analisi, anche un capitolo dedicato alla tradizione dei canti popolari e delle novelle sibaritiche, così come dei drammi comici e delle commedie teatrali, testimonianze di una vitalità letteraria che interessava anche i ceti meno colti della popolazione. Chiudono il saggio un capitolo dedicato all'influenza che la letteratura della Magna Grecia ha avuta sulla letteratura romana e un'appendice sulla letteratura siceliota. -
Luigi Lazzaruolo. Un intellettuale scomodo. Storia di un uomo che non volle farsi uomo di potere
"Nel delineare la personalità di mio padre in queste brevi note a lui dedicate ho cercato di sottolinearne la dedizione al lavoro e la tensione a perseguire i propri ideali: sono convinta che le azioni che compiamo dicono chi siamo e quali valori perseguiamo. Mio padre ha creduto, come molti italiani che hanno vissuto la loro giovinezza nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale, che il nostro Paese potesse rinnovarsi e fosse nata una Repubblica fondata sull'uguaglianza e sulla democrazia. Ha avuto modo, però, di sperimentare sulla propria pelle che la realtà era dominata dai soliti ingranaggi e dal radicato clientelismo, che tutto era apparentemente cambiato perché rimanesse sempre uguale. Offro questo breve scritto all'attenzione dei lettori perché comunque rimanga inalterato il convincimento che il mondo può e deve essere più giusto."""" (Maria Antonietta Lazzaruolo)" -
Santiago de compostela. Diario di un pellegrino
I percorsi del cammino di Santiago è soprattutto, la grande emozione che questa esperienza regala: il pellegrinaggio dell'anima. Penitenti, monaci itineranti, laici devoti, pellegrini di ogni ceto e condizione si mettevano in cammino sulle vie dei luoghi santi. Il viandante, il nostro Antonio, che decide di intraprendere questa faticosa marcia sa di dover portare con sé uno zaino carico di fede, entusiasmo e coraggio. E la consapevolezza di essere un semplice pellegrino, che accetta con umiltà tutte le faticose incognite che ogni giornata di cammino può riservare. Il cammino accomuna ogni uomo fin dal suo nascere. Il viaggio è metafora della vita. Ciascuno di noi percorre passo dopo passo la sua strada. Esistono percorsi più lunghi, altri più brevi, tratti più aridi e difficili, altri più semplici e agevoli. Ci si porta con sé, proprio come ha fatto Antonio regalandoci pagine chiarificatrici, il proprio fardello esistenziale e le proprie apparenti sicurezze. Mettendosi in cammino Antonio, ha la possibilità di rientrare in se stesso, di scoprire la sua vera identità, di confrontare la propria esperienza di fede... -
In Irpinia prima dell'Unità. Ne more pecoris otio transfungere
L'approfondito e molto documentato studio di Edmondo Pugliese si propone, anche in considerazione dei limiti che caratterizzarono il percorso unitario e la gestione dell'Unità nazionale, di evidenziare che i Borboni, sul piano economico e culturale si avvalsero dei validi contributi tecnici dei migliori esponenti del ceto intellettuale irpino, quali De Renzi, Gussone, Pionati, Cassitto, Mannella, De Bellis, ecc. Si venne a creare così una sorta di ""cultura del territorio"""", fatta di conoscenze legate al settore agricolo ed agroalimentare che si sarebbe perduta all'indomani dell'Unificazione Nazionale, quando il governo dei Piemontesi oltre a smantellare le industrie del Sud, determinò anche il declino dell'agricoltura."" -
Ventisei Madonne Nere
In questo libro, con il timbro dell'editoria-lista, inconsueto per un magistrato, e insieme col rigore del giurista, Domenico Gallo racconta una storia italiana che si è andata dipanando nel corso di tre anni ma che parla di un cambiamento d'epoca e si affaccia sulla storia del mondo. La storia italiana inizia mettendo a fuoco le vicende di un potere spavaldo e regressivo che ha cercato di manomettere il pluralismo e l'architettura dei poteri disegnata dai padri costituenti, in linea con il progetto, da lungo tempo perseguito, volto a creare esecutivi ""forti"""" nei confronti dei cittadini e """"deboli"""" nei confronti dei """"mercati"""". Partendo dai fatti di cronaca, l'autore fornisce una lettura che costituisce un controcanto ai falsi idoli che guidano l'azione e la comunicazione pubblica dei responsabili delle vicende politiche ed indica che un mondo diverso è possibile."" -
