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Eros e pulchritudo. Tra antico e moderno
Perché eros e pulchritudo? Per risalire l'impervio crinale, da cui è possibile scorgere due abissi di incomparabile profondità, eros e pulchritudo, occorre sapere guardare, con attenta esegesi storico-critica, i rapporti intimi e segreti delle cose, le corrispondenze, le analogie, cioè il singolare intreccio di temi costituitosi tra i due topoi nella storia della tradizione filosofica dell'Occidente; nondimeno occorre prendere coscienza al tempo stesso della fitta rete di immagini, sottesa all'indagine speculativa, simile a un filtro opaco che interdice alla mediazione concettuale la sua piena esplicazione. È un limite certo, nel quale tuttavia risiede l'inconfondibile risorsa del linguaggio filosofico: la sua capacità di restituire, e di tornare a definire con crescente puntualità, la costellazione semantica di eros/pulchritudo a partire dagli itinerari intellettuali più diversi. Lo scarto teorico che, da questo punto di vista, separa l'antico dal moderno è netto, ma non tale da offuscare il legame di continuità tra una concezione dell'eros come generazione dell'eterno nella bellezza, accadimento, evento e, per dirla con Platone, riflesso dell'ordine ideale dell'universo, e i complessi e variegati percorsi contemporanei offerti in questo volume. -
Riccardo Dalisi disegno/design di Capua
La doppia esposizione di Riccardo Dalisi nel centro storico e nel Museo d'Arte Contemporanea di Capua diventa occasione per una riflessione teorica sul rapporto tra design, contesti urbani e rappresentazione: da un lato le sculture, realizzate in epoche differenti in ferro, latta e rame, e installate in luoghi non convenzionali e in prospettive oblique e diagonali; dall'altro il disegno di visionari oggetti rappresentati con la tecnica del collage su diciannove grandi fotografie di Capua. Il museo e la città interagiscono assieme mettendo in scena una immagine del paesaggio urbano che nasce alla confluenza tra la poetica di Riccardo Dalisi e le ricerche sull'oggetto urbano che Giuseppe Coppola conduce da anni, documentate nel suo recente libro ""Le luci e la pietra"""". Lungo questo percorso la doppia esposizione di Capua segna una evoluzione che si esprime attraverso la metafora del viaggio e la rappresentazione del paesaggio urbano, arrivando ad immaginare Dalisi come un viaggiatore del Settecento che riproduce del territorio un'immagine che è allo stesso tempo reale e visionaria, geometrica e concettuale."" -
Difesa della natura difesa dell'uomo
Solo un'approfondita conoscenza del territorio ci può fornire gli strumenti per la sua salvaguardia [...] e due soprattutto sono i princìpi che devono ispirare questo nuovo avvicinamento all'ambiente naturale. Il primo è che dobbiamo rinunciare alla vecchia pretesa di padroni e sfruttatori della terra, per considerarci invece come fratelli di ogni altra specie vivente o essere inanimato: che è poi l'insegnamento di quel santo dimenticato che è Francesco d'Assisi, patrono dell'ecologia. Il secondo è che il territorio è una risorsa limitata e scarsa per definizione, che una volta distrutta non può essere ricostituita: ogni sua manomissione significa soltanto una perdita secca e senza contropartita, un impoverimento per l'intera collettività. Nella sua utilizzazione devono guidarci parsimonia e razionalità: perché la violenza contro il territorio e contro le sue risorse, quali che siano i pretesti con cui siamo soliti mascherarla, non è che una forma della più generale violenza contro uomini e cose che imbarbarisce il mondo. -
De laudibus Monasterii Westphaliae metropolis
