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L' indifferenza naturale
Finalista Premio Dessì 2019 – sezione poesia.rnIn un paesaggio aperto, luminosamente prossimo e distante, la vita ignota fermenta dai fossi; ma è vita in bilico tra costruzione e sottrazione, tra abbandono e desolazione. Nulla, nella luce che irradia dal cuore di questo libro, luce d’acqua e di neve, luce selvatica d’ailanto e di barena, nulla parla di idillio: tutto è stupendamente indifferente, sordo al turbamento umano, alla fatica dell’essere che in quel paesaggio si muove a tentoni, ammirato e annichilito. Così un grande fondale naturale accoglie senza neppure avvedersene il desiderio di felicità dell’esistenza, il suo tentennare tra pieno e vuoto. Come un grande linguaggio segreto e perturbante, sommosso tuttavia dalla tensione dello sguardo che lo fruga: tensione che sarà di parola mai ovvia e di ritmo costantemente sperimentato, tensione appena dissimulata dietro la conquistata trasparenza, che a tratti rasenta il gelido nitore, del verso. A questo splendore muto / che m’allontana / a questo terrore / che mi richiama: così, nella lucida coscienza di una preda, rintoccano le forze oppositive da cui L’indifferenza naturale di Italo Testa è felicemente attraversata. -
Donne che parlano
«Donne che parlano di Miriam Toews è un’opera d’arte impeccabile e feroce. Non ho mai letto un’accusa più aspra della violenza patriarcale, o un più illuminante tentativo di comprendere gli aspetti più vitali dell'esperienza umana. È il tipo di romanzo che ti cambia.» Laura van den Bergrn«Un’opera d’arte perfetta che vi lascerà sbalorditi.» Catherine LaceyrnVenivano narcotizzate con lo spray per le mucche, e poi stuprate nel sonno. Si svegliavano doloranti, sanguinanti. E si sentivano dire che era tutto frutto della loro sfrenata immaginazione, o eventualmente del diavolo. Invece i colpevoli erano uomini della comunità: zii, fratelli, vicini, cugini. Che fare adesso, con questi uomini, che sono in carcere, ma presto usciranno su cauzione e torneranno a casa? Perdonare, come vorrebbe il pastore Peters? Rispondere con la violenza alla violenza? O andare via, per sempre, per affermare una vita diversa, di rispetto, amore e libertà? Il romanzo parte da qui: dal momento in cui le donne devono decidere cosa fare. Sono donne sottomesse, abituate a obbedire. Nascoste in un fienile, prendono in mano, per la prima volta, il proprio destino. La loro ribellione incandescente risana. E linfa vitale anche per August Epp, l'uomo amorevole e giusto che aveva perso la speranza, e che le donne chiamano a testimone della loro cospirazione di pace, perché possa raccontarla. -
Cenere, o terra
"Dormivo accanto al fiume silenzioso e il fiume dormiva con me"""". Si apre con la preghiera della rondine, si chiude con lo sguardo di un bambino, questo libro che ha gli antichissimi quattro elementi - terra, aria, acqua e fuoco - come poli attrattivi, e non """"secondo il calcolo di un progetto, piuttosto attraverso un agguato dell'immaginazione"""". Procede lungo sentieri di silenzio, luce sprecata, """"torsioni e torture senza grida / slogamenti della crosta della terra"""", per un cammino accidentato, per la sua esplorazione crudele; poiché non si può """"restare, lasciarsi / cadere e farsi pietra / tra le pietre"""". Incontra fantasmi a un concerto, stelle di calcite dentro il buio; e capre sopra i bordi della luna. Trova """"l'acqua che ha rotto il cristallo / lo specchio il bicchiere"""". """"L'acqua che spolpa / cavallo e cavaliere"""". E come il Custode delle acque, le si addormenta accanto, si fida di lei: """"anche quando minacci, e ti gonfi / anche quando porti via / tutto con te. // I giorni, i ponti, i tetti. / E anche me"""". In questo abbandono senza resa, giungendo infine in un """"luogo che dice fermati, respira"""", """"La strada che prosegue fa un po' meno paura""""." -
