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Come amici
In una Firenze che si appresta all'ennesima calura pre estiva, si intrecciano le storie di quattro ragazzi (Max, Alice, Melissa, Andrea). I protagonisti girano in motorino tra le labirintiche vie di Firenze, vivendo una stagione della vita particolare, unica. Max, studente universitario e dj, conosce quasi per caso due bellissime ragazze: Alice e Melissa. Andrea è il migliore amico di Max, un meccanico alla ricerca di un posto nel mondo e soprattutto di ragazze da abbordare. Le storie dei quattro si intrecciano sulle note di canzoni, tra pallonate, esami, situazioni sempre al limite e qualche scazzottata. Tutti e quattro alla ricerca di un'amicizia, dell'amore o semplicemente alla ricerca di loro stessi. Un romanzo vivace e frizzante che si avvale di un'ambientazione ""magica"""" in un luogo ricco d'arte e di cultura, e sviluppa l'intreccio di storie che hanno come protagonisti giovani e giovanissimi, e i loro travolgenti amori: storie parallele in un turbinio di seduzioni, attrazioni, incanti, insidie, inganni, che clamorosamente smentiscono il proposito dichiarato nel titolo, """"Come amici""""..."" -
Il senso del sempre
"Il fascino di questa poesia è sorprendente e immediato, ed è, nello stesso tempo, sconcertante e indefinito, come se il lettore, o il critico, fosse volutamente assalito o invaso da una misteriosa agitazione dell'autrice, che sembra alle prese con una strana e quasi disumana 'Voce' e con misteriose paure e un fondamentale desiderio di fuga e di 'volar via'. E si sentisse, il lettore o il critico, quasi spiazzato dalle 'esplosioni' di questo linguaggio, molto piacevoli per invenzioni e coloriture e varietà di versi, di cui però si debba propriamente riuscire a contenere l''impeto' fantasioso ravvicinato, per poter arrivare alla comprensione e allo svolgersi della storia! E in tal modo si possa apprezzarne la complessa figurazione rappresentativa, coloristica e sonora e lasciamoci dunque trascinare da questa poesia che ci affascina e ci parla dal profondo della sua anima! Da quello che ci dirà con la grazia naturale della sua immaginazione e la passione di un'intera vita, possiamo poi comprendere il significato spirituale ed esistenziale del lungo 'viaggio' di questa intera raccolta poetica, e l'intensa e originale elaborazione del suo stile!"""" (Neuro Bonifazi)" -
Il luogo della memoria
"Dimorare nei luoghi della memoria nella luce incantata di un incontro, entrare in una dolce e fascinosa simbiosi con personaggi di un lontano passato a cui ci lega una sorta di comune destino. è il caso di Rosanna Gazzola, autrice di questo bel saggio su Ada Negri che non ha la pretesa di una speculazione critica sulla sua parola poetica, sebbene ne tracci con sapienza le grandi linee, ma quanto la volontà di evidenziare, con garbo e sobrietà linguistica, affinità di sentimenti e condivisioni esistenziali con la grande poetessa, attraverso una comunanza di luoghi e ideali che il solco divisorio del tempo, con suoi mutamenti epocali, rende alla fine singolare e preziosa."""" (Carmelo Consoli)" -
Luce
"La grazia espressiva di un'esposizione poetica apparentemente semplice e priva di evidenti artifici, nei versi di questa raccolta, e la facilità stupefacente di un eloquio 'parlato' con la disinvolta insistenza della sola anaforica iterazione ('oltre le nostre piccole e grandi gioie, / oltre i nostri piccoli e grandi dolori'), non ci impediscono, anzi ci aiutano a capire un singolare progetto fortemente simbolico, quasi un modello esemplare di una complessa e sofferta ricerca interiore. Si tratta di un cammino, infatti, problematico e intensamente dialogico con se stessa e con il suo 'cuore', che l'autrice, splendida e fantasiosa protagonista, affida alla tenerezza animatrice delle pur familiari 'parole', che superano il 'niente' e sostengono la speranza di un 'dove' più grande e più 'alto' . Un cammino diretto verso l'identificazione con la propria immagine, riflessa nei ricordi e nei fantasmi, che sembrano turbare, senza altra possibilità, la sua inconsapevole coscienza."""" (Neuro Bonifazi)" -
Excursus d'un vìllico scrivano
I poeti amano le parole. Sono le parole che da dentro li ispirano, a ben vedere. Che li eccitano e che li muovono. Perché sono i loro pastelli, le parole, sono i mattoni, sono le vere sostanze della poiesi e dell'architettura ultimata insieme. E da piccole architetture di parole, ipermodellate da un labor limae senza ristoro, è composta questa collezione di Piero S. Costa. -
I poeti fioriscono quando vanno in putrefazione
