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L'inatteso margine pedagogico. La parola poetica e la riforma dello sguardo in Paul Valéry
Educare lo sguardo all'insolito, all'estraneo, al margine e all'altrove permette di dischiudere l'analisi pedagogica alle zone d'ombra del suo linguaggio e delle sue pratiche. È, infatti, la parola a sancire i significati con i quali guardiamo (e riconosciamo) l'educazione, definendola e rendendola operativa. Sguardo e parola, così, demarcano lo spazio comune di una zona-limite — una soglia — tra un dentro (luogo dell'interiorità e della riflessione personale) e un fuori (luogo dello spazio pubblico, politico-istituzionale). Il volume tenta l'impresa dell'incontro tra sguardo e parola interrogando l'universo poetico di Paul Valéry, per trovare lì i linguaggi grazie ai quali la discorsività pedagogica, liberata dall'uso strumentale, si può riappropriare della potenzialità che le è propria: quella di dire il non detto. Parola e sguardo, allora, si fanno pratiche pedagogiche che riguardano sia la ricerca (filosofico-educativa), sia l'operatività scolastica (per l'apprendimento e la relazione educativa). -
Ninnenanne spagnole. «Añada. Arrolo. Nana. Vou veri vou»
La conferenza sulle ninnenanne spagnole si colloca, con ogni evidenza, sul versante popolare degli interessi di Lorca, il quale riconosceva al folclore – massime alla canzone tradizionale – il grande merito di aver preservato e trasmesso nel tempo le radici culturali più profonde e connotanti di un mondo che non doveva essere smarrito. Questo breve testo, non soltanto offre diversi motivi di interesse a chi intenda approfondire le conoscenze su Lorca, ma costituisce anche, per coloro che vi si avvicinino con minori ambizioni esegetiche, la suggestiva e personale visione di una realtà folclorica tutta ispanica. -
Gerusalemme
Una trilogia autobiografica pubblicata tra il 1895 e il 1896: ""II deserto"""", """"Gerusalemme"""", """"La Galilea"""". Dei tre, Gerusalemme, è forse quello più denso e stilisticamente più riuscito, Loti infatti coniuga con arte il doppio ruolo di pellegrino e di turista, infondendo un'intensa emozione spirituale alla descrizione della città sacra in cui le tre religioni monoteistiche si incontrano. La complessità di luoghi sacri a tre religioni si incontra e si scontra con la cultura che un francese dell'Ottocento porta con sé, insieme allo spirito del non credente: l'abilità dello scrittore nelle descrizioni di luoghi e di scene esotiche, sempre infuse di sentimenti personali e di riflessioni filosofiche, con un gusto raffinato per la scelta dei vocaboli, cattura ancora il lettore a distanza di oltre un secolo."" -
La ghigliottinata. La dama dal nastro di velluto
Il romanzo ha come protagonista Ernst-Theodor Hoffman, il celebre narratore tedesco, che, ancora giovane studente, giunto a Parigi nei giorni del Terrore, incontra Arsène, la dama dal nastro di velluto, un'affascinante ballerina amante di Danton. La femme fatale alla quale Hoffman ha dichiarato il suo amore eterno, conquistata venendo meno a un giuramento che provocherà la morte stessa della donna, nasconde un atroce segreto dietro al suo pallore e sotto quel nastro che porta al collo: il luccichio cupo della ghigliottina. Romanzo cupo, pieno di digressioni e di rimandi, di atmosfere, costruito a più livelli, ci rivela un altro aspetto di un Dumas fantastico, insolito narratore aperto che si misura con i ""desideri dell'impossibile""""."" -
La bellezza 2021. Caratteri di donna
Caratteri di Donna 2021 ha voluto offrire a scrittori e scrittrici per passione l'opportunità di raccontare la propria esperienza di bellezza, proponendo di aprire lo sguardo sulle cose più diverse del mondo. -
Leggere il discorso sul metodo di Cartesio
Pubblicato anonimo in francese nel 1637, il Discorso sul metodo di René Descartes è universalmente giudicato un testo spartiacque nella storia della filosofia, in quanto proprio qui «Cartesius segna un nuovo inizio in tutti i campi. Il pensare, il filosofare, il pensiero e la cultura moderna della ragione iniziano con lui» (G.W.F. Hegel). Il suo messaggio era da un lato un invito ad abbandonare il sistema della filosofia scolastica e dall'altro un richiamo ad applicare universalmente un metodo razionale, che avrebbe consentito di ottenere nelle scienze e nella filosofia i grandi risultati che l'epoca nuova si attendeva. La lettura di Paolo Veronesi prende avvio dalle note autobiografiche contenute nel Discorso e prosegue approfondendone le numerose tematiche attraverso un'appassionata immersione nel pensiero cartesiano, dispiegato tra razionalità rigorosa e inattese spinte emotive. -