Pepi Mirino e l'invasione dei P.N.G. ostili
Dopo Pinna Morsicata (Premio Laura Orvieto), la prima avventura della nuova serie di Cristiano Cavina dedicata ai lettori più giovani.rnrn“Il primo a sconfinare nel mondo reale furnun Mini P.E.K.K.A. di Clash Royale.rnUscì come una nebbiolina dal foro delle cuffie del tablet ancorarnacceso, lasciato a ricaricarsi sul bracciolo del divano.rnLa nebbiolina grigia, poco più densa del vapore e striatarndi azzurro, sembrò indugiare nel salotto appena rischiaratorndalle braci che andavano spegnendosi nel camino”rnrnE se una notte vi sbucasse dal tablet un Mini P.E.K.K.A.rndi Clash Royale? Capita a Pepi Mirino uno dei giorni inrncui dorme dal papà. Ed è solo l’inizio: presto è un T. rexrna travolgere gli alberi in giardino. Gli adulti pensano chernsia stato il vento, ma Pepi Mirino scopre la verità.rnConvoca d’urgenza il Club dei cecchini: Sofi, Giamma ernSantino sono gli unici di cui si può fidare. Di nascostorndai grandi, devono agire prima che succeda di peggio.rnAnche perché hanno scaricato giochi vietati come GTA. -
Manuale di sopravvivenza senza genitori
A Oliva, undici anni, tocca partire per il centro estivo. Non c'è piano di fuga che tenga. Per la prima volta starà lontana, per giorni e giorni, da genitori, nonni, gatto, cane e tutto il mondo conosciuto. Sopravvivere all'ignoto - divertendosi - è un'arte: con la sua cronaca irresistibile, Oliva ci racconta come si fa. Età di lettura: da 9 anni -
La collaborazione
"Ecco un libro aspro, tragico e necessario, tutto calato nel presente del lavoro e della civile o incivile convivenza, dove 'Non è davvero la vita in sé ad esser sconcia / ma la sua organizzazione sociale selvaggia'. 'La collaborazione', che funge da titolo e da motivo ricorrente, è qualcosa di acre, in bilico tra sarcasmo sdegnato e rassegnazione di fronte a una sconfitta poiché nella nuova situazione di asservimento che schiaccia o annulla i destini individuali il mondo si presenta quasi esclusivamente 'come impresa e sublimazione', in cui """"gli svariati sensi della collaborazione"""" precipitano in un verso infernale, che fotografa impietoso i nuovi lavoranti: 'spingendosi come porci collaborano'. Raccolta dunque politica, nel senso più alto e coraggioso, libro di crudo realismo e riflessione acuminata, in cui Fabrizio Bajec affronta di petto la generale proletarizzazione, e persino l'arretramento contemporaneo alle condizioni 'iniziali' del movimento operaio, all'epoca di Germinale, con tutte le conseguenze del caso. 'oh voi che ne respirate l'aria / lottate battetevi anche senza vittoria': così suonano gli ultimi versi di un poemetto, ed è un suono non privo di cupezza, soprattutto se l'epoca delle grandi lotte e delle grandi speranze è alle spalle di tutto questo. Il presente si staglia di fronte a noi come una prigione sconfinata e 'il mio avvenire si copre di nebbia e buche'."""" (Fabio Pusterla)" -
C'era il mare
