Sfoglia il Catalogo feltrinelli026
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3881-3900 di 10000 Articoli:
-
Itinerari storico-musicali a Napoli tra i secoli XVI e XVIII. Girolamini, Tesoro di San Gennaro, Annunziata, Real Cappella di Palazzo
Scopo di questo libro è stato quello di offrire un ampio spaccato della vita musicale della Napoli dei secoli XVI, XVII e XVIII attraverso la storia di istituzioni particolari quali le cappelle musicali, organismi peraltro molto diffusi, in quei secoli, non solamente in terra partenopea. Pertanto si è ritenuto di iniziare la disamina con una breve analisi di alcuni punti salienti dell'evoluzione che l'istituzione cappella musicale ebbe in Italia nel periodo considerato, dando ragione delle differenze tra cappelle ecclesiastiche e cappelle di corte e riportando anche qualche dato storico di alcune tra le principali cappelle musicali italiane. Venendo al tema centrale della dissertazione, questo elaborato analizza le strutture delle cappelle musicali ecclesiastiche dei Girolamini, del Tesoro di San Gennaro e della Santissima Annunziata. -
Annuario della critica musicale italiana 2018
La prima edizione dell'Annuario della critica musicale italiana è un regalo ai teatri, alle società concertistiche e agli artisti che hanno onorato dodici mesi di vita musicale italiana. Allo stesso tempo è il modo concreto per tenere fede a un impegno preso nei loro confronti nel 1986 dall'Associazione che riunisce la parte militante dei professionisti italiani della critica musicale; documentare senza presunzioni storicistiche ma con coscienza critico-cronistica quanto di buono (o di imperfetto) hanno fatto nell'anno le istituzioni con diverse responsabilità preposte alla produzione e distribuzione di musica dal vivo. -
L' Orlando Furioso ce l'hanno insegnato i nostri padri. Una indagine storica sulle pratiche odierne dei cantori a bracci dell'Alta Sabina
In questo lavoro oggetto di indagine sono i testi riconducibili alla materia cavalleresca, i temi trattati e la loro fortuna nel corso del tempo, il modo in cui i testi incontrano formule di esecuzione canora. Formule che partecipano, tanto quanto le fonti testuali, a determinare la concretezza storica del fenomeno cavalleresco, configurando una tradizione che ha percorso in Italia sia la cultura scritta che quella orale per almeno sette secoli, fino alla contemporaneità. E contemporaneo è, infatti, il punto di partenza di questa indagine, che dà conto di una pratica socialmente condivisa: i poeti improvvisatori in ottava rima della Maremma toscana e della Sabina, nel Lazio, ancora oggi usano questa materia nelle loro composizioni orali, e nel loro percorso di formazione non può mancare la lettura quantomeno dei poemi maggiori dell'epica cavalleresca - L'Orlando innamorato, L'Orlando furioso, La Gerusalemme liberata - e di alcuni romanzi quattrocenteschi di materia carolingia - come Il Guerrin Meschino e I Reali di Francia di Andrea da Barberino. -
I cori e le orchestre universitarie oggi. Quando fare musica diventa un'esperienza trasformativa
I Cori e le Orchestre universitarie italiane costituiscono una realtà consolidata del nostro Paese, contribuendo in modo significativo allo sviluppo della produttività culturale delle nuove generazioni. La produzione musicale di valore connessa a tali esperienze, esprime ed interpreta una vocazione antica degli atenei che è quella di essere luoghi di formazione di studenti e delle nuove generazioni a tutto tondo. L'attualità delle Università italiane porta oggi ad un contributo diffuso alla formazione anche in termini di ricongiunzione con la filiera produttiva, le forme di innovazione e sviluppo, di potenziamento della rete economica e sociale del nostro Paese. -
Lontane presenze... L'universo poetico di Ennio Morricone
