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L' empatia creativa e la città
La dimensione empatica dell'architettura si manifesta della sua capacità di instaurare relazioni e connessioni. Con i luoghi, con le persone, con gli eventi. La trascrizione della lecture ""Creative Empathy"""" dell'architetto Mario Cucinella, tenutasi a Pescara il 9 Novembre 2018, apre la pubblicazione che raccoglie anche le riflessioni sul tema dei curatori e di docenti universitari attenti alle tematiche più attuali della ricerca progettuale. Il volume presenta, inoltre, i risultati di un workshop intensivo di dieci gruppi di lavoro formati da studenti di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Design dell'Università """"G. d'Annunzio"""" di Pescara che hanno impiegato l'empatia creativa come presupposto per la riqualificazione di altrettanti """"coriandoli urbani"""" della città. I momenti catturati e la mostra a conclusione dell'evento culturale sono raccontati nelle pagine tramite disegni e fotografie."" -
Pauropolis
La questione della sicurezza ha acquisito un ruolo centrale nel dibattito contemporaneo. Le conseguenze sull'abitare e sugli spazi urbani sono ormai evidenti, così come l'inevitabile strumentalizzazione della paura da parte dei soggetti più diversi: politici, amministratori, sociologi, pubblicitari, opinion-leader. Questo libro cerca di individuare quale sia il grado di trasformazione indotto nell'architettura e come sia cambiato il processo di progettazione architettonica sotto la pressione della questione securitaria. Come sia cambiato il rapporto tra città e insicurezza nel corso della storia recente, la crescente attenzione del design industriale, le differenti strategie progettuali attuate per rispondere alla necessità, reale o percepita, di sicurezza. -
I fratelli di Midgard. Vol. 2
Nel secolo XI il Sud Italia è una babele di lingue e di popoli. Eserciti provenienti dai deserti armeni, dalle montagne anatoliche, dalle coste del Mar Nero o dal rus' di Kiev. Principi longobardi che si combattono lungo l'Appennino con il sostegno del papa, dell'imperatore tedesco o di quello di Costantinopoli. Predatori maghrebini musulmani che dalla Sicilia infestano le coste pugliesi, dove vivono fiorenti comunità ebraiche. In questo ribollire si insinuano alcuni avventurieri vichinghi: mercenari come i Drengot Quarrel, i primi a ottenere un feudo in Italia, o come gli Hauteville, destinati a cambiare il corso della storia. Sono gli uomini della terra di mezzo, i fratelli di Midgard. -
La città selvatica. Paesaggi urbani contemporanei
Ecosistemi selvatici e porzioni di natura brada sono sempre più frequenti nelle città europee contemporanee. Si diffondono piante ""invasive"""", che turbano il nostro sovranismo etnobotanico. Fitti brani di giungla prendono possesso dei parchi, così come dei tetti e delle facciate degli edifici più alla moda. Le città tendono a inselvatichirsi per le ragioni più diverse. Talvolta accade per effetto della latitanza di cura e progetto. Talvolta è invece per intenzione e lo spazio urbano diventa il campo di un rapporto tendenzialmente più mutualistico tra le società post-industriali e ciò che ci si ostina a chiamare """"natura"""". In questo scenario, il progetto ricorre al selvatico per rigenerare aree in abbandono, progettare infrastrutture sostenibili, rivitalizzare spazi pubblici di pregio, migliorare l'impronta ecologica di nuovi insediamenti, suggerire nuove pratiche e rituali sociali, soddisfare il """"desiderio di natura"""" degli abitanti. Questo libro da un lato esplora il valore proattivo dei paesaggi selvatici per migliorare la qualità urbana; dall'altro, si interroga sui rischi del selvatico come strumento di pratiche e politiche di verdolatria consensuale a buon mercato."" -
Tuñón arquitectos. Ediz. italiana e inglese
Il lavoro di Tuñón si comprende all'interno delle sue molte attività. In effetti, oltre quella professionale dentro uno studio-laboratorio, c'è anche quella dell'insegnamento presso l'ETSA di Madrid (e diverse altre prestigiose università al mondo), della scrittura, del contatto costante con l'arte, la fotografia, il viaggio. Attività apparentemente separate, da considerare invece legate per poter comprendere che tutte, simultaneamente, alimentano quelle ""quattro carte"""" fondanti - uguaglianza e differenza, ambiguità e possibilità - a cui si riferivano Luis Moreno Mansilla (1959-2012) ed Emilio Tuñón in uno testo del 2003. """"Carte"""" come metafore di questioni che ancora oggi, malgrado la scomparsa di Mansilla, sono lì amalgamate con la realtà per svelarla, ovvero per """"avvicinare l'architettura alla vita, o meglio, l'architettura a chi la abita"""". È così che alla condizione di generale scetticismo che caratterizza la società contemporanea Tuñón Arquitectos oppongono una via fiduciosa, attraverso un'architettura aperta, anticonformista e anti monumentale, un'ambizione di fare città cercando d'integrare e non d'escludere."" -