Finalista Premio letterario LA PROVINCIA IN GIALLO - ottava edizione rnDopo il successo del film Finché c’è prosecco c’è speranza, con Giuseppe Battiston nei panni di Stucky, Fulvio Ervas torna in libreria con l’ottavo caso dell’ispettore più ironico e geniale che ci sia.rnDue insoliti omicidi, due indagini parallele che si alternano a ritmo serrato: Stucky indaga a Treviso; Luana Bertelli, acuta ispettrice che mette a dura prova criminali e colleghi, a Marghera. rnrnrnrnUn’ispettrice tosta che attira gli sguardi e al poligono insegnarnalle donne a sparare: Luana Bertelli, questura di Venezia.rnUn ispettore che ora pensiamo come Giuseppe Battiston, marnche conosciamo da anni: Stucky, questura di Treviso.rnDue morti ammazzati: un ex giornalista e un ex sindacalista.rnIl primo morto è a Treviso: unico indizio un foglio bianco.rnIl secondo è a Marghera: qui invece campeggia una scrittarnrossa.rnLe due indagini - e i due scenari - si alternano incantandocirncon immagini solari mentre realtà più oscure affiorano quarne là.rnFinché non si scopre un terzo corpo, a metà strada tra Trevisorne Marghera.rnQuesta volta è un avvocato e, come le precedenti vittime,rnanni prima, all’epoca delle ‘fabbriche tristi’, attaccava i colossirndella petrolchimica a Marghera, che in dialetto significarn‘c’era il mare’. -
Racconti di Pietroburgo
"Ci sono un mucchio di persone, che quando vi incontrano, vi guardano immancabilmente gli stivali e, quando li oltrepassate, si voltano per guardare le falde del vostro cappotto. Io, fino a oggi, non sono ancora riuscito a capire da cosa dipenda"""".""""Una cosa che succede, a leggere Gogol', a me, perlomeno, succede, è che una riga piango, una riga rido, il che probabilmente dipende da una cosa che ha notato Vladìmir Nabókov... quando dice che la prosa di Gogol' 'Dà la sensazione di qualcosa di ridicolo e di stellare al tempo stesso - e piace richiamare alla mente che la differenza tra il lato comico delle cose e il loro lato cosmico dipende da una sibilante'"""". (Paolo Nori)" -
Testo a fronte. Vol. 59: serialità trasposta. Adattamento, traduzione e transmedialità, La.
Nei venticinque anni della sua storia, ""Testo a fronte"""" ha presentato al pubblico italiano le maggiori teorizzazioni in campo traduttologico capaci di coprire tanto l'approccio sistemico quanto quello ermeneutico: da Berman a Szondi a Apel a Mattioli a Meschonnic e Ladmiral, fino a linguisti quali Wandruska, rendendo sempre più costruttivo in Italia il rapporto tra le scuole traduttologiche. La rivista affianca ai grandi nomi sia in ambito saggistico sia in ambito creativo, i nomi di giovani studiosi e poeti. Riservando molto spesso proprio ai giovani integralmente il «Quaderno di traduzioni» che, unitamente alle recensioni e alle segnalazioni, chiude ciascun numero."" -
Canto che amavi. Poesie scelte. Testo spagnolo a fronte
Amore e radici, terra, musica e libertà. Lo slancio e la passione di una donna eccezionale. Gabriela Mistral: la maestra cilena innamorata dell'Italia che vinse il premio Nobel per la letteratura.rnrn""Ti attendo senza limite né tempo.rnTu non temere notte, nebbia o pioggia.rnVieni per strade conosciute o ignote.rnChiamami dove sei, anima mia,rne avanza dritto fino a me, compagno.""""rnrnForte, idealista, concreta, Gabriela Mistral è stata la prima donna sudamericana a vincere un Nobel. In Cile, suo paese d'origine, e in tutto il continente sudamericano, è celebre come Pablo Neruda, suo amico e corrispondente. La sua poesia è limpida e sferzante come l'acqua. È musicale e avvolgente. Parlando di natura, amore, miseria, felicità, mare, eternità, assume un senso politico autentico e profondo. Questa edizione propone il meglio delle sue poesie, con testo spagnolo a fronte, nell'intensa traduzione di Matteo Lefèvre, che restituisce intatto il ritmo e la suggestione della sua voce."" -
Ottanta rose mezz'ora