La straordinaria avventura musicale di Ennio Morricone rappresenta un unicum nel panorama della musica italiana del '900 e di questo scorcio di secolo nuovo. Eclettico e virtuoso nel manipolare i materiali più eterogenei a disposizione di un compositore, non ha scrupoli nel fondere insieme incredibili contrari, inseguendo il desiderio di comunicare. Attraverso l'analisi di alcuni importanti lavori della sua produzione colta, si vuole introdurre il lettore in quel mondo di simboli, di archetipi, di sofisticate architetture compositive, che lo collocano tra le grandi firme del nostro patrimonio culturale. Abilissimo nel rendere sincretici i linguaggi, Morricone abbatte i confini di genere e la sua cifra stilistica mantiene una coerenza che rende esperienziale ogni ascolto delle sue colonne sonore o dei suoi lavori di musica assoluta. Obiettivo del libro è, dunque, indagare in modo chiaro e comprensibile gli ultimi venticinque anni del suo percorso creativo. Infine una interessante intervista in appendice offrirà al lettore ulteriori spunti di riflessione. Postfazione di Antonella Coppi. -
L' arte di Karajan. Un percorso nella storia dell'interpretazione
«L'idea che presiede alla nascita della presente silloge di saggi è quella di dipanare la matassa del fenomeno ""Karajan"""" a partire proprio dalla sua arte interpretativa, ricostruita sulla scorta delle innumerevoli registrazioni in studio (audio e video) lasciateci dal direttore (più di 1500); l'ausilio offerto per l'analisi empirica da mezzi tecnologici modernissimi come il Sonic Visualizer offre agli studiosi la possibilità di basare la loro interpretazione e valutazione estetica su un fondamento oggettivo [...]. L'assenza o perlomeno la marginalizzazione [...] della dimensione estetica, vale a dire della valutazione artistica del lascito di Karajan, è un fenomeno su cui occorre interrogarsi seriamente. Il connubio di arte e tecnologia, di musica e mercato, la costruzione di un'immagine autocratica non necessariamente simpatica da parte di un artista il cui potere, a partire dagli anni Sessanta, fu tale da guadagnargli l'epiteto di """"Generalmusikdirektor d'Europa"""", spiegano come proprio il punto di partenza di Karajan, la musica e la sua interpretazione e diffusione tramite il disco, abbia finito negli anni Settanta e Ottanta per essere travolto dal fenomeno """"Karajan"""" nel suo complesso. Essendo Karajan stesso l'origine di questa solo apparente scorporazione, va detto con chiarezza che si annida qui un pericolo assai grave, fomite di fraintendimenti e distorsioni a livello di storia della ricezione. Sarebbe infatti del tutto errato e fuorviante opporre, nella considerazione della complessa personalità artistica di Karajan, la dimensione tecnologica a quella artistica, proprio perché, nella visione del direttore austriaco, questa diade è in realtà un'unità inscindibile. [...]»"" -
Biodinamica musicale. La didattica di Alvaro Company
La biodinamica musicale è una metodologia di esecuzione strumentale nata dalla ricerca didattica di Alvaro Company. Fondatore nel 1960 del Corso di Chitarra classica del Conservatorio di Musica di Firenze, nel 1991 è stato insignito del Premio Massimo Mila ""per l'esemplare impegno didattico di una vita"""". In oltre quarant'anni d'insegnamento non si è mai fermato ad applicare un metodo chitarristico celandosi dietro il 'si fa così e basta'. Company ha sempre considerato ogni allievo nella sua unicità, calibrando il suo insegnamento sulla persona che ogni volta si trovava davanti. Ciò lo ha condotto a elaborare, nei primi anni Ottanta, una metodologia esecutiva che tenesse conto non solo degli aspetti tecnici meramente strumentali, ma di tutto l'essere nel suo rapporto musica-corpo. La biodinamica musicale mira, infatti, a perfezionare nello strumentista la coscienza della postura e della gestualità armonizzate dal respiro; la consapevolezza del corpo e delle sue energie emotive; il contatto con lo spazio sonoro (sale da concerto) e la relazione con il pubblico e, infine, l'approccio al momento esecutivo."" -
