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Pepi Mirino e la macchina del buio
Il Club dei cecchini è in allarme rosso.rnTemibili personaggi dei videogiochi si sono materializzatirnnella realtà. Ora che il varco si è aperto, qualcosa di piùrngrande preme per uscire e il babbo di Pepi Mirino lavorarngiorno e notte per impedirlo.rnQuando il babbo scompare all’improvvisornSofi, Santino, Giamma e Pepi sono pronti a tutto perrnritrovarlo, anche a sfidare l’agenzia segreta che presidiarni confini tra i mondi. -
Il più bello di tutti
È la poesia bellezza? No. È la poesia, bellezza. Scendere agli inferi, annusare tutto, immergersi nelle brutture, corteggiare la vita come il più caparbio degli amanti, sedurla, prenderla da dietro stringendola ai fianchi. Guardare allo specchio gli occhi che fanno l’amore con i postumi di verità. Sentire le fusa della notte, che felina si avvinghia con le gambe e ti spinge dentro. Non sono un bell’uomo. Sono un uomo. Non sono un poeta. Sono un uomo. Non siamo frasi fatte abbiamo dentro poesia. Non sono un bell’uomo. Sono un bel libro. Il più bello di tutti. -
Libellula gentile. Fabio Pusterla, il lavoro del poeta. Con DVD video
Fabio Pusterla è uno dei poeti italiani più importanti e più conosciuti nel mondo. Il regista Francesco Ferri gli ha dedicato un documentario commovente, che coglie la personalità più autentica del poeta e insieme tocca nodi cruciali del fare artistico in generale. Il documentario si intitola Libellula gentile ed è allegato a questo libro, che ci accompagna dolcemente dietro le quinte. Dal volo della libellula, in chiusura di Argéman, alla Preghiera della rondine che apre Cenere, o terra: in Ora immobile si racconta il lungo rapporto di Fabio Pusterla con Marcos y Marcos e dentro questo arco di tempo, il lavoro del poeta in un periodo particolare, lo spazio di passaggio tra due libri. È il periodo che ha visto nascere Libellula gentile, il documentario che Francesco Ferri, grazie a un ‘pedinamento’ durato tre anni, ha realizzato sulla sua figura, sul mestiere di scrivere, sulla poesia. “Ho deciso di puntare sulla vicinanza e sull’empatia… quello che rimarrà è la testimonianza di una relazione, di un corpo a corpo” ha raccontato Ferri. Il film è anche la storia di un’amicizia, di come due sguardi, quello del regista e quello del poeta, si sono avvicinati. -
Residenza fittizia
«La Residenza fittizia di Alessandro Niero è un altro nome per dire viaggio, passaggio, transito (e Note di transito sarà appunto una sezione di questo libro): oltre la linea d'ombra dell'età e del mondo contemporaneo, oltre lo sguardo fermo che smaschera l'ipocrisia del reale, oltre la fatica dell'essere. Perché, suggerisce Brodskij, ""la metafisica è sempre terra terra"""" anche se (così un verso di Niero), """"la prospettiva è ormai quella che è"""" e il sogno può essere quasi soltanto """"cavare un caldo limpido / anche da un verminaio, / anche da quella merda"""". Eppure, lungo """"il sentiero che adesso si aguzza"""": il transito è verso un orizzonte, verso una chiarezza improvvisa, che apparirà quasi inattesa nella presenza lancinante di una figlia, """"alba che del buio fende il limo"""", in una terra ritrovata """"che non scende a compromessi"""", nel candore definitivo della neve, in cui si compie l'ultima tappa del viaggio, l'ultimo abbandono dell'io. E il transito non è soltanto tema, bensì anche e soprattutto densità della parola, forma della parola e del ritmo, che aspirano a liberarsi, a purificarsi dalle scorie, a farsi """"semplice dizione, fumo dissolto, dicibile detto"""": ambizione alta, verso cui Alessandro Niero prova a dirigersi, senza cedere alle scorciatoie, nella coscienza di doversi sobbarcare tutta la pesantezza del mondo e della vita, ma senza dimenticare la speranza di potersene affrancare, nell'estrema giravolta del linguaggio niveo che sigilla il libro: """"sono pericolo e suolo"""".» (Fabio Pusterla)"" -
