Sfoglia il Catalogo feltrinelli024
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 7701-7720 di 10000 Articoli:
-
Il filo rosso. Dialoghi etico-politici col mio tempo
Il volume comprende una serie di dialoghi dell'autore con voci spesso lontane, ma ancora vive, da Vico a Marx, da Croce a Gramsci, da Labriola a Gentile, da Fiorentino ad Acri, da Dostoevskij e Solov'ëv a Warburg, Musil, Garin, Bachtin e tanti altri autori fondanti la modernità: voci degne di essere sempre ridiscusse, ripensate, che stimolano lo studioso del nostro tempo a dialogare, a sua volta, con i propri contemporanei. Una vasta, polimorfa costellazione di temi etico-politici costituisce il filo rosso che collega tra loro gli scritti di Giovanni Mastroianni: sprone a un riesame accurato, puntuale, di problemi mai risolti una volta per tutte; occasione di discussioni scientifiche, che investono l'immediatezza polemica dei nessi di cultura storica e azione politica responsabile. Rivisitazione sempre nuova, che una vita di studio e di insegnamento, intesa come impegno civile, lascia a sempre nuovi lettori, in una successione destinata a non esaurirsi. -
Quando Napoli vola. Riflessioni e prospettive sull'Aeroporto Internazionale di Napoli
"Siamo il simbolo di una straordinaria opportunità per tutti: quella della dimensione globale. La nostra storia scritta e da scrivere è peculiare. Il luogo dove è ubicato lo scalo così vicino alla città e la sua trasformazione negli ultimi decenni da 'brutto anatroccolo' a “cigno”. L’aeroporto sta contribuendo a connotare il territorio che serve. Si può fare ancora di più per lo sviluppo di Napoli e della Campania, per farlo abbiamo bisogno di farci conoscere di più, 'alleandoci' con le energie positive del nostro territorio. Volendo evitare l’autoreferenzialità, abbiamo deciso di lasciare ad altre voci, tutte autorevoli e portatrici di prospettive diverse, il compito di raccontare cosa è stato, cosa è e cosa potrà diventare il nostro aeroporto"""" (Carlo Borgomeo - Armando Brunini). Da quando nacque come """"Campo di Marte"""" ai giorni nostri, guardando anche agli sviluppi futuri, questo libro rappresenta una carta di identità dell'aeroporto napoletano. Tra cenni storici, focus sugli aspetti economici e culturali del presente, visioni degli anni a venire, gli autori hanno messo a fuoco il rapporto dello scalo con la città, il contributo per lo sviluppo del territorio, le scelte infrastrutturali e architettoniche spesso all'avanguardia." -
Donne italiane dell'Isis. Jihad, amore e potere
Più di 500 donne sono partite dall'Europa per unirsi allo Stato islamico: quasi sempre ventenni sedotte dalle promesse di un ""brand"""", l'ISIS, e dall'offerta di un modello di femminilità forte, con un suo potere pur nella sottomissione. Questo libro ricostruisce le storie di vita delle donne che hanno lasciato l'Italia e sono partite per la Siria e per l'Iraq; fa luce sui processi di radicalizzazione identitaria e i fattori di fragilità che predispongono al fascino del mondo utopico dell'ISIS; ripercorre gli itinerari di viaggio mostrando l'intervento femminile nel reclutamento e nel facilitare la partenza di altre compagne. E, dunque, perché partono queste donne? Per vivere: il testo di Maria Bombardieri, studiosa dell'islam in Italia, svela le loro motivazioni più profonde, una combinazione di desideri e mancanze, che si incontrano con il fascino del """"jihad a 5 stelle"""" dell'ISIS. Il potere di esercitare la violenza non è prerogativa maschile nello Stato islamico: appartiene anche alle miliziane della Brigata al-Khansa, anche se spesso è finalizzato al controllo delle altre donne. Il libro è così anche un prezioso contributo alla chiarificazione del rapporto tra donne e violenza: aiuta a comprendere fino a che punto le italiane hanno aderito all'ISIS, hanno intrepretato ruoli domestici o funzioni sociali, e giustificato gli attacchi terroristici in Occidente. Tuttavia, il fascino del brand non è irreversibile: il distacco dall'ideologia violenta può avvenire. Le vicende di alcune donne evidenziano libertà di scelta e agire politico che hanno consentito ad alcune che avevano aderito all'ISIS di tornare indietro."" -