Storia d’amore in bilico tra purezza e corruzione,rnperversione e sesso, fallimento e redenzione.rnUn omaggio al coraggio di una ragazza, alla sua lottarnper mantenere l’integrità a ogni costo.rnUn romanzo dolcissimo e spietato.rnUn Cavina che non ti aspetti, una storia diversa.rn«Cavina, con uno stile denso, a tratti crudo ma sempre accattivante, ben descrive le emozioni dei suoi protagonisti. Li rende tridimensionali, senza mai scadere nel sentimentalismo. Sono prodotti del nostro tempo... ironici e poetici nella bizzaria del loro amore» - La Letturarn“Credo che sia la meraviglia, a tenerci attaccati a certirnesseri umani, più di qualsiasi altro sentimento.rnPiù della protezione, più della dolcezza, infinitamente piùrndella bellezza.rnPiccoli sospiri di meraviglia, casuali e improvvise escursionirnfuori dalle rotte prestabilite”rnrnOttanta rose mezz’ora è la storia di due persone che si incontrano per caso e si riconoscono al primo sguardo.rnSi appartengono: entrambi inseguono i propri sogni con occhi bene aperti sulla realtà.rnLui è uno scrittore ‘di fascia medio bassa’, lei insegna danza alle bambine.rnSi incontrano in settembre; si mandano messaggi, si vogliono.rnÈ un amore che viene dritto dal desiderio, e che li porta in territori estremi.rnÈ fatto di vodka e punch al mandarino, saracinesche che cigolano, parole al buio, cene carbonizzate, incontri arntre.rnPoi c’è il mutuo da pagare, la Vespa distrutta a un incrocio una mattina, ed è dicembre.rnPasti saltati, il bisogno che stringe, un salto verso soldi che sembrano facili e di certo sono tanti: ottanta rosernmezz’ora.rnBasta un annuncio, aprire la porta a sconosciuti, assentarsi dal corpo per un po’... Invece no, non sono facili,rnquei soldi.rnIl problema è l’odore degli uomini che pagano per averla; la loro dolorosa solitudine. A marzo diventa insopportabile:rnlei dirà basta a tutto. E lui dovrà regolare un conto duramente. In nome di lei, che è il bellissimo eroe dirnquesta favola d’amore dolce e non romantica. -
La bambina che amava troppo i fiammiferi
Escono per la prima volta nel mondo dopo la morte del padre tiranno che li teneva segregati in un castello. Parlano una lingua fatta di brutalità e poesia purissima; custodiscono un segreto atroce.rnrn«Mio fratello e io abbiamo dovuto prendere l'universo in mano una mattina poco prima dell'alba perché papà era spirato all'improvviso. La sua spoglia contratta in un dolore di cui restava soltanto la scorza, i suoi decreti finiti di colpo in polvere, tutto ciò giaceva nella stanza al piano di sopra da cui papà, ancora soltanto il giorno prima, ci comandava in tutto e per tutto. Avevamo bisogno di ordini per non cadere a pezzi, mio fratello e io: erano la nostra malta. Senza papà non sapevamo fare niente. Da soli, riuscivamo a malapena a esitare, esistere, aver paura, soffrire.»rnrnUna voce freschissima, armata di un linguaggio assieme rozzo, forbito e serenamente sconcio, ci calamita nel cuore di una storia sorprendente. Una vasta tenuta di campagna, circondata da una fitta pineta. Un vedovo tirannico e folle lascia, alla morte, due figli selvatici, spiazzati di fronte al mondo: tutto quello che sanno degli uomini viene dalle sue parole, o dai romanzi cavallereschi scovati nella biblioteca del castello. Costretti, letteralmente, a «prendere l'universo in mano», faranno i conti con la realtà – negli occhi degli altri capiranno chi sono, e affronteranno i misteri micidiali lasciati in sospeso dal padre. Un romanzo di formazione, un thriller fuoriclasse, una favola gotica, un horror: una gloriosa festa della parola. -
I cento pozzi di Salaga