La Galilea e La moschea verde
"Penso di recarmi presto a Gerusalemme, dove cercherò di recuperare qualche briciola di fede"""", così scrive nel 1876 Pierre Loti a un amico. Passeranno tuttavia alcuni anni prima che possa realizzare il suo progetto: solo nel febbraio del 1894 infatti inizierà il suo pellegrinaggio in Terra Santa. Ma la sua speranza di ritrovare la fede non si realizzerà. Quindi il capitano di fregata Pierre Loti, deluso del suo viaggio e inappagato nella sua ricerca, affiderà alla penna la sua esperienza di viaggiatore. Nasce così una trilogia autobiografica: """"II deserto"""", """"Gerusalemme"""", """"La Galilea"""", che verrà pubblicata tra il 1895 e il 1896." -
La cena dei filosofi
Lo scenario è incantevole. Le colline dell'Oltrepò pavese, alla fine di giugno, offrono allo sguardo degli invitati il più dolce dei paesaggi. Il sontuoso banchetto organizzato per festeggiare il pensionamento del filosofo Emanueli promette ai convenuti ricchi piaceri gastronomici e convivialità. E tutto, in effetti, sembra svolgersi nel migliore dei modi, fino a quando l'ingegner Perego, smargiasso e giocherellone, amico di vecchia data del festeggiato, decide di approfittare della presenza dei massimi pensatori italiani per dar vita a un simposio ""alla maniera degli Antichi"""" e porre la più scontata e terribile delle domande che si possano rivolgere a un filosofo: che cos'è la filosofia? La serata, cominciata sotto i migliori auspici, prende presto una piega inattesa; l'atmosfera si fa sempre più pesante e tesa e il gioco, con il passare dei minuti, si trasforma in una vera e propria gigantomachia tra i protagonisti, in cui emergono contrasti irriducibili, idiosincrasie profonde e antipatie personali inconfessabili. Il giovane Marco, che si trova per caso a partecipare alla """"cena dei filosofi"""", assiste a uno spettacolo per molti aspetti sconcertante, che modificherà per sempre la sua immagine dei filosofi e della filosofia. Prefazione Umberto Curi."" -
L' incanto è un'arte. Diario di viaggio in una casa d'aste
Per parlare d'arte moderna e contemporanea e per parlare del collezionare l'arte. Ma come? Dove? E, soprattutto, cosa? Domande che condivido da sempre con viaggiatori come me. Io non ho risposte: propongo con questo libro un possibile percorso. Tracce in una terra da esplorare: questo è il diario di viaggio dentro una Casa d'aste. Si chiama Meeting Art ed è a Vercelli. Lo so. Ce ne sono tante di Case d'aste, degne di nota o decisamente prestigiose. Per non perdermi, ho scelto di perlustrarne una sola che, peraltro, è tra le più importanti d'Italia (per fatturato, ma anche per densità di tornate d'asta e numero di artisti trattati). Tra i lotti in asta cerco scintille di poesia, storia, arte. Mi lascio guidare da ciò che vedo e da ciò che l'osservazione stimola. Scelta parziale, limitata. Certo. Ma io non sono un critico d'arte e questo non è un luogo specializzato. Sono solo un viaggiatore... -
Il confronto letterario. Quaderni di letterature straniere moderne e comparate dell'Università di Pavia
"Il Confronto letterario (Quaderni di Letterature Straniere Moderne e Comparate dell'Università di Pavia)"""" è la rivista del Dipartimento di """"Studi Umanistici"""" dell'Università di Pavia; dalla sua fondazione (1984) esce con continuità e con cadenza semestrale. Pubblica, in diverse lingue europee, lavori che hanno per oggetto non solo le letterature straniere moderne, ma altresì i rapporti che intercorrono tra queste ultime e il pensiero storico-filosofico, e infine le letterature comparate nelle loro molteplici articolazioni. I lavori pubblicati provengono da studiosi italiani e stranieri, che si avvalgono di strumenti critici aggiornati e rappresentano diversi approcci metodologici." -
Dolly compie 25 anni. La tecnica e il prodotto della tecnica