Potere, prestigio, servizio. Per una storia delle élites femminili a Napoli (1861-1943)
Questo volume è dedicato alla cultura (pratiche, ordini discorsivi, immagini) delle élites femminili a Napoli dall'Unità d'Italia al 1943. Esso realizza il primo momento di un progetto di ricerca più ampio, puntato su città-capitali - Napoli, Roma, Firenze, Torino, Milano - che dopo l'Unità hanno convogliato il patrimonio culturale e il rispettivo carattere identitario nei termini nuovi di un ritratto italiano, alla luce delle esigenze e sollecitazioni di una nazione moderna. In tale ambito il valore dell'opera delle donne, nei molti livelli operativi in cui si è espressa, è risultato con particolare evidenza. Alle analisi di tipo specialistico e settoriale riferite alle figure e alla produzione femminile è infatti sottentrata l'esigenza di provare a delineare ipotesi interpretative generali che pongano in rapporto le singole vicende in una rete di relazioni, in una fenomenologia storica della sociabilità femminile e versus/intus il cosiddetto mondo maschile. Il concetto esteso di élites, al plurale - culturale, morale oltre che sociale ed economico - permette di privilegiare l'universo femminile in quanto integrato nella dinamica di processi storici significativi. Si è trattato quindi di delineare una costellazione non solo di protagoniste, ma soprattutto di posizioni e azioni, individuando personalità catalizzatrici che svolsero un ruolo significativo nel sistema culturale nazionale ed europeo. Un'indagine preliminare - tra archivi, giornali e riviste, istituzioni accademiche, politiche, culturali, attestazioni letterarie - ha restituito un quadro di straordinaria apertura, un paesaggio storico in movimento, più complesso e meno consueto di quello accreditato dagli studi di genere. L'impostazione metodologica si è articolata lungo due linee direttrici: la comunicazione e la pedagogia, intese come dispositivi chiave dei modelli culturali, al cui interno vanno situati i rilevanti settori di attività ai quali sono dedicati i capitoli che compongono il libro: l'organizzazione e divulgazione della cultura; i testi e le pratiche culturali; le grandi famiglie, le relazioni, i gruppi intellettuali, gli indirizzi politici; l'immaginario le arti. La ricerca testimoniata dal libro ha preso l'abbrivo dentro una istituzione come l'Università Suor Orsola Benincasa, molto aderente, nella sua storia, alle istanze del ""potere delle donne"""", sotto il patrocinio dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana e nell'ambito delle azioni formative a favore delle pari opportunità promosse dal CUG-CNR."" -
Mi ritiro per pensare!
Un testo irriverente, politically scorrect, in cui affiorano pensieri in libertà di un uomo che della libertà ha fatto il suo primo e unico valore. Vita, amore e morte, alcuni dei temi affrontati volutamente con uno stile irriverente ma che lascia spazio al pensare. L'obiettivo è provocare una reazione nelle persone che, per la maggior parte della loro esistenza, trascorrono una vita piatta, monotona, priva di sussulti. E dunque questo libro, al di là del personalismo che ne esce fuori, è un sottile invito a pensare con la propria testa, a non farsi condizionare da. mode, pregiudizi, prese di posizione aprioristiche. ""Una vita fa Marcello Cocchi, durante la presentazione di un suo cortometraggio