Wurche è una principessa mascolina e selvatica, abituata a comandare; Aminah cucina per le carovane di passaggio, è timida e sensuale. Le loro strade si incrociano a Salaga, la città degli schiavi. Sogni e destino di due donne come noi nell'Africa precoloniale.rnrn«Due donne memorabili ci guidano in questo scenario, piacevolmente denso, di schiavitù, potere e libertà » – Kirkus Reviewsrnrn""Le carovane arrivavano all'alba. Le carovane arrivavano quando il sole era altissimo nel cielo. Le carovane arrivavano quando la mezzanotte aveva avvolto ogni cosa in un blu vellutato. L'unica cosa certa è che sarebbero arrivate prima della fine della stagione secca. Adesso, però, non era più così.""""rnrnAminah vive in un villaggio sulla pista delle carovane, le piace cucinare e creare cose con le mani; sogna di cucire scarpe come suo padre e viaggiare per venderle. Il viaggio che l'aspetta è ben diverso, ma rivela il suo coraggio e la sua capacità di resistenza. Wurche è la figlia di un re, una guerriera; sogna di governare insieme al padre e ai fratelli, per risolvere i conflitti interni e contrastare la rapacità degli europei. Non immagina che le chiedano invece di sposarsi, per cementare un'alleanza. La guerra incombe, e nei villaggi imperversano i mercanti di schiavi, che portano il loro bottino a Salaga, la splendida città dai cento pozzi. Uno di loro è Moro, cavaliere bellissimo e sensibile, eppure implicato in quel traffico osceno. Aminah e Wurche si incontrano grazie a lui: sono una principessa e una schiava, ma entrambe devono conquistarsi la libertà."" -
Poesia scelte (1953-2010)
«La copertina è perfetta perché restituisce la sua scrittura incarnata dentro la vita, la scrittura che per il poeta è stata anche una forma di sopravvivenza dal suo lontano esilio norvegese» - Il Venerdì«I testi si presentano ampiamente rivisti rispetto alle stesure originarie, secondo una direzione di contenimento dell'esuberanza espressiva che ha giovato a questa scrittura, eliminando certe ridondanze o sviamenti meno necessari senza nulla sacrificare dell'energia, del calore, del cuore grande e appassionato che ne costituiscono il tratto dominante» - Roberto Galaverni, La Lettura""La sua scrittura si produce al crepuscolo in un appartamento della periferia di Oslo, nella stanza piena di carte in cui domina una vecchia Olivetti. Nessuno in casa parla l'italiano, né sua moglie Mary né i quattro figli, così come nessuno immagina in fabbrica la sua attività di scrittore, ma è proprio questa doppia condizione di parzialità a garantire alla sua poesia il segno della totalità compiuta. Essere 'sotto' e nel frattempo essere 'fuori' significa per lui non poter essere che lì, eternamente, sulla pagina. Egli non deve nemmeno liberarsi di zavorra eccessiva e, pure se in realtà ha letto tutti i libri, proclama la propria ignoranza menzionando pochissimi riferimenti d'avvio come i sillabati di Ungaretti e Lavorare stanca di Pavese. Benché parli volentieri neanche in italiano ma in dialetto fermano, in realtà conosce le lingue, traduce le liriche di Ibsen dal norvegese, legge di continuo i filosofi, ed è dalle lezioni di estetica di Hegel che deduce una volta per tutte l'idea secondo cui la poesia corrisponde a una coscienza disgregata che nella sua inversione si esprime in un linguaggio scintillante capace di verità. Per questo in ogni poesia di Di Ruscio c'è potenzialmente tutta la sua poesia e la sua intera produzione ha la circolarità di un autentico poema."""" (dall'introduzione di Massimo Raffaeli)"" -
Il conoscente
