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Il mistero dell'ombra furtiva. Il giallo investigativo che frantuma della mortalità
Un killer appicca lembi di pelle umana ad alberi e frigoriferi. Coordinano le indagini il commissario Luca Bonsanto e la criminologa Gaia Degli Occhi. Ma nell'ambulatorio di una delle presunte vittime, Gaia scopre indizi contradditori. Vola allora con Luca all'Arthur Finlay College, un castello inglese dove si riuniscono i più celebri medium del pianeta. Ma a risolvere questo e altri misteri sarà la registrazione su nastro, scientificamente documentata, di dialoghi con l'aldilà. Nel corso di sconvolgenti vicende, sarà così indagato anche il nostro rapporto coi semprevivi. Tra Gaia a Luca, intanto, nasce e si sviluppa un difficile amore. -
In concerto
Che cosa si nasconde dietro l'attrazione di Andrea per le ragazze? Quali i rapporti con gli adulti, con i social network, con il mondo del lavoro e con gli amici? La multiformità, l'assurdità, la casualità, in cui sono immerse le vicende della vita, riusciranno a trovare la giusta armonia per risuonare in uno splendido e meraviglioso concerto? L'autore, pertanto, ci invita ad addentrarci in un mondo misterioso e ribelle a qualsiasi inquadramento interpretativo, che a ogni sguardo riserva sorprese e scoperte. -
Drammaturgia privata
"Angela Schiavone in 'Drammaturgia privata' si accosta al verso, alla parola con la sincerità e l'attenzione profonda che le detta l'anima, e lo fa con spasmodica attenzione alla assoluta sincerità della parola, aprendo le vesti della poesia per mostrare il petto nudo di una quotidianità mai banale, ma percorsa da bagliori di ribellione che ne risvegliano ombre improvvise e colme di significato"""" (Aldo Ferraris)." -
Verso te
La raccolta di Salvatore Carvelli va interpretata come un percorso d'amore, suddiviso in tre parti e un'appendice, affrontato dall'io lirico dall'adolescenza fino alla maggiore età. Attraverso una serie di vicende si raccontano le fasi dell'innamoramento, con i tremori e le angosce del ragazzo di fronte al prodigio di un sentimento sconosciuto, potente e misterioso. Nelle parti successive l'esperienza del distacco produce un'atmosfera completamente diversa: la poesia si carica di sofferenza... eppure al fondo, sia pure velato tra le lacrime, rimane un messaggio leopardiano di solidarietà, l'unico in grado di trovare una fiammella di speranza nelle tenebre dell'esistenza. -
Diarietto cattolico
"Certo è che leggere questo """"Diarietto cattolico"""" del giovane Giorgio Casali (classe '86) è di per sé un piccolo miracolo. Alla nostra poesia, e sopratutto ultimamente, manca l'audacia (o forse la consapevole incoscienza che ammette la possibilità del rischio) di scelte fuori dalle logiche di strategia e opportunismo intellettuali così vilmente dilaganti. Di tutto questo l'autore non sembra preoccuparsi e, anzi, si appoggia al verso poetico per alzare la più onesta delle preghiere, con coraggio e umiltà. Pochi testi, a volerci ulteriormente convincere del fatto che le cose più vere sanno anche avere la qualità dell'essenziale, che ci riportano con la memoria ad alcune esperienze di conversione così eclatanti nel nostro panorama letterario: una su tutte quella di Giovanni Testori che, fra l'altro, Giorgio Casali cita in epigrafe ad un testo."""" (Francesco Iannone)" -
Una promessa di felicità
Si legge una volta la raccolta di Fabiano Spessi e si ricava l'impressione di averne scandagliato la profondità, subito dopo la si vuole rileggere e ci si accorge che elementi importanti erano sfuggiti, la si prende in mano per la terza volta e affiorano particolari nuovi. Perché? Perché questi versi nell'apparente cristallinità celano un fiume carsico che risveglia ricordi, esperienze, immagini della Milano contemporanea. E la città, che può essere considerata contemporaneamente emblema di un mondo globalizzato e luogo in cui vive l'autore, è presente con una concretezza ""visiva"""" con i suoi bar, i supermercati, i kebab, la periferia, i centri commerciali, le vie, le luci, i negozi, il mondo della moda, l'Expo... luoghi sempre riflessi nella mente dei personaggi che di volta in volta contribuiscono a delineare il """"mondo interiore"""" dell'uomo del nostro tempo."" -