Se ti abbraccio non aver paura
Franco e Andrea. Un padre e un figlio in viaggio, uniti nel tempo sospeso della strada. Un’avventura grandiosa, difficile, imprevedibile. Come Andrea. Una storia vera. rnrnrn“Per certi viaggi non si parte mai quando si parte. Si parte prima. A volte molto prima. Sono bastate poche parole: ‘Suo figlio probabilmente è autistico’”. rn Il verdetto di un medico ha ribaltato il mondo. La malattia di Andrea è un uragano, sette tifoni. L’autismo l’ha fatto prigioniero e Franco è diventato un cavaliere che combatte per suo figlio. Un cavaliere che non si arrende e continua a sognare. Per anni hanno viaggiato inseguendo terapie: tradizionali, sperimentali, spirituali. Adesso partono per un viaggio diverso, senza bussola e senza meta. Tagliano l’America in moto, si perdono nelle foreste del Guatemala. Per tre mesi la normalità è abolita, e non si sa più chi è diverso. Per tre mesi è Andrea a insegnare a suo padre ad abbandonarsi alla vita. Andrea che accarezza coccodrilli, abbraccia cameriere e sciamani. E semina pezzetti di carta lungo il tragitto, tenero Pollicino che prepara il ritorno. -
Delitto al conservatorio. Il commissario Abdul Calì indaga nel mondo dei bambini prodigio
Il premio internazionale per bambini prodigio è alle porte e un delitto sconcerta il Conservatorio di Milano. Il commissario Calì scopre un mondo di infanzie senza giochi, sadismo didattico e follia genitoriale. La chiave del mistero è scritta sulla pelle, la pelle più nascosta di una pericolosa donna asiatica.rnrnEra entrata con calma sulle assi del palcoscenico. Il collant color carne spuntava da scarpe altissime. Le zeppe trasparenti erano piene di fiorellini immersi in un liquido rosa. Servivano anche ad arrivare ai pedali dello Steinway & Sons gran coda. L’età era ben nota in sala: otto anni e mezzo.rnrnUn celebre maestro di pianoforte, specializzato in bambini prodigio, viene trovato morto nel suo studio; esecutore materiale, un black mamba. Stanno per cominciare le eliminatorie della Piano World Cup – Prodigy Child al Conservatorio di Milano, e il commissario Calì interroga sponsor, aspiranti giurati e genitori ambiziosi giunti da tutto il mondo per esibire i loro piccoli geni. Conquista a colpi di gelato Ming-li, la simpatica pianista bambina favorita al Concorso, scherza con Marisol, la colf peruviana a cui il grande maestro ucciso affidava la sua casa e il suo denaro, e tiene a bada la seducente maestra Stragiotti, abituata a farsi strada con doti diverse da quelle strettamente musicali. Pur sullo sfondo di musiche grandiose, Calì osserva un intrico di meschinità molto terrene, e nel dubbio applica entrambe le regole d’oro: ""Cherchez la femme"""" e """"Segui il denaro""""."" -
Temporali