"Se il titolo di questa raccolta, dall'apparenza bizzarra e metaforicamente un po' macabro e forse irriverente, sembrerà a qualcuno, com'è possibile, almeno strano, diciamo subito che il crudo realismo delle parole, che ce lo propongono con una certa dose di amara ironia, vorrebbe contrapporsi, crediamo, nell'intenzione dell'autore, alla concezione ingiusta di esaltare i poeti solo dopo la morte o solo i poeti ormai del passato. E quindi rivela, in loro (e sua?) ironica difesa, insieme all'apprezzamento nel considerarli come dei fiori, quello che è il leit-motiv di questa raccolta di testi poetici, ossia la concezione satirica del contemporaneo mondo letterario e artistico e una visione etica e politica disastrosa, in termini gustosamente caricaturali e metaforici, ma persino drammatici, della nostra epoca e delle sue ingiustizie."""" (Neuro Bonifazi)" -
IL salto della biolca
"Carta e penna servono, ma non bastano. Neppure basta la cultura con il suo prezioso, ma spesso ingombrante bagaglio tecnico ed erudito. Chi scrive poesie può anche non sapere che cosa siano una sinestesia, un ossimoro, un chiasmo: eppure li usa, con creativa naturalezza, come chi compone musica, le note, gli accordi, anche se non sa leggere il pentagramma e non conosce le regole dell'armonia. Al critico, ma anche al semplice lettore spetta, poi, il gusto di scoprire i percorsi, le forme attraverso le quali quell'istinto si è espresso, al fine di predisporre un sommario dei richiami, di tendere un filo per orientarsi, nei labirinti dei versi, delle strofe e dei colori: come una sfida a snidare la naturale ritrosia di chi scrive. Anche la poesia più occasionale, come quella di intrattenimento, nasce dall'esigenza di dare agli altri qualcosa di sé in un atto di generosa e libera complicità, ma il gioco, a prescindere dalla loro professione, dalla loro carriera, e perfino a prescindere dalla qualità del proprio linguaggio poetico, comporta delle regole, esige delle chiavi di lettura nonostante la loro preziosità."""" (Bruno Andreolli)" -
Letteratura italiana contemporanea. Figure e orientamenti
Esiste un'area della letteratura italiana contemporanea meno conosciuta ma non per questo meno interessante e meritevole di attenzione: autori e autrici che si cimentano con la poesia, la narrativa, la saggistica, una pluralità di voci che certamente meritano considerazione e apprezzamento. È proprio da questo che nasce il presente lavoro: dal desiderio di far conoscere al grande pubblico la forza e la vitalità di una feconda ""comunità delle lettere"""", come ci piace chiamarla, che si affianca alle voci più conosciute e riconosciute del panorama letterario nazionale. Una comunità all'interno della quale si collocano peraltro scrittori e scrittrici che già hanno ottenuto significativi riconoscimenti critici o nell'ambito di prestigiosi premi letterari, e che dunque si propongono con il bagaglio di opere e di realizzazioni caratterizzate da una personale cifra stilistica e linguistica, che è già in grado di imprimere un carattere di originalità e novità alle attuali tendenze letterarie e artistiche del nostro Paese."" -
Politica e scienza in Vilfredo Pareto
La scrittrice Nives Banin comprende alla grande l'attualità del momento e come appassionata cronista analizza i medesimi momenti storici particolari. Dopo aver scritto ""Il biennio rosso - 1919-1920"""" in questo volume riscopre la teoria di Vilfredo Pareto, uomo nobile che proprio negli anni '20 quando si riaffacciavano alla storia nuove istanze e movimenti, da buon liberale, sentiva però le esigenze di un liberal socialismo e avrebbe voluto, impresa ardua e utopica, unire le due correnti e l'evoluzione dei tempi e dell'uomo in una fortunata formula matematica: detto marginalismo."" -
Ancora insieme
L'amore, come la vera amicizia, costituisce una sorgente, una miniera inesauribile da cui attingere ed è umanamente impossibile vivere senza questi sentimenti. L'amore non si impone, ma si dona; non si consiglia, ma si avverte in prima persona. -
Poesia nella nebbia
"La poesia di Piero Selmi si muove tra l'incanto del quotidiano e l'attrazione per un altrove talvolta già vissuto, talaltra desiderato e anzi agognato, anche se avvolto nella nebbia, come significativamente indica il titolo della silloge. Le consuetudini non sono turbate da monotonia o squallore, ma rivelano piuttosto la magia di ogni istante, nei colori, nei sapori, nelle storie che quasi si raccontano da sole: è il fascino del mattino, quel sapore che si gusta al risveglio dal sonno e dal torpore notturno, quando anche le vecchie persiane spalancano occhi meravigliati, e sale generosa dal cuore una voce che ricorda al poeta il dono che dovrà portare a sera alla persona amata."""" (Cristiana Vettori)" -
A ridosso del traguardo
Un linguaggio poetico ricco e variegato dunque, che si avvale anche di un uso originale di caratteri grafici e segni d'interpunzione - virgolette, in sostituzione di virgole e puntini sospensivi, o per evidenziare e sottolineare parole, ad esempio - e introduce a un'opera anch'essa particolarissima, come del resto ogni espressione del poeta Piero S. Costa. -
La pergamena
