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Francesco Biamonti. Le parole, il silenzio
Il lavoro critico su Biamonti, avviato da tempo, assume una fisionomia per la prima volta organica e completa. Ci sono autori per i quali la valutazione dei critici è alla fine secondaria e che contano solo sulla fedeltà del loro pubblico; e altri che hanno o continuano ad avere un (grande o piccolo) pubblico se e quando trovano critici attenti e intelligenti. L'impressione è che Biamonti appartenga a questa seconda categoria, soprattutto ora che non c'è più lui in prima persona ad alimentare, con la sua figura dolce e malinconica, con la sua parola pacata e intensa, la curiosità e la partecipazione dei lettori. -
Il Poeta, l'Alchimista, il Demone. La dottrina tetravalente dei temperamenti poetici di Gaston Bachelard
Da sempre stregati dal richiamo delle sostanze, poeti ed alchimisti sono, per Bachelard, coloro i quali traducono in immagini l'incantamento che la materia esercita sulla psiche, incantamento tanto più forte quanto più profonda è stata la loro confidenza con le sostanze elementari, quanto più essi le hanno manipolate, elaborate, ""trasmutate"""". Signori del fuoco, dell'acqua, dell'aria e della terra, Novalis, Poe, Nietzsche e Goethe, """"tipi poetici fondamentali"""", intrecciano il proprio gesto con l'opus alchemicum di Boerhaave e Fabre, Boehme e Robinet, instaurando con gli elementi una confidenza che li rende sensibili ad accoglierne le suggestioni e ad innestare su di esse le proprie dinamiche psicologiche, immaginarie, stilistiche, letterarie."" -
La mano e l'anima e altri racconti
"C'è un'omogeneità di involucro, visibile ad occhio nudo, nei tre racconti che qui si presentano, mai prima riuniti in nessuna edizione trasversale. Sono una produzione estemporanea di contorno, narrativa breve di due poeti che erano fratello e sorella: furono vergati nel primo germinare del preraffaellismo pittorico e poetico inglese, e perciò risalgono ad anni tra la fine dei Quaranta e l'inizio dei Cinquanta dell'Ottocento; e le trame sono di pittori, anche se non sincroniche: il primo e il terzo seguito, sono ambientati l'uno ai primi del Duecento, in Toscana, tra Arezzo e Pisa; l'altro a Venezia nel maturo Rinascimento; il secondo si svolge nella contemporaneità."""" (dall'Introduzione di Franco Marucci)" -
Conflitto estetico. Hölderlin, Hegel e il problema del linguaggio
Il contenuto veritativo delle proposizioni filosofiche non è indipendente dal linguaggio che si usa per esprimerle. Venuta a crollare la convinzione di un possibile uso strumentale del linguaggio, la filosofia ha trovato nella narrazione artistica, ma soprattutto nella parola poetica, un elemento concorrenziale per il raggiungimento dei suoi stessi fini. Con particolare cura teoretica l'autore ricostruisce l'itinerario filosofico di Hölderlin e il suo problematico rapporto con l'amico Hegel. La scelta di campo che progressivamente separa l'universo di riferimento estetico dell'uno dal mondo della pura concettualità dell'altro, rappresentano un paradigma di grande attualità. -
Ritorna tra gli amici. Poesie
"Ritorna tra gli amici"""" è una silloge di ventuno poesie tratte dal """"Diario Postumo"""". In un ideale Simposio, il Poeta riunisce i suoi amici più fedeli per celebrare post mortem, in uno con l'ultima ispiratrice dei suoi versi, il dio Eros che presiede al culto della philia e le conferisce il sigillo dell'immortalità." -
Benedetto Zaccaria ammiraglio e mercante
Ispirandosi alla Storia di Genova dello storico Roberto Sabatino Lopez, Tonino Conte si è avvalso del suo talento di narratore per raccontarci con spirito e poesia alcuni tra gli episodi più originali ed interessanti avvenuti nel periodo d'oro della Repubblica marinara. -