I «Temporali» di Cristiano Poletti, fenomeni naturali desiderati e minacciosi o orizzonti del pensiero legati al nostro essere smarriti lungo gli anni e i secoli eppure fissi nell’eternità di pochi istanti luminosi, disegnano un libro maturo e forte, traguardo raggiunto di un lungo cammino poetico ed esistenziale, ma anche punto di svolta, riconoscimento di sé e del proprio rapporto con l’esistente, promessa per il futuro e riscatto. La parola oscilla tra il dato autobiografico, alluso e mai esibito, e la meditazione sulla storia e sui suoi vinti; e l’intonazione del testo a sua volta sta in equilibrio su un bilico espressivo, ora tendente al picco lirico, all’immagine fascinosa, ora capace del nitore ammirevole di chi non ha più bisogno di maschere e di orpelli. Anche il dichiarato dialogo con autori antichi e moderni offre una felice varietà di stili, capaci però di fondersi in una voce sommessa e piena: Poletti convoca Dante, Petrarca, Leopardi, Primo Levi, De Angelis e molti altri, a seconda dello strumento che maggiormente la musica di un testo richiede e richiama. Lo sguardo vaga nella memoria e nel paesaggio, ricostruisce volti fuggitivi, narra frammenti di vita o affreschi di esperienza collettiva; si addentra nella «pastorale del freddo» e lì si perde e trascende. È uno sguardo che ha visto molte cose, che conosce il senso del limite e il brivido del desiderio illimitato; è uno sguardo che sa come «anche attraverso questo, la grazia. / Solo attraverso / questo, /essere soli». -
Il silenzio dei gondolieri
C’è stato un tempo in cui un gondoliere stonato, a Venezia, non aveva futuro. E Luigi era il mago delle manovre impossibili, ma quando cantava, tutta Venezia si sentiva male. I migliori maestri di canto del mondo gettano la spugna con lui, e dopo Cinque anni di esilio Luigi si rassegna a lavare i piatti per campare. L’occasione del riscatto è la Tempesta Assassina. Cavalcando onde enormi, protetto dal Grande Sogno, Luigi conquista il cuore di Venezia per sempre. -
Economia della consapevolezza. Coscienza, interdipendenza, sostenibilità
L’Economia della Consapevolezza: sorprendente sintesi di spiritualità, imprenditorialità e sostenibilità, divenendo motore solido che genera efficacia, benessere ed equo profitto.rnrn“Nulla si può ottenere senza considerare la relazione tra noi e gli altri, tra noi e il mondo che ci circonda.” - Niccolò BrancarnrnrnNiccolò Branca, presidente e amministratore delegato della holding del Gruppo Branca International S.P.A., concilia la spiritualità della sua vita e della meditazione allo studio della mente e all’etica con la quale conduce la sua azienda da anni, da quando ha iniziato a sperimentare un nuovo modo di fare economia nel rispetto delle persone, dell’ambiente e del ritorno finanziario.rnCosì nasce l’Economia della Consapevolezza: sorprendente sintesi di spiritualità, imprenditorialità e sostenibilità, divenendo motore solido che genera efficacia, benessere ed equo profitto.rnEconomia della Consapevolezza diventa, oggi, un libro: riflessione e approfondimento globale, testimonianza utile e concreta, modello che mette al centro l’essere umano e la ricerca di senso e della felicità. -
Repertorio dei matti del Canton Ticino
“Una cantava questa canzone: ‘Oh Giorgio vom Lago Maggiore, oh Giorgio ein Weekend mit dir in Ascona in Ascona am Lago Maggiore, mit Chianti Chianti Chianti Chianti Chianti, ein Weekend mit dir und Risotto Risotto Risotto Risotto Risotto Risotto Risotto, oh Giorgio ein Weekend mit dir in Ascona in Ascona am Lago Maggiore. Con ammmore, molto ammmore. Oh Giorgio, Giorgio…’ e così via. -
La dinoraffa. Ediz. italiana, inglese, francese e araba
Una storia di accoglienza in quattro lingue.rnrnUn uovo rotola nella notte... e il piccolo che sguscia fuori non trova la sua mamma. Chiede agli animali che incontra: «Sei tu la mia mamma?» Ma tutti rispondono di no! Chi lo accoglierà nella sua famiglia, anche se è diverso? -
Noi abbiamo futuro