Il filo rosso
A tutti capita di smarrirsi nel folto bosco dei sentimenti che si intrecciano e si accavallano. Come il filo di Arianna, il filo rosso dei sentimenti, dell'amore nella molteplicità delle sue varie sfumature guida nel tortuoso percorso esistenziale di ciascuno. Seguendolo si percorre una via non agevole ma, ascoltato il proprio cuore, rielaborato il passato, si può giungere a scelte serene. Proprio il filo dei sentimenti lega le quattro storie che formano il libro, in esso incontriamo: Carlotta, Nora, Giovanna, Marta, figure femminili intorno a cui si incardinano storie avvincenti e complesse, specchio di un modo di pensare, di una educazione, di essere, di tempi e luoghi diversi; personaggi tenaci, forti, delicati, teneri, conformisti e anticonformisti, emblemi di donne vere che affrontano la vita come fidanzate, mogli, madri, amanti, donne che non tradiscono il loro ruolo, quale che sia il prezzo. -
Moran
Alessandro, pittore toscano, compie un affascinante viaggio nell'esotico Kenya alla ricerca del padre scomparso. Gli indizi in suo possesso lo conducono verso un asilo per rinoceronti, dove inizia a vivere e a lavorare come guardiano. Scopre un mondo d'amore e di rispetto incondizionato verso tutti gli animali, ma soprattutto per le specie che troppo spesso vengono uccise per il commercio dell'avorio. -
Attimo immenso
In questa raccolta Givi Alkhazishvili getta le fondamenta di quella coscienza poetica che, da una parte, cerca di manifestare il pensiero con il non dire e il celare e, dall'altra parte si rivolge ad una radicale riduzione poetica, affinché, nell'attraversare il mondo reale, il simbolo della lingua non subisca una deformazione. La poesia di quest'autore è veramente fenomenologica, in quanto, come scrive Derrida, nell'universo non esiste la differenza tra reale e metareale ed essa è intesa solo nella lingua, in forma dell'irrequietà trascendentale; la differenza che non appare là dove il poeta riesce ad esprimere il pensiero senza farlo attraversare il mondo linguistico. -
La casa sull'albero
"Ciò che colpisce in tutta la poesia di Kathleen Jamie è l'immediatezza abbinata alla profondità di pensiero. La sua è una lingua molto lucida e scarna, priva di accademismi, che non ha bisogno di orpelli, solo apparentemente semplice, e i cui ritmi sono costruiti in modo da ottenere tutta la naturalezza della lingua parlata. È una lingua distillata, rarefatta, ricca di sorprendenti metafore, la cui musicalità viene esaltata dal ritmo e dagli accenti della parlata scozzese, in modo particolare quando è lei stessa a leggere la sua poesia"""" (Giorgia Sensi)." -
Esodo in ombra
Orhan, agente dei servizi segreti turchi del Mit, si occupa di operazioni speciali tra Ankara e Istanbul. Deve indagare sull'attentato compiuto alla sinagoga di Istanbul nel settembre del 1986. La sua indagine avviene quando si infiamma ulteriormente e senza sbocchi, in uno stallo dissanguante, la guerra tra Iraq e Iran e si cerca un modus vivendi con i curdi. Mentre Orhan è sulle tracce degli attentatori, tre giovani italiani arrivano a Istanbul per condurre in porto un'operazione di salvataggio su cui Ankara vuol vedere chiaro: un numero imprecisato di caldei sta scappando, a ondate, da Mossul e Bagdad per entrare in Turchia. I destini di Orhan, dei tre italiani e dei caldei prima si sfiorano a Diyarbakir e poi si incrociano al confine turco-iracheno, tra le cittadine di Hakkari e Uludere. Con un esito sorprendente... -
È risorto. Non possiamo permetterci il lusso di essere tristi