Venticinque anni fa la realizzazione del das wunder Experiment di Hans Spemann, i.e., la clonazione di Dolly (la pecora) e Cumulina (il topo) funzionò come la più potente cartina di tornasole per rivelare la grande confusione, presente nell'immaginario collettivo, tra ciò che costituisce lo strumentario di una tecnica ed il prodotto(i) che quegli strumenti (tecnica) è in grado di realizzare. Questa confusione è trasversale al grado di erudizione, di culturizzazione, e del censo dei singoli individui. Dalla casalinga di Voghera (Arbasino docet) ai raffinati letterati vincitori di premio Nobel, Kazuo Ishiguro per tutti; comunque nessuno escluso, nessuna figura del variopinto e multiculturale mondo dei nostri con-cittadini, con solo poche eccezioni, a confermare questa diffusa credenza che fa equivalere la tecnica con il prodotto di quella tecnica. I 25 anni di Dolly sono un buon momento per chiarire i termini di questa equazione. Dolly è un esempio paradigmatico della confusione che l'immaginario collettivo può sviluppare. Nel caso della clonazione disvela il corto circuito che si è compiuto a livello sociale, tra il trasferimento di nuclei (tecnica) e la possibile produzione di cloni (clonazione, il prodotto della tecnica) che oscura tutte le altre possibili realizzazioni di quella tecnica (in questo caso, ad esempio, la produzione di cellule staminali, le terapie per le malattie mitocondriali, ed altre ancora) proibendo poi, per paure fantasiose, la realizzazione di pratiche utilissime (basti pensare a tutte le possibili terapie cellulari a basi di staminali pluripotenti indotte, alla riprogrammazione genetica, etc). Testi di Marco Annoni, Guido Bosticco, Marco Capocasa, Roberto Defez, Giovanni Destro Bisol, Pino Donghi, Giorgio Macellari, Manuela Monti, Piergiorgio Odifreddi, Telmo Pievani, CarloAlberto Redi. -
Fede. L'arca delle virtù da Agostino al XXI Secolo
La Fede è una virtù fondativa dell'universo cristiano, parte del trittico canonico delle virtù teologali con Speranza e Carità. La statua che la effigia nell'Arca di Agostino a Pavia fissa, serena, un punto indefinito all'orizzonte. Non guarda né verso il cielo, come Speranza e Carità, né verso lo spettatore, come virtù più operative e terrene quali la Mansuetudine. Questo sguardo che si perde quasi nel vuoto, né in su, né in giù non è casuale, ma indica il ruolo intermedio di una virtù che permette all'essere umano e alla divinità di congiungersi. Questo volume, continuando il viaggio attraverso le virtù dell'Arca, iniziato con la Speranza e poi proseguito con la Carità e la Mansuetudine, riflette su una virtù con radicato significato cristiano che tuttavia nei secoli è diventata parte integrante anche di discorsi e immaginari secolari. Per compiere questo viaggio, sono state raccolte sette riflessioni, ispirate dalla letteratura, dalla filosofia, dalla teologia, dalla scienza politica e dalla storia. -
Ritratti irriverenti
Adamo, Circe, Giunone, e ancora Arianna, Penelope, Elena, Beatrice, ... in tutto sedici brevi ritratti che sono autentiche irriverenti pennellate di colore sulle vicende storiche, letterarie e mitiche, di altrettanti personaggi affascinanti e indimenticabili. Rosalba Fossati Veronesi torna a condividere, mediante una scrittura dal ritmo breve ma vivace, la sua passione per il passato. Ci descrive con naturalezza e spontaneità le vicende che hanno reso straordinari alcuni personaggi noti a tutti e che qui ritroviamo come immortali. Una lettura piacevole, leggera, con uno stile letterario e un linguaggio poetico. -
Il marito di Elena
La storia narra dell'amore di due giovani, Cesare ed Elena. L'uno proviene da una famiglia contadina destinato a una carriera di avvocato, l'altra è figlia di un funzionario borbonico, educata e destinata a una vita aristocratica. Cesare conosce Elena, se n'innamora e, conseguita la laurea, inizia a frequentare la casa della giovane. Deciso a sposarla, chiede la sua mano ai genitori che però, vista la sua precaria situazione economica, si oppongono al matrimonio. Quando i nostri protagonisti fuggono da Napoli, le famiglie devono rassegnarsi al matrimonio. Ma Elena, che ha un carattere frivolo e ambizioso, abituata com'era ad una vita mondana e raffinata, male si adatta alla vita modesta e provinciale che ora deve condurre e inizia a diventare irrequieta e depressa. Grazie alle migliorate condizioni economiche, i due possono ritornare a Napoli. È così che Elena si dà a una vita mondana entusiasmante (ricevendo lusinghe di diversi uomini), mentre il marito rimane in disparte cercando di ignorare le dicerie sui tradimenti della moglie... Nel romanzo vengono abbandonati gli elementi veristici e ripresi i precedenti temi di carattere romantico e passionale a sfondo psicologico. -