Un turista in vacanza a Cuba, una splendida ragazza e un tesoro nascosto sono gli ingredienti di questo romanzo di avventure, che tra le pieghe di una narrazione leggera, rivela un affresco della Cuba di Castro, con tutte le contraddizioni, le speranze e le delusioni di un popolo paziente, orgoglioso e dignitoso, con il quale la vita è stata avara. -
Rileggendo «To the lighthouse»
Edda Ghilardi Vincenti, con intuito tutto femminile, pervicace nell'indagine interiore, parla con simpatia della protagonista di ""To the Lighthouse"""", Mrs. Ramsay, una donna bellissima, anzi, singolare per il fascino che emana dalla sua persona. Ella ha una luce tale da indurre all'accoglienza, alla comunicativa, alla riflessione; irradia intorno a sé una speciale solarità, tanto da investirne il marito Mr. Ramsay, valente filosofo ma ispido nel tratto..."" -
Io debutto
Preghiera, speranza, amore sono i leit-motif del sentimento di Nives Banin che ama il prossimo ""al di là di se stessa"""" perché proprio il prossimo è il nostro specchio, la realtà del sé e di Dio stesso. Le poesie, nella sua semplicità e chiarezza d'espressione, diventano guida preziosa per guardarsi dentro, trovare sempre Dio che ispira amore e speranza in un domani sempre migliore."" -
Guerranima
Con questa silloge ""Guerranima"""" che si apre con le parole del poeta Giovan Battista Guarini (1603 - dal IV libro dei Madrigali di Monteverdi) """"non più guerra, pietate"""" Miriam Luigia Binda presenta, sempre per la casa editrice Helicon di Arezzo, la sua terza silloge divisa in due sezioni; la prima intitolata """"divergenze connesse"""" la seconda """"Vanno le ragazze"""" quest'ultima con un esplicito riferimento ai fatti che hanno consumato la cronaca attuale e riconducibile al così detto fenomeno del """"femmine-eccidio"""" perpetuato contro i più deboli anche per via delle guerre, attualmente attive in molti stati africani e del medio oriente islamico."" -
Una vita nella scuola alla ricerca di un metodo
"Quand'ero bambina, tanti, tantissimi anni fa, uno dei miei giochi preferiti era quello degli 'origami'. Veramente allora non si chiamavano così perché questo nome, che proviene dall'Oriente, è abbastanza recente, comunque da un semplice foglio di carta, attraverso complesse piegature, ottenevo oggetti bellissimi, completamente diversi dal semplice cartoncino di partenza. Perché mi è tornato alla mente questo ricordo? Perché ho percepito la medesima meraviglia, lo stesso stupore di quel gioco nel rileggere alcuni vecchi quaderni degli alunni dei miei primi anni d'insegnamento: in quelle frasi, che possono sembrare frutto di strane elucubrazioni ma che in effetti nascondono un lavorio mentale non sempre facile da seguire, ho ritrovato la stessa complessità della realizzazione degli 'origami'."""" (Maria Giovanna Murgiano)" -
L' erto sentiero. Poesie dell'anima
"Poesia e preghiera avanzano insieme in questa silloge poetica di Giuseppe Mancinelli in cui il richiamo dantesco si impregna di nuovi e moderni significati. Cosicché l'erto sentiero è costellato dei drammi e delle preoccupazioni - il greve orizzonte - che agitano e assillano l'uomo contemporaneo, fortemente intrecciati con i dolori universali in cui ancora oggi possiamo riconoscerci: la perdita di chi ci è più caro, lo spirito guerriero che porta l'uomo a imbracciare il fucile, l'oblio in cui sono abbandonati i vecchi, lo scherno e il dileggio suscitati dal diverso colore della pelle, il deserto che avanza fino a cancellare perfino le tracce del verde.""""" -
Costretti ad essere eroi, non aver paura. (Codice 1 rosso)
"[...] Il segreto, che dal suo personale passato riemerge con speciale forza, è l'insistenza inguaribile del non dover temere: 'non avere paura', questo è il sacramento che contraddistingue la formazione interiore, e quindi il titolo del libro, ovvero il testamento, il leit-motiv, l'intimazione ossessiva e la corveé più necessaria che intesse di sé la storia del protagonista. La storia di un giovane studente e poi di un dottorando di medicina che, fra corse di ambulanze e feriti a morte, si laurea, si emoziona, viaggia, pervaso costantemente dalla poesia del mondo e di se stesso nel mondo, eppure destinato a un eroismo perentorio e forzoso. 'Vita, lavoro, scienza e coscienza nonché umanità si devono fondere in un unico crogiuolo' scrive Paolo Bagnoli, 'invece, di necessità virtù. Io come mille altri. Ti ritrovi su un'ambulanza, tu, uno qualunque approdato all'emergenza' e 'da persona che dovrebbe normalmente dare ti ritrovi a dover dare tutto, a vedere negli occhi, nelle parole e nei gesti la speranza altrui [....] ti ritrovi costretto ad essere un eroe'.. [...]""""." -
Il villaggio degli ignudi
Un bel dono per Pontedera questo libro nel quale Alessandra Landi ricostruisce in versi la storia della città, e in particolare del Villaggio Gramsci, che ha costituito tanta parte della storia di questa cittadina fiera del proprio passato industriale e operaio...