Con gli occhi di Milena. L'Irpinia, andata e ritorno sui binari del '900
La dolcezza dei ricordi della signora Milena Buonassisi in Scudieri, il suo sguardo fiero, costituiscono la scintilla per un'intervista che ripercorre un secolo, il '900, e la storia di due famiglie di imprenditori. Il Sud e l'Irpinia, una provincia con i suoi paesaggi, le sue trasformazioni urbanistiche e sociali, fungono da sfondo silenzioso al fluire del tempo. E una ferrovia ultracentenaria lega indissolubilmente eventi storici e amori, successi e tragedie, partenze e ritorni. Il tutto confluisce in un racconto biografico su due piani temporali, che tende costantemente verso un futuro possibile. La signora Milena è custode della memoria familiare e con essa della memoria dei luoghi: perché la grande Storia è figlia di tante piccole storie. -
Gherda e Cris
Cris, un simpatico e intraprendente grillo che vive in un delizioso giardino di città, un giorno per sfida s'inoltra nella casa, cui il giardino appartiene, spinto dalla curiosità di sapere come vive l'uomo, suo proprietario. L'avventura risulterà purtroppo deludente, disastrosa e drammatica, tanto che Cris rischierà di lasciarci le penne. Sarà grazie all'intervento generoso e coraggioso di una piccola e canterina cicala, di nome Gherda, innamorata di lui, che il bel Cris si salverà, ma... Età di lettura: da 7 anni. -
La saga di guardia. Parole che accarezzano il cuore
Il dramma della guerra che, da sempre, si ripercuote in modo traumatico su tutti i bambini della terra; la storia di un paese coinvolto nella seconda guerra mondiale, occupato prima dai tedeschi e poi dagli americani; le vicende di tante persone le quali, nell'ombra, hanno contribuito all'affermazione della democrazia e della libertà, di cui oggi godiamo. -
Maximo. L'inviato di Roma
L'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. fu un evento talmente disastroso da rendere inospitale tutta l'area vesuviana e gran parte delle zone limitrofe per quasi duecento anni; gli effetti si ebbero in tutto l'impero e determinarono l'inizio del decadimento della I Regio Augustea di cui la regione Campania faceva parte. I danni furono così elevati da poter essere paragonati oggi a quelli indotti dalle bombe di Hiroshima e Nagasaki. L'imperatore Tito, regnante da pochi mesi, inviò nelle zone colpite un ""curatores restituendae Campaniae"""" con poteri simili ad un moderno commissario straordinario per l'emergenza. Maximo, l'inviato di Roma tra intrighi di poteri e vicissitudini legate alla missione, dovrà ritrovare la famiglia dispersa a Stabiae e al tempo stesso salvare le sorti dell'impero."" -
Il castello birbone. Fiabe o favole da... dentro. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 4 anni. -
Ulisse e Polifemo. Viaggio tra cibo e vino in Magna Grecia
Da Ulisse impariamo che l'uomo greco è simbolo della cultura vincitrice e Polifemo è la barbarie dell'Occidente, ingannata e sconfitta. Dall'Odissea apprendiamo non ricette o di modi di preparare i cibi e i vini ma come la civiltà greca identificava se stessa nel mangiare e nel bere. Il diverso era inferiore e mostruoso. Ulisse era davvero così buono? I Greci così civili? I popoli dell'Italia così terribili? Coloro che non parlavano greco erano davvero cannibali che non mangiavano pane e bevevano vino? Omero ci racconta così. I Greci, portatori di cultura e civiltà, erano generosi e pacifici? Quando arrivarono in Occidente erano già maestri di democrazia? I Greci decisero che il popolo dell'Italia Meridionale andava dominato per rieducarlo, portando con sé un nuovo modello di vita che includeva cibi e vini diversi. Fu così che si tentò la cancellazione del precedente. Così nacque la Magna Grecia, la vittoria della cultura sulla barbarie. Leggendo questo libro forse vedrete con occhi diversi Ulisse e Polifemo e capirete un po' di più ciò che mangiamo e ciò che beviamo... -
Il ponte delle lumache
Età di lettura: da 5 anni. -
P di partigiano