Ulisse grammofono. Due parole per Joyce
I due saggi raccolti in ""Ulisse grammofono"""" sono l'elaborazione più articolata del confronto tra il pensiero di Derrida e l'opera di Joyce: confronto di cui si trovano tracce in diversi testi del filosofo franco-algerino e che in """"Ulisse grammofono"""" prende la forma di un corpo a corpo linguistico, di una battaglia in cui le lingue vengono spinte al limite del dicibile, là dove risuona l'affermazione incondizionata come ospitalità donata all'altro: oui, yes, sì. Tra confessioni, brevi racconti di viaggio, analisi filosofiche, i saggi ruotano attorno ad alcuni temi privilegiati: il grammofono, il telefono e l'inesauribile sì di Molly nell'""""Ulisse""""; la guerra degli idiomi dichiarata da Dio in """"Finnegans Wake""""; l'impossibilità di definirsi un esperto di Joyce."" -
Auto-emancipazione. Appello di un ebreo russo ai suoi fratelli
Leon Pinsker (1821-1891) è stato il fondatore del Sionismo politico. La sua opera edita nel 1882, molti anni prima de ""Lo Stato ebraico"""" di Theodor Herzl (1896), ha contribuito a porre fra gli ebrei dell'Europa orientale, vittime designate di un'ondata di pogrom zaristi, il problema della loro identità culturale e politica. La sua proposta, come risulta dal titolo stesso del pamphlet, intende contrapporre al processo di assimilazione individuale che si veniva compiendo nelle società dell'Occidente, un processo di emancipazione collettiva, di cui dovevano essere protagoniste le comunità che vivevano nei ghetti e negli Shtetl dell'Impero russo, avente come fine la creazione di uno stato indipendente di ebrei, per gli ebrei e governato dagli ebrei."" -
Altri sogni. Altre scene. Antologia dei drammaturghi belgi contemporanei
Salvo rare pubblicazioni e rappresentazioni di alcuni ""classici"""" dell'Otto-Novecento, gli autori teatrali belgi contemporanei restano pressoché sconosciuti in Italia. La vasta produzione delle ultime generazioni di drammaturghi è andata tuttavia diffondendosi, a partire dagli anni '60 '70, nella restante scena europea. Lo studio della situazione odierna rivela una realtà sorprendente, per qualità e quantità, rilevabile nella diffusione capillare di iniziative sia sul territorio della Comunità francofona, sia su quello della Comunità nederlandese, senza trascurare le esigenze della componente tedesca. Il volume presenta ventitre campioni di una produzione eclettica e in progress, talvolta inedita nello stesso Paese d'origine."" -
Estetica (2004). Vol. 2
Questo numero della rivista semestrale di ""Estetica"""" raccoglie saggi di Olaf Breidbach, Maurizio Di Bartolo, Federico Vercellone, Alessandra Magnaghi, Francesco Camera, Giuseppina Santucci, Maria Passaro, Alessandra Orciatici, Andrea Pardini, Francesco Galluzzi, Enrica Salvaneschi, Susanna Mati."" -
Domani era bel tempo. Variazioni sul tempo-che-fa
"Domani era bel tempo"""" di Michel Cyprien è un vaporoso e spumeggiante saggio sul tema della meteorologia. Con le sue doti di brillante conversatore l'Autore conduce un divertente discorso sul """"meteo"""", costellato di citazioni e riferimenti dotti che vanno da Lucrezio a Giulio Cesare e a Plinio il Giovane, dalla mitologia hittita alla Bibbia, da Fritz Lang a Fred Astaire, da Vivaldi a Debussy e così via fino alla """"soluzione di Montreal"""" e al prevedibile avvento (ormai in atto) di un cesarismo tecnologico universale. Una conclusione che dimostra come per Cyprien, per dirla un po' alla Wilde, non c'è discorso più serio di quello fatto con leggerezza." -
Ethos e poiesis. Vol. 7: Ethos mondiale e globalizzazione.
