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D'un fresco colpo d'ala. Tre secoli di ventagli della collezione Monosi Resta
Che i ventagli non servano solo a sventolarsi sembra abbastanza evidente. In primo luogo, occorre notare che l'atto stesso dell'aprire e muovere questo strumento per procurarsi del vento è un privilegio di coloro che hanno tempo e modo di farlo; bisogna aver le mani libere, infatti, non impegnate in alcun lavoro e trovarsi in una condizione di rilassamento: una conversazione, il teatro, un ricevimento. Si tratta, in effetti, di accessori che storicamente sono attributi della classe agiata, cioè di quelle categorie sociali che, attraverso l'abbigliamento, la postura, i beni di cui si circondavano, mostravano il grado del loro prestigio e della loro ricchezza e, nel contempo, la distanza che separava i propri membri dal resto della popolazione. La società di corte, le famiglie di rango e, progressivamente, l'alta borghesia hanno partecipato a un lungo, plurisecolare, processo cosiddetto di civilizzazione consistente nella selezione e nella adozione di tutta una serie di pratiche di distinzione, tendenti a circoscrivere i limiti di un modello di comportamento. -
Tra Stato e parastato. L'Ente Nazionale Artigianato e Piccole Industrie (1925-1978)
Il volume indaga le politiche per lo sviluppo dell'artigianato e della piccola industria in Italia nel Novecento e ricostruisce, sulla base delle sollecitazioni storiografiche più recenti, tempi e specificità della partecipazione di artigiani e piccoli industriali ai processi di formazione delle decisioni pubbliche di loro interesse. La ricerca esamina il ruolo dello Stato, degli enti pubblici parastatali, degli organismi di rappresentanza degli interessi e dei partiti come interpreti delle loro istanze e si interroga sul contributo di questi attori allo sviluppo capitalistico italiano. L'osservatorio privilegiato per affrontare tali temi è l'Ente Nazionale Artigianato e Piccole Industrie, che rappresenta il primo significativo intervento dello Stato nel settore. Istituito in epoca fascista e soppresso in seguito alla nascita delle Regioni, l'ENAPI fu l'ente pubblico incaricato di promuovere l'espansione e il progresso di questo gruppo significativo dei ceti medi del Paese. -
Un canzoniere d'amore del XV secolo (London, British Library, ms King's 322). Un codice acquaviviano?
In queste pagine introduttive non si vuol dare, ugualmente, il resoconto «rifinito e compiuto» dello studio condotto sul codice London, British Library, King's 322, contenente una raccolta adespota di quarantanove componimenti d'amore in scrittura umanistica in volgare italiano, ma un'idea in breve degli «andirivieni della ricerca, le false piste seguite e scartate prima di arrivare al risultato ritenuto accettabile». [...] Il canzoniere, quasi del tutto inedito, che aveva ricevuto un'attenzione critica sporadica ed episodica, sebbene altamente qualificata, ha posto ben presto al nostro pool di studiosi, dalle competenze diversificate, una serie articolata di problemi riguardo a committenza, attribuzione, interpretazione, componenti materiali, caratteristiche grafiche e perigrafiche, restituzione testuale, apparato iconografico... -
Il procurator ad Mercurium e il procurator Neaspoleos. Ricerche sui procuratori imperiali in Egitto
Un'analisi delle problematiche connesse con l'approvvigionamento granario di Roma in età imperiale, con particolare attenzione al praefectus annonae e ai suoi ausiliari. L'incidenza del grano d'Egitto nell'approvvigionamento dell'Urbe e i granai di Alessandria. Il ruolo dei procuratori imperiali della provincia d'Egitto. Il procurator ad Mercurium e il procurator Neaspoleos: origini, carriere e competenze. Le modalità di raccolta, deposito e trasporto del grano destinato all'annona. L'approvvigionamento delle truppe: il puròs sunagorastikós. -
Un palazzo, un monastero. I baroni Sambiasi e le Teresiane a Nardò
