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Non date le parole ai porci. Prove di libertà di pensiero su cose della mente e cose del mondo
"Se ai ragazzi che crescono i genitori, gli insegnanti, i maestri di vita, invece di insegnare i tanti significati che costituiscono il senso della vita, insegnassero che la vita non ha senso, cosa accadrebbe? Forse accadrebbe che la maggior parte dei giovani si toglierebbe la vita prima dei trent'anni? O forse accadrebbe che, non più attaccati ai propri significati con i quali difendersi e aggredire, imparerebbero un nuovo modo di stare al mondo, non più generatori o trasmettitori di illusioni, ma invece più attenti alla propria e altrui umanità, alla comune verità, non più portatori di una sorte particolare, ma uniti dal medesimo destino?""""" -
Francesco. Il cristianesimo semplice di papa Bergoglio
"Per il credente la battaglia è sempre interiore, spirituale. Per questo è possibile combattere dopo aver rinunciato alle armi. Il cristianesimo non è la corazza che mette al riparo dagli assalti di un mondo ostile. Il cristianesimo, al contrario, è la consapevolezza di essere nudi, ma di una nudità che è adesione felice alla condizione di essere umano. Se si riflette sull'incarnazione, ci si rende conto che è la pienezza dell'umanità a rendere possibile l'esperienza della fede. Non si è cristiani contro la propria umanità, ma nella propria umanità.""""" -
Friedrich Nerly a Portovenere. Estate 1828. Ediz. italiana e tedesca
Con questa plaquette Dietrich Lückoff ricostruisce il viaggio in Italia di un pittore tedesco appena ventenne, approdato nel 1828 a Porto Venere e tornato a casa con alcuni dei più bei paesaggi che siano mai stati dipinti sulle rive del Golfo della Spezia. -
Fichte e l'anarchia del commercio. Genesi e sviluppo di «Stato commerciale chiuso»
Il presente studio monografico affronta il problema della genesi e dello sviluppo del concetto di ""Stato chiuso dal punto di vista commerciale"""" nella riflessione di Johann Gottlieb Fichte. Prendendo in esame la non esigua bibliografia sul tema e le più recenti acquisizioni della Fichte-Forschung, il saggio cerca di mostrare come sia possibile rintracciare, nel percorso teorico fichtiano, una correlazione essenziale tra il fondamento della dottrina della scienza come """"sistema della libertà"""" e la teoria dello Stato chiuso commercialmente così come viene sviluppata da Fichte a partire dal 1800. La """"chiusura commerciale"""" appare a Fichte, nella specifica congiuntura storica in cui si trova a operare, la sola via per reagire all'""""anarchia commerciale"""" e, dunque, per rendere praticabile la dottrina della scienza come inesausto sforzo di razionalizzazione dell'esistente."" -
La sapienza degli antichi
"Colui che è maggiormente in grado di richiamare alla memoria i beni passati, e che rivolge il pensiero ai momenti più fulgidi e radiosi della sua esistenza, distogliendolo invece da quelli più bui e tormentati, riuscirà a liberarsi del tutto dalle pene che lo affliggono, o per lo meno a ridurle e a mitigarle, mescolando ad esse un sentimento opposto. Come un profumo, che è sempre gradevole all'olfatto, ma che allo stesso tempo serve come rimedio contro i cattivi odori, così il pensiero della felicità può essere di fondamentale aiuto nei momenti difficili, per coloro che non rinunciano al piacere dei bei ricordi e che non incolpano di tutto sempre e soltanto la fortuna. Non dobbiamo quindi cadere nell'errore di criticare ingiustamente il libro della nostra vita, se in esso troviamo una sola cancellatura, mentre tutto il resto è pulito e integro."""" (Plutarco)" -
The end. Il finale dei film
