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Il calcio è poesia
Nell'anno dei mondiali di calcio, questa antologia raccoglie le più belle poesie italiane dedicate a quello che è sicuramente lo sport più amato, e forse per questo anche il più poetico. Dalle ""Cinque poesie sul gioco del calcio"""" di Umberto Saba, che riflettono l'entusiasmo di un poeta da sempre sensibile alle semplici gioie del popolo, passando per i versi quasi cantabili di Alfonso Gatto e Franco Loi, fino ai componimenti più formalmente elaborati di Vittorio Sereni, Giovanni Giudici, Edoardo Sanguineti, il libro può essere anche letto come una cronistoria di questo sport, raccontata attraverso le emozioni in parole di quelli che si possono considerare veri e propri spettatori."" -
La signora Proust
È la ricostruzione di un rapporto fra i più gravidi di conseguenze per la storia della letteratura: quello della signora Jeanne Weil, moglie del dottor Adrien Proust, col suo celebre figlio Marcel. Il libro non solo ricostruisce a tutto tondo la figura di questa donna, ma anche le caratteristiche fondamentali, culturali e umane, del suo ambiente d'origine, quello della ricca borghesia ebraica parigina nella seconda metà dell'Ottocento, consentendo di affondare lo sguardo nel terreno di coltura di una importante creazione artistica dell'età moderna: la ""Recherche"""" proustiana, non senza qualche collegamento anche con le opere minori dello scrittore, in particolare il """"Jean Santeuil""""."" -
Ricerca sulle cause delle frequenti esecuzioni a Tyburn. Con la proposta di alcune regole da applicare al comportamento dei criminali in prigione e i vantaggi ...
All'inizio del XVIII secolo, in seguito ai processi di urbanizzazione e di sviluppo del nascente capitalismo, Londra conosce un improvviso aumento della criminalità. Bernard Mandeville è tra i primi ad interrogarsi su questo fenomeno e a cercare di formulare un progetto di riforma per combattere efficacemente il crimine. Nella ""Ricerca sulle cause delle frequenti esecuzioni a Tyburn"""", apparsa nel 1725, l'autore presenta una proposta di riforma del sistema carcerario e delle esecuzioni capitali. Bernard Mandeville (1670-1733) con la """"Favola delle api"""" divenne uno degli autori più noti del suo tempo. Elaborò un'originale teoria delle passioni umane caratterizzata dalla centralità della distinzione tra amor proprio e amor di sé e intervenne nei principali dibattiti morali e politici della prima metà del Settecento."" -
Jean-Pierre Giovanelli. Una poetica dell'essere
"Tra le maggiori dell'epoca contemporanea"""", come l'ha definita Paul Virilio, l'opera di Giovannelli ha destato in Francia grande attenzione tra critici e filosofi per la capacità di coniugare le differenti istanze che si muovono nel panorama dell'arte contemporanea (Land Art, Virtual Art, installazioni, ecc.) ed elementi di riflessione filosofica e psicoanalitica (da Baudrillard a Lacan). È a questa singolare iunctura di arte e filosofia che Thenot dedica il suo saggio focalizzando la sua attenzione sul tema dell'Essere quale nota fondamentale della partitura artistica di Giovannelli: un Essere inteso non come concetto astratto e generalissimo ma come materialità, e più precisamente come gli elementi naturali che formano il cosmo: acqua, aria, fuoco, terra." -
Teoria dell'ambizione (codicillo politico e pratico d'un giovane abitante di Épône)
Di nobile nascita, di bell'aspetto, precoce e brillante avvocato, gradito alla regina Maria Antonietta, Hérault de Séchelles poteva nutrire per sé qualsiasi progetto. Ma la sua folgorante traiettoria fu interrotta da un vizio pericoloso, il gusto dell'irrisione, che nei complicati anni della Rivoluzione non gli fu perdonato e finì per costargli la vita. Giunto al vertice della Convenzione nel partito di Danton, venne ben presto accusato di tradimento e ghigliottinato. -
