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Nuovi habitat. Ediz. illustrata
Le innovazioni tecnologiche degli ultimi anni hanno permesso una maggiore libertà espressiva ad architetti e costruttori, ora capaci di riconvertire in spazi abitabili qualsiasi tipologia di edificio. Vivere in un ambiente dinamico e accogliente e, nello stesso tempo, poter risiedere in uno spazio unico e non convenzionale, oggi è possibile. Il testo è una rassegna di progetti che evidenziano le nuove tendenze nel campo della ristrutturazione attraverso una selezione di progetti realizzati dagli architetti più affermati del momento, mostrando come un'antica fabbrica, una fattoria o qualsiasi edificio possano essere trasformati in spazi abitativi moderni e originali. -
Le pizze e le focacce. Ediz. illustrata
Pizze, focacce e tortini sono varianti di un'unica ricetta originaria, passata attarverso innumerevoli modifiche negli ultimi 3000 anni. Oggi, pronunciando la parola pizza, si puó essere certi di non essere fraintesi in nessun parte del mondo. -
Storie e leggende napoletane
Nell'edizione nazionale delle opere di Benedetto Croce, questo volume presenta ""Storie e leggende napoletane"""", uno dei titoli crociani più noti e amati dal pubblico. Sono, potremmo dire parafrasando lo stesso Croce, «storie poetiche», come «un piccolo poema in prosa» è stato definito il primo dei saggi che apre la raccolta: Un angolo di Napoli. L'immagine iniziale del libro, di Croce che si leva dal tavolino e si affaccia dal balcone del suo studio per osservare l'angolo della vecchia Napoli dove il suo «animo si fa antico», è l'emblema della profondissima 'pietas' del filosofo per la sua città, per le sue storie e per i suoi luoghi."" -
Teoria e storia della storiografia
"Qualche schiarimento richiede la designazione che porta il volume come """"quarto"""" della mia Filosofia dello spirito; della quale, a dir vero, non forma una nuova parte sistematica, ed è da considerare piuttosto approfondimento ed ampliamento alla teoria della storiografia già delineata in alcuni capitoli della seconda parte, ossia della Logica. Ma il problema della comprensione storica è quello verso cui tendevano tutte le indagini da me condotte intorno ai modi dello spirito, alla loro distinzione ed unità, alla loro vita veramente concreta che è svolgimento e storia, e al pensiero storico, che è l'autocoscienza di questa vita. In certo senso, dunque, ripigliare di proposito, dopo il lungo giro compiuto, il discorso sulla storiografia, traendolo fuori dai limiti della prima trattazione, era la più naturale conclusione che si potesse dare all'opera intera. Il quale carattere di """"conclusione"""" spiega anche e giustifica la forma letteraria di quest'ultimo volume, più serrata e meno didascalica di quella dei volumi precedenti."""" (Dalla prefazione dell'autore)." -
Autocensura e compromesso nel pensiero politico di Kant
Considerato da non pochi dei suoi contemporanei come un ""democratico radicale """", Kant è stato in seguito stilizzato da una radicata e composita tradizione interpretativa a teorico dell'obbedienza all'autorità costituita, e questo a causa della sua negazione del diritto di resistenza. Punto di partenza della presente ricerca è proprio tale negazione: essa, mentre rassicurava le corti tedesche, al tempo stesso permetteva di affermare l'irreversibilità della Rivoluzione francese. Emerge qui con chiarezza la ricercata """"ambiguità """", la """" doppiezza"""" di Kant, costretto ad un logorante esercizio di autocensura, ad una continua dissimulazione, tormentosa anche sul piano morale, per sfuggire al controllo delle autorità di censura e del potere politico. In questo quadro si procede ad una rilettura del pensiero politico di Kant; che, se è sufficientemente noto il difficile rapporto del filosofo con la censura, non sembra sia stata finora indagata la connessione tra """"persecuzione e arte dello scrivere""""; ma forse è solo questa indagine che può permetterci di sbarazzarci dell'oleografia tradizionale, per collocare Kant in una luce nuova, più umanamente drammatica e inquietante."" -
Capire e dissentire. Cicerone e la filosofia di Epicuro