Il lavoro di Marcello Gaballo nasce dal bisogno di illuminare uno scorcio specifico della sua città, Nardò, restituendogli le pagine di un passato per molti aspetti ritorto e non ricompattato ancora del tutto e tracciandone le linee di una adeguata ricostruzione storica. Con un meticoloso lavoro di ricerca e un chirurgico occhio sui dati raccolti tesse le vicende legate alla mutazione architettonica, patrimoniale e d'uso degli edifici attualmente presenti su corso Garibaldi indicativamente tra i numeri 27 e 31, rispettivamente riferibili a un rivenditore di tabacchi e al grande portone d'accesso ad un palazzo. Lateralmente a questo la chiesa titolata a Santa Teresa. Apparentemente di natura distinta le mura delle tre strutture nascondono in realtà una trama profonda e secolare non immediatamente intuibile al passante malaccorto ma, se scandagliata con gli strumenti rigidi del controllo sulle fonti, in grado di restituirci un'importante fetta della storia neritina legata alla nobile famiglia dei Sambiasi (i Sancto Blasio) di Nardò, baroni di Puzzovivo, Flangiano e Puggiano. -
L' evoluzione dell'arte ceramica in Italia in Collezione Tondolo (secoli XIV-XX)
Il volume, dedicato alla prestigiosa collezione di ceramiche di Riccardo Tondolo, presenta trecento reperti in maiolica e terracotta, collocabili cronologicamente tra il Trecento ed il Novecento, prodotti nelle antiche e più rinomate botteghe italiane, da Faenza alla Toscana, dall'Umbria alle Marche, da Napoli alla Sicilia, al Veneto e alla Liguria. Nella collezione sono straordinariamente rappresentate tutte le principali famiglie stilistiche dell'antica arte della maiolica e della ceramica 'a graffio', che danno vita, tra '500 e '600, alla grande stagione dello stile italiano, destinato ad invadere e conquistare paesi e mercati anche lontani, diffondendo modelli e capi di lavoro e imponendo mode e costumi, confermandosi sempre in qualità e gusto altissimi.Il catalogo porta dunque l'attenzione su un patrimonio, quello delle maioliche, così denso di storia, di eventi, di costume e quotidianità, ma anche tanto trascurato dalla stessa ricerca storico-artistica... -
La città di Grottaglie e il convento dei Cappuccini. Brevi cenni storici
Grottaglie nasce nel primo medioevo, quando gli abitanti delle gravine di Riggio e del Fullonese o Foranese abbandonarono le grotte dove abitavano. Nei piccoli antri che si aprono sui fianchi dei canjons sono ancora visibili segni di vita quotidiana, affreschi in pessime condizioni e iscrizioni in greco antico. Anche a Nord-Est a circa 1 km dalla città lungo la strada che porta al paese di San Marzano di San Giuseppe, corre altro canyon ma di più modeste dimensioni, lungo i cui fianchi si aprono piccoli antri, più noti come grotte di San Biagio. In questo luogo il 3 febbraio, giorno dedicato alla festa del Santo, la gente un tempo si recava a pregare nella vicina chiesetta per poi spargersi, sui fianchi e nelle sue piccole grotte del canalone, a fare picnic con parenti ed amici, accompagnata dai richiami dei venditori ambulanti di bibite, panini, noci e nocelle. Ai giorni nostri questa gita fuori porta non usa più farsi e soltanto pochissimi fedeli il 3 febbraio vanno ancora ad onorare San Biagio nella chiesetta, per l'occasione tenuta linda da una pia donna, addobbata con i fiori dei pellegrini. La città di Grottaglie prende il nome dalla parola greca grotta. -
La casa a corte nel Salento leccese
"Da alcuni decenni l'interesse per il paesaggio e per l'architettura rurale non è mai venuto meno, e soprattutto non è venuta meno la curiosità di approfondire gli aspetti di quella che per molti è considerata 'architettura minore', 'popolare', 'vernacolare', 'rustica', 'contadina', 'spontanea', 'folcklorica' e via dicendo. Partendo dal principio che: 'Ogni edificio costruito seguendo presupposti tradizionali', come scrive il Guénon, 'presenta nella struttura e nella disposizione delle varie parti di cui si compone un significato cosmico, conforme alla relazione analogica tra macrocosmo e microcosmo', credo che questo concetto non valga soltanto per i templi o per gli edifici che hanno una destinazione sacra, ma si possa adottare anche per le semplici abitazioni umane in quanto 'non c'è niente di profano nelle civiltà integralmente tradizionali, tanto che solo per effetto di una profonda degenerazione si è potuti giungere a costruire case senza proporsi altro scopo che rispondere ai bisogni puramente materiali dei loro abitanti'."""" (L'autore)" -