Sette adolescenti di Radioimmaginaria vogliono incontrare Greta Thunberg. Partono con una vecchia Apecar soprannominata ApeRadio per raggiungere Stoccolma e scoprire l’Europa. Questo libro sarà la cronaca di questo viaggio di scoperta.rnrnRadioimmaginaria è l’unica radio che non può invecchiare.rnAi suoi microfoni, sono ammessi solo adolescenti.rnFanno sentire la loro voce, raccontano la realtà dal loro punto di vista.rnHanno una rete per nulla virtuale, fatta di cinquanta antenne che risuonano per il mondo.rnAmano inventare soluzioni, esplorare territori palmo a palmo.rnCon un Ape Piaggio hanno attraversato l’Italia, e poi, tre mesi fa, l’Europa.rn26 giorni, 4852 km fatti di strada, incontri, difficoltà, risate e scoperte.rnUndici adolescenti da Castel Guelfo di Bologna a Stoccolma per capire quanto è ecologica l’Europa in cui sono nati.rnQuesto romanzo racconta la loro passione e la loro bellissima avventura. -
Il convegno dei ragazzi che salvano il mondo
La plastica tappezza il fondo del mare. Strani animali vivono nei tombini. Per i Buttacarte, guidati da Mister Daniel Douglas Tossic, è proprio così che deve andare. Il mondo sembra senza speranza. Per fortuna Zack, Irma, Cleo e i ragazzi di ottocentosei paesi del mondo la speranza la vedono ancora.rnZac vive in collina con mamma e papà apicoltore. Quando le api iniziano a scomparire, Zac non sta molto a pensarci, capisce che l’urgenza è una: unirsi al Convegno dei bambini che intendono salvare il mondo. Anche Irma, undicenne affascinata dagli esseri mutanti che escono dai tombini delle fogne, parte per il Convegno, ma per il motivo contrario: vuole che gli esseri mutanti continuino a mutare.rnIl loro viaggio si unisce su un treno. La loro alleanza per fronteggiare insieme i“Buttacarte”, gli adulti che vogliono impedire il Convegno, si trasforma presto in amicizia e forse in amore. In compagnia di un bombo addestrato, di un’iguana che si addormenta in caso di pericolo e di altri curiosi amici animali partono a piedi, in bicicletta e in treno per raggiungere il Grande Convegno. Di sicuro in una grandiosa avventura per salvare il mondo. -
Fuori di galera
Ilde ha 14 anni, riccioli neri. Vive in una casa popolare con la mamma Emanuela e con la nonna. Il padre sta per uscire di galera dopo dieci anni di reclusione per omicidio. Ilde è emozionata e spaventata. Finalmente viene il gran giorno, Ilde e la madre vanno a prendere il padre davanti al carcere. È agosto ma piove forte, loro rimangono in macchina fino all’ultimo, poi si abbracciano. La macchina è vecchia, non riparte e devono tornare a casa in taxi. Il padre, Angelo, dichiara di non voler tornare a vivere con loro. Manuela lo minaccia allora di non lasciargli vedere Ilde. Angelo non ci pensa due volte, carica Ilde sulla macchina, nel frattempo rimessa a posto, e se la porta via. Lei all’inizio è sconvolta, vorrebbe fuggire; lui la lascia libera di scegliere e alla fine lei sceglie di andare con lui. Vanno al mare, e il padre racconta alla figlia la sua versione: è vero, è un rapinatore, ma non ha mai ucciso nessuno. Sono inseguiti dalla polizia, il padre non ha perso il vizio di rubare, ma il breve periodo che trascorrono insieme, frenetico, avventuroso e pericoloso, insegna a Ilde cose importanti sull’amore, e le dà la forza di prendere lo slancio verso il suo futuro. -
La principessa sposa. Ediz. speciale