di cui fui spettatore, mi spiegò il senso della sua regìa: un tentativo di indagine che trae la sua stessa sostanza dalla vita vera, ma si muove tra suggestioni e inconscio, in confini dai contorni confusi ma che come per magia alla fine riescono a trovare ordine e compiutezza. Ebbene, ho ritrovato queste stesse caratteristiche nel suo libro Mi ritiro per pensare!. Più che un romanzo, un diario, pieno di storie, passioni, disgressioni, citazioni, motti, riflessioni personali e universali, scritto senza filtri e permeato di una 'logica illogica' che mi ha soggiogato. Ma anche un testo per certi versi filosofico, che privilegia l'immanenza alla trascendenza. Una scrittura potente al servizio di immagini suggestive, tutte diverse tra loro eppure tutte dettate dalla costante, esplicitata esigenza di amore: folle pretesa di affetto e ossessivo tormento dell'incolmabile vuoto."""" (Maurizio De Giovanni)"" -
Lezioni dai corsi del 1987 e 1988
In questo volume sono raccolte alcune lezioni di Franco Ferrarotti. Si tratta di lezioni, di frammenti ottenuti grazie a registrazioni fatte da alcuni studenti, portate poi al docente. Uno dei probabili meriti di questa raccolta è da vedersi nel modo di insegnamento e nella stessa concezione della lezione universitaria di un tempo, pronunciata per lo più ore rotundo, al modo ciceroniano, senza altri ausili. In questo senso il libro potrebbe essere visto come un modesto contributo a comprendere un'epoca ormai lontana e molto diversa dalla presente. -
Oggi spose. Una storia d'amore e di coraggio
Le protagoniste, Angela e Maria Cristina, si amano da oltre vent'anni e il 9 maggio 2017 celebrano la loro Unione Civile in forma pubblica per offrire una testimonianza ""culturale"""" ad una società ancora imbarazzata dalle coppie omosessuali e percorsa da mille contraddizioni e atavici, bigotti timori. Contro il pregiudizio e ogni forma di intolleranza e violenza di genere si leva la voce dell'autrice, che senza rivendicazioni, senza volontà di provocare, mette in queste pagine la narrazione di un amore così normale da essere sovversivo. Anche perché Maria Cristina Orga fa l'insegnante, anzi, la maestra elementare, ed è convinta che ai bambini si possa e si debba dire tutto. Prefazione di Monica Cirinnà."" -
Lettere mai scritte. I miei perché senza risposta
Le poesie di Maria Messina sono state mezzo di riflessione per avvicinare i ragazzi del V Scientifico al tema dolore. ""Il ricorso alla letteratura corrente"""" è stato possibile perché la sofferenza dell'autrice segnala il sentire lirico della visione di un """"crepuscolarismo quotidiano minore""""."" -
Racconti rubati
Si racconta dei coraggiosi trecento spartani delle Termopili al comando di Leonida; Garibaldi e i mitici Mille; Doc e Waytt, i leggendari pistoleros dell'O.K. Corral; i nativi americani, i fieri indiani relegati nelle riserve delle immense pianure dell'Est, i sioux lakota con i fratelli cheyennes e arapaho guidati dai leggendari Toro Seduto e Cavallo Pazzo, pronti al riscatto nella battaglia del Little Bighorn. Tutti questi scenari saranno intervallati qua e là da racconti di vita: una serata dadaista dal Bucaniere, tra libagioni, sesso e amicizia, per fare poi un salto nel giardino dell'Eden, dove ognuno di noi ha lasciato la sua fanciullezza, quella meravigliosa farfalla che non può essere trattenuta. E poi la necessità o forse la grande bellezza della solitudine, là dove il cuore soccombe, per terminare con la teoria del caos, dove milioni di anni fa appare sulla Terra un individuo che ha la caratterizzazione di essere un corpo estraneo rispetto all'armonia perfetta del Creato. Si chiude con il mito di Orfeo ed Euridice prigionieri di Ade, il budello da cui non si potrà mai più uscire. -
Al cuore non rinuncio!