Annuario della critica musicale italiana 2019
Annuario 2019, l'avventura continua. La scommessa si rinnova. L'asticella si alza. Più pagine e firme, spettacoli e città rappresentate. -
Aurora boreale. Tre studi sugli elementi, lo spirito e l'attualità dell'opera di Theodor Däubler
Che c'entra l'arte con il diritto? Si può parlare di Stato con riferimenti letterari? Già durante la prima fase della conoscenza del pensiero di Schmitt in Italia, questo inconsueto intreccio fra dottrina del diritto ed arte venne considerato con non poca perplessità. Tra l'altro, le produzioni letterarie di Schmitt erano ancora del tutto sconosciute. Eppure le poche opere di Schmitt conosciute in Italia negli anni Trenta ed essenzialmente dedicate alla problematica giuridica, facevano già intuire un ""illecito sconfinamento"""" che con troppa facilità fu visto come mancanza di serietà giuridica. Invece, di fatto, chi cercasse di comprendere Schmitt solo dalla prospettiva giuridica si priverebbe di una chiave interpretativa per la comprensione del suo pensiero."" -
L' evidenza e la fede
Un pensiero ""debole"""" non ha accesso alle ragioni della libertà. Il sapere della coscienza credente argomenta mediante la ragione di uomini liberi. Il testo getta le basi per un confronto sistematico con i temi della crisi e dell'occultamento della """"ragione teologica"""" nella cultura religiosa e non religiosa della contemporaneità."" -
Temi cristiani maggiori
«Il desiderio, cioè, la preghiera, è che quanto sta scritto sia realmente cristiano». Così don Giovanni Moioli concludeva, nel 1973, la brevissima ""Prefazione"""" di questo volume, che è stato sottoposto, nel corso degli anni, ad alcune revisioni e aggiornamenti per arricchire - idealmente per completare - la riflessione proposta dal suo autore. Il desiderio di essere «realmente cristiano» si trasferisce così al lettore che, meditando i capitoli che introducono alla comprensione di alcuni dei temi fondamentali del cristianesimo - la libertà, la comunione, la fede, la preghiera, la verginità, la povertà, l'ubbidienza... -, ha la possibilità di «misurare la propria mentalità su quella di Gesù», di imparare «da Lui a conoscere chi è Dio e chi è l'uomo» e di valutare, passo dopo passo, se e come «costruire la propria vita come """"memoria"""" della Sua»."" -
La ragione teologica
I saggi raccolti dall'autore si dispongono idealmente secondo tre profili: di carattere teorico, di interesse storico, e di carattere pratico. I saggi di carattere teorico hanno come oggetto privilegiato la figura della ragione teologica, con particolare riferimento al superamento della teologia separata dalle fede, cui l'aveva costretta la ragione postcartesiana. I saggi a carattere storico intendono identificare alcuni momenti sintomatici della riflessione teologica contemporanea. I saggi di carattere pratico mettono a tema l'interesse per le discipline ""pratiche"""" della teologia, nell'intento di far emergere l'unità soggiacente al discorso teologico."" -
La teologia italiana. Materiali e prospettive (1950-1993)
E' incontestabile che il duplice ventennio 1950-70 e 1970-90 può essere considerato, sotto vari aspetti, d'importanza costitutiva per la teologia italiana e in questo senso simile al momento genetico. A questo momento sono dedicate la I e la II parte del volume che raccolgono il materiale. La terza parte dello studio profila le prospettive possibili e auspicabili perché la teologia italiana possa realmente costituirsi e affermarsi. -
Il quarto sacramento