Il presente studio si propone in prima battuta di mettere a fuoco i tratti e le peculiarità della formazione filosofica di Cicerone, ma si sviluppa poi più determinatamente con lo scopo di inquadrare il rapporto di Cicerone con la filosofia epicurea. Alla conclusione della ricerca Cicerone si confermerà quale fiero avversario dell'Epicureismo, eppure risulterà un avversario intelligente, in grado di capire e di riportare con grande acume il pensiero della controparte, a volte con qualche intenzionale forzatura nell'interpretazione, sempre però con l'obiettivo di potervi opporre un punto di vista e un percorso d'azione alternativo. L'Epicureismo ha dunque giocato un ruolo importante nella formazione filosofica di Cicerone: dottrina solida e dogmaticamente impegnativa, paradossalmente si è dimostrato utile in vista dell'elaborazione di un pensiero più scettico e probabilista, ma anche più stoicamente impegnato nei confronti della realtà concreta di tutti i giorni e di quel preciso momento storico costituito dalla fine della Repubblica romana. -
Finis Europae. Una catastrofe teologico politica
La relazione di filiazione e di contrasto tra Europa e Stati Uniti, tra unità politica e categorie teologico politiche costituiscono i fuochi tematici attorno a cui ruota la presente ricerca. Il processo storico di consunzione ha condotto alla morte politica dell'Europa e all'emergere della ""terra promessa"""" americana, in cui il divino ha compiuto il suo esodo in un nuovo mondo. Di fronte alla recente riscoperta delle """"radici cristiane dell'Europa"""", è forse opportuno ricordare come dalla matrice europea sia sorto un Regno della tecnicizzazione, in cui la persona è stata declassata a centro di pulsioni individuali e l'unità politica si è pervertita nella gabbia d'acciaio di un sistema sociocratico. Senza la pretesa di risposte conclusive, il libro s'interroga sulla possibilità di ritrovare una relazione tra concetto di persona e unità politica, sulla pensabilità di una persona pubblica in grado di spezzare l'eterno presente del Regno della Tecnica. Epimeteo, """"colui che impara solo dopo"""", è un gruppo di lavoro costituitosi da alcuni anni attorno al progetto di ricerca di taglio teologico politico """"Unità politica e Persona""""."" -
Le autobiografie di Dante
Nell'opera di Dante si sa che l'autobiografismo è una disposizione dominante: nella Commedia Dante ha scritto la sua autobiografia usando due diversi registri, nettamente diversi l'uno dall'altro. Ragionando sugli stessi eventi, ha scisso il suo racconto autobiografico in due racconti: uno, si potrebbe dire, scritto con la penna di Beatrice, e intonato al motivo del ""traviamento"""" e del conseguente viaggio oltremondano, l'altro scritto con la penna di Cacciaguida, e ispirato alla grandezza civile e morale del cittadino Dante. Altrettanto si può dire che il poema presenta due diverse storie: una mondana segnata dal tempo in cui Dante viveva, di volta in volta raccontata con la passione e il coinvolgimento che gli erano propri, l'altra invece pertinente al viaggio e segnata dalla fine del tempo, dal Giudizio finale e dalla divisione tra giusti e dannati. Ragionando di questi due modi in cui Dante costruì il suo personaggio, si arrivano forse a capire alcune delle più importanti radici del suo capolavoro."" -
Discorsi di varia filosofia
I saggi composti e poi raccolti in questi volumi appartengono, tranne due eccezioni, agli anni che vanno dal 1941 al 1943. La ricerca dell'unità, della coerenza all'interno del suo sistema di pensiero, emergono fortemente in questi testi, anche nell'estrema varietà dei temi trattati e affrontati alla luce di quel che intanto stava accadendo nel mondo e nell'Italia sconvolta dalla guerra. Non si può non notare in essi una costante preoccupazione politica, che aldilà delle singole contingenze, rispecchia il profondo scoramento per la crisi della civiltà liberale, già delineata nella Storia d'Europa nel secolo decimonono e qui ripresa con insistenza. -
Ultimi saggi
In un momento di profondo isolamento, a causa del clima politico e culturale nell'Italia degli anni trenta, e nel conseguente stato d'animo, poi superato ma allora intenso, dell'esaurirsi di un ruolo, di un compito, forse della stessa vita, Croce raccolse alcuni dei suoi scritti migliori in ambito estetico, logico, etico e storico-metodologico, chiamandoli ""Ultimi Saggi""""."" -
Quaderno per l'edizione nazionale delle opere di Antonio Labriola
