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Beat in rosa
C'è una parte della musica beat rimasta troppo a lungo in un cono d'ombra: quella dei complessi femminili. Accennata, talvolta afferrata fugacemente, ma mai indagata a fondo. Con ""Beat in rosa"""" si rende giustizia all'avventura dei gruppi beat femminili, tanto nei risvolti musicali che dì approccio sociale, rimanendo questo spicchio di storia degli anni '60 di importanza cardinale perché costituisce la scintilla che accenderà molte delle trasformazioni che avrebbero poi trovato compimento di lì a breve. Il percorso delle Scimmie, delle Stars o delle Najadi, come dei tanti altri gruppi rimasti misconosciuti, rimanda la certezza che attraverso la musica beat, per la prima volta, una generazione di ragazze ha lottato per superare lo steccato delle convenzioni borghesi. """"Beat in rosa"""" è il racconto di questa avventura di emancipazione."" -
Il mattino sotto la pioggia. Vita di una stilista
"Il mattino sotto la pioggia"""" è il primo capitolo di una trilogia, """"Vita di una stilista"""": tre romanzi autobiografici in cui l'autrice racconta le vicissitudini che l'hanno portata ad entrare nel mondo della moda. La storia si sviluppa attraverso varie tappe della sua vita: fin dalla tenerissima età Stefania è più simile a una giovane donna che ad una bambina, guidata da un istinto che la spinge a proteggere gli altri ad ogni costo, finendo persino con il danneggiare se stessa, se necessario. Tra dolorosi segreti abbandonati nel corridoio di un ospedale e un'esperienza di volontariato presso una comunità di recupero per tossicodipendenti, i rapporti umani rappresentano l'unica cosa che conta, e, spesso, il confine tra il raggiungimento di un obbiettivo e quella che può sembrare una sconfitta è ancora più sottile di quanto ci si possa immaginare. Al centro di tutto, l'amicizia e una volontà fuori dal comune nell'imparare il lavoro, difficile e meraviglioso, che sogna da sempre: diventare una stilista." -
Leardo è re
L'idea di un'ospitalità romagnola per le opere shakespeariane è di Tinin Mantegazza, disegnatore e scrittore ligure innamorato dell'Adriatico, che dal suo terrazzo di Cesenatico vedeva l'insegna dell'Hotel Britannia. Per la sua mente fervida è stato facile leggere sui muri dell'Hotel la storia di un Re degli albergatori con tre figlie, cui lasciare l'impero economico turistico costruito dal dopoguerra in poi facendo affari con tutti a partire dagli anglo-americani. Ecco King Lear, ovvero LEARdo e' Re, tragedia anglo-romagnola. Il soggetto era pronto, ma a dar parole al personaggio serviva un funambolo del verbo romagnolo. Ecco dunque Giovanni Nadiani, poeta e traduttore che ha forgiato un linguaggio inedito, fatto di una lega preziosa di inglese e romagnolo, con uno humor a volte malinconico, a volte esilarante, tragico e comico come la vita stessa. Il Re è uno dei tanti barboni che naufragano nei bar delle spiagge adriatiche e raccontano storie, mescolando fatti e fantasie, accompagnato dal fedele amico Cin Cin, un buffone da osteria - una coppia che ricorda due clowns felliniani, scatenati nel circo degli eventi. Ma per dare azione alla parola, ecco Giampiero Pizzol, attore, cabarettista e scrittore che, nei panni di Leardo, ha ripercorso la strada dei versi shakespeariani riportando alla luce i vari personaggi: Rosilda, regina della cucina e del cappelletto in brodo, le figlie Reganda, Gonilde e Cordelia, il Bagnino del Bagno Francia e altri ancora. Assieme a loro, ecco prendere corpo le principali situazioni in cui precipita il Re: il testamento, i viaggi, la tempesta, il processo, la locanda, la brughiera e infine il mare a cui tornare, il mare a cui parlare, il mare in cui è dolce naufragare. Perché il peggio che possa capitare è non aver mai parlato di nulla con nessuno, essere senza lingua e linguaggio, sconosciuti a se stessi e agli altri, ""senza arcnòsar piò incion, senza che incion u s'arcurda piò gnit d'incion""""."" -
Amoroso blu
"Piccolo taglio. Batticuore, che muta in mal di cuore, E poi l'incanto spezzato, che d'un tratto riparte, Capolavoro, di geniale rottura, è la vita quando all'arte, di netro si apre.""""" -
Surprise