Giuseppe Capecelatro. Esperienza politica, attività pastorale e magistero culturale di un vescovo illuminato
Attraverso una raccolta di saggi sui diversi ambiti di interesse e di attività (giuridico, artistico, culturale e pastorale) che impegnarono Giuseppe Capecelatro (1744-1836), il dotto Arcivescovo che resse la Diocesi di Taranto dal 1778 al 1817, il volume intende presentare un nuovo profilo di una delle figure più interessanti dell'illuminismo cattolico del Regno di Napoli tra fine Settecento e primo Ottocento. I moltissimi aspetti inesplorati della vita e delle opere del prelato napoletano vengono qui presentati con l'apporto di studi originali svolti su documenti inediti provenienti da Archivi statali e vaticani ed accompagnati da analisi e riflessioni del tutto innovative, affidate alla competenza di studiosi provenienti da diverse branche del sapere. L'approdo raggiunto offre diversi apporti e consente di sviluppare nuovi orizzonti di ricerca non solo sul personaggio, ma anche e soprattutto sulla vivacità culturale che ha interessato il Regno di Napoli e il mondo ecclesiastico tra antico e nuovo regime. -
La chiesa dei Santi Cosma e Damiano a Nardò. Già di Santa Maria del Ponte
Finalmente, e possiamo ben dirlo, si conoscono le vicende storiche del monumento, erroneamente ritenuto di fine Ottocento, a causa degli ultimi restauri eseguiti dall'Ing. Quintino Tarantino, quando ""si realizzarono importanti lavori di consolidamento e di restauro, che portarono allo stato attuale dell'edificio"""". Lo studio documenta come l'edificio sia in realtà l'esito di una serie incredibile di rifacimenti che si devono far risalire addirittura alla prima metà del XV secolo, quando, a ridosso del torrente Asso, in loco Memore de li Iudei, ovvero un cimitero ebraico, sorgeva una cappella che ospitava un'antichissima icona della Vergine col Bambino particolarmente venerata dai cittadini, come attesta una pergamena conservata nel locale monastero di Santa Chiara. Il lavoro focalizza l'attenzione su un affresco misconosciuto ma antichissimo, quello della Vergine del Ponte, in origine titolare della chiesa, che offre """"sorprendenti e notevoli somiglianze con un altro affresco coevo, quello della Madonna con Bambino alloggiato nella navata sinistra della Cattedrale neritina, nel tratto finale, in corrispondenza della base del campanile..."""""" -
Carpignano Serrano Stigliano. Frammenti di storia locale nell'ambito della Grecìa salentina
«Al turista desideroso di effettuare una visita guidata a Carpignano, l'ipotetico informatore potrebbe consigliare la cripta delle sante Marina e Cristina, il Santuario della Madonna della Grotta, la torre colombaria dei Del Balzo, senza dimenticare i siti delle scoperte archeologiche, il palazzo della famiglia Ghezzi, il fascino silenzioso delle strade del centro storico, le masserie del feudo e tutto quanto il territorio circostante offre in ricchezze della natura, del paesaggio, e della tradizione. Ma il giro non sarebbe completo senza allungare il passo fino a Serrano, frazione resa illustre da una plurisecolare presenza nobiliare e da una ricorrenza annuale, L'olio della poesia, che l'ha resa celebre ben aldilà dei confini provinciali e regionali. Sarebbe sufficiente una siffatta esperienza per entrare in sintonia con due realtà di così alto spessore culturale? Evidentemente la risposta è no perché tutto quanto gravita intorno ad esse è un eccezionale complesso di fatti e di monumenti, di persone e di cose innumerevoli, un universo di conoscenze e di suggestioni, molto difficile da condensare in un periodo breve ed in modalità fast come oggi usa dire.» -
Kaukana e Santa Croce Camerina. Guida archeologica ai luoghi del 'Commissario Montalbano'