Antonio Labriola, maestro di Benedetto Croce, è una delle figure più rilevanti della cultura umanistica dell'Italia unita, e i suoi scritti - dagli studi e articoli giornalistici dell'età giovanile ai Saggi della maturità costituiscono un patrimonio prezioso anche per meglio comprendere le vicende della storia politica e civile del nostro Paese. Nel 2004, centenario della morte di Labriola, è nato il progetto di un'edizione nazionale delle opere che permettesse una rilettura integrale dei suoi scritti, non solo per questioni di rigore filologico ma per rilanciare l'interesse per lo studio del suo pensiero. Il Comitato Scientifico ha deciso di dar vita alla pubblicazione di una serie di Quaderni per dare atto del lavoro in itinere e per permettere l'apertura di un confronto della comunità scientifica sulle problematiche relative alle forme ed ai contenuti della pubblicazione, a tal fine vengono qui esposti gli intenti e i criteri di quest' Edizione. Questo primo volume presenta poi il Regesto delle carte labriolane del fondo Dal Pane, custodite a Napoli presso la Società Napoletana di Storia Patria. -
Eterodossie crociane
Per far capire un filosofo c'è, oltre alla disamina critica diretta, la comparazione per affinità e contrasto con gli altri autori. Allontanandosi dai due atteggiamenti estremi invalsi riguardo a Croce, di rigetto o esaltazione, Giametta esplora in questo libro i rapporti di Croce con maestri e avversari, che non sono ancora del tutto chiari. A sorpresa vengono fuori aspetti e sfaccettature sconosciuti. Sotto la trama dei saggi di Croce ce n'è un'altra, fatta di umori serpeggianti e moti inconsulti, che, a differenza della superficie specchiata e uniforme, è disuguale e increspata. Perché quei moti obbediscono a una dialettica dei sentimenti che sfugge al controllo, rappresentano uno squilibrio sotto l'equilibrio, una dismisura sotto la misura. In quanto nasconde queste disuguaglianze e asperità, l'argomentazione crociana risulta, nel suo splendore formale, magica e quasi diabolica. Non poca luce ricade anche, da questi saggi comparativi, sugli autori esaltati o avversati: De Sanctis, Galiani, Goethe, Jacobi, Herbart, Hölderlin, Schopenhauer, Nietzsche, Kierkegaard, Heidegger, Leonardo e Leopardi. -
Lucrezio e la modernità. I secoli XV-XVII
L'idea originaria che ha guidato l'organizzazione del convegno milanese, di cui si pubblicano ora gli atti, nasce dall'intersecarsi di percorsi di ricerca differenti attraverso la modernità filosofica: nei territori della scienza, dell'epistemologia, della metafisica, dell'etica e della politica degli ultimi secoli la voce del ""De rerum natura"""" di Lucrezio si manifesta di importanza fondamentale. Questa presenza, spesso misconosciuta o taciuta, non è naturalmente quella di un'essenza univoca e piena: Lucrezio agisce più spesso come una vena sotterranea, in occasioni imprevedibili, in contesti linguistici e culturali differenti, su differenti livelli del discorso. I saggi qui raccolti non hanno certo la pretesa di esaurire il vasto tema dell'influenza lucreziana sul pensiero dei secoli XV-XVII ma, molto più modestamente, di gettare luce su alcuni momenti salienti e di mostrare la ricchezza e la vastità del territorio ancora da esplorare, stimolando ulteriori ricerche relative ai secoli successivi."" -
Quid est veritas? Hommage a Jonathan Barnes
Il presente volume raccoglie gli scritti offerti all'eminente studioso da suoi vecchi studenti di Ginevra, dove Barnes ha insegnato tra il 1994 e il 2002. I temi spaziano dai presocratici a Platone, Aristotele, allo scetticismo antico, al neo-platonismo, senza trascurare i grammatici, aprendo anche prospettive su sviluppi contemporanei della filosofia antica. -
Gli scritti politici di Antonio Labriola editi da Stefano Miccolis
Stefano Miccolis è mancato il 1° dicembre 2009, senza poter condurre a termine la cura dei volumi a lui assegnati dell'Edizione nazionale delle Opere di Labriola (i voll. 6-7, di Scritti politici, e il vol. XI). Tra i lavori dedicati da Miccolis a Labriola, oltre al Carteggio, figurano alcune edizioni o riedizioni di testi labrioliani sconosciuti o rari. In questo ""Quaderno"""", come omaggio allo studioso scomparso e insieme con l'intento di offrire materiali utili all'edizione nazionale, si ristampano cinque saggi di Miccolis, apparsi in varie sedi tra il 1984 e il 1993, che contengono l'edizione, densamente annotata e commentata, di scritti politici di Labriola:"" -
Il neoparmenidismo italiano. Vol. 2: Dal neoidealismo al neoparmenidismo.