Come finisce ""Via col vento""""? Tutti in coro insieme con Rossella O'Hara: """"After all, Tomorrow is another Day!"""" (""""Dopotutto, domani è un altro giorno!""""). E come inizia? Qui la memoria di solito ha qualche difficoltà. Mentre tutti ricordano gli incipit dei grandi romanzi (dall'Odissea ai Promessi Sposi a Moby Dick). Quanto il film s'identifica con il suo finale? Perché gli sforzi di registi e produttori si concentrano proprio sul the end? """"This is the end/ Beautiful friend/ This is the end/ My only friend, the end/ Of everything that stands,/ The end..."""", canta Jim Morrison alla fine di """"Apocalypse Now"""". E quante apocalissi private e collettive ritroviamo nei finali dei film? Forse i finali possono essere letti persino come forme di agnizione assoluta, epifania che svela qualcosa che ci riguarda, al di là del film e del suo significato? Allora il Finale è, per dirlo con Conrad, """"The secret sharer"""": il nostro complice compagno di viaggio di lettori e spettatori."" -
Il demoniaco nella scrittura. Kierkegaard e lo specchio della pseudonimia
Il carattere demoniaco attraversa come un filo rosso gran parte della letteratura kierkegaardiana, assumendo le forme più varie. Nonostante il filosofo danese non dia mai una definizione univoca di tale carattere, cenni più o meno espliciti al ""demoniaco"""" in quanto """"chiusura"""" o assenza di comunicazione si ritrovano in tutta la sua opera. Scrivere è rivelarsi e al contempo nascondersi, e in quest'arte Kierkegaard è stato un maestro indiscusso. La scrittura diventa parte di un processo creativo che va al di là della mera produzione letteraria e artistica, e l'uso della pseudonimia è profondamente radicato nell'ambiguità del carattere demoniaco. Il tentativo kierkegaardiano di unificare la moltitudine di voci pseudonime attraverso la rilettura dei propri scritti in chiave religiosa fa parte di questo stesso processo d'introspezione e autoriflessione. In una sorta di """"autobiografia involontaria"""", i diversi """"io"""" dell'autore vengono oggettivizzati nei vari pseudonimi, creando cosi nella scena letteraria un teatro di personaggi in cui può continuamente portare avanti il dialogo con se stesso."" -
Notabene. Quaderni di studi kierkegaardiani. Vol. 9: Kierkegaard duecento anni dopo.
Nel 1846, un Kierkegaard poco più che trentenne iniziò ad annotare le proprie riflessioni in quaderni sul cui frontespizio tracciava un granile ""NB"""" (ovvero: NotaBene). Con questa sigla soleva indicare ciò che si proponeva di tener presente, ciò su cui voleva richiamare l'attenzione, ciò che richiedeva un commento, ironico, serio o ammonitore. Nello scegliere NotaBene come titolo dei Quaderni di studi kierkegaardiani, si è voluto, quindi, utilizzare la stessa sigla adottata dal filosofo danese per i suoi appunti, ad indicare una """"ripresa"""" del suo esercizio di pensiero. Il logo dei Quaderni, che riproduce il disegno di un uomo con. il cannocchiale, sorta di """"autoritratto"""" di mano dello stesso Kierkegaard, vuole poi sottolineare un duplice aspetto della sua fisionomia intellettuale: quello dell'osservatore accurato e quello dell'ironista acuto e mordace, capace però anche di autoironia. Sono questi, infatti, i tratti che hanno reso il filosofo danese uno dei pensatori più lucidi e incisivi del pensiero moderno, capaci di esercitare una profonda influenza in ogni ambito dell'attività intellettuale e artistica del Novecento."" -
Crimini contro l'ospitalità. Vita e violenza nei centri per gli stranieri
Tra denuncia politica e reportage filosofico, questo libro è un viaggio in un centro di identificazione e espulsione, quell'Ade invisibile e nascosto dove vengono relegate le scorie umane della globalizzazione. Ma il viaggio diventa occasione per riflettere sui campi per gli stranieri, sulla retorica ambigua dell' accoglienza. Dove finisce la protezione umanitaria e dove comincia il controllo poliziesco? ho stato di permanente emergenza ha sottratto gli stranieri al diritto e ha permesso che, in una continuità inquietante con il passato, si materializzasse in Europa lo spettro del ""campo"""". Il neorazzismo è la convinzione che ciascuno debba vivere nel proprio paese, la reazione alla mobilità degli esseri umani, la pretesa di bandire gli indesiderabili. Mentre mette allo scoperto il dispositivo dell'immigrazione, l'autrice indica gli effetti perversi di una politica che fa appello alla paura e si interroga sui pericoli di una democrazia che non conosce il valore della coabitazione."" -
Scritti sul teatro