Questo lembo della costa meridionale della Sicilia, che si protende con tre promontori verso l'arcipelago di Malta e l'Africa, ha conosciuto nel corso dei secoli, anzi dei millenni, momenti di particolare vitalità e risonanza, nei quali ha assolto un ruolo significativo nella storia dell'umanità, grazie soprattutto alla sua posizione strategica al centro del Mediterraneo. È nostro desiderio accompagnare il visitatore, che abbia interessi storico-archeologici, nei siti più significativi di Santa Croce Camerina e dintorni, che conservano concrete testimonianze delle vicende insediative del territorio a partire dall'età del Bronzo, ma soprattutto relativamente al periodo tardo-romano e a quello bizantino. L'area stessa dell'abitato odierno di Santa Croce Camerina, disteso su un terrazzo calcareo sovrastante una ricca sorgente, la Fontana Paradiso, attrasse il popolamento già dall'età del Bronzo, come nella tarda antichità e poi in età bizantina. È auspicabile che si provveda presto a valorizzare una meta polivalente quale l'auspicato parco suburbano di Santa Croce Camerina, che andrebbe dalla Fontana Paradiso alla Necropoli del Mirio e alle Terme del Mezzagnone. -
Il clochard che non accettava elemosine
La storia raccontata nel romanzo si svolge in una città immaginaria dove il protagonista vive esperienze drammatiche tra gente misera e derelitta, dopo essere andato via di casa a causa di contrasti familiari. La nuova esperienza glia fa comprendere quanto sia difficile la vita al di fuori della comoda e agiata cerchia familiare nella quale era abituato a vivere e come sia quasi impossibile riscattare e superare situazioni difficili e drammatiche in un mondo dove miseria e fame sono all'ordine del giorno, dove riscatto e perdono non esistono affatto. -
Scrittrici con la valigia. Capitoli e censimento dell'odeporica femminile italiana dall'antichità al primo Novecento
Come si legge dall'indicazione cronologica del sottotitolo, il volume ripercorre le tappe salienti del viaggio femminile in Italia affrontando i momenti cruciali come le questioni relative alla circolazione dei testi e il reperimento delle fonti. A partire dalle matrone romane, citate nelle biografie di imperatori e santi, alle aristocratiche medievali, con particolare riguardo alla casata degli Sforza, fino al grand tour settecentesco delle straniere e delle italiane e alle viaggiatrici di fine Ottocento che esploravano l'Italia unita e si assunsero il compito di farla conoscere grazie ai loro scritti. Completa la prima parte il «capitolo» dedicato a Matilde Serao, prima viaggiatrice italiana «moderna». La sezione relativa al censimento cronologico raccoglie 328 titoli di volumi odeporici sull'Italia scritti da donne e/o scrittrici italiane e straniere, censite in ordine alfabetico nella seconda sezione. Attraverso i loro diari, le lettere, gli articoli di giornali e i resoconti di viaggio, il volume traccia le linee guida del viaggio al femminile, che ha rappresentato nei secoli un'occasione spesso unica per confermare la identità, anche letteraria... -
Raffaele Belliazzi (1835-1917)
Il volume monografico dedicato alla figura di Raffaele Belliazzi, fine e valente artista napoletano, si inserisce nell'ambito degli studi sulle arti figurative nell'Italia meridionale a cavallo tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi anni del Novecento. La studiosa delinea le vicende principali che hanno caratterizzato la sua attività artistica e la sua produzione pittorica e scultorea, lasciando trasparire dal riordino filologico di opere d'arte e di documenti d'archivio, recensioni, saggi, cataloghi e volumi, il valore dell'uomo e dell'artista. -
La Basilica di?Santa Caterina d'Alessandria in Galatina. Ediz. italiana e inglese