Sabrina e l'arte della felicità. Notiziario instabile di un cronista di provincia
Il giornalista Giuliano Galletta raccoglie in questo volume i suoi più acuti e divertenti ""Venti righe"""", i brevi elzeviri per anni pubblicati quotidianamente sulla prima pagina de """"Il Secolo XIX"""". I primi risalgono ai drammatici giorni del G8 a Genova, ma in generale i temi trattati in questi pezzi variano dalla politica alla letteratura all'attualità, e vengono affrontati dall'autore con uno stile ironico e brillante, che tende a ridimensionare la gravità delle notizie spesso enfatizzate dai giornali."" -
Il Cantico dei cantici. Interpretatio ludica. Testo originale a fronte
L'ignoto autore di questo poema scrisse probabilmente tra il secolo VI e IV avanti Cristo, utilizzando però materiale più antico, che potrebbe risalire ai tempi di Salomone. Il Cantico è un inno all'amore di due giovani, descritto con un linguaggio ardente e audace. Sia la tradizione ebraica che quella cristiana hanno però sempre sostenuto l'interpretazione allegorica, vedendo in questo libro sacro una celebrazione dell'alleanza tra Dio e Israele. La presente edizione del Cantico, curata da Enrica Salvaneschi studiosa di letterature comparate e poetessa, intende recuperarne il significato originario, che rivaluta l'amore umano, fatto di passione e desiderio, spesso degradato e profanato, ma pieno di una sua sacralità. -
Non vi dimenticherò mai, bambini miei di Auschwitz
Per mezzo secolo sono rimasta in silenzio. Non volevo somigliare a quei soldati di Verdun che irritavano i giovani con i racconti della loro guerra. Tuttavia sul mio braccio, in quel punto, c'era sempre il tatuaggio: A 16727. Il numero di matricola di Auschwitz. Auschwitz-Birkenau per l'esattezza. È il nome di quell'acquitrino polacco dove fu costruito il peggiore tra i campi di sterminio. Con la camera a gas e il forno crematorio. Io tornai. I bambini con i quali sono partita, loro, duecento piccoli orfani ebrei, non tornarono, furono gassati subito dopo il loro arrivo al campo, erano troppo giovani per lavorare. Io avevo diciassette anni. I miei genitori non hanno fatto ritorno dalla deportazione. Papà aveva cinquantatre anni, mamma ne aveva quarantuno. Agli occhi dei tedeschi erano troppo vecchi. -
La decostruzione del politico. Undici tesi su Deridda
Un sisma di inedita forza sollecita lo spazio del politico e le sue categorie. L'esigenza di un ripensamento radicale del politico è diventata ineludibile. Attraverso un confronto con l'intera opera di Derrida, l'autore rilegge, in un'ottica decostruttiva, i principali temi che innervano la tradizione filosofico-politica dell'Occidente: il ""lògos"""" come elemento che definisce la politicità specifica del vivente umano; l'invenzione del """"nòmos"""" in Grecia antica e la nascita del teologico-politico; il potere sovrano nel suo essenziale legame all'eccezione e al sacrificio; il rapporto tra ius e iustitia; l'eredità di Marx, il messianico e l'a-venire della democrazia. Le undici tesi sono però anche un tentativo di ripensare la decostruzione del politico al di là dei limiti del testo in senso stretto e dell'interpretazione. La decostruzione del politico non può muoversi, semplicemente, nella biblioteca filosofica della vecchia Europa. Perché la decostruzione - come Derrida ha scritto - e ciò che accade: nelle cose stesse, nella storia, nello spazio reale del politico; è l'essere-in-decostruzione dell'epoca fallogocentrica in cui si è costituito ed è stato pensato lo spazio del politico come spazio dell'Uno sovrano e comunitario, o meglio, co(im)munitario, teso alla salvaguardia della vita - bios o zoé."" -
Giudizi del lettore. Pareri editoriali