Un garzone innamorato, una bella assai confusa. I maneggi di un principe meschino e calcolatore. Il trio di mascalzoni più divertente del mondornrapisce la bella, arriva il pirata misterioso e una storia fantastica prende il volo.rn«Non voglio dire che questo libro abbia un finale tragico, ho già detto nella prima riga che questo è il mio libro preferito. Ma c’è del brutto in arrivo, alle torture siete già preparati, ma c’è di peggio. È in arrivo la morte, ed è meglio che afferriate questo punto: muoiono le persone sbagliate. Siate pronti. Questa non è una storiella.» William Goldman rnUn celebre sceneggiatore cerca disperatamente una copia del romanzo chiave della propria infanzia. Vorrebbe regalarlo al figlio annoiato, sperando che il prodigio si ripeta. Quando l’agguanta, si rende conto che molti capitoli noiosi erano stati tagliati dalla sapiente lettura ad alta voce del padre.rnDecide di riscriverlo. Togliere lungaggini e divagazioni. Rendere scintillante la ‘parte buona’.rnLa magia si realizza. Il risultato è straordinario. Si parte da una cotta clamorosa, un amore eterno tra un garzone di stalla e la sua splendida padrona, che sembra naufragare a causa di una disgrazia marittima. C’è poi il di lei fidanzamento con un principe freddo e calcolatore. Poi c’è un rapimento, un lungo inseguimento, molte sfide: il ritmo cresce, l’atmosfera si arroventa. Il trucco della riscrittura – arricchito da brillanti ‘fuori campo’ dell’autore – l’incanto di personaggi teneri o diabolici, i dialoghi perfetti, fanno crescere il romanzo a livelli stellari. Disfide, cimenti, odio e veleni, certo. Ma anche vera passione, musica, nostalgia. Si corre a trecento all’ora su un terreno tutto nuovo che abbraccia classico e stramoderno, fiabesco e farsesco, ironico e romantico. -
L' arte di esitare. Dodici discorsi sulla traduzione
Attraverso le testimonianze di dodici tra i massimi mediatori italiani, L’ARTE DI ESITARE svela gli aneddoti e i retroscena del mestiere della traduzione.rnOspite d’onore nella raccolta, premiato per la sua sensibilità al tema, Daniel Pennac.rnrn“Se i traduttori, come dice Pennac, sono le luci della nostra Pentecoste laica, in questi Dodici discorsi li vedremo rifulgere” - dalla postfazione di Ilide Carmignanirnrn“In queste pagine ricorre l’immagine del caos del mondo dopo Babele. Il lavoro del traduttore consisterebbe dunque nella necessità di riportare il disordine che ne è seguito a un ordine accettabile e condivisibile. Ma Babele è una condanna, un peccato originale da scontare o piuttosto una risorsa? Gli uomini di ogni tempo l’hanno sentita come una maledizione, ma maledizione non è. Al contrario, è il trionfo della pluralità, del molteplice, della varietà. È la casa comune della biodiversità linguistica, della meraviglia di ogni linguaggio, la speciale risorsa che ci rende umani. I traduttori sono i conservatori, i tutori, i restauratori di giacimenti infinitamente preziosi”. (dalla prefazione di Ernesto Ferrero) -
L' inguaribile
Gemma l’ha cacciato di casa,rnMichele non capisce perché.rnSi rifugia nella cronaca giudiziaria,rnindagando su un neonazista assassino.rnMa Gemma vuole pericolo e sangue,rne lo attira nel labirinto di uno swinger club.rnrn“Doveva per forza essere così, Gemma non lo stava tradendo, lo aveva volutamente spinto a seguirla, si era fatta riconoscere apposta, quel cappello era come una scrittarndi suo pugno sul muro di una grotta,rnun richiamo”rnrnQuando Gemma lo lascia all’improvviso, Michele si sente mancare la terra sotto i piedi.rnSchivando la collega Giorgia, pronta a offrirgli consolazione, si immerge nel suo lavoro al giornale, dove scrive lunghi articoli di cronaca giudiziaria.rnIl caso scottante di Roby Ratter, noto neonazista che prima truffa un amico e poi cerca di ucciderlo per non farsi smascherare, gli offre un’illuminazione inaspettata.rnMa Gemma scompagina ogni tentativo razionale di comprendere, dileguandosi, con il suo inconfondibile cappello rosso, oltre la porta di uno swinger club.rnMichele la segue ciecamente.rnCome un fiabesco cavaliere innamorato, sventa tranelli, affronta labirinti, si crede capace di superare ogni prova per riconquistarla. -