È una sorta di bonario ""inganno"""" per il lettore Surprise, il nuovo romanzo di Loris Zecchini e già nel titolo questo è in qualche modo preannunciato. Protagoniste due sorelle, Silvana e Cleofe, che si rivedono dopo trent'anni in un imprecisato paese dei Caraibi, dopo la tragedia che aveva irrimediabilmente distrutto la vita di quest'ultima. Cleofe infatti aveva perso suo marito William, morto durante una arrampicata sul Gran Sasso; con lui condivideva non soltanto la vita coniugale ma anche quella lavorativa, gestendo insieme il laboratorio sperimentale di floricoltura di Sperlonga. Precipitata nella più cupa disperazione, che cercava di lenire ricorrendo all'alcol, era stata convinta dalla sorella a passare insieme a lei e a un amico un breve soggiorno sulle Dolomiti. Ma in seguito a una lite furibonda dovuta a un malinteso, le due sorelle si erano poi perse di vista. Ora, in una casa piena di fiori e piante rare, le due donne sembrano finalmente riappacificate... Un vero e proprio thriller metafisico, avvincente e ricco di colpi di scena: la """"sorpresa"""" di una narrazione che conduce a un finale impensabile in cui si perdono tutti i consueti parametri della """"nostra"""" realtà e tutti gli schemi."" -
I giorni sulle rive appesi
Lungo gli argini, in una terra di fiumi e di canali che rimanda non soltanto a una realtà fisica ma anche simbolica, si intrecciano le storie della protagonista e degli altri personaggi, sullo sfondo della campagna veneta del Padovano e del Polesine. Costretta dal padre a lavorare fuori casa, Adelia non immagina che a Cornaldo si innamorerà di un ragazzo estraneo al proprio ambiente e che da lui avrà un figlio. È difficile la vita di una ragazza madre alla fine degli anni Cinquanta, combattuta fra l'amore per il suo bambino e l'ostilità di un piccolo paese che non è ancora stato toccato dalle trasformazioni culturali e sociali di quegli anni. Con una sensibilità che riesce a cogliere il lato oscuro delle cose e le sfumature dei sentimenti e degli stati d'animo, Adelia riesce a trovare il proprio equilibrio. Tutto sembra predisporsi a un futuro sereno ed è allora che si consuma la tragedia. Adelia è colpita da un terribile lutto e sarà lungo e doloroso il cammino che dovrà compiere per ritornare a percepire necessaria la sua presenza nel mondo. Un romanzo, ""I giorni sulle rive appesi"""", in cui le passioni e i sentimenti narrati rappresentano, ancora una volta, gli eterni conflitti che si agitano nei cuori e nei comportamenti degli esseri umani."" -
Liriche, sonetti e madrigali
"Lo scorrere inesorabile degli anni, lo sguardo ai segni del tempo, il ricordo della giovinezza; la considerazione del mondo politico attuale in chiave satirica; l'amore con cui si può superare il pensiero della morte e l'angoscia del nulla oltre la vita; l'affettuosa attenzione per gli animali; la contemplazione della Natura, come ansia di eterno, sono i temi salienti di questo libro. Le composizioni, in controtendenza nel panorama letterario attuale, sono espresse in endecasillabi sciolti o rimanti secondo schemi definiti."""" (Dalla Prefazione dell'autore)" -
Epigrammi
"Nessuna idea è fatta col compasso: tutte anelano al cerchio, ma a malapena raggiungono l'ottagono!""""" -
Piccoli numi
Seguito ideale de ""Il libro di A."""" e di """"Sugar Baby"""", """"Piccoli numi"""" trae il suo titolo ironico da un verso del Montale dei tardi anni Settanta (""""o miei piccoli numi / divinità di terz'ordine scacciate / dall'etere"""") e sta a indicare le otto Parche più o meno Giovani - Alessandra, Alessia, Alice, Giulia, Madalina, Maria, Nicoletta, Valeria - che, in versi prosaici e prosastici, hanno il compito, come nel """"Quaderno di quattro anni"""" di Eusebio, di """"proteggere"""" il Poeta in primo luogo da se stesso e dai suoi eccessi di spleen. Con una differenza che, tuttavia, salta subito agli occhi. In Montale, nonostante """"l'ultima foglia dell'alloro"""" sia """"polverosa"""" e l'azione delle Muse giunga fuori tempo massimo (""""proteggetemi persino / dalla vostra presenza / quasi sempre inutile / e intempestiva / proteggetemi / dalle vostre spaventose assenze""""), il ruolo salvifico di tali Custodi, sebbene """"dimezzate a mezzo busto"""", non è messo in forse, ma solo coniugato al negativo (""""proteggetemi con la vostra dimenticanza""""). In Claudio Gargano, invece, avviene esattamente il contrario: da """"Alessandra"""" (la prima: """"poiché il futuro per me / significa una cosa sola / morire"""") ad """"Alice"""" (l'ultima: """"Se hai orecchie / per sentire ascolta l'eco della mia voce / che ti giunge già dal regno dei morti"""") il tema della """"fine"""" (e, collegato ad esso, quello del """"decline and fall"""") è presente, sottotraccia, in ogni testo della raccolta e, all'ombra di una """"pseudo vita"""", i """"Piccoli numi"""" non interpretano più la parte di Lari chiusi nella loro """"dubbiosa identità"""", ma solo quella di fantasmi inghiottiti nel vortice del tempo."" -
Nel Blue