Giorgio Caproni, uno dei grandi protagonisti della poesia del Novecento, è stato negli anni Sessanta lettore per l'editore Rizzoli. Leggeva manoscritti, per lo più di narrativa, italiana, ma anche straniera; inviava una relazione circostanziata con riassunto articolato del testo, giudizio motivato di lettura, possibilità di collocazione nell'ambito delle collane dell'editrice. Il grande poeta vi lavora con impegno e con intelligenza critica. I suoi riassunti diventano dei piccoli racconti, nella prosa secca e arguta, che è la sua cifra. I giudizi sono sempre franchi e a volte affilati. Tra i narratori italiani passati al suo vaglio vi sono Bonaviri, Crovi, Joppolo, Maurensig, Morselli, Saito, Sanminiatelli, Sgorlon, Strati, Vaime. Le schede riguardano anche una serie di narratori stranieri, soprattutto francesi (Skvorecky, Vassiokos, Brassens, Chabrol, Tillon, ecc.). Una scheda quanto mai interessante è quella relativa al pluribocciato (editorialmente) Guido Morselli, tanto più che - come si è detto - Caproni non lo boccia affatto ma, suggerite alcune revisioni per l'autore, esorta l'editore alla pubblicazione. Da queste schede discende anche un'idea del romanzo: da una parte il fastidio per gli irriducibili del Neorealismo e per le varie scelte alla moda (giochi linguistici e argomenti erotici), dall'altra l'apprezzamento per l'ironia e il paradosso, e in generale l'attenzione al rovesciamento della prospettiva consueta e al procedere contrappuntistico della narrazione. -
Heidegger e Aristotele: verità e linguaggio
Il saggio ha l'obiettivo di mostrare il contributo di Heidegger a una lettura rinnovata del pensiero aristotelico attraverso la stretta relazione tra l'essere e il linguaggio. -
Etica, religione e storia. Studi in memoria di Giovanni Moretto
Sullo sfondo del primato etico e religioso dei principi di libertà e di eguaglianza si snoda con apertura europea, preceduta da un breve testo poetico di A. Zanzotto, la ricca teoria di Studi filosofici dedicata dagli amici e dagli scolari, a meno di un anno dalla scomparsa, alla memoria di Giovanni Moretto (1939-2006), sacerdote e filosofo, storico del pensiero religioso liberale. Il titolo ""Etica, religione e storia"""", sotto il quale sono raccolti, nella varietà dei temi e delle prospettive, i saggi di insigni studiosi europei e italiani, allude insieme alle distinte e correlate linee problematiche lungo le quali si è sviluppato, nelle vicinanze dell'interrogazione di Giobbe e della domanda di Cristo sulla Croce, dei problemi del male, della sofferenza e della storia, l'itinerario filosofico e religioso di Moretto, ispirato, nella sempre rinnovata ricerca della destinazione ultima dell'uomo, al pensiero dei suoi due geni tutelari, Alberto Caracciolo (1918-1990) e Pietro Piovani (1922-1980), fedele fino alla fine al ricordo di eroismo e santità di Teresio Olivelli (1916-1945), martire a Hersbruck."" -
Palinsesti montaliani. Riletture in trasparenza
Il volume raccoglie una ricca serie di riletture testuali dell'opera matura di Eugenio Montale, soprattutto tra ""Le occasioni e La bufera"""". Al centro della riflessione si pone soprattutto il problema critico dei rapporti fra il poeta degli """"Ossi"""" e i diversi filoni della 'tradizione, da Dante e Petrarca ai grandi esponenti della lirica moderna, italiana ed europea. Modernità e tradizione si legittimano reciprocamente in Montale - è la tesi implicita che anima lo studio della Vacante - in quanto il poeta moderno sa reinventare, nella esatta consapevolezza della distanza che lo separa da esso, il significato e la forza intrinseca di un canone, e nello stesso tempo sa costruire con forza un'altra pronuncia e un altro senso del dire, in cui si esprime la coscienza inderivabile di un tempo nuovo."" -
Notabene. Quaderni di studi kierkegaardiani. Vol. 5: Le malattie dell'anima. Kierkegaard e la psicologia.