L'intento di questa pubblicazione è quello di far rivivere l'antica tradizione umanistica attraverso la narrazione in latino della storia culturale di una regione. Il testo raccoglie principalmente le testimonianze dei grandi umanisti della Westfalia dei secoli XV-XVII come Rodolfo Langio, Giovanni Murmellio, Ermanno Buschio, Ferdinando Fürstenberg. Questi grandi umanisti strinsero rapporti con le personalità più importanti della cultura europea come Rodolfo Agricola, Giacobbe Balde, Gian Lorenzo Bernini, Daniele e Nicolao Einsio, Erasmo, Ficino, Filelfo, Aldo Manuzio, Luca Olstenio, Pico della Mirandola, Poliziano, Lorenzo Valla, Giovanni Gerardo Vossio e tanti altri. Oltre alle testimonianze delle relazioni internazionali dei grandi umanisti e alle autobiografie di Ferdinando Fürstenberg e Bernardo Mallinckrodt, il testo raccoglie notizie relative ai soggiorni in Westfalia di personalità autorevoli quali Giusto Lipsio, Fabio Chigi (poi divenuto papa Alessandro VII) e Cristina di Svezia. -
Organi senza corpi. Deleuze e le sue implicazioni
Dopo essere passato già da tempo per ""rockstar del mondo accademico"""", Slavoj Zizek incontra uno dei protagonisti più influenti e popolari degli ultimi decenni di filosofia: Gilles Deleuze. Un dialogo? [...]. Si tratta piuttosto di un match appassionato, ma senza esclusione di colpi. Lo sloveno guarda a Deleuze come a una figura indispensabile per la contemporaneità - tanto da ricavare dalla sua opera [...] indicazioni preziose relative ai campi della scienza [...], dell'arte (il cinema, soprattutto), della politica [...]. [...]. Giocare l'autore di Differenza e ripetizione, [...] contro il filosofo dell'Anti-Edipo e più in generale dei libri realizzati in collaborazione con Félix Guattari. Opporre il Deleuze dalle risonanze riconoscibilmente freudiane, lacaniane e persino hegeliane a quello della """"produzione del desiderio"""" e dei relativi [...] echi marxisti. Di conseguenza, Organi senza corpo è anche un'acuta presa di posizione nei riguardi dei """"deleuzismi"""" sbocciati in questi anni. Ma è soprattutto la (ri)scoperta, attraverso Deleuze [...], di un paradossale, nuovo e arcinoto al tempo stesso, materialismo."" -
Lo sfacelo del bel paese
"Il tema dell'opera è il malgoverno del territorio, il disfacimento delle città, l'abrogazione del paesaggio, la distruzione della natura, l'eliminazione dello spazio fisico necessario alla salute pubblica, lo smantellamento di un'immensa e insostituibile eredità di cultura, la privatizzazione sistematica del suolo nazionale in nome della rendita parassitaria. Negli ultimi trent'anni abbiamo assistito al rifiuto costante o al costante fallimento di ogni tentativo di pianificazione urbanistica, all'indiscriminata depredazione di un bene considerato, anziché patrimonio collettivo e risorsa per definizione limitata e non reintegrabile, terra di nessuno.""""" -
Giorni di festa. Dispute umanistiche e strane storie di sogni, presagi e fantasmi. Testo latino a fronte
In una cornice frammentaria, nella quale affiorano i ricordi personali dell'autore e che dà alla sua enciclopedica operazione antiquaria il sapore e la vivacità del dibattito culturale umanistico, i Giorni di festa (Geniales dies) del giureconsulto napoletano Alessandro d'Alessandro (1461-1523) procedono di capitolo in capitolo affrontando al di fuori di un'organica architettura e di un ordine prestabilito gli argomenti più eterogenei riguardanti il mondo antico: dalla storia agli ordinamenti militari, sociali e religiosi, al diritto pubblico e privato e alla vita quotidiana, da questioni di filosofia, scienze naturali, archeologia, grammatica e critica testuale alle curiosità, alle leggende, alle arti magiche e alla superstizione. -
Lettere veneziane. Ediz. italiana e inglese
Agli inizi di aprile del 1783, Dreams Waking Thoughts and Incidents, il volume che raccoglie le memorie di viaggio di William Beckford, è pronto per la pubblicazione. Il giorno 15 dello stesso mese di aprile, però, cedendo alle pressioni familiari, Beckford ritira l'intera tiratura e la brucia. Delle cinquecento copie stampate ne salva appena sei, che custodisce nella biblioteca di famiglia, a Fonthill, a disposizione di pochi selezionati amici. Dreams vedrà la luce solo nel 1834, puntigliosamente revisionato da Beckford nella forma, nello stile e nel contenuto, come primo volume di Italy; with Sketches of Spain and Portugal, incontrando favore di pubblico e di critica. Qui si presentano in traduzione, tratte dall'edizione del 1834, le lettere relative al soggiorno a Venezia, la tappa iniziale del viaggio in Italia. -