Viene riproposto a qualche anno dalla prima pubblicazione, il trattato teologico dell'A. sul sacramento della riconciliazione o 'quarto sacramento'. La vastissima ricognizione e interpretazione storica sulla penitenza cristiana, che abbraccia gli scritti neotestamentari e la successiva elaborazione teologica e magisteriale, rende sicuramente onore allo sforzo di Moioli di individuare i punti topici del sacramento; essi vengono 'condensati' nella ripresa sistematica sul quarto sacramento in termini ancora oggi poco studiati e riflessi. -
Lo sviluppo dell'idea musicale-Testimonianza per Mozart-Anti-Prometeo. Il musicale nell'estetica teologica di Hans Urs von Balthasar
Il saggio su ""Lo sviluppo dell'idea musicale"""" del 1925 è il primo della bibliografia ufficiale di Balthasar. Il movimento della riflessione appare molto determinato nella ricerca di un intrinseco rapporto tra l'energia immanente al Musikgeist e l'impulso trascendente che segna la sua costituzione e dischiude la logica dei suoi sviluppi. Il saggio di Sequeri presenta i temi della saggistica musicale balthasariana nel contesto della genesi del progetto di un'autonoma estetica teologica."" -
Veritatis splendor. Trent'anni di teologia morale
L'enciclica Veritatis splendor del 1993 è apparsa e scomparsa dall'orizzonte dell'opinione pubblica, anche ecclesiastica come una cometa: una discussione spesso superficiale e addirittura ingiusta l'ha condannata ben presto alla dimenticanza. Così lo splendore del suo assunto, la verità della libertà, tarda a irraggiarsi: anche nella Chiesa e nella teologia. La presente opera si propone invece di comprendere accuratamente il testo papale, nelle sue singole parti e nella globalità delle affermazioni su legge naturale, libertà, decisione, coscienza, peccato; affronta inoltre le questioni più recenti sul carattere teologico della morale e sul metodo per formulare la norma e il giudizio morale. -
Professione «Teologo»
Concepita per gli alunni delle Facoltà teologiche, e suddivisa in 32 brevi capitoli, la presente pubblicazione intende essere una sintetica ma sicura guida per quanti decidono di scegliere la professione del teologo. Ne esce un sorprendente quadro di chi è il teologo, e di che cosa significa e perché fare teologia come servizio al 'vangelo' di Gesù, nella Chiesa. -
Del soprannaturale
La ricognizione storica e teologica intende mostrare la necessità e insieme il limite di un termine chiave della teologia cattolica quale il soprannaturale. La necessità, in quanto questione del soprannaturale ha determinato la comprensione storica della rivelazione cristiana a partire dall'epoca moderna. L'epoca che ha sancito la separazione della ragione dalla fede e che ha prodotto, tra i suoi esiti, in ambito teologico, la teologia del duplice fine: naturale e soprannaturale. -
Teologia sacramentaria
Non è regione felice quella della teologia sacramentaria. Lo era sembrata a metà del secolo passato, quando il movimento liturgico aveva liberato i sacramenti dall'egemonia ormai plurisecolare esercitata dalla considerazione giuridico-moralista, recuperandoli alla festosità della celebrazione. Oggi la teologia sacramentaria risulta frantumata: le sintesi sono premature e a volte fuorvianti. Si legittima la ricerca che procede per saggi: nella varietà dei loro sviluppi confluiscono tuttavia verso un centro di gravità, cuore della teologia sacramentaria, ossia verso l'eucaristia. -
Ma che cos'è questo per tanta gente?
Si tratta della quarta ristampa di un felice volumetto di meditazioni, che lo stesso autore qualifica come una ""piccola guida per il passaggio dalla superstizione del rito alla benedizione del sacramento"""". Le meditazioni sui sette sacramenti e più in generale sulla simbolica sacramentale cristiana conducono gradualmente il lettore al franco riconoscimento della modesta evidenza che normalmente assume il profilo specificatamente cristiano della celebrazione (senza stile e senza passione) e insieme accendono il cuore nella contemplazione dei """"segni della grazia"""" che sono stati donati dal Signore ai suoi discepoli.""