Il nuovo libro di Umberto Fiori è un racconto in versi falsissimamente autobiografico, un sogno, e per certi aspetti un incubo, un'allucinazione.rn«I suoi sono testi a forte vocazione sociale, comunitaria, e per questo anche eticamente, perfino didascalicamente orientati» - La LetturarnrnrnrnÈ che ho la testa pienarndi una scena che ho vistorntanti anni fa.rnrnUn personaggio riemerso dal passato. Ridicolo e insinuante, arrogante e mellifluo. ll retro del mondo, i misteri: la storia italiana del secolo scorso, delle utopie, delle stragi. Un viaggio lungo le bellezze della penisola, fin ""dietro le cose"""". L'ineffabile, potentissimo signor Olindo. La malattia, la cura. Un'isola fumante. Una gara di insulti. Una canoa, un antico bassorilievo. Selva, la femmina che seduce e si restringe. Il confronto finale. Il nuovo libro di Umberto Fiori è un racconto in versi falsissimamente autobiografico, un sogno – e per certi aspetti un incubo, un'allucinazione – il cui protagonista porta lo stesso nome e cognome dell'autore. Il suo ambiguo antagonista – il Conoscente: mestatore politico, tuttologo rampante, infine tartufesco """"guaritore"""" – lo lusinga e lo provoca, lo trascina attraverso una serie di incontri che dovrebbero ammaestrarlo, rivelargli ciò che si ostina a ignorare, e finiscono invece per stordirlo e confonderlo. La verità, in questa storia, è un segreto osceno che si esibisce e si sottrae, un enigma di cui il Conoscente pretende di avere in pugno la chiave. """"Umberto Fiori"""" affronta i vari incontri come ci si sottopone a una serie di prove d'iniziazione nelle favole. Solo, senza amici, assediato da un'umanità grottesca e spocchiosa, riuscirà alla fine a sfuggire alla presa del suo mefistofelico terapeuta?"" -
Cosmic bandidos
Si può insegnare la meccanica quantistica a una banda di pistoleros ubriachi? rn«La nuova edizione, pubblicata in Italia da Marcos & Marcos vale l'acquisto anche solo per la prefazione, poiché a trent'anni di distanza le motivazioni elencate da Weisbecker per riproporlo diventano esse stesse un nuovo romanzo» - Cristina Nadotti, Il VenerdìrnBraccato dalle squadre antidroga di cinque continenti, mister Quark, nascosto nella giungla, scopre che la teoria dei quanti è psichedelica. Un cult esilarante. Mister Quark è ricercato da tutte le polizie del pianeta: risse esplosive ad altissimo tasso alcolico, orge, spaccio di droga su larga scala e fughe demenziali, a volo radente e in barca a vela. Gli tocca starsene nascosto nella giungla, con il suo cane High Pockets, un serpente dispettoso e il suo complice José, un burbero bandito che rapina a destra e a manca per mantenere la bizzarra famiglia. Tutto cambia quando Josè, all’aeroporto, ruba le valigie di un professore di Berkeley e famiglia: contengono manuali di meccanica quantistica e le lettere d’amore di Tina, la figlia del professore, evidentemente ninfomane e fedigrafa. Rapito dalle teorie quantistiche, che trova notevolmente stupefacenti, e scandalizzato dal cinismo di Tina, mister Quark raduna un’accozzaglia di sbandati e guida una spedizione alla volta di Berkeley. L’avanzata è un delirio spazio-temporale, le allucinazioni caotiche e devastanti, ma l’obiettivo è ben preciso: stanare il professore di fisica e chiarire, una buona volta, i misteri centrali dell’universo. -
Piccolo libro illustrato dell'universo
Cos'abbiamo in comune con le stelle? Dall'autrice di Lost in Translation un viaggio deliziosamente illustrato tra misteri, prodigi e meraviglie dell'universo.rnrn«Ella Sanders riesce sempre a cogliere un senso di stupore e meraviglia per l’universo, e accendere (o riaccendere) quella stessa emozione nel lettore» – Publishers Weeklyrn«Ella Frances Sanders, senza pensarci due volte, butta là concetti scientifici intrisi di poesia, tipo «siamo fatti di residui di stelle», per dire che in ognuno di noi ci sono minuscole parti di carbonio» - Ilaria Zaffino, Robinsonrn«Ti sei mai chiesto che cos'abbiamo in comune con le stelle? O da dove viene l'odore della pioggia? Hai mai pensato che sei meno lungimirante di un albero, ma hai ben più dei cinque sensi che conti sulle dita? E che la parte superiore del tuo corpo invecchia un tantino più in fretta dei tuoi piedi? La cosa bella è sapere che nel turbinio dell'universo c'è sempre qualcuno al tuo fianco che danza con te e ti aiuta a rallentare. Chi? La Luna, naturalmente.» -