Napoli e il suo regno. Studi di storia moderna e contemporanea
Il volume raccoglie una parte assai significativa dell'attività di studio e ricerca che Raffaele Colapietra ha svolto su questioni della storia politica e culturale del Mezzogiorno d'Italia per circa un trentennio a partire dagli anni Sessanta. Un percorso storico, finora disponibile solo consultando le decine di riviste che nel corso degli anni hanno ospitato i contributi dello studioso abruzzese, che attraverso momenti della storia meridionale, dal Rinascimento all'età dei lumi, dalla travagliata stagione politica dell'Ottocento al fenomeno fascista, consente di inquadrare storicamente l'opera e l'origine di personaggi quali Masaniello, Giannone, Ferdinando Galiani e Francesco De Sanctis all'interno delle epoche a cui essi propriamente appartennero. -
Libertà di ricerca e organizzazione della cultura
Il primo passo da fare quando si parla di libertà di ricerca e di organizzazione della cultura è di inquadrare i termini della questione nel contesto storico-culturale che le è proprio. È la condizione preliminare per avere l'alfabeto necessario a interpretare le forme e i linguaggi attraverso cui i poteri costituiti hanno esercitato ed esercitano la loro forza di coercizione sulle istituzioni culturali. In questo saggio Nicola Capone soddisfa tali condizioni. L'autore dimostra che ""come la fine delle Università medioevali fu segnata dal prevalere del dogmatismo"""", allo stesso modo la fine dell'Università moderna è stata segnata dalla perdita dell'indipendenza della ricerca unitamente alla crescente specializzazione in nome dei """"valori"""" del mercato. Come ha reagito il mondo della cultura e della scienza dinanzi a questa perdita di autonomia? Tranne rare eccezioni, coraggiosi tentativi solitari, la """"cultura ufficiale"""" ha accettato tutto ciò come una sorta di destino ineluttabile."" -
La fisiologia della conoscenza in Girolamo Fracastoro
Girolamo Fracastoro (1476-1553), noto soprattutto come studioso delle malattie contagiose, è altresì autore di dialoghi nei quali vengono discussi nuclei centrali della riflessione antropologica. L'analisi qui svolta del ""Turrius sive de intellectione"""", si concentra su ambiti tematici ben precisi: sulla base di un costante confronto critico con la tradizione galenica e peripatetica, l'indagine si concentra su argomenti classici della gnoseologica peripatetica, dal tema dell'intellectio, a quello delle immagini intese come privilegiato veicolo conoscitivo. Sono questi i contenuti che fungono peraltro da premesse ad un'analisi più ampia, che spazia dal problema della distinzione tra memoria e reminiscenza, alla formazione dei concetti universali, dai modi del disucursus all'istinto naturale, dalla teoria dell'errore alla fenomenologia del sonno e degli stati alterati di coscienza. Tali questioni sono affrontate da Fracastoro con un approccio che non si esaurisce in uno sterile astrattismo, ma assume quale costante riferimento la fisiologia umana, che trova nel corporeo il suo fondamento naturale ed offre in tal modo al lettore una giustificazione delle conclusioni raggiunte."" -
Madunina di Milano. La copia al vero del simbolo ambrosiano. Tradizione e innovazione nel cantiere dell'arte
Il volume espone alcuni dei risultati conseguiti durante il lavoro di ricerca scientifica allestita in collaborazione tra la Fonderia Nolana Del Giudice e il Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale ""Luigi Vanvitelli"""" della Seconda Università degli Studi di Napoli, d'intesa con la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano nell'opera di riproduzione della Copia a vero della statua della Madonnina sulla guglia più alta del Duomo di Milano, offerta dalla Fonderia Nolana Del Giudice alla Veneranda Fabbrica per il Progetto 'La Protezione' che l'autorevole Istituzione lombarda ha promosso con il cadere di Expo 2015, sotto la Direzione Scientifica del prof. arch. Saverio Carillo. L'iniziativa di studio si inserisce nell'ambito delle attività di ricerca svolta da un gruppo di docenti della Seconda Università di Napoli (Saverio Carillo, Danila Jacazzi, Pasquale Argenziano, Maria Carolina Campone, Pasquale Petillo, Riccardo Serraglio) sui temi di una maggiore attenzione alle potenzialità di sviluppo delle attività connesse alla conoscenza e ad una fruizione appropriata dei Beni Culturali."" -