Il maratoneta
William Goldman ha scritto il romanzo, poi ne ha tratto la sceneggiatura per John Schlesinger che ha girato il celebre e fortunatissimo film con Dustin Hoffman e Laurence Olivier. Contratti milionari per un thriller potente sulle possibilità per un uomo buono di sopravvivere in un mondo ostile. Il più grande successo di William Goldman. T.B. Levy, detto Babe, va a correre a Central Park, sogna di diventare un grandissimo maratoneta. Studia storia alla Columbia e si innamora di Elsa, la ragazza più bella della biblioteca universitaria. È un uomo pieno di imbarazzi e paure, ma potrebbe essere felice se suo fratello Doc non si fosse messo nei guai con un criminale nazista potente e crudele, e non avesse messo in mezzo anche Babe. -
Con la mia sete intatta. Tutte le poesie
Per la prima volta, in un unico volume organico tutta la poesia di Ferruccio Benzoni.rnrn«Da poco gli amanti sono dissoltirnumidi e stanchi. È quasi l’alba.rnAh, io bevo e a mia madre so scipparernDal suo fodero d’abete un po' di vita ancorarn – miserabile calore».rnrnrnSe si volesse tentare di redigere il catalogo della poesia del Novecento italiano, si tratterebbe d'un lavoro difficile, arduo, forse impossibile. Vale quindi il tentativo di aver tolto Ferruccio Benzoni dall'ombra nella quale poteva cadere. La sua poesia era ed è il passo notturno delle ""musiche"""" di attesa e stupore, d'una arresa triste dolcezza che guarda e ascolta il quotidiano andarsene del giorno. La sua poesia si fa compagna nella discrezione, nell'etica della decenza, nell'umiltà severa che traccia la linea invisibile del lento pedalare verso casa. Così, in """"Numi di un lessico figliale"""": """"Nel verde dei suoi occhi aguzzi riarde un mio futuro di metrica e di vita. Di polvere e di metrica per l'esattezza con cui ho composto i miei vivi in marmo. Ma spiove intanto: i fiori che lei ama avranno tregua"""". Gli era caro il segreto silenzioso di un privilegio: quello del dolore che non dà tregua e riconcilia, quanto più è forte, con la vita, consegnandole la cifra indelebile di una adesione """"appassionata"""". La sua poetica dice di sé quel che può essere compreso e trattenuto a lume di un senso lontano. Ogni volta è il bisogno di non lasciar al niente il miracolo della bianca pianura della pagina. Da """"Fedi nuziali"""": """"Solo adesso potrei dire che l'inverno rifonde tenendole per sé le memorie"""". (Francesco Scarabicchi). Introduzione di Massimo Raffaeli."" -
E non si sa a chi chiedere
«E non si sa a chi chiedere sigilla una raccolta che fa compiere alla scrittura dell'autrice un ulteriore scatto in avanti» - Daniele Piccini, la Lettura""E non si sa a chi chiedere è un titolo ironico che vorrebbe tirare le somme più che sui dolori sulle """"incertezze"""" di cui consiste il nostro male di vivere. Ma chiamo in causa la nostra mai spenta gioia di guardare il mondo insieme con gli altri, i """"cari altri"""", e di cercare di capirlo, anche se nulla è come credevamo. Ne viene una sorta di diario postmoderno. Perché in versi? Forse perché il verso risponde alla nostra residua sete di trascendenza. I poeti italiani che amo: Saba e Penna, Caproni e Giudici, fra loro così diversi"""".""