AB Chvoya. Architectural bureau. Ediz. italiana e inglese
I progetti presentati in questa monografia sul giovane studio pietroburghese Chvoya sono un viaggio dalla dimensione più domestica a quella pubblica. Da una casa per artisti dispersa nella foresta alla via pedonale che collega la Nevsky Prospekt a Piazza del Palazzo nel centro di San Pietroburgo. Superando il problema della scala, ogni progetto di Chvoya è un dispositivo per farsi guardare, per prepararsi a guardare, e infine guardare. Chvoya ci mostra un'architettura che finalmente si allontana dal lirismo contemporaneo lavorando sulla verità del linguaggio della costruzione. Come nelle pellicole di Dziga Vertov, forma e tecnica sono preminenti ma gli attori non devono accorgersi del regista. Impongono un ritmo serrato a tutti gli spazi per poi trascenderlo senza abbandonare la chiarezza compositiva. Un modo di progettare che racconta di San Pietroburgo ma si rivolge al panorama internazionale. -
Urbanità spontanee
A partire dall'osservazione delle pratiche architettoniche ""di azione"""", questo volume cerca di rivelare la rete di interpreti contemporanei che hanno lo spazio pubblico come ambito d'intervento e i cui progetti affrontano la ridefinizione dell'idea di comunità. Attraverso un percorso retroattivo, si analizzano e si catalogano modalità d'intervento che condividono con le cosiddette """"pratiche d'azione"""" intenti, presupposti teorici ed esiti progettuali. La selezione dei progetti attraversa tipologie spaziali differenti: dal mercato alla piazza, dal centro culturale all'edificio per attività sociali di quartiere, dall'Expo universale all'""""inflatable"""" per eventi. Le diverse situazioni spaziali condividono una serie di aspetti: la flessibilità d'uso, la temporaneità, la processualità nella costruzione, la reversibilità, l'adattabilità, il riutilizzo (materiale e funzionale), l'essere progetti site-specific, l'indeterminatezza spaziale. Questo libro è anche un tributo a quegli autori che hanno immaginato il progetto non come qualcosa di inalterato nel tempo, ma come processo mutevole in tutte le sue fasi vitali."" -
Valore umano e natura in architettura
Monografia dedicata a MVarchitects, fondato a Torino da Marco Visconti, un ufficio di progettazione specializzato in architettura e sostenibilità. Questo gruppo multidisciplinare crea opere ispirate al rispetto della natura e all'interpretazione delle più aggiornate esigenze di habitat e di lavoro. Tra le realizzazioni di MVarchitects il complesso industriale Fiat di Melfi; i centri di calcolo per le Ferrovie di Mestre e Palermo; il Training center Iveco di Torino; il Training center Hitachi di Lecce; i padiglioni Meccanica, Verniciatura ed il Ristorante di Ferrari di Maranello; la Sala conferenze del museo dell'auto di Torino, l'edificio per servizi dell'autodromo del Mugello, la torre per uffici Zucchetti di Lodi. Nel volume: la prefazione di Thomas Herzog e l'interessante contributo di Eija Tarkiainen, studiosa finlandese di mitologia e simbologia e delle loro analogie con le dinamiche umane. -
Ri-Poliba. 2013/2019 Progetti per gli spazi dell'università . Ediz. multilingue
Questo volume, dedicato ai progetti per gli spazi del campus universitario del Politecnico di Bari, affronta il tema della riqualificazione e del ripensare il patrimonio architettonico esistente. I vari contributi sono una serie di esperienze, relative all'ultimo quinquennio 2015-2019, che mostrano come ci possa essere integrazione tra ricerca scientifica, attività didattica e professionale, nel ripensare i luoghi dell'università. -
Guida alle chiese «chiuse» di Venezia
A volte cose, edifici, luoghi perduti tornano, sono riscoperti. Molte architetture attendono oggi una nuova occupazione, alcune di queste sono eredità, monumenti dai muri secolari. Il sempre più evidente abbandono che caratterizza il patrimonio ecclesiastico in Italia e in Europa testimonia quanto l'uso ""disegni"""", anche in sua assenza, le città. Trenta chiese presenti nel centro storico di Venezia, non più utilizzate per il culto, la cui porta è prevalentemente chiusa sono qui guardate come ritrovamenti. Questi vuoti sono letti come un'""""arcipelago"""" per sottolineare un'intenzione di progetto, un voler vedere in modo sistemico elementi difformi, per ipotizzare una rifondazione della città a partire di nuovo da questi luoghi ritrovati."" -
Bramy, l'amore per la natura