Vengono qui raccolte le recensioni teatrali di Irene Némirovsky, apparse nel 1934 sul quotidiano francese ""Aujourd'hui"""". Anche in questi brevi testi sembra riflettersi la straordinaria intensità narrativa della grande scrittrice di origine ucraina e la sua capacità di descrivere con finezza anche le più tenui sfumature dei sentimenti umani. Nei suoi scritti dedicati al teatro, la Némirovsky ha saputo conciliare magistralmente l'acutezza dello sguardo critico con l'efficacia e la purezza della sua prosa, in cui la critica ha immediatamente riconosciuto un forte e solido legame con la grande tradizione del romanzo ottocentesco, che costituisce la cifra stilistica più notevole, e più incantevole, della scrittrice. Postfazione di Stefania Trifilo."" -
Lavoro e protezione. Quali scenari
La fine della crescita economica ha intaccato il lavoro che la società industriale ci ha consegnato. Se ne va il lavoro-posto di lavoro che ha garantito per lungo tempo la quasi-piena occupazione e salario e protezione a chi ne era interessato. Ora, hanno sempre più spazio disoccupazione di massa e precarizzazione. Aumentano sempre più i senza-lavoro, le cui capacità sono giudicate socialmente improduttive. Se ne va anche la protezione legata a quel lavoro. Se la ""nuova"""" efficienza economica e le """"nuove"""" competenze sociali vanno pagate con l'esclusione di una parte consistente di lavoratori, è difficile parlare di appartenenza a una stessa società. Ci si deve chiedere se possa esistere una soglia di tolleranza di invalidazione sociale in una società democratica, come rimettere in gioco socialmente fasce di popolazione invalidate e battere la disaffezione che può incidere pesantemente sulla coesione sociale. La solidarietà è la base del patto sociale. È l'inclusione di tutti da perseguire poiché tutti possono e devono dare. Nessuno è inutile. Ciò richiede una rifondazione del concetto di """"lavoro""""' che ricomprenda in sé ogni attività umana socialmente utile agli altri."" -
Satan's circus
Tre storie che si rincorrono negli anni e nelle rotte che collegano il vecchio e il nuovo continente tra crudeli dark lady, feroci pellerossa e ideali di libertà. Un mondo crudele e antico che scompare per lasciare il posto alle sanguinarie ombre di un potere immenso e occulto dove tutti sono vittime e carnefici di un grande spettacolo: Satan's circus. -
Primo rapporto sull'immigrazione in Liguria
Il Centro Studi Medi con il ""Primo Rapporto sull'immigrazione in Liguria"""" allarga il suo ambito di analisi, per diversi anni legato solo al contesto genovese. Con questo strumento vogliamo dare una lettura attenta all'evoluzione della popolazione straniera soggiornante in Liguria analizzandone le dinamiche legate alla residenza, al lavoro e alla scuola. Questi dati confermano un percorso di stabilizzazione che procede pur risentendo, come è logico, dell'ormai lungo periodo di crisi economica. Oltre all'analisi dei dati statistici proponiamo un saggio dedicato ai risultati di una ricerca-azione in cui giovani stranieri universitari sono protagonisti di una sperimentazione di peer-tutoring nelle scuole genovesi."" -
Achille, o dell'attesa. Per una genealogia sovverziente dell'attesa, per un'attesa che sovverta
Molteplici parole, in tutti gli idiomi, nascono ovvero diventano ambivalenti. Ciascuna di queste parole si contraddistingue per avere almeno ""un altro da sé"""", è sede quanto meno di due sé consistenti, gestiti dalla regola dell'alternanza, e, per questa ragione, le parole ambivalenti sono le più prossime agli esseri umani. """"Attendere"""", e la sua sostantivazione """"attesa"""" si dibattono in tale ambivalenza, la quale rimanda alla contrapposizione tra il sé, costruttivo ed evolutivo, dell'attesa che evidenzia i tratti cromosomici della perseveranza, della lentezza, della quiete, della pacatezza, della costanza, dell'accortezza, della pazienza e del mistero; e il sé, distruttivo e involutivo, dell'attesa la quale effigia i tratti fisionomici dell'angoscia, dell'esitazione, della paura, della in-azione paralizzante."" -
De contemptu (Dallo Schelling tardo)