Tigre reale
Giorgio La Ferlita, giovane diplomatico dal debole carattere, conosce durante un ballo Nata, una contessa russa, malata di tubercolosi, e ne rimane folgorato. Il tema della passione amorosa, fatalità da cui è impossibile tentare di liberarsi, è centrale in questa opera. Nata lo contraccambia e i due iniziano a frequentarsi con assiduità mantenendo però la loro relazione entro i limiti di una intensa amicizia. Nata è un donna bella e conturbante che si rivela al tempo stesso enigmatica e incostante. La storia viene interrotta dall'annuncio della partenza di Giorgio per Lisbona e dall'arrivo del marito di Nata che la raggiunge per riportarla a casa. Nello svolgimento del racconto Giorgio arriva ad abbandonare la moglie per seguire la contessa, ormai in fin di vita... Per la prima volta compare il tema dell'importanza e del valore della famiglia. Il tema portante della trama è comunque un classico degli scapigliati: l'incontro tra amore e malattia. -
Minorca, paradiso mediterraneo. Guida slow tra spiagge, sentieri, cultura e gastronomia
Minorca è l'isola che non ti aspetti. È il tropico dietro l'angolo che ti sorprende con i suoi colori: arena e rocce rosse, ocra e nere lungo la costa settentrionale; sabbia bianchissima, acque turchine e pinete verde smeraldo a sud. A cingerla un cammino costiero di 185 km, da percorrere a piedi o a cavallo, per intero o nei suoi tratti più belli. Ma l'isola va esplorata anche navigando sottocosta a bordo di un tradizionale Ilaut o pagaiando in kayak. La Minorca rurale riserva altre sorprese. Il suo cuore di pietra è solcato da un interminabile reticolo di muri a secco tra i quali a ogni passo svettano, ancora pietra su pietra, resti di straordinari monumenti megalitici. Di notte l'isola regala un'altra delle sue meraviglie: grazie al bassissimo inquinamento luminoso, è infatti uno dei luoghi migliori per osservare il cielo stellato, come certificato di recente dalla Starlight Foundation. -
Marjorie Daw
Marjorie Daw è un racconto epistolare costruito con una trama semplice ma avvincente. Il protagonista, John, è un giovane costretto in casa da una frattura a una gamba. Edward, suo fraterno amico, si incarica di alleviargli la forzata immobilità scrivendogli con assiduità. Nelle sue lettere gli parla di una fanciulla, sua vicina di casa, e la descrive con tanta passione che John finisce per innamorarsene. Appena ristabilito, il protagonista si reca dall'amico per conoscere questa meravigliosa fanciulla... -
Le mie prigioni-Mes prisons
"Ho abitato a lungo nel migliore dei castelli"""", ironizza poeticamente Paul Verlaine parlando del carcere di Mons in cui venne rinchiuso per due anni per aver sparato a Arthur Rimbaud, suo compagno di vagabondaggi e di sregolatezze. Ma nel chiuso di questo carcere, il """"poeta maledetto"""" ha composto alcuni dei suoi versi più belli e ha maturato una tormentata conversione religiosa." -
Viaggi in Svizzera. Due viaggi e sei lettere
Queste due relazioni sono un esempio piacevole e illuminante dello stile di pensiero di uno scienziato tra i più illustri del Settecento, e, nello stesso tempo, costituiscono una testimonianza significativa di un modo ormai desueto di viaggiare e di porsi, magari anche con ingenuità semplicità, di fronte alla grandiosità della natura. Le due relazioni sono accompagnate da alcune lettere voltiane che completano la documentazione relativa ai viaggi. Prefazione di Renato Martinoni. -
Giuseppe Garibaldi. Cavaliere dell'umanità
«La biografia di un uomo - sia pure un grande statista od uno scienziato - è subito fatta. Ma non si può tesser la vita di Garibaldi senza fare la storia italiana degli ultimi 50 anni. E non basta! Se Garibaldi, sin dalla prima sua giovinezza, ebbe un culto per la patria, se i suoi pensieri, i suoi studi, le sue cure, le sue opere non ebbero altro scopo - l'anima sua generosa spaziava nell'infinito; il dovere per lui non aveva limiti di territorio, egli era il cavaliere dell'umanità.» (Francesco Crispi). Con una novella di Giovanni Verga e una biografia a cura di Giovanni Battista Cuneo.