"Il Blue. Un locale che brilla nella sonnacchiosa ed eterna provincia italiana. Una boule de neige dove si incrociano i destini di Leonardo e Celestino, malconci ed indomiti libertini sulla soglia implacabile della terza età. Seguendo in punta di piedi il sentiero luminoso tracciato da Sandro Penna e PierVittorio Tondelli, Donato Andreucci tesse una trama delicata: amori gay mancati, passioni brucianti, e piccoli drammi privati. Nebbie, cocktails, luci strobo, mentre un'aggiornata colonna sonora collabora attivamente a raccontare certe serate di una provincia antica, ma ormai multietnica e globalizzata. Un'agrodolce morte a Venezia marchigiana a ritmo rock. Per non dimenticare che si esiste intensamente ad ogni età."""" (Cristiano Biondo)" -
La foresta degli specchi
"Quella di Gaetano Carnibella è una poesia graffiante, che scortica l'anima, ma che non si fa beffe di essa e nemmeno si illude di essa, e neanche della sua dimora corporea, della dimora temporale e cosmica, transeunte e tragica che irretisce tutti noi pur nella alienante quotidianità del lavoro, degli stessi affetti, dell'intelligenza indagatrice, dei mille legami sociali che fanno di ciascuno di noi un nodo, più o meno personalizzato o più o meno impersonale, della rete."""" (dalla prefazione di Salvatore Stella)" -
La forma del dolore
Scritte durante le pause virtuali del call center in cui ha lavorato, nell'universo di voci che si frangono e ricompongono senza tregua, le poesie di Germano Innocenti sembrano arrivare dal desiderio di rinascita senza rivoluzioni, anarchica nella sua essenza e forte della sua stessa sottigliezza. La gratuità del sentimento opposto alle costrizioni del sociale, il gesto esasperato d'individualità calmierato in uno scorcio di umanità vociante; questa è la poesia di Innocenti, un atto d'amore che va nell'unica direzione possibile, quella della comprensione. -
Blatte resupine
Maurizio Milano (1991) vive a Gioia del Colle. ""Blatte resupine"""" è il suo primo libro."" -
La vita semplice
Viaggiare per ricercare. Lasciare andare per ritrovarsi. Questi sono i grandi temi che accompagnano queste due raccolte di poesia. L'Asia e il bosco, l'esplorazione e la città da dimenticare. Il tutto per ambire al titolo che le racchiude: la vita semplice. -
Neraneve e i sette cani. Storie di antiche violenze
"Poema di riscatto e di catarsi profonda, 'Neraneve e i sette cani' resta un trittico poematico fluido, fiabesco e complesso; indica un luogo ideale in cui regnano la Pace e l'Amore, l'Armonia e la Gioia, in definitiva la felice concordia del vivere; un Locus Amoenus, in cui vivere o morire - per dirla con Breton - non sono che soluzioni immaginarie, perché la Vera Vita è altrove. Da qui anche il sentimento, a lettura ultimata del libro, che l'autrice nello scriverlo si sia come liberata di un peso, quasi avendo saldato un debito etico con se stessa."""" (dall'Introduzione di Luigi Fontanella)" -
Squarci di buio
"Eppure io sarei uno di quelli/ che lanciano l'ultimo sguardo/ obliquo, tremante di sdegno,/ d'amore, al plotone, alla piazza;/ ma resto un minore.""""" -
Comfort zone
Seconda silloge poetica di Michela Buatti. -
Poesie
"La copertina dall'aspetto cromatico rosso mattone vuol essere un omaggio all'amato Giacomo Leopardi. Il rosso come gradazione cromatica foriera di significali diversi. Da quello della vita alla passione, dalla voglia d'amare alla lotta per conquistare l'amore. Il rosso come percezione delle fosche rappresentazioni letterarie delle eruzioni laviche, della """"Ginestra"""". Emozioni poetiche traslate come simbolo della condizione umana. Un fiore nel deserto che affronta la lava incandescente: te e rossa, crudele e distruttiva come emblema della natura matrigna, spietata, crudele, e distruttiva. Mentre il nero come rappresentazione del mistero, come misteriosa ed oscura può essere una composizione poetica"""". (Sergio Ceschini)" -
In margine ad una notte insonne
"Un ricordo. Si era in Africa allora più giovani e con meno paure. Pioveva grosse gocce che sembravano tamburi. Un vecchio passò e disse adesso smette perché gli uccelli cantano. E la pioggia smise di cadere lasciando soltanto acqua che scivolava tra le foglie e nuvole bianche spinte dal vento. Ieri pioveva ed era triste perché non c'erano uccelli nell'aria. Allora ho chiuso gli occhi e ho liberato il cuore. Mentre la pioggia smetteva di cadere sono cresciute ali sulle mie spalle e sono volato via tra i fili della luce le antenne i tetti e un orizzonte increspato come onde di mare.""""" -
E brilla nel silenzio
"Nell'immobilità dell'incredulo, Mi raccolgo, Per sbranare la vita, Berne i succhi magici, E ubriacarmi dei fumi del reale, Intanto, Succhio energie dalla terra, Polvere come nettare, Nel mio mondo immaginario."""""