Questa è la favola di Bramy, la Bramea Europea, un relitto assai antico, che ha saputo sopravvivere ed adattarsi durante i millenni in un ambiente relativamente protetto quale ancora oggi appare il cratere del monte Vulture in Basilicata. La piccola falena ha deciso di descrivere l'habitat in cui vive per farlo diventare un modello nella tutela di quel fragile ecosistema chiamato pianeta Terra. Le illustrazioni sono di Andrea Carbone. -
Melfi. L'angolosa modernità degli edifici
Il volume è il tentativo di fissare un'immagine dell'architettura moderna così come si è declinata all'interno di una piccola realtà urbana come quella di Melfi (Basilicata), una città dalla forte caratterizzazione storica legata ai normanni e a Federico II. Questa ricerca all'interno della trama urbana si avvale delle fotografie di Peppe Piumelli e di Silvia Iazzetti e si confronta da un lato con la grande dimensione e con l'architettura tecnologica della vicina fabbrica FCA, ora Stellantis, un'opera degli anni Novanta di Marco Visconti, dall'altro con la singolare convivenza di una rovina moderna e i ruderi storici di un'antica abbazia, nell'affascinante contesto ambientale e paesaggistico dei Laghi di Monticchio. Di questa singolare vicinanza e del comune destino, i disegni visionari di Franco Pedacchia svelano stimolanti scenari. I testi critici che accompagnano la narrazione sono di Pietro Valle e Raffaele D'Andria. -
Vedere Melfi-Seeing Melfi. Ediz. illustrata
Il viaggio, oltre all'accezione materiale di atto di spostarsi da un luogo ad un altro per motivazioni di vario genere, ha un valore simbolico, ossia un significato coincidente con la ricerca di se stessi e delle proprie emozioni. Esiste, infatti, una particolare categoria di viaggiatori, i cosiddetti ""viaggiatori di città"""", che sembrano stabilire una singolare relazione tra il paesaggio urbano e la propria interiorità. Questa idea di viaggio è raccontata attraverso i disegni che un viaggiatore d'eccezione, l'architetto giordano Kamel O. Mahadin, che da anni esplora i paesi del Mediterraneo, ha realizzato nel suo incontro con la città federiciana di Melfi. I luoghi e gli edifici visitati sono corredati di una nota storica e descrittiva."" -
The road after Expo. Ediz. italiana e inglese
The Road after Expo - Far West Milano - è un progetto dello studio romano ma0 per le aree post Expo 2015. Racconto di una città immaginaria, il progetto riacquista attualità perchè espone una risposta possibile e duratura alle questioni che le conseguenze della pandemia stanno mettendo a fuoco sulla insostenibilità del nostro modello di sviluppo urbano. Una space fiction che immagina una città dove i cieli limpidi dei giorni di lockdown non siano solo la crudele conseguenza di una privazione, quanto, piuttosto, il risultato di un progetto che propone di far incontrare sul margine di una strada due opposti apparentemente inconciliabili, la densità dell'urbano e l'apertura del paesaggio naturale. -
Aspromobile. I racconti della Rocca del Drako e delle sue Caldaiette. Ediz. italiana e inglese
Aspromobile è un progetto di educazione ambientale che racconta e promuove il Parco Nazionale dell'Aspromonte nei suoi aspetti paesaggistici e scientifici. Si tratta di Paesaggi Narranti che, con la Rocca del Drako e le Caldaie del Drako, raccontano i tempi geologici della Calabria, una storia locale che inevitabilmente assume caratteri globali. I dialoghi, animati da burattini, pongono l'attenzione sull'identità del territorio nella sua storia naturale e culturale traducendo una scena territoriale in teatro, dove arte e scienza trovano un loro punto di fusione. Un teatro che viaggia lungo sentieri ed habitat forestali, nelle piazze, nei centri visita del Parco, nelle scuole di ogni ordine e grado e con questo volume nei focolari domestici con l'obiettivo di suscitare curiosità ed interesse, sostenendo i docenti e i genitori che intendono far conoscere il proprio territorio. I suoi contenuti scientifici fanno di questa rappresentazione un veicolo di informazione e conoscenza che potrebbe coadiuvare non solo in canonici ambiti formativi ma anche l'ambizioso progetto Aspromonte Geopark, candidato a far parte della rete globale dei Geoparchi Unesco. Età di lettura: da 8 anni. -
Acque e paesaggi d'invenzione. Descrizione, meraviglia e nuova interpretazione di infrastrutture e architetture dell'acqua