Cosa intende Kierkegaard quando parla di psicologia? In cosa si differenzia dal sapere speculativo e sistematico? Perché nelle sue opere utilizza questo particolare tipo di ingagine per lo studio di fenomeni esistenziali e stati d'animo fondamentali quali l'angoscia e la disperazione e in relazione a categorie etico-religiose come la ripetizione? -
L' esperienza precaria. Filosofie del sensibile
Attraverso un esame di autori teoricamente e storicamente distanti, il libro si propone di mostrare come la sfera del ""sensibile"""" non sia affatto un luogo caotico e oscuro."" -
Sindrome occidentale. Conversazioni fra un archeologo e uno storico sull'origine a Roma del diritto, della politica e dello Stato
Il testo si presenta nella forma di un dialogo tra un archeologo e uno storico sul problema dell'origine di Roma dal punto di vista del diritto, della politica e dello Stato. Carandini discute di istituzioni e ordinamenti dell'età di Romolo sullo sfondo del paesaggio e dei monumenti pubblici di Roma usati come pietre di paragone per saggiare la validità delle notizie tramandate da Catone, Cicerone, Livio sulla ""cosa pubblica"""" della prima Roma."" -
Nella gola dell'eone (Ti saluto mio secolo crudele). Immagini del XX secolo. Catalogo della mostra (Genova, 7-30 novembre 2006)
Il volume è il catalogo della mostra di Genova (Palazzo Ducale, 7 - 30 novembre 2006). L'esposizione presenta un inedito Ceronetti tramite suoi collages dedicati al ventesimo secolo, provenienti dalla Biblioteca Cantonale di Lugano - Fondo Ceronetti. -
Il laboratorio dell'anima. Immagini del corpo nella filosofia di Immanuel Kant
Il filosofo della legge morale in perenne lotta contro le passioni corporee avrebbe, secondo una logora vulgata, semplicemente eluso il tema del corpo nella costituzione della soggettività etica. Vincenzo Bochicchio ricostruisce, in questo testo, l'immagine che Kant, nei margini della sua filosofia, si fa del corpo. -
Svet. La luce splende nelle tenebre
Svet non aveva mai trovato in Italia la via di un grande palcoscenico prima della messa in scena voluta dal Teatro Stabile di Genova. Tolstoj vi lavorò a lungo negli ultimi anni della sua vita, ma finì col lasciarlo incompiuto nel quinto atto. Svet (alla lettera ""luce"""") venne pubblicato postumo nel 1912, a Berlino, con il titolo provvisorio di """"I Svet vo tme svetit"""" che cita un verso del Vangelo dI Giovanni (E la luce splende nelle tenebre). Nella pièce prendono vita i principali motivi che ossessionarono Tolstoj e il """"tolstojsmo"""": la concezione evangelica dell'esistenza, l'anticlericalismo, il rifiuto della violenza, il tema della non resistenza al male. Lo spettacolo dello Stabile di Genova è andato in scena con la regia di Marco Sciaccaluga e l'interpretazione di Vittorio Franceschi nel ruolo del protagonista."" -
Tra esistenza e pensiero. Saggio su Jean Wahl
Al filosofo francese Jean Wahl, che introdusse Hegel in Francia negli anni Trenta e la cui influenza segnò il pensiero di Sartre e Levinas, Riccardo Piaggio dedica un ricco studio, attento non solo agli sviluppi della filosofia di Jean Wahl, ma anche alla vicenda storica di un uomo che subì, in quanto ebreo, l'internamento nel campo di concentramento Drancy. Wahl riuscì poi a fuggire in America dove fondò ""l'Ecole libre des hautes etude"""", per poi ritornare a Parigi e dare vita al """"Collège philosophique"""".""