Questo settimo volume della serie ""Ethos e poiesis"""", dedicata ad Alberto Caracciolo, cade nel quindicesimo anniversario della sua scomparsa e verte su una tematica a lui così vicina come quella dell'incontro etico tra le religioni e le culture,in cui si è distinto il progetto per un ethos mondiale elaborato da Hans Küng. La prima parte del volume (""""Testi"""") presenta due importanti documenti etici interculturali, accompagnati da un essenziale commento dello stesso Hans Küng. La seconda parte (""""Studi"""") riproduce, in versione aggiornata e ampliata, le relazioni presentate al convegno internazionale """"Ethos globale nell'epoca della globalizzazione"""", tenutosi a Genova nel novembre 2002."" -
Tra legge e virtù. La filosofia pratica angloamericana contemporanea
Nella seconda metà del Novecento la conoscenza dell'etica anglosassone in Italia è stata alquanto parziale. Si pensava che il mondo dell'etica di lingua inglese fosse stato dominato nel Novecento dallo scientismo neopositivista o pragmatista che non riusciva a concepire l'etica se non nella forma tecnicizzata dell'analisi del linguaggio o metaetica. In questo modo si è ignorata tutta una ripresa dell'etica normativa, in particolare di Kant e di Aristotele, o la ripresa del diritto naturale che ha tra i suoi principali riferimenti storici il pensiero di Tommaso d'Aquino intorno alla legge. Questo volume presenta un quadro della filosofia pratica anglosassone degli ultimi cinquant'anni. -
Galois
Evariste Galois morì in seguito alle ferite riportate in duello, il 31 maggio 1832. Non aveva ancora ventun'anni, ma aveva già troppo vissuto. Perché quella fine da tragico eroe romantico per un giovane e geniale matematico? Forse una provocazione da parte di un nemico politico o forse a ucciderlo fu davvero un amico intimo, come ipotizza questa libera rivisitazione teatrale della biografia di un padre dell'algebra moderna, ma anche di un attivista rivoluzionario e di un ragazzo in cerca d'amore. -
Kant e l'idea d'Europa. Atti del Convegno (Genova, 6-8 maggio 2004)
I saggi raccolti nel volume esaminano il progetto cosmopolitico di Kant e affrontano il problema della praticabilità del suo modello giuridico, politico ed etico in riferimento sia alla situazione e alle prospettive del processo di unificazione europea sia alle attuali discussioni sui problemi della democrazia, della cooperazione e delle relazioni internazionali. -
Sanguineti/Novecento. Conversazioni sulla cultura del ventesimo secolo
Il testo qui presentato è la rielaborazione e la sintesi di 24 interviste televisive, di circa 20 minuti ciascuna, rilasciate da Edoardo Sanguineti a Giuliano Galletta a partire dall'ottobre 2001 e fino all'aprile 2002 e andate in onda, con cadenza settimanale, sull'emittente genovese Telecittà. -
Soggettività e trascendenza. Da Kant a Heidegger
Angelo Cicatello (Palermo 1972) è assegnista di ricerca presso l'Università di Palermo e professore a acontratto di Filosofia della storia per il corso di Laura in Scienze storiche. Ha svolto diversi periodi di ricerca in Germania (Heidelberg e Marburgo), collaborando ai seminari su Kant e pubblicato il volume ""Dialettica negativa e logica della parvenza. Saggio su T. W. Adorno""""."" -
Il circolo e lo specchio. Sul fondamento in Hegel
L'intera storia della filosofia potrebbe essere letta come un'interrogazione orientata al fondamento, sin dai suoi esordi in Grecia, in cui i presocratici lo pensano come il Primo, sorgente originaria della totalità dell'essente: ""arché"""", fino alle riflessioni heideggeriane, nella seconda metà del Novecento, sul """"principium reddendae ratione"""". E proprio intorno alla questione del fondamento il pensiero filosofico è sembrato impigliarsi in una fitta rete di aporie che rinviavano alla sua stessa natura, al suo costituirsi come spazio in cui si dà disvelamento del vero, logos che """"rende la ragione ultima"""". Hegel ripensa radicalmente questa tradizione: nella struttura circolare del sistema i suoi nodi, per così dire, vengono al pettine - insieme svolti e rimodulati in una forma talmente potente da costituire, anche per il pensiero contemporaneo, un punto di passaggio ineludibile."" -
Contro i manichei
Il filosofo Alessandro di Licopoli, vissuto tra la fine del III secolo e l'inizio del IV secolo dopo Cristo, appartenne alla scuola neoplatonica di Alessandria d'Egitto. L'unica sua opera pervenutaci, il trattato ""Contro i Manichei"""", costituisce il primo tentativo di critica sistematica al manicheismo, la grande religione tardoantica che proprio in quei secoli si stava diffondendo in tutto il vicino Oriente, grazie a una intensa attività missionaria. Venuto a contatto con i diretti discepoli di Mani, Alessandro ripercorre con lucidità le vicende del mito manicheo, che abbraccia l'intera storia universale, annunciando ad ogni uomo il proprio messaggio di salvezza attraverso la conoscenza."" -
Sopralluoghi. Croce, Gentile e oltre
... Questi ""sopralluoghi"""" hanno permesso di individuare una complessa fenomenologia di forme, le quali, sottraendosi al """"controllo"""" dell'evidenza, tendono di continuo a inventare nuovi rapporti di senso, nell'orizzonte di quella filosofia di cui parla Merleau-Ponty, che non cerca """"un immediato abolito per confondersi in esso: quello che essa vuole è trasportarsi [...] sul cerchio di fuoco del visibile, del nominabile, del pensabile, dove il vedere, il parlare, il pensare attuali riannodano il legame con tutte le visioni, tutte le parole, tutti i pensieri"""". (Dalla Premessa)""