Il volume propone una riflessione la cui chiave di volta è costituita da una esperienza diretta di immersione, studio e interpretazione critica di un paesaggio generato da una infrastruttura idraulica storica, di valore conclamato, come il Naviglio Grande milanese. Si esplorano le modalità per descrivere la complessità e il grado di umanizzazione di un paesaggio squisitamente 'inventato', approfondendo il nesso che lega una materia sfuggevole come l'acqua, al carattere dell'infrastruttura da cui dipende la sua forma. Ciò conduce alla scoperta di un vasto campo di 'possibilità' che la sostanza liquida può rappresentare come componente in grado di stabilire relazioni, caratterizzare i luoghi, suscitare emozioni e dar senso a 'nuovi paesaggi'. Un libro, riccamente illustrato da mappe, sezioni e fotografie, dimostrativo delle modalità di costruzione e di impiego critico di queste forme della rappresentazione. Un testo che si indirizza a una pluralità di lettori: da chi si occupa di paesaggio, a chi è deputato alla sua gestione, alla comunità accademica e agli studenti di architettura, a cui viene offerta un'occasione di riflessione originale sul tema del paesaggio. -
Zissis Kotionis. The architecture of becoming. Ediz. italiana e inglese
Il volume su Zissis Kotionis, architetto e docente universitario greco, tenta di indagare l'estesa ed eterogenea opera dell'architetto e dell'artista, la doppia descrizione con cui Kotionis si presenta, che include installazioni, performance, design, mappe, architetture, video e libri. Il catalogo delle opere incluso in questo libro ordina il lavoro di Kotionis dai progetti di più piccole dimensioni a quelli di dimensioni maggiori, mettendo in evidenza figure e metodologie che si ripetono e che sono declinate a scale diverse. La costanza della ricerca sul senso del luogo e dell'abitare, sulla questione della singolarità e della moltitudine, sul rapporto tra spazio-corpo-costruzione e sulla tecnica dell'assemblaggio come metodologia progettuale, temi che troviamo intrecciati nelle opere qui presentate, permette a Kotionis di formulare diverse ipotesi circa le possibilità di abitare il mondo partendo dal riconoscimento delle questioni fondamentali dell'esistenza dell'uomo sulla Terra. -
Lungo la via della seta. In Cina. Ediz. italiana e inglese
Il volume, suddiviso in due sezioni, raccoglie le testimonianze fotografiche ed i racconti di un'esperienza di mobilità internazionale che ha posto le basi per costruire il ""ponte culturale"""" tra Il Politecnico di Bari e la Repubblica Popolare Cinese. Gli scritti e le fotografie che compongono la narrazione, si susseguono come le fasi di un percorso di conoscenza che traccia le linee di un rapporto di amicizia sincero. Avviato nel 2017, il Progetto Poliba2China ha consentito a diciotto giovani studenti, italiani e cinesi, di trascorrere un intenso periodo di formazione presso le Istituzioni Partner, con le quali si è poi consolidato un proficuo percorso di scambi e integrazione tra culture, tuttora in corso, concretizzato da progetti di ricerca nei diversi campi dell'Ingegneria e dell'Architettura."" -
Il libro delle immagini-The book of images. Ediz. bilingue
"Qui voglio parlare di quello che c'è prima del montaggio: ciò che lo alimenta per poi disperdersi o tramutarsi in altro da sé. Anche se ancora di montaggio si tratta: raccontare un processo attraverso il processo medesimo. Infatti ogni associazione, ogni analogia, pone da subito un problema di montaggio. Io non vedo altri dispositivi teorici/operativi altrettanto efficaci a rompere il continuum: sia quello della Storia o i continua di tutti i giorni, i totalitarismi del presente, secondo cui ciò che è reale è sempre vero. Invece la struttura del montaggio dice che è ancora possibile farcela con poco, mettendo insieme i cocci, i pezzi di scarto delle altre storie, le immagini di ieri, quelle che il progresso ha abbandonato e la marea restituisce. Questo a me sembra un messaggio di speranza, perché annuncia che forse è possibile cambiare partendo dalle immagini che abbiamo amato. Così se il fine del montaggio è disfare la realtà, per poi rimontarla, scopo di questo libro potrebbe essere disfare il montaggio: portare allo scoperto il gioco per aprire ad altre combinazioni. Perché anche allineare i pezzi che compongono la macchina non è mossa senza conseguenze."""" (Elvio Manganaro)" -
João Mendes Ribeiro. Architettura intempestiva
João Mendes Ribeiro interpreta il progetto come ricerca di una complessità equilibrata. Un percorso rigoroso, dedito alla chiarezza della costruzione e perseguito attraverso un processo minuzioso di riduzione e di sintesi. Di formazione portuense, vive e lavora a Coimbra, città in cui si trovano molte delle sue opere realizzate. Di fronte alla sua diversificata attività professionale, che si muove con agilità tra ambiti diversi, dal restauro alla scenografia, la presente monografia costituisce uno studio focalizzato sulla sua architettura. João Mendes Ribeiro si esprime nel progetto con autonomia e originalità, privilegiando l'intervento sull'esistente, per il quale ha saputo anticipare diversi temi dell'attuale sentire condiviso.