8 settembre 1943. L'Italia firma l'armistizio con gli Alleati e per i militari in Montenegro e Sangiaccato è un fulmine a ciel sereno. La catena degli ordini superiori si sfalda, l'esercito è sbandato e il pericolo che la declamata pace sia solo il preludio di una nuova guerra è sempre più consistente. I generali delle divisioni Venezia e Taurinense chiedono a ognuno di fare la propria scelta e di prendere le armi contro i nazisti. Tra agguati di milizie cetniche e musulmane e un rapporto diplomatico con i partigiani di Tito tutto da costruire, in una terra già frammentata da divisioni etniche e religiose, si snodano le vicende dei protagonisti della resistenza italiana fino alla costituzione della divisione Garibaldi. P è un giovane irpino arruolato nella Guardia di Finanza, pronto a combattere per difendere la patria in una lotta impari, eroica e spietata. -
Caffè Gambrinus
Caffè Gambrinus, titolo del libro che l'autrice sceglie; sedersi al bar e raccontare ai suoi lettori squarci della sua vita vissuta. Catturare uno sguardo attento al luogo dove lei ci conduce, nel verde paese di Ruvo del Monte e accarezzarlo con delicatezza nel suo silenzio. Ricondurci lungo lo scorrere del tempo con fatti storici e riportarli alla memoria, conducendoci con mano da gente con un dolore antico. Quell'incanto tra la sua terra natia e l'eleganza che scaturisce dal suo scritto accattivante dove la sua ricchezza più grande è la fantasia, ricamandola con parte del suo cuore e delle sue azioni. Un susseguirsi di stagioni e di anni in quel borgo, con la neve che scende dal cielo per trasformarsi in piccoli filamenti di zucchero filato. La sua fantasia è un vero toccasana per affrontare la sua solitudine e permettersi di camminare nell'infinito. Alla ricerca di caldi abbracci e il valore della ricchezza dell'anima, raccontando fatti reali e immaginari. Uno scritto che sgorga da un cuore ferito che esprime l'inquietudine profonda di chi cerca la verità, non nell'esteriorità delle cose, ma dentro le cose. -
Il gattino ha perso un dente
Età di lettura: da 5 anni. -
Vulisse turnà adderete pe candà. Religiosità popolare in Basilicata
In un mondo dominato dalla scienza e dalla tecnica si può pensare che questo libro racconti delle storielle relative a maghi, santi, ciarlatani, preti e fattucchiere. Gli storici professionisti invece indagano solo ciò che è oggettivo e documentabile, trascurando le credenze popolari che rientrano in un discorso fideistico e trascendente di culti, usanze invocazioni confessioni, passioni, comunioni, prodigi, pellegrinaggi, miracoli, riti, simboli, che variano da luogo a luogo. La caratteristica di questo libro è proprio quella di prendere le distanze da tutto ciò che è scientifico per concentrarsi solo su tutto ciò che rappresenta la fede e la devozione del popolo religioso. -
Il mondo che verrà
L'opera si presenta come una selezione degli editoriali pubblicati sul Corriere dell'Irpinia-Quotidiano del Sud nel corso di tre anni, dal 2019 a tutto il 2021, in continuità con Ventisei Madonne nere (Delta 3 Edizioni, 2019). La storia italiana interagisce con le principali vicende internazionali. Dal Cielo sopra Belgrado, al Cielo sopra Berlino, alla Vigilia della guerra contro la Jugoslavia, dal Tribunale invisibile del 25 aprile, al Coraggio di Carola. L'esplosione della pandemia ha inciso profondamente sui nostri destini individuali e collettivi, ha suscitato sgomento (L'ora più buia), ha posto interrogativi esiziali alla politica (Vita e morte a confronto) e alle istituzioni italiane ed europee (Se la Pandemia resuscita l'Unione), suscitando l'aspettativa di un profondo rinnovamento (Il mondo che verrà). Un tragico fatto di cronaca avvenuto negli Usa, come l'uccisione di Gerge Perry Floyd, apre la strada ad uno sguardo sulle tragedie provocate sul fronte dell'immigrazione dalle politiche disumane praticate dall'Italia e dall'Unione Europea (Migrant lives matter?). Dalla brutale aggressione della Turchia alle forze curde nella Siria del Nord (Per chi suona la campana), all'annessione strisciante dei territori occupati da parte dello Stato di Israele, sempre più insofferente dei vincoli del diritto internazionale (La Corte penale internazionale e il fantasma di Banquo). La guerra dell'Afghanistan se annuncia un cambio di passo nelle relazioni internazionali (Se la Storia volta pagina) non ci ha ancora liberato dalla minaccia della guerra che viene rinnovata dalla corsa agli armamenti (La notizia che non c'è). In definitiva partendo dai fatti di cronaca, l'autore ci fornisce un controcanto ai falsi idoli che guidano l'azione dei principali attori della politica nazionale ed internazionale ed indica che un mondo diverso è possibile.