Forse mai lo ammetteró pienamente. Ma questa volta ho davvero dato sfogo ai miei ricordi più intimi, rielaborandoli con quella fantasia che spero mai mi verrà meno. Averli attinti dalla mia mente, quasi raschiando il fondo del barile, mi fa intravedere il futuro in modo diverso. Con maggiore consapevolezza rispetto al passato e a quanto ancora oggi possa dare in termini di esperienza e di sapere. Perdersi nei miei racconti è quanto di più bello possa aver mai potuto sentire. Prefazione di Claudio Velardi. Postfazione di Vincenzo Boccia. -
L' amore è spietato
Un romanzo sull'amore, ma non su quello cantato dai poeti, su quello, come dice il titolo, spietato, selvaggio, duro e puro. Non trascura, il protagonista, in questa sua combattuta vita amorosa, di esaltare le bellezze di Napoli: artistiche, storiche, paesaggistiche, melodie della tradizione classica napoletana, anche i sapori della cucina tradizionale, e... proverbi, aneddoti e personaggi della cultura e delle credenze popolari. -
Mondi paralleli. Storia di un viaggio interiore
Il romanzo comincia con una fuga, quella di Simone dagli scagnozzi dell’avvocato Tiraboschi, noto strozzino cui deve restituire i soldi di un prestito che non poteva permettersi. Ma la fuga è un elemento ricorrente nella vita del nostro protagonista: Simone è fuggito prima dalla realtà troppo stretta del suo paese di origine, da una famiglia troppo povera per le sue più elevate aspirazioni; negli anni dell’università è fuggito dalla ragazza di cui si era innamorato senza dare spiegazioni; è sempre fuggito da ogni tipo di relazione sociale e ora fugge da una vita continuamente uguale a se stessa e da un lavoro normale, facendo investimenti spregiudicati e sperando di poter fare il grande salto di qualità; infine si trova a fuggire anche dai vari mondi paralleli che andrà a incontrare perché in ognuno di essi troverà delle realtà che non è in grado di affrontare. Solo quando avrà raggiunto la maturità necessaria si fermerà per ricominciare, quando avrà finalmente compreso il significato più profondo del viaggio attraverso gli universi paralleli che Sergio, il suo salvatore e mentore, gli farà scoprire. -
Il giardino dei tigli
E se in una terra che brucia il canto di un uccello notturno... sconvolge... e il passo del buio che corre incanta e lo squarcio nel cuore di un albero trascina... e il cammino soffocato e discusso travolge... e i corpi che si cercano senza paura e senza pudore placano... e le mani che si afferrano senza ritegno compensano... e il bianco e il nero che si attraggono illuminano... e l’affanno di un corpo bianco rattrista... e l’affanno di un corpo nero rattrista... e la melodia imperversa... e il ritmo è incessante... e le risate coinvolgono... e le foglie dei tigli continuano a parlare... c’è passione. «È qualcosa che solo chi calpesta il mio asfalto può capire... che solo chi respira la mia aria può immaginare... che solo chi comprende le mie ragioni può sospirare... che solo che ascolta le foglie dei miei tigli può cantare». -
Il palazzo del diavolo
Napoli, terzo millennio. Un'antica leggenda su un palazzo costruita dal diavolo in persona fa da sfondo alle gesta tragiche di Doretta Spagnuolo, un'anziana donna come tante, che un giorno decide di fare chiarezza in una faccenda dai contorni oscuri. Spinta dalla morbosa curiosità di sapere la verità sugli efferati delitti commessi dal barone Capuano, finirà col perdersi negli anfratti più oscuri e malvagi dell'animo umano. -
Il giudice brigante
Al centro di questo romanzo storico ambientato nella prima metà dell’Ottocento tra Napoli, Salerno e Inghilterra, ci sono le verosimili memorie di un magistrato del Re, Francesco Maria Gagliardi, inviato in un piccolo paese di montagna ai confini con le terre di Lucania. Qui si scontrerà con un gruppo di potere criminale che detta legge in città, finché lui stesso, per combattere prima questa casta, e poi i Borbone, uscirà dalla legalità. Diventato un brigante, catturato e poi condannato, riuscirà a fuggire e a sottrarsi al patibolo. -
Terra mia. Estinguersi o evolvere
La Terra da anni ha intrapreso la strada di un pericoloso non ritorno che induce molti a paventare il rischio che si vada incontro ad una sesta estinzione di massa. La responsabilità maggiore viene attribuita agli effetti dei mutamenti climatici: incremento degli eventi estremi; scioglimento dei ghiacciai polari; innalzamento del livello di mari e oceani. La crescita della popolazione che potrà arrivare a dieci miliardi di persone entro la fine del secolo aumenta la vulnerabilità del pianeta. Ma l'umanità ha gli strumenti per invertire questa tendenza e far prevalere l'istinto di conservazione. -