La città, il sole, le stelle. Temi astrologici e astronomici in Tommaso Campanella
Nella storia del pensiero filosofico occidentale tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento si assiste alla progressiva inarrestabile affermazione di nuovi modelli cosmologici, nonostante la tenace resistenza dei vecchi paradigmi aristotelico e tolemaico. Tommaso Campanella (1568-1639) si inserisce nell'acceso dibattito cosmologico con una riflessione per molti versi originale, che prende le distanze tanto dalla tradizione aristotelicotolemaica ereditata dal Medioevo, quanto dai più recenti sistemi proposti da Copernico e Brahe. Per lo Stilese, infatti, i saperi cosmologico e astronomico non si esauriscono nella pretesa di fornire coerenti descrizioni dell'universo, ma assumono il ruolo di premesse indispensabili per una più profonda analisi sul senso e il/la fine della storia umana. Alla luce della tradizione profetologica e apocalittica, la cosmologia assume nell'opera di Campanella un senso del tutto peculiare, che rivela al contempo l'utilità dei saperi astronomici ma anche i limiti intrinseci delle vane pretese degli astronomi. -
Regards sur la Hollande du siècle d'or
Alcuni dei saggi che Paul Dibon ha voluto riunire in questo volume sono già noti a una cerchia ristretta di specialisti; altri, non meno ricchi d'intuizione e dottrina, concorrono qui per la prima volta a formare con quelli un originale disegno. Ispirati al magistero ideale di Johan Huizinga, scritti nuovi ed antichi si configurano come altrettanti episodi d'autonoma forza interpretativa: ""sguardi"""", talora prolungati e talora insistenti, rivolti dall'autore alla cultura olandese del Seicento. Scorci prospettici che danno rilievo, da angolature diverse, a un tratto fondamentale: la giovane Repubblica delle Province Unite come crocevia della vita intellettuale e spirituale europea nel secolo XVII. L'Olanda, grazie alle sue figure di filologi e storici, di filosofi e teologi, di editori e scienziati di medici e giuristi, fu in Europa il luogo privilegiato della ricezione e della trasmissione delle idee."" -
Rationalisme analogique et humanisme théologique. La culture de Thomas de Vico «Il Gaetano»
L'attuale rinnovamento degli studi di filosofia scolastica non può essere confuso con un nuovo scatto d'ambizione della neo-scolastica. Nel presente volume, dedicato a uno dei più grandi interpreti di Tommaso d'Aquino, Tommaso de Vio, il Gaetano (1469-1534), si è tentato di riflettere le diverse tendenze delle ricerche in questo campo, situato tra la storia della filosofia medievale e l'analisi dei sistemi del pensiero classico. Architettonica della metafisica, logica dell'analogia, ritorno ad Aristotele, umanesimo teologico, reazione romana alla crisi luterana costituiscono i passaggi essenziali di questo percorso. Al di là di queste nuove prospettive storiche, l'opera affronta questioni che sono ancora fra quelle del nostro tempo: che cos'è l'esegesi, che cos'è il magistero della Chiesa, come si costituisce l'ortodossia, qual è la validità razionale che si annette all'esposizione logica di una rivelazione religiosa, e quale ne può essere il significato spirituale? La fondazione teologico-politica della nostra cultura si chiarisce alla luce di questa sapienza che è fatta al tempo stesso di ragione e di autorità. -
L' età del Risorgimento italiano
Apparso, in prima redazione nel 1925 col titolo ""Età moderna e contemporanea"""", questo libro rappresenta l'inizio, per Omodeo, di quella fase di approfondimento dei grandi temi della Rivoluzione, dell'epopea napoleonica, dei moti risorgimentali in Italia e in Europa. Fu la suggestione che sempre più vivamente esercitavano sull'autore """"le primavere storiche, le grandi età creative"""", nonché l'esperienza da lui vissuta nella prima guerra mondiale a creare le premesse perché lo studio del Risorgimento italiano significasse """"dominare col pensiero anche il momento presente""""."" -