C'è chi attende la liberazione dal sapere come un tempo si attese la venuta del Cristo: a corrispondere nei dettagli a questa che pare un'affermazione perlomeno strana è Carulli in questo suo nuovo densissimo scritto. Allora le nobili ovvietà che pimentano la civiltà sono inondate da una luce livida che ha per precedente il primo grande odio rimosso dalla civiltà stessa: quello provato dal Cristo sulla croce nei confronti del Padre. Da lì si dipartono e si intrecciano infiniti cammini che pensavamo essere privi di incroci tra loro. E che giungono sino a noi: la secolarizzazione, per azzardare una definizione di questo concetto confuso, diviene così l'età in cui il distacco dal Padre si sta producendo, ora, sotto i nostri occhi. Questo perché, e a questo serve allora questo saggio (che sceglie come guida, tra gli altri, l'ultimo Schelling), non v'è cosa più drammatica della contemporaneità a Cristo: essa è lo stigma della disfatta incombente che investe ed investirà sempre la storia, l'umanità tutta, la filosofia stancatasi una buona volta di sapere. Indovinare dove e come tenderà quella a prodursi ora, è facile come ai tempi dei re di Francia indovinare quale delle mazarinettes dovesse rimanere incinta per prima. Detestarla, invece, come ricusò il Figlio sulla croce, è l'atto più elementare. -
Mickey Mouse. Testo tedesco a fronte
"Mickey Mouse raffigura il fatto che la creatura può continuare a esistere anche quando si sia spogliata di ogni rassomiglianza con l'umano. Esso spezza la gerarchia delle creature concepita a partire dall'essere umano. Questi film sconfessano ogni esperienza in modo più radicale di quanto sia mai accaduto. In un tale mondo non vale la pena di fare esperienze"""". (Walter Benjamin)" -
In attesa di giudizio
"Lei può ricostruire dove era la mattina del 4 novembre 2011?"""" chiede il magistrato. """"Solo in parte"""", ammette Marta. Prova a ricordare, con voce apparentemente ferma. Ma dentro di lei è tutto un ribollire di sensazioni penose, che la costringono a ripercorrere a ritroso il tempo per immedesimarsi nella se stessa che era quando l'alluvione aveva travolto Genova e annientato la sua anima. Perché lei, allora, era il sindaco. Mescolando inchiesta, racconto e memoria, Marta Vincenzi ricostruisce le drammatiche vicende dell'alluvione del 4 novembre 2011, quando era sindaco di Genova." -
Formema
Il compito di questa ricerca consiste in un'indagine condotta all'interno dell'idea di formazione, provando a svelarne la forma costitutiva attraverso lo studio della sua essenza profonda. -
Le avventure di Ismail
"Una gabbia per l'allevamento dei tonni è il suo primo ricordo. In quel tratto del mar d'Africa a una decina di miglia dalla costa, i pescatori catturano i giovani tonni e li nutrono fino alla mattanza. Lui è attaccato a una rete metallica circolare di una ventina di metri di diametro, con una passerella da cui si butta il mangime ai pesci. Ma non è esattamente aggrappato. E legato con una corda alla schiena di qualcuno che artiglia la rete. Chi è l'uomo? Suo padre? E che ne è stato della madre? Non chiedetelo a lui. Non sa nulla e non ricorda nulla. All'alba è perso tra sonno e veglia. Per tutta la notte ha udito i lamenti degli altri appesi alla gabbia dei tonni. Ogni tanto sentiva qualcosa premere sull'uomo a cui è legato, e quando si è fatto chiaro ha visto al di là della rete i grossi pesci argentati fissarlo con i piccoli occhi neri orlati di bianco e tuffarsi nella schiuma.""""" -
Gli ebrei mangiavano carne umana? E come la preparavano? Testo francese a fronte
Pubblicato nel 1764 in un volume anonimo di miscellanea intitolato ""Contes de Guillaume Vadé"""", questo testo affronta, attraverso l'ironia, il tema del rapporto tra cultura, religione e antropofagia, con particolare riferimento alla tradizione ebraica. Il tema dell'antropofagia non è una semplice trovata comica: benché poco noto, è presente in tutta l'opera di Voltaire, al limite dell'ossessione, e in questo testo trova la sua consacrazione. Un libro che sicuramente farà discutere, ma che contribuisce a darci un'immagine più realistica di uno dei padri dell'Illuminismo e del rapporto tra filosofia e antisemitismo.""