Viaggio al centro della notte. Una fotografa, un'auto contromano, sei minuti di mistero: giovani sogni e vite spezzate in una storia vera
"Dottoressa, ho fatto una cazzata"""". Sembra una confessione ma non lo è. In una notte di luglio del 2015 un'auto con a bordo una coppia di fidanzati, lui dj, lei fotografa, inverte la sua marcia sulla Tangenziale di Napoli e inizia un """"contromano"""" che dura sei interminabili minuti e si conclude con uno schianto che uccide due persone: un padre di famiglia, Aniello Miranda, che arrivava dalla parte giusta, e Livia Barbato, la ragazzina a bordo della vettura guidata da Nello Mormile, l'autista-kamikaze, che esce miracolosamente indenne dal botto. Le immagini delle telecamere documentano una manovra folle, inspiegabile, un'inversione di marcia improvvisa che arriva al termine di una serata trascorsa dal dj a mettere musica in un locale, a bere, a scattare selfie. Nello finisce in carcere, inizia la ricerca della verità. Perché l'ha fatto? Cos'è accaduto in quell'auto in quei sei minuti di contromano? Livia dormiva o lottava? Cosa pensava il ragazzo mentre clacson impazziti e luci abbaglianti lo imploravano di fermarsi? Può saperlo solo Nello, che però dichiara di non ricordare nulla, neanche quella frase, """"ho fatto una cazzata"""", pronunciata a una dottoressa del 118 tra quel groviglio di lamiere subito dopo l'impatto. Nel giallo di quella notte spuntano chat, litigi, segreti inconfessabili, tatuaggi misteriosi ed incredibili presagi. Sullo sfondo, la storia di Livia, i suoi sogni, il suo talento d'artista. Il libro si immerge in uno spaccato generazionale fatto di passioni e sballi, insicurezze e miti giovanili, droghe vere e virtuali, scavando nel buio della coppia, di quella notte, di una mente blindata. Prefazione di Simonetta Matone. Introduzione di Maria Bianca Farina. Conclusioni di don Antonio Mazzi." -
#Italia2018. 60 storie per capire la Terza Repubblica
"Come siamo arrivati al risultato elettorale di poche settimane fa? Quale Italia esiste che i giornali e le televisioni ancora non hanno raccontato per bene? Con queste sessanta microstorie di successi e insuccessi, con protagonista per lo più gente comune, l'autore prova a fare un ritratto semplice ma evidentemente efficace del nostro Paese. Storie di rabbia e di passione, di uomini e donne, odio e amore. Dall'orgoglio del produttore di cozze ai rimpianti dell'ultimo operaio dell'Altoforno 4 di Piombino, dalla patata che ha fatto rinascere Colfiorito alla rete gentile dei pescatori di Favignana che non vogliono fare del male agli avannotti."""" Prefazione di Luca Meldolesi." -
Pace e strategie di potenza
La globalizzazione impone rinnovati strumenti di analisi per cogliere e interpretare le «forze profonde» operanti nella comunità internazionale. Il terzo millennio, cioè, rappresenta una svolta epocale persino in un'area contrassegnata dalla ricerca di nuovi equilibri, circa i quali la lezione dell'on. Alessandro Duce è esemplare. L'Estremo Oriente è uno scenario privilegiato volto a contenere ogni tentativo di riaffermare un certo eurocentrismo, ma anche Olimpia Niglio, durante i due convegni tenuti presso il Dipartimento di scienze politiche dell'Università degli studi Federico II di Napoli il 7 e l'8 marzo 2018, ha dato prova di una conoscenza approfondita del Sol Levante e della Colombia, non tralasciando l'influsso dell'Italia. -
Il crepuscolo delle antenne. Quarant'anni di televisione a Napoli
Il mondo della televisione privata a Napoli, ma non solo, dagli anni Ottanta fino alla soglia del nuovo millennio ha fortemente caratterizzato e condizionato la vita sociale e politica. Sotto la spinta della televisione locale sono stati eletti deputati e distrutte carriere politiche, letteralmente inventati personaggi dello spettacolo e modificate abitudini comportamentali. Attraverso nove storie si ripercorrono quei tempi, dove l'autore, e i diversi giornalisti che lo hanno affiancato nelle sue inchieste, mettono a nudo la Napoli a cavallo del nuovo millennio e la televisione che si evolve raccontandola. Ma poi un declino inarrestabile, specie dopo l'avvento del digitale terrestre, con una tempesta perfetta scatenata dalla politica, dagli editori e dal mercato pubblicitario lì dove invece il ""locale"""" potrebbe ancora essere una nicchia quanto mai allettante da coltivare e da esaltare.""