Descartes. «Principia philosophiae» (1644-1994)
Questo volume raccoglie gli Atti del Convegno internazionale ""Descartes: Principia Pholosophiae a 350 anni dalla pubblicazione (1644-1994)"""", tenutosi a Parigi e a Lecce nel corso del 1994. Il volume, diviso in tre sezioni metafisica, scienza, diffusione e traduzione - raccoglie ventisei saggi e si presenta come un ampio commentario ai Principia Philosophiae. L'opera è stata letta e interpretata in un intreccio fecondo con le loro fonti, cercando di metterne a nudo la genesi, il contesto, la diffusione e la ricezione. I saggi toccano, infatti, tutte le problematiche interne (analisi e confronto tra testo latino e testo francese, rapporto contenuto/genere letterario, concetti di conoscenza e certezza, dottrina delle distinzioni, della sostanza e della relazione anima-corpo, teoria dei tourbillons, legge del movimento, leggi della natura, concetti di forza ed inerzia, rapporto metafisica-fisica) ed esterne (confronto tra i Principia ed i manuali di filosofia in uso nelle scuole, ricezione e diffusione dell'opera, primi risultati della lemmatizzazione) al testo."" -
Gotthold Ephraim Lessing e i suoi contemporanei in Italia
I testi qui raccolti rappresentano gli Atti di un Convegno di Studi su Lessing e i suoi contemporanei in Italia, con cui si inaugurava a Napoli, nel 1991, la mostra ""Da Vienna a Napoli in carrozza"""". Il viaggio di Lessing in Italia. Gli studi hanno riguardato principalmente l'interpretazione degli appunti raccolti da Lessing durante il suo viaggio in Italia, analizzati in base alla loro importanza nella storia dell'erudizione settecentesca ed esplorati attraverso la dimensione, particolarmente italiana, legata al genere letterario della descrizione dei caratteri, usi e costumi dei diversi paesi d'Europa. Lo scrittore illuminista, d'intelletto cosmopolita, scopriva, così, la topografia particolare dei diversi governi."" -
Discorsi sull'Europa (1982-1995)
"Io mi permetterò due raccomandazioni. La prima: non separate mai la libertà e l'uguaglianza. Sono ideali difficili da realizzare, ma stanno a fondamento di ogni democrazia. La seconda non scindete mai la grandezza della Francia dalla costruzione dell'Europa. È la nostra nuova dimensione, la nostra ambizione per il secolo che va ad iniziare. Per l'Europa, due scadenze ci attendono: anzitutto l'attuazione del trattato sull'Unione europea. Poi l'allargamento dell'Unione all'insieme delle democrazie europee. Quanta energia ed entusiasmo sarà indispensabile se si vuol mandare ad effetto questa impresa così coraggiosa! Allargare l'Europa, sì, ma senza indebolirla. Voi lo vedete, abbiamo lavoro per gli anni a venire.""""" -
Dante vivo
Pochi anni dopo la firma dei Patti Lateranensi, il convertito Papini dà alle stampe un libro sul più illustre dei fiorentini, ""più moderno di tanti moderni, più vivo di tanti morti che si credon vivi"""". A settecento anni dalla morte, Papini trova che le aspirazioni e le speranze di Dante sono le medesime dei cattolici moderni del ventesimo secolo: una Chiesa non implicata nella politica e negli affari, ma impegnata ad insegnare """"agli uomini ad essere perfetti sì da meritare la pace sulla terra e la beatitudine in cielo"""". Chiesa e Impero debbono cooperare per """"il trionfo della pace"""". Negli anni in cui Papini scrive il secondo conflitto mondiale non era all'orizzonte, ma il timore per la pace in bilico era di certo sentito. Ai suoi occhi di convertito ed ex interventista la pace può essere garantita soltanto dalla restaurazione di un Impero, non nel senso dantesco, ma nel senso di un """"organismo molteplice, retto da una legge unica, da una medesima autorità"""": tale impero dovrebbe mettere fine alle mai sopite rivalità fra gli stati. Nel 1933 Papini, sulle orme del suo grande concittadino eletto a guida spiritale del proprio secolo, auspica l'unità politica almeno dell'Europa. Quattro anni dopo, nel 1937, si farà promotore in un celebre discorso per l'appunto di un'Europa unita.""