I saggi inseriti in questo secondo volume danno idealmente compimento al percorso intrapreso con quelli raccolti nel primo su Croce e Gentile del 2005. Là si cercava di definire le ""premesse"""" del cammino storico e teorico compiuto dal pensiero filosofico in Italia nell'arco del '900. Qui, gli esiti ultimi ai quali quel cammino ha saputo approdare. L'intento dell'opera è quello di fornire una ricostruzione speculativa, volta a far emergere, dagli autori presi in esame, gli aspetti e i problemi che rappresentano il nucleo del loro impianto filosofico. Questo secondo volume raccoglie testi che riguardano quattro figure chiave della filosofia italiana del '900. Guido Calogero e Luigi Scaravelli rappresentano dei testimoni emblematici della crisi del pensiero neoidealistico in Italia, con Emanuele Severino e Gennaro Sasso si ha invece, per l'autore, il passaggio al neoparmenidismo, con il profilarsi di un'inversione di tendenza dalla metafisica all'ontologia nel pensiero continentale."" -
Il logo, la morte
Questo libro riprende e rielabora i temi teoretici che, a partire da Essere e negazione (1987), sono stati svolti dall'autore e via via approfonditi e precisati, prima ancora che un riepilogo, si può considerare questo testo come il compimento e la conclusione di un'esperienza concettuale. Con il tema dell'essere e della sua incontraddittorietà, della negazione del nulla e delle complesse implicazioni che questo atto implica, il libro riprende anche il tema della prassi e del rapporto in cui essa si colloca nei confronti del logo e della verità. La restituzione del mondo, non alla verità, in cui non può esserci se non la verità, ma all'opinione, significa non la rinunzia alla razionalità, ma il riconoscimento che la sua interpretazione e comprensione costituiscono un dramma sempre aperto, di cui protagonista assoluta è, con gli strumenti di cui di volta in volta dispone, l'intelligenza. -
Etica e politica
Si è riprodotto il testo dell'edizione ne varietur di ""Etica e politica"""" (Bari, Laterza, 1945) correggendone ope codicum errori di stampa e refusi. L'apparato delle varianti esclude i testi apparsi come anticipazioni parziali sulla stampa quotidiana, di cui si dà opportuna notizia in nota, per le ovvie ragioni correlate alla prassi redazionale consueta a questo tipo di documenti, in cui sono incerti il controllo e la sorveglianza diretta dell'autore. Considerata la struttura testuale del volume, che raccoglie e riorganizza in una cornice unitaria quattro singole opere apparse indipendentemente tra il 1918 e il 1928 e poi nuovamente scorporate nelle ristampe del """"Contributo alla critica di me stesso"""" successive al 1931 (anno dell' editio princeps dell'opera) e nella selezione antologica """"Filosofia, poesia e storia: pagine tratte da tutte le opere"""" (Ricciardi Milano-Napoli, 1951), si è proceduto alla raccolta di un'appendice di testi (Avvertenze, Note e Postille) che documentano questo multiforme percorso editoriale."" -
Le illeggibili pagine dell'acqua
Poeta, dramaturgo, romanziere e traduttore, A. M. Pires Cabral é uno degli autori più sobri e interessanti del panorama letterario portoghese. La sua poesia - profondamente legata alla regione di Trás-os-Montes, arroccata in un isolato entroterra estraneo all'epopea atlantica - evoca un mondo ormai sconfitto, cogliendo però nelle più umili cose e nel pudore agricolo l'ardua lezione di una disciplina rigorosa in grado di resistere al degrado del mondo. Nell'esplicita demistificazione di qualsivoglia grandiloquenza declamatoria, nella ricerca di un'esemplare linearità discorsiva, nell'urgenza di riscatto degli offesi e dei dimenticati, Pires Cabral si colloca volontariamente ai margini della poesia portoghese contemporanea, all'interno del cui canone la sua voce risuona come una sorta di orgoglioso controcanto degli sconfitti. -
Filosofia e idealismo. Vol. 6: Ultimi paralipomeni.
In questo sesto e ultimo tomo sono compresi saggi nei quali, con ulteriori approfondimenti, l'autore ritorna su temi crociani (la filosofia della pratica, il linguaggio, l'estetica e la critica letteraria, la distinzione) e gentiliani (le due logiche, il sentimento, ancora la distinzione) nel convincimento che, ulteriormente radicalizzandone l'analisi teoretica, emergano tratti che meglio ne definiscono la fisionomia. A questi studi si aggiungono quello (una vera e propria monografia) dedicato alla teoria calogeriana del diritto, studiata non soltanto nei suoi aspetti filosofici, ma anche in riferimento alle questioni processualistiche indagate nel libro del 1937 sulla logica della Cassazione, e l'altro su Garin e Gramsci. Chiude il volume un Congedo, che, scritto per apporre un definitivo suggello a questa fin troppo lunga serie di studi, ha finito con l'implicare situazioni della vita intellettuale dell'autore, il cui ricordo si è imposto e non ha potuto alla fine non essere ascoltato nelle parole con cui gli si era presentato.