Un atlante illustrato, in formato jumbo, sulla Basilica di Santa Caterina d'Alessandria in Galatina. Un progetto ambizioso che, in una veste tipografica importante, si pone l'obiettivo di documentare in maniera sistematica il monumento e fare il punto sui contributi scientifici e le più recenti interpretazioni della struttura alla luce del contesto culturale nazionale ed internazionale. Per la prima volta, alla godibilità estetica delle immagini viene coniugato un testo scientificamente robusto, ma che ha, al tempo stesso, la freschezza e la capacità della divulgazione presso un pubblico ampio e trasversale. Le immagini permettono di portare ""vicino"""" ciò che di fatto si può nella visita cogliere solo dal basso e non nel dettaglio o che non si può raggiungere affatto. In altre parole, di rendere fruibile un capolavoro altrimenti lontano per limiti logistici, temporali, conservativi."" -
Due regioni una civiltà. La vita in grotta tra Puglia e Basilicata
Mezzogiorno rupestre:?la civiltà delle grotte. Premessa I. L'habitat rupestre della subregione delle gravine Massafra Mottola Palagianello Castellaneta Laterza Ginosa II. L'habitat rupestre della Murgia alta Matera Gravina di Puglia Altamura III. L'habitat rupestre della Murgia costiera Monopoli Fasano Testimonianze rupestri a S. Vito dei Normanni Bibliografia ""Vivere in grotta"""": lo spazio urbano alternativo La città medievale (secoli VI-XIV) Matera. Dalla Civita ai Sassi: il paradigma della piramide rovesciata Il popolamento rupestre L'habitat rupestre: nelle fonti dei secoli X-XII «In Casali rupto»: una tappa della civiltà rupestre meridionale (secc. X-XIV) Civiltà e/o cultura rupestre."" -
Il seicentesco lavabo maiolicato della chiesa di San Rocco in Matera
La presente ricerca è dedicata a un'opera d'arte molto sorprendente: il semisconosciuto Lavabo maiolicato seicentesco, conservato, anzi nascosto, nella sacrestia della chiesa di S. Rocco, annessa a un dismesso convento francescano di Matera. Esso costituisce invece per la sua rarità - simili opere, se pure sono esistite, sono andate perdute a Napoli - per l'intensa espressività cromatica e figurativa, e per la circostanza che ora risulta la più antica produzione ascrivibile alle fornaci di Laterza (MDCXXXIII), un vero e proprio Unicum, degno di diventare una nuova attrazione turistico-culturale della città. Il Lavabo è dedicato al SS. Sacramento, disegnato al centro, e circondato da medaglioni iconici di Santi e Sante francescani, la cui qualità grafica e pittorica induce a pensare che siano stati eseguiti sulla base di un programma iconografico concepito da un pittore francescano presente nello stesso convento, dove infatti esisteva il frate-pittore Fra Francesco da Martina Franca, che ha dipinto una tela, conservata nella chiesa, con l'Annunciazione, datata 1626. -
The aquatic park
Avete presente quando in una giornata apparentemente come tutte le altre vi arriva una notizia. Una notizia che come un uragano infuria sulla vostra vita finché non la cambia del tutto? Facendovi sentire delle persone diverse da quelle che solo pochi minuti prima credevate di essere, un uragano che destabilizza i vostri equilibri fino a cancellarli e crearne dei nuovi. Blue è una ragazza di 12 anni, come tutte le altre finché un giorno sua madre le comunica che il parco acquatico di famiglia sta per cadere in fallimento. Ma questa non è l'unica cosa a destabilizzare la sua vita, il boschetto ottenuto in eredità da suo nonno stava iniziando a seccare per colpa della siccità del torrente che sino a quel momento era sempre stato pieno di acqua pura e cristallina. Per scoprire la verità sul torrente e cercare di evitare la chiusura del parco di famiglia, Blue insieme alla sua amica Sasha si avventura nel nuovo parco acquatico della città divenuto famoso per le sue attrazioni e per l'acqua cristallina delle vasche. Qui conoscerà il ragazzo del mistero che rivoluzionerà l'intera missione. Riusciranno le due amiche a trovare delle risposte ai loro quesiti? -
Il bambino nascosto a Roma
Indice Presentazione Mario Venezia. Premessa Riccardo Di Segni. Prefazione Aldo Micocci-Pietro Traldi, Il Museo Civico delle FF.AA. - Botrugno Lecce Donato Maglio, Introduzione Il fascismo e la sua ascesa, Il bambino nascosto a Roma. Testimonianze fotografiche.