Il libro è scritto da due autori: un sacerdote salesiano, don Giuliano Palazzi, e un laico impegnato in campo caritativo, Mario Metti. Le riflessioni su temi essenziali, quali la fede, Gesù Cristo, la Chiesa, lo stile di vita dei cristiani, suscitano precise domande che si inseguono come duetto e come sinfonia. La lettura si presenta come un vero e proprio itinerario verso una fede matura, vissuta con responsabilità e con impegno sullo stile del Vangelo e dell'insegnamento di Papa Francesco. -
Parola a me vicina (poesia 1972-2008)
In questo volume di Aldo Ferraris sono raccolti 36 anni di poesia apparsa in pubblicazioni ormai non più in commercio. L'autore ha iniziato presto a scrivere e ha pubblicato il primo libro a 21 anni, seguendo un percorso di progressiva maturazione e consapevolezza del mezzo linguistico che andava esplorando. Da principio è stata una ricerca spasmodica sul linguaggio, quasi un corpo a corpo, che ha dato esisti controversi e a volte poesie non convincenti, di cui ha voluto comunque documentare la presenza. La completa e consapevole maturazione del linguaggio si è rivelata all'inizio degli Anni Novanta, quando forma e soggetto, significante e significato, si sono finalmente fusi in immagini e termini armonici e comunicativi. Dei primi libri è stata operata una selezione di testi e su diverse poesie l'autore ha introdotto varianti e correzioni. Non ha incluso le poesie degli ultimi tre libri, perché ancora in commercio e legati a diritti d'autore. -
Quando sarai più giovane
"È una raccolta di singolare compattezza e coerenza, questa che ci propone Gregorio Lato (l'autore si firma con uno pseudonimo), a dispetto della panoplia di anni e situazioni che mette insieme, con la prima delle sei complessive sezioni Giorni pari, giorni dispari che risale addirittura agli inizi degli anni '80 per arrivare fino ad anni recentissimi (l'ultima sezione, Prima o poi, è del 2015). Una compattezza che è data, più che dai temi, dalla coerenza dei toni, dalla temperie per così dire """"morandiana"""", evidente nel cursus stilistico oggettivo, chirurgico, di una scrittura fondata sulla ricerca di un'essenzialità ed esattezza geometrica, classica, a livello di lessico di sintassi di metrica, seppure con qualche sapida invenzione (grafica) e una spruzzatura di ironia. Gregorio Lato mette in atto le risorse di una scrittura piana e lenticolare, colta e raffinata, in grado di immetterlo senza traumi, soprattutto per il lettore, """"nell'inferno della foresta"""" dell'esis tenza."""" (Vincenzo Guarracino)" -
Melanzania
Il personaggio del breve romanzo, Stepan Koselev, un conformista nato, si trova davanti al bivio tra il vecchio e il nuovo portato dalla rivoluzione d'ottobre. Lo stile di vita spazzato via dagli avvenimenti storici è ormai un ricordo che con le sue note nostalgiche mette in rilievo l'inaccettabilità della vita presente nella capitale sovietica. L'agognata fuga dal presente gli si offre con la possibilità di una vacanza a Melanzania, piccola città situata al centro dell'Ucraina, ma i valori che esistono da secoli in questo ""cerchio magico"""" mettono paura al nostro eroe, e lui fuggirà di nuovo dal paradiso del passato, come era già fuggito l'eroe delle """"Anime morte"""", creato ottanta anni prima da un altro scrittore ucraino quale Nikolaj Gogol', scoperto nella sua mediocrità."" -
Incompletezza e politica. Dall'idea di incompletezza a una prospettiva pluralista
Abbracciare l'idea di incompletezza significa rendersi conto che il mondo in cui viviamo è attraversato da confini poco definiti e che può essere visto da prospettive differenti. Significa capire che la politica, quello strumento di cui ci serviamo per gestire la nostra convivenza, non è che una sfera tra le tante che strutturano le società umane, una sfera che collide con le altre, a volte si lascia inglobare, a volte è essa stessa inglobante, in un processo di ri-definizione continua di confini e ambiti di competenza. Infine, l'idea di incompletezza può rappresentare un aiuto nell'affrontare i problemi che affliggono le società plurali: se plurale significa composta da più prospettive, come fare per tenere unite tutte le parti? Come fare per convivere con il diverso, con l'Altro, con chi vede il mondo in un modo completamente differente da come lo vediamo Noi? Nell'affrontare queste domande, che si ripresentano ora in tutta la loro urgenza, la proposta finale è quella di esplorare l'idea di incompletezza nel suo essere apertura: un'autentica tolleranza pluralista non può che originarsi da una prospettiva che sa di essere incompleta. -