Poesia contemporanea. Quattordicesimo quaderno italiano
Da ventotto anni (il primo uscì nel 1991 e aveva la presenza di Stefano Dal Bianco, Maurizio Marotta, Antonio Riccardi, Nicola Vitale), Franco Buffoni cura i Quaderni italiani di poesia contemporanea. Da allora un quarto di secolo è passato, e i poeti antologizzati oramai sono più quasi cento. Nel corso degli anni, a cadenza biennale, il mondo poetico aspetta l’uscita dei sette autori prescelti nel novero di molte centina di invii e candidature. -
La mia estate fortunata
Esilarante, gioioso, freschissimo: il primo romanzo di Miriam Toews.rn«Un inno all’amore, alla libertà e alla vita. Con tanto umorismo.» – RobinsonrnrnLucy non ha idea di chi sia il padre di suo figlio; Lish sogna ancora il mangiafuoco che in una sola notte d’amore le ha dato due gemelle. La casa per ragazze madri è piena di storie così. Ma dopo un mese di pioggia, ci sta una botta di vita: basta una lettera del mangiafuoco e due mamme sbarellate con cinque figli ignari si mettono in viaggio. Esilarante, gioioso, freschissimo: il primo romanzo di Miriam Toews. Siamo nel cuore di Winnipeg, dove fa sempre troppo freddo o troppo caldo: ora è ormai un mese che continua a piovere, e ci sono anche le zanzare. Con i bambini confinati al chiuso, nella casa di accoglienza per ragazze madri regna un certo nervosismo. Lucy ha diciotto anni e un figlio senza padre; Lish di figli ne ha quattro e ostenta indipendenza, ma in segreto sogna che il padre delle sue gemelle, il mangiafuoco amato per una notte e poi scomparso, prima o poi si faccia vivo. Come per incanto, cominciano ad arrivare lettere dal mangiafuoco; Lish è abbastanza folle da proporre a Lucy di prendere tutti e cinque i figli e partire per andare a cercarlo. Lucy è felice di questa novità, anche se sa fin troppo bene che non lo troveranno. Quello che ancora non sa, invece, è che quella sarà la sua estate fortunata. -
Senza campo
Dallo scrittore di thriller più importante del continente rosso, tradotto in tutto il mondo, un giallo trascinante, ironico, e profondamente umano. In una delle baie più belle nel Sud dell’Australia, prosperano i laboratori clandestini di metanfetamine. rnrnMetanfetamine, surf, baie assolate d’Australia: l’ispettore Hal Challis e l’ispettrice Hellen Destry seguono due piste brucianti, e negli interstizi hanno voglia di amarsi. Dallo scrittore di thriller più importante del continente rosso, tradotto in tutto il mondo, celebrato in Germania ben tre volte con il Deutscher Krimi Preis, lodato dal «Guardian» e dal «New York Times», un giallo trascinante, ironico, e profondamente umano. In una delle baie più belle nel Sud dell’Australia, prosperano i laboratori clandestini di metanfetamine. Per l’ispettore Hal Challis sono un incubo costante, ma non immagina di scovare una serie di queste cucine della morte grazie all’incendio provocato nel bush dalla sigaretta di un killer maldestro. Un aperitivo nel terrazzo di casa con vista sulla baia è una chimera, con l’epidemia criminale che questa droga induce; specialmente se la donna con cui vorresti bere è Hellen Destry, ispettore capo della squadra antistupro, alla caccia di uno stupratore seriale che non lascia tracce.