L' attracco
Le storie sono intrecciate dal filo rosso della tensione psichica, dell'inconscio come furore interiore dell'individuo nella veglia, del mare come proiezione di un mondo altro dal quale tutti proveniamo e al quale siamo comunque destinati a tornare. La prima parte è costituita da novelle di stampo gotico marinaresco, con i topoi che raccontano di naufragi, navi fantasma, vascelli contaminati da belve feroci. La seconda parte è invece una ridda di proiezioni di ciò che vive dentro l'anima di un uomo, sempre con un rimando al ""mare magnum"""" dello sconosciuto che vive dentro l'essere che definiamo civilizzato e cammina al nostro fianco. Fantasmi, paralisi nel sonno, paura e allegorie, ma anche soluzione ed esalazione di quei problemi e nodi che tanto ci agghiacciano e trattengono nella vita di tutti i giorni, impedendoci di agire, e di risolverci, come imprigionati in un eterno ruolo da Oblomov o Amleto."" -
Stagioni
"Chi legge questa raccolta non guarderà più la natura con gli stessi occhi: questa è la magia dell'arte, la magia di spalancare gli orizzonti sensoriali e percettivi per un arricchimento di senso e di significato. Pochi versi riportati in una plaquette, che si può definire un gioiello di preziosi idilli, che per molti aspetti richiamano alla mente i frammenti dei lirici greci i quali continuano a incantare per la loro freschezza e per il loro vigore."""" (Giulio Greco)" -
L'appeso. Viaggio verso il rinnovamento
Tutto può accadere, ma spesso ci si trova impreparati dinanzi al cambiamento. Ecco perché ""L'Appeso"""" racconta il viaggio di una persona qualunque, a cui, strappate le certezze e le abitudini, si imbatte nel male del secolo: """"il panico"""", quello che ti rende fragile di fronte alle cose più banali. La protagonista racconta ogni debolezza, che l'accompagnerà durante il percorso della guarigione, verso l'ingiustizia, verso la malattia, dalla presa di coscienza di dover abbandonare un luogo all'interno del quale non era più gradita, alle drammatiche conseguenze della scelta obbligata. Nel suo viaggio verso qualcosa di sconosciuto, imparerà a vedere, sentire, e pesare ogni momento della propria esistenza; affronterà gli ostacoli che la vita le porrà dinanzi, nel ricordo di quanto di più caro si porterà nel cuore. Attraverserà corridoi bui e minacciosi, che il tempo le restituirà come luoghi comuni di poca importanza; scoprirà quanto darsi il giusto tempo sia l'unico modo per affrontare la paura, quella che ti spinge a non sentirti più vivo."" -
Visto con i tuoi occhi
"'Visto con i tuoi occhi', ispirato al vissuto dell'autrice durante la malattia della nonna, racconta il viaggio nel mondo parallelo dei malati di Alzheimer attraverso lo sguardo di un'adolescente. A fare da filo conduttore al racconto è l'incontro/scontro tra la spensieratezza tipica dell'età della protagonista e il percorso invalidante della malattia, con il quale la giovane inizia a convivere. Come in un diario personale, scrive per se stessa, annota le sue emozioni e sensazioni, talvolta contraddittorie, legate a quello che vede e osserva da vicino, perché per la prima volta si trova a contatto con qualcosa che non comprende fino in fondo. Emergono personaggi diversi e un quadro della vita in una casa di riposo, che si coglie soprattutto attraverso input veloci e profondi. Sentimenti contrastanti accompagnano i pensieri della ragazzina, che vorrebbe stare lontana da """"quel posto"""", ma che non riesce a farlo... Perché non riesce? Alla fine si scopre che..."""""